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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

giovedì 30 settembre 2010

QUEL BUON SAPORE DI EUROPA LEAGUE...

Se si fossero chiusi gli occhi e poi riaperti dopo 30 minuti, forse qualcuno avrebbe potuto pensare a un ritorno al passato e alle vecchie notti europee di trionfi andati. Un gran gol di Iaquinta, un rigore clamoroso non dato e un buon gioco. Poi purtroppo il brusco risveglio e il gol di Johnson con il "solito" errore difensivo. Qualcosa di buono si è visto a dire il vero. La convinzione, la voglia di fare il gioco e l'atteggiamento. Se si fosse più attenti dietro si potrebbe puntare a qualcosa di importante. Buon Sissoko, buon Krasic e combattivo Iaquinta. Poi un secondo tempo di sofferenza prima e di una crescita finale che lascia l'amaro in bocca per una traversa che dice di no a Del Piero e un'occasione di Sissoko finita male. Insomma, chi se l'aspettava di prendere un solo gol dal City dopo averne presi così tanti? Personalmente ritengo buona la prova difensiva con un paio di sbavature sui soliti tagli degli avversari. Rispetto al passato non abbiamo perso l'uomo sul cross e quindi bene. Bene il centrocampo con un Sissoko ritrovato e Marchisio puntuale. Un pò a sprazzi Krasic e bene Iaquinta e Del Piero.

Per domanica Eto'o fa paura, ma se si metterà la stessa attenzione e voglia si potrà fare bene. Unici dubbi, quelli della condizione fisica, da capire se reggerà...







mercoledì 29 settembre 2010

PAOLILLO: "PLEASE LISTEN MR. VIEIRA"

Paolillo, per favore ascolta Mr. Vieira, bastano poche parole per rispondere alle provocazioni dell'Amministratore Delegato dell'Inter. Parole che arrivano da chi in campo ci va e non da chi sta a guardare dietro una scrivania. Parole da chi il campo lo mastica e non crede di masticarlo, parole da chi ha giocato su due sponde e non su una sola.... insomma parole da persone che hanno fatto la storia del calcio internazionale e non parole che restano al vento.

Sul tema della restituzione di altri scudetti, preferisco parlarne domani, smontando ad una ad una le teorie dell'Amministratore Delegato dell'Inter che magari con le sue parole crede di incantare certa stampa scendiletto e certi media, ma sicuramente non prende in giro le persone attente che hanno visto tutte e dico tutte le partite dal 1994 al 2006.

Tornando al tema di Viera, ecco le parole dell'ex giocatore nerazzurro: "La Juve nella quale sono stato io è una delle squadre più forti nelle quali abbia mai giocato e il mio anno a Torino è stata un’esperienza molto positiva. Non so quanto la Juve di oggi sia lontana da quella di allora ma, di sicuro, per avere una squadra come quella ci vuole tempo. Me ne sono andato dopo un solo anno perché non volevo rimanere in Serie B. Mi è dispiaciuto, ma questa è la vita di un calciatore. Quella stagione in bianconero però è stata davvero bella. Una gara particolare per me? No, perché ho passato solo un anno a Torino e rispetto a quando c’ero io è rimasto il solo Del Piero".

Che altro dire... bastano poche righe, a cui aggiungiamo anche le parole di Ibrahimovic, del 2009 quando era ancora all'Inter: "Anch’io lo dico, anche se ora gioco nell’Inter: sono miei. E se non ci credi, ti porto a casa mia a vedere i due trofei. Non scherziamo, abbiamo fatto tutti dei gran sacrifici, tutti i giorni, per vincerli. Il resto non mi interessa".

Che altro rispondere.... se tutti i giocatori, anche ex nerazzurri dicono che gli scudetti erano meritati, c'è poco da replicare. La situazione è talmente ovvia che non andrebbe neanche raccontata. Chissà come mai gli scudetti cartonati valgono solo per certa stampa, certi media e l'Inter, mistero, che a nostro avviso se esiste giustizia, verrà svelato forse già da domani.


Da Manchester... per passare ai temi caldi...Le parole di Del Neri:
Sfida con i Citizens, che metterà di fronte la miglior difesa del campionato inglese e il miglior attacco del campionato italiano: «Sono dati statistici che possono essere ribaltati ma sarà una bella sfida. Incontriamo una squadra importante del calcio inglese ed europeo e speriamo di fare bene». «Penso a una partita per volta. Domani giochiamo contro una squadra fortissima che è stata costruita per vincere. Sarà un test importante per vedere se abbiamo acquisito maturità. Cerchiamo di produrre un buon gioco domani, poi penseremo alla sfida di domenica contro l’Inter. Non penso che la squadra possa soffrire a livello fisico. L’importante sarà essere a posto a livello psicologico. Dobbiamo recuperare bene e riposare, perché il riposo è un elemento importante della vita di un atleta».

MANCHESTER CITY (4-3-3): Given;Boyata, Kolo Touré, Kompany, Zabaleta; Vieira, Barry, Yaya Touré;Johnson Tevez,Milner.

JUVENTUS (4-4-2): Manninger;Rinaudo,Legrottaglie,Chiellini,Grygera;Krasic, Sissoko,Marchisio,Pepe; Iaquinta, Del Piero.

panchina:Storari,Motta,Bonucci,De Ceglie,Melo,Martinez,Lanzafame

martedì 28 settembre 2010

SUAREZ O DZEKO... ? DILEMMA SEMPRE VIVO...

Non si scappa, il dilemma in casa bianconera è più vivo che mai. Dopo le ultime e ulteriori buone prestazioni di Suarez in Champions League e di Dzeko in Bundesliga i tifosi sperano che la prossima stella a correre sull'erba, oltre che sulle tribune (inteso come nome sulla stella), possa essere uno dei due. Valutazione alta per entrambi e concorrenza nutrita da battere, come sempre se punti a un top player.

Se per Dzeko, la concorrenza ha un nome e un cognome, vale a dire Bayern Monaco e in particolare il general manager bavarese Hoeness, per Suarez la concorrenza sta diventando sempre più fitta. Se dopo il Mondiale Suarez aveva una valutazione di circa 20 milioni, ora appare difficile poterlo strappare per meno di 25/30.

Alla corte dell'Ajax si stanno facendo sotto in tanti prime tra tutte Milan e Manchester City. La Juventus ha fatto una prima mossa per valutare la situazione contrattuale dell’uruguaiano in forza all’Ajax, lo stesso hanno fatto Milan e Manchester City. Il Manchester, dopo aver lottato a lungo per Dzeko, sembra convinto a lottare anche per Suarez. A dire la verità appare strano che avendo un giocatore veloce e agile come Tevez si voglia cercare anche Suarez, ma le vie del calciomercato sono infinite e quindi una cessione potrebbe lasciare spazio a un'altra cessione.

Per questo e proprio per questo la sfida di stasera varrà di più di una singola partita, potrebbe essere decisiva anche per orientare le preferenze dei giocatori. Del resto, abbiamo visto che alcuni, come Krasic, preferiscono ancora il "blasone" al "milione". Chissà se nel prossimo mercato ci sarà qualcuno che vorrà seguire le orme del serbo.





SPUNTATI ALLA META

Domani sera a Manchester si presentera' una Juventus spuntata. Amauri non ha recuperato per la trasferta di Manchester ed e' rimasto a casa per preparare al meglio la sfida di domenica sera. La risonanza magnetica non ha evidenziato lesioni significative a livello legamentoso della caviglia destra, quindi scongiurati guai peggiori. Dall'infermeria rientra De Ceglie, vedremo se pronto o no a sostituire Grygera sulla fascia sinistra.
In ogni caso chiunque andrà in campo, sicuramente ci sarà una coperta corta in panchina per il reparto avanzato. Di disponibili in avanti ci sono solo Iaquinta e Del Piero ed eventualmente Martinez schierato come punta. Eventualmente la punta la potrebbero fare anche Lanzafame o il giovane ma promettente Giannetti, anche se molto dipenderà da come si metterà la partita.
Se la partita si giocherà sul contropiede e sulla velocità Krasic potrebbe essere l'uomo giusto, ripensando all'ottima prestazione del serbo contro il Manchester United.
Difficile dire, invece quanto potrà resistere in questa Europa League la Juventus con una rosa in avanti così ristretta.

Forse aver pensato a Quaglierella, che in Europa non può giocare e aver ceduto a cuor leggero Trezeguet potrebbe rivelarsi un errore. Lo sapremo presto, forse già da domani sera.

I CONVOCATI - Questa la lista dei convocati: Motta, Chiellini, Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Bonucci, Lanzafame, Grygera, Pepe, Martinez, Rinaudo, Krasic, De Ceglie, Storari, Costantino, Legrottaglie, ,Giandonato, Giannetti



KRASIC E NEDVED... COSI' LONTANI.... COSI' VICINI...

Nei cuori dei tifosi bianconeri Pavel Nedved rappresenta qualcosa di più che un giocatore. E' stato ed è ancora un esempio da seguire. Il primo ad arrivare all'allenamento, spesso l'ultimo a uscire. Rigore, disciplina, mai una parola fuori posto e mai una polemica.

In campo ci sono almeno tre/quattro immagini che lo rappresano al meglio. La cartolina migliore è forse quel gol del 3-1 segnato al Real Madrid nella semifinale di Champions League e quel cartellino giallo che poco dopo gli impedì di giocare la finale. Molti sapevano che la finale sarebbe stata difficile senza di lui e quel cartellino era un'ingiustizia incredibile. Altra immagine simbolo è quel suo gol allo scadere alla Lazio in una Juventus dimezzata ma vicina al titolo o quello al Barcellona sempre in Champions in un Nou Camp gremito. Insomma tante fotografie come tutti i suoi gol, mai banali, gol segnati in tutti i campionati e competizioni.

