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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

sabato 31 luglio 2010

CI FIDIAMO?




Due anni fa, dopo una prima parte della stagione straordinaria con gol fantastici come quello al Real Madrid e prestazioni di fisico e di classe alcuni parlavano di Amauri nuovo Ibrahimvic. I giornalisti e i giornalai di tutt'Italia spingevano per portarlo in nazionale e issarlo come emblema dei Mondiali in Sudafrica. Tutto bene fino a dicembre, poi da gennaio un calo, alcuni infortuni e una serie di prestazioni negative coincise con l'esonero di Ranieri. Con Ferrara le cose sembravano poter andare meglio, buone prestazioni alla Peace Cup e in precampionato, un buon inizio di campionato, anche se non entuiasmante e tutto, quasi bene fino alla sfida interna con la Sampdoria, poi un rapido declino e alti e bassi con qualche acuto nella sfida interna con il Genoa e in coppa Uefa con l'Ajax, per concludere con un deludente finale di campionato coinciso con l'escalation negativa della squadra. I giornalisti che prima lo avevano osannato avevano cominciato a criticarlo e quel passaporto che prima era atteso come quello del "messia", ora veniva dimenticato. Conclusione: niente Mondiali per Amauri.
Chissà se la vicenda lo avrà scottato, oppure, no. Fatto sta che nel precampionato Amauri si è tirato a lucido, sta facendo abbastanza bene e giovedì ha fatto molto bene impressionando anche nella corsa e sembrando molto rapido. Guai a essere troppo in forma ora, ma vederlo tonico e volitivo più che mai, sembra essere un buon segno sulla determinazione del brasiliano che sembra voler riconquistare tutto e tutti.
Il brasiliano, sa che questa, probabilmente può essere l'ultima chiamata dopo un girone di ritorno all'insegna dell'anonimato. I tifosi che l'avevano issato a nuovo idolo non sembrano disposti ad aspettare a lungo e si aspettano i gol o le prestazioni ottime mostate in passato. L'impegno non è mai mancato, ma serve di più per puntare in alto.
Per il momento sembrerebbe giusto dire di puntare su di lui, ma non bisogna dimenticare che anche negli anni passati la prima parte della stagione di Amauri era stata buona (fantastica due anni fa e discreta l'anno passato). Le sue buone prestazioni vanno quindi inquadrate anche sotto questo punto di vista. Per questo, se fossi in Marotta considererei questo elemento non disdegnando da qui al 31 agosto un acquisto per svecchiare un reparto dalla carta d'identità ingiallita. Dzeko er al'uomo giusto, ma se non ci fosse lui, Benzema e non Adebayor ci sembrerebbe adatto. Chissà come la pensa Marotta e soprattutto se si troveranno le risorse. Basterebbe piazzare gente come Zebina, Camoranesi, Tiago, Poulsen e Grosso e risparmiare sui loro ingaggi, ma forse è chiedere troppo....


jansen, aogo: gioco a due



Compagni di squadra nell'Amburgo e rivali, forse per la fascia sinistra bianconera. Marcell Jansen e Aogo si giocano la volata, probabilmente per quella casella di sinistra e sostituire Fabio Grosso,sempre che gli si possa trovare una sistemazione. Marcell Jansen sarebbe divenuto il prescelto dopo la buona figura fatta al recente campionato del Mondo, con la Germania. Ha militato nel Borussia Mönchengladbach arrivato dopo un passaggio dal SV Lürrip. Dopo una sola stagione da professionista debutta anche nella nazionale maggiore. Viene ceduto al Bayern Monaco per 9 milioni di euro e nella prima stagione a Monaco vince i primi titoli della sua carriera, Bundesliga, Coppa di Germania e Coppa di Lega, disputando in totale 30 gare. Passa poi all'Amburgo dove disputa due ottime stagioni. A contendere il possibile posto a Jansen il compagno di squadra Aogo di due anni più giovane essendo Aogo del 1987. Aogo è molto forte fisicamente e vanta un passato da mediano. La sua tecnica non è eccelsa, ma grazie alla forza fisica è ottimo in fase di spinta e sovrapposizione. Ha debuttato in Bundesliga nel 2004 con il Friburgo dove è rimasto per tre stagioni segnando 10 gol. Nel 2008 è passato all'Amburgo, diventando con Labbadia in panchina un titolare quasi fisso e giocandosi il posto appunto con Jansen. Ha debuttato in nazionale nel 2010, rinunciando alla Nigeria.

Sia Jansen che Aogo sono ottimi terzini, entrambi anche bravi in zona gol. La loro valutazione varia tra i 6/8 milioni a meno che non venga inserita qualche contropartita tecnica, ad oggi poco ipotizzabile. In ogni caso rappresenterebbero giocatori, magari non molto pubblicizzati dai media ma di sicuro affidamento. Del resto sarebbe quasi un ritorno al passato, agli acquisti anni 90, i vari Moller, Reuter, ma soprattutto Kholer, erano stati buoni acquisti, affidabili, sicuri, magari non appariscenti ma utilissimi. Kholer è entrato nel cuore dei tifosi, chissà se un altrò tedesco potrà presto entrarci.





venerdì 30 luglio 2010

Quando i sondaggi non contano nulla

Nelle scorse settimane avevamo proposto un sondaggio sulla preferenza tra Krasic e Dzeko. I tifosi bianconeri avevano dato la preferenza all'attaccante bosniaco che fino a qualche giorno fa sembrava il piu' vicino a vestire la maglia bianconera e guidare l'attacco 2010/2011. Oggi come oggi le parti sembrano essersi invertite. Marotta abbandona Dzeko e l'agente di Krasic dopo setttimane di cauto pessimismo sembra invece essere più positivo sull'esito della trattativa. Da capire se i milioni saranno quindici o tredici, sicuramente non diciasette come chiedeva il CSKA. Francamente se arrivasse Krasic nulla da dire. In molti lo volevano come esterno e a mio parere e' un ottimo colpo che chiude il cerchio degli esterni offensivi. Krasic come Martinez e' tecnico, bravo nell'uno contro uno e puo' assicurare almeno 5/6 gol a campionato. Detto questo i tifosi, obbligati a scegliere a causa di nuove norme, da noi considerate poco opportune, volevano Dzeko ma secondo noi non disdegneranno l’eventuale arrivo di Krasic. Ieri Tuttosport ha parlato di una possibile revisione della norma sugli extracomunitari, se cosi' fosse però anche il sogno del sondaggio bianconero potrebbe essere ancora possibile, magari con un colpo a sorpresa a fine mercato. Con l'acquisto di Krasic la rosa bianconera e' quasi completa, mancano un esterno difensivo, un centrale e un attaccante, a nostro parere, forse troppo per altri. Tuttavia, rimane grande sempre il problema cessioni. Fino a quando non sara' ceduto qualcuno sara' difficile annunciare anche Krasic. Quindi ai vari Camoranesi, Grosso, Tiago, Poulsen etc. etc. va trovata quanto prima una sistemazione, in caso contrario il casello degli arrivi e dei sondaggi rimarrà chiuso.

giovedì 29 luglio 2010

I DUE DI PICCHE DELL'ESTATE



Forse l'estate del 2010 sarà ricordata come l'estate dei due di picche e non solo musicalmente parlando per il duo Neffa Dj Ax e la loro canzone.
Per ora tanti i due di picche, almeno fino al 30 luglio, due di picche che potrebbero diventare jolly in caso di cambiamento.
Per il momento il più grande due di picche sembra averlo dato il Wolfsburg a Dzeko, impedendo con le sue richieste la partenza verso altri lidi, soprattutto Torino.
Il secondo due di picche l'ha dato ieri Marotta ai tifosi, dicendo che su Dzeko, la trattativa è chiusa e chiudendo a Burdisso... verità o bugia lo sapremo più avanti.
Prima ancora a luglio lo stesso Marotta aveva dato un altro due di picche al CSKA che chiedeva troppo (17 milioni) per Krasic. Chissà che sia tra poche settimane lo stesso CSKA a chiamare la Juve per accettare la trattativa con lo sconto.
Da ricordare anche i due di picche dei giocatori della Juventus a possibili trasferimenti, ce ne sono talmente tanti che è possibile scordarne qualcuno: Zebina all'Aek, Trezeguet al Fenerbache, Poulsen alla Turchia (ma forse dirà si al Liverpool), Grosso a Madrid (sponda Atletico) e infine il collezionatore dell'estate Camoranesi a tutte le proposte fin qui fatte.
E poi, come non ricordare il due di picche della Federazione alla Lega Calcio, con il tetto di un solo extracomunitario e il conseguente blocco del mercato.
A noi piacerebbe dare un due di picche a chi inserisce queste regole, che riteniamo "poco utili". Se avessero a cuore il calcio italiano potrebbero inserire una norma obbligando a inserire in squadra almeno 4 italiani, in quel caso si che capiremmo.... Ma forse a "qualcuno", questa norma darebbe fastidio...
Un due di picche è quello che sta ricevendo la Juventus, dai propri abbonati, dopo la prima fase 11.400, tessere rinnovate, con una diminuzione del 22,5% rispetto alla stessa fase della stagione precedente, in cui sono state vendute circa 14.700 tessere. I tifosi visti a Cosenza, Varese e Trentino, però non si sono scoraggiati e quindi basta poco per riaccendere la piazza, basterebbe un colpo alla Dzeko... per intenderci o un regalino alla Moggi...tipo Cannavaro e Ibrahimovic.
I tifosi ci sperano del resto come dice la canzone dei Due di picche..." Ci vuole la faccia come il cuore... ", i tifosi bianconeri direbbero che per fare una grande Juventus "ci vuole un grande cuore...", siamo convinti che Marotta e il suo staff ce l'abbiano, quindi per il momento "Chi ha voglia di sentir parlare di problemi..? Invitiamo "i Volatili del malaugurio a non fare cucù.." e aspettiamo le pedine mancanti da qui al 31 agosto.

CALCIO D'AGOSTO NON TI CONOSCO...



