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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

giovedì 28 febbraio 2013

TASTIERA VELENOSA: "CONDIZIONAMENTO MEDIATICO IN ATTO. CARTA CANTA, FANTASIA..."


Ci siamo fatti un rapido giro dei quotidiani stamattina e abbiamo letto con stupore che qualcuno non vuole un arbitro. Un arbitro bravo, che ha fatto bene o quasi sempre bene e che anche la Juventus potrebbe chiaramente indicare come non "amico" visti i precedenti. Non parleremo di questo arbitro perchè secondo noi è un buon arbitro e non lo diciamo noi, ma lo dice la Uefa che lo ha spesso indicato tra i migliori. Tutti gli arbitri sbagliano e possono sbagliare, l'errore sta a monte, vale a dire cominciare giorni prima a parlare di questo arbitro per condizionare l'opinione pubblica indicandolo come amico di questo o di quello. L'errore sta qui perchè si autorizza una parte a essere convinta di queste cose. Abbiamo visto in diretta la crocefissione di Mazzoleni dopo Pechino, nonostante episodi non così eclatanti ma frutto degli errori più dei giocatori che della terna arbitrale. Vediamo chiaramente come l'opinione pubblica (o almeno una parte ben chiara e definita) stia alimentando la partita di venerdì con grandi tensioni per abbassare il livello tecnico a bagarre, azzerare i valori di campo (ben chiari) e rendere tutto frutto del caso. Questo giochino, o condizionamento mediatico in atto, ormai da mesi, non ci appartiene. Ci sono statistiche e dati di fatto che evidenziano come la Juventus sia prima in classifica e sia ancora più in alto nella classifica al netto degli errori arbitrali. Se non basta c'è anche la classifica dei rigori avuti a favore e contro che abbiamo realizzato e pubblicato che evidenzia in modo ancora più chiaro questi fattori. Insomma, carta canta, fantasia e condizionamento "volant".
@pavanmassimo

ANALISI TJ- NAPOLI-JUVE: ATTACCO A CONFRONTO. CAVANI SFIDA LA COOPERATIVA


La sfida di domani potrebbe essere ancora una volta il festival degli attaccanti. L'anno passato segnarono due gol Pandev e un gol Hamsik da una parte e un gol a testa Estigarribia, Pepe e Matri. Proprio due giocatori su tre dei bianconeri saranno assenti per motivi diversi. Uno perchè ceduto a giugno, l'altro perchè non è mai riuscito a recuperare dall'infortunio. Se per il centrocampo abbiamo parlato di Hamsik contro un coro, per l'attacco vige più o meno lo stesso discorso.  Si tratta di un Cavani contro il resto del mondo.
CAVANI HIGHLANDER DEL GOL CONTRO LA COOPERATIVA DEL GOL: I dati di Edison Cavani sono mostruosi, come al solito, come ogni stagione. Un giocatore da ammirare in tutto e per tutto. 23 presenze in campionato: 18 gol, 2055 minuti giocati, un gol ogni 114 minuti. Circa 33 palloni giocati a partita, quasi sempre in modo rapido perchè il suo possesso palla è di soli 01':13" minuti a gara. Qualche errore nel passaggio, visto che la % passaggi riusciti è del 54.3, circa 4 giocate utili a gara, quasi un assist a partita e 4 tiri tiri. La sua valutazione di 22.2 è una delle più alte in assoluto. Domani, insieme a lui, probabilmente ci sarà Pandev. Per il macedone, spesso insidia per i bianconeri, quest'anno 21 presenze 1372 minuti e soli due gol. Meglio di lui Insigne, che potrebbe trovare spazio nella ripresa: 1325 minuti, 26 presenze a spezzoni e ben 4 gol. 
I bianconeri dal canto loro vedono una ditta o se preferite cooperativa del gol. Piccole formiche che giocano per tutti. Attaccanti che si sacrificano e che favoriscono l'inserimento dei compagni. Il più utilizzato da Antonio Conte è Sebastian Giovinco con 24 presenze in campionato e 1583 minuti e Mirko Vucinic con 22 presenze e 1381 minuti. Sono loro due gli indiziati speciale per domani. Giovinco con 7 gol è il capocannoriere del campionato insieme a Fabio Quagliarella che ha la media realizzativa migliore grazie al suo gol ogni 113 minuti.  Infine Alessandro Matri, che ha segnato anche lui 6 gol (come Vucinic) e vanta una media di un gol ogni 117 minuti e il più basso minutaggio tra i quattro (706 minuti). Matri, è però è quello che vanta il miglior rendimento Ivg con 20.4. I numeri sono stranamente molto simili a quelli di Cavani:  32.7 palloni giocati a gara. possesso palla 01':13" % passaggi riusciti 56.4; giocate utili 4.3; palle recuperate 4.5;  palle perse 16.3, assist 1.2; tiri 2.7.Il dato che risalta è il basso numero di tiri, quasi 1,3 in meno di Cavani. 
Domani sarà sfida, quindi tra Cavani e la cooperativa bianconera. L'uruguaiano ha segnato 18 gol sui 46 totali del Napoli, incidenza quasi del 40%. La Juventus ha segnato con i suoi migliori due interpreti (Giovinco-Quagliarella), 13 gol su 53, 26% di incidenza che si abbassa a un'incidenza del 24% se giocassero Matri e Vucinic o Vucinic e Giovinco. Chiaro riferimento che le bocche di fuoco bianconere hanno minor incidenza dell'unico cannone partenopeo.
La sfida, relativamente all'attacco la vince, quindi Cavani, ma e c'è fortunatamente un ma, le pedine bianconere possono con il loro modo di giocare favorire i centrocampisti e far girare l'ago della bilancia. Proprio a Pechino e nelle due sfide a Torino, l'incidenza di questo fattore è risultata decisiva, lo sarà anche domani? Barzagli&C. fermate Cavani e tutto sarà più semplice.
@oavanmassimo

ANALISI TJ- NAPOLI-JUVE: CENTROCAMPO A CONFRONTO.TENORE CONTRO CORO!


