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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

sabato 28 gennaio 2012

Andremo a cena con Ibra e chiuderemo in hotel Thiago Silva


Vedendo quanto successo in questi giorni o meglio mesi, vogliamo fare una domanda a tutti i tifosi, ma contemporaneamente allo stesso Ad del Milan, ma volendo possiamo allargare la domanda a tutti i dirigenti.



Cosa pensereste se un giocatore che voi state pagando profumatamente (un nome a caso Tevez), si protraesse per più di una cena facendosi fotografare con un dirigente avversario? Cosa pensereste se quel giocatore da più mesi non si impegna e contemporaneamente se ne va in Sud America  a ballare, giocare a golf, deprezzando il proprio valore in favore dell'altro club?



Pensiamo che qualunque persona con un pò di intelligenza si risentirebbe e quanto meno sarebbe un pò turbata. Per questo ci chiediamo, cosa penserebbe e che farebbe Galliani se Thiago Silva fosse fotografato a cena con i dirigenti del Real o del Manchester all'oscura della società e cominciasse a fare dichiarazioni per un'altra squadra? A voi la risposta...



Ma il bello non finisce qui....La vicenda Maxi Lopez, definita irreale da Montella, ci lascia perplessi. Perchè una società con un dirigente capace  e bravissimo, come Lo Monaco permette questo atteggiamento al Milan? Mistero... In ogni caso ci chiediamo  cosa penserebbero di quel giocatore i tifosi rossoneri se per esempio Ibrahimovic fosse prima di una partita di campionato, allontanato dalla rosa, lasciato due giorni in albergo, quasi rapito, in attesa della decisione della squadra "rapitrice"? I tifosi non la prenderebbero bene e siamo sicuri che Maxi Lopez a Catania la prossima volta non sarà accolto con rose e fiori.



Esiste o meglio dovrebbe esistere la linea della corretteza e quando la sorpassi ti esponi a critiche. La linea secondo noi è stata sorpassata, aspettiamo con ansia di vedere la risposta di Galliani, qualora un domani il City si comportasse alla stessa maniera. Del resto "chi semina odio, ottiene tempesta".



 



 

In vetta tra ghiaccio e neve


Partita da sei punti, partita quasi da semifinale. Partita che fa soffrire i deboli di cuore e non solo, anche coloro che non sopportano stare sotto la neve. All'Udinese mancavano molto giocatori, ma quando hai un impianto collaudato le assenze contano meno e l'Udinese e' riuscita a sopperire alle assenze giocando bene e creando pericoli. La Juventus in un campo che ha retto bene, ha fatto da pari e ha giocato, ha creato, ha sbagliato occasioni ma non ha per nulla deluso. Un primo tempo intenso e combattuto marchiato dal gol di Matri, bravissimo a coronare al meglio un'azione bellissima con cross al bacio di Estigarribia e girata fantastica di Quagliarella che lasciava a Handanovic il compito del terzo miracolo e a Matri quello del tap in vincente. Il secondo tempo vede la Juventus cercare il rado pio ma lascia colpevolmente il fianco ai contropiede friulani che pareggiano grazie a un gol di Floro Flores dopo un brutto errore a centrocampo della Juventus. La Juventus non demorde, Conte si inventa Marchisio seconda punta e Claudio delizia con un tocco che diventa oro grazie a Alessandro Matri che segna il nono gol del campionato. La Juventus tiene nel finale, vince mette gli sci e gli scarpini e rimane in vetta. Si vince e si rimane primi, domani si spera in Nainggolan, a buon intenditor poche parole.

Cellino scaramantico e Marotta


Abbiamo appena terminato di vivere la lunga trattativa Caceres che subito ci si presenta una nuova epopea, che fortunatamente sarà più corta e arriverà al massimo a fine mese alle 19 quando si chiuderanno le liste e i tifosi bianconeri sapranno se avranno a disposizione un nuovo centrocampista. Arrivato il difensore, il centrocampista è sicuramente una priorità della società bianconera, lo ha detto Conte, lo ha ribadito "tra virgolette" Marotta. Il belga Nainggolan è chiaramente l'indiziato numero uno, perchè giovane, perchè bravo e di prospettiva e anche perchè non costa molto. Marotta vuol seguire le orme della trattativa dello scorso anno per Alessandro Matri e fino all'ultimo tenterà l'assalto per il giocatore del Cagliari. L'impressione, comunque è che la trattiva si porterà avanti almeno fino alla linea del traguardo e il motivo è semplice. Cellino non vuole cedere, ma comunque sa che da questa situazione può ricavare il massimo. Se non riuscisse a venderlo rischierebbe di avere un giocatore demotivato dopo le sirene di mercato, oppure già con la testa altrove. L'operazione, anche dal punto di vista scaramantico, si dovrebbe chiudere con le medesime modalità dell'anno passato. al Cagliari arriverà Ekdal, la metà di un altro giovane bianconero e un conguaglio di circa 10 milioni in tre anni. Cellino avrà le risorse per pagare con calma Pinilla e impostare altre operazioni in Sud America. Tutti felici, quindi, scaramanticamente parlando.

mercoledì 25 gennaio 2012

ESCLUSIVA TJ: ECCO PERCHE' LA JUVE VUOLE RADJA DA DOMENICA SERA ORE 23


La Juventus vuole Nainggolan, lo sanno anche i muri. Lo vuole Conte, lo vogliono anche i tifosi, piace tanto per carattere, modo di giocare, potenzialità future ed età. Lo vuole Conte, perchè ha solo cinque centrocampisti e ne vuole assolutamente un altro, come detto ieri in conferenza stampa post match. Il belga è l'uomo giusto. Arriverà, ormai è quasi certo, ma la domanda è quando? Marotta e Conte lo vogliono subito, forse da domani. Cellino vorrebbe a giugno. Secondo nostre indiscrezioni, però ci sarebbe una soluzione gradita. Con le contropartite giuste (Ekdal, metà Marrone da giugno e un altro giovane) e con l'offerta giusta (10 milioni circa in tre anni) la soluzione si potrebbe trovare nel weekend ma la Juventus sarebbe disposta a lasciarlo a Cagliari fino a domenica sera per una sola ragione. La Juventus spera che il Cagliari possa ripetere con il Milan la grande prestazione fatta a Torino, ma anche a Milano con l'Inter (dove perse solo per errori arbitrali) e con lo stesso Milan a Cagliari (un due zero molto sfortunato). Si spera che i sardi possano togliere punti ai rossoneri. Nainggolan è l'uomo chiave del Cagliari e privarlo ora ai sardi favorirebbe il Milan. Ecco perchè Marotta pensa di prenderlo, lasciarlo al Cagliari per la sfida di Milano e poi averlo a disposizione per la trasferta di martedì a Parma. Straordinari? Si, forse, ma se il Cagliari togliesse punti al Milan, scommettiamo che Conte ne sarebbe felice?

DA PINTURICCHIO A LUI LASSU'




Dobbiamo dirlo, quando Del Piero ha segnato questo gol bellissimo ieri sera abbiamo pensato a tante cose. A quante emozioni ci trasmette quell'omino immenso che di nome fa Alessandro e di cognome Del Piero. Abbiamo pensato che era ora che Del Piero gonfiasse la rete nella nuova casa e poi abbiamo pensato che oggi (ieri sera) era una giornata speciale, la giornata dei 9 anni dalla scomparsa dell'Avvocato. L'Avvocato diede a Del Piero tanti soprannomi, da Pinturicchio a Godot. Tra loro due c'era un rapporto speciale di rispetto e affetto e anche chi non lo conosce direttamente sa quanto profondo fosse l'amore tra l'Avvocato e la Juve. Quando scomparve l'Avvocato, Del Piero gli dedico' un gol speciale, con il Piacenza in mezza girata. Chissà cosa avrà pensato Gianni Agnelli da lassù ieri sera, avrà applaudito e ringraziato come quella volta. Siamo sicuri che anche Del Piero ci avrà pensato dopo la gemma di ieri. Sabato era la notte dei desideri, ieri sera quella delle emozioni.