Avrei voluto intitolare "Calcio di luglio non ti conosco", ma visto che il proverbio vale per agosto, lo faremo passare per buono. Buono come la prova della Juventus in Irlanda, buono come i gol di Amauri, buono come i movimenti di Motta e Lanzafame. Buono come l'impronta di gioco di Del neri.
Insomma, molte indicazioni positive. Però non illudiamo nessuno, l'anno passato tra agosto e settembre Ferrara aveva fatto sfraceli e poi sappiamo tutti come è andata.
Meglio predicare prudenza e calma. Amauri ha fatto due gol, viva Amauri... ma attenzione. Amauri è sempre partito bene nei gironi di andata e anche nello scorso precampionato.... quindi pridenza. Amauri deve recuperare la passata stagione e ha promesso venti gol...ne mancano.. diciotto da fare in campionato.
Molto volitivo Diego, bene Motta, molto abile in fase di spinta e attento dietro. Sicuri Chiellini e Bonucci anche se indietro di condizione. Infine una lode a Lanzafame abile nel muoversi a destra e sinistra. Bene anche Marchisio, ma su lui e Sissoko, pochi dubbi.
Da qui a fine agosto la Juventus dovrà preparare bene la partita di ritorno, il secondo preliminare e la prima di campionato.
Come già detto molte volte, per affrontare campionato e Europa League servono due squadre, una Juve A e una Juve B. Se laJuventus vuole competere su due fronti con gare ravvicinte non ci sono altri discorsi. Per completare la Juve A mancano 4 innesti, oltre alle cessioni. I 4 innesti sono un difensore centrale un laterale di sinistra un esterno di centrocampo e un attaccante... purtroppo non Dzeko, a meno di miracoli.
Calcio di luglio e agosto non ti conosco... mi tengo Amauri e spero in Marotta, solo così ai tifosi bianconeri si prospetterà un anno migliore...e non dovranno vedere solo il trofeo Tim che una volta era molto caro ad altre squadre... a proposito, appuntamento a Bari il 13 agosto...



mercoledì 28 luglio 2010

TRA PINTE DI BIRRA E MASCOTTE COLORATE


La partita di stasera rievoca le sfide di un tempo, quando nei primi turni di Coppa Campioni di una volta ti capitava, magari un avversario di un paese meno noto, magari Malta o il Valur...dell'islanda. Purtroppo non si è in Champions, ma in Europa League, preliminari. Il fascino è minore, ma l'Irlanda d'estate è una bella meta, per il clima, per il verde e tante altre ragioni.
Tra una pinta di birra (immancabile) una Guiness magari e l'altra, i tifosi presenti allo stadio che ospita le partite casalinghe, il Tallaght Stadium di Tallaght, città situata a pochi kilometri da Dublino, potranno vedere all'opera nella prima ufficiale la Juventus di Del Neri.
Sfida da vincere per non suscitare polemiche ed evitare guai.
Gli irlandesi sono una buona squadra, tanta corsa ma tecnica pochina.Si giocasse a rugby non ci sarebbe sfida, ma siccome si gioca a calcio il pronostico dovrebbe essere abbastanza scontato. Siccome,però la condizione è quella che è e loro correranno come pazzi per l'evento storico, ci sarà da rimboccarsi i calzettoni e non sarà una passeggiata.
I giocatori irlandesi non sono notissimi O'neill dovrebbe schierare Mannus in porta e Stevens, Sives, Prince e Rice, centrocampo con Chambers, Twigg e Turner, davanti il capitano Murray, Stewart e Bayly.

JUVENTUS - In porta sicuro l'impiego di Marco Storari,in difesa potrebbero avere qualche difficoltà Chiellini e Bonucci, non ancora al meglio, con gli esterni De Ceglie e Motta. Centrocampo con Marchisio, Sissoko,Lanzafame e Pepe e attacco con
Diego e Trezeguet.

Dalle partite con gli israeliani tre indicazioni: attenti alle rimesse laterali, attenti alle cariche sul portieri e agli scontri fisici.

Infine, ci piacerebbe che la partita finisse bene per la Juventus ma con almeno un gol degli irlandesi, perchè? Semplicemente perchè ci piacerebbe rivedere l'esultanza dopo un gol simile a quella con gli israeliani, tutti ad abbracciarsi e a buttarsi su una strana mascotte che si muoveva in modo perpetuo per tutto il campo.
Chissà se la rivedremo stasera... per saperlo ore 20,45 di fronte ai teleschermi.




AMICHEVOLE 2009

JUVENTUS - INTER COMINCIA SUBITO!!!

Leggete queste prime quattro giornate:
1ª giornata Bari-Juventus
2ª giornata Juventus-Sampdoria
3ª giornata Udinese-Juventus
4ª giornata Juventus-Palermo
Ora leggete queste:
1) BOLOGNA - Inter
2) Inter- UDINESE
3) PALERMO- Inter
4) Inter-BARI

Qualcosa di strano? No, solo che 3/4 delle avversarie di Juventus e Inter nelle prime 4 giornate sono le stesse. Alla quinta giornata la Juventus ospiterà il Cagliari e l'Inter andrà a Roma. Diciamo che alla sesta giornata, a Inter-Juventus, potremo avere un quadro chiaro su qual'è il gap dall'Inter.
Pepe ha detto che partiamo alla pari, per Chiellini il gap esiste e infine Del Piero: "«L'obiettivo e ritrovarsi come squadra dopo l'anno scorso e finire in maniera positiva, essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto e rendere orgogliosi i nostri tifosi, e la nostra società. L'Inter parte favorita? Per ovvie ragioni.".
Come non essere d'accordo con Del Piero, sono tante e ovvie le ragioni che rendono l'Inter favorita che nemmeno ci va di elencarle tutte.
Tuttavia, ci piacerebbe magari scrivere il 4 ottobre dopo Inter-Juventus che il gap c'è ma non è immenso e ci piacerebbe vedere una Juventus vicina come punti e non lontana.
Quest'anno Inter-Juventus è già cominciata, ma visti i troscorsi non finisce mai.
Da ultimo due parole su Burdisso, sento parlare di cifre (più di 6 milioni), ma visto i grandi sconti del passato, Burdisso dovrebbe andare alla Juventus gratis, come risarcimento del passaggio di Ibrahimovic e della conseguente plusvalenza...
Inter-Juventus è già cominciata e per prepararsi al meglio bisognerà creare due squadre una per il campionato e una per l'Europa League. Per l'Europa League la vedremo da stasera all'opera. Per il campionato serviranno ancora almeno 3/4 acquisti di livello e qualche cessione. Solo così il 3 ottobre la Juventus potrà giocarsela, non dico alla pari, ma quasi.




calendario juventus
1ª giornata Bari-Juventus
2ª giornata Juventus-Sampdoria
3ª giornata Udinese-Juventus
4ª giornata Juventus-Palermo
5ª giornata Juventus-Cagliari
6ª giornata Inter-Juventus
7ª giornata Juventus-Lecce
8ª giornata Bologna-Juventus
9ª giornata Milan-Juventus
10ª giornata Juventus-Cesena
11ª giornata Brescia-Juventus
12ª giornata Juventus-Roma
13ª giornata Genoa-Juventus
14ª giornata Juventus-Fiorentina
15ª giornata Catania-Juventus
16ª giornata Juventus-Lazio
17ª giornata Chievo-Juventus
18ª giornata Juventus-Parma
19ª giornata Napoli-Juventus

ZIGONI VALE QUANTO EKDAL? MISTERO...



Misteri del calciomercato... leggendo il Corriere dello Sport di oggi, sulle operazioni del Genoa, mi sono accorto di alcune valutazioni misteriose...
Zigoni, valutato per la metà, 3 milioni di euro, Strasser, 2,5 e un'incredibile Amelia a 7 milioni. A quel punto mi vengono dei dubbi? Come mai i giocatori della Juventus valgono così poco e alcuni giovani della primavera del Milan per pur bravi che siano valgono così tanto?
Strano che poi Zapater valga meno di Strasser... (Zapater, sempre per il Corriere dello Sport passato allo Sporting Lisbona per 4 milioni).
Ekdal, sembra possa passare al Bologna in comproprietà per 3 milioni. Quindi varrebbe quasi come Zigoni, possibile? Ekdal ha già un anno di esperienza in A e rappresenta uno dei migliori giovani del panorama... mentre Zigoni è un buon primavera, ma al massimo potrebbe valere quanto Immobile. E poi.. Giovinco... possibile che la metà valga quanto quella di Amelia. Amelia, promessa che nel Genoa ha fatto nell'ultima stagione più male che bene. Sicuramente dei dubbi incombono, o alla Juventus fanno valutazioni troppo basse oppure in altre società si fanno valutazioni troppo alte. In questo caso non consideriamo gli ingaggi perchè nè Giovinco nè Ekdal prendono stipendi da nababbi.
Siamo curiosi di vedere quanto verrà valutato Marrone, ma ci piacerebbe che fosse una valutazione almeno pari a quella di Stasser....

martedì 27 luglio 2010

CHIELLINI O PEPE?

Due giorni fa Pepe aveva detto: "Non ci sono griglie, non è la Formula 1. Partiamo tutte allo stesso livello. L’Inter? È un’ottima squadra, ma lo siamo anche noi e cercheremo di giocarcela alla pari».
Ieri Chiellini, invece, memore del passato ha predicato umiltà.

"Ci sono le premesse per tornare competitivi, ma lasciamo stare l'Inter, perchè non siamo ancora alla pari e pensiamo a noi stessi. Realisticamente, guardando lo scorso anno diventa difficile poter vincere subito. La distanza dall’Inter è ancora notevole e anche i tifosi devono capire che sarà un anno di ricostruzione. Un anno zero, per molti aspetti e dire oggi che si può vincere lo scudetto sarebbe illuderli. Dovremo ricostruire il gruppo e la squadra e questa si formerà solo partita dopo partita e allenamento dopo allenamento. Stiamo imparando quello che vuole il mister, ma ci manca ancora moltissimo è stato lui il primo a dircelo in maniera molto schietta. È finito un ciclo dirigenziale e di gruppo, e ora ne riparte un altro diverso.Ora è giusto fare esame di coscienza, capire dove abbiamo sbagliato e lavorare per migliorarci".