La sfida tra Juventus e Napoli sarà animata ed animosa soprattutto a centrocampo.
TENORE CONTRO CORO: Da una parte il tenore Marek Hamsik, dall'altra il coro bianconero. Hamsik è assolutamente il faro del Napoli. Valutazione IVG altissima, pari a 21, possesso palla di circa 3 minuti a gara, quasi il 70% di passaggi riusciti e circa 6 palle recuperati a gara. Quasi 2 tiri e quasi 2 assist. un giocatore completo, universale, fortissimo. Per lui 26 presenze e 2288 minuti, dopo De Sanctis il livello più alto. Da lui venerdì partiranno i pericoli maggiori per la sua capacità di inserirsi. Insieme a lui venerdi dovrebbero esserci Inler e Behrami. Due guardie svizzere che quest'anno hanno giocato molto. 25 presenze Inler, 23 Behrami ma più minuti per l'ex viola. Il centrocampista ex Fiorentina è infatti il ruba palloni, il giocatore di carattere che trova l'alter ego bianconero in Arturo Vidal.
Venerdì saranno scontri epici perchè i bianconeri dovrebbero fronteggiare il centrocampo azzurro con Pirlo-Marchisio e Vidal. Proprio quest'ultimo, dopo il turno di riposo con il Siena è attesissimo al San Paolo. A centrocampo Pirlo è proprio l'insostituibile di Conte con 1957 minuti giocati e 22 presenze, seguito da Vidal con 21 e Marchisio con 20. 
Del centrocampo bianconero si può dire tutto e il contrario di tutto. Precisione e classe con Pirlo, potenza, gol e corsa con Vidal, dedizione, imprevedibilità e assolutà grandezza con Marchisio. Un mix che si integra alla perfezione e che rende la squadra imprevedibile. Attenzione poi ai cambi in corsa. All'andata decisero Pogba e Caceres. La panchina bianconera è ricca, quella partenopea meno.
SFIDA IN CORSIA: impossibile non parlare delle due fasce. Sarà quasi sicuramente Maggio-Zuniga contro Lichtsteiner-Asamoah. Peluso e Armero restano in panchina pronti all'uso. Proprio il ruolo propulsivo dei difensori sarà determinante. Mazzarri ha risparmiato i suoi consapevole che il doppio ruolo (offensivo e difensivo) sarà  deteminante. Proprio Asamoah sarà l'ago della bilancia. Se saprà ritrovare la sua lucidità pre Coppa d'Africa potrebbe essere il valore aggiunto. La sua valutazione IVG, prima del viaggio era altissima, ora è intorno al 20.4. con ben 14 palloni recuperati e 1,3 assist. Antonio Conte dopo aver visto il miglior Lichtsteiner di stagione attende anche il miglior Asa.
Quale squadra ha il miglior centrocampo? Beh, senza voler essere di parte, quello bianconero sembra una spanna sopra. Un solo elemento rende tutto più incerto: Marek Hamsik . Lo slovacco è veramente l'elemento in più che può variare l'equilibrio e rendere meno netto il divario. Proprio tenore contro coro sembra la cartolina migliore per descrivere la sfida.
@pavanmassimo

ANALISI TJ- NAPOLI-JUVE: DIFESE A CONFRONTO. TRA INTOCCABILI E IL SEMPRE PRESENTE


Juventus e Napoli si sfideranno venerdì sera. Di fronte due squadre che in difesa sanno fare bene
PORTIERE: BUFFON VS DE SANCTIS.  Divisi da quasi un anno di differenza, quasi sempre presenti in campionato sono il valore aggiunto delle due squadre. Baluardi invalicabili. Buffon ha raggiunto nelle ultime partite la vetta stagionale, con interventi mai banali e risolutivi. De Sanctis non ha iniziato al meglio il 2013, ma rimane, comunque, una sicurezza. Buffon ha subito 17 gol, De Sanctis 21.
II Napoli (Europa League esclusa) ha subito solo due gol nelle ultime cinque partite, la Juventus tre (coppe escluse). La difesa bianconera si conferma dall'anno scorso la migliore del torneo, mentre Mazzarri è sempre stato un grande tattico e ottimo nell'organizzare la fase arretrata. Entrambi gli schieramenti utilizzano la difesa a tre.
I CARDINI: 3 CONTRO 3: Venerdì sera sarà, probabilmente sfida tra il trio collaudato: Chiellini-Barzagli-Bonucci e il trio partenopeo formato da Campagnaro, Cannavaro e uno tra Britos e Gamberini. Proprio nel Napoli vige l'incertezza. I partenopei stanno convivendo con Hugo Campagnaro, ormai promessosi altrove per giugno. Rolando e Britos scalpitano, ma Campagnaro rimane comunque un punto fermo di Mazzarri e il miglior difensore in rosa. 
Dal punto di vista del minutaggio, Cannavaro, Campagnaro e Gamberini sono i più utilizzati con 21, 22 e 20 presenze. Segue appunto Britos, con sole 13 presenze ma ben 1,000 minuti.
Nella Juventus Barzagli è intoccabile (25 gettoni), segue Bonucci con 22 e infine Chiellini e Caceres con 14.  Proprio Barzagli con 2222 minuti è il giocatore in assoluto più utilizzato.
L'impressione generale è che entrambe le squadra abbiano una difesa solida e forte. Incredibile che nelle ultime sfide ci siano stati sempre risultati con più di almeno due gol. Si passa infatti dal 2-0 di Torino al 4-2 della Supercoppa, lo 0-2 per il Napoli in Coppa Italia, il 3-0 bianconero ancora allo Stadium e il 3-3 al San Paolo. Insomma, le difese dovranno migliorare per non incorrere ancora in una serata no.
Ad oggi quella bianconera ci sembra il reparto migliore, più collaudato, più sicuro, ma gli attaccanti partenopei venerdì saranno i peggiori clienti possibili, soprattutto Hamsik e Cavani che spesso e volentieri hanno subito a Buffon&C.
@pavanmassimo

