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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 23 dicembre 2013

Fuori i secondi

Juventus e Roma, Roma e Juventus, sembra questo il duello, sembrano queste le contendenti, stile anni 80. Una volta era Platini contro Falcao, ora sarà Tevez contro Totti, sarà Gervinho contro Pogba, sarà Strootman contro Vidal. Benatia contro Barzagli. Il faccia a faccia ci sarà alla riprese delle ostilità il 5 gennaio. Sarà una gara emozionante ma estremamente insidiosa. I giallorossi hanno tutte le carte in tavola per creare insidie ai bianconeri, ma contemporaneamente hanno anche delle pecche che la squadra di Conte dovrà sfruttare. Ci sarà tempo per analizzare le due contendenti nei dettagli, ma nel frattempo notiamo che la corsa é a due. Se il Napoli dovesse girare la boa a dieci punti di distanza dalla Juventus, si troverebbe in una situazione complicata e difficile per rientrare in gioco. Proprio per questo la gara del 5 gennaio e' un vero e proprio match ball da sfruttare per mettere una parola del tipo "ipoteca" sul torneo. Come detto, alla ripresa, ci saranno grosse insidie e i bianconeri devono dimostrare che questa volta la ripresa del campionato non li sorprenderà. Capitolini e torinesi, ad oggi, appaiono le squadre più strutturate. Bianconeri più solidi e concreti, giallorossi più frivoli e fantasiosi. La rosa di Conte e' più ricca ma ha più impegni, quella di Garcia meno varia ma con meno minuti nelle gambe. I gIallorossi sono stati schiacciati dalla pressione, i bianconeri ci sono abituati, proprio dopo la sosta il confronto e i giudizi saranno più chiari e chissà che la "tempesta perfetta" invocata da Roma questa volta non si abbatta sui lupi.

IN ATTESA DEI RE MAGI E' ARRIVATO L'ORO, E I NUMERI DELLA SERIE NASCONDONO UN SEGRETO!

I bianconeri avevano tre obiettivi dalla gara di Bergamo: il primo vincere, obiettivo centrato, il secondo mantenere la Roma a distanza e incrementare il vantaggio sul Napoli  obiettivo raggiunto e il terzo cercare di aiutare Buffon ad entrare nella storia tra i portieri meno battuti. Purtroppo il terzo obiettivo non è stato raggiunto, ma la vittoria permette a Conte di eguagliare il record di punti pre Natalizio di Capello e di raggiungere le nove vittorie consecutive, serie realizzata da Conte nella scorsa stagione. In attesa che il 6 gennaio arrivino i Re Magi, per Conte&C, l'Epifania é arrivata prima. Ancora Carlos Tevez, abile a trasformare l'Ottovolante in Sinfonia Numero Nove. Genoa, Catania, Parma, Napoli, Livorno, Udinese e Bologna, Sassuolo a cui si aggiungono gli Orobici, con 23 gol fatti nessun gol subito, differenza reti a +22 e Buffon che ha incassato un'unica rete.
La serie è record per Conte, perché solo in un'occasione i bianconeri hanno saputo fare un tale risultato. Anche l'anno scorso erano state nove le vittorie consecutive da marzo a maggio relativamente al campionato. Allora i bianconeri segnarono 14 gol e ne subirono 2.  Furono sconfitti: Catania (1-0), Bologna (0-2 come ieri), Inter, Pescara, Lazio, Milan, Torino, Palermo e Atalanta. Differenza reti +12
Due anni fa, invece nel  2011-2012 per  la Juventus c'erano state 8 vittorie consecutive con 23 gol fatti e uno solo subito, dalla Lazio. Le vittime sacrificali erano state: Fiorentina, Inter, Napoli, Palermo, Lazio, Roma, Cesena e Novara. Differenza reti: A+22, di poco superiore a quella attuale, solo 3 gol. Stranamente solo 8 gare ma stesso numero di gol fatti e subiti di quest'anno.
I bianconeri con nove partite senza sconfitte, hanno dato uno strappo al campionato che ora ha distacchi importanti. La Roma dei miracoli tiene il passo a meno cinque, ma il Napoli é finito a meno dieci. Incredibile la forza di questa Juventus, capace di stupire, capace di impressionare, ma soprattutto di farlo senza campane e fanfare, in silenzio, in attesa della sfida del 5 gennaio, che sa già di resa dei conti, perché se i bianconeri riuscissero nella vittoria entrerebbero nella storia della Juventus "Contiana", e comunque metterebbero un'ipoteca sul titolo.

FILOTTO 2011-2012
17.03.2012    Campionato Serie A    Fiorentina-Juventus      0-5     V
25.03.2012    Campionato Serie A    Juventus-Inter      2-0     V
01.04.2012    Campionato Serie A    Juventus-Napoli      3-0     V
07.04.2012    Campionato Serie A    Palermo-Juventus      0-2     V
11.04.2012    Campionato Serie A    Juventus-Lazio      2-1     V
22.04.2012    Campionato Serie A    Juventus-Roma      4-0     V
25.04.2012    Campionato Serie A    Cesena-Juventus      0-1     V
29.04.2012    Campionato Serie A    Novara-Juventus      0-4     V 

FILOTTO 2012-2013
10.03.2013    Campionato Serie A    Juventus-Catania      1-0     V
16.03.2013    Campionato Serie A    Bologna-Juventus      0-2     V
30.03.2013    Campionato Serie A    Inter-Juventus      1-2     V
06.04.2013    Campionato Serie A    Juventus-Pescara      2-1     V
15.04.2013    Campionato Serie A    Lazio-Juventus      0-2     V
21.04.2013    Campionato Serie A    Juventus-Milan      1-0     V
28.04.2013    Campionato Serie A    Torino-Juventus      0-2     V
05.05.2013    Campionato Serie A    Juventus-Palermo      1-0     V
08.05.2013    Campionato Serie A    Atalanta-Juventus      0-1     V
FILOTTO 2013-2014
27.10.2013    Campionato Serie A    Juventus-Genoa      2-0     V
30.10.2013    Campionato Serie A    Juventus-Catania      4-0     V
02.11.2013    Campionato Serie A    Parma-Juventus      0-1     V
10.11.2013    Campionato Serie A    Juventus-Napoli      3-0     V
24.11.2013    Campionato Serie A    Livorno-Juventus      0-2     V
01.12.2013    Campionato Serie A    Juventus-Udinese    1-0     V 
06.12.2013:     Campionato Serie A    Bologna-Juventus    0-2   V 
15.12.2013:     Campionato Serie A    Juventus-Sassuolo    4-0   V 
22.12.3013     Campionato Serie A    Atalanta-Juventus    1-4   V 

IL SILENZIO DI CONTE? COSA BUONA E GIUSTA, DEVE CONTINUARE!

Ci fanno sorridere le parole di chi critica il silenzio di Antonio Conte e soprattutto chi ipotizza che tale silenzio sia una mancanza di rispetto verso i tifosi della Juventus. La vera mancanza di rispetto e' quella svolta da coloro che hanno messo alla berlina il tecnico questa settimana non evidenziando come le accuse fossero infondate e i fatti citati siano già stati oggetto di indagine. Sarebbe importante, sicuramente, sentire le parole del mister bianconero, ma se l'unica via per ottenere il rispetto e' il silenzio, allora che silenzio sia e magari pure bello lungo. I tifosi bianconeri hanno ormai da tempo individuato in Conte l'uomo della rinascita e non possono che condividere al 100% la sua decisione. 

A Bergamo si suona la nona

In casa bianconera si gioca per chiudere bene l'anno contro un'Atalanta insidiosa in casa e con qualche assenza. Conte sceglie la miglior formazione possibile con Lichtsteiner e Asamoah in fascia e i tre centrocampisti titolari senza Pirlo. 
PARTENZA SPRINT- subito Juve al minuto cinque con Carlitos Tevez che danza al limite dell'area si incunea e con un diagonale stretto batte Consigli. La gara inizia bene per le zebre. L'Atalanta prova subito a reagire, consapevole che è solo l'inizio di gara. 
ERRORE: Pogba e Asamoah si perdono un pallone importante, Bonaventura semina e il panico e Moralez segna interrompendo l'imbattibilitá di   Buffon. I bianconeri reagiscono subito e provano a impensierire la difesa orobica. Gioca bene, comunque la squadra di Colantuono in maglia rossa. Pogba non molto lucido in avvio, dopo il pallone perso in occasione del gol dell'Atalanta, ancora qualche pallone impreciso. Ci prova Carmona al venticinquesimo, ma la palla e' a lato.  Dall'altra parte Tevez e' un furetto e Consigli deve immolarsi per fermarlo, ora la Juventus torna a giocare bene e va vicina al vantaggio con Pogba. Ci prova anche l'Apache di cucchiaio, palla alta. Al quarantunesimo sbaglia tutto Tevez solo davanti al portiere si allarga troppo con Consigli bravissimo, l'argentino perde il tempo, occasione colossale sfumata.
Il primo tempo si chiude sull'uno a uno, bianconeri ingenui sul gol preso e poco concreti in avanti. 
PRONTI, PARTENZA VIA! Nella ripresa Conte non cambia nulla, cross di Asamoah, sponda di Llorente e Pogba incisivo che si fa perdonare per il primo tempo poco brillante.  E' il nuovo vantaggio. I bianconeri dopo il gol sembrano fermarsi un attimo esattamente come nel primo tempo e gli orobici in maglia rossa ci provano. Ancora Juve che con Pogba va vicinissima alla terza rete, palla a lato di pochissimo.  Sempre Juve in avanti, Colantuono alza il baricentro inserendo Livaja al posto di Bonaventura e Cazzola al posto di Del Grosso. Ancora Tevez pericoloso a venti dalla fine, punizione al limite guadagnata e spalla di Bonucci che mette a lato. 
RUGGITO- il Re Leone segna il ruggito natalizio, dopo una gara fatta di sportellate. Bel passaggio di Chiellini per il Re Leone che sterza su Migliaccio e batte Consigli. Anche lo spagnolo riscatta una prova a corrente alternata. 
Arriva anche la quarta marcatura, ci pensa Vidal, ottima azione in corsia di Lichtsteiner, palla tesa e Arturo segna quasi a porta vuota. Conte concede standing ovation per Vidal e Tevez con Padoin e Quagliarella in campo. Tutti attendono il triplice fischio con Livaja attivo.
Il finale di anno si dimostra quindi propizio, nuova vittoria e nona vittoria per una Juventus da record che continua la sua corsa. Cinque punti sulla seconda e felice Natale a tutti, in attesa di Juve-Roma.

MENEZISSIMO-CONTENTISSIMO?

La Juventus è vicinissima a Jeremy Menez, talento del Psg che sarebbe vicinissimo alla Juventus. Il giocatore piace molto come avevamo scritto in tempi non sospetti il primo di dicembre. I motivi sono molteplici a partire dal prezzo:  Menez va in scadenza a giugno 2014. Il Psg lo perderà a zero, ecco quindi che si potrebbe accontentare anche di un milione di euro (offerta bianconera), contro i 3 chiesti dal Psg. Chiusura a metà strada a due milioni?  Il contratto prevede almeno un triennale da 3 milioni di euro. 
Il giocatore ha praticamente chiuso la sua esperienza parigina. Tante e troppo forti le frizioni tra Blanc e il talento francese. Quest'anno Menez ha giocato 8 partite in totale in Ligue1, di cui 3 subentrando a gara in corso, due gol, un assist ed un totale di 10 tiri complessivi. Troppo poco per entrare nelle grazie del mister francese. In Champions 3 presenze di cui 2 da subentrante e un solo tiro all'attivo. Ha giocato quasi sempre sull'esterno di sinistra e la sua dote principale è quella di essere molto forte nell'uno contro uno. In totale in stagione 560 minuti, troppo pochi per restare.
Meglio l'anno passato per Menez con 30 partite, 5 gol e oltre 2,000 minuti e 7 assist, le gare l'anno prima erano state 33 con 7 reti e addirittura 17 assist.
La caratteristica di essere bravo negli assist è sempre stata una prerogativa di Menez: anche alla Roma 114 partite, 12 gol e ben 22 assist. Al Monaco il suo periodo migliore con 14 reti in 57 partite e 8 assist.
Manez vorrebbe volentieri a Torino per giocarsi le sue chances mondiali giocando campionato ed Europa League. 
Gli unici dubbi che riguardano il francese sono di tipo caratteriale e sulla poca costanza di rendimento, ma Conte, ha già imparato con Vucinic come gestire i giocatori forti, ma che vanno un pochino a corrente alternata.
La Juventus si sta muovendo Liverpool, Galatasaray e Monaco sono pronte a fare la loro offerta, ma la società bianconera non parteciperà ad aste, vuole e sa arrivare prima e sui giocatori a parametro zero, in pochi si muovono bene come Madama. Menezissimo l'obiettivo, un esterno per rendere il mister delle zebre Contentissimo.

giovedì 24 ottobre 2013

DA ZERO A DIECI: QUANDO 3,000 SUPERANO 80,000 ...