DA ZERO A DIECI: ZERO A LAMELA, DIECI ALLA LEGGENDA

Ci siamo divertiti ieri sera, abbiamo vissuto belle sensazioni ed emozioni. Grazie a Conte che tiene alta la guardia come ai bei tempi. Non si butta via nulla, la Coppa Italia interessa e tanto. Voto Zero: A Lamela. Il giocatorino, giocattolino della Roma ci prova ma non e' serata, si innervosisce e scalcia Chiellini. Lascia il segno? Si nell'immaginario del talento sprecato di giornata, lo zero e' tutto suo. Voto Uno: a Jose Angel. Lo sciagurato Jose Angel. Male, molto male nel primo tempo, meglio nella ripresa ma e' troppo tardi. Dalle sue parti passano tutti Voto Due: a Heinze. Ma la Roma non poteva tenere Mexes? Prestazione nervosa al limite dell'antisportivo. Voto Tre: ai gol di Giaccherini in stagione. Che sorpresona e che continuità. Voto Quattro: a Luis Enrique. Ci fa sorridere ridendo in faccia al commentatore Rai. Ci regala il siparietto, ma la sua squadra scende in campo troppo lenta. Si doveva proprio cambiare Totti nel finale? Voto Cinque: a Banti, molto insicuro, tre rigori negati alla Juve. Il cinque se lo becca pure chi ha commentato, lo diciamo, a senso unico. Voto Sei: a Borriello. Lottatore, ma sprecone. Di testa pero' le prende tutte lui, esordio sufficiente. Voto Sette: a Giaccherini e Marrone. Ci piacciono, ci convincono, lottano. Bravi... Voto Otto: alla difesa. Ci sarebbe qualcuno da +++ e qualcuno da ----, ma anche questa volta zero gol subiti, bravi a chiudere e che chiusure. Barzagli sontuoso, Chiellini gladiatore e Lichtsteiner da maratona, Bonucci stoico. Voto Nove: a Conte. Eh si, quando vedi una squadra che lotta sempre e comunque e che schiera rispetto alla formazione tipo cinque cambi e non ne risente c'e' la mano di Harry Potter. Conte, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Nove pure per Estigarribia, a lui un plauso per corsa e impegno, se gioca così Pepe può riposarsi e tornare con calma, se gioca così Marotta avrà pescato il nuovo jolly. Voto Dieci: a Del Piero. E a chi se no? Che emozioni ieri sera. Alessandro ci ha regalato grandi giocate, grandi tocchi e poi la pennellata nel nuovo stadio. Il dieci e' tutto suo e come dice lui dieci +. Caro Alessandro come possiamo stare senza di te...?

MERAVIGLIOSI

La sfida di stasera si presentava come insidiosissima per tante motivazioni: il bel gioco della Roma, la buona forma dei giallorossi e le assenze bianconere. La Juventus doveva cercare di approfittare della ballerina difesa di Luis Enrique e alla prima occasione ci riesce subito grazie a Giaccherini bravissimo a battere Stekelenburg in uscita dopo un passaggio filtrante bianconero. Sui piedi di Borriello e sulla testa di Kjaer due occasioni importanti. Una partita gradevole con la Roma brava nel tenere palla e Juventus pronta a ripartire con forza e convinzione. Un Borriello carico, una molla pronta a saltare, forse troppo nervoso ma comunque voglioso per dimostrare ai tifosi che si sbagliavano sul suo conto. Al minuto trenta la storia entra in campo ed e' Alessandro Del Piero a segnare il due a zero e ad entrarci con il primo gol nel suo stadio, un gol alla Del Piero fantastico. Una Juventus che nel finale di tempo continua il pressing e lo fa in modo continuo e costante. La Roma ci prova da fuori ed e' bravo Storari a sventare le occasioni giallorosse. Nel secondo tempo la Roma parte convinta: ci pensa Bonucci a creare qualche brivido di troppo a Storari e ai tifosi con un tocca che rischia l'autogol. La Juventus gioca sulle ripartenze ma nella ripresa e' la Roma a tentare la pressione anche se con tentativi principalmente da fuori. Ci pensa Del Piero con giochi di prestigio a tener alto l'entusiasmo che non si smorza con l'uscita di Borriello che raccoglie i primi applausi bianconeri. E' Lamela a dare la spallata definitiva alla partita con un colpo scorretto a Chiellini. Dopo il tributo alla leggenda Del Piero altre due occasioni per la Juve con Quagliarella, Estigarribia e Matri con passerella finale per Krasic. Ci pensa Kjaer a segnare il terzo gol per la Juventus dopo un generoso scatto di Quagliarella che aveva centrato per Matri. Una Juventus ancora una volta convincente contro la Roma titolare, la Juve c'e', Conte non snobba nulla e la cosa ci piace molto. Tre scoppole alla Roma dopo le sconfitte degli anni scorsi e' tornata la Juventus.

OCCASIONE DA SFRUTTARE PER 5

Sarà un mese importante quello che ci apprestiamo a vivere, oggi decisiva sfida di coppa Italia, sabato sfida alla terza forza del campionato e poi trasferta di Parma. Un bel tour de force per questa Juve.

Sono cinque i soggetti a cui si chiede di sfruttare l'occasione se verranno gettati nella mischia, come pensiamo, da Antonio Conte.

Marrone: il talentino ha mostrato sabato scorso che in questa Juventus può essere protagonista. Tanta personalità e un assist di razza. Può essere già protagonista con i bianconeri? I tifosi lo sperano, del resto Marrone ha cuore e dna bianconero, quindi, la sfida di stasere potrebbe essere quella della consacrazione.

Giaccherini: una crescita rapida e costante quella del Peter Pan bianconero. Un gol bellissimo in campionato che fa il paio con quello al Bologna in Coppa Italia. Giaccherini ci sta sorprendendo, fortunatamente non sorprende Antonio Conte che su di lui ha sempre puntato.

Krasic: per lui è il momento della verità, se entrerà in campo dovrà giocarsi bene l'ultima chanche, in caso contrario, l'addio sarà inevitabile.

Borriello: l'ultimo arrivato deve dimostrare di non essere arrivato a Torino per fare la comparsa ma il protagonista. Possibile che Conte lo lanci dall'inizio per tentare la carta dello scaramantico gol dell'ex. Marco ci proverà, del resto con la Roma e Luis Enrique ha qualche conto in sospeso.

Del Piero: Il capitano dopo la grande prova con "turbante" della sfida di Bologna, potrebbe tornare titolare e siamo sicuri che cercherà di dare il massimo.

Poteva anche essere il momento di Elia: dopo le lamentele velate via twitter, non esiste altra strada del riscatto. Un pò come per Milos Krasic anche per olandese la situazione è molto delicata. Deve dimostrare quanto prima il suo valore, per lui parla la quotazione alta, ma quella non può bastare ancora a lungo.

Conte ha dimostrato di essere un Mago, l'Harry Potter bianconero, capace di tramutare un gruppo da settimo posto a uno da primo. Nella settimana più dura, anche a causa degli infortuni bisognerà sfruttare tutte le armi a disposizione e Conte chiederà il massimo a tutti, ma soprattutto a loro cinque.

lunedì 23 gennaio 2012

Siamo al bivio

La giornata di oggi e' il bivio del mercato bianconero. La Juventus deve assolutamente decidere su chi puntare:Caceres o Guarin. Le assenze a centrocampo, il leggero appannamento della mediana, la solidità difensiva ritrovata suggerirebbero di puntare su Guarin, ma alla fine le situazioni cambiano spesso e volentieri. Marotta e Conte sono al lavoro da settimane e verra' scelta la migliore combinazione qualità- prezzo. In ogni caso bisogna fare in fretta perché a centrocampo gli uomini sono veramente contati e in queste due settimane bisognerà giocare due volte a settimana. Il momento peggiore per avere infortuni e il momento peggiore per avere problemi di rosa. Conte e' davanti al bivio della stagione e con lui pure Marotta sul mercato di gennaio. Dove ci si dirigerà?

il mercato lo potrebbe cambiare lui

Alla Juventus serve Martin Caceres? Si probabilmente si, ma serve di più un centrocampista che possa dare il cambio a Vidal e Marchisio. E quindi come si fa, visto che Caceres e Guarin sono entrambi extracomunitari? Difficile dirlo, ma c'e un uomo che sta cercando in tutti i modi di dare la risposta e lo fa nel modo migliore, sul campo. Questa persona e' Paolo De Ceglie che dopo la sfida con il Cagliari ha messo in piedi la seconda prestazione di livello a Bergamo. Una lieta notizia per tutti quelli che nel valdostano hanno sempre creduto e addirittura sostenuto che fosse anche più forte di altri giocatori che dalla primavera si sono consacrati. De Ceglie sa tornando sui livelli pre infortunio di Delneri con il Milan. Livelli alti che lo possono spingere a guadagnarsi in breve il ruolo di titolare, spingendo al centro Giorgio Chiellini. Conte crede molto in De Ceglie e il giocatore e' pronto a mettere sul campo impegno e carattere. La strada e' ancora lunga ma se anche nelle prossime sfide confermasse il valore, forse il terzino sinistro lo si potrebbe trovare in casa concentrando altrove le risorse, soprattutto a centrocampo.

DA ZERO A DIECI: ZERO ALLA SFORTUNA, DIECI AI SUOI RAGAZZI...