"L’obiettivo realistico credo sia la qualificazione alla Champions e il fatto di non parteciparvi quest’anno ci dà molto fastidio. Del Neri sta portando le sue idee, cosa che ha sempre fatto anche nelle altre squadre che ha allenato. Stiamo cercando di apprenderle e di ritrovare quella compattezza che ci è mancata lo scorso anno, mentre negli anni precedenti, era stata il nostro più grande pregio".
Credo che in queste settimane solo Buffon e Del Piero non siano entrati nei discorsi di mercato... Io ho visto da parte di tutti grande voglia di riscatto e impegno c’è stato incondizionato".

La parole di Chiellini sono le prime, dopo un anno di proclami che predicano realismo. A tutti i tifosi piacerebbe tornare subito a vincere, ma realisticamente molto dipenderà dall'Inter che è una spanna sopra tutti. Attualmente la Juventus penso sia sul livello di Milan e Roma, soprattutto per l'assenza dalla Champions da giocare.
Non resta che essere realisti e prepararci per una stagione dove impegno e abnegazione dovranno essere le principali parole. Se il mercato finisse oggi la Juventus sarebbe come organico non completa. Bastano quei quattro ritocchini per cambiare idea e chissà che magari a fine stagione si possa parlare di miracolo.



lunedì 26 luglio 2010

PROBLEMI A SINISTRA



Ieri uno dei possibili acquisti per la fascia di sinistra è sfumato, Royston Drenthe, ha infatti annunciato su Facebook che andrà al Liverpool. Si tratta dell'ennesimo obiettivo sfumato dopo Bale e Kolarov. Problemi di budget alla base del mancato acquisto. A questo punto non rimangono molti candidati: il tedesco di origini nigeriane Dennis Aogo dell’Amburgo e il francese Gael Clichy, 25 anni, dell’Arsenal.
Con l'Amburgo si era parlato inizialmente di un pacchetto inserendo Diego, l'idea poi è tramontata a causa dei dubbi di Diego e attualmente Marotta sta cercando il discorso singolo per Aogo sulla base di 7-8 milioni.
Alternativo ad Aogo Clichy, per il quale rimane sempre calda la pista dello scambio con Felipe Melo. Il brasiliano è stato ben accolto dai tifosi che gli chiedono il riscatto. Tuttavia, vendendo Melo la Juve otterrebbe Clichy e conguaglio da investire per altri giocatori.
Infine due parole sulle uscite, che, come tutti sanno vincolano le entrate.
Zebina è vicino alla rescissione, o eventualmente alla destinazione Aek Atene. Grygera e Poulsen rimangono sempre vicini al Liverpool, mentre su Camoranesi, sfumato l'Olympiakos, ora si fa sotto l'Hercules di Alicante (con il Milan alla finestra). Chissà cosa ne penserà Camoranesi, sicuramente abbiamo chiaro cosa ne pensano i tifosi sui giocatori che non vogliono partire..."l'invito ad andare via" ieri è apparso molto chiaro.

ADEBA-NO, DZE-SI



Ormai da settimane stiamo facendo una campagne pro Dzeko alla Juventus, nel bosniaco abbiamo individuato uno dei pochi acquisti capaci di portare ai tifosi il sorriso e di spingere eventualmente qualcuno a comprare una stella allo stadio.
Di ieri è comparso un nome nuovo,però, un giocatore interessante, ma che secondo noi non è minimamente adatto a ricoprire il ruolo di attaccante principe alla Juventus: Adebayor. Il togolese del Manchester City, parrebbe bloccato dai recenti acquisti di Balotelli e sarebbe sul piede di partenze.
Indiscrezioni dicono di una Juventus interessata a prenderlo in prestito con riscatto fissato sui 18 milioni.
Personalmente penso che il prezzo non sia esoso, ma l'ingaggio si (5,5 milioni, quello che percepisce a Manchester).
Adebayor è un ottimo attaccante ma non so se possa assicurare la vena realizzativa di Dzeko, che riteniamo maggiormente adatto al campionato italiano.
Per prendere Adebayor, tanto vale tenersi gli attuali e puntare su una seconda punta rapida.
L'unico veramente capace di stuzzicare i tifosi è Dzeko, o lui o nulla, quindi Dze-si e Adeba-no....




ABOLIZIONE DI MOVIOLA PER TUTTI O SOLO PER ALCUNI?


E' notizia di ieri che la Rai abolirà la moviola dalle proprie trasmissioni televisive. Finiranno quindi le discussioni su rigori, non rigori, fuorigioco etc, etc. Una decisione che secondo De Paoli non ignorerà i fatti.
"è in arrivo un accordo in esclusiva con l'associazione italiana arbitri per istituire la Cassazione, un organismo che analizzerà e spiegherà, regolamento alla mano, tre casi controversi per turno di campionato individuati da noi della Rai. La nostra missione da quest'anno è quella di leggere una partita in maniera diversa rispetto al passato, per ridare rispetto ad un calcio troppo esasperato. Una lettura più tecnica e tattica, certo. Ma anche valutazioni secondo parametri scientifico-statistici delle prestazioni dei calciatori. Cercheremo poi di chiarire perché si gioca con un modulo e come cambiano le cose nel corso di una partita".
Personalmente la ritengo una scelta innovativa, anche se poi tutto dipenderà dai commenti fatti in studio e dall'atteggiamento dei protagonisti. La moviola è stata negli ultimi anni fonte di polemiche e dibattiti, più che altro perchè evidenziava episodi controversi.
L'importante sarà dare ai telespettatori in quadro equo delle situazioni avvenute senza sembrare per una parte o per l'altra.
Giù in passato ci sono stati casi di valutazioni non proprio lineari, che speriamo di non ritrovare in futuro.
Speriamo, infatti, che i tre episodi controversi di giornata non possano riguardare sempre le solite squadre come avveniva in passato.
In ogni caso, se tutto questo può servire a rasserenare gli animi e a convincere il pubblico che vince sempre il più forte ben venga.

domenica 25 luglio 2010

NON SPEGNETE LA LUCE


Amichevole dopo amichevole, gol dopo gol ci stiamo accorgendo di una cosa. Per questa squadra è essenziale che ci sia in campo qualcuno con in mano un cerino, o se preferite con l'interruttore pronto ad accendere luce e lampadina.
Penso e spero che non si offenderà nessuno se ribadiamo che la Juventus vista nel primo tempo della sfida del Trentino, nel secondo della Juventus con l'Al Nasr, nel primo con l'Amburgo e nel secondo di ieri con il Lione sia stata una squadra più viva, più intraprendente e divertente delle altre. Più movimento, più soluzioni, più idee, insomma chiaramente migliore. Per il momento abbiamo individuato in Diego, o se preferite in un giocatore con le caratteristiche di Diego, l'elemento essenziale a non spegnere la luce. La giocata. l'invenzione, il movimento, la "rabona"... insomma tanti piccoli indizi che ci spingono a dire che un giocatore tecnico, bravo di testa oltre che di piede è essenziale. Piazzatelo seconda punta, o piazzatelo dietro alla punte, il gioco sembrerà più vario.
Per questo ci permettiamo di dire che alla Juventus serve Dzeko, perché serve il bomber da 20 gol a stagione, ma serve anche altro.
Fossi in Marotta non cederei Diego, ma troverei qualche soluzione alternativa, perché vendendo il brasiliano e non comprando un alter ego seconda punta del brasiliano si rischierebbe di avere il cecchino (Dzeko), ma non il fucile, o se preferite sarebbe come avere il collegamento elettrico senza l'interruttore per la luce e quindi, forse sarebbe inutile.
I tifosi bianconeri rimangono fiduciosi, consapevoli che il calcio d'agosto non conta nulla, perchè in caso contrario la Juventus avrebbe dovuto fare un triplete l'anno passato e invece....stiamo ancora qui a cercare chi può accendere il futuro bianconero.


TIAGO E POULSEN CHIAVI DEL MERCATO

Tiago e Poulsen, chiavi del mercato, chiavi delle cessioni bianconere insieme ad altri giocatori (Zebina, Grygera, Grosso) che potrebbero fare cassa e portare le risorse necessarie per completare loscacchiere bianconero.
Secondo "The People" la Juventus avrebbe offerto Tiago Mendes al Liverpool come potenziale sostituto di Javier Mascherano. Il portoghese vorrebbe restare all'Atletico Madrid, ma tutti conoscono i problemi di ingaggio con i Colchoneros, sicuramente Tiago non rifiuterebbe i Reds che come blasone sono superiori ai biancorossi. Roy Hodgson avrebbe individuato nel portoghese l'uomo giusto, più ancora di Poulsen o forse con Poulsen, per sopperire alla cessione di Mascherano. Hodgson non vorrebbe perdere l'argentino, ma se partisse, soprattutto in direzione Milano, il sostituto giusto potrebbe essere Tiago. Una valutazione di 6 milioni di euro potrebbe essere adeguata per la Juventus e i problemi di ingaggio non ci sarebbero. Per la Juventus con la cessione di Tiago, comincerebbero a muoversi le caselle in uscita, se poi uscisse anche Poulsen il gioco sarebbe fatto. Da non escludere che nel gioco delle parti, finisca pure Burdisso, con un triangolo Milano-Liverpool-Torino. I tifosi non si sa quanto apprezzerebbero questo triangolo. Burdisso è un buon giocatore, ma aiutare qualcuno che fino ad oggi ti ha messo solo i bastoni tra le ruote, non penso possa essere un'operazione gradita. Visto che in passato ci sono stati già regali in direzione Milano (Vieira-Ibrahimovic), ora sarebbe il caso di vedere qualche regalo anche in direzione Torino...
La settimana prossima, potrebbe essere già quella giusta per qualche cessione, chiavi obbligatorie per aprire la porta ai nuovi acquisti.