Il suo essere campione oltre ogni ragionevole dubbio lo ha portato a vincere il Pallone d'Oro, riconoscimento oltremodo giusto per quella stagione da protagonista oltre ogni limite...anche se qualcuno della sponda avversa dice che quell'anno il Pallone d'Oro doveva vincerlo qualcun altro. Il suo non arrendersi mai, la sua voglia di lottare insieme ai risultati negativi della scorsa stagione hanno aumentato la nostalgia per la sua partenza e sono tanti quelli a cui è scesa una lacrimuccia quasi due anni fa quando Pavel decise di smettere.

Per chi chi ha visto tutte o quasi le partite di Pavel sia alla Juventus che alla Lazio, o con la Repubblica Ceca, l'accostamento attuale con Milos Krasic, pone una riflessione. La riflessione seguente è questa: "andateci piano".

Andateci piano perchè Krasic è bravo, molto bravo, ma è solo all'inizio. Accostare questo Krasic con Pavel Nedved appare prematuro. Krasic è Krasic e Nedved è Nedved. Il primo Nedved alla Lazio è stato un crescendo lento ma costante con prestazioni di sostanza e forza fino ad arrivare ai livelli incredibili di Torino. Questo Krasic parte dalla base delle buone prestazioni offerte al CSKA Mosca e dal crescendo offerto nelle gare di Udine e in casa con Sampdoria e Cagliari. Insomma, parte da una buona base, ma è solo la base. Affinchè l'accostamento con Nedved possa essere veritiero ci vogliono due cose: primo la continuità, secondo l'essere decisivo nelle sfide che contano. Il primo fattore lo vedremo nel corso del campionato, ma quanto visto nelle prime cinque partite, ad eccezione della partita di Bari è un buon punto di avvio. Il secondo elemento, invcece, lo vedremo già questa settimana. Manchester City e Inter rappresentano sfide importanti e con avversari di livello assoluto. Una prestazione di Krasic oltre le righe potrebbe essere una tappa ulteriore che ci potrà dire che Krasic potrebbe diventare un nuovo idolo. Purtroppo per il momento il paragone con Pavel Nedved mi sembra ancora irreale, soprattutto per chi ha visto nel ceco un "mito e un giocatore unico". Per il momento Krasic e Nedved sono lontani, potranno diventare più vicini fisicamente con Nedved in società e soprattutto se Krasic continuerà con prestazioni come quella di Udine e di domenica scorsa con il Cagliari.









MARIO BROS ENTRA IN CAMPO.. ANZI SUGLI SPALTI

Nella Major League, magari non si giocherà il calcio più spettacolare in campo, sicuramente si gioca uno degli spettacoli migliori sulle tribune. Nella partita dello scorso fine settimana tra Chicago Fire e Seatle Sounders i tifosi hanno infatti ricreato una spettacolare coreografia ricordando Super Mario Bros. I tifosi hanno ricreato Mario, a Koopa Troopa e una palla di fuoco, tutto questo prima della partita.

lunedì 27 settembre 2010

GIOVANI IN ERBA: QUALCUNO POTREBBE ARRIVARE

Una Juventus molto attiva si sta muovendo in questi giorni per individuare qualche rinforzo giovane e di belle speranze.
Alcuni sono giovani che stanno facendo esperienza in prestito o comproprietà, vedi i vari Ariaudo, Marrone e Pasquato.
Altri sono nomi nuovi o meno nuovi che potrebbero arricchiri la giovane pattuglia bianconera.
La settimana scorsa abbiamo parlato di Schelotto.
Questa settimana, citiamo il giovane inglese Ryan Shawcross, difensore centrale dello Stoke City in scadenza di contratto a giugno del 2014.
Il giocatore è una promessa del calcio inglese. A 22 anni vanta diverse esperienze e soprattutto un forte stato d'animo per aver superato le critiche in seguito a un intervento “killer” ai danni di Aaron Ramsey. In seguito a quell'intervento il giovane inglese subì molte critiche.
Oltre a Shawcross occhi bianconeri puntati sul giovane ma esperto Taschi dello Stoccarda e su Sakho difensore centrale/terzino sinistro del Paris Saint-Germain.
Nella zona difensiva c'è sempre bisogno ed è probabile un rinforzo già a Gennaio, anche se probabilmente si cercherà un esterno: destro o sinistro che sia.
Infine due parole sul già citato Pasquato. Il giovane attaccante esterno bianconero sta dimostrando con i canarini modenesi di che pasta è fatto. Potrebbe essere lui, se troverà la continuità fino a fine stagioen il jolly per la fascia bianconera o eventualmente una contropartita da mandare in qualche società per farsi le ossa nella massima categoria.





Difesa alle forche caudine

Non si sa se in questi giorni Chiellini, Bonucci e compagnia passeranno notti tranquille o meno. Sicuramente qualche notte insonne la potranno passare i tifosi, che memori della media di due gol incassati a partita, stanno già sognando Eto'o e Tevez, modello Freddi Kruger...Un incubo o se preferite un'insidia reale quella rappresentata dai due attaccanti di Inter e Manchester City. In questo inizio di stagione alla Juventus hanno già segnato 3 gol Rudnevs, 2 gol Pozzi e 2 gol Matri. Insomma, buoni giocatori si, ma non fenomeni. Come sarà l'impatto con dei veri attaccanti top player a livello mondiale? Difficile prevederlo. Gianluca Pagliuca, domenica sera, ha previsto serate nefaste ipotizzando almeno due gol incassati con l'Inter. Ai tifosi bianconeri sono fischiate le orecchie, soprattutto memori delle antiche scaramucce con l'ex portiere nerazzurro. Tralasciando pronostici nefasti e tornando alal realtà Del Neri vede il bicchiere mezzo pieno, sostenendo che a lui va bene se la squadra vince sempre 4-2. Anche ai tifosi andrebbe bene, ma c'è da dire che sarà difficile segnare quattro gol alle difese di Inter e Manchester City, che sulla carta, almeno sulla carta appaiono di altro spessore rispetto a quelle qui affrontate da Del Piero e compagni. Insomma, difficile che il pur bravo Krasic possa ripetersi. Mai dire mai, però...non vorremmo essere qui a rimangiarci tutto lunedì mattina...

In ogni caso, per poter passare indenni queste "forche caudine", l'unico rimedio ci appare essere quello dell'attenzione, anche perchè i gol presi vedi quello di Matri e quello di Pozzi sono identici e sintomo di poca attenzione. Basterebbe stare vicino all'uomo o eventualmente marcare strettamente l'ala quando si propone in fascia. Senza attenzione non si va da nessuna parte, soprattutto se davanti hai Tevez e Eto'o.








FUORI DA TORINO LUCI E OMBRE

Fuori da Torino luci e ombre in Germania e in Spagna. Per un Diego che vince, ma questa volta non segna, c'è a Stoccarda una bandiera italiana che scende un pochino.
Molinaro non ha giocato e Camoranesi contro il Leverkusen non ha brillato.
Il Bayer Leverkusen ha approfittato del mezzo passo falso dell’Hoffenheim raggiungendolo in classifica grazie al netto 4-1 inflitto a Camoranesi e compagni.
Rappresentante in negativo proprio l'italo argentino che ha lasciato in dieci la propria squadra al 31′ del primo tempo. Un fallo da ultimo uomo sull'avversario lanciato a rete. Forse il fallo non c'era perchè sembra che Camoranesi abbia preso anche la palla. Insomma un inizio non molto fortunato. Sempre in Germania, protagonista Diego che ha confermato che le punizioni le calcia molto bene. Suoi infatti gli assist, sempre su calcio piazzato per le incornate di Grafite. Assist in stile Juventus-Chievo dell'inizio della scorsa stagione, per intenderci...
In Spagna, invece, Trezeguet ha dimostrato, ancora una volta che bomber infallibile è e soprattutto quanto sia stato avventato farlo partire a costo zero, anche se risparmiando l'ingaggio. La sua doppietta al Siviglia ha permesso all'Hercules di ottenere una vittoria importantissima. Insomma, per chi si è allontato da Torino solo un weekend fortunato per il brasiliano e il francese. Per gli altri, invece, solo ombre.






domenica 26 settembre 2010

Krasic copre i difetti ancora grandi

E' una Juventus in versione sofferenza, almeno difensiva, quella in versione 2010/2011. Purtroppo con questa difesa sarà difficile andare lontano. Lasciare in area certe occasioni, con un giocatore solo davanti al portiere è un errore grave e che fino ad ora non e' stato risolto. Cambiano gli esterni di difesa, Rinaudo o Motta ma il risultato non cambia, sofferenza dell'esterno e troppo spazio agli avversari.
Fortunatamente c'è Krasic che da buona furia serba ha mostrato quella concretezza che era mancata nelle prime quattro partite e ha mostrato un picco che se mantenuto porterà lontano questa Juventus.
La strada sarà lunga, ma veramente lunga. Oggi abbiamo visto almeno tre cose positive. Delle belle trame offensive in velocità, la rapidità di Aquilani e la concretezza di Krasic. Di contro anche elementi negativi. Gli spazi concessi agli avversari e l'amnesia difensiva che arriva costante. Il secondo tempo e' l'emblema delle cose belle come il gol e le belle azioni insieme a quelle brutte come il gol preso.
Insomma, per Manchester City e Inter servirà di più...lasciare quegli spazi agli attaccanti non porterà lontano. Tutti gli amanti della statistica sanno che o campionati si vincono in difesa e per ora la Juventus ha preso in 5 partite 9 gol, 12 con la Coppa. Se non si migliora li non si va da nessuna parte, con o senza i moracoli di Krasic.