martedì 26 febbraio 2013

NON CADIAMO NELLA TRAPPOLA


La trappola è messa: dividere. Quello che la passione bianconera unisce non va diviso. Il pubblico bianconero deve ritrovare l'unità, che non ha mai perso. Abbiamo sentito qualche polemica sterile in questi giorni: dallo stadio poco vivo, fino alle voci di un Conte partente. Megliio non cadere nel tranello. La Juventus può perdere la sua forza solo con la divisione. La Juventus è una squadra forte ma è come una macchina che ha bisogno di tutto e tutti per funzionare. L'autista, il pilota e' Conte che sa guidare e indica la via come un gos, i meccanici sono la dirigenza che creano e mettono a punto la rosa, i giocatori sono le parti essenziali della macchina. Tanti ingranaggi che si devono aiutare l'uno con 'altro perchè se le gomme non sono a posto, si finisce fuori strada, se Buffon non pone freno agli attaccanti non si vincono le partite, se Barzagli non ammortizza le incursioni non si resta primi in classifica. Insomma c'è bisogno di tutto, anche del pubblico: il pubblico è la benzina, che costa cara in questo periodo come la passione. Il pubblico è la linfa dello sport, va rispettato, ma va anche capito e va tenuto come bene prezioso. Il pubblico però deve restare unito, non farsi prendere dalla frenesia dei fischi e capire che questa macchina ora in pole position, una volta era in terza fila. Non cadiamo nella trappola o finiremo ancora fuori strada...
@pavanmassimo

IL LAMENTO PARTE DA LONTANO


Non uno ma due rigori, il tecnico dei partenopei non accetta un risultato più che giusto, vista la partita e comincia la lunga lamentela che ci accompagnerà fino al termine della partita. Dimenticando di proposito quando succede nell'area partenopea (da ormai più di un anno) si preferisce vedere in casa d'altri. Fortunatamente venerdì c'è la resa dei conti unidirezionale nel senso che sarà una sfida decisiva solo nel caso in cui vincesse la Juventus. Per i bianconeri sarà la partita della vita e così anche per il Napoli. Una sfida sentitissima da quella Supercoppa, dopo averli battuti nettamente in campionato. Sarà una lunga vigilia che parte da domani, la Juventus venerdì dovrà essere brava ad evitare la ripartenze del Napoli, ci vorrà un cuore immenso e una grande Juve, il Napoli di Udine e' molto vivo.
@pavanmassimo

UN "SAINTS" SIGLERA' LA PACE TRA JUVE E FIORENTINA?


Il Southampton Football Club è una società di calcio con sede a Southampton, città dell'Hampshire, in Inghilterra. Il club è conosciuto anche con il soprannome "The Saints". Vi parliamo di Southampton non per ragioni climatiche o per consigliarvi una vacanza ma perchè semplicemente al Southampton gioca Gaston Ramirez entrato prepotentemente nell'ottica bianconera ma non solo, anche della Fiorentina. Le due società lo seguono dai tempi di Bologna, quando l'uruguiano volò via in Inghilterra e i felsinei incassarano un bel gruzzolo (14 milioni). Oggi a otto mesi di distanza le cose per Ramirez non vanno benissimo con diciotto presenze e soli tre gol. Tanta panchina e tanta nostalgia dell'Italia. Si profila una guerra tra Juventus e Fiorentina? Forse, ma ci sarebbe una soluzione che acconteterebbe tutti. Il Southampton per lasciare andare Ramirez chiede 10 milioni di euro, avendone sborsati quattordici in estate, oppure il cartellino di Frederik Sorensen (valutato circa 8 milioni) e un conguaglio. La Juventus detiene la metà del cartellino del giocatore e potrebbe accettare di venderlo definitivamente, liquidando il Bologna per la parte restante. Con Ramirez in mano i bianconeri poi busserebbero alle porte di casa Della Valle per imbastire l'operazione Jovetic all'insegna della cordialità e del rispetto. Insomma, un'operazione di rappacificazione con una valutazione del montenegrino di circa 30 milioni limata da contropartite tecniche che potrebbero essere anche due (Ramirez e un altro giocatore). A Torino ci pensano: sarà un "Saints" a siglare la tanto attesa pace?
@pavanmassimo

fallo anche a Napoli!


Sebastian Giovinco ieri e' tornato al gol. Un gol importante che lo lancia al vertice dei marcatori stagionali bianconeri con undici gol. Sette gol in campionato come Fabio Quagliarella, uno un più di Matri e Vucinic. L'attaccante di Beinasco ha zittito tutti dopo quel gol. Voglia di rivalsa, voglia di dimostrare di essere da Juve, tanta rabbia dopo le critiche, forse eccessive. Chi ama la Juve, chi ama il gioco di Conte, può criticare Giovinco e tutti i giocatori quando ci sono errori, ma anche sostenerlo nei momenti bui. Le ultime settimane lo sono state e tra le critiche cattive, ci sono state anche le nostre, intese come positive e da stimolo. Con il gol di ieri Giovinco stacca tutti, pone distanza dagli altri attaccanti e si candida a una maglia per la partita più importante dell'anno a livello nazionale. La sfida del San Paolo potrebbe valere tantissimo in caso di vittoria bianconera. Ci piacerebbe rivedere quel gesto del silenzio in terra campana: Giovinco, zittisci tutti ancora un volta.
@pavanmassimo


ANTIPASTO DI JUVE, VENERDÌ IL PIATTO FORTE!