La Juventus esce sconfitta dal Bernabeu, ma lo fa a testa alta. Nel calcio ci sono gli episodi e anche ieri, come del resto in altre circostanze quest’anno sono stati sfavorevoli. In queste occasioni bisogna prendere gli aspetti positivi che sono comunque la prestazione, veramente buona.
La squadra di Conte se giocherà come al Bernabeu saprà togliersi delle soddisfazioni.
Voto Zero: ai tanti errori Grafe della partita. Momento buio per gli arbitri tedeschi. Errori di valutazione importante. Espulsione a parte, se dai il rigore su Sergio Ramoso devi dare anche quello per il fallo di Illarramendi su Vidal.
Voto Uno: al tuffo di Cristiano Ronaldo. La manata di Chiellini è chiaramente una mezza sportellata che non lo colpisce nemmeno in faccia. Probabilmente si era sfaldato il makeup. Incredibile che un campione di quel rango decida di simulare così platealmente.
Voto Due: come i gol presi. Errori anche ieri. Il primo gol è una giocata Real ma anche un errore Juve. I gialli di Torino poi si dimenticano le regole europee, zero trattenute. Rigore a norma di regolamento, ma ci sta.
Voto Tre: come le grandi partite che la Juventus dovrà fare se vuole rimanere in Champions. Serviranno dai sei ai sette punti per passare il turno.
Voto Quattro: al Real Madrid, inteso come gioco espresso. Mai in partita nel primo tempo, fa sua la partita grazie agli episodi. Vive di rendita su due circostanze favorevoli. A livello di gioco meglio la squadra di Conte.
Voto Cinque: come le partite di Champions da cui manca una vittoria bianconera. Due con il Bayern della scorsa stagione e tre di quest’anno. E’ ora di invertire la rotta e anche velocemente.
Voto Sei: ad Ogbonna. Partita sufficiente la sua. Nessuna sbavatura ma la necessità di trovare ancora la sicurezza, in crescita.
Voto Sette: a Tevez e Llorente. Partita volenterosa per entrambi. Il primo si muove su tutto l’arco d’attacco, peccato non riesca ad inquadrare la porta. Llorente segna ancora al Bernabeu e si conferma in crescita.
Voto Otto: al centrocampo e a Caceres. Il centrocampo bianconero si conferma superiore a quello del Real Madrid. Vidal e Pogba creano una linea maginot importante con  Pirlo a dirigere il traffico e Marchisio pronto a inserirsi. Molto bene anche Caceres. Al rientro gioca un partitone con tanti inserimenti e tante belle giocate.
Voto Nove: a Conte. Cambia le carte in tavola. Modifica il modulo e vince, almeno  a livello tattico e di gioco la partita. Peccato per il risultato, ma non si dimostra, come sosteneva qualcuno, un talebano del modulo.
Voto Dieci: ai tifosi bianconeri. Erano 3,000, ma alla fine sembravano molti ma molti di più. Tanta passione, nessuno scontro, nessun problema di ordine pubblico. I tifosi bianconeri vincono al Bernabeu e si fanno sentire come non mai. Loro sicuramente hanno vinto.
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LA COPPIA CHE NON SCOPPIA SE C'E' LUI!

Hanno segnato tutti e cinque, ma la domanda che si fanno in tanti è: qual è la coppia migliore? Al momento Conte sfoglia la margherita e a Vinovo li sta torchiando tutti, visto che nessuno è stato consegnato dalle nazionali. L'attacco bianconero ha una certezza ad oggi: Carlitos Tevez. L'argentino è veramente la costante dell'attacco, 4 gol per lui ma anche la certezza che chi gioca con lui segna. Ha segnato Vucinic, ha segnato Llorente, Quagliarella ne ha fatti due e pure Giovinco ha timbrato il cartellino. Quattro gol all'attivo per l'Apache e grande adattabilità a tutte le posizioni di gioco. Finalizzatore con Vucinic, assist man con Quagliarella e spalla con Llorente e Giovinco. I due attaccanti più prolifici sono Quagliarella e Tevez.Proprio il campano si è rilanciato pesantemente e con tre gol ma minutaggio inferiore insidia l'argentino. Antonio Conte sfoglia la margherita ma ha già delle certezze: chi gioca con il guerriero di Buenos Aires non resta a bocca asciutta. Quadro totale Tevez-Vucinic: 3 Tevez, 1 Vucinic - TOTALE 4 Tevez-Llorente: 1 Tevez, 1 Llorente - TOTALE 2 Tevez-Quagliarella: 2 Quagliarella - TOTALE 2 Tevez-Giovinco: 1 Giovinco - TOTALE 1 Llorente-Quagliarella: 1 Quagliarella - TOTALE 1 Quagliarella-Tevez-Llorente: 1 Quagliarella - TOTALE 1 sei d'accordo? clicca qui e parlane con @pavanmassimo

Indizi

C'è rabbia in casa Juve. Rabbia per aver perso tre punti a Firenze, visto sarebbe bastato giocare come a Madrid, anche in dieci. C'è rabbia per aver subito due sconfitte in due partite che hanno comunque visto i bianconeri non soccombere sul piano del gioco e nemmeno delle occasioni. Ieri, per esempio, prima dell'espulsione di Chiellini, i bianconeri avevano dati ottimi di possesso palla e di conclusione. Dopo la sfida altamente negativa nel finale di gara di Firenze, i bianconeri hanno dato risposte importanti a livello di prestazione, di convinzione e di motivazione. La squadra c'è, Conte può essere contento. Cosa manca a questa Juve? Sicuramente la cattiveria sotto porta e la precisione. Manca l'attenzione difensiva in tutti i particolari e manca un pizzico di fortuna. Ieri la Juventus era sotto nel punteggio, ma le decisioni arbitrali non hanno sorriso. In ogni caso, Conte ha dimostrato di essere bravo a cambiare le carte in tavola. Caceres é stato uno dei migliori, Vidal ha fatto l'uomo squadra e anche davanti le punte hanno fatto il loro. Nel primo tempo a parte i due gol il Real no ha creato nulla. Se dopo Firenze c'erano degli scricchiolii, dopo Madrid e' tornata la certezza che la Juve c'è ancora. Con il Genoa dopo due sconfitte servono tre punti e nuovi indizi di rinascita. sei d'accordo? Parlane con Massimo su twitter cliccando qui @pavanmassimo

Errore Grafe

La Juventus si ritrova contro il Real Madrid e gioca una gran bella gara. I gialli ritrovano compattezza, solidità e motivazioni. S sono rivisti gli occhi della Tigre e pensiamo che in pochi siano rimasti delusi della prestazione. MODULO- La scelta del modulo, a qualcuno sembrata azzardar, invece è risultata fondamentale per rimediare all'assenza di Lichtsteiner. I gialli di Conte hanno messo in difficoltà il Real e fino al rigore avevano la partita in mano. CONVINZIONE- si è rivista la squadra capace di imporre il proprio gioco e i fischi al Real di fine gara dicono molto. I bianconeri sono stati capaci anche in dieci di tenere bene il campo. ERRORI- qualche errore in casa bianconera, ma non solo. Il primo fuorigioco mancato e' un mix tra un errore e una bella giocata di Di Maria e Cristiano Ronaldo. Sul rigore per il Real Madrid Chiellini compie un gesto eccessivo anche se pure Sergio Ramos tiene Chiellini. Grafe come l'arbitro tedesco e' l'espulsione di Re Giorgio. Totalmente esagerata e grave e non grafe é il mancato rigore su Vidal, effettivamente toccato da Illarramendi. Conte non si è lamentato più di tanto, ma ha detto cose vere: "Questa Juventus con questa convinzione, se la può giocare contro chiunque". sei d'accordo? Parlane con Massimo su twitter cliccando qui @pavanmassimo

NIENTE VITTORIA AL CAMPIONATO DI TUFFI!

La Juventus si presenta a Madrid nella gara più difficile con alcuni accorgimenti tattici. Ogbonna al posto di Bonucci, difesa a quattro con Caceres, centrocampo a tre e Marchisio in appoggio alle punte. PARTENZA shock- la Juventus sembrava essere partita bene con il tiro di Marchisio ben parato da Casillas ma poco dopo al terzo minuto Di Maria inventa, la difesa in giallo sbaglia il fuorigioco e Cristiano Ronaldo salta Buffon e insacca. SALE LA JUVE- La Juventus reagisce e ci prova prima con Chiellini e poi con Tevez e infine con con Caceres, un peccato perché la reazione c'è. La Juventus domina ma non segna, ci prova Tevez, palla alta. La Juventus gioca e come gioca e merita il pareggio. Grande apertura di Pirlo per Ceceres bellissimo cross, Pogba che colpisce di testa, Casillas non trattiene e Llorente insacca. CHE REGALO! Nel miglior momento della squadra di Conte arriva il rigore per il Real con Chiellini e Sergio Ramos a contrasto. Cristiano Ronaldo segna. I torinesi non demordono e riprendono le redini della partita, ma negli ultimi metri manca il guizzo. Nel finale di primo tempo la Juventus é meno precisa e Cristiano Ronaldo ha la palla del 3-1. La Juventus chiude la prima frazione in svantaggio dopo aver giocato una gran primo tempo. La Juventus non cambia nulla e dopo un minuto Pogba arriva in ritardo di un nulla, anticipato da Casillas. L'arbitro ne combina una grossa con la sceneggiata di Cristiano Ronaldo che so inventa una gomitata su Chiellini. In dieci per la squadra di Conte la partita diventa una montagna da scalare. Il Real ora domina e con Benzema va vicino al terzo gol che a un metro dalla porta tira alto. La Juve ci mette il cuore ma la gara e' complicata. I bianconeri ci provano ma il Real si chiude bene. Entra Giovinco che ci prova subito da fuori, parà Casillas. Poi grande occasione per Khedira, Buffon c'è. L'impatto di Giovinco sulla gara e' buono, il folletto in giallo ha dato vivacità alla partita. I gialli ci provano fino alla fine, il Real viene fischiato. La Juventus viene sconfitta ma non demerita, anzi. Un Conte imbufalito fa il pollice alto all'arbitro, complimenti al campione di tuffi Cristiano Ronaldo. sei d'accordo? Parlane con Massimo su twitter cliccando qui @pavanmassimo

Cambia-menti!

Vasco Rossi e' tornato e ci parla dei suoi cambia-menti: "Cambiare macchina è molto facile. Cambiare donna un po’ più difficile. Cambiare vita è quasi impossibile. Cambiare tutte le abitudini. Eliminare le meno utili. E cambiare direzione (...)". Cambiamenti chiede qualcuno, ma Conte sul modulo ha le idee chiarissime da tempo e di modifiche per il momento non se ne parla: "Io penso che in questi due anni e tre mesi di Juventus, di aver dimostrato abbastanza elasticità e di aver adattato i miei principi, le mie idee di calcio, ai calciatori che ho avuto a disposizione. Ero partico con un'idea di 4-2-4, ero passato al 4-3-3, per poi trovare l'abito giusto, ideale del 3-5-2. Quindi non è che sono partita da kamikaze e mi sono buttato su questa soluzione di gioco. Ci siamo arrivati per gradi, trovando gli accorgimenti e soprattutto delle situazioni congeniali agli uomini che ho a disposizione. Rispetto all'anno scorso noi abbiamo in questo momento un solo giocatore che è entrato nella squadra titolare, che è Tevez. Gli altri sono sempre quelli dell'anno scorso, le caratteristiche sono sempre quelle dell'anno scorso, non è che sono cambiati o hanno pensato di fare qualcosa di diverso. Noi studiamo, cerchiamo di aggiornarci sempre e cerchiamo soprattutto di mettere i calciatori nelle condizioni migliori di esprimersi. Cerchiamo di fare del nostro meglio, è molto facile stare dietro una scrivania e mettere la formazione scrivendo i nomi. (...) Cercherò sempre di fare il meglio della Juventus. Non è detto che fra 5 mesi non possa giocare con un 3-3-1-3 o 7-2-1 o 8-1-1 che mi voglio difendere. Magari faccio 1-10, attacco". Difficile, quindi, vedere cambiamenti a livello di tattica, ma ci saranno sicuramente variazioni di uomini viste le assenze di Vucinic, Quagliarella e Lichtsteiner, giocatori importanti nello scacchiere zebrato. Ecco che Antonio Conte chiede si qualcosa: cambiare le "menti" dei giocatori, ritrovare l'attenzione in difesa e l'intensità di gioco sempre e non solo dopo un gol subito. Si lavora su questo punto per migliorare e cercare di vincere perché un passo falso, sconfitta o pareggio, lascerebbe scappare la Roma e i famosi cambiamenti al vertice rischierebbero di diventare non solo una possibilità ma quasi un auspicio concreto della concorrenza. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo

Competere e' impossibile

Secondo la stampa spagnola, il Barcellona nelle prossime settimane allungherà il contratto di Lionel Messi. L'argentino diventerà il giocatore più pagato al mondo con un probabile ingaggio vicino ai 18 milioni di euro. La clausola di rescissione verrà portata a 250 milioni di euro. Cifre folli, cifre che in Italia ci scordiamo. Messi e' il miglior giocatore al mondo, ma Ronaldo poco si discosta da certe cifre. In Spagna le due big offrono maxi ingaggi, in Inghilterra e in Francia (Psg e Monaco) seguono a ruota. La Germania vede il Bayern offrire ingaggi alti e l'Italia. L'Italia e' la classica terra di mezzo e ci rimbombano nelle testa le parole di Andrea Agnelli che definiva la serie A un "campionato di transizione". In effetti é così. I giocatori arrivano in Italia, possono crescere il loro ingaggio, ma se vogliono arrivare al top devono andare altrove. Chi punta al pallone d'oro e ad essere il numero uno difficilmente può trovare in Italia l'ingaggio sufficiente. I bianconeri riescono ad arrivare 5,5-6, troppo poco per i big Europei. Serve una svolta, ma la Juventus non può farcela da sola. Serve il sistema, senza un sistema adeguato, anche la Juventus rimarrà indietro e competere resterà impossibile.

lunedì 30 settembre 2013

Da ZERO A DIECI: LO ZERO AL LINCIAGGIO, DIECI ALL'ATTEGGIAMENTO

Non c'è mai pace per chi tifa Juve. Difficile trovare un opinionista, un giornalista, capace di analizzare serenamente la gara di ieri, di dire che i bianconeri meritavano i tre punti per la mole ed il gioco espresso e che hanno goduto di un episodio fortunato, ma al limite visto che il difensore granata e Tevez si strattonavano a vicenda. Situazione veramente difficile da valutare a velocità normale e che solo un replay al fotogramma può chiarire evidenziando però al tempo stesso una trattenuta iniziata precedentemente che con il regolamento attuale si potrebbe anche punire con il rigore. Voto zero: al linciaggio post derby. Parole fuori luogo dei "soliti commentatori di parte". Si sta creando anche quest'anno un clima brutto, sospettoso, fatto di mezze parole dette e non dette e di accuse infamanti. Voto uno: come i gol segnati ieri, potevano essere molti di più. Si manca di precisione e cinismo, un gol di Giovinco o il raddoppio di Vucinic, probabilmente avrebbero chiuso la bocca a molti. Voto due: come espulsioni possibili ieri. Immobile era da arancione tendente al rosso fuoco, Meggiorini da rosso diretto. Voto tre: al secondo tempo del Torino. Non tirano mai in porta, questa volta potevano giocarsi veramente la partita alla pari, con un atteggiamento diverso. Rinunciano... peccato. Voto quattro: all'intervento di Ciro Immobile. Il fallo ci sta, i tacchetti alti no. Non voleva fare male, ma quando un difensore entra così, scomposto, c'è sempre il rischio che faccia danni. Voto cinque: alle ali bianconere. Ieri poco propositive, poco lucide, Asamoah non salta mai l'uomo, Lichtsteiner si vede a tratti solo nel finale. SCHIANTATE AL SUOLO. Voto sei: a Giovinco. Ci prova a tratti ma non incide. Prova generosa con tanti calci nel primo tempo e qualche uno due nel secondo. Sufficienza di stima, ma se vuole il posto deve fare di più. PROVACI ANCORA GIO'! Voto sette: alla difesa. Non concede nulla. Dopo le critiche per le disattenzioni arriva una prova praticamente perfetta. L'istrione Cerci viene ipnotizzato, il fastidioso Immobile bloccato. FORTINO! Voto otto: a Carlitos Tevez. Ferito con la benda sulla caviglia dopo il tackle killer, non si ferma. Lotta come un guerriero d'altri tempi. E' un torello che corre nell'arena contro gli undici granata. GUERRIERO! Voto nove: a Pogba. Il migliore e non solo per il gol. E' ovunque. Ci mette fisico e mestiere. Senza Pirlo viene pressato a uomo ma questo conta poco. Vince i contrasti di forza e incide. Unico neo, non aver tirato di più. CAMPIONE IN ERBA. Voto dieci: all'atteggiamento della squadra. I bianconeri hanno lottato alla grande Si è rivisto lo spirito con pressing costante, azioni spettacolari e tantissima voglia di vincere e convincere. Non era semplice, ma i bianconeri hanno fatto bene. Siamo sicuri che nelle prossime partite, dopo le critiche e le parole di chi dice che la Juventus vince perchè aiutata ci sarà un ulteriore scatto d'orgoglio. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo @pavanmassimo

UN ABBRACCIO

Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato spesso le due cose coincidono

Oggi rubiamo le parole da una famosa frase dell'Avvocato Agnelli: "Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato spesso le due cose coincidono. (Gianni Agnelli). I tifosi della Juventus sono da un lato molto fortunati, la Juventus vince spesso e volentieri e purtroppo per gli avversari non lo fa perché è aiutata, ma semplicemente perché è più forte. Hanno da un lato questa fortuna e dall'altro la sfortuna di essere sempre e comunque al centro del mirino. Se hai un aiuto ti può andare bene una volta, ma prima o poi la paghi perché senza il gioco, senza la squadra, gli errori non bastano. I bianconeri hanno usufruito si di due sviste, innegabile, ma non hanno portato a casa i match per questi fattori. I bianconeri hanno vinto recentemente perché sono più forti degli avversari. Non sappiamo se la squadra di Conte riuscirà a meno a vincereanche quest'anno, ma ringraziamo i critici che tengono alta la tensione e la rabbia del gruppo con queste parole. I bianconeri avranno centomila motivazioni in più da mettere in campo per dimostrare ancora una volta che le parole dell'Avvocato non erano soltanto una semplice frase.. @pavanmassimo

Carlitos difende...

Rieccoli

SBAGLIANDO SI IMPARA E SI DECIDE UNA COPPA!

I giovani possono sbagliare, forse devono sbagliare e forse è giusto che sbaglino perchè dagli errori si diventa persone migliori. In occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, Matteo Gerbaudo, diciottenne di Moncalieri, fu autore di un'esultanza che definiamo bonariamente fuori dalle righe, stigmatizzata da Gianluca Pessotto, dall'allora tecnico Baroni e pagò con critiche pesanti e dure quell'atteggiamento. Un atteggiamento ingenuo, fuori luogo perchè non consono alla grande vetrina che veniva data al giocatore, visto che giocava davanti a quasi 30,000 persone. Arrivarono, come detto, tre turni di squalifica e l'espulsione. In molti si sarebbero abbattuti e sarebbero andati in crisi, Gerbaudo no. Il talento torinese, juventino doc, si è ripreso e ieri ha segnato la finale di Supercoppa all'Olimpico con una grande girata. Gol da attaccante, anche se Gerbaudo attaccante non è, gol da un giovane che vuole imporsi e trovare la sua strada. Non sappiamo se Gerbaudo la troverà, gli auguriamo di si e di poter continuare come ieri, nel frattempo sappiamo che ha capito che nel calcio bisogna rispettare l'avversario e anche il pubblico, anche se spesso non ti rispetta, per diventare grandi campioni bisogna esserlo a 360 gradi fuori e dentro e sapersi comportare. Gerbaudo in pochi mesi è cresciuto e il gol di ieri può essere solo l'inizio di un percorso che speriamo lo porti in serie A, magari seguendo le orme di Marchisio, Giovinco, De Ceglie, Marrone, campioni dentro e fuori, capaci di passare dal sogno alla realtà. La strada è lunga, ma come diceva Fabio Grosso ieri, con il lavoro, l'impegno e dei buoni maestri... il sogno può diventare possibile. Come si dice in questi casi: good luck! @pavanmassimo sei d'accordo? diventa nostro follower per discutere con noi e avere in anteprima le nostre news, clicca qui

L'intervallo - "30 secondi di Fair play"

Anche questa settimana siamo andati a scovare gli elementi positivi che devono far riflettere e da cui ripartire. Ce ne sono sempre, anche dopo una settimana che ha visto i bianconeri al centro del mirino per un episodio di cui avrebbero fatto volentieri a meno. La Juventus di Antonio Conte non è mai stata aiutata e non ne ha mai avuto bisogno. Curioso il fatto che i bianconeri siano finiti al centro di un processo mediatico, inutile che nemmeno i protagonisti avrebbero voluto. La copertina dell'intervallo va tutta al tecnico Sannino, al presidente Campedelli e al direttore Sartori, intervenuto ai nostri microfoni per allinearsi alle indicazioni societarie. Gli errori nel calcio ci stanno e andrebbero accettati. Forse anche noi dovremmo accettarli e cercheremo di accettarli provando a imparare dal tecnico e staff del Chievo. Non sarà facile accettarli perchè l'istinto alla protesta spesso vince, ma il tentativo non è un potere ma un dovere. Sicuramente non è facile accettare le parole che si sentono e che hanno come sottofondo il solito disco, un disco che non dovrebbe più comparire perchè serve solo ad accendere animi che gli stessi protagonisti hanno dimostrato poter rimanere tranquilli, impariamo da loro, del resto se non si lamentano le persone danneggiate, perchè dovrebbero farlo gli altri? Questa la domanda che vale la pena farsi...riflettete!" L'Intervallo è la nuova rubrica che tuttojuve.com vi propone per fare una pausa dai vari avvenimenti della giornata. Prendetevi un minuto, alzatevi, andate alla macchinetta o al bar, o in cucina con il il vostro ipad, iphone, galaxy, nokia o anche con il pc sottobraccio e leggetela mentre sorseggiate un caffè. Dedicate cinque minuti del vostro tempo a qualcosa di positivo, a un avvenimento che colpisce e non fa male e che in teoria dovrebbe far riflettere. ti piace il nuovo intervallo di tuttojuve? Clicca qui e parlane con Massimo

NONOSTANTE TUTTO, MERITATA

Il derby e' sempre il derby, partita che va oltre ogni pronostico, Conte sceglie una formazione rivoluzionata con la coppia velocità Giovinco-Tevez, in difesa i tre totem e a centrocampo Marchisio sostituisce Pirlo. Ventura gioca a specchio rispetto a Conte con la sorpresa Rodriguez in difesa. PARTENZA AGGRESSIVA- i bianconeri iniziano come si deve, subito tiro di Chiellini e corner. La gara ha un ottimo ritmo, le compagini non si risparmiano. I granata sono molto aggressivi ma anche carini dal punto di vista nervoso. Il Toro infatti fa sentire gli zoccoli sulle spalle della zebra. La gara la fa la Juve, il Toro gioca di ripartenza, bisogna fare attenzione alle azioni di rimessa, Immobile infatti provoca il primo giallo per Marchisio che ferma l'ex zebrato. La gara e' molto aperta, gli uomini di Conte non trovano spazio e quelli di Ventura sono bravi a ripartire. Dopo un primo quarto d'ora la precisione cala e sono troppe quelle perse dai campioni d'Italia. Una buona occasione l'avrebbe Tevez, ma il suo passaggio per Giovinco e' troppo alto. Bruttissimo il fallo di Immobile su Tevez, era da arancione/rosso. Mazzoleni tutela il gioco duro del Torino, ci starebbero almeno due gialli per Rodriguez.. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, buon mole di gioco, pochi tiri. Le squadre ritornano con Masiello in campo. Appena rientrato in campo ci prova subito a Tevez, palla alta. Il copione non cambia, gioco Juve e ripartenze granata. I bianconeri non devono sbagliare nulla per ne ogni pallone perso può essere letale. Doppia occasione dopo cinque minuti: bellissima azione Giovinco, Marchisio, Tevez, Giovinco però tira su Padelli. Era un grande occasione. POLPONE! Dopo otto minuti la Juve passa. Nel corner di Giovinco, Bonucci di testa. Tevez corregge sulla traversa e Pogba e' lesto a ribadire in gol. Sul flipper Tevez era in leggera posizione di fuorigioco, era da annullare. I bianconeri sono stati fortunati. Il pallino del gioco resta sempre agli uomini di Conte con i granata che continuano a giocare solo di ripartenza. La Juve merita il vantaggio e va vicina al gol ancora con Tevez e Chiellini. Conte toglie Asamoah e mette Padoin. I granata alzano il baricentro nel finale. Conte toglie Giovinco e mette Vucinic, la partita la fa sempre la squadra a strisce con Cerci che cerca il rigore in modo plateale. Bellissime trame della Juventus e Padelli fa il paratone su Vucinic, i bianconeri meriterebbero il raddoppio. Ventura le prova tutte. Assalto finale dei granata. Entra anche Quagliarella al posto di un esausto Tevez, giocatore universale, autore di un'altra buona gara. La squadra di Conte porta a casa un buon derby giocato bene nel secondo tempo con tante occasioni. Vittoria meritata, nella ripresa ha giocato solo la Juve, il Torino non ha fatto nulla nella ripresa. Ci saranno polemiche, ma quando non ci sono ? @pavanmassimo cosa ne pensi, clicca sul link e parlane con Massimo su twitter

martedì 24 settembre 2013

ANALISI TJ- PICCOLO SALDO NEGATIVO, ECCO DOVE MIGLIORARE!