In una fredda serata di gennaio, ci ritrovammo campioni di inverno. Così potrebbe cominciare la favola o se preferite la storia che vogliamo raccontarvi oggi. La storia di una Juventus che torna dopo sei anni campione di inverno (era il 2006 con Capello). Oggi pero' i numeri incombono...Quindi ritroviamoli. Voto Zero: alle incursioni offensive dell'Atalanta. Qualche occasione sporadica ma solo pochi guizzi. Voto Uno: alle parate che ha dovuto compiere Gianluigi Buffon. A fine partita Gigi correva come un bambino. Nei suoi occhi la consapevolezza che questa Juventus gli sta dando emozioni antiche. La difesa anche oggi l'ha aiutato alla grandissima. Voto Due: alla sfortuna, due pali e due infortuni, speriamo di svoltare nella sfida di martedì. Voto Tre: a Schelotto. L'argentino ha mostrato il peggio. A molti e' sempre piaciuto ma deve tornare a essere quello di una volta. Voto Quattro: a chi credeva che la Juventus fosse stanca. La risposta e' arrivata oggi. Due tempi stratosferici e grande, grandissima lotta. Voto Cinque: ai moviolisti che non parlano della miglior Juve del 2012 e di una squadra che impressiona e preferiscono soffermarsi su episodi arbitrali marginali, Voto Sei: a Colantuono. La partita la imposta bene, ma la sua squadra e' forse in debito di ossigeno e forze. In ogni caso si dimostra un gran signore facendo i complimenti alla Juventus e dimostrando grande sportività. Voto Sette: alla difesa bianconera. Perfetta ieri. Chiellini e Barzagli bloccano il forte Denis. Squadra difensiva impeccabile e miglior difesa del torneo. Lichsteiner poi e' musica per le orecchie dei tifosi. Voto Otto: a De Ceglie. Ci e' piaciuto moltissimo. Attento e propositivo. La Juventus potrebbe aver trovato il terzino sinistro riportando Chiellini al centro e tanti saluti a Caceres per prendere Guarin. Paolino cresce e fa bene le diagonali: giocatore ritrovato. Voto Nove:a Pirlo. Dirige e torna protagonista. Mozart suona il suo spartito e la Juve vince, proprio come con il Parma, lo spartito gli fa suonare la canzone preferita di Stephan Lichtsteiner. Voto Dieci: a Conte e ai suoi ragazzi. Campione di inverno il mister e decisivi i suoi ragazzi come Marrone e Giaccherini che sono decisivi nel 2-0. Che azione, di prima, in verticale con tiro finale al volo di "Peter Pan" Giaccherini. Conte ha azzeccato le mosse contro la sfortuna e contro i gufi. Ora viene il difficile ma Conte saprà cosa fare.

VEDO STELLE CHE CADONO E' LA NOTTE DEI DESIDERI

Siamo partiti a settembre con "il più grande spettacolo dopo il big bang", stasera vediamo stelle che cadono e' la "notte dei desideri". Desideri e sogni bianconeri di una squadra che torna campione di inverno dopo 7 anni. Non conta molto a dire la verità, perché bisogna essere campioni alla fine, ma sono tre punti importanti, fondamentali. Una Juventus che vince 2-0 come il Milan ma lo fa meglio del Milan. Una squadra che sopperisce a due infortuni pesanti con i giocatori giusti che entrano e fanno la differenza. E' la forza del gruppo, perché se esce Marchisio e se esce Pepe ed entrano due giocatori che risolvono, vuol dire che siamo sulla strada giusta, non sappiamo se vinceremo, ma sappiamo che dopo tanto tempo ci siamo e se avete voglia, guardate in cielo, anche voi come Conte vedrete stelle cadere, e' la notte dei desideri, noi il nostro lo abbiamo espresso, e voi?

NON CI SIAMO DIMENTICATI E VOI?

Va bene, siamo nel 2012, è iniziato un anno nuovo. Va bene che con l'anno nuovo qualcuno magari ha perso la memoria. Va bene tutto, ma noi non ci siamo dimenticati delle battaglie che abbiamo condotto nel 2011 che sicuramente avranno un seguito nel 2012. Ovviamente parliamo della restituzione dei titoli numero 28 e numero 29 e della conseguente revoca del titolo di cartone dalla bacheca dell'Inter.

La Juventus ieri ha aperto le danze chiedendo al Tnas 5 copie del lodo contro Figc e Inter a fini impugnatori. Era ora, sono passati ben diciannove giorni dall'inizio dell'anno e quasi un mese dal famoso "pranzo della finta pace". E' passato circa un mese dall'articolo del Corriere dello Sport che diede ampio spazio a Farsopoli con un'ampia intervista di un commissario che svolse le indagini e rivelò alcune interessanti discrepanze. La buona notizia di ieri e' comunque che Farsopoli e' come non mai ancora viva e questo e' grazie alla Juventus che non molla, ma anche ai tifosi che non dimenticano.

Noi aspettiamo le risposte da chindi dovere e capire le motivazioni della sentenza di Farsopoli. Con buona pace di Petrucci e compagnia, anche il 2012, sarà un anno ricco di "tribunali ed avvocati" perchè tutti cerchiamo di scavare affinché la verità venga alla luce. L'agenda sembra essere già piena di impegni e chissà che alla fine dell'anno di possa realmente festeggiare la terza stella.

BIVIO EXTRACOMUNITARIO

La Juventus si trova chiaramente e nuovamente davanti a un bivio. Nonostante la squadra sia formata da quasi tutti giocatori italiani (Buffon, De Ceglie, Bonucci, Barzagli, Pirlo, Marchisio, Pepe, Matri) con soli tre stranieri nella formazione iniziale contro il Cagliari, le regole permettono alla Juventus di avere solo un posto disponibile per gennaio. Quel posto se lo giocheranno in via definitiva Fredy Guarin e Martin Caceres. Un colombiano e un uruguaiano nella Juventus che da qualche mese guarda sempre con più attenzione al Sud America complici Estigarribia, Gabriel Appelt e Arturo Vidal.

Gli obiettivi di Marotta e Paratici sono noti, così come quelli di Conte. La società deve decidere rapidissimamente qual è la priorità bianconera. Al momento, dalle indiscrezioni di giornata, sembra che la società sia più propensa per il centrocampista, ma le gerarchie potrebbero cambiare rapidamente grazie alla valutazione costo-opportunità. A centrocampo la Juventus necessita di un rinforzo assolutamente per dare il cambio ai tre tenori. In difesa, il bisogno è impellente da settembre e Conte lo richiede ad alta voce. Oggi ci sarà l'incontro per Fredy Guarin e ne sapremo di più. Marotta incontrerà l'agente del centrocampista del Porto con una proposta di circa undici milioni di euro tra prestito e riscatto. Leggermente più bassa, invece, la proposta per Caceres, dieci totali (uno in meno di quanto richiesto dal Barcellona due anni fa). Marotta valuta e sceglie, l'arrivo di Guarin escluderebbe quello di Caceres, "El Pelado", amatissimo dai tifosi. In ogni caso bisogna fare presto Guarin è un pezzo pregiato e seguito da almeno tre italiane (Milan, Inter e Roma), Caceres invece ha avuto mezzi approcci con Napoli e Inter. La sensazione è che se la Juventus dovesse mollare il colpo su uno dei due, la concorrenza potrebbe portarlo ugualmente in Italia. La Juventus è davanti a un bivio e le strade portano in Colombia o Uruguay.

CHI DECIDE E' SEMPRE LUI

Sarà ancora una volta il comandante a dare le indicazioni sui futuri acquisti bianconeri. In questi giorni Antonio Conte, sta studiando e pressando per avere il giocatore che ritiene più funzionale al progetto. Non è difficile pensare che la scelta ricada su un difensore abile nella spinta e bravo anche come centrale e ovviamente un centrocampista bravo nel dare fiato ai tre che fino ad oggi hanno "tenuto su la baracca". Nella mente di Antonio Conte c'è bisogno di queste due tipologie di giocatori che potrebbero dare il giusto cambio ai giocatori e offrire a Conte un'importante alternativa ora che il momento sta per diventare caldo.

La società, ovviamente, seguirà in modo totale le indicazioni del mister, mantenendo la linea di totale sintonia tra allenatore e dirigenza. La società è chiaramente consapevole che ci sono necessità importanti da valutare e soprattutto che la Juventus dovrà considerare anche come si muovono gli avversari per potersi muovere di conseguenza. Fino ad ora Milan e Inter si sono mosse in modo cauto, ma ci aspettiamo il botto finale. La Juventus saprà farsi trovare pronta?