sabato 24 luglio 2010

NON RADIATENE UNO, RADIATECI TUTTI

Qualcuno mi sa spiegare perchè il gol di Turone non provoco' retrocessioni o revocazione di scudetti?
Se dovete radiare Moggi, radiate la Juventus dal 1996 al 2006, abbiate il coraggio di dirci che era tutto una truffa, che tutte le finali Europee perse dal 1996 al 2006 sono state truccate e perse apposta, che la Juventus ha perso apposta anche a Perugia e che Moggi ha introdotto la legge sugli extracomunitari giusto per far giocare Nakata contro la Juventus a Torino e prendere goal. Poi potete pensare anche che sempre la Juventus ha coperto le plusvalenze altrui e pure truccato i passaporti e che i rolex agli arbitri li abbia mandati qualche dirigente bianconero e non qualcun altro...
Ditelo chiaramente però, che non volete la Juventus e i suoi ultimi 10 anni di storia e non prendeteci in giro, ditelo chiaramente, non fingete tre cose, però.
Quello che sta succedendo per Calciopoli 2 è una presa in giro per tutti, testimonia la voglia o meglio la non voglia di fare le cose. Testimonia come se si vuole si possono fare le cose con calma e forse bene piuttosto che velocemente e male come quattro anni fa, dove tutti parlavano con forcone e bastone per alcuni e carota per altri.
Io sono disposto a essere radiato come 14 altri milioni di tifosi bianconeri, però sono disposto a farlo solo con delle prove, con certezza e dignita'. Radiateci tutti come Moggi perche' come lui non siamo tesserati, pero' poi non veniteci a cercare se vi mancano sponsor e incassi. Vogliamo sapere le partite truccate e nomi e e cognomi degli arbitri coinvolti perche' quanto uscito fino ad ora e' fuffa e solo un gran bla bla bla. Vogliamo sapere chi ha guadagnato qualcosa e cosa e quanto. Vogliamo chiarezza, poi, sono disposto a essere radiato e a prendermi la tessera del non tifoso, tanto se per andare a vedere una partita della Juventus a Milano e' meglio prendere nulla piuttosto che la tessera dell'Inter come chiedevano le regole quest'anno.
Meglio ritirarsi ai tornei di bocce sulla spiaggia, e utilizza la playstation per degli ottimi tornei online a pes 2010 perdendo con dei tredicenni fenomenali.
Prima di dedicarci con gioia a tutto questo, però, aspettiamo delle risposte, alla fin fine i tifosi lo meritano, meritano di sapere se qualcuno li ha presi in giro per dieci anni oppure se qualcun altro li sta prendendo in giro da quattro.
Personalmente mi ritengo più vicino alla seconda ipotesi, in quanto vedo che dal 2006 qualcuno ci ha guadagnato e tutti gli altri hanno sempre perso o quasi. Una volta non era così in quanto a guadagnarci erano più di uno...purtroppo chi se ne accorge e lo dice viene deferito... Perche' non radiate pure lui insieme a 14 milioni di tifosi?

SFIDA CHAMPIONS PER PREPARARE L'EUROPA LEAGUE

Sfida dal sapore di Champions quella di stasera contro il Lione. La squadra francese è stata protagonista della passata edizione arrivando alle soglie della finale e eliminando il Real Madrid e il Bordeaux, prima di cedere al Bayern Monaco.

Sarà una sfida interessante, anche se mancheranno al Lione alcuni titolari. Per questa partita, l'allenatore del Lione, infatti dovrà rinunciare ancora ai nazionali e al fortissimo Lisandro Lopez, oltre a Delgado, infortunato. Da notare il rientro di Cris al centro della difesa francese. I francesi sono alla terza amichevole, l'ultima persa 2-0 contro lo Sporting Lisbona.

La Juventus avrà modo di testare la formazione in vista dei preliminari di Europa League e anche di sentire il calore del pubblico calabrese.

Da verificare lo status della coppia Legrottaglie Chiellini e l'intesa con gli esterni. Infine da verificare le condizioni di Diego e i progressi degli esterni di centrocampo. Infine, da notare che nella formazioni iniziale ci sono solo 4 stranieri, sembra quasi di essere tornati al passato quando se ne potevano schierare solo tre.

Ecco le probabili formazioni.

JUVENTUS: (4-4-2-): Storari, Motta, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie,Martinez, Sissoko, Marchisio, Lanzafame, Diego, Trezeguet
Panchina:Costantino,Grygera,Ferrero,Grosso,Salihamidzic,Ekdal,Poulsen,Camoranesi,Amauri,Del Piero,Pepe,Pasquato

LIONE: (4-3-3):Vercoutre;Gassama,Cris,Lovren,Cissoko,Pjanic,Gonalons,Kallstrom; Briand,Gomis,Pied

Panchina: Abenzoar, Boumsong, Seguin, Umtiti, Ghezzal, Ederson, Mehama






L'INTRIGO RIBERY/DIEGO/DZEKO

Karim Benzema e Franck Ribery sono stati interrogati a Parigi nell'ambito dell'inchiesta su un giro di prostituzione minorile in cui sono rimasti coinvolti qualche mese fa insieme con altri giocatori francesi come Sidney Govou. La ragazza che ha fatto scoppiare il caso, Zahia, ha infatti testimoniato davanti alla polizia di avere avuto rapporti sessuali a pagamento con i due nazionali transalpini nel 2008. Ribery è stato formalmente accusato di aver avuto rapporti con la ragazza all'epoca minorenne. Ora rischia tre anni di carcere.
Detta così questa notizia, potrebbe non voler dir nulla, oppure potrebbe invece voler creare un effetto domino che in un certo senso coinvolgerebbe anche la Juventus, come?
Ve lo spieghiamo. Non è mistero, che Diego abbia grandi estimatori in Germania. Wolfsburg, Bayern Monaco e Amburgo hanno ammmirato il brasiliano al Werder e non hanno fatto mistero che gli piacerebbe averlo nelle proprie fila. I bavaresi avevano provato a prenderlo l'anno passato, virando poi alla fine su Robben e penso non si siano pentiti dell'olandese, tuttavia il brasiliano non è stato dimenticato.
Forse, oggi come oggi, i bavaresi potrebbero essere turbati dalle polemiche che stanno travolgendo Frank Ribery. L'asso francese potrebbe risentire psicologicamente delle polemiche in atto. Per questo ipotizziamo che i bavaresi che quest'anno cercheranno di ripetere la stagione fantastica dell'anno passato non punteranno solamente su Muller e Robben e con Ribery a mezzo servizio, cercheranno un nuovo asso. Chi meglio di Diego, dunque? Il giocatore andrebbe a occupare il posto di Ribery, permettendo al francese di riprendersi da eventuali guai giudiziari con calma. Cosa c'entra Dzeko con questo? Bhe la Juventus riceverebbe per Diego il cash per Dzeko e il Bayern non porrebbe veti, con un patto di ferro tra i due Hoeness.
In teoria ci sarebbe un happy ending. La Juve avrebbe il centravanti, il Bayern il sostituto di Ribery e il Wolfsburg tanti soldini per prendere una punta o chi per esso, a patto di non inserire Iaquinta nel pacchetto, in questo caso avrebbe anche un sostituto.
Per ora questa è solo un'ipotesi, ma chi lo sa magari da Riva del Garda, domani, potrebbero arrivare delle novità, del resto la distanza non è moltissima.

venerdì 23 luglio 2010



L'Europa League, intesa come preliminari non è alle porte ma quasi, visto che lo Shamrock Rovers incombe all'orizzonte. Guai a sottovalutare gli avversari, si rischiano le figuracce.
Proprio per evitarle e soprattutto evitare di finire in campionato fuori dalla zona Champions, alla Juventus, in vista della prossima Europa League dovranno fare i loro calcoli. Calcoli precisi e necessari, per evitare di arrivare alle sfide della domenica, dopo quelle del giovedì sera senza le necessarie energie. Unico modo per sopperire a questa situazione appare quella di creare una rosa ampia, ma soprattutto intercambiabile in modo da mandare 11 giocatori in campo al giovedì e 11 la domenica, a meno che la Lega non decida, di giocare qualche posticipo il lunedì, cosa al momento improbabile, ma non impossibile.
Già l'anno passato avevamo auspicato l'introduzione del Monday Night per evitare gare ravvicinate a chi faceva l'Europa League e il conseguente svilimento della competizione.
Abbiamo già visto come il ranking italiano sia un pauroso calo e l'unica via è quella di valorizzare tutte le competizioni e soprattutto l'Europa League.
Non devono esistere competizioni di serie A e B, per la Lega ma competizioni che portano punti e ranking.
D'altro canto la Juventus dovrebbe allestire una squadra per tornare in Champions rapidamente e non sfigurare in Europa. Per questo l'unica via sono i 22 giocatori, utilizzando i "titolari", per dirla alla Del neri in campionato. Giustamente Del neri non disprezzerà l'Europa League, a patto però di non rimanere fuori dalle prime in campionato, perchè un altro anno senza Champions potrebbe essere un vero problema per le casse bianconere, dato che i posti si ridurranno.
"Il passaggio del turno in Europa League non è scontato, perché giochiamo 11 contro 11. Abbiamo visto ai Mondiali, con la Nuova Zelanda, che la fisicità può creare dei problemi e affronteremo una squadra tosta che viene da un campionato duro come quello irlandese, ecco perché non c’è nulla di già scritto. Avremo un mese di lavoro nelle gambe e anche se loro hanno giocato qualche partita in più, ci arriveremo pronti. Già domani a Cosenza qualcuno giocherà più di un tempo, perché in Europa League avremo solo tre cambi a disposizione e dunque in otto dovranno giocare tutta la partita. Se con il Lione giocheranno i Nazionali? Vedremo. Si allenano da una settimana e dunque potrebbero andare in campo per 20-30 minuti".

Queste le parole di Del neri in vista dell'amichevole con il Lione, partita tosta, contro un avversario che inizierà prima il campionato.

Per essere pronti per il primo e il più impegnativo eventuale secondo preliminare, la Juventus dovrà programmare in modo attento sia gli acquisti ma soprattutto le cessioni. Bisogna cercare di vendere i giocatori non funzionali al progetto e acquistare quei quattro tasselli mancanti.

In vista dell'Europa League riteniamo che questa formazione Storari, De Ceglie, Legrottaglie, Mister X, Grygera, Martinez, Sissoko, Marrone, Lanzafame, Del Piero, Trezeguet possa essere adeguata per arrivare almeno agli scontri diretti di marzo.

