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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 31 gennaio 2011

TUTTA COLPA DI MAROTTA?

Domenica pomeriggio ci siamo goduti una bellissima Inter-Palermo. Un'Inter che sembrava un leone in gabbia nel primo tempo e una belva ferita nella ripresa che è riuscita a vincere una partita con bravura, merito e un pizzico di fortuna. Se dell'Inter abbiamo ammirato Pazzini, nel Palermo abbiamo visto 4 giocatori ex bianconeri sugli scudi. Cassani, Balzaretti, Nocerino e Miccoli. Oggi come oggi ci chiediamo una cosa: chi li ha venduti questi 4 giocatori? Come mai ora sono al Palermo quando alla Juventus farebbero comodo? E' tutta colpa di Marotta anche questo? E' colpa di Marotta se la Juventus ha preso Amauri e gli ha dato in cambio 14 milioni e Nocerino? E' colpa di Marotta se è stato svenduto Cassani? E' colpa di Marotta se Balzaretti è stato regalato alla Fiorentina per tenere Molinaro? Insomma, rendiamoci conto che i problemi della Juventus non sono Marotta e Paratici e non nascono con Marotta e Paratici. I problemi della Juventus nascono da questi errori. Dai Cassani svenduti per prendere i Grygera. Dai Balzaretti svenduti per tenere i Zebina. Dai Nocerino dati via per prendere Amauri che ha un ingaggio principesco e segna meno di Ian Rush. Insomma, Marotta avrà le sue colpe (i Rinaudo, i Traoré, il non aver comprato una punta ad hoc per tempo, Martinez, vedremo), però chi poteva prendere la Juventus meglio di Marotta? Chi c'era prima di lui non ha saputo comprare in 4 anni un campione. Sono stati spesi soldi per giocatori che non sono aumentati di valore, anzi si sono svalutati e hanno appesantito il bilancio. I Marchisio, i De Ceglie, Buffon, Del Piero... se li erano trovati in casa. L'errore è stato non affidarsi a una dirigenza di esperienza quattro anni fa e non puntare sulla progettualità. Ora Marotta qualcosa ha sbagliato, ma quando hai in casa gente che guadagna come Amauri e rende come un giocatore di serie C e non vuole andare via, che devi fare? Se hai Iaquinta che è infortunato un giorno si e uno anche che devi fare? Quest'estate Marotta ha cercato di piazzarli ma nessuno li voleva. Marotta ieri ha preso il meglio del mercato italiano Matri ad eccezione di Pazzini che la Sampdoria non voleva cedere in prestito con diritto di riascatto. Lo ha pagato caro, ma ad eccezione di Di Vaio, chi ha segnato più di Matri tolti i Cavani, gli Eto'o, gli Ibrahimovic e i Di Natale?

Quindi chi critica Marotta, dovrebbe avere anche ben presente chi c'era prima e i danni che ha fatto o quanto meno proporre una soluzione. Ci fosse Moggi sulla piazza sarebbe l'ideale. Ma le istituzioni sono disponibili a far tornare Moggi alla Juventus? La Federazione che nemmeno risponde a un esposto farebbe venire a Torino l'ex dg? Francamente non lo sappiamo, ma vista l'avversione contro la Juventus la vedo difficile. Se le istituzioni lo permettessero saremmo disposti a portare a spalle l'ex dg tanto è grande la stima nei suoi confronti.

Tuttavia, se l'alternativa è prendere qualcuno che gestisca la Juventus come chi c'era prima di Marotta, se non posso avere nessuno meglio di Marotta (visto che non c'è), allora mi tengo Marotta, che magari non sarà bravo come Moggi, ma almeno crediamo possa fare meglio di chi ha gestito dal 2006 in avanti.

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Tormentone Juve: chi ha fatto l'affare?

Ora sui siti e sui giornali parte il tormentone. Chi ha fatto l'affare? La Juventus che lo ha preso per circa 14 milioni più la seconda metà di Ariaudo o il Cagliari che ha venduto il giocatore a prezzo maggiore del valore. Secondo noi la verità sta nel mezzo. La Juventus ha portato a casa l'unico giocatore che si poteva muovere e di valore. Il Cagliari ha venduto il giocatore a un prezzo maggiore del valore effettivo. Secondo noi il giocatore vale almeno 10 milioni non di più, più un giocatore. La Juventus in questo caso lo avrebbe pagato il 20% in più, cifra che ci può anche stare, vista la situazione. L'errore è stato non pianificare tutto per tempo e trovarsi anche questa volta con l'acqua alla gola. Si tira un pò troppo la corda su altri giocatori e ci si ritrova poi alla fine in pericolosi labirinti.

Speriamo che Marotta abbia fatto l'affare, basterebbe un gol decisivo di Matri a Palermo. Ma nessuno si esalti...a meno che Matri non si riveli il nuovo Pippo Inzaghi.

GUARDIAMOCI DENTRO

Guardiamoci dentro, ritroviamo noi stessi, pensiamo a cosa abbiamo passato prima dell'arrivo della Triade. Successi dal 1986 al 1994 pochi, sconfitte e delusioni tante. Insomma ha ragione Buffon quando dice: " Le assonanze con la Juve degli Zavarov, degli Alejnikov, dei Tricella ci sono, in porta c'era Tacconi che come me ha vissuto anni di grandi Juve. Ci toccherà smulinare ancora un po' a quanto pare...". Ai tifosi spetterà smulinare un po' ma qui nessuno perde la fede e la speranza. Quella Juventus seppe rigenerarsi e passo' anche stagioni degne di nota come quelle con Zoff con i Galia, i De Agostini, i RuiBarros, gli Schillaci. La storia bianconera insegna come se ti guardi dentro trovi la forza per ripartire. La tristezza la chiudiamo nel cassetto, chi ama la Juventus la ama sempre e incondizionatamente. I tifosi vogliono ripartire e per farlo non servono solo campioni ma anche buoni giocatori dalla b come i Ravanelli e gli Schillaci. Chi ha la fede ora sta soffrendo ma guardandoci dentro si puo' ritrovare la forza per ripartire.

domenica 30 gennaio 2011

IL CUORE NON BASTA

Una partita non adatta ai deboli di cuore. Una partita all'insegna della tensione, del contrasto, della lotta su ogni palla. La Juventus ci ha messo il cuore, la gamba, l'impegno contro la squadra più in forma del campionato. Un'Udinese ordinata, organizzata, capace di ripartire velocemente. Un'Udinese che dopo un primo tempo equilibrato ha mostrato di cosa è capace al quarantacinquesimo, due minuti di possesso palla e grande occasione. La Juventus nel primo tempo non ha demiritato. Ha creato pochino, ma sicuramente non ha demeritato. E' mancata la zampata, si è trovato un Martinez per la prima volta bravo ed efficace ma si è perso Krasic che è sembrato più un vorrei ma non posso. La Juventus nel secondo tempo è parsa subito in difficoltà con l'Udinese più fresca. Il gol di Marchisio sembrava aver indirizzato la gara nella giusta direzione, ma poi il gol di Zapata e quello di Sanchez hanno ricondotti tutti alla triste realtà delle cose. Una Juventus ridimensionata che non è più la Juventus. Oggi i giocatori ci hanno messo il cuore, ma la squadra è questa, in difficoltà totale anche dal punto di vista mentale oltre che fisico. L'espulsione finale di Bonucci è l'emblema di questa difficoltà.

Tastiera Valenosa: Moratti; tutti capiscono tranne te, tranne te tranne te



A sentire il botta e risposta tra Moratti e Andrea Agnelli, capiamo che la situazione non è facile, anzi. Andrea Agnelli è annoiato e Moratti sarcastisco, definendo Agnelli un "giovin signore".

A noi Moratti non annoia, anzi, in settimana gli abbiamo elencato le motivazioni (dieci, ma ne potevamo mettere 100), per cui la Juventus vinceva. Moratti ci stimola, ci stimola perchè ci fa venire voglia di cantargliele per fargli capire qual'è la realtà e che lui vive nel mondo degli Umpa Lumpa con Willy Wonka e Alice in Wonderland.

Oggi, gliele cantiamo con le parole di Fabri Fibra, un bel rap futuristico per dire che Calciopoli è stata un truffa e un complotto per mettere fuori gioco la Juventus e questo lo hanno capito tutti, tranne te... caro Massimo.

"Ma cos'è sta paranoia, che hai....aspetta fammi fare e lasciaci spiegare...Del resto noi volevamo sapere solo perchè quella Juventus piaceva a tutti, tranne a te, tu parli parli parli...lo spettacolo è finto di brutto hanno tutti capito il trucco tranne te tranne te...".

Chissà se Moratti un giorno ammetterà che lo scudetto di cartone non gli serve perchè non era suo. Se lo facesse sarebbe un bel gesto, perchè capiremmo che anche lui si è accorto di come va il mondo reale e gli faremmo i complimenti. Noi aspettiamo caro "giovine Massimo".

Sull'orlo del precipizio: non molliamo!!!

Si stanno svegliando.... piano piano si stanno svegliando e accorgendo che il mondo del pallone cambia, esiste la globalizzazione e non si deve più coltivare l'orticello per essere felici.

La legge definita "diritti tv collettivi" sulla suddivisione dei diritti, applicata seguendo il modello inglese è stata un "grande errore". Ormai è chiaro e semplice. L'ingerenza della politica di allora e in particolare della commissione guidata dal Ministro Melandri sembra non essere stata, a nostro avviso, così brava da trovare la soluzione migliore.

Perchè? Primo perchè l'Inghilterra è un pease diverso con ricavi proporzionati tra botteghino, merchandising e con una tifoseria molto localizzata. L'aver privato in Italia alcune grosse società di ricavi del 10% circa ne ha limitato le risorse, limitando anche il mercato e a cascata anche i ricavi delle piccole società.

Prima la Juventus investiva 100, ora è costretta a investire 70 perchè dai diritti tv prende meno. Ne consegue che investe di meno anche sul mercato domestico e squadre che una volta erano fucina ne risentono a cascata.

Già ieri Andrea Agnelli ha parlato di diminuzione dei ricavi in seguito alla nuova direttiva dei diritti tv. Noi ci chiediamo, non è possibile tornare ai diritti individuali? Non è meglio che chi genera lo spettacolo venga retribuito secondo i parametri che gli competono?

Questa diminuzione dei ricavi ha anche avuto riflessi sulla competitività delle squadre italiane in Europa.

Oltre a questo c'è anche la situazione di Dalhia tv che è sull'orlo del precipizio. Insomma, a noi sembrerebbe molto più utile tornare alla gestione individuale dove la regola di mercato fa la legge e dove viene garantita una mutualità di partecipazione, magari presa dal 10% dei ricavi di ciascuno e ripartita poi in parti uguali. Bisognerebbe poi capire i criteri attuali di spartizione dei diritti, tra bacini di utenza e meriti sportivi. Insomma, parametri che hanno secondo noi una volatilità troppo alta. Riteniamo giusto che per esempio il Palermo prenda la cifra corretta per il suo valore e per l'apporto che i suoi tifosi portano come ricavo alle tv e così tutte le squadre. In questo momento di difficoltà la mutualità vale fino ad un certo punto, perchè poi i risultati in Europa sono sotto gli occhi di tutti.

Se Andrea Agnelli vuole aumentare i ricavi dovrebbe iniziare con Milan e Inter questa volta una lotta proprio da qui affinchè i ricavi siano proporzionali e dettati dal valore che solo Sky, Mediaset e le altre emittenti possono dare a un prodotto, che vale in quanto ci sono le stars che sono Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma e che vanno retribuite secondo le regole di mercato e non secondo le regole della mutualità. Garantendo risorse adeguate si avrebbe competitività in Europa adeguata. In caso contrario, spartizione, gran confusione, campionato di basso livello e figure "barbine" in Europa.

Andrea devi lottare per la gestione individuale dei diritti tv

Si stanno svegliando.... piano piano si stanno svegliando e accorgendo che il mondo del pallone cambia, esiste la globalizzazione e non si deve più coltivare l'orticello per essere felici.

La legge definita "diritti tv collettivi" sulla suddivisione dei diritti, applicata seguendo il modello inglese è stata un "grande errore". Ormai è chiaro e semplice. L'ingerenza della politica di allora e in particolare della commissione guidata dal Ministro Melandri sembra non essere stata, a nostro avviso, così brava da trovare la soluzione migliore.

Perchè? Primo perchè l'Inghilterra è un pease diverso con ricavi proporzionati tra botteghino, merchandising e con una tifoseria molto localizzata. L'aver privato in Italia alcune grosse società di ricavi del 10% circa ne ha limitato le risorse, limitando anche il mercato e a cascata anche i ricavi delle piccole società.

Prima la Juventus investiva 100, ora è costretta a investire 70 perchè dai diritti tv prende meno. Ne consegue che investe di meno anche sul mercato domestico e squadre che una volta erano fucina ne risentono a cascata.

Già ieri Andrea Agnelli ha parlato di diminuzione dei ricavi in seguito alla nuova direttiva dei diritti tv. Noi ci chiediamo, non è possibile tornare ai diritti individuali? Non è meglio che chi genera lo spettacolo venga retribuito secondo i parametri che gli competono?