ALL'INTER MANCA IL GENERALE

Ieri prima sconfitta per l'Inter... poca roba, visto che anche l'anno passato perse all'inizio della stagione a Genova. Tuttavia, rispetto al passato possiamo notare due/tre situazioni che lascerebbero speranze agli avversari.
Senza stare a vedere se la Juventus potrà rientrare tra gli avversari, cosa che potremo capire domenica prossima, dopo le 23, analizziamo prevemente cosa è cambiato in quest'Inter, elemento uscito fuori con prepotenza in questa giornata.
Primo: manca il generale e per generale intendiamo Mourinho.
Leggete queste parole: "Se ci sono avversarie che regalano le partite al Barcellona per noi sara' difficile vincere il campionato".
Un a frase del genere, in classico Mouriniese, rappresenta quello che manca a questa squadra. Un allenatore che toglie le pressioni e infonde forza e convinzione. L'anno passato, a mio avviso l'Inter non avrebbe mai preso il gol preso ieri al novantunesimo.
Secondo e terzo: le crepe e i dubbi difensivi.
Le crepe arrivano da Maicon e Chivu.
Il rumeno: "Io sono un centrale, quando gioco come terzino non sono felice" secondo Chivu Eto'o non stava facendo il suo dovere, "Se continua così me ne vado via, o li fate correre o esco".
E il brasiliano: "un gol allo scadere. Abbiamo commesso tanti errori sotto porta ed alla fine siamo stati puniti da un episodio. Dobbiamo fare meglio, in avanti ho visto poca tranquillità e molto egoismo".

Certe dichiarazioni conil generale portoghese non sarebbero mai uscite.
Probabilmente l'Inter, per mancanza di avversari vincerà nuovamente, ma potrebbe essere una vittoria ancora più faticosa dell'anno passato. Chissà se Del neri riuscirà a far ingranare una marcia che potrebbe creare qualche insidia.

LA REAZIONE E IL RISOLUTORE...

«Dalla squadra mi aspetto una reazione importante». «Abbiamo avuto problemi sui calci da fermo, è un problema soprattutto di attenzione e aggressività - ha spiegato il tecnico bianconero in conferenza stampa - Abbiamo subito sempre gol a difesa schierata. Ma non abbiamo perso 20 partite di fila, dobbiamo solo essere più concentrati».

Del Neri non ha rilasciato parole banali nella conferenza stampa pre-partita. Una reazione se sei alla Juventus ci deve essere è necessaria, per non dover andare incontro a problemi ancora più grossi di quelli emersi.
Il risolutore dei problemi può essere un uomo che ha una fisionomia ben precisa.

"Juve Del Piero-dipendente? Forse più Krasic-dipendente. Alex sta facendo il suo, vediamo come sta fisicamente. Tecnicamente non è in discussione".

Il serbo è stato spesso il migliore in campo a livello di assist. Se dobbiamo trovargli una pecca è per adesso l'eccessiva precipitosità in alcune occasioni, vale a dire vicino alla porta. Spesso le conclusioni sono finite larghe o fuori di poco.

Da stasera i tifosi si aspettano anche una maggiore precisione per Amauri, che deve ritornare a centrare la porta. In estate aveva promesso 20 gol. I tifosi tra cui il sottoscritto erano stati scettici, ricordando che il suo massimo in campionato era di 15 gol (12 con la Juventus). Insomma per non far rimpiangere Dzeko bisogna cominciare da stesera, memori che Amauri i gol al Cagliari spesso li ha segnati....



sabato 25 settembre 2010

TASTIERA VELENOSA: LA NON MOVIOLA DISTRUTTIVA

Ci eravamo lasciati lunedì scorso con la segnalazione del fatto che la moviola in Rai esistesse solo per la Juventus. Oggi, invece segnaliamo, a nostro giudizio una valutazione aberrante. Come si fa a considerare l' arbitraggio di Russo migliore di quello di Bergonzi? A Russo viene dato 5 e a Bergonzi 2.... Al lettore lasciamo le considerazioni del caso, ma io mi chiedo seriamente se questo sia servizio pubblico o meno. I tifosi bianconeri sono veramente stanchi di queste valutazioni a senso unico di giornalisti che si fingono imparziali ma poi imparziali non sono. La Sensi ha detto "dirigono anche i ciechi". Ai lettori la definizione adeguata per chi da certi voti in pagella...
Tutti i giornali hanno considerato Russo inadeguato e il suo arbitraggio pessimo. Equipararlo a quello di Bergonzi o meglio considerarlo migliore di quello di Bergonzi non ci sembra equo, oltretutto dimenticando almeno 3 episodi decisivi contro la Juventus, cosa di cui abbiamo già parlato.
Il giornalista dice che "la Rai rinunciando alla moviola ha fatto una scelta di costruttiva responsabilità...". Personalmente direi costruttiva per gli altri e "distruttiva" per la Juventus.
Ci chiediamo, inoltre, per quale motivo solo in pochi abbiano parlato del fallo di Cassani su Del Piero, un episodio non da poco. Precisiamo, qui non stiamo a recriminare sull' episodio ma sul fatto che quando ci sono errori o simil errori pro Juventus si aprano i processi e quando ci sono invece torti tutto passi come l'acqua sotto i ponti. La coerenza dov'è finita? L'arbitraggio di Russo a Brescia e' stato pessimo ma cosa sarebbe successo se fosse stato a favore della Juventus? C'e forse una nuova Cupola che vuole favorire il Brescia? E' forse il caso di chiedere il pignoramento dei beni di qualcuno come hanno chiesto per i beni di Giraudo?

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b6fed9e0-cf8e-44dd-a84b-690e313c0a41-raisport.html

TEVEZ SPAVENTA GIA'

Prove generali per il Manchester City in previsione della Juventus e grande prova contro la prima della classe del campionato. Grande prova della difesa della squadra di Mancini in cui mancavano Richards, Kolarov, Lescott e Bridge.
Nel City che ha fatto le prove generali in vista della sfida di giovedì si è visto un ottimo David Silva sull'esterno e Tevez in avanti.
City fortunato nel caso del palo di Ivanovic ma poi bravo nello sfruttare il contropiede nell'occasione del gol. Yaya Tourè serve l'argentino che si ritrova poco oltre centrocampo e dopo un bel movimento fa partire un gran destro incrociato.
Insomma un gol da far rivedere ai centrali bianconeri in vista di giovedì.
Già da domani, bisogna dimostrare di ritrovare solidità, perchè in caso contrario Tevez è già pronto per involarsi nelle praterie bianconere in compagnia di David Silva.


venerdì 24 settembre 2010

CHI LOTTA.... NON VIENE FISCHIATO

Dalla serata di giovedì, se dobbiamo salvare qualcosa o qualcuno salviamo sicuramente il pubblico. Un pubblico, come ha detto giustamente Del Piero, all'inglese, capace di incitare la squadra e applaudirla anche dopo una sconfitta molto dura da digerire.
"Ho visto cose positive... la voglia di correre, il desiderio di segnare anche sullo 0-3 e lo splendido aiuto dei nostri tifosi che sono stati bravissimi. Ci hanno sostenuto sino alla fine, ci hanno chiamato sotto la curva: una cosa da stadio ingles­e. Noi, del resto, abbia­mo dimostrato voglia di lottare"..
Ma cosa ha fatto camniare idea al pubblico?
Bhe, inanzitutto la voglia di lottare della squadra, secondo la voglia di lottare della società per riprendersi quanto tolto da Calciopoli.
L'esposto bianconero, la voglia di muoversi dall'immobilismo iniziale del 2006, hanno convinto molti che si è sulla strada buona per tornare quelli di un tempo e soprattutto per essere risarciti dalle ingiustizie sempre più palesi che si manifestano.
Infine, l'aver ritrovato chi si lamenta di errori arbitrali e il non evidenziare torti, come il rigore non dato a Del Piero, rappresentano una voglia di tornare allo stile Juve e lasciar parlare gli altri.
In ogni caso, fa ridere vedere certi addetti ai lavori che a volte evidenziano certi espisodi e in altri casi non dicono nulla... ma del resto siamo abituati no?



The day after Tomorrow

The day after Tomorrow il giorno dopo domani, con questo titolo si presentava un film americano di qualche anno fa. Anche noi the day after Tomorrow, vale a dire lunedì mattina vorremmo avere delle risposte più chiare su dove possa arrivare questa squadra. Ad oggi solo la luce di Udine in un inizio stagione che ci aspettavamo difficile. Perché? Il calendario prevedeva subito gare dure e aver scelto di iniziare con una squadra non rodata non ha aiutato, ma se ti presenti a Bari con degli esordienti qualche difficoltà era da preventivare. Oggi come oggi la squadra presenta troppi problemi difensivi gravi e in avanti manca la concretezza. Del Piero a 36 anni non può sempre essere l'uomo della provvidenza. Mi chiedo ormai da mesi come mai non si e' voluto investire in una seconda punta veloce e tecnica. Mi chiedo se una punta cinica, alla Dzeko o alla Milito avrebbe sbagliato le occasioni della gara con il Palermo e con la Sampdoria. Forse avrebbe sbagliato una volta, ma non credo due....Tornando a dove possa arrivare questa Juventus e' difficile dirlo. La speranza e' arrivare tra le prime quattro, quasi una condizione sine qua non per non dover assistere a un mercato senza stelle perché senza Champions le stelle non arrivano con buona pace di chi vuole comprare le stelle del nuovo stadio. 

giovedì 23 settembre 2010

UN GIORNO CREDI DI ESSER GIUSTO

Un giorno credi di essere giusto e di essere un grande uomo in un altro ti svegli e devi cominciare da zero. Da questa canzone di Bennato, varrebbe, forse la pena ripartire dopo la batosta di ieri sera. Una batosta annunciata, del resto il Palermo passa a Torino con continuità ultimamente. Una batosta dura che deprime i tifosi e anche Del Neri:«la vittoria di Udine ci aveva dato la sensazione che i problemi fossero risolti, invece sono ancora lì e bisogna ricominciare da zero». «Abbiamo fatto una prestazione volenterosa, ma è un passo indietro per gli errori che abbiamo commesso. Il Palermo ha sfruttato benissimo le occasioni che ha avuto, noi abbiamo sofferto molto in difesa e sfruttato poco le occasioni che abbiamo avuto in attacco sia nel primo sia nel secondo tempo»..
Purtroppo, alla Juventus le prestazioni volenterose non bastano, serve concretezza.
Premetto: da questa stagione non mi aspettavo lo scudetto, a meno di miracoli, ma almeno che la squadra potesse lottare per i primi quattro posti. Questo obiettivo, visto l'andamento altalenante di tutte le squadre non è precluso, anzi possibile e da centrare. Il mio dubbio, più che altro riguarda "il comincare da zero..." e quante volte ancora dovremo rivedere questo game over e la scritta: "ritenta sarai più fortunato...".
Insomma, ieri è mancata concretezza davanti, e sicurezza in fascia sinistra ma anche destra. Problemi che si conoscevano ma che per budget o altre ragioni non si è riusciti a risolvere.
Ora ci toccherà aspettare domenica sera per capire se ci sarà un altro punto di inizio o se si potrà continuare da dove ci si è fermati.