MAROTTA NON MOLLARE

Quanto valgono quei tre milioni e qualcosa che la Juventus deve corrispondere a Amauri fino a giugno? Tantissimo, nel senso che la Juventus non vuole minimamente cedere alle richieste di Amauri, che vuole anche la buonuscita e quei tre milioni sono per la Juve, ma non solo, un principio importante. Sono il segno del rifiuto di un giocatore che in estate ha rinunciato come ricordava tempo fa Marotta: "Amauri ha un contratto netto di 3,8 milioni di euro (1,9 sarebbe ora a sei mesi) e gli erano stati garantiti tra incentivazione all'esodo di 3,2 milioni lordi da parte della Juventus. Il Marsiglia gli garantiva 2,5 netti e gli dava contratto di ulteriori due anni, quindi totale tre anni. Davanti a situazione del genere bisogna fare una riflessione altrimenti le società rischiano di rimanere ingabbiati". Marotta a settembre e' rimasto ingabbiato e Amauri ha passato l'autunno e l'inizio dell'inverno sul divano. Ora sta a lui scegliere se vuole rimanerci o meno. Marotta non deve assolutamente mollare la presa e rimanere sulle sue posizioni. Siamo curiosi di vedere chi a giugno offrirà un contratto superiore al mezzo milione di euro a questo giocatore ormai fermo da un anno. Per questo a mollare alla fine sara' Amauri, che ormai forse si e' accorto di aver sbagliato a rifiutare il Marsiglia, scommettiamo che rinuncerà a qualcosa e andrà a Firenze subito? In caso contrario gli rimboccheremo la copertina del divano di casa...

giovedì 19 gennaio 2012

Stasera ore 23 a speciale calciomercato su Sportitalia

Cari lettori, se avete piacere stasera mi trovate su Sportitalia per parlare di mercato e non solo

chi decide e' sempre lui...


Sarà ancora una volta il comandante a dare le indicazioni sui futuri acquisti bianconeri. In questi giorni Antonio Conte, sta studiando e pressando per avere il giocatore che ritiene più funzionale al progetto. Non è difficile pensare che la scelta ricada su un difensore abile nella spinta e bravo anche come centrale e ovviamente un centrocampista bravo nel dare fiato ai tre che fino ad oggi hanno "tenuto su la baracca". Nella mente di Antonio Conte c'è bisogno di queste due tipologie di giocatori che potrebbero dare il giusto cambio ai giocatori e offrire a Conte un'importante alternativa ora che il momento sta per diventare caldo.



La società, ovviamente, seguirà in modo totale le indicazioni del mister, mantenendo la linea di totale sintonia tra allenatore e dirigenza. La società è chiaramente consapevole che ci sono necessità importanti da valutare e soprattutto che la Juventus dovrà considerare anche come si muovono gli avversari per potersi muovere di conseguenza. Fino ad ora Milan e Inter si sono mosse in modo cauto, ma ci aspettiamo il botto finale. La Juventus saprà farsi trovare pronta? 

MAROTTA NON MOLLARE

Quanto valgono quei tre milioni e qualcosa che la Juventus deve corrispondere a Amauri fino a giugno? Tantissimo, nel senso che la Juventus non vuole minimamente cedere alle richieste di Amauri, che vuole anche la buonuscita e quei tre milioni sono per la Juve, ma non solo, un principio importante. Sono il segno del rifiuto di un giocatore che in estate ha rinunciato come ricordava tempo fa Marotta: "Amauri ha un contratto netto di 3,8 milioni di euro (1,9 sarebbe ora a sei mesi) e gli erano stati garantiti tra incentivazione all'esodo di 3,2 milioni lordi da parte della Juventus. Il Marsiglia gli garantiva 2,5 netti e gli dava contratto di ulteriori due anni, quindi totale tre anni. Davanti a situazione del genere bisogna fare una riflessione altrimenti le società rischiano di rimanere ingabbiati".
Marotta a settembre e' rimasto ingabbiato e Amauri ha passato l'autunno e l'inizio dell'inverno sul divano. Ora sta a lui scegliere se vuole rimanerci o meno. Marotta non deve assolutamente mollare la presa e rimanere sulle sue posizioni. Siamo curiosi di vedere chi a giugno offrirà un contratto superiore al mezzo milione di euro a questo giocatore ormai fermo da un anno. Per questo a mollare alla fine sara' Amauri, che ormai forse si e' accorto di aver sbagliato a rifiutare il Marsiglia, scommettiamo che rinuncerà a qualcosa e andrà a Firenze subito? In caso contrario gli rimboccheremo la copertina del divano di casa...

TASTIERA VELENOSA: cosa vogliono i nemici?


Francamente non ci era mai capitato di sentire e trovare ben tre episodi da rigore richiesti nello stesso incontro. Chissà come mai le partite con il Cagliari devono vedere sempre la Juventus protagonista, come in quella gara del Sant'Elia dove la Juventus riuscì a ottenere ben due rigori contro e dove l'opione pubblica riuscì ad esultare nonostante la vittoria della Juventus firmata Giorgio Chiellini al novantesimo. Questa volta la Juventus non ha vinto, ha pareggiato e subito un pareggio giusto a inizio ripresa. Per i più, però avrebbe dovuto perdere, perchè addirittura c'erano tre rigori per il Cagliari. Francamente dei tre possiamo concederne uno, quello di Bonucci, come intervento scomposto. In quel caso si sarebbe ripartiti dall'uno ad uno e la Juventus avrebbe avuto ancora più tempo, eventualmente per organizzare una reazione. Con i se e con i ma non si fa nulla, ma ci fa specie che le lamentele non siano arrivate da Cagliari, ma da altri luoghi, che forse dovrebbero avere la decenza di mantenere un rigoroso silenzio. Alcuni opinionisti rossoneri hanno gridato allo scandalo, ma forse non ricordano l'ultima serie di rigori che è stata impressionante con ben cinque rigori che hanno catapultato il Milan in alto e Ibrahimovic al top dei cannonieri. Da Roma, sponda giallorossa proteste, ma forse già dimenticano il record di rigori ottenuti in una stagione, che la squadra giallorossa ha battuto e che resisteva da quarant'anni. Come disse una volta quel "Santone" di Setubal, "sento il rumore dei nemici". Anche noi lo sentiamo e abbiamo capito bene cosa vogliono. Vogliono almeno due rigori a partita contro la Juventus... e poi diciamolo quando ci sono i rigori come quello di Vucinic a Lecce, non conta..quelli sono errori. Poi quando capita a favore della Juventus, eccoli... "viva la sudditanza...". Siamo curiosi di sapere come reagirà a questa settimana Antonio Conte, consapevoli che qualche parolina dopo un rigore a favore in diciotto giornate la dirà.

I NUMERI CI DICONO CHE...


La Juventus dell'anno scorso alla diciottesima sfida impattava sul Parma e perdeva maldestramente in casa. La classifica alla fine di quella giornata ci diceva di una Juventus quinta a 31 punti a ben otto punti dalla prima. Praticamente quasi la stessa classifica del Napoli di adesso che è addirittura tre punti sotto.  Alla fine di quella stagione ci ricordiamo tutti come andò a finire. Quest'anno la Juventus è ancora prima con ben  7 punti in più dell'anno scorso, uno meno del Milan (che ne ha due in meno) e tre in più dell'Udinese che ne ha ben nove in più. Considerando i recuperi che mancavano l'anno scorso all'Inter i nerazzurri stanno ripetendo la stessa stagione dell'anno passato. Inizio di stagione pessimo e gran recupero, quindi attenzione ai nerazzurri, che hanno un calendario in discesa. La tanto criticata Lazio ha solo un punto in meno della passata stagione e la Roma se dovesse vincere a Catania solo due in meno. Il Lecce tre punti in meno dell'anno scorso, esattamente come il Cesena. Insomma, per alcuni elementi il campionato ci sembra molto simile all'anno scorso, con due eccezioni. La Juventus è viva e vegeta, il Milan non ha preso il largo come nella passata stagione. L'ultima giornata ci darà il verdetto sulla squadra campione d'inverno, l'anno passato la Juventus andò a Napoli e prese tre scoppole. Quest'anno nell'anticipo di sabato con l'Atalanta bisognerà cercare di lottare con unghie e denti per i tre punti, fondamentali per vincere il titolo "platonico" di campioni di inverno, in quanto quasi sicuramente il Milan sfrutterà il turno esterno di Novara, visto che con le piccole non sbaglia mai. Sarebbe importante chiudere la classifica a 41 punti, un importante giro di boa, cercando nel ritorno di farne altrettanti, vorrebbe dire aver centrato l'obiettivo, una stagione di altissimo profilo.

martedì 17 gennaio 2012

MAROTTA LO SPOSTA DALLA POLTRONA AL SOFA E AMAURI...