Per avere due squadre alla Juventus mancano, però ancora 4 acquisti, il mister X centrale difensivo, un terzino sinistro, un esterno di centrocampo e una punta, sempre che non parta qualcuno.... attenzione, però, perchè tre su quattro dovranno essere acquisti di spessore....perchè ci vogliono 22 titolare per tornare a essere la Juventus.

giovedì 22 luglio 2010

TELENOVELAS DZEKO

Prima era no, poi era si, ieri ancora no.
Sembra che il rapporto tra Wolfsburg e Dzeko sia una telenovelas, con il classico triangolo, il terzo e il quarto incomodo rappresentati da Juventus e Manchester City.
Le parole di Hoeness di ieri hanno gelato tutti i cuori caldi.
"Ho parlato con Steve Mc Claren, e abbiamo deciso di mettere la parola fine a tutte le indiscrezioni di mercato. Dzeko e Misimovic rimarranno al Wolfsburg non sono in vendita, non ascolteremo nessuna proposta. La nuova stagione è alle porte, è importante ritrovare la concentrazione. Entrambi i giocatori hanno dei contratti che non possono essere interpretati. Sono convinto che questa decisione non avrà effetti sulle prestazioni di Edin e 'Zwetschge'. Sono due ottimi giocatori, faranno bene».
Questa affermazione arriva poco dopoe le parole di Dzeko che aveva detto quasi si alle proposte bianconere.
Chissà se Hoeness sta o no bleffando. In ogni caso queste dichiarazioni sono le ennesime di una lunga serie. Purtroppo sono passati i tempi in cui arrivava Ibrahimovic quasi a sorpresa. Oppure si vendeva Zidane e arrivavano tre fenomeni. Ce ne eravamo accorti con Diego e se arrivasse Dzeko ne avremmo la riprova, a Torino va di moda la telenovelas o se preferite la serie televisiva e non solo "Cento Vetrine"...che è gerita a Torino...

mercoledì 21 luglio 2010

GUFI VERSO MANCHESTER

C'era da aspettarselo che la Juventus avrebbe avuto come principale concorrente del mercato il Manchester City di Roberto Mancini e dello sceicco. Del resto una società che spende tanto per Silva, Boateng, Yaya Tourè è impensabile che non sia disposta a fare follie per i giocatori che le interessano.
Quindi, che possono fare i tifosi per sperare che la concorrenza non porti via tutti gli obiettivi? Gufare...
Eh si alcuni si stanno trasformando in piccoli gufi, cercando di influenzare la volontà del giocatore, in modo che preferiscano il blasone bianconero, rispetto ai soldi dello sceicco.
Riuscirà il calore dei tifosi a sclaldare il cuore più del peso delle sterline.
Lo sapremo nelle prossime settimane. Per il momento registriamo la volontà di Dzeko di venire a Torino, più che altrove e la disponibilità di massima di Kolarov, che preferirebbe rimanere in Italia piuttosto che fiondarsi in mete estere.
In entrambi le operazioni la lunga mano dello sceicco può cambiare gli equilibri.
La Juventus, da par suo, oltre ai gufi può mettere sul tavolo pochi soldini e qualche giocatore. Il Wolfsburg farebbe carte false per Diego, Sissoko o eventualmente Iaquinta, con conguaglio descrescente in base al giocatore.
La Lazio, invece, pare interessata a Giovinco o eventualmente De Ceglie.
Difficile dire come andrà a finire, per il momento non resta che gufare, sperando che la volontà dei giocatori pesi di più delle sterline.



TOTTI: "INTER TUTELATA, ERRORI DI OGGI COME ALLORA"

Nei giorini scorsi, un'intervista di Totti è forse passata in sordina con una dichiarazione che se fatta da altri avrebbe creato più polemiche, mentre siccome è stata fatta da Totti, è stata accolta dall'Inter quasi con un abbraccio.

"Il rush finale...? è mancato il secondo tempo con la Sampdoria,. Lì abbiamo perso lo scudetto, perché se avessimo vinto dopo sarebbe stato tutto in discesa». Quindi la stoccata all'indirizzo dell'Inter: «Altre squadre sono più forti e hanno anche dei piccoli privilegi. L'Inter è tutelata. Da tutti».

Gli viene chiesto se la situazione attuale gli ricordi i tempi in cui a ricevere qualche "aiutino" era la Juventus: «Penso sia uguale, non è cambiato tanto. I torti ci saranno sempre. Poi cerchi sempre di pensare che gli errori siano in buonafede. È difficile, però ci pensi. Ma quest'anno il campionato l'abbiamo perso noi. Anche perché poi, ripensando a quella partita con la Samp, potevamo chiuderla nel primo tempo. Poi ci sono stati due episodi che hanno cambiato la gara. Penso comunque che sia stato giusto così (scudetto all'Inter, ndr) perché se una squadra vince tre competizioni su tre merita un plauso».

Alle parole di Totti ha replicato poi Branca.

"Capisco il capitano della Roma, ha detto queste cose per il suo straordinario legame con la società e la tifoseria che hanno segnato la sua vita e la sua carriera. Ritengo che Totti sia stato irriguardoso nei confronti dell’Inter, società e squadra, che nelle ultime stagioni ha te­nuto alto l’onore del nostro calcio e che vincendo la Champions ha salvato il ranking Uefa dell’Italia».

Ma c’è dell’altro:«E lo dico senza dimenticare che l’Inter ha contribuito con un giocatore, tuttora oggetto del contendere, ndr) alla gran­de stagione della Roma. Capisco quindi Totti. Irri­guardoso, ma lo saluto con un abbraccio».

Strano che si sia dato poco risalto a parole di Totti, tanto chiare quanto definite.
Totti dice chiaramente che l'Inter è tutelata, cosa da verificare, tuttavia ci sembra veramente paradossale che quando la Juventus era tutelata, c'erano procedimenti e interrogazioni parlamentari, mentre quando ci sono di mezzo altre squadre tutto diventa normale.
Ci piacerebbe sapere da Totti se i due scudetti a cui si riferisce, comprendono anche qualche scudetto della Juventus.
Elemento paradossale che l'ultimo scudetto vinto dalla Roma, sia stato vinto con un cambiamento di regole in corsa (caso Nakata, per i meno memori).
In ogni caso a noi sembra il caso di ricordare che mentre oggi come ieri c'erano errori, gli unici che sembrano non accorgersene sono quelli che chiedono la radiazione di Moggi in tempi rapidi, per paura che possa tornare.
Forse avrebbero fatto meglio a chiedere tempo meno rapidi in altre circostanze.
Ci chiediamo se Braschi, arbitro che operava quando la Juventus vinceva, possa essere considerato super partes o se qualcuno dubiterà anche di lui se un giorno non vinceranno sempre gli stessi.
Infine due parole su Branca, che usa la giusta ironia, per rispondere a Totti e anche un piccolo ricatto... quasi a dire.... di non lamentarsi, altrimenti niente Burdisso.
Fortunatamente noi non ci stiamo ai ricatti morali e siamo ancora liberi di gridare al vento quello che va detto senza remore, sperando che prima o poi anche qualcuno se ne accorga.


MAROTTA: "Dzeko, juventinità e altro ancora"

Un Marotta in parte nostalgico, forse romantico, quello che ha concesso oggi un'intervista al Corriere dello Sport. Un direttore generale che ritorna alle origini, a Varese, città da cui è partito, a cui ha regalato una storica promozione in serie B, serie che la società lombarda ha ritrovato da poco dopo molti anni di purgatorio nelle serie minori.

«Ho cominciato qui la carriera, mai avrei immaginato di tornare da dirigente bianco nero: inutile nasconderlo, sono emozionato» .
«Una società forte, professionale, competente, umili, perché per tornare grandi non ba sta collezionare i campioni.

Giuseppe Marotta, ha anche lei la sensazione che attorno alla Juventus si respiri un’aria nuova, anzi antichissima?

«Dopo una stagione deludente, era fon damentale restituire entusiasmo ai tifosi. Il nostro lavoro è soltanto all’inizio, ma loro hanno imparato a fidarsi: garantisce il ritorno, dopo 48 anni, di un Agnelli al la presidenza».
Eppure, davanti ai primi acquisti, qualcuno fa lo schizzinoso. Martinez dal Catania, Pepe dall’Udinese, Bonucci dal Bari: eroi di provincia che non accendo no la fantasia…
«Per cancellare certi pregiudizi, basta rivisitare la storia bianconera: l’hanno scritta campioni scovati in piccoli club e diventati grandi a Torino. Anastasi e Gentile s’erano messi in luce nel Varese, Prandelli e Cabrini tra Cremonese e Atalanta, Conte era cresciuto nel Lecce, Ra vanelli aveva stupito alla Reggiana: vo gliamo rinverdire quella tradizione».
E comunque, la campagna acquisti non è chiusa: Delneri sostiene che man cano ancora quattro rinforzi.
«Confermo, ma prioritari sono due: un terzino sinistro e un esterno destro. Gli altri sono legati a operazioni parallele, incastri obbligati dalla nuova realtà del mercato: non è più tempo di spese folli, il potere d’acquisto deve essere pari ai ri cavi, d’altronde i Messi e i Cristiano Ronaldo non sono alla portata di nessun club italiano».
Alla Juventus vengono comunque ab binati nomi intriganti: Edin Dzeko, per esempio.
«E’ un sogno che non tramonta, un obiettivo che inseguiremo finché possibi le, benché consapevoli di enormi difficol tà: il prezzo fissato dal Wolfsburg è alto e i club concorrenti hanno risorse mag giori. Però fa piacere che il centravanti bosniaco abbia espresso gradimento per un’eventuale destinazione bianconera, vuol dire che l’appeal rimane forte».
Dzeko non è l’unico “sorvegliato” in Bundesliga: la trasferta di Lubecca è di ventata un’occasione per discutere di Rinaldo Elia e Dennis Aogo.
«Soffermatevi su un aspetto statistico dell’amichevole con l’Amburgo: nella formazione iniziale c’erano Ekdal, Motta, Lanzafame, De Ceglie, il giovanissimo Ferrero… età media bassa, freschezza e qualità. Se questa è la filosofia, sia Aogo che Elia sono da Juve, però occorre sem­pre trovare un punto d’incontro tra le no stre esigenze e quelle del club proprieta rio dei cartellini».
Anche Milos Krasic è da Juve…
«Assolutamente sì, lo seguiamo con at tenzione. Nel suo caso, tuttavia, bisogna anche tener conto dello status di extraco munitario: l’obbligo di tesserarne uno soltanto si riflette sulle strategie dei club. Al di là dell’opportunità, mi ha stupito la tempistica della riforma: è stata decisa quando i progetti erano già pronti».
Per fortuna Diego Forlan è comunita rio…
«Non c’è stato alcun contatto, ma la ri velazione del Mondiale finisce inevitabil mente nel mirino dei grandi club. E la Juve è un grande club…».
Diego e Del Piero sono davvero incom patibili?
«Le valutazioni tecnico-tattiche spetta no a Delneri, io dico solo che in una squadra ambiziosa i fuoriclasse non sono mai troppi»