RONDINI BIANCONERE ABBATTUTE...

E' tornata l'onlus Juventus che regala in casa punti preziosi. Dopo la parentesi di Udine, la squadra sbadata in difesa d'inizio stagione si rimanifesta e riporta tutti dove ci compete, sulla terra. Avevamo detto domenica notte che una rondine non faceva primavera, per spegnere gli entusiasmi dei focosi ed ecco la risposta. Una gara che ripropone le amnesie difensive la pressapochezza in avanti. Un indietro a forza tre, che conferma la tenerezza della difesa da tagliare con un grissino. Krasic in avanti non basta ed è sempre e solo l'unica luce. Troppo poco per questa squadra per poter ambire ai primi posti. Fortuna vuole che i risultati altrui sono stati pessimi e che l'unica squadra scappata sia l'Inter che vista la mancanza di avversari si appresta a meno di clamorosi contraccolpi psicologici cause prossime sentenze a vincere l'ennesimo campionato. Un campionato più che mai poco competitivo dove vale la legge del lamento, ora tocca alla Roma incitare al complotto. Ai tifosi bianconeri, dopo l'ennesima debacle non resta che sperare in un miglioramente che oggi come oggi appare difficile, soprattutto a causa della poca continuità della squadra.

mercoledì 22 settembre 2010

Marotta torna alle origini per Schelotto

Chissà quanti ricordano il passato di Marotta all'Atalanta. Due stagioni ricche di soddisfazioni dall’agosto del 2000 al maggio 2002. Stagioni ricche di soddisfazioni, prima di passare a Genova, sponda blucerchiata.

Tanti gli affari da Bergamo a Genova. Ultimo il trasferimento di Del Neri. Quest'anno un paio di giocatori bergamaschi sono stati vicini allo sbarco a Torino: Padoin e Manfredini che con Del Neri a Bergamo avevano fatto molto bene. Chissà che Marotta non decida di anticipare la concorrenza e muovere da subito verso Bergamo per strappare il gioiellino che a Cesena sta mostrando doti innate. La somiglianza con il "gaucho" Camoranesi, potrebbe riportare i tifosi a memorie antiche.

Ezequiel Matias Schelotto è un 89 e sta mostrando le sue doti di esterno destro polivalente, alla Juventus potrebbe essere una degna alternativa a Krasic o eventualmente a Motta, come esterno basso, ruolo già occupato in Under 21. L’Atalanta di Colantuono, che si è assicurata per una cifra vicina ai 2 milioni di euro il giocatore e con sagacia l'ha lasciato a maturare a Cesena è pronta ad ascoltare proposte o eventualmente portarlo alla base.

Marotta, che ha sempre parlato di Juventus made in Italy, dovrebbe programmare presto una gita a Bergamo alle "origini" per testare un terreno che si presenta insidioso. Forte è già la concorrenza di Inter, Fiorentina e squadre estere pronte ad offrire cifre che vanno dagli 8 ai 10 milioni. Sicuramente quella è la base di partenza per un giocatore che Moggi ha definito: " davvero un campione da prendere subito". L'ex direttore bianconero, spesso soleva bluffare, in questo caso non ci sembra un bluff, ma un potenziale futuro campione.


LA PRUDENZA DI DEL NERI E' ANCHE LA NOSTRA

Dopo la scorpacciata di domanica, Del Neri giustamente ha buttato acqua sul fuoco sugli entusiasmi e sui fuochi fatui che si potevano accendere alla vigilia di Juventus-Palermo. "Sarebbe fuori luogo pensare di montarci la testa. Non abbiamo fatto niente, come prima. E' una squadra che sta cercando di avere una sua identità, di giocare al massimo, ma non deve fare voli. Stiamo cercando di ottenere il massimo dei risultati lavorandoci sempre sopra e non cullandoci sicuramente su una vittoria e senza abbandonarsi a depressioni se certe volte le cose non vanno per il verso giusto. Fa parte del mondo del calcio. Non c'è pericolo (che la squadra si monti la testa, ndr), almeno al mio interno no. Poi i sogni dei tifosi non penso si possano bloccare, però noi sappiamo che è un campionato molto duro, molto difficile, quindi rimaniamo con i piedi ben piantati per terra. Diamo una bella frenata, nel senso che non dobbiamo abbandonarci a facili entusiasmi. Pensiamo solo a lavorare che è l'unica via per migliorare quello che magari adesso ci manca".

Il pragmatismo di Del Neri è importante ed è praticamente anche il nostro. La partita di stasera è importante nella via del miglioramento e dell'autoconvinzione dei propri mezzi. I mezzi della Juventus sono già buoni ma potrebbero diventare ancora maggiori con il recupero degli infortunati, nella speranza di non perdere altri giocatori.

Per il momento una delle certezze di Del Neri resta il centrocampo che verrà confermato in toto. Avvicendamenti in avanti, mentre la difesa al momento rimane contata.

In molti mi scrivono e mi chiedono dove possa arrivare questa Juventus, se possa puntare allo scudetto, zona Champions o altro.

Personalmente e senza voler offendere nessuno, penso che questa rosa sia pronta per la lotta Champions (infatti le avversarie della Juventus hanno gli stessi punti o quasi anche oggi), mentre per lo scudetto penso che l'Inter per diversi motivi sia ancora distante.

Detto questo, qualora questa squadra riesca ad arrivare a 4/5 punti dall'Inter a Gennaio, nulla vieta la dirigenza di fare uno sforzo sul mercato per cercare di gestire al meglio il rush finale quando l'Inter sarà probabilmente impegnata in Champions.

In ogni caso, prima di dare ogni giudizio bisogna aspettare le prossime 4/5 partite come dice giustamente Marotta. Nel caso si ripalesasse la Juventus di Udine per almeno 4 su 5 occasioni, anche gli obiettivi più ambiziosi potrebbero non essere preclusi.

DZEKO NON DIMENTICA LA JUVENTUS E I TIFOSI NON DIMENTICANO LUI...

Dzeko è tornato a parlare in questi giorni al settimanale Kicker e a Tuttosport, parole che testimoniano una volta ancora che lui alla Juventus ci sarebbe andato volentieri, ma che i suoi sogni si sono infranti contro la dirigenza del Wolfsburg. Che errore è stato non sfruttare la clausula da 30 milioni circa di inizio estate e un grazie sentito a chi ha introdotto la regola del solo extracomunitario vincolando il mercato in entrata bianconero....

In ogni caso uno Dzeko con le idee molto chiare: "Non posso nascondere che sono dispiaciuto del mancato arrivo alla Juventus, fino all'ultimo ho sperato che la trattativa si concludesse in maniera positiva, quest'anno avrei giocato l'Europa League e il prossimo anno probabilmente la Champions. Se ho colpe? in parte si, non ho sbagliato a rinnovare con il Wolsburg ma a far inserire quella clausola da 40 mil, ora mi accostano al Bayern? E' un altra grande squadra ma non penso che ci sia qualcuno disposto a pagare quella cifra quindi presumo rimarrò un altro anno qui. Diego? ottimo acquisto se devo trovargli un difetto è che prende troppe ammonizioni, deve calmarsi".

Uno Dzeko che sembrava disposto, quindi anche a rinunciare per un anno alla Champions. Chissà se il prossimo il Bayern lo strapperà agli "uomini in verde". Chissà se la rivalità con Diego si accentuerà fino ai massimi livelli. I tifosi bianconeri sono sicuri che con uno Dzeko in più questa Juventus non avrebbe avuto nulla da invidiare alle altre. A dire il vero, però i problemi bianconeri sembrano più dietro che avanti, ma rimaniamo convinti che con Dzeko l'attacco bianconero avrebbe potuto acquistare quel bomber che secondo noi adesso in rosa manca.

http://www.youtube.com/watch?v=v3TNClIxg20

PRIMA, SECONDA, TERZA E QUARTA...E ORA?

Chissà come procederà la banda Del Neri dopo l'abbuffata di domenica. Una squadra partita lentissima in folle a Bari, capace di mettere la prima in casa con la Sampdoria e la seconda nel secondo tempo contro il Lech, infine la quarta e la quinta nel primo tempo di Udine.
Ora il grande mistero è capire che marcia metterà Del Neri giovedì sera. I tifosi sperano che non sia ingranata nè la retromarcia neè "il folle", ma almeno una terza, per ottenere la "prima vittoria" in casa.
Del Neri anche ieri ha lavorato "sodo" per inserire la marcia giusta e ha torchiato la difesa che anche a Udine, senza subire gol, ha concesso un paio di occasioni pericolose. L'attacco del Palermo ha giocatori insidiosi e soprattutto un Miccoli che potrebbe tornare in rampa di lancio. Memori delle prodezze passate e del risentimento mai sopito verso la Juventus, i difensori bianconeri farebbero bene a tenere occhi aperte e orecchie ben tese.
Contro il Palermo, Chiellini permettendo, probabile la conferma di difesa e centrocampo. In rampa di lancio sempre Aquilani, accolto come un fenomeno, ma ancora incognita, non al pari di Traorè, ma quasi. Infine la coppia d'attacco Iaquinta- Quagliarella, con Del Piero in panchina, pronto per il trittico Cagliari-Manchester-Inter.
Ieri ha parlato Iaquinta, motivato:
«Per noi quelle con Palermo e Cagliari sono due partite importanti. Per questo contiamo molto sull’apporto del nostro pubblico. Vogliamo vincere anche per i nostri tifosi».