Marotta ha deciso: Amauri non si muoverà, a costo di perderci due milioni di euro, la Juventus non cederà su nulla e Amauri se continua con la sua linea di intransigenza e di totale pignoleria (vuole pure la buonuscita), resterà alla Juventus e si farà altri sei mesi piacevoli in casa. Marotta ha deciso, quindi che Amauri può tranquillamente passare dal divano alla poltrona ma non allontanarsi da casa, visto che ormai il campo e lo stadio lo vedio solo con il tour a pagamento. La scelta ora tocca ad Amauri, che come avevamo detto "li vuole tutti". Conviene al giocatore impuntarsi sulla sua linea e restare altri sei mesi fermo? Ma la domanda che si fanno in tanti è: quanto vuole Amauri? Beh, la risposta e' semplice, Tutte le mensilità mancanti e nulla meno di 1,9 milioni di euro netti e se possibile pure i premi in caso di vittoria bianconera (visto che il suo contratto è a rendimento). La Fiorentina, al massimo garantisce un contratto da 1,5 annuale e non semestrale, i conti sono fatti, ballano circa 1milione netto e due lordi più premi ovviamente. Se Amauri rinuncerà a qualcosa la trattativa potrà chiudersi e Amauri abbandonerà il divano, il caso contrario... c'è spazio in poltrona.

CON LUI LE AVREMMO VINTE TUTTE...O QUASI



Premettiamo subito che questa non è una critica, ma una semplice considerazione sulla attuale rosa bianconera e su un parallello con quella che sembra essere una delle pricipali antagoniste della Juventus, il Milan, ma non solo, vedendo anche le altre compagini. Scorrendo la classifica dei marcatori del campionato il primo giocatore bianconero che si trova è Alessandro Matri che con sette marcature occupa il sesto gradino, l'ottavo in generale a parimerito con altri giocatori. Troppo poco, ci sembra, per questa Juventus che crea molto di più degli avversari. La lacuna principale di questa squadra, che presenta la miglior difesa del torneo, ci sembra proprio essere questa. Celata all'inizio del campionato da Marchisio e dai suoi gol, manca un bomber cinico capace di sollevare la squadra nei momenti di difficoltà. Per intenderci manca un supercampione alla Ibrahimovic o se preferite un bomber alla Cavani. Matri è l'attaccante più prolifico ma ultimamente vive di alti e bassi. Vucinic ha avuto qualche problemino e segna troppo poco per essere prolifico come Ibrahimovic. Quagliarella è abbonato alla sfortuna e Borriello appena arrivato. Ci sarebbe poi Del Piero, ma la bandiera vive un momento infelice che lo segue dall'inizio della stagione sotto il profilo realizzativo. Vedendo poi che ormai il miglior marcatore bianconero è stato raggiunto da Milito, fino a ieri indicato come un ex giocatore dagli stessi tifosi nerazzurri, la situazione parla da sola. Bisogna subito correre ai ripari, perchè se non si segnano almeno due gol a partita, i tre punti è difficile portarli a casa. Occorre un maggior cinismo dei bomber o che i centrocampisti tornino a segnare, questa la medicina che conosciamo contro il mal di gol.

CRISINA MILAN?

Il Milan perde il derby e perdere il derby fa sempre male. Fa male pensare che se la Juventus non avesse pareggiato ieri, ma vinto, sarebbe stata campione di inverno con una partita in anticipo, in virtù dello scontro diretto. Occasione persa come detto ieri, ma non recriminiamo, trentotto punti in diciotto gare e imbattuti sono tanta roba, soprattutto per chi l'anno scorso era arrivato settimo. Ora viene il difficile perché gli avversari corrono come pazzi, sanno come gioca la Juve e per la squadra di Conte dimostrare sempre la maggiore qualità non e' facile. Nel frattempo i tifosi bianconeri si godono la terza sconfitta del Milan che pero' rimane a un solo punto avendo però perso ben tre gare. I rossoneri con le piccole non sbagliano mai. La Juve no, qualche punto lo perde e qui sta tutta la differenza. Il Milan ieri ha perso per un paio di errori dei singoli, se no la partita ai punti l'avrebbero vinta i rossoneri con il 67% di possesso palla. L'Inter e' stata l'anticalcio per dirla con i titoli dei giornali stranieri, ma un anticalcio vincente, Ranieri ci sorprende, magari vuole compiere l'impresa e vincere il primo titolo? Al Milan, invece ora dovranno gestire questa mini crisi ma soprattutto il post caso Pato e il caso Boateng che da quando si e' dato alla "vita mondana" ha diminuito il suo apporto... A Torino osservano ma a denti stretti, non c'e da ridere, bisogna lavorare per tornare a vincere, obiettivo l'impresa di Bergamo e sarebbe un'impresa da primato, un impresa da campioni d'inverno.

SENSAZIONI VISSUTE A SETTEMBRE

Dalla partita di ieri bisognerà imparare alcune cose. Per primo che le partite vanno chiuse, sempre. Già con il Bologna in Coppa Italia, con il Novara e in parte con il Lecce avevamo vissuto la sensazione che dopo il vantaggio c'era stato poco cinismo. Anche ieri la stessa sensazione di un leggero calo di intensità dopo il gol. La seconda lezione viene sulle respinte, a volte si tende a dare la respinta su azione degli avversari, troppo centrale, favorendo una nuova azione. Anche a Lecce avevamo assistito allo stesso errore. In quei casi, forse, una bella spazzata in tribuna, non sarebbe sbagliati, anzi. Nove volte su dieci l'avversario non tira, ma ieri Cossu ha trovato essenzialmente il jolly e la partita è finita pari. La Juventus a dire il vero e' stata un po' sfortunata con le squadre rossoblù e dopo Genoa e Bologna e' arrivato il pareggio con il Cagliari. In ogni caso non ce la sentiamo di fare alcuna critica. Quanto vissuto ieri e' molto simile a quanto gia' vissuto all'inizio del progetto Conte, quando la Juventus ottenne una sofferta vittoria a Siena frutto della combinazione Vucinic- Matri e poi pareggio' con il Bologna grazie al gol di Vucinic. Bisogna ripartire e cercare di riprendere i punti persi nelle prossime gare, avendo pero' sempre chiaro in testa chela Juventus sta facendo una stagione di altissimo profilo e che quindi qualsiasi critica, al momento, ci sembra veramente fuori da ogni logica. Bisogna stare vicini alla squadra e sperare che gli attaccanti segnino con maggiore continuità e soprattutto che i centrocampisti riprendano la vena realizzativa, fondamentale per la squadra.

lunedì 16 gennaio 2012

DA ZERO A DIECI: DALLO ZERO DI QUEL TIRO.. FINO ALLA MAGIA...

Partita dura quella di ieri che non ha visto la Juventus vincente, ma un pareggio che riporta tutti sulla terra, vale a dire la necessita' di lottare sempre dal primo all'ultimo senza abbassare mai il ritmo. Voto Zero: Al tiro di Krasic a fine partita. Francamente la ruggine del serbo c'e' tutta e si e' vista. Il procuratore, invece di chiedere a destra e sinistra più spazio farebbe meglio a motivare meglio il giocatore, non gli abbiamo visto mangiare l'erba. Il giocatore si può recuperare? mistero... Voto Uno: ai tiri del Cagliari nello specchio della porta. Va detto il Cagliari non ha rubato nulla, ma ha fatto uno e un solo tiro, pressando pero' molto bene e correndo come visto poche volte a Torino. Voto Due: ai punti persi ieri. Due punti importanti che fanno il paio o meglio il trio con quelli persi con Bologna e Genoa. Voto Tre: come le sostituzioni effettuate da Conte ieri, non un voto ai cambi o all'allenatore, precisiamo, ma solo una constatazione numerica, di tre cambi tutti e tre in attacco che purtroppo non hanno cambiato l'inerzia della gara. Voto Quattro:agli errori consecutivi che ci sono nell'occasione del gol del Cagliari. Una ripartenza sbagliata, un passaggio sbagliato e una respinta pessima che arriva giusta giusta sui piedi di Cossu. Voto Cinque: a Ibarbo e Pepe. Il colombiano non c'e' piaciuto, Pepe dopo la prestazione opaca di Lecce non ci ha convinto. Un cinque che ovviamente e' solo un piccolo numero nella grande stagione che sta facendo Simone Pepe. Voto Sei: al centrocampo bianconero. Pirlo, Vidal e Marchisio non hanno inciso, a parte la combinazione del gol forse hanno bisogno di ossigeno e riposo. Voto Sette: a Paolo De Ceglie. Nonostante qualche sbavatura, ci e' sembrato tra i migliori, bravo nel chiudere Ibarbo e bravo nella corsa. Sette pure a Lichtsteiner, bravissimo e determinante nel primo tempo anche se meno preciso nella ripresa. Voto Otto: a Astori. Il difensore del Cagliari ha mostrato una grande sicurezza e ha giocato una partita di grande livello. Con lui e' un altro Cagliari e si vede. Un pensierino forse lo faremmo. Voto Nove: alla stagione bianconera, che comunque continua su livelli altissimi, con la difesa, tanto criticata da alcuni ieri, che e' comunque la miglior difesa del campionato. Voto Dieci: all'azione del gol, bellissima, la migliore azione del campionato. Se la Juventus riuscisse a farla diventare un marchio di fabbrica, questa squadra potrebbe puntare a grandi obiettivi non solo nazionali.