Diego va rivalutato, come Melo…
«Entrambi rappresentano un patrimo nio umano e tecnico notevole, ma le si tuazioni sono diverse. Mentre Diego, dal punto di vista comportamentale, è im peccabile, Melo si è lasciato andare an dare ad alcune reazioni istintive che ci impongono, come dirigenti, di aiutarlo. Conforta, tuttavia, che abbia confidato la sua voglia di riscatto».
Silvio Berlusconi ha annunciato ieri l’incedibilità di Ronaldinho: lei si sente di fare altrettanto a proposito dei due brasiliani?
«Diego e Melo occupano un posto im portante nel progetto, ma se arrivasse un’offerta importante la valuteremmo. Non vale solo per loro, nel calcio di oggi ci sono pochissimi incedibili. Per rinfor­zarsi adeguatamente, bisogna mettere in conto sacrifici, una società non può pre scindere dall’autogestione».
Giorgio Chiellini discute il rinnovo contrattuale…
«Chiellini rappresenta la juventinità, ma il confronto con le esigenze societarie è importante: stiamo trattando con sere nità ».
Chiellini, Bonucci e Legrottaglie in ro sa, eppure si parla di un altro centrale. E balena il nome di Burdisso…
«Non ci siamo mossi, però tra i difen sori collocati sul mercato l’argentino è uno dei più interessanti» .
Rinuncerete a Giovinco: ma è coeren te con l’attenzione rivolta ai giovani?
«Giovinco, negli ultimi due anni, non ha avuto modo di esprimersi con continuità: riteniamo che una stagione full-time pos sa rivelarsi un momento di crescita im portante ».
Ci svela qualcosa del vertice di merca to tenuto ieri con Delneri?
«Vertice? Non esageriamo. Un semplice confronto, ne facciamo tutti i giorni…»

Molti i concetti espressi da Marotta in questa intervista. Alcune parole fanno piacere, in prospettiva, Cabrini, Anastasi, Ravanelli, Conte, Gentile,a cui aggiungeremmo noi Torricelli, Di Livio, Tacchinardi etc. etc. sono stati giocatori diventati grandi alla Juventus. Tuttavia servono e sono funzionali in un progetto dove accanto c'era il fenomeno. Ravanelli aveva vicino il Del Piero e i Vialli. Torricelli i Ferrara e prima ancora Kohler. Gentile aveva in squadra Platini....serve la base italiana ma anche il fenomeno extra, e quindi quei campioni non accasati ma che costano una cifra potenzialmente adatta al budget bianconero. Dzeko che costi 35 o 40 è su quella linea. E' giovane e un potenziale campione, tra i primi cinque bomber europei. La Juventus ha già il miglior portiere, uno dei migliori difensori (Chiellini), due centrocampisti di prospettiva (Marchisio e Sissoko), le manca la punta giovane e forte per completare l'ossatura base. A questa poi aggiungere i vari buoni giocatori, meglio se potenziali fenomeni. Mancano, ancora quattro acquisti, due sicuri (esterno sinistro di difesa e esterno destro) e due potenziali (punta e difensore centrale). Chissà chi arriverà, sicuramente molto dipenderà dalle cessioni e dalla capacità di piazzare Grosso, Camoranesi, Tiago, Grygera e un potenziale big.

Infine concludo, in un certo senso ringraziando il direttore che rassicura su Giovinco. Verrà mandato a fare esperienza e non ceduto definitivamente. Per chi come me, lo ha sempre apprezzato e aspettato, forse troppo, ci sarà un motivo in più quest'anno per vedere magari qualche partita del Bari o del Parma, sperando che sia una delle due società, dimostratesi più amiche rispetto ad altre, ad assicurarselo.

martedì 20 luglio 2010

SOLDATINI O FANTASISTI?

Dalle prime uscite e dagli ultimi rumors di mercato, c'è il grosso rischio che la Juventus di Del neri possa patire in fantasia.
Diego e Giovinco, trequartisti sul possibile piede di partenza. Camoranesi, tra i cedibili, esterni più di quantità che di fantasia, ad eccezione di Martinez.
Insomma il rischio di vedere una squadra con grande corsa, ma poche varianti c'è tutto.
Di Diego ne abbiamo parlato in lungo e in largo. Da pedina fondamentale dell'anno passato è diventato uno dei primi tra gli indesiderati.
Bisogna ancora capire se verrà ceduto o meno.
Fino a questo momento è stato sicuramente tra i più positivi e tutti si sono potuti accorgere vedendo la squadra con lui e senza di lui, quanto cambi la linea del gioco con un giocatore con le sue caratteristiche.
Diego è uno dei pochi da vendere per fare cassa ma anche uno dei pochi potenziali campioni, giovani.
Difficile capire se vale la pena venderlo.
Ancora più sul piede di partenza Sebastian Giovinco, idolo dei tifosi che vedevano in lui il nuovo Del Piero.
Sebastian ha fatto vedere il suo valore a sprazzi, vuoi per poco utilizzo, vuoi anche perchè forse si è giocato male alcune opportunità. I tifosi lo vorrebbero vedere come in quella notte con il Chelsea dove seppe imporsi in una sfortunata partita.
Il procuratore sta decidendo la destinazione, probabilmente una tra Bari, Parma e Genoa.
I tifosi non sperano nel Genoa, vista la situazione di Criscito e di Palladino e preferirebbero senz' altro Bari o Parma, molto più collaborative.
C'è il grande rischio, se partiranno tutti i fantasisti che la Juventus del prossimo anno possa essere una macchina da guerra molto solida ma poco fantasiosa.
Fortunatamente il mercato è ancora lungo e chissà se oltre ai soldatini arriverà anche un generale a cavallo capace di cambiare le partite.

Ritiro Juventus a Varese
Mancano due soli giorni all'arrivo in città della Juventus, che utilizzerà il "Franco Ossola" tra mercoledì 21 e mercoledì 28 luglio nella seconda fase della propria preparazione estiva, dopo che la prima parte del ritiro bianconero si è svolto nella località trentina di Pinzolo.
Tra i tifosi della "Vecchia Signora" e tra gli appassionati di calcio in generale cresce l'attesa, anche perché a Varese si vedrà la Juve praticamente al completo: all'appello del nuovo allenatore Gigi Delneri mancheranno infatti soltanto il portierone Gigi Buffon, in convalescenza dopo la recente operazione alla schiena, e il brasiliano Felipe Melo che dovrebbe arrivare nel fine settimana. Della spedizione a Varese faranno invece parte tutti i giocatori che hanno disputato i Mondiali con le proprie nazionali; per loro sarà previsto un lavoro differenziato visto che il grosso della squadra, a partire da Ale Del Piero e Diego (nella foto da www.juventus.com), sono già in fase avanzata di preparazione.

Gli allenamenti a Masnago dovrebbero iniziare mercoledì pomeriggio, anche se la società torinese non ha ancora stilato il programma completo, che sarà diramato nell'immediata vigilia del ritiro. Quel che pare certo è la doppia seduta quotidiana: quella del mattino potrebbe essere fissata verso le 9,30 mentre quella pomeridiana inizierà presumibilmente intorno alle 16,30. Occasioni che la gente attende con ansia, visto che la Juve - ora diretta da Beppe Marotta, varesino di Avigno - mancava da parecchi anni nella Città Giardino, mai come adesso crocevia delle squadre di Serie A.
Domenica 25 infatti sarà qui il Milan per affrontare il Varese di Sannino; i biancorossi replicheranno poi venerdì 30, sempre al "Franco Ossola", quando ospiteranno i rossoblu del Genoa.

Varesenews.it


lunedì 19 luglio 2010

L'OLANDESE VOLANTE


Secondo il folklore nord-europeo, l'olandese volante è una nave fantasma che solca i mari in eterno senza una meta precisa, e a cui un destino avverso impedisce di tornare a casa. Viene spesso avvistata da lontano, avvolta in una nebbia o emanante una luce spettrale. I marinai della nave sono fantasmi, che tentano a volte di comunicare con le persone sulla terraferma.
Chissà cosa ne pensano i tifosi bianconeri dell'ultimo olandese accostato alla Juventus, dopo Kuyt e Elia ecco Drenthe.
Royston Drenthe, assomiglia vagamente a quel Davids, sempre caro ai tifosi bianconeri e un pò come Krasic, che assomiglia vagamente a Nedved, il ricordo va ai tempi d'oro, forse con un pò di malinconia.
Royston Drenthe è nato a Rotterdam l’8 Aprile 1987 e già all’età di otto anni è entrato a far parte del Feyenoord, squadra nella quale ha fatto tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra.
Drenthe è giovane, interessante e sicuramente di prospettiva (1987), al Real Madrid ha giocato dal 2007 solo 46 partite segnando due goal, perdendo il posto a favore di Marcelo.
Potrebbe essere un olandese volante, dato la sua velocità sulla corsia esterna e la sua esplosività nel tiro.
Purtroppo pare un po’ indisciplinato e nel caso fosse veramente acquistato sarà da valutare la sua maturità.
Royston nei primi anni di carriera, ha lasciato parlare di sé più per il suo carattere difficile che per le indiscusse qualità, tanto che per via di ripetuti comportamenti indisciplinati nei primi anni di carriera è stato sospeso per lungo tempo e retrocesso in formazione C.
Come il celebre Ruud Gullit è un amante della musica, e un bravo rapper.
Purtroppo non ha le stesse caratteristiche di quel Gullit che la Juventus si fece soffiare dal Milan.
I tifosi sperano che possa essere lui uno de prescelti della fascia sinistra e che possa seguire le orme dell'indimenticato Edgar Davids, servirebbe moltissimo una freccia orange a sinistra, un vero olandese volante.