«Sappiamo che sarà una partita delicata loro arrivano da un momento non fortunato in cui non sono riusciti a raccogliere punti. Per questo verranno qui per cercare di vincere e per questo dovremo stare attenti».
«Non sono ancora al 100% della condizione. Ho potuto giocare solo qualche spezzone di partita tra campionato ed Europa League. Ma mi sento sulla via del recupero e presto sarò al massimo».



martedì 21 settembre 2010

RIMPIANTI DI FASCIA?

Non l'hanno detto in molti, ma Martin Caceres si sta rivelando una delle rivelazioni dell'inizio di stagione del Siviglia. Dopo alcune prove di assestamento, l'ex difensore bianconero ha prontamente timbrato il cartellino nell'ultima partita di Liga contro il Malaga. Un gol di testa, tipico del suo repertorio.
Il tecnico Alvarez non sta lesinando il suo utilizzo e l'ex bianconero ha iniziato bene, come l'anno passato in bianconero. Negli occhi di molti c'è ancora il gol dell'anno passato con la Lazio.
Martin sta ribadendo quelle che erano le sue parole il giorno della presentazione:

«....Cercherò di fare del mio meglio per questa squadra. Essendo giovane, il mio desiderio è giocare. Credo che se fossi rimasto al Barcellona non avrei giocato quanto volevo. Ora spero di poter disputare molti più incontri di quanti ne avrei fatti in Catalogna. Farò di tutto per difendere questa maglia. Questa è una grande squadra, spero di rimanere per molti anni. ».

Forse a Torino, qualcuno comincia a rimpiangerlo. Da una parte 11 milioni era un prezzo fuori mercato da non pagare assolutamente, dall'altra il prestito strappato dal Siviglia pone alcuni dubbi, che forse si poteva cercare di strappare un altro prestito.
Il giocatore, che a dire la verità l'anno scorso era stato spesso infortunato, da una parte della tifoseria è rimpianto per le prestazioni di sostanza offerte. Sicuramente rimangono negli occhi anche dei suoi interventi irruenti (vedi partita con il Bayern). Oggi come oggi un ricambio a Motta sarebbe servito, soprattutto vedendo la prolificità di Martin...
Ai tifosi il dibattito sui rimpianti veri o presunti.

GUARDA IL GOL DI SIVIGLIA E IL GOL SEGNATO ALLA LAZIO





lunedì 20 settembre 2010

LIETE SORPRESE E GRANDI CONFERME

In queste prime partite della Juventus, abbiamo visto cose belle e altre meno. Sicuramente ci sono ancora molte cose da correggere e punti da migliorare, ma anche punti fermi che sono la base di questa squadra.
Primo tra tutti Krasic. Dopo l'opaca prestazione di Bari, l'ala venuta dalla fredda Russia ha messo il turbo e nelle partite con Sampdoria e Udinese è stato tra i migliori. Gli è mancato solo il gol ma gli assist nella prima e nella seconda partita non sono mancati. Se la Juventus vorrà provare a vincere qualcosa dov rà partire soprattutto da lui e dal suo crescendo. Quindici milioni spesi bene per un'ala vera. Sul suo acquisto non avevamo mai avuto dubbi, soprattutto fiduciosi che Krasic avrebbe potuto far vedere le cose buone mostrate in Champions e in Russia. Ora sta a lui proseguire in questo modo.
Una sorpresa, invece, il rendimento di Pepe delle ultime due partite. Anche lui dopo una prova opaca ha mostrato miglioramenti e in chiave futura, un giocatore determinante, forse sulle orme dell'indimenticabile Di Livio.
In difesa le conferme di Bonucci, apparso in ripresa domenica dopo le amnesie doriane e una sorpresa in Grygera che potrebbe alla lunga prendere anche il posto a De Ceglie.
In attacco, in attesa di ritrovare Amauri, Quagliarella sta facendo vedere agli scettici, tra cui il sottoscritto, che lui è un bomber di razza. Iaquinta è tornato e ha timbrato il cartellino, insomma in attesa del primo gol di Del Piero in campionato, tanta carne al fuoco.
Da giovedì, Zamparini permettendo, potremo dare qualche giudizio in più e vedere se ci sono altre conferme, piacevoli o meno...









LA MOVIOLA SCOMPARE PER TUTTI MA NON PER LA JUVENTUS..

Avevamo capito che in alcune reti non avrebbero più parlato di moviola. Evidentemente avevamo capito male...

Durante la trasmissione 90° minuto , dopo il commento delle immagini della partita Udinese-Juve , il telecronista non si è limitato alla fredda cronaca ma ha emesso un giudizio personale che sa di commento moviolistico, chiedendosi come sarebbe finita la partita se fosse stato concesso il penalty su Sanchez , contrastato in area di rigore da Chiellini , quando la partita era ancora sullo 0-0.
Francamente a questi giudizi i tifosi bianconeri rimangono allibiti. Probabilmente il fallo su Sanchez ci poteva stare, ma si è trattato di un contatto prima di tutto al limite del fallo, visto anche il movimento anomalo di Sanchez e oltretutto non dentro l'area. Detto questo è anche da verificare con attenzione se si tratta o meno da ultimo uomo.
Non da tanto fastidio il segnalare l'episodio anche se non dovrebbe avvenire vista la decisione di non parlare di episodi arbitrali, quanto la par condicio su mancate segnalazioni di almeno 3 episodi a favore della Juventus. Un Del Piero lanciato a rete segnalato in fuorigioco inesistente. Un Quagliarella lanciato a rete fermato per fallo inesistente su Coda e almeno 2/3 ammonizioni bianconere discutibili tra cui quella sistematica su Felipe Melo, per un fallo, il primo della partita totalmente veniale.
Dispiace che certi telecronisti (in particolare, uno dei miei preferiti), facciano tali valutazioni che rischiano di minare la percezione della gara per i telespettatori.
Passando dalla tv alla carta o meglio all'online, facciamo notare quanto segnalato da Francesco Ceniti di Gazzetta online.UDINESE-JUVE 0-4 — Udinese penalizzata: al 13’ sullo 0-0 Sanchez è steso da Chiellini al limite dell’area: Bergonzi lascia giocare, ma c’era punizione e rosso al difensore juventino per chiara occasione da gol. .
Strano che il moviolista di Gazzetta non indichi tra le punizioni di Chiellini anche la squalifica a vita... in ogni caso, poniamo alla sua attenzione gli episodi sopra citati. Evidentemente a noi sembrano di rilievo, ad altri no... probabilmente il metro di giudizio non è lo stesso... ai lettori le valutazioni.

domenica 19 settembre 2010

TASTIERA VELENOSA: MA CHE SUCCEDE? NON VANNO BENE GLI ARBITRAGGI?

Per la partita di giovedì i tifosi bianconeri auspicano non tre, ma quattro rigori a favore. Farneticazioni? Forse si.... ma sicuramente una buona risposta per chi come il presidente del Palermo ha affermato “Con la Juventus vinceremo noi perché lo meritiamo. Siamo più forti della Juventus e se non gli regalano tre rigori in quella partita non ci sarà storia, specie se Rossi avrà a disposizione anche Miccoli".
Come già detto la settimana scorsa è triste che si mettano sempre le mani avanti. Lo aveva già fatto qualcuno la settimana scorsa e lo segnaliamo nuovamente oggi, dopo queste parole. Se il Palermo sarà più forte sul campo lo dimostrerà sicuramente giovedì sera. Qui nessuno ce l'ha con il Palermo e la sua piazza, che è una realtà favolosa e che con la rosa che ha meriterebbe oggi miglior classifica. Diciamo che siamo rimasti colpiti da Zamparini e dalle sue affermazioni. Tre rigori a favore.... "magari" diremmo noi. Vorrebbe dire che siamo andati spesso in area del Palermo. Ci sarebbe piaciuto che Zamparini avesse parlato più della propria squadra, magari sottolineando anche gli errori tattici, oltre che citare il nome della Juventus... in modo sconveniente.

Da ultimo una frase che mi lascia allibito, ma anche turbato e che pone un quesito fondamentale."L'anno scorso non era stata un'annata così tragica dal punto di vista arbitrale. Quest'anno, almeno in questo inizio, è così. Purtroppo l'impressione che ho finora è che con l'Inter delle volte ci sia lo stesso trattamento che una volta veniva riservato alla Juventus".

Chissà come mai quando gli errori colpiscono te, c'è sempre dietro un complotto e quando colpiscono gli altri è il caso o la sfortuna. La frase in cui dice che il trattamento riservato all'Inter sembra quello riservato alla Juventus è, a mio parere, un'ulteriore testimonianza che in passato ci trovavamo davanti a errori, gravi o meno gravi a seconda delle situazioni ma pur sempre errori. Ci sono alcuni che sostengono che le due situazioni non siano paragonabili, perchè c'era il sistema, c'era il "cupolone". Sono le situazioni di comodo che fanno dire a queste persone che le situazioni non sono paragonabili. Quando una grande squadra vince lo fa con merito e lo faceva la Juventus allora, come lo ha fatto l'Inter in questi anni post Calciopoli. Chi dice che le situazioni non sono paragonabili, a mio avviso è in malafede.

Strano, poi che si cominci a parlare di "casta di giornalisti" e di commentatori che fanno finta di niente di fronte agli episodi. Noi rimaniamo convinti e lo siamo sul serio che se ci dovessero essere 4 rigori a favori della Juventus contro il Palermo Zamparini non si dovrebbe preoccupare, perchè si aprirebbe una questione parlamentare, cosa che non credo si aprirà dopo i 4 rigori non concessi ieri al Palermo (visto che secondo Zamparini c'erano 4 rigori a favore).


«A Palermo oggi ci sono stati episodi che ci hanno danneggiato moltissimo - ha detto il numero uno rosanero in diretta telefonica nel corso della trasmissione di Telelombardia "Qui studio a voi stadio" - nel secondo tempo, quando potevamo almeno pareggiare».