La Juventus con la vittoria con il Verona ha raggiunto quota dieci punti. L'anno passato a questo punto del campionato erano dodici. PICCOL SALDO NEGATIVO- rispetto alla scorsa stagione, quindi c'è un piccolo saldo negativo, dovuto al pareggio esterno con l'Inter. Nessun dramma, ovviamente. Altro dato curioso è il fatto che nelle prime quattro gare, mister Conte ha schierato 19 giocatori, l'anno scorso erano 23. I bianconeri hanno segnato 8 gol e ne hanno subiti 3. L'anno passato i gol segnati erano 11 e quelli subiti 2. Un piccolo passo indietro, quindi. I bianconeri hanno segnato meno di tutte le prime cinque squadre del campionato, questo si va considerato, anche se il calendario era duro. L'Inter ha fatto 13 gol subendone 1 solo, il Napoli 11 subendone 3, la Roma 10 subendone solo 1 e la Fiorentina 10 subendone 4. Curiosi i gol incassati in campionato dalla Juventus: il gol della Lazio su corta respinta di Buffon, il gol a Milano su errore con palla persa e ripartenza e il gol di ieri, simile a quello di Copenaghen su corner. L'anno passato la squadra di Conte aveva incassato un gol a Udine, paragonabile a quello della Lazio, a match chiuso e il gol di Immobile a Genova. Se da un lato la Juventus ha fatto peggio, almeno numericamente parlando dell'anno scorso, ha fatto meglio di due anni fa, quando aveva totalizzato 8 punti, utilizzato 18 giocatori, segnato 7 gol subendone 3. Differenze? Si allora non c'era nessuna squadra a punteggio pieno, oggi sono ben due squadre. In casa bianconera si lavora per migliorare i dati, consapevoli che quest'anno il campionato è livellato verso l'alto con due gruppi spaccati. Se si vuole rimanere con le prime bisognerà tenere il passo della passata stagione, quello di due anni fa, bechè molto positivo, potrebbe anche non bastare. Bisognerà, soprattutto concretizzare le occasioni da gol, ed avvicinarsi ai numeri della altre quattro squadre di prima fascia. cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con Massimo

COME TI CREO UN CASO...MANUALE PRATICO IN TRE PASSI!

C'era una volta Fernando Llorente che in Spagna era bravo e segnava spesso e volentieri. Lo spagnolo non rinnova il contratto e finisce ai margini. Campione? Si, forse, sicuramente buon giocatore. Lo prende la Juve e allora diventa un mezzo giocatore, uno scarto da parametro zero, nonostante lo volesse mezza Europa. Alla critica il fatto che possa arrivare a Torino da fastidio, sai, lo prende la Juventus... e allora il giocatore diventa inadatto e chi se ne frega se c'è bisogno di un periodo di adattamento, del resto, nessuno si rammenta dei campioni del passato che hanno bisogno di un periodo di rodaggio. Ed ecco che la colpa finisce su Conte, sulle spaccature con la società e sul fatto che lo spagnolo sia arrivato senza consenso tecnico. Domenica il giocatore gioca, segna e tutto si sgonfia con sorrisi e baci dei criticoni, che a questo punto alzano anche la pagella, forse in modo fin troppo generoso. Ora che Llorente è diventato bello e buono, il lupo cattivo è diventato Andrea Pirlo. Il fatto che il regista sia uscito senza salutare (fatto gravissimo che però succede a tutti settimanalmente...), richiederà un'interrogazione parlamentare. Non abbiamo visto labiali, ma solo la frustrazione di un giocatore che non ha quasi toccato palla e non si è divertito, non per colpa sua, ma perchè ha giocato con lo zainetto Jorginho sulle spalle... Riassumendo, ecco il manuale pratico per creare un caso. IL FATTO: trovare un fatto equivoco o che comunque può far discutere, per esempio un giocatore non ancora utilizzato... Llorente (anche se nessuno si chiede perchè all'Inter non giochino Belfodil o Icardi)...o uno che esce dopo aver giocato sempre (Pirlo..). LA SMORFIA: mettere un pò di benzina sul fuoco, trovando il modo di creare una spaccatura più ampia. Llorente e Conte, spaccano la società, Pirlo è musone, etc.... L'ECO: cercare di pompare nel modo maggior possibile la cosa, parlarne e farlo diventare un caso. Più se ne parla meglio è, anzi, se possibile se dal caso si crea un casino... ancora meglio, del resto l'obiettivo è uno: destabilizzare. Se vi va ora che avete il manuale, potete provare anche voi, volete uno spunto? Vucinic che tira il pallone in tribuna... sbizzarritevi...avanti con il prossimo caso! cosa ne pensi? Parlane con Massimo su twitter

DA ZERO A DIECI: DA BALLANDO CON LE STELLE, A COLUI CHE HA GIA' IL MONDO JUVE SULLE SPALLE

La Juventus riprende la marcia dopo due pareggi. Una marcia ottenuta con una vittoria convincente e qualche piccolo patema dovuto al gran numero di occasioni mancate e al pizzico di sfortuna che si caratterizza nei pali, nelle traverse e nei salvataggi sulla linea. Voto zero: al ballo di Cacciatore. Il difensore del Verona si rende protagonista di un ballo dopo il gol degno della peggior performance da "Ballando con le stelle". Vieri e Del Vecchio lo aspettano quando smetterà... Voto uno: a Vucinic: la sua reazione per un fallo a lui attribuito è fuori da ogni logica. Butta via il pallone e si becca il giallo. Reazione eccessiva, forse nervoso per qualche giocata non venuta. Voto due: alla sfortuna sul doppio palo di Tevez. Non è la prima volta che Tevez colpisce i legni, l'argentino al momento è sfortunato, anche sul primo bellissimo gol, la palla ha colpito il palo interno. Voto tre: come i tre minuti di recupero del primo tempo che ricorderà Llorente nel suo primo gol italiano. Tre come i mesi di cui ha avuto bisogno per integrarsi. Voto quattro: al difensivismo del Verona. Jorginho segue Pirlo ovunque e al momento della sostituzione vuole uscire pure lui. Gli scaligeri non demeritano ma il calcio è anche altro... Voto cinque alla stampa che creerà in questa settimana il nuovo caso: Andrea Pirlo. La sua reazione comprensibilissima dopo una partita in cui non ha toccato molti palloni diventerà per qualcuno un espediente: scommettiamo? Voto sei: a Pogba. Il francese centra la traversa ma nel primo tempo ha le polveri bagnate. Ci aveva abituato a ben altro. Voto sette a Llorente: Rey Leon, ruggito numero uno. Il gol al secondo cross che gli arriva, dopo essere andato vicino al gol nel corner precedente evidenziano la sua potenza. Non è Bendtner, non è Anelka, come qualcuno aveva scritto, giocatore vero che darà una mano offrendo soluzioni offensive agli schemi di mister Conte. Nello stretto però deve ancora migliorare. Voto otto alla capacità della Juventus di creare occasioni da gol. Ieri sedici tiri in porta e 26 totali. Il Verona ha tirato una volta in porta e ha segnato. Voto nove a come la squadra reagisce dopo un gol. La fame c'è e si vede, va indirizzata sulla preda dall'inizio. Tre partite in svantaggio e tre reazioni rabbiose. Voto dieci: a Tevez. Ancora per lui la cover story. Incredibile la sua voglia di prendersi in mano la squadra. A volte esagera, ma nella maggior parte delle occasioni fa cose pregevoli. Il gol è un insieme di potenza e classe, alla Vialli, con un diagonale incrociato di rara bellezza.Vero trascinatore si sta prendendo tutto lo Stadium e se lo porta in giro. Impatto devastante sul mondo Juve. cosa ne pensi? sei d'accordo? Parlane con Massimo

SE QUELLA SPIA DELLA RABBIA....

Abbiamo guardato con attenzione le ultime tre gare della Juventus. Ci sbagliavamo, la fame c'è ancora, non è svanita. C'è un solo piccolissimo problema, che la fame arriva ed è grande solo dopo il gol preso. La Juventus con l'Hellas ha fatto un'ottima partita con dati statistici imbarazzanti, 26 tiri, 95% di pericolosità e 64% di possesso palla. Gara molto ben giocata, quindi. Conte può essere soddisfatto anche, se come detto rimane un interrogativo: perché la rabbia e la spia rossa di accende solo e soltanto dopo il gol subito? Il ritmo impresso dopo il gol del Verona e' stato notevole. Occasioni a raffica, pali e avversari all'angolo come un pugile suonato. Con l'Inter stesso copione: gol di Icardi e reazione bianconera con occasioni, pareggio di Vidal e finale in crescendo con Pogba e Isla per il gol vittoria. A Copenaghen lo stesso, la svegli arriva con il gol danese e il secondo tempo diventa assedio. Conte può essere soddisfatto, tre volte in svantaggio e tre reazioni rabbiose, ma la domanda e' lecita: non sarebbe meglio accendere prima la spia rossa? Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

CIUDAD OCULTA CONTRO LE DUE AVVERSARIE!

Carlitos Tevez dopo la perla della sfida con la Lazio e la maglietta "Fuerte Apache" si è ripetuto questa volta con "Ciudad Oculta". I tifosi aspettano la prossima e sono sempre più innamorati dell'Apache che incanta e trascina alla vittoria la squadra. Tevez ha dedicato il gol che ha segnato oggi contro il Verona ad un altro dei quartieri che hanno segnato la sua vita e che è tra i più poveri di Buenos Aires. il quartiere e' chiamato "città nascosta" a causa di un muro costruito dal governo argentino nel 1978 con la finalità di nascondere ai turisti la povertà di quella zona della capitale argentina. Tevez li vuole ricordare tutti e ha l'intenzione di guidare la Juventus come un capo contro le avversarie che la precedono in classifica. Non sarà semplice perché la Roma e il Napoli hanno battuto due squadre forti come Lazio e Milan e superato l'ostacolo maggiore di giornata. Delle sette partenti ora ce ne sono cinque. Le due citate oggi avanti di due punti, l'Inter che come la Roma non avrà le coppe e che ha giocato quasi alla pari con i bianconeri sabato scorso e la Fiorentina che però al momento gravità nell'emergenza. La sfida e' apertissima con le partite del mercoledì che vedranno il Napoli alle prese con il Sassuolo, la Roma a Genova con la Samp e Inter-Fiorentina, vero scontro diretto, oltre ai bianconeri in trasferta a Verona. Attenzione, quindi, il Napoli prepara la fuga, all'Apache il compiti di fermarlo con nuovi quartieri tutti da scoprire. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

TRA UNA CERTEZZA E UNA SPERANZA

Antonio Conte ha deciso per i cambi e alla fin fine ha avuto ragione. Llorente ha portato la Juventus in vantaggio dopo un primo tempo difficile. Lo spagnolo ha segnato alla prima occasione con il suo marchio di fabbrica: il colpo di testa. I bianconeri hanno mostrato le stesse caratteristiche delle altre gare, pressione, occasioni sbagliate, qualche sofferenza sulle ripartenze. Questa Juventus va, da l'impressione di dominare l'avversario e di spaventarlo anche in vantaggio perché il Verona non si è sbilanciato nemmeno quando stava perdendo. La sfida con il Verona ha comunque permesso di avere una certezza e una speranza. La certezza e' che Tevez può essere indicato come un vero trascinatore. La speranza e' che sulla seconda maglia da titolare ci sarà grande alternanza e che tutti potranno ambire ad in un posto al sole. Il campionato rimane una corsa a tappe difficilissima, rispetto agli anni scorsi ci sarà più battaglia, per informazioni chiedere alla Roma, ma anche al Napoli che stasera vedremo impegnato a Milano. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

Top Vittoria!