SENZA CAMPIONI CHI SI ABBONERA'?

Il 7 luglio è partita la campagna abbonamenti della Juventus.
Ad oggi non ci sono dati su come stia andando, tuttavia è probabile che molti aspetteranno ancora qualche giorno prima di sottoscrivere la tessera per la nuova stagione.
Al cuore non si comanda, ma al portafoglio si, soprattutto quando il mercato sta portando buoni giocatori, ma non forse quelle stelle che si aspettano i tifosi.
Per ora le uniche stelle che si possono acquistare sono quelle nel nuovo stadio.
Chissà quanti sarebbero disposti a sottoscrivere una stella per prendere Dzeko.
Al costo di trenta milioni di euro, basterebbero "solo" 100,000 tifosi da 300 euro cadauno.
Sono molti i tifosi che ci scrivono dicendo che sarebbero disposti a spendere qualcosa in più, in cambio di un sogno e di qualcuno che li possa fare divertire.
Purtroppo la fantasia non è stata accesa dai nomi fin qui arrivati, ma non si può mai sapere. Tutti sanno che il gioco di Del neri è divertente, ma servirà qualcuno in grado di creare la giocata e accendere le partite noiose.
Dalle prime amichevole è apparso evidente come Diego sia capace di accendere la lampadina. Lo stesso dicasi di Del Piero anche se ormai è una lampadina che si accenderà a intermittenza.
Ci chiediamo chi altro potrà accenderla. A tratti Martinez e Lanzafame.
Il resto, per il momento non ci è lecito saperlo.
Ci chiediamo solamente come mai si è provato Pasquato e non si lasciato un piccolo spazio a Giovinco. Secondo noi avrebbe potuto conquistarsi un piccolo pezzettino di campo.
Tanti dubbi, a questa Juventus servono i tifosi, ai tifosi i campioni per accendere l'entusiasmo, almeno in estate o quanto meno accendere la voglia di sottoscrivere il nuovo abbonamento.
Per i tifosi sarebbe stupendo abbonarsi e sapere che a fine anno potrebbero alzare qualche trofeo e magari inaugurare il nuovo stadio con qualche campione nuovo di zecca.
Per il momento rimane qualche preoccupazione, anche alla luce dell'ennesimo infortunio di Iaquinta, attaccante unico in rosa, che purtroppo sta diventando sempre meno affidabile dal punto di vista fisico. Ci chiediamo sul serio se non valga la pena fare un sacrificio e investire assolutamente su una punta giovane.
I tifosi il sacrificio, probabilmente lo farebbero anche, ma solo per un campione, però.









domenica 18 luglio 2010

LUNGA STRADA

Lo sapevamo, da ieri la conferma. La strada per la Juventus sarà lunga e tortuosa.
Ci vorrà tempo e pazienza. A questa Juventus, manca molto per essere una squadra d'alta classifica. Ovviamente mancano i nazionali, ma manca anche altro.
La partita di ieri, contro una delle migliori squadre tedesche, tuttavia priva di almeno 6 titolari, ha evidenziato che la Juventus necessita di classe e freschezza.
I giocatori bianconeri erano imballati per i carichi di lavoro, ma serviranno ben altri innesti per fare il salto di qualità.
Come già sottolineato ieri, l'attacco non convince, troppo statiche le punte e se non si accende Diego, si finisce come nel secondo tempo, cioè nella noia.
Si comincia a intravedere la mano di Del neri, con cambi di gioco e sovrapposizioni. Tuttavia servono esterni capaci anche di vincere l'uno contro uno.
La fase difensiva per il momento è ingiudicabile, ma Motta dovrà sicuramente alzare il livello di attenzione, così come Legrottaglie autore ieri di un fallo da ultimo uomo che non potrà essere tollerato in campionato.
Note liete, alcuni lampi di Lanzafame e la costanza di Sissoko.
Sicuramente la squadra è ingiudicabile, ma sicuramente serve altro, a livello di qualità, freschezza e velocità per puntare alle prime posizioni.
C'è molto da fare, quindi sia per lo staff di Del neri, che per Marotta sul mercato.
Ci sono da piazzare almeno 6/7giocatori sul mercato (Camoranesi, Grosso, Tiago, Poulsen, Ekdal, Pasquato e uno degli attaccanti), contemporaneamente servono due esterni di difesa, un centrale affidabile, un esterno di centrocampo e almeno una punta oltre a un centrocampista di impostazione.
Tanta roba... forse troppa, per poter puntare a qualcosa di importante.
I tifosi sperano che con l'arrivo dei nazionali cambi qualcosa, così come dal mercato arrivi qualcuno non di secondo ma di primo piano.


SFIDA SU DUE TAVOLI



La partita di oggi tra Amburgo e Juventus a Lubecca non si gioca solo sul campo di calcio alle 18,30.
Ci sarà, infatti un altro tavolo aperto tra le due società, un tavolo che forse ai tifosi interessa maggiormente delle vittorie in precampionato, vale a dire il tavolo del mercato.
Oggi Marotta e i dirigenti tedeschi parleranno di possibili scambi, contropartite che possano migliorare i rispettivi organici.
Non è un mistero che la Juventus abbia da tempo addocchiato tre dei migliori giocatori dell'Amburgo e che l'Amburgo non abbia nascosto l'interesse per giocatori che alla Juventus per ora non hanno brillato ma in Germania hanno lasciato il segno.
Alla Juve interessano Aogo,Jansen ed Elia,tedeschi interessati a Poulsen, Diego e Grygera che anche se quest'ultimo non ha giocato in Germania ha comunque buoni estimatori.
I due nazionali tedeschi hanno fatto un discreto mondiale e sono giocatori sicuramente affidabili. Elia, rappresenta una delle sorprese, giocatore giovane, di prospettiva, con una discreta personalità. Probabilmente nessuno dei tre è quel fenomeno, ma sicuramente sono giocatori utili per un certo organico e che possono sicuramente aiutare a migliorare la rosa esistente.
Lato cessioni o scambi, Poulsen e Grygera sono quasi considerati ai margini del progetto, o meglio cedibili mentre Diego, a nostro parere andrebbe tenuto o caso mai sacrificato solo per un unico giocatore che inizia con la D e gioca sempre in Germania.
Tornando al calcio giocato, oggi sfida tra due squadre prive di molti giocatori.
La Juventus oltre a cercare di vendicare la finale di Atene, dovrà cercare di non ripetere il capitombolo ottenuto nella Emirates Cup due anni fa, tre gol incassati e un Olic mattatore. Quest'ultimo non c'è più, ma da tenere d'occhio dell'Amburgo Jarolim, Ze Roberto, Petric e la vecchia gloria Van Nisterlooy.
Nella Juventus, spazio e vetrina a Diego insieme a Trezeguet. Si attendono miglioramenti da Lanzafame e soprattutto Martinez, mentre test molto affidabile per la difesa, anche se priva della coppa probabilmente titolare, sarà interessante vedere De Ceglie e Motta all'opera, diretta Sky Sport 1.

Queste le probabili formazioni
Juventus (4-4-2): Storari, Motta, Legrottaglie, Alcibiade, De Ceglie,Lanzafame, Sissoko, Ekdal,Martinez, Diego, Trezeguet
Panchina:Costantino,Grosso,Grygera,Del Piero,Amauri,Pasquato,Ferrero,Marrine,Buschel
Amburgo (4-4-2): Rost, Sowah, Reinahrdt, Rozehnal, Tesche, Jarolim, Ze Roberto, Pitroipa, Petric, Van Nisterlooy, Guerrero
A disposizione: Hesl, Demel, Dettmann, Stepanek, Schulz, Gross, Rincon, Bertram, Tavares, Benjamin, Behrens, Berg.


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Petrucci si scorda della Juventus ma non di Inter e Milan

Gianni Petrucci, in un'intervista al Corriere della sera di ieri, parla dei contrasti tra Lega e Federazione e non ha perso l'occasione per elogiare Moratti e Berlusconi"Io rispetto i presidenti, perché investono i loro soldi. Non solo, li voglio tutelare. Non capisco perché continuano a parlare di aumenti dei ricavi, ma non di diminuzione dei costi. Si impari, per esempio, da Moratti, ma anche da Berlusconi. Attualmente sono l'esempio da seguire: sono riusciti a ripianare situazioni economiche pesanti. Ma quelli che sbraitano di più sono altri. Mi sorprende qualche dirigente urlante e contestatore: se si va a vedere come gestiscono squadre e società c'è da mettersi le mani nei capelli".

Personalmente ho grande rispetto per Gianni Petrucci, anche se mi sarebbe piaciuta una gestione diversa el caso Calciopoli, tuttavia sorvoliamo e trattiamo questa intervista. Mi chiedo, se Petrucci, si riferisca al fatto del passato o del presente.
Se Petrucci intende che Berlusconi e Moratti hanno preso in mano società da Pellegrini e Farina e le hanno ripianate e rese vincenti sarei d'accordo. Se invece intende lodarli per come stanno cercando di rientrare dopo anni e anni di bilanci in passivo allora non comprendo l'intervento.
Se una società ha speso 1000 in 10 anni con buchi ripianati dall'azionista di maggioranza e siccome questo non saràà più fattibile tra un paio di anni, voler rientrare nei parametri non mi sembra un'azione tanto straordinaria ma razionale.
Petrucci si è dimenticato di citare l'unica società che da 15 anni ha creato un modello di calcio sostenibile, si sta costruendo uno stadio e come dieva Gianni Agnelli da un centro di costo, sta diventando un affare.
Purtoppo la Juventus è troppo spesso il diavolo e tutto qullo che faceva una certa dirigenza sembra voler cancellare quanto di buono si sta facendo anche dopo.
Ai tifosi piacerebbe che almeno questo, in un momento dove non si vince venisse riconosciuto. Lo scudetto del bilancio non interessa a molti, ma negare pure questo è francamente molto triste.
Leggere che certe squadre sono esempi da seguire, dopo aver letto di plusvalenze etc....per non dire altro, è un pò irriverente verso altri.
Ci chiediamo infine quali sono i dirigenti urlanti e contestatori e le società gestite in modo da mettersi le mani nei capelli...
Chissà se un giorno ce lo sveleranno, nel frattempo cercheremo di seguire il modello di Inter e Milan accumulando debiti per 1,000 milioni di euro nei prossimi dieci anni e sperando che qualcuno poi voglia coprirlo...magari tra dieci anni loderanno questa gestione, almeno così anche la Juventus potrà comprare Messi, Cristiano Ronaldo e perchèè no, pure Dzeko.