In attesa della sfida del primo marzo il campionato offre il Siena come avversario della domenica. Partita complicata contro un avversario in forma e con qualche assenza come Versassola e Sestu. Antonio Conte sceglie la formazione migliore lasciando a riposo all'inizio solo Chiellini e Vidal.
INIZIO FORTE : entrambe le squadre partono forte. Il Siena pressa in maniera ossessiva e la Juventus tenta la velocità e le giocate in verticale. L'inizio e' gradevole anche se a parte una punizione di Pirlo non ci sono occasioni. La Juventus cresce al quindicesimo. Belle azioni bianconere: prima un tiro alto di Lichtsteiner e poi un'azione bellissima con scambi stretti e Marchisio che non arriva all'appuntamento per poco. Lo stesso Marchisio tira bene al ventesimo ma Pegolo compie la prima magia di giornata.
PEGOLO SI E PEGOLO NO: Pegolo croce e delizia del Siena. Dopo l'ennesima parata di livello su Giovinco, il portiere senese su un bel taglio di Vucinic non blocca e respinge su Lichtsteiner che insacca alla grandissima.
Il primo tempo si chiude con la Juventus che cerca il raddoppio e il Siena che non corre pericoli. Un buon primo tempo ma un solo gol che lascia la gara aperta.
Il secondo tempo parte con lentezza e i bianconeri meno aggressivi e ritmi meno alti.  Ci prova ancora la Juventus e Pirlo prova a far venire giù lo stadio, ma il pallonetto esce di un nulla. Conte sostituisce un discontinuo Vucinic con Matri e il Siena Pozzi con Valiani.
RINASCITA GIOVINCO E MIRACOLO BUFFON: al minuto settantaquattro Giovinco segna un bellissimo gol e chiude virtualmente la partita. Il gol e' bello e corona una partita arcigna di Giovinco che ha dimostrato da subito di essere l'attaccante più in palla. Dopo il gol la difesa bianconera dimentica Emeghara e il ghanese regala un colpo di testa bellissimo a cui risponde Buffon da campione.  Episodio non carino sono i mezzi fischi a Giovinco al momento dell'uscita, ci vorrebbe più comprensione. La Juventus nel finale soffre e il Siena tenta il gol e arriva anche il palo di Terlizzi. 
La partita viene chiusa definitivamente da Paul Pogba con ormai la sua specialità, il tiro da fuori. Un tre a zero forse troppo pesante per un Siena che forse meritava un gol. Ci si sposta ora a Napoli per la partita dell'anno, male che vada saremo a più quattro al calcio d'inizio.
@pavanmassimo

SENSIBILITA' ZERO


Il calcio e' una macchina che ti prende ti frulla e ti lascia li. A volte sei inserito in una lavatrice e giro giri giri e non ti fermi più. Leggendo oggi di Simone Pepe messo in vendita perché infortunato ci siamo chiesti. A chi giova mettere in giro queste voci? Beh la risposta e' chiara ed inequivocabile, a nessuno. Perché colpire in un momento difficile una persona già con il morale non alle stelle? Perché mettere il classico dito nella piaga? Il calcio frulla tutto e tutti, ma forse a volte ci vorrebbe un minimo di sensibilità, tatto e rispetto per le persone, soprattutto se vivono un momento non felice. Abbiamo ricevuto la settimana scorsa 1,000 lettere per Simone Pepe, messaggi d'amore, d'affetto e abbiamo visto la vicinanza della Juve. La società bianconera e' vicina al suo giocatore e al momento nessuna trattativa viene considerata anche perché nessun acquirente offre denaro a busta chiusa per chi non gioca da tempo. Tutti con Simone, quindi, sperando possa tornare il prima possibile. 
@pavanmassimo

L'INCOMPRENSIBILE CASO IMMOBILE: DA QUEI 59 MINUTI


Panchina contro l'Udinese, 6 minuti al posto di Borriello a Parma, panchina con la Lazio, 59 minuti con la Juventus. Proprio da quei 59 minuti contro la Juventus Ciro Immobile non è stato più titolare a Genova e il tecnico Ballardini gli ha preferito altri giocatori con Floro  Flores, Bertolacci e Borriello su tutti. Tanta panchina, tanta rabbia e tanta voglia di emergere. Il gol manca da quello bellissimo con l'Inter, l'assist dalla sfida con il Bologna. Da quel momento solo delusioni per un giocatore che avrebbe potuto giocare di più. Dove? A Torino. Lecito immaginare che se Anelka ha trovato posto, probabilmente anche Immobile avrebbe giocato di più di quei 59 minuti, tra Coppa Italia, Campionato e Champions le occasioni sarebbero state molteplici. La Juventus è infastidita, ovviamente Immobile a gennaio era un obiettivo. E' stata rispettata la volontà del Genoa di tenerlo, come da accordi, ma per vederlo in panchina a Genova, tanto valeva forse tenerlo a Torino no?
@pavanmassimo

QUANTO COSTANO! NOMI IMPOSSIBILI O SACRIFICIO?