Questa diminuzione dei ricavi ha anche avuto riflessi sulla competitività delle squadre italiane in Europa.

Oltre a questo c'è anche la situazione di Dalhia tv che è sull'orlo del precipizio. Insomma, a noi sembrerebbe molto più utile tornare alla gestione individuale dove la regola di mercato fa la legge e dove viene garantita una mutualità di partecipazione, magari presa dal 10% dei ricavi di ciascuno e ripartita poi in parti uguali. Bisognerebbe poi capire i criteri attuali di spartizione dei diritti, tra bacini di utenza e meriti sportivi. Insomma, parametri che hanno secondo noi una volatilità troppo alta. Riteniamo giusto che per esempio il Palermo prenda la cifra corretta per il suo valore e per l'apporto che i suoi tifosi portano come ricavo alle tv e così tutte le squadre. In questo momento di difficoltà la mutualità vale fino ad un certo punto, perchè poi i risultati in Europa sono sotto gli occhi di tutti.

Se Andrea Agnelli vuole aumentare i ricavi dovrebbe iniziare con Milan e Inter questa volta una lotta proprio da qui affinchè i ricavi siano proporzionali e dettati dal valore che solo Sky, Mediaset e le altre emittenti possono dare a un prodotto, che vale in quanto ci sono le stars che sono Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma e che vanno retribuite secondo le regole di mercato e non secondo le regole della mutualità. Garantendo risorse adeguate si avrebbe competitività in Europa adeguata. In caso contrario, spartizione, gran confusione, campionato di basso livello e figure "barbine" in Europa.

sabato 29 gennaio 2011

La parabola del rispetto

Ieri ha parlato Delneri. Non siamo d'accordo con lui quando dice che la Juventus sta facendo un grande campionato. La Juventus sta facendo benino in un campionato difficile e di basso livello. In Coppa ha fatto male, sia in Europa League che in Coppa Italia.

Detto questo, Delneri ha ragione su una cosa:«La Juve merita più rispetto per quello che sta facendo. Se le squadre che sono appena sopra di noi vengono descritte in grande spolvero, perché la Juve dovrebbe essere in caduta libera? Fino ad ora non mi rimprovero niente. Ci prendiamo la responsabilità di fronte ai tifosi, ci dispiace per le eliminazioni in Europa League e in Coppa Italia ma possiamo fare ancora bene. Udinese squadra in formissima? Bisogna vedere»

Alla Juventus mancano di rispetto, mancano di rispetto le istituzioni che non rispondono all'esposto. Mancano di rispetto gli arbitri che nel dubbio decidono contro la Juventus. Mancano di rispetto le altre società che cedono a prezzo di saldo a certe squadre, mentre ad altre chiedono la luna. I tifosi hanno rispetto per chi la dirige, ma chiedono rispetto. Si chiede rispetto quando si parla di Pazzini e poi Pazzini fugge via. Si chiede rispetto quando un giorno si parla di scudetto e quello dopo di altri obiettivi. Ci vuole coerenza per non illudere nessuno. Ora l'obiettivo è la Champions. Se non la si raggiunge nessuno si permetta di parlare di obiettivo Europa League, come d'altro canto se si migliora nessuno parli più di scudetto. Manteniamo un profilo coerente con il rispetto di tutti.

oggi forse ci sveleranno la verità

Oggi parleranno. Marotta e Andrea Agnelli prenderanno la parola oggi subito dopo DelNeri. Che ci diranno? Tireranno su il morale dopo le batoste su campo e mercato di questi giorni? Ci parleranno di Amauri che va? Di Matri o Zarate che arriva? O ci diranno di un nuovo colpo? Huntelaar o Torres? Parleranno dei piani futuri o attuali? Chiederanno rispetto per l'esposto bianconero? Chiederanno rispetto alle istituzioni? La contestazione dei tifosi potrebbe essere alle porte e gli spettri della scorsa stagione potrebbero ripresentarsi. Oggi, infine c'e' la possibilità che si renda pubblica la linea del club che pero' da retta come era da dopo Natale e' diventata obliqua. Tutto il buono fatto prima di Natale sembra essersi sciolto, proprio come l'anno scorso. Bisogna ricaricare l'ambiente. I tifosi sperano che oggi le parole di Andrea Agnelli possano muoversi in tal senso.

giovedì 27 gennaio 2011

pessimismo cosmico

Leopardi era un comico rispetto all'umore dei tifosi bianconeri di stasera, pessimismo cosmico dopo la sfida di stasera. Una partita iniziata sui binari della noia, all'insegna della mediocrità. Una partita piena di falli, con interventi in ritardo, un pò all'insegna della paura. Un primo tempo scivolato via lento lento, tra la poca pericolosità bianconera e la volontà della Roma, che con Menez e Vucinic ha sfiorato il gol. Una Juventus cresciuta lentamente nel primo tempo ma incapace di dare alla partita la piega voluta. Del primo tempo, poche note, se non gli infortuni di Menez e Brighi.

Nel secondo Krasic ha acceso un pò di luce, prima che Delneri decidesse di sbilanciare la squadra con Martinez e Iaquinta.

Il capolavoro di Vucinic, poi, rimpeva l'equilibrio e Mexes rischiava di chiudere definitivamente la gara.

La Juventus non riusciva a riorganizzarsi e tentare un minimo di reazione, eccetto alcune giocate al limite della disperazione frutto più della voglia che dell'organizzazione. Una sola occasione con delle proteste per un presunto fallo. Poi iul raddoppio di Taddei.

Una nuova delusione per i tifosi bianconeri, già provati per l'eliminazione di Europa League. Una nuova serata da dimenticare. Sarà una lunga nottata e le critiche arriveranno copiose. La Juventus è nel baratro, da domani la partita con l'Udinese diventa una finale, perderla porterebbe in un pozzo da cui uscire diventerebbe difficile.

lE PROMESSE VANNO MANTENUTE

Nel calcio bisogna avere fiducia, vero. Bisogna dare credito al progetto di rinnovamento bianconero, vero. Marotta è stato il più grande acquisto della scorsa campagna acquisti, in teoria vero. La Juventus ha comprato degli ottimi giovani, vero.

Tutto vero, tutto bello, però con le promesse da sole, con i se, i ma, i domani non bastano e non si raggiungono gli obiettivi. La Juventus che stasera si gioca molto con la Roma è a un importante bivio stagionale. E' al bivio del futuro. E' al bivio della redditività. E' al bivio del mercato. Se non arrivasse alcun attaccante e realmente Pazzini andasse all'Inter, questo sarebbe un ulteriore smacco, alla società, ma anche ai tifosi. Non tanto perchè un attaccante serve o no alla Juventus, quanto perchè allargherebbe la forbice o se volete il gap tra la Juventus e le altre. La Juventus già parte indietro rispetto a Inter e Milan. Se Milan e Inter comprano e la Juventus prende una buona riserva, come Barzagli e basta, il gap si allunga o si restringe? Se la Juventus dice per mesi di volere Pazzini dopo Dzeko e uno finisce al City e l'altro all'Inter come la prendereste?

Secondo noi la forbice si allunga, perchè la squadra può essere la migliore possibile per Delneri, come erano Sampdoria e Palermo e Chievo, ma ai tifosi bianconeri non va bene avere una Sampdoria, un Chievo o un Palermo... questa è la Juventus, le promesse vanno mantenute e le promesse sono la qualificazione in Champions. Qui nessuno chiede lo scudetto, badate bene, i tifosi chiedono un campionato dignitoso e una qualificazione Champions, mica la luna. Oggi come oggi la rosa in avanti è priva di un bomber, se Pazzini fugge via e non arriva nessuno, non credo che le promesse diverranno realtà, ma rimarranno tali.
LE

mercoledì 26 gennaio 2011

PAZZINI E MAROTTA, SIETE SICURI?

Nella trattativa presunta o reale tra Pazzini e l'Inter e con la Juventus alla finestra ci sono alcuni dubbi e strane domande che ci facciamo.

Ci chiediamo come mai la Juventus non sia riuscita a prendere Pazzini in circa sei mesi e come sia possibile per l'Inter farlo in una settimana. O c'è qualcosa sotto o qui ci troviamo in una situazione di grave incapacità di qualcuno e di grandissima capacità di altri. Ci chiediamo come sia possibile che Biabiany valga 10 milioni di euro, come dice qualcuno, Possibile che un giocatore che fa panchina e ha dimostrato meno di Giovinco valga quella cifra. Alla Sampdoria hanno l'anello al naso? Chiedano Santon se sono furbi almeno.

Ci chiediamo cosa aspetti Marotta a fare una controffensiva sul doriano, se se lo lasciasse scappare a Torino non arrivasse nessuno, penso che le critiche fioccherebbe pesantissime e sarebbero giustificate (solo se non arrivasse nessuno).

Ci chiediamo infine perchè Pazzini abbia deciso di andare all'Inter a fare panchina, perchè è quello che farà. Non lo sa che all'Inter funzionano solo gli stranieri? Non lo sa che Ranocchia fa la riserva di Cordoba?

Insomma, tanti se e tanti ma. Forse tra una settimana avremo le nostre risposte, in ogni caso la domanda è: Pazzini e Marotta, siete sicuri delle vostre decisioni?

martedì 25 gennaio 2011

TASTIERA VELENOSA: MORATTI, LO SAI CHE...

In questi giorni di mercato ci permettiamo di prendere in prestito dal duo Criscitiello/Pedullà, il titolo del nostro articolo Lo sai che...tratto dal loro botta e risposta che ci da sempre le ultimissime news di mercato.

Un "lo sai che..." lo vorremmo dire a Moratti che ieri ha parlato da imbonitore di folle, parole che non ci convincono per nulla.

Basterebbero poche domande, poche affermazioni per smontare in toto le parole di ieri.

Si potrebbero dire a Moratti "decine e decine di lo sai che", noi vogliamo limitarci a 10...per ora.

1- Moratti, lo sai che la Juventus nel periodo della gestione Moggi in Europa ha vinto una Champions League? E ha giocato finali con il Borussia Dortmund, Real Madrid e Milan? Quante volte è arrivata in finale l'Inter nello stesso periodo? Chi aiutava la Juventus in Europa?

2- Moratti, lo sai che nella Juventus ha giocato Zidane, acquistato da Moggi per 7 miliardi e rivenduto per 150 e che ha vinto il pallone d'oro.

3- Moratti, lo sai che nella stagione 1996-1997 la Juventus (così aiutata) vinse 6-1 in casa del Milan, la ricordi quella formazione?

4- Moratti, lo sai che l'Inter per cercare di emulare la Juventus prese Lippi e alcuni ex bianconeri come Peruzzi, Paulo Sousa, Baggio, Vieri?

5- Moratti, lo sai che l'Inter in quegli anni perse un derby con il Milan 6-0, ma te lo ricordi? Questa era la formazione dell'Inter: Inter (3-5-2): Frey 5.5, Ferrari 4, Blanc 4.5, Simic 4.5, Zanetti 5, Farinos 4.5 (35' pt Cauet 5), Di Biagio 5 (1' st Seedorf 5), Dalmat 6, Gresko 5, Vieri 6.5, Recoba 4.5 (22 Ballotta, 3 Macellari, 7 Pacheco, 11 Ferrante, 54 Sukur). Allenatore: Tardelli 5.

6-Moratti, lo sai che il Gip del Tribunale di Udine, Giuseppe Lombardi, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell'attaccante uruguayano dell'Inter, Alvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell'area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione? Sai che l'Inter avrebbe dovuto ricevere un punto di penalizzazione per ogni partita con Recoba in campo?

7- Moratti, lo sai che nel 2006, l'Italia era campione del Mondo? Sai quanti giocatori della Juventus giocarono la finale con la Francia?

8- Moratti, lo sai che Guido Rossi era presidente della Federazione nel periodo di Calciopoli.

9- Moratti, lo sai che non è stata trovata una "pistola fumante" e non una prova di partita comprata e che gli arbitri della Cupola presunta sono stati tutti assolti e ti sei accorto che anche Facchetti telefonava?

10- Moratti lo sa che al Processo su Calciopoli i testimoni hanno ritrattato tutti e che la media punti della Juventus con gli arbitri della presunta Cupola era inferiore a quella degli altri arbitri?

Potremmo continuare all'infinito e forse continueremo.

Per favore, qualcuno risponda a Moratti, svegliatelo dal sogno del complotto, spiegategli come sono andate le cose, fategli vedere le partite e leggetegli la formazione della Juventus del passato, almeno capirà che anche la Juventus vinceva perchè più forte dell'Inter. Quest'uomo è convinto che Calciopoli o meglio che tutto il calcio pre Calciopoli fosse una truffa e che da quando l'Inter vince regna la giustizia divina. Possibile che abbia ragione lui? A parte il fatto che continuando così si rende sempre più antipatico, cosa relativa e che magari non vale per tutti, le sue parole di ieri sono solo l'ennesima punta di un grosso iceberg.

Ieri sera a "Notti Magiche", la trasmissione di Michele Criscitiello, Luciano Moggi ha citato alcuni acquisti sbagliati di Moratti.