Il conflitto tra Federazione e Lega e’ fisiologico. Ci sono interessi diversi, la Lega e’ la Confindustria del pallone, la Federcalcio deve occuparsi di tutto calcio. Ovvio dopo un Mondiale cosi’ deludente il conflitto sia esasperato”. Gianni Petrucci, numero 1 del Coni, interviene nella lotta tra Federazione e Lega. In un’intervista pubblicata oggi dal “Corriere della Sera”, spiega: “Qualche presidente ha francamente esagerato. Non dico i nomi, mai personalizzare. L’assemblea di Lega di giovedi’ era partita nel peggiore dei modi, poi sono prevalse il buon senso e la saggezza del suo presidente, Massimo Beretta. Si voleva, come capita sempre in questo Paese, la testa di qualcuno. Abete? E’ lo stesso che era capo delegazione quattro anni fa quando l’Italia vinse il Mondiale. Nessuno critico’ quando Abete richiamo’ Lippi sulla panchina della nazionale. E si chiede la sua testa solo perche’ ha fallito un Mondiale. Bisogna correre ai ripari ed e’ quello che sta facendo Abete. Tutti sostengono che ci siano troppi stranieri: la federazione ha un unico potere, quello di limitare gli extracomunitari, perche’ le leggi europee non consentono di intervenire sui comunitari. Si mette mano al problema e succede il finimondo: incomrensibile”.
Petrucci spiega la sua valutazione sulla reazione della Lega.
“Io rispetto i presidenti, perche’ investono i loro soldi. Non solo, li voglio tutelare. Non capisco perche’ continuano a parlare di aumenti dei ricavi, ma non di diminuizione dei costi. Si impari, per esempio, da Moratti, ma anche da Berlusconi. Attualmente sono l’esempio da seguire: sono riusciti a ripianare situazioni economiche pesanti. Ma quelli che sbraitano di piu’ sono altri. Mi sorprende qualche dirigente urlante e contestatore: se si va a vedere come gestiscono squadre e societa’ c’e’ da mettersi le mani nei capelli. Le entrate erariali da giochi e scommesse sono state di 218 milioni di euro. Ma non si scommette solo sul calcio italiano: circa il 50 per cento di queste entrate provengono da campionati esteri, Champins League, Europa League, Premier League, campionato tedesco, Liga, altri tornei stranieri. Il Coni trasferisce al calcio italiano 80 milioni di euro. Fatti due conti, hanno il ritorno di quello che loro dicono di produrre. Abete avrebbe dovuto offrire le sue dimissioni al consiglio federale? Si puo’ dire tutto di Abete – continua Petrucci nell’intervista – tranne che sia un dittatore. E poi non vedo i gravi errori che si vogliono imputare al presidente federale. Mi sono trovato in una situazione analoga quando ero presidente della Federbasket dopo gli Europei di Karlsruhe. Ma non annunciai le mie dimissioni”. “La Lega calcio ha chiesto l’intervento del governo per la riforma della Legga 91 e ha fatto bene – chiude Petrucci – Il governo Berlusconi con Letta e Crimi ci e’ sempre stato vicino. Ma non bisogna solo guardare al calcio, bisogna pensare a tutto lo sport professionistico. Perche’ se
nella revisione non si interviene anche per il basket, questo sport muore”.

NON E' UN ATTACCO PER VECCHI....


Forse qualcuno non se ne era accorto, forse qualcuno se ne è accorto, ma non lo vuole dire o forse qualcuno l'ha detto, ma è meglio ripeterlo.
Ecco la carta anagrafica degli attaccanti bianconeri al 18/07/2010.
Trézéguet,33 anni, Del Piero, 35 anni, Iaquinta 31 anni, Amauri, 30 anni, a cui possiamo aggiungere Diego, 25 anni.
Ed ecco le età dei prossimi principali avversari della Juventus in Italia.
Inter: Eto'o 29 anni, Milito, 31 anni, Pandev, 27 anni a fine luglio, Balotelli, 20 anni ad agosto.
Milan: Ronaldinho, 30 anni, Borriello, 28 anni, Inzaghi,37 anni ad agosto, Huntelaar, 27 anni ad agosto.
Roma: Totti, 34 anni, Adriano,28 ann,i Vucinic, 27 anni ad ottobre, Menez, 23 anni.
Fiorentina: Jovetic, 21 anni a novembre, Gilardino, 28 anni a luglio, Mutu, 31 anni, Babacar 17 anni.
Napoli: Lavezzi, 25 anni, Cavani, 23 anni, Quagliarella,27 anni.
Sampdoria: Pazzini, 26 anni ad agosto, Cassano, 28 anni, Pozzi, 24 anni.

La Juventus ha uno degli attacchi più vecchi del campionato e uno dei più vecchi d'Europa. L'unico under 30 è Diego che si vuole pure vendere.

Titolari di difesa, centrocampo, ali comprese, a differenza dell'attacco sembrano dei giovincelli.
Con tutto il rispetto per gli attaccanti che hanno fatto la storia e ai quali i tifosi non smetteranno mai di dire grazie, partire con giocatori così maturi, rischia di essere altamente deleterio, rischioso al limite del controproducente.
In una stagione in cui non ci saranno pause, a causa dell'Europa League e in cui qualche infortunio capiterà (visto la sfortuna perenne di Vinovo), avere qualche attaccante fresco, nel senso di under 30 è una condizione a mio giudizio sine qua non per puntare al presente e costruire il futuro.

Quando sento parlare di Forlan, come attaccante dell prossima stagione, ovviamente a un lato mi fa piacere (miglior giocatore del mondiale e sicuramente un numero uno), ma dall'altro mi chiedo se non sia meglio Suarez, più giovane e più di prospettiva, sempre uruguiano, ma sicuramente un attaccante capace di essere un poteziale campione, per questo posso pensare a Forlan solo come a uno specchietto per le allodole.
Tutto questo, detto sempre, che la preferenza deve essere Dzeko. Però Dzeko senza sacrificare Diego, l'unico under 30 del gruppo e l'unico che l'anno passato ha saltato solo un paio di partite per infortunio.
Perdere giocatori come Dzeko, vuol dire perdere un treno di un potenziale campione.
Vale la pena fare un sacrificio, se devo sacrificare 350 euro per una stella, almeno portatemi una stella che brillerà per un pò non una che sta per spegnersi...
La Juventus, se non pianificherà colpi under 30 rischia di diventare un film in stile fratelli Cohen...da "non è un paese per vecchi" a "non è un attacco per vecchi".
Detto questo, non vogliamo essere irriverenti verso nessuno, perchè riteniamo anche che non vale la pena vendere qualcuno se non si è sicuri che chi arriva possa fare meglio, anche se meglio di 7 gol in un campionato, come l'anno passato potrebbe essere un record difficile da non eguagliare.
I tifosi rimangono in attesa, fiduciosi in Marotta, ma consapevoli che se al 30/08 l situazione sarà la stessa di adesso, i rischi saranno concreti, ma in un certo sens anche prevedibili.

sabato 17 luglio 2010

Forlan, specchietto per le allodole? Iaquinta possibile partente...



La Juventus punta molto su Dzeko, ma come già per Krasic, ci sono degli intoppi. Prezzo del cartellino e volontà del giocatore non coincidono. La Juventus semba aver raggiunto l'ok del giocatore ma il Wolfsburg non sembra intenzionato a mollare sul prezzo. Con Krasic, tutti i tifosi sanno come è andata a finire, per ora. Alla fine, la Juventus ha deciso di non partecipare ad aste e il giocatore è rimasto al CSKA. Alla fine a Torino è arrivato l'uruguiano Martinez, con buona pace dei tifosi.
Adesso il rischio che il passato ritorni è concreto, a Dzeko si è aggiunto Forlan. L'uruguiano, votato il miglior giocatore de mondiale è più che un'alternativa. Un giocatore di sicuro valore, ma non di prospettiva. In un attacco che prevede già Amauri, Trezeguet, Del Piero e Iaquinta, tutti oltre o alla soglia della trentina, aggiungere un altro trentunenne sarebbe un'operazione buona nell'immediato ma meno di prospettiva.
Per questo motivo, pensiamo che Forlan possa essere un ottimo specchietto per le allodole per sviare l'interesse da Dzeko e lavorare un pò più a fari spenti sul bosniaco.
Più concreto, invece, l'interesse dell'Atletico per Iaquinta. La seconda squadra di Madrid ha sempre avuto un occhio particolare per i giocatori italiani ed è seriamente interessata a Iaquinta in caso di partenza di Forlan. Se Forlan partisse in direzione Torino, Iaquinta più conguaglio potrebbero andare a Madrid. Nel caso, invece che Forlan andasse a Liverpool per sostituire Fernando Torres (altra voce circolata) allora sempre Iaquinta potrebbe andare a Madrid in cambio di 10/11 milioni da reinvestire su Dzeko.
Fantamercato? Forse... sicuramente ai tifosi non dispiacerebbe Forlan, ma se arrivasse Dzeko, siamo sicuri che gli abbonati non sarebbero pochi e l'entusiamo sarebbe di nuovo alto.
Speriamo quindi, che questa volta, Forlan sia veramente uno specchietto per le allodole e di non doverci trovare a scrivere un nuovo pezzo su un attaccante uruguiano, anche se bravo, piuttosto che uno su un giovane campione, potenziale miglior attaccante europeo per il futuro.