In questi giorni sentiamo tanti discorsi già proiettati alla prossima stagione. Da una parte e' giusto parlare e ipotizzare i nomi di coloro che potrebbero migliorare la rosa nella prossima stagione. Dall'altra parte e' anche giusto evidenziare come questa Juventus, almeno dal punto di vista offensivo, stia facendo bene con dodici gol realizzati in più della scorsa stagione.
I vari discorsi su Sanchez, Jovetic, Belfodil, Lewandowski, Suarez, Gomez, Higuain sono tutti leciti, ma tra il sogno e la realtà poi c'è di mezzo la quotazione, l'opportunità e la disponibilità economica. Difficile che per la prossima stagione la Juventus possa spendere più di 20-25 milioni al netto delle cessioni per il mercato. Impossibile, quindi aspirare a quelli che hanno una quotazione da 35-40 milioni senza un sacrificio. A questo punto subentra la razionalità: conviene alla Juventus vendere e privarsi di uno dei suoi ingranaggi per riempire il vuoto in attacco ? Il dibattito e' lecito. Da una parte c'è chi dice no, perché squadra che vince non si cambia. Dall'altra c'è chi dice si, a patto che ci siano già i sostituti giusti in rampa di lancio. La sensazione generale e' che qualcosa possa anche bollire in pentola, ma per farla aprire ci vorrà veramente un'offerta fuori da ogni logica, un esempio? Ricordate Zidane? Ecco la strada sarebbe quella, in caso contrario meglio evitare rischi, perché chi ha i campioni, sicuramente, non li regala. O quanto meno non li regala alla Juventus.
@pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO - BUONO INTERNAZIONALE PER UN CATTIVO DA CALENDARIO


Come al solito ci troviamo ad analizzare i fatti settimanali nella nostra rubrica che pesca il bello e il brutto della settimana passata.
IL BUONO: l'aria del Celtic Park, aria di Champions e quella musichetta che trasforma tutto e tutti. La Juventus martedì scorso ha suonato la carica come Braveheart in terra di Scozia. Ha colpito a freddo le truppe scozzesi, le ha lasciate sfogare per quasi tutta la partita mentre imperversavano alla ricerca del pareggio. Non ha ceduto e poi le ha colpite ancora. Tattica da Champions, tattica furba, tattica vincente. Cosa pagheremmo per rivederla a Napoli? Il buono però passa dalla Scozia all'Argentina e si chiama David Trezeguet. Il suo gol all'Estudiantes ha quel sapore indelebile del campione che non tramonta mai. E' un sapore che prende e vola dall'Argentina all'Australia dove Del Piero sta riportando il Sidney in zona playoff con gol ed assist. E' un bel sapore bianconero che non tramonta mai.
IL BRUTTO: l'intervento di Totti su Pirlo è brutto. Non ci raccontate che sono cose di campo. Non ci raccontate fatti triti e ritriti, perchè se quell'intervento lo avesse fatto un giocatore bianconero oggi saremmo qui ad aprire il processo e a discuterne. Il fatto non è il fallo di Totti, il fatto è il fallo sistematico su Andrea Pirlo. Il centrocampista è un patrimonio tartassato che subisce falli in modo costante e metodico. Forse un cartellino giallo in più per chi cerca di abbattere il "panda bianconero" sarebbe gradito.
IL CATTIVO: Il calendario compresso che non permette alle squadre di recuperare è il lupo cattivo settimanale. Tanto difficile mettere di "default" che ci gioca martedì o mercoledì la Champions deve giocare la domenica e chi gioca il giovedì l'Europa League slitta al lunedì? Mistero...
@pavanmassimo

UN PANDA DA SALVARE


L'intervento di Francesco Totti di sabato ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Attimi di paura e preoccupazione. Secondi che sembravano mesi, minuti che sembravano anni. L'intervento dell'attaccante giallorosso ha provocato una ferita al centrocampista e alla luce del modo di giocare di Pirlo anche un problema nel gioco bianconero con il talento bresciano che ne ha risentito. Impossibile non evidenziare il ginocchio grande come "un melone" a fine partita, così come Pirlo, da combattente abbia voluto rimanere in campo stringendo i denti, dimostrando personalità e soffrendo come un leone. Rimane però un dato inconfutabile che abbiamo visto anche il martedì precedente in Coppa e che vediamo ogni qualvolta Pirlo entra in campo: le squadra avversarie tartassano di fallì Andrea Pirlo. Gioco rude, interventi a ripetizione, falli cattivi, tattici, caviglie azzannate, polpacci colpiti e qualsiasi arma diventa lecita per fermare il fulcro del gioco bianconero. Lo spettacolo ne risente, chi ama le giocate di classe ne risente e soprattutto, quando gli arbitri non intervengono, gli avversari si sentono autorizzati a "utilizzare questo trattamento personalizzato" per il numero 21 bianconero. Basterebbe poco per evitare l'estinzione di questo "Panda" che tutta l'Europa invidia ai bianconeri. Basterebbe applicare il regolamente e ammonire quando il fallo è cattivo e intenzionale e espellere se si entra per far male o intimidire. Sicuramente Totti non l'ha fatto apposta, ma poteva finire male. Quegli attimi di paura sono attimi che fanno male al calcio, chi ama questo sport deve tutelare i campioni, questo non vuol dire nessun trattamente di favore, ma solo applicazione del regolamento alla lettera. In serie A di campioni ce ne sono ormai pochi, evitiamone l'estinzione.
@pavanmassimo

lunedì 18 febbraio 2013

STRANE COINCIDENZE: CONTE HA RAGIONE! E SPUNTA UN MOTIVO...