Ecco la lista completa, fatevi due risate, poi scrivete una bella lettera e indirizzatela al Presidente Nerazzurro: Titolo, ovviamente, Lo sai che....

Nel dettaglio tutte le operazioni anno per anno della gestione di Massimo Moratti
Stagione 1995-1996

Acquisti: Benny Carbone, Felice Centofanti, Fabio Cinetti, Salvatore Fresi, Maurizio Ganz, Paul Ince, Marco Landucci, Alessandro Pedroni, Pascalito Rambert, Xavier Zanetti, Roberto Carlos, Marco Branca, Ribeiro Caio, Alessandro Pistone.

Stagione 1996-997

Acquisti: Andrea Mazzantini, Armando Pantanelli, Alessandro Pistone, Fabio Galante, Jocelyn Angloma, Massimo Tarantino, Youri Djorkaeff, Aaron Winter, Ciriaco Sforza, Ivan Zamorano, Nwankwo Kanu, Arturo Di Napoli

Stagione 1997-1998

Acquisti: Raffaele Nuzzo, Taribo West, Luca Mezzano, Luigi Sartor, Francesco Colonnese, Martin Rivas, Mauro Milanese, Zé Elias, Diego Simeone, Benoît Cauet, Paulo Sousa, Francesco Moriero, Ronaldo, Álvaro Recoba

Stagione 1998-1999

Acquisti: Sebastien Frey, Dario Simic, Mikael Silvestre, Zoumana Camara, Gilberto da Silva Melo, Andrea Pirlo, Cristiano Zanetti, Ousmane Dabo, Roberto Baggio, Nicola Ventola

Stagione 1999-2000
Acquisti: Angelo Peruzzi, Giorgio Frezzolini, Fabrizio Ferron, Christian Panucci, Laurent Blanc, Michele Serena, Cyril Domoraud, Iván Ramiro Córdoba, Grigorios Georgatos, Vladimir Jugovic, Clarence Seedorf, Luigi Di Biagio, Adrian Mutu, Christian Vieri

Stagione 2000-2001
Acquisti: Marco Ballotta, Fabio Macellari, Riccardo Fissore, Vratislav Gresko, Bruno Cirillo, Stefano Lombardi, Stephane Dalmat, Cristian Brocchi, Marcos Vampeta, Francisco Javier Farinós, Robbie Keane, Antonio Pacheco, Marco Ferrante, Anselmo Robbiati, Sixto Peralta, Corrado Colombo, Hakan Sukur


Stagione 2001-2002
Acquisti: Francesco Toldo, Alberto Fontana, Pasquale Padalino, Gonzalo Sorondo, Marco Materazzi, Nelson Vivas, Sérgio Conceição, Andrés Guglielminpietro, Emre Belözoglu, Okan Buruk, Mohammed Kallon, Adriano,

Stagione 2002-2003
Acquisti: Mathieu Moreau, Fabio Cannavaro, Daniele Adani, Carlos Alberto Gamarra, Francesco Coco, Ümit Davala, Domenico Morfeo, Matias Almeyda, Hernán Crespo, Gabriel Omar Batistuta,

Stagione 2003-2004
Acquisti: Alex Cordaz, Thomas Helveg, Jérémie Bréchet, Andy van der Meyde, Sabri Lamouchi, Luciano, Dejan Stankovic, Kily Gonzalez, Giorgios Karagounis, Mario Rebecchi, Fabrizio Biava, Julio Ricardo Cruz

Stagione 2004-2005
Acquisti: Fabián Héctor Carini, Nicolás Burdisso, Siniša Mihajlovic, Zé Maria Ferreira, Giuseppe Favalli, Edgar Davids, Juan Sebastián Verón, Esteban Matias Cambiasso, Lampros Choutos

Stagione 2005-2006
Acquisti: Júlio César, Walter Adrián Samuel, Pierre Wome, Luis Figo, David Pizarro, Santiago Solari, César

Stagione 2006-2007
Acquisti: Fabio Grosso, Maicon, Maxwell, Patrick Vieira, Olivier Dacourt, Mariano Gonzalez, Sebastian Ribas, Zlatan Ibrahimovic, Hernán Crespo

Stagione 2007-2008

Acquisti: Enrico Alfonso, Christian Chivu, Luis Jimenez, Pelé, Nelson Rivas, David Suazo, Maniche


Stagione 2008-2009

Acquisti: Sulley Muntari, Mancini, Ricardo Quaresma, Victor Obinna


Stagione 2009-2010

Acquisti: Lúcio, Thiago Motta, Samuel Eto'o, Wesley Sneijder, Diego Milito, Marko Arnautovic

GUARDA IL DETTAGLIO SPESE..E LEGGI GLI ALTRI ARTICOLI DI TASTIERA VELENOSA.

lunedì 24 gennaio 2011

Tastiera velenosa: Avesse perso così Benitez

Vedendo le ultime partite dell'Inter ci è venuto un dubbio. Siete sicuri che è cambiato così tanto nel passaggio da Leonardo a Benitez. A noi vedendo le prestazioni di Catania, in casa con il Cesena e la partita di ieri con l'Udinese non sembra. L'Inter ha vinto si a Catania, ma una partita che avrebbe anche potuto perdere. Con il Cesena, poi, una prestazione con alti e bassi e errori difensivi non piccoli. Infine la partita di ieri, dove l'Inter è stata allo sbando dall'inizio, o meglio dal ventesimo minuto fino alla fine. Sicuri che sia cambiato qualcosa nel cambio da un allenatore all'altro. A noi dal punto di vista tattico non sembra, ci sembra solo che i giocatori dell'Inter si siano levati di dosso il torpore e si siano tolti gli alibi che avevano con Benitez. Ci hanno messo la faccia e la gamba, ma sono seri giocatori che fanno così...?

Tuttavia, la stampa, preferisce non sottolineare questo elemento. Siamo sicuri che le critiche saranno meno feroci rispetto a quelle che subiva Benitez, scommettete? Oggi infatti i giornali tengono il profilo alto dell'esaltazione dell'Udinese, piuttosto che sottolineare il fatto che il Milan è a sei punti (diamo già sicuri i tre di Firenze...). Come mai Leonardo gode di quest'immunità? Per ora non lo sappiamo... lo scopriremo solo vivendo.

MONTA LA RABBIA CONTRO LA RAI...

Sono arrivate in redazione tantissime segnalazioni tra la costernazione, la rabbia e l'incredulità per le parole di Jacopo Volpi di ieri a Novantesimo Minuto: "Prima, come dimostrano intercettazioni e sentenze, c'era sotto qualcosa, ora invece è solo sudditanza!!!", le parole del giornalista, riportate nel forum Vecchiasignora.com.

Parole e lettere di rabbia al grido: "non pagheremo il canone", oppure "... ma questo è servizio pubblico..?", oppure frasi del tipo: "mi rifiuto che una parte del mio canone serva a pagare lo stipendio a un giornalista del genere..."

Insomma, l'uscita del giornalista ci è apparsa fuori luogo, quanto meno infelice.

Alcune domande ci vengono spontanee. Primo: visto che lui sembra saperlo, ci saprebbe indicare queli sono le partite con quel qualcosa sotto e quali erano gli arbitri che avevano qualcosa sotto, noi purtroppo non l'abbiamo capito (vogliamo la lista precisa con date, nomi e luoghi). Secondo: la sudditanza prima non esisteva e come mai ora la sudditanza non vale per la Juventus, ci saprebbe indicare per quali squadre vale? Terzo e ultimo: come mai nel 2006 si è fatto un processo in due settimane e ora per altre telefonate ci vogliono mesi. Questa come la definirebbe?.

Purtroppo sembra che in Rai (vedi anche il servizio di Dribbling di sabato), si siano fermati alle indagini preliminari e non abbiano seguito il processo e il dibattimento e soprattutto gli interrogatori. Se serve noi siamo disponibili a fare un'integrazione e fornire il quadro reale ai telespettatori gratuitamente e senza canone.

Visto che il canone noi lo paghiamo ed è giusto pagarlo, ci piacerebbe però che anche il servìzio fosse all'altezza e super partes con opinionisti e giornalisti non sempre schierati. Siamo curiosi di sentire la telecronaca di giovedì, ma memori del passato abbiamo già nefasti presagi, alla Rai il compito di smentirci, vi ricordo che per Inter-Juventus di Coppa Italia dell'anno passato la Rai schierò una squadra nerazzurra da Civoli a Mazzola, con intervista a Beccalossi tra primo e secondo tempo. Per quest'anno mi aspetto un telecronista romanista e un'intervista a qualche ex giallorosso... scommettiamo?

CARO DELNERI...

Caro Delneri,abbiamo letto e ascoltato con attenzione le sue dichiarazioni post partita di ieri, in cui lei hai giustamente difeso il gruppo, ha giustamente difeso Amauri, autore di una prova volativa si, forse da cinque e mezzo, ma una volta quelle palle di testa le metteva in porta il caro Amauri o no? Da due anni ha perso la via, bisogna sostenerlo, aiutarlo, incoraggiarlo, ma sa quanti tifosi ci scrivono arrabbiati perchè non la mette dentro?

Ieri la Juventus ha giocato di testa, di cuore una partita di sostanza, un pò imprecisa in certi passaggi, ma non ci è dispiaciuta. Purtroppo quando si sbagliano i gol.... e visto l'errore che ha fatto Pazzini, non conta avere un attaccante o un altro, i gol sbagliati sono sbagliati e basta. La Juventus a Genova non ha perso due punti. I punti li ha persi in altre occasioni, a Genova il pari ci può anche stare (ha pareggiato a Genova il Milan, ci ha perso recentemente la Roma).

Ieri Delneri a detto:"... ci sono i soloni che scrivono sui giornali e non riescono a capire come mai in certe partite la Juve non prende gol e in certe partite ne prende di più. Glielo dico io perchè: perchè quando prende gol gli mancano contemporaneamente giocatori importanti in mezzo al campo, con certe caratteristiche: sia Sissoko, sia Melo. Siccome questo non lo dice nessuno, lo dico io. Quindi penso che oggi la squadra abbia giocato con l'equilibrio giusto, forte fisicamente, ha combattuto su ogni pallone. Tutto si può dire della Juve di oggi, ma non che non sia stata maschia, che non abbia fatto una partita di carattere, con grande equilibrio tattico, con grande attenzione e anche con grande mentalità, perchè io penso che a Genova contro la Sampdoria in pochi avrebbero giocato con quasi quattro punte alla fine".

La Juventus ha preso quattro gol con il Parma, ma quelli non li contiamo per il caso specifico dell'espulsione. I gol che pesano sono i tre con ilNapoli e quello con il Bari, causati da errori, secondo noi specifici di posizione. Saremo dei "soloni", forse sbaglieremo, ma riteniamo che se l'atteggiamento fosse stato quello di ieri con la Sampdoria, a livello difensivo, la Juventus avrebbe 4 punti in più (2 a Verona e 2 a Brescia). Detto questo la Juventus è in linea con gli obiettivi. Il quarto posto è a tre punti e c'è tutto il girone di ritorno per recuperare i tre/quattro punti sulle altre. Le prossime tre partite con Udinese e Inter in casa e la trasferta di Palermo saranno determinanti. Le avversarie per il quarto posto saranno Roma, Lazio e Napoli, bisogna ricordarlo, sempre. Quindi da prendere cinque punti al Napoli, tre alla Roma e due alla Lazio. Poi se l'Inter farà dei regali tanto meglio...

La speranza è di arrivarci con qualche attaccante in più a questa corsa, perchè quelli visti ieri non bastano. Del Piero quando è entrato è stato determinante, in positivo e in negativo, ma non si può chiedere la luna al "capitano eterno". Delneri non si aspetta nulla dal mercato?Caro Delneri, è giusto non aspettarsi nulla, ma senza un sostituto di Quagliarella sarà veramente dura lottare per quel quarto posto...

domenica 23 gennaio 2011

CI E' MANCATO PROPRIO UN PELO....

Lo si sapeva che a Genova sarebbe stata una battaglia. Una partita difficile in cui i doriani avrebbero voluto vendicarsi di Delneri, Marotta e Paratici. Partita bruttina nel primo tempo dove la Juventus ha avuto due mezze occasioni con Amauri e Bonucci e ha mostrato una buona tenuta difensiva, offrendo ai doriani poche sovrapposizioni.
La solita sfortuna ha poi colpito dopo due minuti la Juventus e dopo dieci la Sampdoria portando via prima Traoré e poi Lucchini.
Abbinata alla tenuta difensiva buona, una pochezza offensiva totale dove Krasic non è quasi mai riuscito a proporsi in modo decente e dove Amauri ha mostrato tanto tanto impegno ma poca poca sostanza. 
Pepe poi come punta ha girato troppo ai lati, lasciando Amauri troppo solo al suo destino.
Nel secondo tempo Pazzini fa un regalo enorme dopo un errore clamoroso su un tiro di Accardi lisciato da Chiellini, credendo forse di essere già bianconero. Un Krasic sostituito a inizio secondo tempo dopo una prestazione insufficiente toglieva ulteriori soluzioni a un attacco bianconero già povero di idee. Un Amauri volenteroso che se fosse stato quello di un tempo avrebbe messo in porta la palla su invitante cross di Pepe. Una Juventus che ci ha provato nel finale rischiando pero' sulle ripartenze dei doriani che anche senza Pazzini infortunato ci hanno provato fino alla fine. La Juventus se avesse giocato come nei quattro minuti di recupero avrebbe vinto... Peccato soprattutto per il rigore in movimento sbagliato da Del Piero che avrebbe potuto decidere la gara. 

sabato 22 gennaio 2011

Tastiera Velenosa: Tastiera Velenosa: "CALCIOPOLI GRANDE PRESA IN GIRO PER GLI ITALIANI!"