Per la sfida interna con il Verona la Juventus si schiera con alcune novità: Isla, Ogbonna, Storari ma soprattutto Llorente. Antonio Conte sceglie lo spagnolo ed è questa una delle novità di giornata. TIRO DA FUORI- i bianconeri cominciano a buon ritmo. Il tiro da fuori sembra la prerogativa iniziale, ci provano un po' tutti: Bonucci, Asamoah, Barzagli e Pogba, Tevez con poca fortuna. Una buona sponda di Llorente crea una buona occasione per Bonucci, dall'altra parte Cacia viene stoppato da Barzagli. I bianconeri giocano bene ma si infrangono sul muro scaligero del limite dell'area. La Juventus gioca bene ma i contropiede del Verona sono pericolosi. Gli uomini di Conte creano ma sprecano Tevez conclude prima alto e poi sul portiere due buone occasioni. DOCCIA FREDDA- dopo le tante occasioni mancate, i bianconeri incassano con Cacciatore il gol. Ancora un gol preso su calcio d'angolo. La Juventus tenta la reazione rabbiosa e c'è subito un salvataggio sulla linea su cabezon di Pogba. TEVEZ REACTION- l'Apache non ci sta e su assist di Bonucci segna subito il pareggio con un diagonale rabbioso e bellissimo. I bianconeri riprendono il comando delle operazioni. Tevez poi fa lo show e prende un doppio palo da urlo. REY-LEON- all'ultimo assalto cross al bacio di Vidal e incornata di Llorente che si dimostra fortissimo di testa. Per lo spagnolo ruggito numero uno. Bianconeri meritatamente in vantaggio dopo la prima frazione. Qualcosina da aggiustare in difesa però rimane. La ripresa ricomincia con la pressione costante di Barzagli e compagni. I gialloblù però sono vivi e Jorginho spaventa la difesa e Barzagli, ancora lui chiude miracolosamente. Nella ripresa ci prova con costanza Pogba, tre tiri centrali però per il francese. Mandorlini alza il baricentro inserendo Juanito Gomez per Donati. Il possesso palla e' sempre degli uomini di Conte, ma le occasioni non vengono concretizzate, un po' per imprecisione un po' per la bravura del portiere dell'Hellas. La sfortuna al ventesimo su concretizza nella traversa di Pogba, continua il momento dei pali. Sempre più offensivo il Verona con il talento Iturbe che sostituisce Agostini. Conte cambia con Vucinic, Marchisio e Giovinco con fuori Pirlo, Llorente e Tevez. I bianconeri si conquistano un mezzo rigore, Rafael stende Giovinco ma Bergonzi dice di no. La partite nel finale diventa nervosa con le ammonizioni per Vucinic per ingenue proteste e Donadel e a Marchisio. Finale un po' sottoritmo con Verona molto arrembante e bianconeri che cercano il terzo gol ma manca l'acuto. I bianconeri vincono e vanno a dieci punti. Una vittoria meritata, ci sarà da lavorare ancora sulla tenuta difensiva e sulla concretezza offensiva. Ribadiamo il fatto che sarà un campionato difficile ed equilibrato e chi davanti nessuno rallenta. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

AFFARI DI FASCIA: OGGI E DOMANI

La Juventus ad oggi ha mostrato delle buone cose ma a livello di totalità della rosa a disposizione di Antonio Conte rimangono delle perplessità sui giocatori che occupano le corsie esterne e che fino a questo momento si sono alternati ai due giocatori indicati da tutti come titolari. I TITOLARI- Asamoah e Lichtsteiner. Sono intoccabili e hanno offerto quando impiegati un rendimento convincente. Lichtsteiner ha fatto molto bene con Lazio e Sampdoria, meno a Milano e Copenaghen. In ogni caso non si discute. Asamoah, invece, sta ritrovando la brillantezza dopo il finale oscuro della scorsa stagione. GLI OUTSIDER - Peluso e Isla sono gli outsider. Isla sta ritrovando dopo un anno il passo. Il giocatore e' una risorsa molto importante che se esplodesse potrebbe rendere la vita di Conte molto più semplice. Peluso ha mostrato la sua duttilità contro il Copenaghen, rimane un giocatore utile perché può giocare in più ruoli. LA SPERANZA- la speranza si chiama Simone Pepe, definita ieri dalle parole di Conte: "Simone, ha avuto questo problema; bisogna avere grande pazienza, bisogna avere grande pazienza con Simone. Dispiace, perchè è un calciatore perchè comunque ci darebbe la possibilità anche durante le partite di avere un'opzione in più, però non mi illudo. Ma non mi illudo perchè ha avuto un brutto infortunio, ha avuto un serio infortunio, è stato fermo un anno, adesso sta recuperando, però da lì a dire che Simone sia pronto a breve, sinceramente non me la sento di dirlo. Lavora con un'equipe di medici molto qualificata come la nostra per cercare di tornare quello che era prima". IL MERCATO- Zuniga sta svanendo sotto i colpi di un Barcellona pronto a costruire ponti d'oro da Napoli a Barcellona. Le alternative non mancano alla Juventus, da Ansaldi a Kolarov. I bianconeri hanno capito che sulla sinistra serve ancora qualcosa e che Asamoah ogni tanto deve tirare il fiato. I tentativi estivi sono andati a vuoto ed ecco che per l'inverno si riproverà il colpo grosso. Le alternative al ghanese ad oggi non convincono e De Ceglie appare ormai inadatto anche al ruolo di subentrante. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

VE L'AVEVAMO DETTO!

Nessun caso Llorente? Si, l'avevamo detto, strillato che non c'era alcun caso, ma solo qualcuno che vuole fare "casino" , mettere il fuoco sulla paglia e scatenare un incendio. Llorente non è stato bocciato, ma solo rimandato a data da destinarsi in attesa del momento propizio, che prima o poi arriverà: "Sai... (ride, ndr). Il fatto che io mi debba prendere delle critiche perchè non utilizzo Llorente, cioè, sinceramente, lo trovo ingiusto. Io posso prendermi delle critiche se la squadra non ottiene dei risultati, se non gioca bene, ma non perchè utilizzi o non utilizzi un giocatore, perchè a questo punto potrei anche prendermi delle critiche perchè non sto utilizzando tanto Giovinco, perchè non sto utilizzando tanto Padoin, perchè non sto utilizzando....chi è che non ha giocato tantissimo?". Queste alcune sue parole per descrivere la sua democrazia Contiana, a cui si aggiungono altre valutazioni specifiche sullo spagnolo: ""Fernando sapete benissimo che è stato fermo un anno per le vicissitudini dell'anno scorso, quindi sicuramente ha avuto bisogno di più tempo per ritrovare le misure, per ritrovare l'intensità e per ritrovare anche la cattiveria agonistica, sia sua, che quella degli avversari in campo, perchè quando non giochi da un anno, tutte queste cose le perdi, è inutile che ci giriamo intorno. Lui adesso si sta allenando da tre mesi, è inevitabile che bisogna dare la chance a Fernando, anche perchè se la sia e se la stia guadagnando in questi tre mesi, lavorando duramente. Ed essendo molto sereni quando gioca. Può essere che giochi domani, può essere che giochi mercoledì, può essere che giochi domenica prossima. Se domani gioca Llorente non ve lo dico (ride,ndr)". Nessuna scelta fatta sulla base della simpatia, ma sulle base delle indicazioni tecniche. Sei pronto? Giochi! Non lo sei? Aspetti il tuo turno. I detrattori possono tornare da dove sono venuti, nessun caso, solo valutazioni tecniche e un allentatore che fa del suo meglio per vincere. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

TASTIERA VELENOSA: "LA FAVOLA E LA STORIA: ECCO COME TI SPENDO UN MILIARDO!"

Esiste chi ti racconta le favole e chi ti racconta la storia. Nelle favole, c'è sempre il lieto fine e il cattivo viene sconfitto quasi sempre. Nella storia questo non succede. Le favole ci raccontano di un'Inter derubata, di bianconeri che "magheggiavano", di arbitri chiusi negli spogliatoi, di cene, di sorteggi con palline calde e fredde. La storia ci dice che nessuno è mai stato chiuso da nessuno, che i sorteggi erano regolari, che gli arbitri della Cupola facevano fare meno punti alla Juventus degli altri arbitri e soprattutto che altri facevano ben peggio e non sono neanche mai stati inquisiti. Insomma, la favola e la storia non coincidono. La storia soprattutto, ci dice che un certo presidente ha vinto si, ma quanto ha speso? Ha speso tantissimo. Un articolo ieri ha osannato il presidente dell'Inter, eleggendolo a Paladino del calcio pulito. Noi abbiamo una visione diversa, testimoniata dai fatti, ma di questo abbiamo già detto. Piuttosto vogliamo rispondere a una sua frase post Champions: " Vorrei chiarire che in quegli anni ero in contemporanea con un gruppo che in questo momento gli stanno facendo un processo a Napoli, quindi tutti questi errori, tutte queste cose sono anche figlie di un muro che avevo di fronte e che spero che prima o poi si capisca esattamente qual'era la gravità delle loro azioni". Il muro venuto fuori a Napoli si è poi afflosciato e anzi ha evidenziato come le accuse erano ingiustificate e il campionato regolare e come la Juventus sia stata punita senza alcuna motivazione plausibile. Detto questo, passiamo dalle favole che ci hanno raccontato, che ancora ci raccontano, favole a cui alcuni ancora, purtroppo, credono, ma c'è una storia. La storia ci dice che dal 1995 al 2009, Massimo Moratti ha speso quasi 1 miliardo di euro e dal 2001 al 2010 quasi 600 milioni di euro. Insomma, se in Spagna ci sono le spese folli, in Italia possiamo dire che siamo molto, ma molto vicini, leggendo i nomi degli acquisti, noi non siamo d'accordo che la colpa dei fallimenti dell'Inter pre 2006 era tutta da imputare alla Juventus, ma alla semplice mancanza di coerenza nelle scelte. Nel dettaglio tutte le operazioni anno per anno della gestione di Massimo Moratti, pubblicate da sussidiario.net. Stagione 1995-1996, spesi 29.760.000 € Acquisti: Benny Carbone, Felice Centofanti, Fabio Cinetti, Salvatore Fresi, Maurizio Ganz, Paul Ince, Marco Landucci, Alessandro Pedroni, Pascalito Rambert, Xavier Zanetti, Roberto Carlos, Marco Branca, Ribeiro Caio, Alessandro Pistone. Stagione 1996-997, spesi 20.525.000 € Acquisti: Andrea Mazzantini, Armando Pantanelli, Alessandro Pistone, Fabio Galante, Jocelyn Angloma, Massimo Tarantino, Youri Djorkaeff, Aaron Winter, Ciriaco Sforza, Ivan Zamorano, Nwankwo Kanu, Arturo Di Napoli Stagione 1997-1998, spesi 81.700.000 € Acquisti: Raffaele Nuzzo, Taribo West, Luca Mezzano, Luigi Sartor, Francesco Colonnese, Martin Rivas, Mauro Milanese, Zé Elias, Diego Simeone, Benoît Cauet, Paulo Sousa, Francesco Moriero, Ronaldo, Álvaro Recoba Stagione 1998-1999, spesi 70.500.000 € Acquisti: Sebastien Frey, Dario Simic, Mikael Silvestre, Zoumana Camara, Gilberto da Silva Melo, Andrea Pirlo, Cristiano Zanetti, Ousmane Dabo, Roberto Baggio, Nicola Ventola Stagione 1999-2000, spesi 125.200.000 € Acquisti: Angelo Peruzzi, Giorgio Frezzolini, Fabrizio Ferron, Christian Panucci, Laurent Blanc, Michele Serena, Cyril Domoraud, Iván Ramiro Córdoba, Grigorios Georgatos, Vladimir Jugovic, Clarence Seedorf, Luigi Di Biagio, Adrian Mutu, Christian Vieri Stagione 2000-2001, spesi 97.700.000 € Acquisti: Marco Ballotta, Fabio Macellari, Riccardo Fissore, Vratislav Gresko, Bruno Cirillo, Stefano Lombardi, Stephane Dalmat, Cristian Brocchi, Marcos Vampeta, Francisco Javier Farinós, Robbie Keane, Antonio Pacheco, Marco Ferrante, Anselmo Robbiati, Sixto Peralta, Corrado Colombo, Hakan Sukur Stagione 2001-2002, spesi 107.000.000 € Acquisti: Francesco Toldo, Alberto Fontana, Pasquale Padalino, Gonzalo Sorondo, Marco Materazzi, Nelson Vivas, Sérgio Conceição, Andrés Guglielminpietro, Emre Belözoglu, Okan Buruk, Mohammed Kallon, Adriano, Stagione 2002-2003, spesi 112.700.000 € Acquisti: Mathieu Moreau, Fabio Cannavaro, Daniele Adani, Carlos Alberto Gamarra, Francesco Coco, Ümit Davala, Domenico Morfeo, Matias Almeyda, Hernán Crespo, Gabriel Omar Batistuta, Stagione 2003-2004, spesi 67.800.000 € Acquisti: Alex Cordaz, Thomas Helveg, Jérémie Bréchet, Andy van der Meyde, Sabri Lamouchi, Luciano, Dejan Stankovic, Kily Gonzalez, Giorgios Karagounis, Mario Rebecchi, Fabrizio Biava, Julio Ricardo Cruz Stagione 2004-2005, spesi 6.100.000 € Acquisti: Fabián Héctor Carini, Nicolás Burdisso, Siniša Mihajlovic, Zé Maria Ferreira, Giuseppe Favalli, Edgar Davids, Juan Sebastián Verón, Esteban Matias Cambiasso, Lampros Choutos Stagione 2005-2006, spesi 32.000.000 € Acquisti: Júlio César, Walter Adrián Samuel, Pierre Wome, Luis Figo, David Pizarro, Santiago Solari, César Stagione 2006-2007, spesi 49.300.000 € Acquisti: Fabio Grosso, Maicon, Maxwell, Patrick Vieira, Olivier Dacourt, Mariano Gonzalez, Sebastian Ribas, Zlatan Ibrahimovic, Hernán Crespo Stagione 2007-2008, spesi 40.800.000 € Acquisti: Enrico Alfonso, Christian Chivu, Luis Jimenez, Pelé, Nelson Rivas, David Suazo, Maniche Stagione 2008-2009, spesi 58.900.000 € Acquisti: Sulley Muntari, Mancini, Ricardo Quaresma, Victor Obinna Stagione 2009-2010 (ancora in corso), spesi 90.500.000 €, pareggiato dalle cessioni Acquisti: Lúcio, Thiago Motta, Samuel Eto'o, Wesley Sneijder, Diego Milito, Marko Arnautovic COSA NE PENSI? PARLANE CON MASSIMO