Vi dimostriamo, come al solito che Antonio Conte ha ragione, non parla a vanvera. Come ve lo dimostriamo? come al solito, con i fatti, come la classifica dei rigori pubblicata dalla nostra redazione a inizio mese  che evidenziava il record mondiale di pochi rigori a sfavore (ancora vigente) detenuto da una società. (LEGGI QUI PER VEDERE I NUMERI)
All'inizio (la settimana scorsa) sulle lamentele di Conte avevamo pensato: "Si ha ragione, ma le esigenze televisive costringono ad avere una grande al sabato!".  Poi siamo andati a fondo nella questione e abbiamo analizzato chiedendoci: ma sabato prossimo (23 febbraio), che big match c'è di sabato, che grande sfida c'è, quale grande del calcio italiano gioca il sabato? La tv chi ha voluto in campo? Controlliamo e notiamo con estrema soddisfazione che il big match di sabato 23 febbraio è Genoa-Palermo ore 20:45. La Juventus giocherà, invece domenica pomeriggio ore 15,00.
La domanda viene spontanea. Per quale motivo Roma-Juventus non è stata giocata domenica alle 15,00, oppure domenica alle 18,00, invece di sabato sera? Alcuni ci risponderanno che Roma-Juventus deve essere una partita serale, allora, la nuova domanda è: perchè non domenica sera allora con Fiorentina-Inter al lunedì? Mistero...
Dall'analisi dei due turni, non solo appare la Juventus come svantaggiata (meno giorni di riposo), ma anche l'Inter. Il Napoli, infatti gioca una gara alla domenica e una al lunedì,  la Lazio addirittura due il lunedì, come mai l'Inter (oltretutto con Fiorentina e Milan), entrambe la domenica? Chi avvantaggia questo calendario? La risposta non la sappiamo, però vi consigliamo di andare a vedere chi è presente in Lega e chi no, chi è stato eletto e chi no. Ognuno è libero di pensare in modo fantasioso, il mistero del calendario però rimane... ed è un fatto, non una supposizione come quelle di altri allenatori o società.
@pavanmassimo
Ecco le date delle partite dei due turni: 
Milan-Parma  venerdi 15 feb  ore 20,45
Roma-Juventus sabato 16 feb ore 20,45
Siena-Lazio  lun 18 feb, 20:45
Napoli-Sampdoria dom 17 feb ore 15,00
Fiorentina-Inter dom 17 feb ore 20,45
Sampdoria-Chievo Verona dom 24 feb, 12:30
Palermo-Genoa sab 23 feb, 20:45
Lazio-Pescara lun 25 feb, 21:00
Juventus-Siena  domenica ore 15,00
Inter-Milan dom 24 feb, 20:45
Udinese-Napoli lun 25 feb, 19:00

DURO CONFRONTO? NO..


Nella giornata di ieri, spifferi di corridoio ci hanno parlato di un duro confronto negli spogliatoi bianconeri. Se per duro confronto si intende una dura reprimenda di Conte e una dura arrabbiatura, si è vero. Conte non è abituato a perdere, non è adatto a perdere e la rabbia di Conte negli spogliatoi, era la rabbia di tutti i tifosi nel post partita di sabato. La rabbia per un calendario compresso, per un brutto azzoppamento di un uomo simbolo, ma anche la rabbia per qualche prestazione sottotono. Siamo sicuri che domenica vedremo una squadra diversa: tosta, convinta, determinata e cattiva in campo. Impossibile non immaginare che si tenterà in modo determinato la vittoria per vivere la sfida del primo marzo, che ormai incombe, con il margine minimo di quattro punti che permetterà di mantenere in ogni caso il primo posto. Conte già alla fine della sfida ha parlato in modo sereno ma fermo alla squadra, nessun caso, nessun duro confronto, nessuna polemica, solo la chiara e netta realtà: la Juventus deve cambiare marcia in trasferta se vuole vincere ancora in Italia. Rimane però una certezza: la squadra, i tifosi, la società, sono un blocco unico, come sono stati dal primo giorno dell'era Conte, senza unità non si vince.
@pavanmassimo

TRA IL BENE E IL MALE


Difficile digerire la sconfitta con la Roma. Una partita nata benino con buon gioco e finita nel mare della stanchezza, degli errori e delle incomprensioni di gioco, una sconfitta che brucia ed è la quarta, la seconda nel post Natale. Troppe, forse troppe, anche se gli avversari non accelerano e perdono un'occasione, aiutando in realtà la digestione, come un maalox post abbuffata. L'impressione generale e' che questa squadra stia facendo grandi cose ma che nel post Champions stia soffrendo per motivi, fisici ma anche psicologici. Per potersi fregiare dello scudetto ormai appare chiara una cosa che avevamo già notato prima di Roma-Juventus. Bisognerà vincere o quanto meno migliorare i risultati  con certe squadre in trasferta perché la Juventus dovrà giocare ancora con Inter, Lazio e Napoli e sarà obbligatorio fare il massimo dei punti, modificando il trend negativo. La Juventus sta facendo bene, impossibile negarlo, ma contro le prime della classe, escluse le tre vittorie con Fiorentina, Roma all'andata e Napoli all'andata i conti non tornano. Ci si trova tra il bene di una grande stagione e il male di queste partite, per rendere straordinaria l'annata bisognerà fare benissimo il primo marzo.
@pavanmassimo

SCUDETTO DECISO SU UN CAMPO DI PATATE?