"La storia dell'immensa presa in giro che è stata Calciopoli, presa in giro del calcio italiano" è la cosa peggiore successa nella storia dell'Inter secondo Moratti.

Appena letta questa dichiarazione all'interno di Dribbling (a proposito sempre pronti in Rai a sostenere l'Inter...), siamo rimasti un pò basiti. Possibile che Moratti parli ancora di Calciopoli dopo tutti i benefici ricevuti.

Poi ci abbiamo ragionato su, in effetti ha ragione Moratti. Calciopoli è stata un grande presa in giro per tutti gli italiani, per tutti i tifosi Juventini, per tutti coloro che cercano la verità. La presa in giro consiste nel fatto che è stato fatto un processo sportivo senza avere tutte le prove, solo da una sola parte con il metodo della caccia alle streghe. La presa in giro del calcio italiano o meglio da parte delle istituzioni del calcio nei confronti di qualcuno è continuata quando un consigliere di una società è stato messo a capo di una federazione. I risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. Processo velocissimo, che viene smontato pezzo dopo pezzo dalla difesa in un processo equo.

A distanza di quattro anni, la cupola non esiste eccetto che nella mente di quel qualcuno. Che presa in giro questa cupola? Le partite truccate esistono solo nella mente di qualcuno, che presa in giro le partite truccate?

Anche i dirigenti dell'Inter telefonavano e che "telefonatine..." che presa in giro le "telefonatine...".

Noi, purtroppo agli imbonitori non ci crediamo più, ha ragione Moratti, ci hanno preso in giro, ma non quelli che giocavano, non i dirigenti della Juventus, ma quelli che hanno valutato un processo e ucciso il calcio italiano e ucciso la Juventus. Ci hanno preso in giro facendoci credere che Moggi avesse più peso del Milan...ma ci credete?

Bhe... forse ci crede solo chi crede che Ruby ha 24 anni... ma quella è un'altra storia...

ZEBRA, METTI LE ALI...!!!



Prendendo spunto da una pubblicità di una nota bevanda in cui una zebra si fa la "borsa" o se preferite "le scarpe"a un coccodrillo, e' ora che la Juventus riattivi le ali Krasic e Martinez su tutti.

Non sappiamo ancora se oggi ci sarà Del Piero (vincerà o meno la febbre?). Un peccato Alex era in gran spolvero. Qualora non ci fosse lui, Delneri si affiderebbe a Pepe, Martinez e Krasic. Insomma la velocità al potere per innescare le capocciatone di Amauri.

La Juventus deve mettere le ali, sfruttare la velocità e le accelerazioni di Pepe, Martinez e appunto della freccia serba. Il serbo ha potuto riposare in settimana ed è pronto per sfrecciare allo stesso modo con cui aveva abituato il popolo bianconero a inizio stagione.

La Juventus era partita con l'idea di sfruttare molto il gioco sugli esterni e nel girone d'andata ad eccezione delle accelerazioni di Krasic si è visto poco questo gioco.

Già dalla partita di oggi, Martinez dovrà dimostrare di essere quello visto a Catania, potendo sfruttare alcune partite dove potrebbe muoversi anche come seconda punta.

Delneri ieri ha detto che serve velocità, ne servirà molta, meglio usare le ali no?

AMAURI, ORA O MAI PIU'

Amauri, ultima, anzi ultimissima chiamata. Ora o mai più, contro la Sampdoria un gol e una buona prestazione potrebbero rilanciare le quotazioni del brasiliano naturalizzato italiano che ormai non centra la porta dai preliminari di Europa League. Un rilancio duplice in ottica Juve ma anche mercato.

La Sampdoria è una delle sue vittime preferite: a segno l'anno passato e pure l'anno prima (sempre a Torino). Insomma, la speranza è che i vecchi ricordi aiutino.

Appunto per questo gli avanti si dovranno rimboccare le maniche e non hanno molto tempo per farlo. Del Piero ha già iniziato la settimana scorsa, Amauri quando inizierà? In partitella ha fatto gol, ma non basta. Non restano opzioni offensive per Delneri.
Gli attaccanti bianconeri cercheranno di non far rimpiangere Iaquinta che dovrà rimanere fuori ancora un pò, dopo l'infortunio rimediato a inizio mese e Toni ancora fermo dieci giorni, oltre a Quagliarella.

Se gli attaccanti non dovranno far rimpiangere gli assenti, una mano dovranno darla anche i centrocampisti, come Sissoko, atteso alla conferma dopo buona prova con il Bari.

Contro la sua ex squadra,Delneri dovrà trovare il modo di innescare maggiormente Krasic e di non subire troppo le offensive di Pazzini e del nuovo acquisto Macheda. Attenti poi alle folate di Guberti (uno tosto), che era da prendere a parametro zero due anni fa...

Insomma, una partita difficile con una Samp che in casa ha fermato il Milan e battuto la Roma. Delneri spera che Amauri si risvegli... e non solo lui lo spera.

venerdì 21 gennaio 2011

Andrea Agnelli in Ferrari? La Juve ci guadagna...

© foto di Alberto Fornasari
Ieri abbiamo letto su alcuni siti e mezzi di comunicazione un'indiscrezione per cui Andrea Agnelli è alquanto prossimo all'entrata a Maranello.

Premettendo che Luca di Montezemolo ha fatto un lavoro straordinario, con aumento delle vendite in questo anno difficile del 20%  in Usa e Canada e ottimi risultati in Cina,  l'arrivo di Andrea Agnelli a Maranello potrebbe dar vita per la Juventus alla nascita di interessanti opportunità commerciali, soprattutto nei mercati Far Est come China e Giappone dove la Juventus è seguitissima o negli Emirati dove la passione rossa di unisce a quella per il mondo pallonaro.

Il marchio Ferrari ha un valore inestimabile nel mondo (93° al mondo, quello italiano ad aver guadagnato maggior valore economico negli ultimi anni) e potrebbe essere un trampolino di lancio ulteriore per la Juventus che a livello italiano rappresenta o meglio fino al 2006 e alla decapitazione (operata dalle istituzioni e dai sabotatori) rappresentava l'eccellenza di risultati oltre che di gestione.

La Juventus ha ancora il maggior numero di tifosi in Italia, forse ha perso un pò di appeal all'estero, ma con lo stadio nuovo tutto potrebbe tornare come una volta. Unire la passione rossa a quella bianconera potrebbe sicuramente giovare al marchio della zebra.

Chissà, sono tante le ipotesi realizzabili, dall'inserimento di strutture bianconere nei parchi a tema Ferrari in giro per il mondo, fino a corner nei Ferrari Shop all'ipotesi opposta, corner Rosso Ferrari nel MondoJuve bianconero.

Ai tifosi bianconeri non dispiacerebbe l'unione delle due eccellenze finalizzate all'aumento dei ricavi. Del resto un legame del genere nessuna società al mondo lo può vantare nemmeno le ricchissime inglesi, il Barcellona o il Real Madrid.

Sarebbe un peccato non sfruttare questa opportunità, ma se Andrea Agnelli arrivasse a Maranello tutto sarebbe possibile....

david luiz avvicina Ivanovic?

Il Chelsea potrebbe dare una grossa mano alla Juventus nel risolvere il problema del laterale. Roman Abramovich ha messo a disposizione del suo staff circa 30 milioni di euro per portare allo Stamford Bridge due pezzi da novanta. Gli obiettivi sono due tra Alexis Sanchez dell'Udinese, David Luiz del Benfica e il terzino Fabio Coentrao. Qualora i difensori del Benfica arrivassero a Londra, un obiettivo del mercato bianconero potrebbe essere più vicino. Ovviamente parliamo di Branislav Ivanovic.

Ivanovic, grande amico di Krasic non disdegnerebbe di venire in Italia, anche se a Londra non si trova male.

A inizio settimana il giocatore ha smentito di voler allontanarsi da Londra, ma si sa a volte le idee cambiano rapidamente."Voglio rimanere qui. Spero che presto venga raggiunto un accordo (per il rinnovo, ndr). Non mi piace parlarne pubblicamente, ma spero di restare al Chelsea. Stiamo parlando del mio nuovo contatto e voglio rimanere, vedremo cosa succederà nelle prossime due settimane, le cose stanno andando bene".

Entro due settimane se ne saprà di più, sicuramente l'arrivo dei due portoghesi potrebbe cambiare le carte in tavola. L'arrivo di Ivanovic a costo zero permetterebbe di fare un grande colpo e di riservare parte del budget sull'attaccante che a questo punto sarebbe comunitario (con Pazzini favorito).

I tifosi avrebbero una seconda freccia serba....e finalmente un grande esterno capace di fare anche il centrale.

giovedì 20 gennaio 2011

TASTIERA VELENOSA: UN AIUTO QUA UN AIUTO LA E LA CLASSIFICA VA...

Un aiuto di qua, una svista di la e la classifica va e come va.. si superano le crisi, i momenti difficili e le vittorie diventano due, tre, quattro, cinque e diventeranno sei, sette, otto e sempre di più. Bella la vita...

Ve l'avevamo detto che il vento era cambiato.... dopo Calciopoli, certo nel senso che per alcuni è rimasta la sudditanza psicologica proprio come prima, mentre per la Juventus è nato l'effetto opposto, nel dubbio si fischia contro.

La scorsa settimana avevamo scritto un articolo molto chiaro sul diverso trattamento arbitrale che subisce la Juventus rispetto a Inter e Milan. Nello scorso fine settimana, ieri e la settimana scorsa tre episodi determinanti pro Inter, almeno due pro Roma. Stranamente nessuno pro Milan.

Questo Ballardini a fine a gara settimana scorsa: ". La sudditanza psicologica c'è sempre stata. Quando si viene a San Siro si sa che bisogna fare una grande partita ma anche che non ci devono essere episodi dubbi. L'arbitro fa sempre il suo dovere ma è sempre condizionato dal nome della squadra che ci ospita".

Questo Campedelli ieri: "C'era un rigore netto per noi, il mano di Chivu è stato evidente. Se fosse successo nella nostra area di rigore l'arbitro avrebbe sicuramente fischiato. Datemi quel rigore e poi vediamo come va a finire la partita. Giaccherini? E' stato applicato il regolamento, ma non c'è stata la minima indulgenza". Giaccherini: "Ero convinto di essere in gioco, per questo motivo ho tirato a rete. L'arbitro avrebbe potuto usare maggiore buon senso, secondo me ad un giocatore dell'Inter una cosa del genere sarebbe stata concessa...".

Vi ricordiamo infine le parole di Zamparini a fine partite sul gol in fuorigioco del Cagliari: "Un segnalinee che non si accorge di un fuori gioco di un oltre metro o è un incapace o è in malafede. Siamo stati vittima di un errore arbitrale".

Vi ricordate l'episodio di Siena-Inter di alcune stagioni fa con il fuorigioco di gruppo al novantesimo? Come definirebbe Zamparini quel guardalinee?

Le proteste del Cesena di ieri fanno il paio con quelle del Brescia e del Genoa, praticamente chi gioca contro l'Inter si lamenta.

Passiamo alla Roma: ieri sera Ranieri si chiedeva perchè la Roma doveva giocare in trasferta il prossimo turno di Coppa Italia. Bhe il regolamento l'ha scritto la Lega ed è stato fatto a sorteggio con dei numeri che permettono alla squadra con il numero più basso di giocare in casa.

Mentre lui si chiede perchè la Roma debba giocare in trasferta noi ci chiediamo come mai valgano per i giallorossi i gol in fuorigioco e i falli da ultimo uomo valgano solo per i Giandonato di turno....

Ranieri mediti su quanto dice Reja invece di predersela per una trasferta: «Quando affrontiamo la Roma, c’è sempre qualche episodio a loro favore, mentre a noi non capitano mai. Non capisco il fuorigioco fischiato a Zarate nel finale, la palla è arrivata all’argentino dopo un retropassaggio di un giocatore della Roma. Sul rigore a nostro favore, Juan era ultimo uomo e andava espulso, non capisco perché sia rimasto in campo. Incredibile, le cose vanno sempre dalla stessa parte. Ma tanto è inutile protestare».

Siamo curiosi di sapere per chi sarà il prossimo aiutino, speriamo che non sia per tutte e tre perchè stiamo finendo le pagine del nostro taccuino in cui segniamo tutti le "svistine". Purtroppo noi le segniamo e i giornali e i media dormono.... forse la sudditanza vale anche per loro?

UN TERZINO NON SERVE? SICURI?

Sembra che la priorità della Juventus sia acquistare una punta. Vero, verissimo, senza Quagliarella questo attacco perde moltissimo e Del Piero non può assicurare un gol su punizione "Any Given Sunday"...