«Quello che più mi disturba è l'atteggiamento dei giornalisti, una casta. Di fronte a questi episodi i commentatori di Sky hanno fatto finta di niente, perché devono difendere le loro nefandezze. L'arbitro oggi avrà preso un colpo di freddo, o un colpo di sole, se quegli episodi fossero avvenuti nell'area del Palermo ci avrebbero fischiato quattro rigori contro. Mi hanno fatto perdere la partita. Erano quattro episodi da rigore, due eclatanti, due che si potevano anche non dare».


«È un po' tantino soprattutto perché quello che ci hanno dato contro a Brescia la settimana scorsa non c'era. Che cos'hanno contro il Palermo? È sfiga o c'è qualcos'altro? Ritorniamo agli arbitraggi di una volta? Sono errori condizionati da un atteggiamento arbitrale sbagliato. Non è per favorire l'Inter, io non ce l'ho con l'Inter. O ce l'hanno con il Palermo o non so che cosa pensare. Già la nostra Italia puzza tutta, che puzzi anche lo sport non mi piace».

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA

Una rondine non fa primavera...o meglio le quattro rondini che sono volate sul cielo di Udine non fanno primavera. Sono un segnale importante, di come questa Juventus stia nascendo e sono un segno di crescita rispetto le opache prove difensive di Torino contro Sampdoria e Lech Poznan. Non vogliamo passare per i "Cassandra" di turno e nemmeno per quelli che vogliono fare auspici inverecondi, ma solo per quelli che chiedono un sano realismo. Sento parlare qualcuno di no limits. Quello lasciamoli dire a chi usa una certa marca di orologi. La squadra di ieri è stata bella, forse troppo bella per essere vera. Se questa fosse la formazione e il gioco espresso ogni domenica, Marotta, Paratici, Del Neri e Andrea Agnelli meriterebbero una statua in bronzo nel centro di Torino.
Tuttavia, per ora abbiamo solo quattro rondini e conviene essere prudenti. Chi dice di lavorare e che il cartello "lavori in corso" è appeso non solo fuori dall'ex Delle Alpi ha pienamente ragione. Questa squadra è ancora tenera, ma ha già un cuore forte. Il cuore di alcuni giocatori che sono sicuro entreranno prima o poi nella storia del club con un titolo in portafogli. I Marchisio, i Chiellini, i Bonucci, sono già linfa per un domani ricco. Difficile dire se domani sia già oggi (cioè questa stagione), molto dipenderà dalla crescita di altri, tipo Pepe e Krasic e dalla compattezza di giocatori come Motta, De Ceglie oltre alla voglia di vincere di Felipe Melo. A loro bisognerà poi unire la voglia di rivalsa di Quagliarella, Amauri, Iaquinta e l'eternità di Del Piero. Solo così le quattro rondini che ora sono in volo da Udine verso Torino non rimarranno sole. Per il momento quella di ieri è solo un episodio che ci riporta ai tempi della Juve 2006, bella e solida che vinceva e convinceva. Ci piacerebbe che quest'episodio possa avere dei sequel...










Sprazzi di Juve, con prudenza

E' tornata la Juventus? Non so se sia tornata la Juventus o no. Sicuramente il primo tempo di oggi e' stato l'esempio di cosa deve fare questa squadra per essere protagonista e tornare nell'Europa che conta. Siamo sempre stati scettici su certi acquisti, non su Krasic. Krasic e' la freccia su cui puntare per superare le difficoltà.  Il primo tempo di Udine, e' un segnale. Un episodio fortuito ha aperto la strada. Quagliarella mostrato la seconda via e Marchisio chiuso il primo tempo. Bisogna ripartire dalle cose buone di oggi, soprattutto in fase di ripartenza. Il primo tempo e' stato da Juventus e il secondo di contenimento. Ci sono grandi miglioramenti da fare e meno occasioni da concedere, soprattutto nelle situazioni di taglio centrale della punta. Insomma, volevamo vedere una reazione e l'abbiamo avuta. La strada e' lunga ma nel giochetto del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, quel bicchiere oggi e' un po' più pieno. Una postilla su Iaquinta: sarebbe auspicabile una reazione più moderata per rispetto degli altri e dei tifosi altrui, perché capisco il risentimento ma a parti invertite un comportamento del genere non ci sarebbe piaciuto per nulla.

MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO QUESTO BICCHIERE BIANCONERO...



Mezzo pieno...mezzo vuoto...questo è l'unico bicchiere che abbiamo... diceva una canzone di Max Pezzali... Chissà se si stava meglio quando si stava peggio...in ogni caso la Juventus vive adesso... quindi poche storie...
Del Neri ha detto ieri in conferenza stampa che "bisogna tener conto anche delle cose positive oltre che negative....ci sono anche cose positive...la Juventus deve dimostrare di essere la Juve... le cose che fa bene vengono evidenziate meno, delle cose che creano qualche difficoltà". Se la Juventus non avesse preso gol al 92esimo si sarebbe parlato di grande reazione.

Personalmente penso che fino ad ora, qui su tuttojuve, abbiamo tenuto un atteggiamento critico ma abbiamo anche evidenziato gli aspetti positivi, visti fino ad ora, anche se pochini.
In ogni caso anche se si fosse vinto 3-2 con il Lech Poznan, non sarebbe stata una vittoria memorabile ma solo dovuta. Pensate forse che il Lech sia più forte del Maccabi Haifa battuto nella disastrosa annata dell'anno scorso? Sicuramente no....
Vogliamo, tuttavia, per coerenza elencare almeno 5 fattori positivi di questa prima fase di stagione e 5 negativi per par condicio.
Partiamo dai positivi: le fasce, in attacco, funzionano abbastanza bene. Krasic, si sta dimostrando il migliore acquisto e se saprà essere più concreto potrà diventare il migliore nel ruolo nel campionato italiano. Pepe sta offrendo quantità ma anche qualità. Felipe Melo visto a sprazzi (non quello con la Sampdoria), evidenzia miglioramenti. La squadra ha carattere da vendere e temperamento. Infine, il gruppo è unito coeso.
Passiamo ora ai fattori negativi: la difesa, soprattutto sulle corsie esterne è perforabilissima. Manca un esterno sinistro per dare fiato a De Ceglie e Traorè è già un mistero. Si perdono troppi palloni a centrocampo e manca qualità. La squadra gioca ancora a sprazzi e molto sui nervi. I gol segnati, due con la Sampdoria e due con il Lech Poznan sono sembrati episodi casuali (rimpalli o tiri fortunosi), piuttosto che manovre limpide. Non c'è il bomber concreto e puntuale. Infine, la squadra si dimostra paurosa quando è in vantaggio e arretra paurosamente lasciando spazio agli avversari e subendo poi gol, cosa vista anche l'anno passato moltissime volte.
Al lettore il compito gravoso di valutare il peso dei fattori positivi e negativi. Sicuramente se la Juventus ha un solo punto ad oggi, un motivo ci sarà. Stasera sapremo se potremo cancellare qualche nota dolente o se dovremo aggiungerne altre.

Udinese (3-4-2-1): Handanovic; Coda, Zapata, Domizzi; Isla, Asamoah, Inler, Pinzi; Sanchez, Di Natale, Floro Flores.

A disposizione: Belardi, Cuadrado, Abdi, Pasquale Benatia, Corradi, Angella

Juventus (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, F. Melo, Marchisio, Pepe;Del Piero Quagliarella.
A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Rinaudo,Sissoko, Aquilani, Iaquinta,Amauri. All.: Delneri

da tuttosport

sabato 18 settembre 2010

Pozzo o Del Neri? Chi ha ragione?

Oggi pomeriggio alle 17,00 uno dei due avrà ragione e l'altro torto. Se la Juventus dovesse passare a Udine, forse le parole di Pozzo potrebbero non sembrare un'utopia e quelle di Del Neri della settimana scorsa pura scaramanzia. Se la Juventus dovesse invece pareggiare o perdere, allora Pozzo si travestirebbe da "gufo" e Del Neri da buon "realista". I tifosi consapevoli che Del Neri volesse tenere tutti con un piede nel mondo reale, preferirebbero però che fosse Pozzo ad avesse ragione.
Per i meno informati ripercorriamo le parole di Pozzo di ieri e quelle di Del Neri della settimana prima. Il patron friulano ha posto la Juventus insieme a Milan e Inter come le tre pretendenti per lo scudetto, elogiando i tanti ex, in particolare Pepe (gregario di lusso), Quagliarella e Iaquinta.
La settimana prima Del Neri, invece, aveva detto: "Non siamo da scudetto, il campionato se lo giocheranno altre squadre. Noi abbiamo qualità insicutibili e puntiamo sempre al massimo".
Insomma, dopo aver visto gli attaccanti del Lech giovedì fare il bello e il cattivo tempo anche Sanchez e Di Natale che già sono bravi da soli potrebbero sembrare Cristiano Ronaldo e Messi.
Per il pomeriggio di oggi ci vorrà attenzione e concentrazione, sperando di fare tre gol, ma magari di non prenderne sempre tre.
Questa Juventus deve crescere, ma per farlo serenamente ha bisogno di risultati positivi a partire da oggi.

DIEGO SEGNA...



Altra partita del Wolfsburg, altro gol di Diego, questa volta in rovesciata....su cross indovinate di chi? Dzeko...

Il Wolfsburg questa volta vince e convince pure. Qualcuno si starà mangiando la mani? Non so, il sottoscritto sicuramente ha terminato i polpastrelli, non tanto come detto in passato per la partenza di Diego, che si sapeva in Germania era ed è un fenomeno (ma in Italia ha stentato), quanto per il mancato arrivo di una punta da 20 gol a stagione. Impossibile sapere se Diego e Dzeko avrebbero funzionato alla Juventus. Sicuramente funzionano al Wolfsburg e il gol di Diego di oggi, ripeto in rovesciata è un'ulteriore prova.