Il Napoli si lamenta del terreno di gioco, non vince e pensa a questo nuovo tipo di lamentele, giuste, che però arrivano solo quando i risultati non ci sono. Questa settimana il terreno sarà rifatto, ma il rischio che il primo marzo la sfida più importante dell'anno si giochi su un campo di patate e' alto. Non è la prima volta che si gioca su un campo atroce, già in Napoli-Fiorentina avevamo visto una bella spiaggia al San Paolo. Dispiace che una società organizzata come il Napoli non riesca nemmeno a usufruire di un terreno di gioco decente. Possibile, ma speriamo non sia così che il primo marzo il terreno di gioco sia come oggi, il calcio italiano offrirebbe una delle peggiori figure degli ultimi anni. Ovviamente la Juventus a giocare su un terreno del genere non sarebbe né favorita,né sfavorita, come del resto il Napoli essendo due squadre che amano giocare a calcio e non a calci.   La speranza di tutti coloro che amano lo spettacolo e vedere giocare a calcio e' che il Napoli sia in grado di mettere a posto il terreno di gioco per offrire una partita regolare. 
@pavanmassimo

NOTA STONATA SANREMESE


La Juventus stona. Dopo il coro di Glasgow, nella notte in cui il cantante di origine laziale Marco Mengoni, vince il Festival di Sanremo con una bella canzone, la squadra bianconera si riscopre poco armonica e fuori spartito, rimediando una sonora ed amara sconfitta. Poca armonia, stonano tutti. Conte non le manda a dire, come al solito e richiama tutti all'ordine. Impossibile, però, per i bianconeri avere la lucidità necessaria con questo alto numero di sfide. Ieri la squadra e' sembrata stanca e nel secondo tempo capace di giocare solo a tratti. Troppo poco per coltivare ambizioni alte, sufficiente, per capire gli errori e rimettersi a lavorare, consapevoli che stasera il Napoli sarà molto ma molto vicino. Difficile credere alla caduta dei partenopei, troppo alte le motivazioni, inesistente la stanchezza, insomma la sfida del primo marzo e' lanciata ancora di più.
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IL MOSTRO DI LOCHNESS


Loch Ness è un lago d'acqua dolce situato nelle Highlands scozzesi a Sud-Ovest di Inverness. Glasgow e Il famoso lago distano circa 200 km. La Juventus quattro giorni dopo la bella partita giocata in Scozia, dimentica di scendere in campo nel secondo tempo e rimane negli spogliatoi. Ne esce fuori un "mostro" di Lochness che non gioca da squadra. Gioca in modo disunito e per dirlo alla Conte, suona la cornamusa ognuno per conto suo senza spartito. Ne esce fuori una sconfitta giusta, poche occasioni bianconere e forse la giustificazione nella stanchezza. I bianconeri sono andati a corrente alternata. Bene a tratti nel primo tempo, male nella ripresa. Stasera per i bianconeri ci potrebbe essere un Napoli più vicino. Probabilmente il primo marzo capiremo qualcosa in più su questa stagione, almeno in Italia, sperando di non rivedere questa creatura mostruosa della ripresa.
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POCA JUVE, TANTA ROMA...


La sfida di oggi aveva mille motivazione. Da una parte chi si gioca tutta la credibilità, dall'altra chi voleva tenere il vantaggio.
RITMO ALTO ALL'INIZIO E ROMA CHIUSA: la sfida parte subito a ritmo alto.  Partita bella vibrante con occasioni da una parte e dall'altra. La Roma conferma quanto ci aspettavamo: pericolosa davanti e vulnerabile dietro. A Osvaldo capitano nei primi dieci minuti subito due palle buone e in una, solo davanti a Buffon, l'Italo-argentino perde il tempo. La Juventus ha il pallino del gioco in mano ma non trova il varco giusto.  Al diciottesimo grande occasione Juve con Stekelenburg in versione mostro che la toglie dall'angolo basso.  La partita e' comunque equilibrata con la Roma che attende ben chiusa e la Roma che crea in contropiede. Alla mezz'ora paura per Pirlo colpito in modo durissimo da Totti. Crediamo alla buona fede del giallorosso, ma il colpo era al limite con Pirlo che subisce un taglio bruttissimo. La sfida vede il solito copione in tutto il primo tempo con la Juve avanti, ma troppi errori bianconeri in costruzione.  Primo tempo molto combattuto con la Roma aggressiva e la Juventus in controllo del match senza però offendere.
ROMA PERICOLOSA E VUCINIC...: la ripresa inizia con una grande occasione giallorossa con Osvaldo quasi solo davanti a Buffon che mette a lato. Risponde Vucinic che mette a lato da fuori area. Poi ancora la Roma con Torosidis chiuso da Asamoah. La Roma spinge e Buffon deve fare la paratissima.  La palla buona arriva a Matri, ma Alessandro la tira su Stekelenburg. Ancora Roma, con Osvaldo che costringe Buffon alla grande ennesima parata.
PERLA DI TOTTI: la Roma passa con Totti, meritatamente su una corta respinta della difesa, Totti tira di giustezza e punisce Buffon.
NESSUNA REAZIONE JUVE, ANCORA ROMA: la Juve non reagisce e la Roma spinge ancora andando vicino al raddoppio con Lamela.  Conte butta dentro Anelka al posto di Vidal tentandole tutte.
La Juventus non riesce minimamente a impensierire i giallorossi. Ancora Roma vicina al gol con Buffon che compie l'ennesima parata. La Juventus e' rimasta nello spogliatoio.
Il finale e' concitato, nervoso,  la Juve va più vicina a prendere il secondo che segnare il pareggio.
Juventus buona nel primo tempo inesistente nella ripresa.
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PARAGONI FUORI LUOGO!