Se per l'attacco si fanno i nomi di Luis Fabiano, Forlan, Pazzini, Vucinic.... per la difesa eccette un centrale (un altro?), non si parla di difensori di fascia. Come mai? Strategia di depistaggio o altro?

La Juventus ha una delle migliori coppie difensive e i migliori due portieri e quanti gol ha incassato? 25, tanti, troppi. tanti come il Parma e il Catania 3 in più del Cesena, 7 in più della Sampdoria, la peggior difesa tra le prime sette squadre di serie A.

Il dato dovrebbe far riflettere, visto che Buffon, Bonucci e Chiellini appaiono intoccabili e sono punti fermi della nazionale. Il problema sembra stare sulle corsie sia a destra che a sinistra. A destra Sorensen appare pronto ma necessita di una "guida", Motta vive di discontinuità e Grygera spaesato. A sinistra Traoré è un Tgv che non sa frenare, Grosso vive ormai una situazione di prepensionamento e De Ceglie è parcheggiato in infermeria in attesa del rientro.

A guardar bene servirebbero due ritocchi, uno per fascia. A sinistra per far rientrare De Ceglie con calma e a destra per aiutare Sorensen nella fase di maturazione.

A sinistra si potrebbe bloccare Ziegler, possibile che un giocatore in scadenza a giugno sia così irraggiungibile?

Per la fascia destra il sogno di alcuni tifosi potrebbe essere Cassani del Palermo. In alternativa non sarebbe male Beck dell'Hoffenheim o Konko. Proprio come ultima spiaggia Zaccardo del Parma, ma proprio come ultimissima.

Insomma, prima della fine del mese ci aspettiamo qualcosina. Da Sorensen non ci si può aspettare la luna. Speriamo che quella di Marotta sia pretattica. Lo sapremo entro fine mese.

mercoledì 19 gennaio 2011

SALVATE IL SOLDATO KRASIC

Decisivo con il Catania, anonimo con il Bari, spettacolare un mese fa con la Lazio, bravo ma impreciso con il Chevo, non pervenuto con Parma e Napoli. Un Krasic all'insegna della discontinuità quello visto nell'ultimo periodo. Un Krasic attaccato per la simulazione di Bologna che continua a essere il bersaglio principale dei media ogni volta che cade in area.

Nelle moviole della domenica sera la caduta nella partita con il Bari è stata analizzata sotto ogni punto di vista, da tutte le angolazioni e tutti i lati. Simulatore è la parola più ricorrente, più utilizzata, più ricercata.

Francamente non pensiamo che Krasic sia un simulatore, solamente riteniamo che sia solito muoversi in modo errato, forse un errore di movimenti che lo porta ad accentuare le cadute.

E' un simulatore un giocatore che cade e non chiede nulla? Difficile dirlo.

TASTIERA VELENOSA: MA I SABOTAGGI ESISTONO SOLO ALLA JUVE?

Nelle settimane scorse abbiamo assistito in successione ai casi: Buffon, Sissoko e ora ai casi Amauri e Storari, oltre a quello Floro Flores. I giocatori bianconeri e anche quelli potenziali continuano a essere nel mirino di stampa e media che non esitano a proporre casi tali o soprattutto presunti tali.

Sintomatico è il caso Buffon dove la stampa e non solo ha strumentalizzato ad hoc le parole di Delneri e del portierone per turbare l'ambiente bianconero. Risultato? Appena disponibile Buffon ha giocato e tutto si è sciolto come neve al sole.

Terminato il caso Buffon si è aperto il caso Storari mai i media più che sottolineare l'affetto del pubblico per Storari e Buffon hanno preferito esasperare il tema della conflittualità. Risultato: altro tentativo di turbare l'ambiente bianconero.

Poi il caso Floro Flores dove i tifosi si sono resi protagonisti, secondo la stampa, del mancato arrivo dell'attaccante bianconero. Ma non è possibile che a Torino si siano accorti che Floro Flores non era la soluzione ideale?

Insomma, ci sembra strano che un giorno Floro Flores se arriva a Torino sia un giocatore di poco valore e se non arriva, invece è un grandissimo smacco per la società, ci vorrebbe moderazione.

Moderazione che vediamo nelle valutazioni delle altre società dove i giocatori si mandano a quel paese come al Milan e bisticciano in campo, ma dove tutto passa in cavalleria perchè il Milan non si tocca. O dove come all'Inter un giocatore spintona un membro dello staff e tutto passa come nulla fosse, proprio come le rivolte piduiste contro Benitez.

Insomma, purtroppo i boicottaggi esistono solo per la Juventus, come al solito panacea di tutti mali.

martedì 18 gennaio 2011

Massimo Pavan a TJ TV

Massimo Pavan, vicedirettore di TuttoJuve.com analizza la situazione della Juventus: "Bisogna agire subito sul mercato, i bianconeri oltre ad una punta necessitano di un difensore". GUARDA IL VIDEO

lunedì 17 gennaio 2011

La stranezza: perchè Floro Flores?

A fine partita ci siamo fatti delle domande, soprattutto ascoltando le parole di Guidolin:

"Floro Flores? La Juve prenderà un giocatore di qualità. Sono sicuro che non sfigurerà di fronte agli altri attaccanti bianconeri. Antonio è un ottimo giocatore ma io al momento qui a Udine non posso dargli quello che merita".

Perche la Juventus dovrebbe prendere un giocatore che all'Udinese fa la quarta punta? Che valore aggiunto può portare un giocatore che fa la riserva a Sanchez, Di Natale e Denis.

La Juventus di oggi ha un attacco inferiore a in sequenza Milan (Pato e Ibrahimovic), Inter (Eto'o e Milito), Roma (Borriello e Vucinic), Napoli (Cavani e Lavezzi). Se la Juventus deve comprare la quarta punta dell'Udinese e farlo giocare forse titolare allora pure l'attacco Udinese è migliore di quello bianconero. Tolto Quagliarella e considerando Del Piero un mostro sacro, però come tale da utilizzare con il contagocce giusto, i restanti Amauri,Iaquinta e Toni non sarebbero titolari in nessuna delle prime cinque squadre del campionato.

Con Floro Flores, a meno di miracoli non ci saranno miglioramenti. Tuttavia il problema non è Floro Flores (quindi lasciatelo stare e con lui pure le sue pagine internet e facebook...), lui andrebbe anche preso, come eventuale quarta/quinta punta. Il problema è aver preso Toni che non garantisce alcun valore aggiunto e non garantisce sicurezze fisiche. Il colpo la Juventus lo dovrebbe fare prendendo un attaccante potenzialmente titolare in squadre di vertice. Insomma una punta di valore, capace di assicurare almeno otto gol nel girone di ritorno. Senza, sarà difficile raggiungere qualsiasi obiettivo e fatiche come quella di ieri saranno la regola e non l'eccezione. Il giocatore da prendere da Udine era Sanchez e non Floro Flores....vale a dire un titolare e non una riserva dell'Udinese.

domenica 16 gennaio 2011

BRODINO CALDO ---MA CHE PAURA...

Nel testa coda più insidioso la Juventus ha mostrato di non essere guarita completamente e che serve assolutamente qualcosa ancora da questo mercato. Un brodino caldo... ma che paura...Una Juventus che nel primo tempo ha creato poche occasioni ma ha messo in campo tanta buona volontà e impegno. Un Bari che ha giocato chiuso proprio come all'andata ma che ha subito più o meno allo stesso minuto dell'andata il gol con una magia di Del Piero. Una Juventus che ha fatto gioco ma praticamente nel primo tempo non ha creato occasioni se non su calcio piazzato. C'è ancora molto da lavorare. C'è ancora molto da fare per questa squadra che ha bisogno assolutamente di un giocatore che davanti possa dare più profondità e velocità. Giannetti è parso volenteroso ma assolutamente inadatto a giocare come prima punta.

Attenzione poi alle ripartenze avversarie che anche oggi hanno creato dei pensieri alla retroguardia quando si perde palla a centrocampo o quando la squadra tenta la ripartenza con cambi di fronte veloci. Nel secondo tempo, infatti il Bari avrebbe potuto in contropiede fare almeno due gol, questo va detto e sottolineato. La Juventus ci ha messo cuore, tanto cuore, tanta corsa ma manca ancora molto. Questa Juventus però riparte da alcune cose buone: la buona corsa e la volontà di Sissoko, il ritorno di Martinez che potrebbe essere un recupero importante... Oggi bisognava vincere e si è vinto, ma se si fatica così tanto con l'ultima in classifica qualche domanda ce la dobbiamo fare, in ogni caso l'anno scorso una partita così non l'avremmo vinta. Una classifica che senza i colpi di fortuna degli ultimi secondo avrebbe potuto essere più corta. Il secondo posto è comunque a tre punti....ma per arrivarci bisogna vincere a partire dalla prossima partita con la Sampdoria ben altra squadra rispetto al Bari.

A SINISTRA NON ANDAVA BENE?

C'è un giocatore di cui si parla tanto in questi giorni ...un giocatore che la Juventus non ha saputo apprezzare e che ora è richiesto da almeno quattro squadre della serie A di cui una prima in classifica. Ovviamente stiamo parlando di Mimmo Criscito, così prematuramente bocciato da Ranieri e che a Genova ha trovato la sua consacrazione e trampolino di lancio verso nuovi palcoscenici. Sicuramente a vedere chi oggi scenderà in campo a Torino, mancando De Ceglie e visti i problemi su quella fascia a Torino, qualche rimpianto c'è. Insomma la Juventus lo ha lasciato andare per circa 10 milioni tra riscatti e controriscatti, ma vederlo un domani con la maglia del Milan sicuramente non fa piacere. Come non faranno piacere a Antonini le voci di un possibile arrivo di Criscito a Milanello. Che succederrà ora? Sappiamo tutti quanto Antonini piaccia a Marotta dai tempi della Sampdoria, quindi se Criscito arrivasse al Milan potrebbe portare Antonini alla Juventus. Chissà chi preferiscono i tifosi bianconeri e se hanno superato quelle perplessità che avevano su Criscito in quell'anno sfortunato a Torino...tempo di rimpianti?

ERASE AND REWIND

Inizia il girone di ritorno e gli obiettivi bianconeri appaiono chiari. Bisogna migliorare la posizione in classiica, attualmente in bilico tra il quinto e il sesto posto. Bisogna prendere meno gol, bisogna ritrovare la compattezza che ha caratterizzato la squadra nelle partite fino a quella di Verona. Insomma, bisogna cancellare e ripartire, proprio come dicono i Cardigans nella canzone "erase e rewind". Farlo velocemente perchè gli altri non aspettano e perchè questa squadra deve arrivare nei primi quattro posti. Per farlo bisognerà individuare presto chi sono i tuoi competitors. Noi riteniamo siano Lazio e Roma che si scontreranno proprio mercoledì in Coppa Italia. La rivale più pericolosa sembra la Roma di Ranieri. Ieri Delneri ha detto: "Io penso che la Juve in sei giorni non possa cambiare quello che ha prodotto in sei mesi. ... penso che la Juve abbia delle qualità importanti per fare più punti del girone di andata. Deve chiaramento superare questo momento difficile, ma come situazioni di campo, di giocatori, di infortuni, di traumi e di situazioni che si sono verificate in questi sei-sette giorni, diciamo dieci giorni. E poi quando ricompatterà tutto quanto, il campionato è molto lungo, molto dispendioso, i punti a disposizione sono tanti e cercheremo di riprendere la marcia che in questi sei-sette giorni non può aver cambiato rotta, anche se abbiamo avuto delle difficoltà".

Insomma, oggi parte il girone di ritorno e l'obiettivo è superare almeno due squadre: Roma e Lazio ci appaiono gli avversari più deboli, rispetto alle altre, a meno che non rallentino Napoli e Inter che ci sembrano, però più temibili. Il Milan non lo consideriamo nemmeno visto che continua a godere di un errore arbitrale favorevole a partita...

A partire da oggi la caccia è aperta e la Juventus non deve cominciare come nel girone di andata.

sabato 15 gennaio 2011

LE SCELTE INSPIEGABILI

A leggere il bolletino medico di ieri, ci verrebbe voglia di dire: "l'avevamo detto!", quando parlavamo di Luca Toni ritenendolo troppo fragile e poco affidabile. Sarebbe troppo facile dire che avevamo ragione, alla luce dell'infortunio che priverà la Juventus del giocatore nel mese di gennaio, vero mese caldo della stagione.

Insomma, una disfatta che pone alcuni interrogativi grandi come case sugli acquisti effettuati in questa fase di mercato. Acquisti reali come Toni o possibili come Floro Flores. Insomma nomi che non ci sembrano sul serio in grado di far svoltare la stagione bianconera tantomeno di essere dei reali investimenti per il futuro. L'acquisto dell'ex Udinese potrebbe rivelarsi un'altra scommessa persa dopo quella di Luca Toni.

L'offerta di Marotta ci appare interessante (soprattutto per l'Udinese) 1,5 milio­ni la cifra stanziata per il pre­stito di Floro Flores, di cui si assicurerebbe anche il diritto di riscatto della comproprietà. Un’offerta non eccezionale ma comunque sufficiente a battere la concorrenza di Genoa e Bologna.