VOGLIA DI VINCERE TRA FATTORI POSITIVI E NEGATIVI

In casa bianconera la voglia di vincere non manca mai. La pancia è sempre vuota, nonostante quattro titoli in due anni e due scudetti consecutivi. La pancia è vuota per i tifosi che dopo due partite pareggiate si sentono come se fossero nel deserto e il Verona l'unica borraccia disponibile. Insomma, c'è voglia di riprendere il cammino dopo due gare da considerare valide sotto certi aspetti e quanto meno lacunose su altri. APPROCCIO ALLA GARA- l'approccio sia contro l'Inter che contro il Verona non ha convinto al 100%. Contro i nerazzurri i bianconeri non hanno giocato male ma hanno dato a fine gara l'impressione di aver giocato un pò con il freno a mano tirato. Contro il Copenaghen, poi, il secondo tempo ha dimostrato che si poteva fare di più nel primo. REAZIONE- ottima la capacità di reagire dopo uno schiaffo. Sia contro l'Inter che contro i danesi reazioni rabbiose e possibilità non solo di pareggiare ma anche di vincere la gara. ERRORI- purtroppo in entrambe i match ci sono state delle imperfezioni difensive letali. Su questo aspetto si può migliorare. GIOCO, OCCASIONI- infine il gioco, apparso fluido e incisivo in più di un tratto delle due sfide. I bianconeri hanno collezionato, infatti un gran numero di palle gol, sinonimo di buona forma, peccato non averle sfruttate. Fattori positivi e negativi, correggere gli errori e ripartire da quanto di buono fatto vedere. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con @pavanmassimo

FERNANDO, PERCHE' SEI TU, FERNANDO...

"Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome, oppure, se non vuoi, giura che sei mio e smetterò io d'essere una Capuleti". Questo diceva Giulietta nella scena numero II dell'opera di Shakespeare. Non sappiamo con precisione se anche Antonio Conte abbia stimolato in questi giorni Llorente con una dichiarazione "Fernando, perchè sei tu Fernando..." forse ideale visto che nel giro di meno di una settimana i bianconeri giocheranno prima con l'Hellas e poi con il Chievo Verona, completando la loro full immersion con la città degli innamorati. Innamorati di Juve, sono tanti e lo è anche Fernando Llorente che aspetta la sua occasione. Possibile, ma non certo, che Antonio Conte gli conceda minuti nella sfida con le due sponde dell'Adige. Partite difficili perchè il pronostico è favorevole e quando il pronostico è a senso unico, le critiche sono dietro l'angolo. Il Copenaghen ne è la prova, al minimo errore la critica è pronta con il fucile puntato. Antonio Conte nel frattempo aspetta dal suo balcone che il bomber Llorente sia pronto, a lui Capuleti e Montecchi non interessano, basta vincere e dopo due pareggi bisogna tornare a sorridere a fine gara. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo @pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO: ADDIRITTURA "TALEBANO"!

Il buono, il brutto e il cattivo si concentra, questa settimana, sui tanti avvenimenti che hanno riguardato la squadra bianconera. Da San Siro a Copenaghen, due pareggi diversi, sempre in rimonta, contro avversari che hanno sfruttato qualche incertezza zebrata. Il buono: la musichetta di Fabio. E' Fabio Quagliarella la nota lieta del martedì Europeo. Per chi aveva qualche dubbio possiamo dissiparlo subito. Fabio è ancora utilissimo, è pronto ad aspettare il suo momento e darà il suo contributo. Da quinta scelta a terza, da indesiderato a protagonista. Nessun rancore, va bene così. Il brutto: le botte di Milano. La rissa di Milano sugli spalti rimane l'episodio peggiore della settimana. Non andiamo a dire chi ha fatto cosa, ma ci vorrebbe da parte di tutti il rispetto di evitare gesti e insulti e soprattutto di non alzare mai le mani. Le persone intelligenti discutono anche animatamente ma non scendono nella violenza verbale e fisica, chi lo fa perde sempre e non solo economicamente... Il cattivo: Antonio Conte, il talebano. Qualcuno vorrebbe farlo passare come il cattivo, colui che è fossilizzato su un modulo come un talebano, colui che non legge la partita, colui che ha perso la fame. Idiozie. Eh si sono idiozie, perche mister Conte ha dato prova in passato con Pogba e con Vidal di non vivere sul mondo dei numeri, semplicemente fa giocare chi è più in forma. Ci possono stare delle opinioni diverse, ma tutti devono ricordarsi che se la Juventus è tornata in alto il merito è di Conte e della società. Non stiamo a ricordare tutti gli elementi positivi del lavoro del mister. Cattivo il mister? Talebano? No per nulla, forse i bocciati sono quei tifosi che per un pareggio in terra danese cancellano quanto di buono fatto in due anni... memoria corta. Cosa ne pensi? clicca e parlane con Massimo

SENZA FAME, NIENTE "FAME"

Fame (gloria) in inglese, come una canzone di Irene Cara, Fame. I'm gonna live forever. Baby remember my name. Gloria, Desidero vivere per sempre, Ricordati il mio nome. Sembra un paradosso o forse solo un gioco di parole, ma per i ragazzi di Antonio Conte, senza fame, sarà difficile ottenere la gloria (fame). Sarà difficile fare una buona Champions League e sarà difficile se non impossibile entrare nella storia con il terzo scudetto consecutivo. La formazione bianconera non è assolutamente in crisi, perchè chi tira in porta 22 volte in una partita e crea dieci occasioni da gol non lo è. La partita di Copenaghen è una parentesi negativa, proprio come quella dell'anno scorso arrivata dopo la grande vittoria per 2-0 con il Napoli. Insomma, la squadra di Antonio Conte deve solo ritrovare una cosa: la fame per tutti i 90 minuti. Siamo sicuri che se i bianconeri avessero giocato il primo tempo come il secondo non avrebbero pareggiato e lo stesso sarebbe successo se con l'Inter avessero giocato gli altri settantacinque minuti come gli ultimi quindici. Insomma, sembra più un fattore di testa che di gambe o altro. https://twitter.com/pavanmassimocosa ne pensi? clicca qui e parlane con @pavanmassimo

LASCIAMOGLI IL PALCOSCENICO... PER UN PO'

Mentre a Napoli si festeggia il primato in classifica, a Torino si lavora e si pensa a come tornare presto in cima. Oggi sfida a Copenaghen, ma domenica si penserà al Verona e alla possibilità di tornare in vetta, sperando che i "cerotti del diavolo" inguaino "i ciucci in salute". Ovviamente è tutto molto teorico, siamo solo all'inizio, ma sicuramente, rispetto alla passata stagione gli avversari sembrano ancora più combattivi. Sempre a livello ipotetico, c'è un elemento che andrà valutato al di la di ogni fatto, la condizione atletica e la preparazione. La squadra di Conte ha una metodologia che dovrebbe essere consolidata. Si conosce dei bianconeri pregi e difetti e "modus operandi", visto che Conte da due anni ha la stessa squadra. L'incertezza, invece, regna sovrana sulle avversarie. Non si sa, quindi come si sono organizzate e come opereranno e se terranno a livello fisico per tutta la stagione. Una dato però e' certo: quest'anno confermarsi sarà difficilissimo, ci vorrà la fame dei tempi d'oro ma nessuno ha voglia di abdicare. cosa ne pensi? Parlane con Massimo

PARAGONE INTER-JUVE? CI SONO DUE DIFFERENZE FONDAMENTALI...

Qualcuno in queste settimane ha paragonato l'Inter di quest'anno di Mazzarri e la prima Juventus di Antonio Conte. Da una parte il confronto ci sta perchè Juventus e Inter con Delneri prima e Stramaccioni poi non avevano fatto bene come non avevano fatto bene l'anno precedente cambiando l'allenatore in corsa. Tuttavia, se il confronto sotto quell'aspetto regge, sotto altri punti di vista non regge per nulla. DISTRUZIONE- abbiamo sempre definito il confronto ingeneroso. La Juventus si è ridotta a due settimi posti dopo la distuzione di Farsopoli, fatti esterni alla società, cessioni obbligate, fatti gravissimi che abbiamo visto essere frutto più di decisioni affrettate e francamente inconcepibili che di altro. L'Inter, invece, è arrivata alla stagione scorsa dopo un lento invecchiamento della rosa, un depauperamento tecnico e decisioni societarie simili a quelle pre Farsopoli. Insomma le conseguenze dal punto di vista dei risultati sono simili, le cause profondamente diverse. ROSA- passiamo alla rosa e analizzando le due rose notiamo una forte differenza nei singoli, almeno gli undici che scesero in campo nel 2011-2012 e gli undici che scendono in campo con l'Inter oggi. L'allenatore: Conte Antonio vs Mazzarri. Due allenatori sanguigni e passionali.Il paragone ci può stare anche se Conte da giocatore aveva già vinto più di uno scudetto. La rosa della Juventus di allora,però rispetto a quella dell'Inter di oggi appare forse con maggior esperienza. Uno come Pirlo di due anni fa l'Inter non lo ha, una difesa con tre elementi così rocciosi come la Juventus di allora l'Inter non li ha. Nel complesso poi i bianconeri apparivano più completi anche in attacco perchè Quagliarella, Matri, Del Piero, Vucinic e Borriello sono superiori nel complesso a Palacio, Milito, Icardi, Belfodil di adesso. Non sappiamo se l'Inter vincerà lo scudetto, ma possiamo già oggi dire che il confronto appare ad oggi un pò forzato, l'Inter per vincere avrà bisogno di una serie di fattori favorevoli che al momento appaiono una combinazione molto difficile, non impossibile, certo, ma difficile. La Juventus 2011-2012 seppe sfruttare il grande lavoro di Conte. Non un miracolo, ma un capolavoro sportivo. Buffon Gianluigi vs Handanovic. Difensori Barzagli Andrea vs Campagnaro. Bonucci Leonardo vs Ranocchia. Chiellini Giorgio vs Juan Jesus De Ceglie vs Jonathan Lichtsteiner Stephan vs Nagatomo Centrocampisti Marchisio Claudio vs Cambiasso Pirlo Andrea vs Taider Vidal Arturo vs Guarin Attaccanti Matri (Del Piero) vs Icardi (Milito) Vucinic vs Palacio cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con @pavanmassimo

INTER-JUVE, DOPO I TRE NO ESTIVI E' SFIDA TOTALE ANCHE SUL MERCATO CON DUE NOMI CALDI

Inter e Juventus non battaglieranno solo domani alle 18.00. Non lotteranno su tutti i palloni fino al novantesimo ed oltre. Le due società continueranno a belligerare sul mercato con obiettivi comuni e piccole ripicche. Quest'anno i bianconeri hanno detto no per almeno tre giocatori: Isla, cercato in tutti i modi, Marrone, sogno mai celato ed infine Matri con tentativi velati ma chiari. I nerazzurri non avevano le risorse sufficienti e dall'altra la dirigenza bianconera non ha voluto rinforzare i rivali. In ogni caso le due società sono pronte a contendersi obiettivi chiari che sono già seguiti e noti da tempo. Nainggolan- Il belga è stato seguito per mesi dall'Inter prima della virata, per ragioni di costo su Taider. Il giocatore però piace tantissimo. Thohir lo vorrebbe prendere come simbolo del suo arrivo. Un indonesiano a San Siro non solo in tribuna ma anche in campo. Un bel colpo d'immagine. Quest'idea cozza con le promesse di Massimo Cellino alla Juventus. Il presidente del Cagliari avrebbe messo la Juventus in prima fila in caso di futura cessione del giocatore. Alla fine, però potrebbero contare i soldi e Thohir forse ne ha di più, ma non è detto... Zuniga- il secondo giocatore conteso è Juan Camilo Zuniga. Sul forte esterno, la Juventus c'è da tempo. Accordo raggiunto, ma ora sia il Napoli che il Barcellona tentano il colpo gobbo mettendo sulla bilancia cifre ingenti. Non dimentichiamo, però che anche l'Inter ha due carte. Una è mister Mazzarri che aveva già provato a contattare Zuniga tempo fa... La seconda carta è Fredy Guarin che in nazionale sta facendo da sponsor del compagno colombiano. Sfida in campo domani, quindi, sfida Mazzarri-Conte, sfida tra due società che sono pronte a contendersi obiettivi comuni. Cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con Massimo

martedì 10 settembre 2013

CREDI DAVVERO?