Le parole di Mazzarri sul calendario, dopo le frasi di Conte rimbombano: "Loro hanno giocato martedì e giocheranno stasera, noi giovedì sera ed in campo domani pomeriggio. Quanti giorni abbiamo avuto? Credo che la matematica non sia un'opinione, fate voi i calcoli. Vogliamo parlare della prossima? Si gioca di venerdì Napoli-Juve, e noi quando giochiamo con l'Udinese? E loro? Domani avrei preferito giocare in notturna, almeno per dire qualcosa in più alla mia squadra di una signora squadra come l Sampdoria, ma non ne voglio parlare ora, a fine campionato farò le mie valutazioni". 
La riteniamo la solita polemica sterile su fatti concreti perché anticipi e posticipi non hanno visto la Juventus aiutata. È un dato di fatto, basta vedere le date e i giorni della semifinale di Coppa Italia che hanno inciso visto i risultati della Juventus con il Genoa. Matematica ? Se vuole parliamo di numeri matematici di altro tipo....ne abbiamo di belli da mostrargli. E poi..quando avrebbe voluto giocare il Napoli dopo la partita con il Viktoria? Lunedì? Quando giocano Lazio e Inter?  Non capiamo bene dove voglia arrivare il tecnico livornese, o meglio lo capiamo, ma non vale la pena rispondere. Del resto ci ricordiamo di tutto, delle sue affermazioni post finale di Supercoppa e poi per vedere l'impegno messo giovedì, il centrocampo di riserva schierato, la difesa non titolare e i tanti cambi, il Napoli avrebbe potuto benissimo giocare il giorno dopo. Non vi pare? 
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CORRIAMO FINO AI QUARTI...


La rotonda vittoria con il Celtic apre un'autostrada di speranze e soprattutto permette alla squadra di viaggiare serena verso fine febbraio e il caldo marzo. Quaficazione che può essere messa in dubbio solo con un suicidio collettivo. Il calendario appare chiaro con sfide ad alto contenuto di difficoltà, ma anche con la possibilita' di concentrarsi sul campionato di vivere settimane di allenamenti, di recuperare giocatori come Chiellini, Pepe, De Ceglie contando su un Asamoah in più. 
Il calendario dice: 
sab 16/02/2013 20:45 Campionato di Serie A Roma-Juventus
dom 24/02/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Siena
ven 01/03/2013 20:45 Campionato di Serie A Napoli-Juventus
mer 06/03/2013 20:45 Champions League Juventus-Celtic Glasgow
dom 10/03/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Catania
sab 16/03/2013 20:45 Campionato di Serie A Bologna-Juventus
sab 30/03/2013 15:00 Campionato di Serie A Inter-Juventus
Quarti di finale , Andata : 02 - 03 aprile 2013
dom 07/04/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Pescara
Quarti di finale , Ritorno : 09 - 10 aprile 2013
La Juventus ha una grande chanche, deve lavorare sul torneo nazionale e mettersi alla pari delle altre squadre europee. Manchester, Real, Barcellona, Bayern, Paris Saint Germain hanno poco da chiedere al torneo, per poter gareggiare alla pari bisogna mettersi sullo stesso piano mettendo il Napoli a distanza di sicurezza, difficile, complicato, ma non impossibile. Da sabato inizia il progetto bianconero.
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NON SI TOCCA!


Ieri le parole di Antonio Conte sono risuonate come un tamburo, un campanello fortissimo da Vinovo:  "Io dico che sono l'allenatore della Juventus, sicuramente gli apprezzamenti fanno piacere: fanno piacere a me e devono far piacere a tutto l'ambiente, alla società, perchè significa che la scelta che è stata fatta un anno e mezzo fa è stata una scelta giusta, significa che stiamo lavorando e come dico sempre la mia crescita va di pari passo con la crescita dei ragazzi e della mia squadra, questo è fuori dubbio. Però se ci sono delle lusinghe sicuramente sono contento perchè significa che stiamo lavorando tutti bene, società, allenatore e calciatori".
Antonio Conte ha chiarito definitivamente che la sua posizione: vuole vincere con la Juventus vuole diventare ancora più grande con la Juventus il suo pensiero era la Juventus, è la Juventus e lo sarà a lungo. I rumors interessano, fanno scalpore e riempioni i giornali, ma rappresentano un futuro ancora molto remoto. Le tentazioni russe, le sterline, i soldoni possono essere messi nel cassetto. C'è un percorso da compiere, una strada da seguire, una bacheca da riempire. C'è la voglia di entrare nella storia come uno dei grandi ad aver vinto il trofeo più importante. Tutto il resto può e deve aspettare...
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JUST CAN'T GET ENOUGH


L'abbiamo ascoltata tante volte negli anni ottanta, precisamente dal 1981, quando Just Can't Get Enough, canzone scritta da Vince Clarke e portata al successo dai Depeche Mode nel 1981 fu lanciato come terzo e ultimo singolo dall'album d'esordio, Speak & Spell. L'abbiamo riascoltata come revival negli anni novanta, negli anni duemila e anche oggi. Martedì sera l'abbiamo poi piacevolmente risentita al Celtic Park. La canzone dei Depeche Mode, infatti dal 2009 è stata adottata dai tifosi dei verdi di Scozia, in particolare la Green Brigade per incitare la squadra. Ora la usano anche in Inghilterra, al Burnley, al Bolton e dal 2011 anche a Liverpool per sostenere Luis Suarez. Ha fatto ballare generazioni più e meno giovani. Probabilmente a tanti sarà rimasta in testa, non solo i tifosi del Celtic, ma anche quelli bianconeri. Il titolo letteralmente significa: "Non riesco proprio ad averne abbastanza". Può valere per tutti, anche per mister Conte, perché a vedere la sua carica martedì e non solo il mister bianconero non ne ha mai abbastanza. Non ne ha abbastanza al novantesimo sul tre a zero quando rimprovera Bonucci e sprona gli attaccanti nel pressing. Non ne ha abbastanza quando incita Lichtsteiner sulla fascia e quando richiama i centrocampisti. Insomma, Conte, come i tifosi "non riescono ad averne abbastanza di vittorie". La fame ci deve essere,sempre e comunque. 
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