Purtroppo i grandi nomi non sembrano all'appannaggio di questa Juventus. I vari Forlan, Rossi, etc. sembrano fuori portata. Per rendimento Forlan sarebbe l'ideale, ma vale la pena spendere 15 milioni per un trentaduenne? Follia...

Da segnalare poi l'interesse per Luis Fabiano. Il giocatore è sicuramente di valore, ma anche in questo caso ci sono dubbi: primo sull'età (31 anni) e secondo sulla reale voglia del giocatore di rimanere in Europa.

Insomma tante di queste mosse non ci convincono, secondo noi sarebbe sempre meglio prendere un bel bomber dalla B. Il passato ci insegna...

venerdì 14 gennaio 2011

E sabotaggio fu...

Ieri Buffon: "...Ho parlato spesso con il mister, è una bellissima persona coerente non mi aspetto niente, è giusto che faccia autonomamente le sue scelte. Io la mia sfida l'ho vinta recuperando fisicamente poi faccio parte di un gruppo posso anche fare il secondo portiere...".

Ieri Delneri: "Non bisogna più parlare dell'anno di B, è un campione ed è rimasto perchè la Juventus tende a prendere e tenere i grandi giocatori. Oggi abbiamo fatto bene contro una squadra che ha messo pressione a Roma ed Inter di recente, ci sono le scorie delle recenti sconfitte ma ho notato anche passi avanti. Checchè se ne dica io e Gigi abbiamo parlato tantissimo in questo periodo, abbiamo un buonissimo rapporto ma tutte queste parole al vento mi fanno piacere da parte dei mass-media....".

Noi francamente l'abbiamo sempre sostenuto, fin dall'inizio. Avevamo chiamato quest'opera Buffon-Delneri un chiaro intento dei mass media di sabotare ambiente e gruppo mettendo contro Buffon e Storari. Il gruppo Juve è e deve restare unito facendo scudo contro quelle pressioni che vogliono destabilizzare l'ambiente per renderlo meno forti.

Gli scenari ci sembravano cupi, non tanto per la Juventus, tanto per il mondo che accompagna i media e alcune manovrine e manovrette alquanto strane. La deliberata azione volta all'indebolimento del nemico attraverso la sovversione, l'intralcio, il disordine e/o la distruzione.

E' chiaro che la Juventus era tornata (fino a quando era vicino al vertice) e quando torna una signora e pure arrabbiata, nelle stanze dei bottoni si fanno delle domande. Come fermarla? Come sabotarla? Il rumore dei nemici si sente e si respira nell'aria.

E' stato messo in atto un chiaro atto di sabotaggio: perchè non creare a regola d'arte un bel caso Buffon, travisando le parole, riportando, spifferando. Perchè non minare un gruppo che si stava cementando? Perchè non danneggiare la forza del gruppo della Juventus basata sul tutti per uno e uno per tutti ?

Bhe troppo facile riportare delle parole di Delneri e renderle strumentali. Troppo facile andare a tirar fuori da un procuratore bravissimo parole che vanno al di la del pensiero. A chi conviene che la Juventus perda Buffon o che si crei una polemica?

Abbiamo analizzato il tutto e alla luce delle parole di ieri il quadro è sempre più chiaro. Noi siamo velenosi, ma non "pirla", per trovare una parolina cara a qualcuno. Ora che la Juventus ha un progetto serio, giovane, credibile e un'unità d'intenti fa paura. Sappiamo benissimo a chi fa paura, nomi non li facciamo ma sappiamo benissimo che il lettore attento le risposte le troverà facilmente, basta andare indietro di quattro anni... fortunatamente ci sono gli eroi come Buffon, Del Piero, Nedved a ricordarci che non esistono solo i "sabotatori".

giovedì 13 gennaio 2011

CLONATELI

Clonateli.... Ce ne vorrebbero tanti di campioni come Del Piero e Krasic. Se la Juventus ne avesse qualcuno in più sicuramente la posizione in classifica sarebbe migliore. In una partita in cui la Juventus mostrava ancora una volta le sue difficoltà offensive causate dal nuovo infortunio a Toni (a proposito, ma non si poteva comprare qualcuno un po' meno fragile?) sono spuntati dal freddo di Torino le magie di Del Piero e Krasic, capaci di illuminare la notte di Torino. Una squadra che e' sembrata giocare a sprazzi e attendere i lampi di luce del serbo e del capitano che ha mostrato una grande freschezza.
Poche emozioni nel primo tempo per una Juve che gol a parte è stata capace di mettere altre due volte due centrocampisti davanti a Campagnolo.
Nel secondo tempo una Juventus convinta che ha voluto chiudere la pratica con Pepe.
Bellissime poi le giocate di Del Piero che ha mostrato ancora una volta quanto grande sia la sua classe e come si dimostri con le prestazioni di meritare il posto. Forse Sissoko dovrebbe seguire l'esempio del capitano.
Clonateli Del Piero e Krasic...siamo sicuri che le soddisfazioni sarebbero maggiori.

NON PARLIAMO A VANVERA

A inizio settimana avevamo scritto un articolo molto chiaro sul diverso trattamento arbitrale che subisce la Juventus rispetto a Inter e Milan.

Ieri al riprova. Qui citiamo le dichiarazioni di Ballardini a fine a gara: "Il Genoa ha fatto una buona partita, ha creato più dell'Inter ma quando si viene qua si sa che le cose vanno così. Mi riferisco alla mancata espulsione di Ranocchia? Sì. La sudditanza psicologica c'è sempre stata. Quando si viene a San Siro si sa che bisogna fare una grande partita ma anche che non ci devono essere episodi dubbi. L'arbitro fa sempre il suo dovere ma è sempre condizionato dal nome della squadra che ci ospita".

Era più clamoroso questo fallo o quello di Giandonato con il Chievo? Purtroppo le polemiche di Coppa Italia non sono una cosa di quest'anno, vi citiamo le polemiche 2009, protagonisti Roma e Inter. "All'Inter non serve vincere così" così si esprimeva Rosella Sensi esprimendo il rammarico della Roma e la frustrazione giallorossa in riferimento è legato al gol di Ibrahimovic che aveva fissato il punteggio sul 2-1, nato da un colpo di testa di Samuel, in fuorigioco.

Purtroppo quando le gare si fanno decisive, gli episodi contano.... così è facile fare "triplete"....anzi... la domanda giusta sarebbe: "Ti piace vincere facile?"

TASTIERA VELENOSA: MA CHE BRAVA LA GAZZETTA

Ieri abbiamo letto un articolo della Gazzetta che parla di acquisti e cessioni e spese di mercato negli ultimi anni.

Purtroppo, come al solito notiamo che continua la politica di "screditamento" nei confronti della squadra bianconera. Dati corretti ma che non rendono per nulla conto dei fatti post Calciopoli. Dati che non considerano l'annata 2006/2007 quella che vede le cessioni importanti. Dati che non considerano il monte ingaggi delle squadre, dati che non considerano tanti aspetti.

E' sempre facile prendere dei dati e analizzarli e girarli per screditare una sola parte.

Pensate che nelle settimane scorse avevamo visto una tabellina con i punti di Leonardo allenatore che prendevano come valore statistico di proiezione una sola annata. Ma secondo voi ha valore statistico? Secondo noi assolutamente no.

Ci chiediamo come mai non si considerino i debiti pregressi e i ricavi generali. E' facile dire che c'è un saldo spese basso se poi ci sono ingaggi faraonici.

Se si voleva sostenere che la Juventus non ha speso bene siamo d'accordo e su questo siamo sicuri, ma purtroppo per chi deve recuperare un gap in poco tempo è sempre facile sbagliare.

Ci piacerebbe, però, che una così grande puntualità fosse replicata anche quando si fanno delle analisi sugli arbitraggi della famosa cupola pre calciopoli, sulla media punti degli arbitri e su tanti altri temi "statistici" che non vengono trattati.

Speriamo che in futuro, ci sia qualche analisi di questo tipo, in caso contrario ci toccherà analizzare queste statistiche.

mercoledì 12 gennaio 2011

Tastiera velenosa: pecorella assassina

Dopo la mucca assassina, potrebbe palesarsi anche la pecorella assassina. Chi è la pecorella assassina? Bhe, la pecorella assassina l'abbiamo scoperta ieri dalle parole di Enrico Cennicola: "Nello spogliatoio riceviamo il regalo magliette da Lecce e Juve, come capitato in tutte le gare: e venivano distribuite a tutti. Altre squadre di calcio come il Milan regalavano borsone dell’Adidas, materiale tecnico Adidas e orologio; dall’Inter ricevevamo abbigliamento e borsona della Nike, orologio e in tutte le gare un maglione di cashemire".

Bhe la domanda è: perchè questo viene fuori solo adesso? Possibile che tutti i grandi soloni di media e giornali mai sono riusciti a far risultare questa cosa e in passato hanno saputo parlare solo di Rolex della Roma o delle magliette bianconere o presunte assicurazioni?

Le domande più preoccupanti arrivano però dalle parole di Massimo De Santis, che ha posto degli interrogativi veramente grossi, che purtroppo in Italia nessuno si vuole porre per paura delle risposte: "... l’obiettivo anche allora della giustizia sportiva era Moggi, anche Guariniello mi chiamò perché puntava a Moggi. Da quel giorno ero l’arbitro della Juve: pensavano con me la Juve vince (.......) lo scempio della giustizia sportiva: sentenze addomesticate da quanto prodotto dalla Procura di Napoli. Oggi la Figc non sarebbe dovuta tornare a sentire i protagonisti del 2006, non quelli che hanno continuato ad operare per quattro anni: ma sono telefonate rimaste nell’ombra e chissà quante ce ne sono ancora. Se le telefonate fossero state agli atti, mi potevo anche difendermi davanti ad un giudice di Milano dove la famiglia di Facchetti mi ha citato in giudizio. Mi chiamavano perchè proprio il dottor Nartducci ha detto che agli atti non esistevano telefonate dei dirigenti dell’Inter, a MIlano mi hanno detto lo stesso. Ho dovuto chiedere scusa alla famiglia Facchetti. Perché queste telefonate sono rimaste lì e sono spuntate quelle sulle magliette regalate. Grazie a Milano, per fortuna, scopro io e l’Italia che Facchetti e Moratti, dirigenti dell’Inter, dietro sugerimenti di un arbitro che cercava un posto di lavoro, che voleva aprirsi un bar, io gli potevo dare consigli tecnici. Ma questo arbitro alla ricerca di un posto di lavoro, ma organizzavano con Tavaroli indagini illeciti ai miei danni: e che fine hanno fatto, la mia vita scandagliata dice la sentenza di Milano. Le mie abitiudini, i conti bancari, tutto scandagliato: ma un teste che gira per le società di calcio a contrabbandare false informazioni, questo è, se mi avessero chiesto avrei spiegato. Queste indagini illecite svolte su di me dalla Telecom-Pirelli, sezionato da tutti: se avessero scoperto qualcosa la mia carriera sarehbe stata interrota prima del 2006, no?(.....)Le magliette? Venti magliette con Milan e le grandi era normali, le porto ad associazioni benefiche. Se avessero intercettato altri arbitri avrebbero capito: ma qui ci sono 40 arbitri e intercettano solo me. Eppure se sento qualcosa che collima con la tesi d’accusa, indago, no? E invece solo intercettazioni indirette: avremmo visto cose diverse. Campo impraticabile: negli ultimi 10 anni è stata interrotta per impraticabilità una sola partita. E il 14 maggio 2000 Collina non interruppe a Perugia: ma quando perde la Juve non è reato».

Le domande che si fa De Santis sono le stesse che si fanno i milioni di tifosi bianconeri. Sono le stesse domande che dovrebbero farsi tutti quelli che vogliono chiarezza dal Processo su Calciopoli, sono le stesse domande che dovrebbe farsi chi vuole giustizia.

I tifosi bianconeri sono disgustati e vogliamo essere leggeri, da come sono andate le cose nel 2006, da come la giustizia ora sia lenta e allora veloce.

Quello che succede in campo ora è frutto di quanto successo allora. Senza quelle sentenze, senza quelle ingiustizie, senza quelle decisioni unilaterali la Juventus non si troverebbe nella situazione attuale. Senza quelle sentenze la Juventus non avrebbe regalato Ibrahimovic all'Inter e ora magari Eto'o e Snejider li avrebbe la Juventus che con la cessione di Ibrahimovic avrebbe comprato tre campioni proprio come fece con la cessione di Zidane.

Insomma, alcuni ci chiedono di essere arrabbiati con la società per quanto succede in campo. Secondo noi la nostra protesta andrebbe indirizzata verso tutti quelli che hanno permesso le ingiustizie del 2006 e verso tutti che adesso continuano a non raccontare questi fatti e a sorvolare sui medesimi che definire scandalosi è limitativo.