QUEL MALEDETTO ULTIMO PALLONE

Eh si, doveva arrivare il calo bianconero. Dopo alcuni mesi vissuti a tavoletta la Juventus ha tirato il fiato nelle ultime due partite. A Lecce partita sufficiente e oggi un primo tempo discreto e un secondo pessimo e di poca sostanza.La Juventus deve cambiare marcia. Nella sfida di oggi, poche cose buone da tenere, tanti, troppi errori individuali e poche azioni da gol. Conte ha provato a cambiare le carte in avanti nel secondo tempo ma l'aiuto non e' stato determinante. Sicuramente sono due punti persi perché con un minimo di attenzione difensiva la partita si poteva portare a casa. Un'indicazione importante arriva dalla partita di oggi, bisogna imparare a chiudere le partite perché gli avversari il gol lo possono trovare. Il Cagliari non ha rubato nulla anche se oltre il gol non ha creato praticamente nulla. La Juventus può recriminare su un paio di occasioni ulteriori nel primo tempo e soprattutto sul rigore in movimento sbagliato da Milos Krasic... Poteva essere per lui la svolta. Il destino nefasto ha detto no.

OCCASIONE SPRECATA

Partita importante e tosta, contro un Cagliari che veniva dalla bella vittoria ottenuta con il Genoa. Un Cagliari che ha provato subito a mettere coraggio e pressing in campo, ma la Juventus trova subito il guizzo al minuto numero sette con Vucinic che corona al meglio una bellissima azione corale a quattro tocchi da manuale del calcio. Dopo il gol la Juventus ha la palla buona con Matri, ma il Cagliari non molla e crea un paio di presupposti importanti. La Juventus nel primo tempo e' andata a corrente alternata con buone giocate alternate a errori in costruzione, con qualche piccolo patema. Una squadra che nel primo tempo ha mostrato le sue doti di intensità e forza, perdendo forse qualche palla di troppo (5) pressando bene il Cagliari che comunque nel primo tempo anche senza occasioni ha mostrato una grande intensità e voglia. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del secondo tempo e il Cagliari approfitta di una corta respinta della difesa bianconera e pareggia con un gran gol di Cossu. Dopo il gol la Juventus accusa effettivamente il colpo e non riesce a reagire in modo convincente e non arriva nessuna occasione degna di nota. Una Juventus nuovamente sotto tono dopo la sofferta vittoria di Lecce. Nel secondo tempo troppi errori individuali e non un passaggio giusto. Un netto passo indietro per la Juventus che stasera vedrà il derby con animo diverso, in ogni caso nulla si cancella di quanto visto di positivo fino ad ora. I tre punti bisognera' andare a cercarli a Bergamo.

Immobile-Boakye...

Sono arrivate alla nostra redazione tante reazioni sul possibile affare Boakye- Immobile. Uno scambio di comproprietà tra due tra i migliori talenti del campionato cadetto. Richmond Boakye, il giovane del Genoa, in prestito al Sassuolo, che non è solo una promessa, ma ha già messo in mostra la sua reattività, la sua velocità e segnato otto gol in cadetteria a soli 18 anni. Ciro Immobile, invece di gol ne ha fatti tredici ed è capocannoniere e seguito da almeno sei società di serie A. Lo scambio di comproprietà ha ragioni di opportunità di mercato ma non solo. Dietro le quinte, la ragione recondita potrebbe essere quella meramente economica: mettere a segno una doppia plusvalenza di bilancio aspettando di capire su quale dei due giovani talenti puntare. Un'operazione simile a quella che alcuni anni fa portò a Torino il giovane Criscito e Volpe. Tutti però sappiamo come andò poi a finire con il Genoa e il retroscena della plusvalenza potrebbe poi risultare pericoloso, visto che la Juventus dall'affare Criscito ci ha guadagnato fino a un certo punto.

Amauri al Milan? No..perchè

Lo scorso 10 settembre ci eravamo sbilanciati su Amauri, conoscendo la sua indole, poco incline ad accettare riduzione di ingaggi e il suo carattere propenso ad avere zero riconoscenza per una società che per lui aveva sborsato 22 milioni di euro e gli aveva garantito quasi 4 milioni di euro l'anno. Due giorni fa abbiamo scritto: "li vuole tutti", quei maledetti soldi. Eh si, li vuole tutti e se li vuole tutti e maledetti non ci sono molte piste possibili perché la Fiorentina e la Roma prevedono una diminuzione di ingaggio. Un'anticipazione clamorosa, forse si, ma un'anticipazione molto logica, come il mercato del Milan che non prevede costi per cartellini, acausa del lodo Mondadori, che costringe a spendere poco e in modo molto oculato. Avere il vice-Ibra gratis, a condizioni di saldo è un'operazione logica. Dopo aver strappato Aquilani a condizioni ottime (almeno rispetto a quanto era richiesto all Juve) e Nocerino quasi gratis, Amauri sarebbe un ottimo rinforzo gratis con ingaggio che secondo noi non supererà i due milioni e mezzo per due anni. Secondo elemento chiave è il pensiero di Amauri che a Torino non vuole più vivere.. Nello scorso aprile aveva detto alla fine di un'intervista: " (...) Milano? Sì, è vero. Mi piace. Ci sta, ci può stare". A Milano il giocatore ritroverebbe la colonia brasiliana e forse il sorriso che aveva ritrovato a Parma.

A questo punto, però la domanda viene logica la Juve si può permettere di rinforzare il Milan, soprattutto ora che la corsa scudetto diventa decisiva? Seconda domanda: vale la pena favorire Amauri o rendergli pan per focaccia lasciandolo a marcire per altri sei mesi sul divano? E infine: come la prenderanno i tifosi? Se fossimo in Marotta pagheremmo quei 300 mila euro e lo manderemmo a Firenze.

25 MILIONI PER GIUGNO, ECCO I NOMI

Sono 25 i milioni che presumibilmente la Juventus investirà a giugno per un supercampione da Champions, facendo i debiti scongiuri del caso. Per questo ci siamo sbizzarriti e siamo andati a individuare i 5 nomi che potrebbero essere "papabili", alla luce delle indiscrezioni odierne e delle voci. Ovviamente questa è solo una prima lista, poi si sa le regole del mercato cambiano in corsa. Del resto Borriello alla Juventus è stata una novità e un'occasione di dicembre che Marotta non si è fatto sfuggire. A giugno le occasioni potrebbero essere tante e diverse.

Ovviamente il ruolo che abbiamo individuato è quello offensivo. Probabilmente, purtroppo, a giugno interromperà la carriera bianconera Alessandro Del Piero e a meno di sorpresa bisognerà trovare qualcuno che possa accendere la lampadina.

Ecco 5 nomi possibili con le motivazioni del si e del no.

Gonzalo "El pepita" Higuain. Perchè si: in Spagna al Real si trova benissimo ma Benzema, Cristiano Ronaldo e forse uno tra Neymar e Suarez potrebbero rubargli anche lo scettro di terza scelta. Il giocatore si sta guardando intorno. Perchè no: la Spagna gli piace e andare via dal Real è quasi sempre una sconfitta. Il Chelsea poi lo vuole e in un'ipotetica asta la Juventus parte svantaggiata.

Stevan Jovetic. Perchè si: L'asso montengrino è da sempre un pallino della dirigenza bianconera. Piace il suo carattere sempre a modo, mai fuori dagli schemi e piace la sua intesa con Vucinic. Le sue potenzialità sono ancora enormi e inespresse. Sarebbe la seconda punta ideale con fantasia e senso del gol. Perchè no: La Fiorentina dopo aver ceduto Gilardino, difficilmente si priverà del suo calciatore simbolo. Dopo l'infortunio Stevan si è ripreso e ora guida la squadra viola. La Fiorentina lo cedrebbe al massimo all'estero, mai a una rivale.

Eden Hazard. Perchè si: Ha voglia di cambiare e ha già detto che in Italia andrebbe volentieri all'Inter, Milan o perchè no alla Juventus, lasciando intendere una certa preferenza. Il giocatore ha mostrato grandi doti e adattabilità ad un modulo come quello di Conte. Perchè no: L'ultima offerta (del Chelsea) è stata di 25 milioni di sterline, il Lille ne chiede 33, su queste cifre, Marotta nemmeno si siede al tavolo delle trattative. Verità di mercato o no?

Leandro Damiao. Perchè si: Il brasiliano di proprietà dell'Internacional de Porto Alegre sicuramente a fine anno lascerà il Brasile e il suo prezzo a giugno potrebbe anche scendere rispetto a quello attualo per attestarsi sui 20 milioni. Paratici in Brasile lo ha seguito attentamente risultandone impressionato, il giocatore vanta poi un ottimo curriculum con 87 presenze e 52 gol con l'Internacional. Perchè no: la concorrenza delle altre squadre Europee può diventare pericolosa, con il Paris Saint Germain su tutte, soprattutto se non arrivasse nessuno tra Pato e Tevez; inoltre c'è qualche perplessità sull'adattamento al campionato italiano.