Una canzone di Vasco Rossi diceva.... "Credi davvero, che sia sincero ....che mi spoglio, di ogni orgoglio davanti a te, non credi di essere un po' ingenuo non credi di essere rimasto un po' indietro, non ti fidare mai, non sono gli uomini ha tradire i loro guai..". Non vi fidatevi mai...perchè dietro a delle parole c'è sempre un fine e quello che abbiamo letto e sentito in questi giorni è chiaro: venderci o meglio farci credere che Fernando Llorente è già stato bocciato, forse per destabilizzare, del resto i giudizi dopo due partite di campionato piacciono a molti, come il quadro di Conte partente a fine stagione. A questo punto la situazione sarebbe paradossale: possibile che Antonio Conte dopo nemmeno due mesi abbia bocciato in modo irreparabile e inequivocabile un giocatore che prende uno degli stipendi più alti della rosa e per il quale è stato (praticamente) ceduto Alessandro Matri. CREDI DAVVERO? Se ci credete davvero che Conte non possa trovare un modo di inserire Llorente negli schemi o quanto meno che lo abbia già bocciato siete un pò "ingenui", proprio come dice la canzone di Vasco Rossi. Conte non ha bocciato nessuno, ha semplicemente rimandato a data da destinarsi l'ingresso dello spagnolo dall'inizio. Quando? La data giusta potrebbe essere Juventus-Verona, la data anticipata potrebbe essere Copenaghen, la sfida impossibile Inter-Juve. Insomma, le possibilità ci sono con 7 partite a strettissimo giro di posta. AFFIATAMENTO- In questi giorni abbiamo sentito parlare di affiatamento tra società e mister e di normale sfogo per delusione. In effetti è così. Llorente era stato bloccato da tempo e in caso di non gradimento non sarebbe stato preso. Ovvio che si tratta di un giocatore diverso rispetto a quelli che Conte utilizza nel modulo attuale, ma che potrebbe essere molto utile in certi tipi di partite. Sappiamo tutti che Conte è molto orgoglioso, deciso, ma non folle e che considera Llorente un patrimonio. Le sue parole di qualche settimana fa, lo confermano: "Llorente viene da un campionato, quello dell'anno scorso, non giocato. Bisogna avere pazienza, sappiamo di aver fatto un ottimo acquisto e per di più a parametro zero. E quindi sono convinto che Llorente e Tevez, insieme a Ogbonna, ci daranno sicuramente una grossa mano". Insomma, per chi paragona Llorrente ad Amauri o che infierisce, predichiamo prudenza, del resto avevamo detto subito che Llorente avrebbe avuto bisogno di almeno due mesi di adattamento. cosa ne pensi? Llorente ce la farà a trovare spazio? clicca qui e parlane con Massimo su twitter

NAZIONALI ED INTER-NAZIONALI: ECCO CHI PUNTA BUFFON!

Oggi Gigi Buffon raggiungerà Fabio Cannavaro, diventando così il calciatore con più presenze della Nazionale italiana. Ovviamente un traguardo bellissimo contro la Repubblica Ceca, la nazionale della moglie Alena Seredova, nello stadio di casa, lo Juventus Stadium. Saranno 136 le presenze in azzurro Buffon. Buffon si è già messo alle spalle delle leggende come gli altri presenti nella top ten:Paolo Maldini 126 (1988 2002), Dino Zoff 112 (1968 -1983); Andrea Pirlo (dal 2002), Gianluca Zambrotta 98 (dal 2002), Giacinto Facchetti 94 (dal 1963 al 1977), Daniele De Rossi 92 (dal 2004), Alessandro Del Piero 91 (dal 1995), Franco Baresi 81 (dal 1982 al 1994). Veri miti del calcio di cui Buffon fa pienamente parte insieme ad Andrea Pirlo. Sarà un modo di celebrare un campione ma non solo perchè Buffon ha in mente numeri ancora più grandi. Per esempio quelli del maggior numero di presenze con la propria nazionale per un giocatore Europeo. Nomi di grandissimo spessore anche qui, con qualche eccezione. Il primo in assoluto è lo sconosciuto Vitālijs Astafjevs Lettonia con 167 presenze dal 26 agosto 1992 al 17 novembre 2010. Al secondo posto un altro sconosciuto, Martin Reim estone con 157 presenze dal 3 giugno 1992 al 6 giugno 2009; al terzo posto una leggenda del calcio tedesco: Lothar Matthäus Germania 150 presenze dal 14 giugno 1980 al 20 giugno 2000; quarto l'unico in attività: Iker Casillas anche lui con 150 presenze dal 3 giugno 2000 al 6 settembre 2013. Proprio Casillas è il vero problema per Buffon con 14 presenze in più. Dopo Casillas un altro estone, Marko Kristal con 143 dal 3 giugno 1992 al 20 aprile 2005. Non troppo distante anche la coppia di svedesi a 143 Thomas Ravelli dal 15 febbraio 1981 all' 11 ottobre 1997 e Anders Svensson dal 27 novembre 1999 al 6 settembre 2013. Segue poi una vecchia conoscenza di Buffon come Lilian Thuram fermo a quota 142 dal 17 agosto 1994 al 13 giugno 2008. Chiude la lista Jari Litmanen che con la Finlandia ha 137 gettoni dal 22 ottobre 1989 17 novembre 2010. Il resto sono giocatori tutti dietro a Buffon, numeri che fanno capire la grandezza del portierone nativo di Carrara. L'estremo difensore bianconero è l'ennesimo esempio di mito e una bandiera che la Juventus è orgogliosa di mostrare. Nazionali verso Internazionali, un pò come la sfida di sabato prossimo con una squadra piena e ricca di italianità contro una che di italiano mantiene solo lo staff tecnico, tra poco perderà pure il presidente e che al massimo avrà in campo un giocatore. sei d'accordo? parlane con @pavanmassimo, cliccando qui.

ANALISI TJ- IN DUE ANNI 4 TROFEI E SOLO IL 10% CIRCA DI INGAGGI IN PIU'

La Juventus vince, ma il modello economico convince, vi spieghiamo perchè dal punto di vista degli ingaggi. AUMENTO E STABILITA' - da due anni ad oggi il monte ingaggi bianconero in questi due anni di gestione Conte si è evoluto, è stato plasmato e soprattutto non presenta più o quasi giocatori fuori dal progetto. Due anni fa (dati Gazzetta dello Sport) la Juventus aveva un totale di 100 milioni di ingaggi così suddiviso: Buffon 6; Amauri 4; Pirlo 3,50; Chiellini 3,50; Toni 3; Iaquinta 3; Vidal 3; Vucinic 3; Marchisio 2,50; Bonucci 2; Quagliarella 2; Lichtsteiner 2; Krasic 1,8; Matri 1,6; Elia 1,5; Grosso 1,5; Storari 1,5; Pazienza 1,4; Barzagli 1,2; De Ceglie 1,2; Pepe 1,2; Del Piero 1; Giaccherini 0,8; Manninger 0,8; Motta 0,8; Estigarribia 0,5; Manninger 0,3. L'anno scorso, invece, il totale del monte ingaggi era salito a 115 milioni di euro (dati Gazzetta dello Sport) , così suddiviso: Buffon 6; Pirlo 3,5; Chiellini 3; Iaquinta 3; Marchisio 3; Vidal 2,7; Vucinic 2,7; Matri 2,2; Quagliarella 2,1; Lucio 2; Barzagli 1,7; Bonucci 1,7; Caceres 1,7; Lichtsteiner 1,7; Bendtner 1,5; Storari 1,5; Asamoah 1,4; Giovinco 1,4; Isla 1,4; De Ceglie 1,3; Pepe 1,3; Padoin 0,7; Giaccherini 0,6; Pogba 0,6; Marrone 0,4; Rubinho (p) 0,2 Oggi il monte ingagg è rimasto stabile a 115 milioni. Tra i bianconeri quello che guadagna di più è Tevez con 4,5 milioni, seguono poi Buffon a 4, Pirlo a 3,5, Vidal 3,5, Llorente 3,5, Vucinic 3, Marchisio 3, Chiellini 2,5, Quagliarella 2,1 Barzagli 2, Lichtsteiner 2, Bonucci 1,8, Caceres 1,7, Storari 1,5, Giovinco 1,4, Asamoah 1,4, Isla 1,4, Pepe 1,3, De Ceglie 1,3, Pogba 1, Ogbonna 0,8, Peluso 0,8, Padoin 0,7, Motta 0,6, Bouy 0,3, Rubinho 0,2. In due anni appare chiaro un dato. I bianconeri hanno aumentato il monte ingaggi del 14% l'anno passato (2012-2013 vs. 2011-2012), mantenendolo invariato il valore in questa stagione. L'elemento di forza rimane comunque la partecipazione alla Champions League che ha garantito maggiori introiti e permesso alla società maggiori investimenti. Quest'anno, poi, i giocatori sono tutti al centro del progetto e non esistono come l'anno scorso e due anni fa, casi alla Amauri o Iaquinta. Va detto, però, che la Juventus dovrà decidere cosa fare nella prossima stagione, sono attesi rinnovi al rialzo come quelli di Vidal e Pogba, quindi per mantenere il totale emolumenti attuale ci dovranno essere delle partenze o delle spalmature. In ogni caso ad oggi con un minimo aumento del monte ingaggi i bianconeri hanno vinto quattro trofei, nessuno ha fatto meglio in Italia. Il Napoli è passato da 41,2 a 74 in due anni.(bravi a vincere la Coppa Italia con soli 41,2 milioni di totale stipendi). L'Inter senza vincere nulla è passata da 145 a 95 e lo stesso Milan da 160 a 105. La Lazio da 50,2 a 62, vincendo l'anno scorso la Coppa Italia (l'anno scorso il monte ingaggi era 66,2 milioni). PER L'EUROPA NON BASTA - appare, però, chiara una riflessione. Questi numeri vanno benissimo per il mercato italiano, tuttavia per il mercato europeo non bastano. I top player europei hanno top ingaggi. Il Psg offre 14 milioni di euro a Cavani e 12 a Thiago Silva. Il Barcellona 13 a Messi, Il Chelsea 11 ad Hazard e 10 a Torres. Lo United 11 a Rooney e 11 a Van Persie. Il Real 11 a Bale e tratta un rinnovo ancora più sostanzioso con Cristiano Ronaldo. Appare chiaro, che quindi il calcio italiano debba trovare una soluzione, in caso contrario si avranno solo stelle in discesa o rilancio come Kaka o campioni che si vogliono riproporre in altri campionati come Higuain e Gomez. La Juventus rappresenta un caso a parte con Vidal e Pogba. Per loro di prevede un aumento di ingaggio, viste le richieste di Real, City, Bayern, pronte a coprire d'oro i due giocatori. Per il resto sono arrivati Tevez e Llorente che si dovranno confermare top in campo oltre che nello stipendio. I bianconeri rimangono però lontani dai top club d'Europa, almeno a livello di spesa. cosa ne pensi? Parlane con Massimo cliccando qui

ZUNIGA: IL RINNOVO RISCHIA DI ESSERE UN BOOMERANG, ECCO PERCHE' LA DIRIGENZA JUVE VINCE COMUNQUE!