Alcuni dicono, infine, che la Juventus non si è difesa nel 2006. La Juventus non si è difesa è vero, ma era nella stessa situazione di De Santis, cioè schiacciata da un peso che sembrava enorme con prove a discapito occultate chissà perchè e per conto di chi.

martedì 11 gennaio 2011

GLI INVOLUTI

Fino alla partita di Parma i tifosi li avevano acclamati, poi (alcuni a partire già dal Chievo), hanno incominciato una lenta involuzione che si spera possa terminare questa settimana: di chi stiamo parlando? Ovviamente di alcuni nuovi come Krasic, Aquilani e Sorensen che nelle ultime partite hanno mostrato una lenta ma inesorabile involuzione che li ha portati a essere dei giocatori a cavallo tra il 5 e il 6, mentre prima rasentavano il 7. Calo fisiologico o altro?

Difficile dirlo. Sorensen è in calo, ma è giovane. Contro il Chievo, palo a parte, sul gol di Pellissier ha sbagliato lui. E' giovane e non bisogna stargli troppo addosso. Forse per questo Delneri l'ha risparmiato a Napoli.

Aquilani è partito come il faro del centrocampo. Contro il Parma non è stato eccezionale e contro il Napoli pure. A inizio stagione ci sembrava più propositivo.

Infine Krasic: su di lui gli interrogativi più grandi. Con il Chievo è stato determinante ma ha sbagliato il gol per chiudere il match. Con il Parma e con il Napoli a tratti è stato indisponente. Palla troppo attaccata ai piedi. Troppi passaggi sbagliati e diciamolo, qualche volo plateale che rischia ormai di "bollarlo" come simulatore cronico.

Insomma, eravamo abituati troppo bene, forse e queste critiche le facciamo perchè da un giocatore che vorremmo vedere come il "nuovo Nedved" ci aspettiamo qualcosa di più. Bisogna anche dire che i giocatori avversari ormai lo conoscono, lo raddoppiano e gli chiudono l'esterno. A Delneri il compito di trovare qualche giocata o magari qualche sovrapposizione che possa aiutare il serbo. Krasic non può giocare da solo, a volte ci sembra che predichi nel deserto. Come sono lontani i tempi della sua tripletta al Cagliari: « E’ una serata speciale, una data che ricorderò per tutta la vita. Quanto desideravo segnare con la maglia della Juve... E’ addirittura arrivata la tripletta, la prima nella mia carriera » .

Per far ritornare quei momenti bisogna inventarsi qualcosa e soprattutto ci vuole una squadra che aiuti di più il serbo.

EPPUR MI SON SCORDATO DI TE...

Eppur mi son scordato di te, come ho fatto non so una ragione vera non c'e'... un tuffo dove l'acqua e' piu' blu niente di piu'. Ascoltando il testo di questa canzone ci poniamo delle domande. La prima è che fine abbia fatto Cavani domenica sera e perchè i difensori bianconeri abbiano deciso di lasciare libero il giocatore più pericoloso del Napoli in occasione dei tre gol. Un errore di reparto non addossabile a un unico uomo. Terzini che non scalano, marcature non strette, insomma, brutti errori. Un tuffo nell'umiltà ci vuole ora, dopo che il blu del Napoli ha travolto i colori bianconeri.

Le parole di Battisti e della Formula 3 risuonano pesanti come macigni anche per il mercato. Non era meglio puntare su Cavani, piuttosto che inseguire i vari obiettivi estivi senza successo? Probabilmente si. L'attacco visto domenica a Napoli è stato desolante perchè non è possibile puntare su giocatori che hanno una media realizzativa stagionale così bassa e pensare di poter passare indenni. Forse anche Marotta, quest'estate si è scordato qualcosa e lo diciamo senza voler accusare nessuno.

La canzone di Battisti ci è d'aiuto..." Ma che disperazione nasce da una distrazione era un gioco, non era un fuoco". Alla fine è un gioco e i tifosi bianconeri si ritrovano in un certo senso "a piangere, per colpa di Cavani, dopo le pugnalate di Giovinco".

Come detto ieri, i tifosi non mollano e continueranno ad incitare la squadra, ma ci vuole una forte e brusca inversione di rotta a partire dalle due partite di questa settimanai, sperando che non ci siano più amnesie, nè difensive nè di mercato e che nessuno si scordi di essere alla Juvetus.

lunedì 10 gennaio 2011

TASTIERA VELENOSA: IL BRACCINO CORTO CORTO

In questi giorni avevamo parlato di scarso potere arbitrale della Juventus nei confronti delle altre grandi. Bhe sicuramente la prima in classifica non ha di questi problemi. Ricordiamo tutti la differenza di trattamento che ha subito la Juventus rispetto al Milan nelle partite Milan-Palermo e Juventus-Roma. Ricordiamo tutti la reazione mediatica avuta dalle tv in seguito alla simulazione di Krasic con il Bologna e quella mancata dei media dopo la simulazione di Robinho in Napoli-Milan. Ieri poi abbiamo visto che invece di far vedere il replay del gol annullato a Toni si preferisce far vedere i tifosi del Napoli che infiriscono anche dialetticamente con la Vecchia Signora.

Da ieri abbiamo notato che è nata una nuova malattia che riguarda i guardalinee che dirigono il Milan. Stiamo parlando del braccino corto che nel dubbio rimane in basso e non segna il fuorigioco. Ieri il secondo episodio dopo quello di Cagliari.

Ecco la moviola della Gazzetta post Cagliari: il gol del Milan: sull’assist di Cassano, Strasser è in posizione irregolare; sbaglia Passeri, ma è davvero questione di centimetri.

Ieri il secondo episodio con il pareggio del Milan di Pato viziato da fuorigioco, magari di poco ma fuorigioco.

Che succede, forse i guardalinee stanno riprendendo antiche abitudini? Forse si o forse no, tanto poi sappiamo tutti come vanno a finire le cose. A buon intenditor poche parole...ma senza quei quattro punti il campionato sarebbe più aperto. Scusate se ne parliamo noi, ma in Italia, si sa esiste l'omertà...almeno su certi media.

domenica 9 gennaio 2011

Sette pere e ora basta...

E ora basta con gli errori difensivi, con i Cavani che saltano da soli in area, con i Morganti che annullano i gol buoni. E ora basta...con i Krasic che si credono Nedved.

La Juventus ha giocato dieci minuti iniziali buoni, poi è sparita e il Napoli ha meritato il vantaggio, ma il gol di Toni era buono. Quando un attaccante è fermo e il portiere gli va contro che si fa? In genere si da il gol buono. Alcuni hanno detto che c'era fallo di Toni. Bhe Toni aveva il braccio largo ma è saltato molto ma molto prima dell'uscita di De Sanctis. Non parliamo della maglia a centro area di Chiellini perchè non avrebbe senso. Questa Juventus, probabilmente non avrebbe vinto, ma quando i gol ci sono e sono buoni, vanno dati. Incredibile poi il giallo a Traorè, dopo che Grava aveva fatto un fallo ben più grave a inizio partita. La Juventus del primo tempo è stata inguardabile, ma se una cosa inguardabile segna, il gol va dato.

Avevamo chiesto gli occhi di tigre e purtroppo gli occhi di tigre nel primo tempo li abbiamo visti solo a sprazzi. Abbiamo visto un grande Cavani saltare da solo in area. Abbiamo visto un Traoré lanciato nel momento forse più sbagliato. Abbiamo visto troppe palle alte perse.

Insomma, la Juventus ci ha messo del suo, ma l'atteggiamento arbitrale continua a essere negativo sul serio. Dopo il Chievo, la partita di Parma, arriva questa di Napoli, insomma, agli altri nel dubbio danno i gol buoni. Qui non solo ti fermano quando sei in gioco solo davanti al portiere, non basta, ti annullano pure i gol buoni. Ma va bhe, tanto non conta nulla....

In tantissimi tifosi mi chiedono se questo atteggiamento arbitrale potrebbe essere frutto dell'esposto bianconero alla federazione. Questa risposta non la sappiamo, sicuramente da quando c'è l'esposto l'atteggiamento arbitrale è cambiato... coincidenze?

In ogni caso, ora basta, basta con i sogni di gloria, ma speriamo anche basta con gli errori arbitrali. Ma a essere obiettivi quando prendi sette pere in due due giorni dove vuoi andare? Questa Juventus anche con il gol di Toni o il rigore su Chiellini probabilmente non avrebbe vinto, la realtà è sesto posto se l'Inter vincerà le sue partite. Ci vuole un bagno di umiltà...sette pere in tre giorni sono troppe.

sabato 8 gennaio 2011

Torres: verità o finzione?

Proprio ieri è giunta dall'Inghilterra un'indiscrezione clamorosa: la Juventus avrebbe pronta un'offerta per Fernando Torres del Liverpool, un'offerta sostanziosa e irrinunciabile. Torres sta pensando seriamente di abbandonare l'Inghilterra e i bianconeri stanno cercando un sostituto di Quagliarella e un attaccante di grido che possa dare affidamento. Insomma un colpo extra budget per fare il salto di qualità e rianimare la piazza. I Reds chiedono 35/40 milioni e accetterebbero volentieri Amauri. Insomma Amauri e 25 milioni potrebbero bastare.

Purtroppo la gioia dei tifosi viene stoppata in gola. A Liverpool potrebbe tornare Benitez e siamo sicuri che Torres a quel punto non partirebbe, Che fare, quindi? Sperare che resti Hodgson e Torres voglia partire, ma non vogliamo illudere i tifosi che fino a ieri sognavano Dzeko e poi si sono ritrovati Luca Toni. Insomma, meglio volare bassi. Il nome vero per la Juventus a giugno ci sembra solo quello di Pazzini e ci sarebbe anche da essere felici qualora arrivasse.

Tastiera velenosa: ce la spiegheranno questa regola?

A sentire le dichiarazioni in questi giorni di alcuni procuratori per cui Dzeko sarebbe andato alla Juventus senza la regola sugli extracomunitari rimaniamo sempre più perplessi.
Ci facciamo molti interrogativi a cui purtroppo non troviamo delle risposte soddisfacenti. La domanda più ricorrente è come mai si sia deciso di introdurre una regola che limita così tanto la competitività delle squadre italiane rispetto a quelle europee.
Il Mancheter Ciry schiera generalmente una squadra composta da soli 3 inglesi su 11 gocatori, ma nessuno si è mai fatto venire in mente in Inghilterra una regola per limitare l'acquisto di potenziali campioni per il City. Ecco che sono arrivati il serbo Kolarov e Dzeko e sarebbe pure arrivato Krasic se Marotta non glielo avesse scippato.
In Italia, invece vige la regola dell'anarchia e del tuteliamo i vivai. Poi vai a vedere e ti accorgi che la regola introdotta non tutela un bel nulla, limita solo le possibilità delle nostre squadre.
Ecco per fare un esempio la formazione che ha schierato l'Inter giovedì sera: Castellazzi, Maicon, Lucio, Cordoba, Chivu, Muntari, Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Milito, Pandev.
Evidentemente aver introdotto la norma su un solo extracomunitario ha giovato infatti sicuramente Castellazzi ha giocato per questo motivo, vale a dire non giocare con 11 stranieri su 11.
Poi vai vedere una Juventus che gioca con Storari, Grosso, Chiellini, Legrottaglie, Sorensen, Marchisio, Aquilani, Felipe Melo, Krasic, Quagliarella, Del Piero, otto italiani su 11.
Poi ci chiediamo se le norme introdotte siano eque o no e chi ci abbia giovato....
Continueremo a scriverlo fino alla noia che queste norme sono inique e che si falsano i campionati. Magari un giorno ci ascolteranno...intanto noi continuiamo a farlo notare e fortunatamente anche alcuni procuratori dicono la stessa cosa.

Toni bassi

Sono tanti gli scettici su Luca Toni. Il sostituto di Fabio Quagliarella è la soluzione con cui tamponare l’emergenza offensiva che si è creata dopo l'infortunio di Iaquinta e soprattutto di Quagliarella. Una Juventus che è passata dalle stelle della vittoria con la Lazio alle stalle dopo la sconfitta con il Parma con il rischio di essere sesta se l'Inter vincerà le due partite che mancano. Insomma una situazione veramente difficile.
L'acquisto di Toni va visto sotto due punti di vista: non è la soluzione ideale (Toni guadagna tantissimo e ha 33 anni), ma potrebbe permettere alla Juventus di non trovarsi con l'acqua alla gola per altri acquisti (vedi Huntelaar). Solo in questo caso capiremmo l'acquisto che riteniamo in ogni caso un vero e proprio azzardo.
Toni era l'unica soluzione disponibile subito a costo zero questa settimana questo va pur detto.
I dubbi però sono tanti, dall'età dell'attaccante al suo stipendio. Se va bene uno stipendio di 3,5 milioni, allora non valeva la pena tenere Trezeguet? Insomma la filosofia dei giovani e del tetto ingaggi con il 33enne Toni non conta più. Oltretutto si è data pure una mano al Genoa, che alla Juventus di mani non ne ha mai date molte.
Su Quagliarella eravamo perplessi e ha avuto ragione Marotta, su Toni chi avrà ragione? In ogni caso questa Juventus sembra sempre meno attrezzata per lottare per qualcosa di importante. La partita di Napoli è già decisiva e la si affronterà con un attacco non proprio stellare.