Domani ci aspettiamo un gol non in rovesciata, ma sicuramente un gol da chi è rimasto, anche se a dir la verità i problemi della Juventus di oggi non sembrano essere davanti....

altra angolazione

Gol di Diego
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80 motivi per sperare

In questi giorni tutti gli appassionati che sperano in una risoluzione diversa del Processo di Calciopoli e in una ricerca della verità sempre più vicina alla loro realtà hanno un motivo in più per sorridere, qualche fiches in più è stata messa sul tavolo e anche la Juventus dopo le parole è passata ai fatti.
Andrea Agnelli, è pronto a depositare in Federcalcio 80-85 intercettazioni e a chiedere la revoca dello scudetto assegnato a chi non l'aveva vinto sul campo.
In molti hanno parlato di telefonate contro l'Inter. Noi non siamo d'accordo. Non parlerei di telefonate contro l'Inter, ma di telefonate che dimostrano un "modus operandi" comune, forse non etico al 100%, ma non illecito come qualcuno ha sempre voluto far credere e ribadisce da ormai 4 anni.
La questione, battaglia, querelle o chiamatela come volete, non va fatta contro l'Inter, perchè l'Inter non è l'obiettivo. La battaglia in senso lato, ovviamente, va fatta per dimostrare che le vittorie sono avvenute regolarmente e che gli episodi registrati sono stati errori, allora come quelli di adesso.
La Figc, con lentezza bradipesca (adesso....) ha acquisito dalla procura di Napoli tutti i file con le 180.000 intercettazioni di Calciopoli: costo di diritti di cancelleria, 67.228 euro. Direi quasi 68,000 euro pagati dai contribuenti a che pro?
Siamo curiosi di sapere se questi 68,000 saranno soldi spesi per cercare la verità o per un nuovo processo alle streghe, stile 2006, a velocità della luce.
Infine vorrei dire due parole, contro chi dice che la Juventus si è sveglata solo adesso. Questo è sicuramente vero ma non totalmente. Se la Juventus, avesse avuto tutto il quadro delle telefonate, sicuramente Zaccone non avrebbe detto le parole che ha detto, che comunque furono da molti travisate in parte o totalmente. Con il quadro chiaro sicuramente la difesa sarebbe stata diversa...
Da ottobre ci saranno 80 motivi in più per sperare. Chi ha creduto alle favole del 2006 potrebbe svegliarsi e vedere una realtà diversa....

COPERTE CHE SI ALLUNGANO E CHE SI ACCORCIANO

Strano questo inizio di stagione in casa bianconera, a Bari la Juventus si è presentata in attacco con un tovagliolino al posto della coperta in attacco con i soli Quagliarella e un Del Piero spremuto del giovedì, mentre in difesa regnava l'abbondanza. Ora in vista di Udine, la Juventus avrà un pleid davanti e un tovagliolino dietro, vista l'assenza di De Ceglie a cui si aggiunge Traorè, che piano piano potrebbe entrare nel cuore dei tifosi con il nome di "oggetto misterioso".
Insomma, una formazione che ancora si discosta alquanto da quella sognata da Del Neri.
Personalmente speravo che in vista di Udine potesse essere spostato Chiellini a sinistra con Legrottaglie e Bonucci centrali. Tuttavia Del Neri non sembra dell'idea e verrà riproposto Grygera in corsia mancina.
In attacco potrebbe rivedersi Amauri scatenato nell’al­lenamento del venerdì insieme a un loquace e riposato Quagliarella a Juve Channel: «Arrivare in un top club per qualsiasi giocatore è un’immensa soddisfazione. Ora la speranza è riuscire a ripagare la fiducia. Ho trovato un gruppo eccezionale, composto da molti giocatori nuovi, animati dal desiderio di mettersi in mostra. Del Neri? Il mister sa quello che vuole, tocca noi assimilare le sue idee il prima possibile. Dobbiamo crescere in tutto, ma ci aiuteranno i risultati. Basta una vittoria per pren­dere la strada giusta. La tra­sferta di Udine per me è mol­to speciale, lì ho vissuto due anni stupendi. Servirà la Ju­ve vista nel secondo tempo contro la Sampdoria e contro il Lech Poznan: anche se so­no fermi a quota zero punti in classifica, non dobbiamo sottovalutarli assolutamen­te. Li conosco bene e so che si esaltano contro le grandi squadre. Serviranno grinta e umiltà».






venerdì 17 settembre 2010

DA ROMA SOFFIA IL PONENTINO...

Correva il 2009 primavera.... a Torino gli obiettivi cadevano uno dopo l'altro. Champions League, Campionato e Coppa Italia svanivano al sole. Un'icredibile serie di pareggie e sconfitte, condivano il tutto e alla fine Claudio Ranieri, dopo quasi due stagioni buone veniva esonerato. Al suo posto Ciro Ferrara. Il resto è storia recente con la deficitaria stagione passata.
L'anno passato Ranieri è subentrato in corsa, facendo una stagione straordinaria e arrivando a un passo dallo scudetto. Scudetto non arrivato per non essere stato in grado di gestire la sfida dell'Olimpico con la Sampdoria e quel vantaggio...
Oggi come oggi, molti si chiedono se Ranieri sia o no adatto a una grande, ma soprattutto a vincere qualcosa. In passato molti ricordano le parole di Mourinho non certo tenere.
Personalmente ritengo Ranieri un grande uomo dal punto di vista umano, ma che non è mai riuscito a ottenere quanto meriterebbe. A Torino un ottimo terzo posto, ma anche molte, veramente troppe occasioni mancate, soprattutto con le piccole squadre.
Ora anche a Roma, qualcosa potrebbe rompersi dopo le scoppole di Cagliari e il non gioco dell'Allianz Arena.
Noi l'avevamo sostenuto dalla Preistoria che Ranieri fosse ottimo per ricostruire ma non il meglio per vincere.
Forse a Roma lo stanno scoprendo ora: "Abbiamo rispolverato il catenaccio". "Non abbiamo giocato a pallone, non abbiamo mai tirato in porta, abbiamo pensato solo a difenderci, sempre con dieci uomini sotto la palla". "Giocando in questa maniera - ammette il numero dieci - francamente sarà difficile vincere le partite. Finora non ne è andata bene una, mi auguro che il prima possibile la situazione possa cambiare, a cominciare da domenica prossima contro il Bologna perché a questo punto per ritirarci su è necessaria solo una vittoria".

Chissà... prime crepe in vista, semplice delusione? L'anno scorso la Roma ha avuto bisogno di un cambio d'allenatore per rimettersi in carreggiata. Solo nelle prossime settimane sapremo se Ranieri saprà riprendere il timone oppure no. A Torino l'impresa non riuscì completamente e anche se alcuni lo rimpiangono, altri pensano che con lui si sarebbe sempre e comunque arrivati al massimo secondi.

CHI L'AVREBBE MAI DETTO....LE PAROLINE TORNANO INDIETRO.

Leggete queste parole riportate da alcuni quotidiani e risalenti al 2005 e pronunciate da Rumenigge: "Non voglio avere più niente a che fare con Luciano Moggi". Non sono gentiluomini questa è mafia". Tema del contendere riguardava lo sfogo di Rummenigge per i tentativi di approccio della Juventus nei confronti del francese Willy Sagnol, terzino destro del Bayern in scadenza di contratto nel giugno 2006.
Leggete invece queste, sempre di Rumenigge, in seguito alla pesante accusa mossa da due funzionari della Uefa, Peter Limecher e Robin Boksic, ai danni della formazione bavarese, che sarebbe accusata di aver venduto la semifinale di ritorno della Coppa Uefa 2008 contro lo Zenit per compiacere la mafia russa. "Dobbiamo fare verifiche attente perché le fonti citate dai giornalisti dello Stern sono molto certe che queste accuse da parte dei due funzionari Uefa siano state avanzate in modo ufficiale. Credo che sia dunque opportuno che la Uefa faccia le proprie indagini e chiarisca una volta per tutte la vicenda. Due funzionari del principale organo calcistico europeo parlano di traffico di soldi, o di droga, e coinvolgono i nostri presidenti, o uno dei nostri giocatori: sono cose che non si possono semplicemente ignorare. Nell'articolo uno dei due funzionari sostiene che il presidente della Fifa Blatter abbia truffato un milione di dollari. Sono cose inaccettabili. E comunque da chiarire".

In Germania la vicenda sta avendo un incredibile clamore, in ogni caso non una buona pubblicità per il club.

Il Bayern ha chiesto chiarezza e una posizione ufficiale sulla vicenda anche perchè la Uefa ha confermato che, ad oggi, non esiste alcuna prova di combine e che pertanto nessuna accusa è stata o sarà formulata nei confronti della squadra bavarese, dell'FC Zenit St. Petersburg o di alcuno dei loro rappresentanti.

A noi interessa, una volta per tutte, ribadire come anche in questo caso, come già successo in Spagna con l'Hercules di Alicante, si stia predicando prudenza e si facciano analisi certe, approfondite senza fretta senza voler affondare niente e nessuno. A differenza del caso di Calciopoli qui si parla di soldi e di cifre non ipotetiche, ma reali, cosa già ipotizzata anche nel caso dell'Hercules di Alicante.
In tutti questi casi ci sarebbe un movente e non una Cupola, che secondo gli inquirenti ha mosso tutto senza denaro.
Ci chiediamo quanti altri casi dovremo vedere o sentire, che poi si sciolgono al sole o volano via come bolle di sapone. A volte a dare giudizi si fa in fretta e magari anche Rumenigge si sta pentendo di quella dichiarazione del 2005.
La domanda finale è sempre la stessa: "perchè in Italia e solo in Italia, abbiamo assistito e stiamo assistendo a una giustizia a due velocità?".


In einem Gespräch zwischen Uefa-Präsident Michel Platini, Uefa-Generalsekretär Gianni Infantino sowie Bayern-Vorstandsvorsitzendem Karl-Heinz Rummenigge und dessen Stellvertreter Karl Hopfner habe man Einigkeit darüber erzielt, "dass absolute Klarheit über die Angelegenheit erzielt werden muss".