Tiene sempre banco il caso Zuniga in casa Napoli. Oggi la Gazzetta dello Sport ha presentato un quadro molto interessante, esaminando i dati di ingaggio dei partenopei. Oggi il giocatore più pagato è Higuain con 5,5 milioni, seguono poi Hamsik a 3; Callejon a 2,6; Reina 2,4; Pandev a 2,3; Albiol a 2,1; Inler e Behrami a 1,4.... Attualmente Zuniga guadagna 800 mila euro e chiaramente chiede di più. Il monte ingaggi del Napoli è di 74 milioni, quello della Juventus a 115. RAGIONAMENTI BIANCONERI - La Juventus al giocatore offre 2,5 milioni di euro comprendendo anche una valorizzazione per il cartellino che ovviamente non verrebbe pagato. Considerando che Zuniga vale almeno 7-8 milioni, un aumento di circa 1,5 milioni di euro lordi (700,000 netti) rispetto agli standard bianconeri sono condivisibili e non dovrebbero innescare problemi nella rosa. La media degli stipendi dei difensori bianconeri varia infatti dai 2, 5 milioni di Chiellini, passando ai 2 milioni di Lichtsteiner e Barzagli agli 1,8 milioni di Bonucci. Insomma, Zuniga prenderebbe il massimo in virtù della sua condizione contrattuale di possibile giocatore a zero euro. Tutto giustificabile e nessuna eccezione. NAPOLI BOOMERANG- Lo stesso non possiamo dire per Napoli. I partenopei con l'offerta a Zuniga, superiore ai 2,5 milioni, secondo fonti partenopee, che ci sembra inverosimile e rischiosa. Un aumento di quel genere a Zuniga scontenterebbe Hamsik e soci perchè si vedrebbero scavalcati o avvicinati dal colombiano che triplicherebbe il proprio stipendio.L'errore sarebbe quello del Napoli di non essere stato capace in questi anni di prolungare ed adeguare il contratto di Zuniga almeno sui livelli dei centrocampisti o di Maggio che prende ben 400,000 euro in più del colombiano. La mossa di tutti o quasi i procuratori della rosa sarebbe quella di presentarsi in sede per chiedere un adeguamento parametrato al livello del giocatore e soprattutto chiedere perchè un difensore può prendere di più di un attaccante. Situazione spinosa, quindi, da gestire al meglio... Probabilmente Zuniga resterà a Napoli, in ogni caso la dirigenza bianconera è riuscita o otterrà un obiettivo. Da un lato aumentare il monte ingaggi del Napoli con conseguente riduzione delle risorse nel mercato o eventualmente, in altro caso, ottenere un giocatore e parametro zero, costoso nell'ingaggio si, ma compatibile con i parametri della società. Cosa ne pensi? Parlane con Massimo

TRE PUNTE IN CERCA DI UNA MAGLIA

I dubbi sulla presenza di Mirko Vucinic per sabato prossimo nella delicatissima sfida di Milano con l'Inter, rilanciano tre candidati che in questi giorni hanno potuto lavorare con calma e mettere il massimo impegno per influenzare le scelte di mister Conte: Quagliarella, Llorente e Giovinco aspettano il loro momento consapevoli che anche quest'anno ci sarà spazio per tutti. LLORENTE - arrivato con grandi aspettative, al momento sta vivendo la lenta fase post inattività. Imballato, lento, spaesato non convince. Avevamo pronosticato per lui un inizio complicato sapendo delle difficoltà dei campioni spagnoli che si spostano all'estero e soprattutto delle difficoltà di chi non ha mai cambiato tante squadre. Questo non vuol dire, però, che Llorente non si possa adattare al nostro calcio. Ci vorrà maggior impegno e lavoro, ma le doti e il coraggio sono dalla sua e chissà che San Siro non possa essere la nuova casa violata dal Re Leone GIOVINCO - sicuramente il talento di Beinasco sperava in un inizio simile a quello della scorsa stagione, quando fu protagonista insieme a Vucinic nelle prime gare dell'anno. Invece, le difficoltà del finale 2012-2013 sono ricomparse e Giovinco non è ancora sceso in campo dall'inizio in gare ufficiali. Sebastian resta fiducioso: "Concorrenza? La stagione è talmente lunga che ci sarà spazio per tutti. La concorrenza fa parte del gioco in una grande squadra, è giusto che sia così. Il mio obiettivo? Fare meglio dell'anno scorso''. QUAGLIARELLA - sembrava già con la valigia in mano. Alla fine e' rimasto e non è arrivato Gilardino. Potrebbe essere una delle grande sorprese della stagione, forse proprio grazie a questo repentino cambio di decisione. L'anno scorso fu decisivo ed incisivo. Chi si ricorda il suo gol a San Siro!? Per gli amanti della cabala, forse, dovrebbe essere schierato dall'inizio. Tre giocatori, caratteristiche diverse, storie diverse e un solo obiettivo: convincere Conte che meritano una maglia per sabato prossimo. cosa ne pensi? Parlane con Massimo

IL BOLLETTINO CHE FA PAURA

Il day after le partite delle nazionali, i tifosi, mister Conte, i compagni aspettano un bollettino: quello delle condizioni mediche dei giocatori che sono in giro per il mondo. La lista dei convocati viene controllata con attenzione e alla fine oltre al risultato conta anche altro e una fatidica domanda: si è fatto male qualcuno ? Le partite del fine settimana hanno messo ko Vucinic e Caceres. Il primo dovrebbe farcela per sabato, per il secondo si aspetta la risonanza. Pochi allenamenti, viaggi massacranti, stress, danneggiano i muscoli e rendono i giocatori più propensi all'infortunio. La domanda rimane sempre la stessa: ma non si può organizzare il calendario in modo diverso? Difficile far coincidere il calendario delle nazionali con quello dei club, ma francamente questi tour de force non fanno altro che creare problemi a giocatori e squadre. Da una parte poi la grandissima voglia ed onore di vedere i propri giocatori portare in alto il vessillo della juventinità anche in maglia azzurra e non azzurra e dall'altro la grande paura che qualcuno possa farsi male, oppure spendere preziose energie che potrebbero poi penalizzare le sfide successive della Juventus nella corsa a Campionato e Champions League. Il desiderio comune è presto le nazionali possano trovare il posto che meritano, che non siano più un intermezzo azzurro nel mare bianconero o di altro colore dei team di appartenenza e che possano avere una collocazione temporale a fine stagione o in una pausa dei campionati che permetta ai tifosi di essere focalizzati al 100% su di loro. Purtroppo, ad oggi, non è così e il bollettino medico interessa di più dei risultati. @pavanmassimo COSA NE PENSI? CHE SPAZIO DOVREBBERO AVERE LE NAZIONALI?

COPERTA LUNGA E COPERTA CORTA

Situazione complessa in casa Juventus. La prima sosta per le nazionali si sta rivelando un vero problema per la truppa di Antonio Conte. La coperta della rosa comincia a perdere qualche filo e dopo Marchisio e Barzagli (che viene centellinato come una medicina) ora la rosa si trova a dover fronteggiare gli acciacchi di Vucinic e Caceres. COPERTA LUNGA- per Vucinic non dovrebbe trattarsi di nulla di grave e il montenegrino dovrebbe esserci sabato. In ogni caso la coperta offensiva e' al momento lunga con Giovinco, Llorente e Quagliarella pronti a sostituire la punta in caso di necessità. COPERTA CORTA- più difficile la situazione al momento in difesa. Con Barzagli da centellinare, l'infortunio al menisco di Caceres (tempi di recupero da stabilire), creano un problema a mister Conte che perde una pedina affidabile e utilissima. Ogbonna vice Barzagli o Bonucci, Peluso vice Chiellini. Manca, quindi un sesto difensore di complemento. Con tutti gli impegni che ci saranno da qui a gennaio, Conte potrebbe già trovarsi in una situazione difficile, serviranno tutti i giocatori e ci vorrà un po' di fortuna per non rimpiangere qualche partenza e qualche mancato arrivo. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

PROBLEMI NAZIONALI !

Le partite della nazionale non restituiranno tutti i giocatori in piena efficienza. Antonio Conte incrocia le dita e spera che Buffon, Ogbonna, Bonucci, Chiellini e Pirlo possano tornare in perfetta forma dopo la gara tra Italia e Repubblica Ceca di martedi a Torino nella casa dello Juventus Stadium. Le preoccupazioni però, dopo gli acciacchi di Vucinic e Caceres aumentano. Da qui a mercoledì massima allerta per Lichtsteiner che giocherà martedì in Norvegia-Svizzera, Pogba in Bilorussia-Francia e Asamoah che martedì 10 settembre volera' fino in Giappone a Yokohama. Piu vicini Isla e Vidal in Spagna per l'amichevole del suo Cile. Possibile, invece che Caceres dopo la botta al ginocchio salti Uruguay-Colombia di martedì. Antonio Conte e con lui i tifosi bianconeri sono preoccupati. Due giocatori acciaccati su dodici non sono un buon biglietto da visita. Positive le indicazioni da Asamoah e Lichtsteiner che hanno segnato ma questo non basta a far sorridere nessuno. Buffon, Bonucci, Chiellini e Pirlo in campo per 90 minuti difficilmente saranno risparmiati dal CT, mercoledì con la Repubblica Ceca. Ed ecco che il problema della gestione dei match si ripropone. In futuro forse, bisognerà sul serio pensare di riservare finestre per le nazionali di altro tipo in modo da non creare problemi alle squadre di club che poi alla fine sono coloro che si accollano i costi reali di gestione dei giocatori e i loro stipendi milionari. Inter-Juve per il momento parte in svantaggio con due giocatori non in perfette condizioni a zero, senza considerare Marchisio e Barzagli. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

CON LE ALI SI VOLA!

Si stanno confermando come i giocatori più in forma e dopo le prime uscite stagionali hanno dimostrato anche in nazionale il loro buon momento a livello di condizione. Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah hanno segnato entrambi con le loro rispettive nazionali. Per Kwadwo un gol con il Ghana, per Licht doppietta con gol di testa e diagonale fulmineo contro l'Islanda. Sono una positiva notizia per mister Conte che ha bisogno assoluto delle ali per far volare la Juventus. Proprio Asa e Licht rappresentano il moto perpetuo in corsia, sono le vittime sacrificali del mister che li vede da vicino e li muove come un giocatore di risiko sposta i carrarmatini. Lichtsteiner- ha impressionato in Supercoppa, ha fatto bene con la Sampdoria e una prestazione onesta con la Lazio. Con l'Inter la prova del nove per confermare il buon momento. Avrà contro giocatori in forma: bella sfida. Asamoah- alti e bassi nelle prime sfide, sta tornando l'Asa di inizio stagione scorsa. Valore di primissimo piano per una corsia sinistra che non vede oltre al ghanese alternative valide. L'anno passato fu protagonista nella sfida dello Stadium, quest'anno ci si aspetta di vederlo ancora sugli scudi, però con una Juventus vincente. Ali che corrono, ali che sorprendono, pedine fondamentali per il gioco di mister Conte, sabato la sfida si giocherà soprattutto ed anche sulle fasce. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

PER ORA SI GIOCA IN COPPIA

All'inizio non sembravano fatti l'uomo per l'altro, Carlos Tevez e Mirko Vucinic non erano inseriti nelle formazioni estive dei quotidiani e sembrava che la coppia titolare, sulla carta, fosse diversa. Tuttavia, alla fine, e' il campo a parlare e spesso quello che i giornalisti dividono, il campo unisce. Così a Chatillon, abbiamo visto scoccare questo amore tecnico tra Tevez e Vucinic con dialoghi stretti, passaggi finì e triangoli che solo chi da del "tu" al pallone può capire. Antonio Conte ha capito subito che la scintilla stava scoccando e dopo il periodo di praticantato ha deciso fin dalla prima gara ufficiale quale sarebbe stata la coppia di inizio stagione. Da una parte Tevez, merce rara tecnicamente e caratterialmente. Dopo il rodaggio estivo l'exploit del tre su tre nelle gare ufficiali. Alcuni definiscono questi gol banali, ma chi gioca sa che segnare non e' mai banale. Dal lato opposto Mirko Vucinic, segno dalla continuità di progetto bianconero, capace di respingere al mittente le critiche estive e di rilanciarsi con impegno multiplo rispetto al passato. Tevez-Vucinic, ad oggi e' questa la coppia bianconera, del domani non c'è certezza perché Conte garantisce a tutti le stesse possibilità. Toccherà a Giovinco, Llorente e Quagliarella sovvertire le gerarchie. @pavanmassimo cosa ne pensi, SEI D'ACCORDO? Parlane con Massimo

GAP A DOPPIA FACCIA

La sfida tra Napoli e Juventus sarà uno dei temi caldi della stagione. E' molto difficile dire adesso se il gap tra bianconeri e azzurri sia aumentato, diminuito o rimasto quello della scorsa stagione. I bianconeri hanno sicuramente acquisito tre giocatori di livello come Tevez, Ogbonna e Llorente. Allo stesso modo anche il Napoli ha ottenuto sul mercato giocatori di valore da valutare in base alle preferenze dei singoli. SeHiguain è meglio o peggio di Cavani lo dirà il campo, anche se gli esperti, ultimamente sembrano preferire l'argentino. Per il resto, per Benítez, sono arrivati giocatori di valore soprattutto in difesa e centrocampo, nomi di caratura internazionale come Callejon, Martens, Albiol. Tuttavia, il vero valore aggiunto è rappresentato dal tecnico spagnolo che grazie alla sua esperienza cercherà di far ottenere al Napoli una caratura più internazionale. Il dullo con la Juventus quindi andrà valutato settimana per settimana soprattutto andando ad osservare la solidità del reparto difensivo dei partenopei, forse il vero tallone d'Achielle della squadra. In casa Juve poi bisognerà vedere quanto peseranno le partenze delle seconde linee come Giaccherini, Matri e Marrone che hanno lasciato l'amaro in bocca a qualcuno. Non sarà tuttavia corsa a due. Attenzione alla Fiorentina, squadra che gioca molto bene. Al Milan, che con Kaka e Matri ha ritrovato entusiasmo e a Inter e Roma, che senza le coppe potranno dire la loro. cosa ne pensi? Parlane con @pavanmassimo