Seguimi su Twitter

tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 4 luglio 2011

Casoria salva: Moggi-Procura: 1-0

Attenzione, attenzione da Napoli, Luciano Moggi passa in vantaggio. Potremmo aprire così le comunicazione sul processo Calciopoli. La giornata di oggi segna un' importantissima comunicazione: la settima sezione della Corte di Appello di Napoli (Presidente Di Mauro, Relatore Cappiello, a latere Giudice Acierno) ha rifiutato la richiesta di ricusazione del Giudice di Calciopoli, Teresa Casoria. Decisione importante, se non fondamentale, perchè permette al giudice Casoria di rimanere al proprio posto e di concludere il processo (sentenza attesa a fine settembre). Nel caso fosse stata accolta la recusazione si ripartiva da zero, con annessi e connessi.

Vince la linea di Luciano Moggi e dei suoi avvocati che sostenevano la correttezza dell'operato del giudice. Questo non vuol dire che ci sarà assoluzione, ma semplicemente che si potrà arrivare a un verdetto in tempi brevi e dopo 5 anni di attesa questo è già un risultato. Questa è una sconfitta importante soprattutto per i pm Narducci (ormai sparito..chissà come mai) e Capuano.

Le giudici della Corte d'Appello sottolineano che la Casoria è stata in udienza un giudice giusto e senza alcuna animosità nei confronti dei pm,

Non sappiamo come finirà il processo anche se un'idea ce la siamo fatta ampiamente a differenza di qualche media e opinionista che non ha seguito il processo, tuttavia possiamo candidamente affermare che Luciano Moggi è passato in vantaggio, Per vincere la sua partita ci vuole il raddoppio, i tifosi bianconeri sperano che arrivi con la sentenza.... in quel caso la partita degli scudetti contesi potrebbe clamorosamente riaprirsi.

9 commenti:

  1. Eh sì, dopo una bella radiazione a vita è proprio passato in vantaggio perchè non hanno ricusato il giudice...

    non correre...

    RispondiElimina
  2. non correre tu annimo temerario...per la radiazione ci sono ancora 2 gradi di giudizio...

    RispondiElimina
  3. bhe... caro lettore, se recusavano si doveva rifare il processo... almen a settembre avremo a una risposta

    RispondiElimina
  4. e meno male

    cosi a settembre 5 anni e 8 mesi non gliele toglie nessuno a sto avanzo di galera disonesto mafioso brutto come la fame (non c'entra niente...ma è proprio brutto come la fame) magnaccia, ladro...

    dove tocca moggi dopo il deserto

    al torino???....poco dopo il toro in B
    napoli??......dopo il napoli in b
    juve???.......juve in b

    solo rovine sto farabutto..solo rovine

    RispondiElimina
  5. massi ti faccio un regalo




    Non c’è titolo per la revoca del titolo.
    È proprio così, giuridicamente parlando... Ed infatti, non a caso, si prospetta una decisione che è stata già anticipata come “politica”. Tradotto: un modo per derogare alle regole.
    Ma questo consentirà, in ipotesi, all'Inter di adire le vie legali nelle sedi opportune.

    Veniamo al punto della questione. Che è poi la natura dell'atto di assegnazione del titolo 2005-2006.
    A fornirci una chiave di lettura appropriata, per muoversi nel ginepraio di quanto accaduto nell'immediato post calciopoli, è il parere consultivo dei tre saggi interpellati dall'allora Commissario Guido Rossi, il quale, attenendosi proprio a tale parere (che, chiariamo, era solo quello, un parere qualificato ma nulla di più), prese in realtà la decisione più lineare: quella di non decidere niente.
    Era quanto in suo potere fare, fu ciò che fece.
    Dalla lettura dell'elaborato consultivo emerge il percorso poi concretamente seguito da Rossi, attraverso la ricostruzione storica e dogmatica della questione che è stata fornita dai tecnici.
    Costoro operarono un distinguo fra “assegnazione” e “non assegnazione”, specificando come il provvedimento decisionale sarebbe servito solo nel secondo caso, allorché la Figc (quindi Rossi) avesse deciso di non assegnare il titolo per la stagione appena conclusa, maturando (come accadde nel 1927) una decisione discrezionale di opportunità, sulla base della valutazione di circostanze fattuali emerse dall'inchiesta.
    Ebbene, Guido Rossi, si astenne del tutto dal prendere una siffatta decisione e, quindi, lasciò operare automaticamente le regole vigenti: l'art. 49/1 NOIF esplicò ex se i propri effetti.
    Dunque, l'assegnazione fu automatica e conseguì alla revisione della classifica a seguito delle penalizzazioni inflitte ad altre squadre. Era esattamente questa, del resto, l'ipotesi prevista dai tre saggi nel caso di “assegnazione conseguente ad altrui penalizzazioni operanti sulla classifica”.
    Si trattò, dunque, di atto vincolato e non discrezionale: in pratica, esso fu determinato dalle leggi e non da una decisione ed, infatti, non assunse neppure la forma di provvedimento. Il comunicato stampa con cui il Commissario Rossi annunciò il 26 luglio 2006 l'assegnazione del titolo all'Inter aveva esattamente la natura di... una comunicazione mediatica! Punto e basta.
    Nessun provvedimento è mai stato assunto a riguardo dalla Figc. Ecco perché Rossi insiste, ancor oggi, nel dire di non aver assegnato niente di sua iniziativa e che fu Moggi, invece, a farlo: quale conseguenza, cioè, della riformulazione classificatoria derivante dalle inflitte sanzioni, a seguito delle condotte illecite del suddetto e dei suoi compartecipi.
    In base ad un siffatto inquadramento giuridico della questione, è arduo, pertanto, sostenere, adesso, la possibilità di revoca di quell'assegnazione

    DRINN

    DRINNNNNNNNNNN


    SVEGLIA

    RispondiElimina
  6. ah ah ecco un'altra supercazzola paraculata...
    Nerassurdi,grazie di esistere...

    RispondiElimina
  7. Anonimo col paraocchi....vatti a ripassare quello che e' saltato fuori al processo di napoli e poi vedi che di disonesti, mafiosi e farabutti nel calcio ce ne sono di peggiori di moggi......Moratti e Galliani in primis, i veri pesci grossi, i quali ovviamente non pagano mai i loro misfatti....ma tu sei accecato dal cartone non puoi vedere la realta' dei fatti...

    RispondiElimina
  8. Per il campanellaro neroazzurro

    In riferimento alla giustizia sportiva.
    Con il nuovo codice, tanto per intenderci quello utilizzato per la radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini, all'articolo 25, al punto 1, si indica in otto anni il termine per la prescizione. DRIIN, DRIIN e poi ancora DRIIN.
    Vi conviene richiamare lo zio.

    RispondiElimina
  9. Drin Drin patetico intertrista illecito sportivo

    RispondiElimina