50 Millionen Euro von der Russen-Mafia
Die Münchner hatten in der Affäre um den vermeintlichen Verdacht eines Wettbetrugs beim Halbfinal-Rückspiel des FC Bayern im Uefa-Cup bei Zenit St. Petersburg (0:4) Strafanzeige wegen Verleumdung gegen den Uefa-Disziplinarchef Peter Limacher und einem seiner Mitarbeiter Strafanzeige gestellt. Man sei "leider absolut überzeugt, dass ein Bericht des Magazins stern der Wahrheit entspreche. Demnach soll Limacher und dessen reichlich zwielichtiger Mitarbeiter Robin Boksic die Münchner mit Unwahrheiten und Verleumdungen diskreditiert haben. Es geht unter anderem um Behauptungen, dass die Russen-Mafia vom Unterwelt-Ring Tambowskaja angeblich 50 Millionen Euro an den FC Bayern für die Manipulation des fraglichen Spiels gezahlt haben soll.

Infantino hatte zunächst erklärt, er sei "von der Reaktion des FC Bayern extrem überrascht". Es scheine, "als würden sie überreagieren".


traduzione riassuntiva da google...

UEFA ha annunciato indagini interne, in seguito all'intenzione del Bayern di muoversi verso l'Unione europea del calcio. Lo scandalo che coinvolge due dei suoi dipendenti ha scosso la Uefa che avvierà indagini interne. I campioni di Germania avevano già denunciato penalmente per diffamazione.
L'associazione ha detto in un comunicato ufficiale sul suo sito che la Uefa ha aperto un'inchiesta interna su tutta la vicenda per risolvere il caso."

In una conversazione tra il presidente della UEFA Michel Platini, segretario generale UEFA Gianni Infantino, CEO e del Bayern Karl-Heinz Rummenigge e il suo vice, Karl Hopfner accordo era stato raggiunto in quella "assoluta chiarezza deve essere raggiunta in materia."

LO STRANO CASO DEL SIGNOR B.

Ci eravamo ripromessi di non parlare di arbitri e infatti in questo articolo non lo faremo, lasciando al lettore le proprie riflessioni.

Tuttavia, vogliamo commentare con stupore la designazione di Bergonzi per la partita Udinese-Juventus. Non tanto perchè sia Bergonzi, ma perchè Bergonzi torna ad arbitrare la Juventus dalla stagione 2007/2008. Ci chiediamo come mai dal 2007/2008 non sia stato degno di questo onere/onore a seconda dei punti di vista e ora si... che cosa può essere cambiato?

Designarlo per una partita ad alto rischio con Udinese ferma a quota 0 e Juventus a quota 1 è un grande rischio. Già in passato avevamo evidenziato come per un Inter-Juventus la degignazione di Damato non ci convincesse e ora abbiamo gli stessi dubbi.

Leggete cosa riportava fino a ieri non il sito ufficiale della Juventus o un forum bianconero ma Wikipedia....

Bergonzi fu l'arbitro della gara Napoli-Juventus nella stagione 2007/2008, portandosi dietro numerose polemiche che ne marcarono la carriera e compromisero per quell'anno la promozione ad internazionale. In quella gara, sul risultato di 1-1 Bergonzi fischiò 2 calci di rigore dubbi al Napoli. Zalayeta per la sua simulazione fu squalificato dal giudice sportivo per due giornate. Successivamente La Corte di Giustizia federale annullò la squalifica di due giornate, riducendola ad una e certificando, grazie a nuove immagini acquisite, la correttezza della concessione del rigore a favore del Napoli. La partita si concluse con il risultato di 3-1 per i partenopei. Bergonzi non arbitrò in serie A per due mesi e mezzo, e da quella partita tutt'oggi non ha ancora ritrovato la Juventus.

Riteniamo che una designazione più serena sarebbe stata migliore, speriamo che domenica sera nessuno abbia da lamentarsi.



I PRECEDENTI CON L'UDINESE
Stagione Data Turno Incontro Risult.
A 2009-10 28-02-2010 26 Udinese Inter 2 : 3
A 2009-10 10-01-2010 19 Udinese Lazio 1 : 1
A 2009-10 03-10-2009 7 Inter Udinese 2 : 1
A 2009-10 13-09-2009 3 Udinese Catania 4 : 2
A 2008-09 19-04-2009 32 Udinese Fiorentina 3 : 1
A 2008-09 05-10-2008 6 Udinese Torino 2 : 0
A 2007-08 27-04-2008 35 Udinese Catania 2 : 1
A 2007-08 13-01-2008 18 Cagliari Udinese 0 : 1
A 2006-07 28-02-2007 26 Inter Udinese 1 : 1
A 2006-07 12-11-2006 11 Lazio Udinese 5 : 0
A 2006-07 24-09-2006 4 Udinese Fiorentina 1 : 0
A 2005-06 27-11-2005 13 Parma Udinese 1 : 2

I PRECEDENTI CON LA JUVE
Stagione Data Turno Incontro Risult.
A 2007-08 27-10-2007 9 Napoli Juventus 3 : 1

B 2006-07 13-03-2007 28 Juventus Treviso 1 : 0

B 2006-07 21-10-2006 8 Triestina Juventus 0 : 1

A 2005-06 15-10-2005 7 Juventus Messina 1 : 0

giovedì 16 settembre 2010

IN-DIFENDIBILI A FORZA 3

Quando prendi tre gol in casa dal Lech Poznan c'è poco da dire. Lech Poznan, alias cenerentola del girone. Direi che i numeri contano più delle parole. La difesa a forza tre, inteso come gol incassati non funziona. La manovra offensiva è sterile e docile. Gli errori a centrocampo troppi per essere numerati e le palle perse pure. C'è solo il carattere ma quello non può bastare sempre. Insomma a Udine, stanchi e affannati sarà dura. C'è poco da sorridere a parte i gol da palla inattiva e lo splendido gol di Del Piero. C'è molto da recriminare sul gol preso nel recupero che testimonia come ci sia incapacità nel gestire la palla e gli ultimi minuti di gioco. Incredibile perdere la palla, far ripartire l'azione altrui e lasciare tutto quello spazio. La squadra è al momento in-difendibile, quindi non ci mettiamo in posizione diversa. L'unica scusante è che la squadra è nuova, i meccanismi vanno oleati. Mancano però due elementi: un terzino destro e pure sinistro capace in fase difensiva e il famoso attaccante da venti gol a stagione. Noi questo lo ripetevamo da inizio giugno...speriamo che da domenica la difesa possa essere migliore...








NUOVO TEACHER IN CASA BIANCONERA?

Alcuni ricordano, probabilmente, le lezioni d'inglese di Mr Brown in una popolare trasmissione televisiva. L'anno prossimo la Juventus potrebbe contare su un nuovo "teacher". Oltremanica diventano, infatti, insistenti le voci di un interessamento bianconero per il capitano del Celtic Glasgow, Scott Brown. Sul tenace scozzese, anche l'ombra interista. L'interesse, potrebbe essere poi confermato anche dal fatto che il giocatore arrivato al Celtic dall'Hibernian ha il contratto in scadenza nel giugno 2011.

Bwown è punto di riferimento anche della nazionale scozzese e giocatore di valore. L'anno scorso ha collezionato solo 21 presenze causa infortuni, ma l'anno precedente era stato uno dei protagonisti in casa Celtic. Da valutare in casa bianconera se fare un'offerta o meno, soprattutto considerando il monte ingaggi. In caso di partenza di qualcuno a centrocampo quest'opzione a costo basso sarebbe, tuttavia, da non sottovalutare anche in chiave plusvalenza futura.

GUARDA I VIDEO DI SCOTT BROWN

mercoledì 15 settembre 2010

l'UNICO MODO PER NON FARE UNA BRUTTA FINE

Non sarà facile affrontare questa Europa League. Quanti credevano o credono che sia una passeggiata possono andare a rivedersi la partita con il Fulham dell'anno passato oppure le partite successive alle prestazioni Europee in campionato. Dati alla mano, nella prima giornata, tra le squadre che avevano giocato il giovedì in coppa, nessuna ha vinto. Il Napoli ha pareggiato, il Palermo pure e la Juventus ha perso. Insomma, ancora una volta è confermata la teoria che giocare al giovedì è deleterio. Cosa fare, quindi per finire la benzina già al primo tempo delle partite della domenica? Primo, aspettare l'introduzione del Monday Night televisivo e poi? L'unico elemento che ci pare utile se non fondamentale è quello di un alto turnover. Bene ha fatto Del Neri a richiedere 4 esterni, quindi. Modificare la squadra, soprattutto in casa con il Lech sarà fondamentale per non fare una "brutta figura" a Udine.

Quindi, in campo le seconde linee, che poi seconde linee non sono visto che come sostengono in molti, alla Juventus esistono 24 titolari. Prevederemmo e auspichermmo un turno di riposo per uno tra Chiellini e Bonucci, una pausa per Motta e poi a centrocampo dentro Sissoko e uno tra Marchisio e Melo. Sulle fasce dentro Lanzafame e Pepe e poi attacco con Del Piero e Iaquinta. Questo ovviamente, vista l'indisponibilità europea di Aquilani e Quagliarella... grosso limite questo. Un turnover meditato ci pare l'unica via per sopperire a trasferte massacranti e recuperi affettati. Molti sono memori delle prestazioni di Lazio e Genoa nello scorso campionato e dell'Udinese l'anno prima. Per evitare la stessa sorte conviene pensarci per tempo...e agire di conseguenza già da stasera.

JUVENTUS (4-4-2): Storari; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Krasic, Felipe Melo, Sissoko, Lanzafame; Iaquinta, Del Piero. In panchina: Manninger, Motta, Bonucci, Rinaudo, Marchisio,Pepe, Giannetti. Allenatore: Delneri.

LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Wojtkowiak, Arboleda, Djurdjevic, Henriquez; Krivets, Injac; Kikut, Stilic, Peszko; Rudnevs. In panchina: Bieszczad, Gangarczyk, Bosacki, Wilk, Drygas, Wichniarek, Tshibamba. Allenatore: Zielinski.

ARBITRO: Bezborodov (Russia)