Tastiera velenosa: infortuni e arbitri abbattono la Juve

Se prima di Natale vi avessimo detto che alla fine del girone di andata la Juventus sarebbe stata forse settima o ottava ci avreste preso per matti. Oggi come oggi quest'ipotesi a cui i tifosi non vogliono pensare è reale. E' un'ombra funesta che incombe su Chiellini e compagni. Prima le "bergonzate" a Chievo hanno privato la Juventus di tre punti che alla luce dei fatti non sarebbero stati demeritati. Poi la "Melata" e l'arbitraggio poco "casalingo" di De Marco hanno portato a una sconfitta che ha aperto un solco con il Milan e avvicinato chi era dietro. Il 2011 è cominciato nel modo peggiore, tra l'infortunio di Bonucci, quello di Iaquinta e quello terribile di Quagliarella. Insomma una Caporetto che avrebbe ammazzato anche un toro, figuriamoci una zebretta...
Se gli infortuni ci stanno mettendo del loro, una mano la stanno dando anche gli arbitraggi. A vedere il trattamento da guanti di velluto di Milan, Inter e Roma, gli arbitraggi bianconeri sembrano esattamente quelli del primo anno post Calciopoli, vale a dire "orrendi". Bergonzi è tornato ad arbitrare la Juventus dopo tre anni e si è subito distinto sia a Udine che a Verona. Sulla stessa linea De Marco con cui la Juventus non vantava ottimi precedenti e che si è visto pure giovedì come fosse incapace di tenere la partita in pugno. Non ci spieghiamo ancora la mancata espulsione di Paletta e il contropiede 4 contro 2 che ha bloccato a favore del Parma nel primo tempo (De Marco ha sbagliato su ambo i fronti ma è parso fin dall'inizio inadeguato). Insomma, disparità sul trattamento che subisce la Juventus e quello che subiscono le altre grandi. Siamo sicuri che anche a Napoli assisteremo a qualcosa del genere...volete scommettere?

giovedì 6 gennaio 2011

Non fateci brutti scherzi

"Se segno alla Juve esulto mi dispiacerebbe per i tifosi bianconeri, che son quelli che mi voglion bene e mi rivorrebbero lì, però non son stato trattato bene ed è una cosa mia”.
Basterebbe questa dichiarazione per capire il clima che troveranno i bianconeri in campo e per valutare la voglia di rivincita degli ex bianconeri.

La partita di oggi vivrà della voglia di rivincita di Palladino, Giovinco, Candreva e Mirante che all'ora di pranzo cercheranno di impedire alla Juventus di ottenere i tre punti e continuare la corsa al Milan e a Lazio e Napoli.

C'è da smaltire la delusione causata dal gol di Pellissier che ha impedito alla Juventus di portarsi a meno tre dal Milan. Affinchè all'allenatore bianconero non vada di traverso anche il carbone non resta che cercare di limitare gli ex.

Per la partita di oggi Delneri andrà sul sicuro, con le uniche assenze di Iaquinta e Bonucci. In porta ci sarà ancora Storari con coppia centrale Legrottaglie, a fianco di Chiellini e sugli esterni Sorensen e Grosso. Centrocampo confermato Krasic, Felipe Melo, Aquilani e Pepe. In attacco: Quagliarella sostenuto da Del Piero.

C'è da riscattare la sconfitta interna di sette mesi fa, dove il Parma vinse con un rocambolesco 3-2.

Delneri ha detto di aspettarsi una partita difficile: «una grande atmosfera. Avranno voglia di fare bene, anche perché ci sono diversi ex bianconeri tra i gialloblù».

Non ci aspettiamo brutti scherzi, bisogna fare i tre punti.

Per chi suona la campana

Il mese di gennaio sarà un mese caldo per gli attaccanti della Juventus. Un mese decisivo in cui molti si giocheranno la conferma per la stagione a venire. Ci sarà da sopperire all'infortunio di Iaquinta e da dimostrare che i nomi chiacchierati non sono migliori dei giocatori attuali. Quella di oggi contro il Parma potrebbe essere l' ultima chiamata per Amauri, il centravanti non segna a causa dell'infortunio dall'Europa League. Il brasiliano sta cercando di ritrovare la forma, Amauri deve rimostrare le sue qualità il suo gioco generoso, le sue sponde per gli altri, i suoi colpi di testa. Delneri ieri ha detto: " L’ho visto bene. È dimagrito ed è in forma, nell’amichevole di lunedì si è mosso bene e mi è piaciuto. Sia lui che Del Piero non sono al massimo, quindi è probabile che si alterneranno. Rispetto alla gara di Verona, prima della sosta, siamo migliorati sotto questo aspetto". La campana sta suonando e i rintocchi ormai sono inesorabili. La speranza di Delneri e' che prima che la campana suoni l'ultimo rintocco tutti gli attaccanti bianconeri si possano risvegliare.

martedì 4 gennaio 2011

TASTIERA VELENOSA: NAPOLI-JUVE, TANTO RUMORE PER NULLA....



Nei giorni scorsi abbiamo notato in rete un video particolare che chiede: "MA PERCHE' SEI TIFOSO DELLA JUVE SE SEI DI NAPOLI?"

Ci è parso un video ironico, molto carino e divertente. E' un video che associa immagini prima di un recente Napoli-Juventus a un insieme di immagini tratte da film sul risorgimento utilizzati per mostrare le azioni svolte contro le popolazioni del sud, citando Vittorio Emanuele e Cavour.

Preferiamo, come al solito, non parlare dell'Unità d'Italia e di politicizzazioni varie, perchè quelli sono altri temi e avremmo preferito non vederli. Detto questo preferiamo concentrarci sulla rivalità Napoli-Juventus e sul fatto che per un napoletano non dovrebbe essere un problema tifare Napoli.

Io non sono napoletano ma per Napoli, come città, storia, tradizione e per i tifosi del Napoli ho grande rispetto, un rispetto che dovrebbe essere reciproco per le tifoserie. Un rispetto nasce per come vivono la passione per la propria squadra e per questo sport e per come sanno essere importanti nel trasmettere la loro carica alla squadra.

Napoli-Juventus è la storia del calcio anni 80 e parte di essa. E' il bello di questo sport è una sfida sportiva e quasi un modo di vivere e pensare. La classe e la fantasia di Maradona, l'imprevedibilità, magia contro un altro stile, quello di Platini, forse più sobrio ma allo stesso modo affascianante: insomma due stelle che avrebbero potuto magari giocare entrambi nella Juventus.

E' brutto che non sia permesso a una persona nata a Napoli di tifare Juventus, perchè non dovrebbe essere concesso? Quale legge scritta lo impedirebbe e perchè uno juventino di Napoli dovrebbe sentirsi in difetto rispetto ad altri.

Il bello del calcio è che uno può amare la squadra e i campioni in cui si identifica maggiormente. E' giusto che uno si identifichi in Hamsik, come in Krasic, in base alle doti che preferisce. E' giusto che Quagliarella, da napoletano, muova i propri sentimenti come crede.

lunedì 3 gennaio 2011

DOMINO MACHEDA?

Macheda che arriva, partirà Pazzini? Nella giornata di ieri la Sampdoria ha definito l'acquisto in prestito di Federico Macheda. Il giovane attaccante dell'under 21 del Manchester United si trasferirà a Genova con la formula del prestito secco. Il Manchester tiene molto al giocatore e ha deciso di non farlo partire nemmeno in comproprietà ritenendolo un giocatore importante per il futuro.

Il procuratore Giovanni Bia, ieri ha confermato il tutto: "La Sampdoria? Manca solo l'ufficialità da parte del Manchester e la controfirma dei documenti, aspettiamo solo la formalità dello scambio dei fax. Ferguson dice che ha tutte le qualità per diventare tra i primi 10 giocatori d'Europa e solitamente non sbaglia".
L'arrivo di Macheda potrebbe aprire nuovi scenari blucerchiati. Il giocatore è giovane e ambizioso e qualora il prestito fosse più lungo di sei mesi siamo sicuri che la partenza di Pazzini sarebbe assicurata.

Per gennaio difficile ma non impossibile che Pazzini si muova, del resto tutti ricordano che nell'ultimo giorno di mercato l'offensiva bianconera fu pressante. I tifosi bianconeri ritengono l'ariete blucerchiato l'unica soluzione italiana possibile, con lui Delneri avrebbe il giocatore dei sogni. Si avvereranno?

A VOLTE RITORNANO...

Si dovevano rimboccare le maniche e non hanno tardato a farlo. Amauri e Del Piero hanno iniziato subito da ieri, dall'amichevole contro il Lucento. Non restano tante opzioni offensive per Delneri e dalla formazione vista ieri è possibile avere qualcosa in più di un'indicazione della formazione anti Parma: il tandem offensivo, a meno che non venga creata l'opzione tridente (Quagliarella, Krasic, Pepe) sarà composto da Quagliarella e Del Piero con Amauri pronto a subentrare. Proprio i due attaccanti sono andati a segno: al 22’ cross di Traore dalla sinistra, tocco di Pepe al centro con controllo e girata di Amauri che batte Storari poi Del Piero non è da meno raddoppiando alla mezz’ora con un sinistro dal limite.

Gli attaccanti bianconeri cercheranno di non far rimpiangere Iaquinta, che dovrà rimanere fuori un pò, dopo l'infortunio rimediato in settimana.

L'amichevole di ieri si è conclusa 5-0. Delneri ieri ha ruotato diversi giocatori, schierando Manninger in porta, Motta, Sorensen, Legrottaglie e Traore in difesa, Pepe, Giandonato, Melo e Marchisio a centrocampo e Amauri e Del Piero in avanti.

Se gli attaccanti non dovranno far rimpiangere gli assenti, una mano dovranno darla anche i centrocampisti, come Felipe Melo che ieri in partita ha dato spettacolo: una percussione centrale e un delizioso pallonetto.

Da segnalare la prima presenza stagionale per Gigi Buffon subentrato a Storari, una staffetta che vuole far superare le recenti polemiche.

Attaccanti carichi e voci di un traferimento di Amauri che potrebbero allontanarsi, almeno secondo il procuratore: «Fa piacere che Mourinho ammiri il giocatore, ma non c'è nulla».

CI PIACE IL LOW COST...

Continua il ballo delle punte in casa bianconera. Purtroppo un ballo a cui sembra essersi sottratto Vincenza Iaquinta, vittima di un infortunio di entità da valutare nella giornata di ieri. Oggi come oggi appare quanto mai necessario operare sul mercato per reperire un giocatore duttile e veloce da alternare con Iaquinta e Amauri e Del Piero. Insomma una quinta punta economica ma anche affidabile. In passato abbiamo parlato dei vari Matri, Maxi Lopez, Caracciolo, Maccarone. Purtroppo nessuno di questi ci sembra adatto al famoso binobio qualità prezzo. Giocatori che hanno una valutazione alta i primi e un rendimento, forse non all'altezza i secondi. Oltre a loro, poi, Gilardino, che vanta un curriculum da grande bomber, ma che non ci convince al 100% in quanto prevederebbe un esborso importante che precluderebbe i movimenti a giugno. Che fare? Il passato ci insegna che la Juventus seppe pescare in serie B giocatori del calibro di Fabrizio Ravanelli e Salvatore Schillaci. Penso che non si offenderà nessuno se per gennaio, vogliamo proporre qualche giocatore nuovo che sembra aver trovato la propria dimensione in serie B, ma che riteniamo adatto anche a un palcoscenico maggiore, parliamo di Andreas Gonzalez che in serie B sta facendo il mattatore e trascinando alla grande il Novara: il 25enne attaccante richiesto nelle ultime ore dall'Atalanta e con una valutazione di circa 5 milioni di euro. Su di lui oltre gli orobici anche il Napoli e alcuni club minori inglesi e spagnoli. Con una contropartita e circa tre milioni potrebbe partire. Un'esborso limitato e secondo noi ampi margini di miglioramento, tanta voglia di emergere e una scommessa. Un low cost, si, ma che potrebbe permetterei grandi botti a giugno. Secondo noi non un azzardo, come la penserà Marotta?









domenica 2 gennaio 2011

Bomba russa dalla Premier

Nome nuovo dall'Inghilterra, oppure, una vecchia fiamma che ritorna. Secondo il sito caughoffside, oltre a Van Persie la Juventus sarebbe sulle tracce anche dell'attaccante russo dell'Arsenal Andrei Arshavin. Arshavin, molto tecnico e abile nell'uno contro uno, proprio come Van Persie può giocare come esterno alto, trequartista o seconda punta. Secondo caughoffside Delneri avrebbe posto il ventinovenne russo in cima alle preferenze proprio per la duttilità del giocatore. Il russo ha una valutazione tra i 10 e i dodici milioni.

Il giocatore, 29 anni ex Zenit San Pietroburgo ha avuto una stagione molto efficace, segnando sette volte e facendo ancora più assist, anche se a volte Arshavin è sembrato discontinuo.

Interesse reale o diversivo? Pensiamo più a un diversivo. Un esterno forse serve ma le priorità dovrebbero essere altre. Fattore positivo il fatto che vengano accostati alla Juventus non mezzi giocatori ma giocatori di valore come Van Persie e Arshavin.