Giuseppe Rossi. Perchè si: Già l'anno scorso il giocatore è stato seguito e se ne è parlato per tutta l'estate. A Marotta piace tantissimo il made in Italy e Beppe Rossi è l'emblema. Il Villarreal l'estate scorsa ha tenuto duro sui 35 milioni di euro ma quest'estate se l'operazione fosse chiusa prima dell'Europeo o a cavallo la valutazione sarebbe sensibilmente inferiore anche perchè il Villarreal in Champions ha fatto crack. Il procuratore poi spinge ed è lo stesso dell'affare Lichtsteiner, sbilanciandosi in passato: "il pressing della Juve è forte e Rossi è felicissimo di questa destinazione. Aspettiamo fiduciosi". Perchè no: rispetto all'estate scorsa c'è qualche minima perplessità sul rientro dall'infortunio e sulla compatibilità con il gioco di Conte. Si cerca forse un nome Europeo di maggior richiamo internazionale.

Staremo a vedere e aggiorneremo costantemente questa graduatoria, del resto il mercato riserva sempre le sue sorprese e soprattutto le sue occasioni.

venerdì 13 gennaio 2012

GALLIANI FERITO MA SENZA JEANS...

Il leone o se preferite la tigre, quando è ferita nell'orgoglio tira fuori gli artigli, quindi aspettiamoci a breve un colpo ad effetto del Milan. Le parole di Galliani di ieri ci sembrano un chiaro tentativo di sviare l'attenzione per poi assestare il ko all'avversario. Galliani si era molto sbilanciato su Carlitos Tevez, parlando di attacco in smocking (Pato-Robinho) e attacco in jeans (Tevez- Ibrahimovic). Ieri ha annunciato che praticamente rinuncia al paio di jeans. Sarà vero? Metterà sempre e solo lo smocking? La sensazione è che il Milan qualora non arriverà a Tevez cercherà in ogni caso qualcun altro per non far sentire "tristi" i tifosi e rendere depressa una piazza calda, proprio in concomitanza dell'importantissimo derby. A Milano, infatti non si respira un'aria felicissima. Pato ha detto no (forse) e non sarà facile per lui vivere in una piazza che lo avrebbe mandato via volentieri. Allegri non lo vede di buon occhio e la situazione non è di facilissima gestione. Attenti quindi, il leone Galliani, ferito potrebbe assestare il colpo. I nomi? Maxi Lopez, oppure quell'Amauri che secondo noi sta flirtando da mesi con il Milan, ma attenzione un Amauri al Milan (magari gratis) sarebbe un errore gravissimo, ma come dice qualcuno non si può sempre avere "la botte piena e la moglie ubriaca".

AL REAL HANNO FIUTATO L'AFFARE E A TORINO....

Sembra che a Madrid abbiano fiutato l'affare. Sono infatti partiti i primi emissari in direzione Liverpool per sondare il terreno per Luis Suarez talentuoso giocatore dei Reds che ha avuto grandi problemi in questo ultimo periodo. Il comportamento dell'uruguagio ha infatti indispettito parecchio la dirigenza del Liverpool, costretta a convivere anche con le "pazzie" di Carroll. I media, poi, non hanno risparmiato l'ex giocatore dell'Ajax e hanno addirittura considerato poche le otto giornate di squalifica per insulti di stampo razziale. Il giocatore ha sicuramente sbagliato, lo sa e vorrebbe rimediare, ma non trova vicino a lui l'appoggio necessario. Al Real, dove hanno l'occhio e l'orecchio lungo (oltre al portafoglio largo) hanno visto e sentito e cercano di provvedere subito. Come? Una bella offerta per giugno, circa 25 milioni di euro per convincere il Liverpool e portare al Bernabeu un'altra stella. E la concorrenza? Per il momento nicchia. Nei giorni scorsi avevamo segnalato l'occasione, ma evidentemente il comportamento di Suarez ha spaventato molti possibili acquirenti. Non il Real, che però, se arrivasse anche Suarez si troverebbe in sovrannummero nel reparto offensivo: Cristiano Ronaldo, Benzema, Higuain, Suarez, Ozil, Kaka qualcuno potrebbe essere di troppo. Proprio l'argentino e il tedesco sono gli indiziati numeri uno a lasciare il posto all'uruguaiano. E Marotta, a questo punto, potrebbe sul serio alzare il telefono, del resto "El Pepita" è chiaramente un giocatore che piace.

ATTENTI AGLI ACCORDI PREZIOSI

Abbiamo vissuto un passato tempestoso in cui gli accordi tra Juventus e Genoa erano la base. Tantissimi affari sull'asse Genoa-Torino nell'era Gasperini con i vari Criscito, Konko, Sculli, Palladino, Lavecchia, Masiello, solo per citarne qualcuno passato in zona Lanterna. Purtroppo poi alla fine la Juventus non e' stata sempre ricompensata e ricordiamo tutti la trattativa serrata per Domenico Criscito e quanto la Juventus ha dovuto lottare per Leonardo Bonucci, pagando forse di più del valore effettivo e arrivando a un serrato braccio di ferro. Lo stesso per Raffaele Palladino, quasi svalutato così come per Konko. Ora la Juventus potrebbe ritrovarsi a fare una nuova operazione con il Genoa. Si parla di un possibile scambio di comproprietà Boakye- Immobile. L'operazione non ci lascia convinti in quanto il valore delle due meta' sarebbe diverso. Boakye è più giovane, ma Immobile ci sembra veramente con un fiuto del gol che non vediamo in altri giovani attaccanti italiani. Contemporaneamente si parla anche di altre possibili operazioni con giocatori come Marrone e Pazienza seguiti con attenzione dai rossoblù. La situazione potrebbe evolversi rapidamente e nel caso si concludesse positivamente siamo curiosi di vedere nel momento delle risoluzioni cosa succederà. Gli "affari Preziosi", sono sempre complicati e il "Patron" Genoano è un osso duro quando si parla di Juve e più morbido quando la controparte è Inter o Milan. Attenzione, quindi, forse sarebbe meglio diffidare di certi "affari Preziosi".

giovedì 12 gennaio 2012

CODONE DI PAGLIA?

Ci ha fatto sorridere il comunicato di Sportmediaset, in seguito alla comunicazione dell'ufficio stampa rossonero di ieri che non permette interviste ai tesserati rossoneri da parte di Mediaset Premium. Un comunicato secco e chiaro contro l'atteggiamento riscontrato domenica scorsa in occasione del rigore concesso al Milan per l'intervento dubbio di Manfredini su Pato. A Mediaset si sono permessi di dubitare sull'intervento e avevamo già segnalato in diretta il fastidio di Allegri, che evidentemente si è esteso ora alla società che ha deciso di "imbavagliare" la testata di Cologno. L'episodio fa molto sorridere pensando alla gestione di situazioni analoghe come per esempio le evidenti simulazioni di Ibrahimovic (confermate da Allegri stesso) su cui i media nelle scorse settimane avevano sorvolato. Tutto questo fa specie, soprattutto se paragonato all'episodio dell'anno passato di Milos Krasic, tartassato dall'opinione pubblica e messo al pubblico ludibrio. Insomma, qualcuno al Milan sembra non volere dare adito a voci contrarie e non allineate, forse quello stesso qualcuno ha la coda o meglio il "codone" di paglia?

AMAURI? IL PROBLEMA E' CHE LI VUOLE TUTTI

Amauri? A sentire pronunciare il nome del brasiliano ad alcuni tifosi bianconeri viene un raro prurito. Altri perdono le forze e la speranza, proprio come Superman perdeva tutte le forze, quando gli si avvicinava la Kryptonite. Ora sembra che siamo arrivati al punto, dopo tanto tempo, toglierlo dalla rosa dopo un'epurazione durata più o meno un anno e mezzo e' costato alla Juventus circa 5 milioni netti vale a dire circa dieci lordi. Tantissimi soldi per un giocatore che ha dimostrato zero riconoscenza verso una società che comunque aveva speso circa 22 milioni di euro per prenderlo e che gli aveva riconosciuto un ingaggio pazzesco. Bravi i suoi agenti, ingenui Secco, Blanc e compagnia. Per fortuna potremmo essere ai titoli di coda, ma purtroppo c'e' ancora un problema: Amauri quei maledetti 1,9 milioni di euro, li vuole tutti e non fa sconti. Non accetta riduzione di ingaggi e vuole pure la buonuscita dalla Juventus qualora Roma o Fiorentina non fossero in grado di garantirgli lo stesso ingaggio. Difficile trovare delle parole per definire questo atteggiamento per un giocatore che comunque ha vissuto gli ultimi mesi sul divano di casa. A questo punto la palla passa in mano alla Juventus, se la Juventus rinuncerà totalmente al cartellino e pagherà l'eventuale buonuscita e differenza di ingaggio allora Amauri partirà...in caso contrario attenti, potremmo vederlo altri sei mesi sul divano di casa.

ECCO PERCHE' L'AFFARE CACERES RISCHIA SERIAMENTE DI SALTARE

Martin Caceres si, Martin Caceres no, Martina Caceres forse. L'operazione che sembrava più vicina alla conclusione, in questi giorni, è quella che ha evidenziato le maggiori difficoltà. Da una parte il Siviglia, con il presidente José María del Nido che è un noto osso duro, dall'altra Beppe Marotta che non vuole assolutamente cedere in questa battaglia che possiamo definire "di principio", visto che la differenza è di soli tre milioni di euro, con la Juventus che offirebbe uno più sette, mentre il Siviglia che chiede tre più otto. Un battaglia di principio importante, le cui motivazioni si ritrovano indietro nel tempo, secondo indiscrezioni che ci giungono da Torino.

La storia di Caceres inizia nel Villarreal nel 2007 con l'uruguiano che passa dal Defensor in cambio di un solo milione, senza peraltro mai giocare nei Sottomarini Gialli. Il giocatore venne parcheggiato al Recreativo Huelva, dove disputò un’ottima stagione, venne notato dal Barcellona, che lo acquistò per 16 milioni, fissando la clausola rescissoria addirittura a 50 milioni. A Barcellona non trovò spazio e quindi la Juventus lo acquisì in prestito con riscatto di 11 milioni più uno di bonus. E qui entra in campo Marotta. Quella cifra di 11 milioni è proprio la stessa cifra che la Juventus non accettò di pagare alla fine della stagione 2010. Perchè due anni dopo la Juventus dovrebbe pagarla al Siviglia? si rischierebbe un caso diplomatico. La Juventus inoltre non è disposta a pagare un giocatore undici milioni, dopo che l'estate scorsa il Siviglia lo ha acquistato per soli 3 milioni.

Due posizioni molto distanti, ma c'è di più. Da indiscrezioni catalane ci risulta che il giocatore non sia al 100% del Siviglia, ma il Barcellona abbia un diritto del 15% sul prezzo finale di vendita. Quindi su un'ipotetica vendita di 10 milioni il Siviglia ne otterrebbe solo 8,5, motivo ulteriore per cui il Siviglia non è disposto a fare nessuno sconto.

Situazione molto complicata, dunque, con un muro contro muro che se portato agli estremi costringerebbe Marotta a virare su altri obiettivi, con buona pace dei tifosi e di Antonio Conte che vedevano in Caceres il rinforzo ideale.

mercoledì 11 gennaio 2012

"Thunderstruck"




Thunderstruck in inglese vuol dire fulminato, sbalordito. Eh si, il caro Borriello, se fosse vera la voce, prontamente smentita, deve aver avuto un momento di mancanza o di improvvisa folgorazione per aver rifiutato la Juventus. Fulminato, come coloro che hanno messo questa voce in giro e l'hanno cavalcata, visto che ora tutti dicono che è falsa. Thunderstruck è la canzone degli AC-DC, che segna l'ingresso della Juventus in campo allo Juventus Stadium, ed è un pò la canzone di Marco Borriello e forse segnerà la permanenza in bianconero. Lui ieri ha parlato con cognizione di causa: poche parole se non quelle che si batterà come un leone. Ora aspettiamo i fatti e quando Conte lo schiererà, siamo curiosi di vedere la sua voglia di lottare e di dimostrare con i fatti che le parole non sono campate in area. Da parte dei tifosi apertura totale verso gli applausi, ma anche come si legge ovunque, credito pari allo zero. Dovrà essere il giocatore a dimostrare di essere degno di indossare la maglia che porta. Lo vogliamo come un gladiatore romano, noi siamo pronti a riimanere folgorati e sbalorditi dai suoi gol: "Thunderstruck".

TASTIERA VELENOSA: VIVO, MORTO O X?


Domenica sera sarà derby e sperando nel pomeriggio di portare a casa una vittoria, che definire fondamentale è poco, viviamo la speranza di sederci comodi sul divano per goderci il derby di Milano.

Difficile fare pronostici. Clamorosamente, rispetto a qualche mese fa, l'Inter è in crescita. Nelle partite precedenti aveva vinto e non convinto. Con il Parma ha vinto e convinto. Il Milan, invece, vive totalmente sulle spalle di Ibrahimovic, quindi diventerà fondamentale, ancora una volta il suo apporto.

Chi tifare e perchè? Ci sono almeno tre buone ragioni per tifare Inter.

La prima sta nella classifica: se vince l'Inter, la Juventus potrebbe anche non vincere e rimanere (Udinese permettendo), prima ugualmente. La seconda sta nei dati: difficilmente una squadra, salvo rare occasioni può perdere più di 5-6 partite in un campionato e se il Milan perdesse sarebbe la terza con conseguente girone di ritorno perfetto da fare per non cadere in ritardo. La terza: il contraccolpo. Perdere un derby fa male, malissimo. Perdere il derby e poi magari perdere pure quello di mercato per Tevez potrebbe innescare favorevoli casi e polemiche in un ambiente che vive già di certe tensioni, vedi il caso Pato e il rinnovo di Allegri che non arriva.

Ma la domanda è semplice: può un tifoso bianconero tifare Inter? Difficile, se non impossibile. Francamente non crediamo che nessun vero tifoso possa inneggiare alla squadra di Moratti&C, sarebbe possibile solo con una sfida fondamentale, anche se qualche tifoso avrebbe lo stesso l'avversione. Dopo i trascorsi recenti, le motivazioni per non tifare Inter ci sono eccome e sono tantissime. Alla rivalità, in questo caso, però, si aggiunge anche la classifica. Se l'Inter dovesse perdere o pareggiare, rimarrebbe a distanza di sicurezza che vuol dire terzo posto sicuro. Per la Juventus è importante tornare in Champions per programmare con serenità la prossima stagione che dovrebbe essere nella testa di tutti, quella del vero salto di qualità in Italia e in Europa.

Quindi alla fine chi tifare domenica? Mister X, alla fine è lui l'uomo che farebbe felici tutti, proprio come diceva una canzone di Ligabue: Vivo, morto o X? Noi siamo per la X.

CALO? NO GRAZIE, MA I GUFI...

La prova non brillantissima ma comunque vincente della Juventus a Lecce ha dato fiato ai detrattori della Juventus e di Mister Conte: Juve stanca, benzina finita, modulo ormai noto, sono alcune delle frasi che leggiamo e abbiamo letto sui quotidiani. Tutte opinioni, per carità, anche se un po' campate in aria, visto che la Juventus a Lecce ha vinto di misura ma solamente per sfortuna negli episodi che avrebbero potuto dare maggior respiro. A Lecce hanno vinto in tanti, ma nessuno ha passeggiato allegramente. Il "meraviglioso" Milan avrebbe potuto perdere ma riuscì nella rimonta grazie al "suicidio" leccese, mentre la Lazio ha vinto in modo ancora più sofferto e rocambolesco. Ha fatto meglio in terra salentina solo l'Udinese dei miracoli alla prima giornata con un risultato secco. Insomma questa Juventus ci sembra ancora ben presente, sul pezzo e soprattutto molto convinta della sua forza e delle sue potenzialità. La squadra di Conte deve solo trovare la concretezza sotto porta che hanno le grandi, qualche rigore in più e soprattutto i gol da calcio piazzato e corner che ancora mancano. Domenica contro il Cagliari la grande occasione di prendere punti a Inter o Milan, ma ci vorrà pero' una Juventus in versione casalinga, quella che allo Juventus Stadium vince spesso e volentieri.

martedì 10 gennaio 2012

BORRIELLO "FABER FORTUNAE SUAE..."

E' arrivato il giorno di SuperMarco Borriello. E' il suo momento, quella della presentazione e presto sarà anche il suo momento in campo, il vero giudice che tutto prende e tutto toglie. Marco Borriello sarà "faber fortunae suae", cioè da quando scenderà in campo sarà artefice del proprio destino. Sicuramente i tifosi bianconeri hanno fatto capire che non ci sarà credito. Per lui valgono le famose cinque regole: impegno da mostrare sempre e comunque. . Fame: chi arriva alla Juve deve essere affamato. Chi non lo e' viene sbranato dagli altri. Borriello, quindi, vuole essere lupo o pecora? Rispetto: la Juve merita rispetto e capiremo subito se le parole di ieri di Borriello, sul falso rifiuto alla Juventus, sono vere o meno. Umiltà: alla Juventus Marco Borriello arriva come quinto attaccante con davanti a lui Matri, Del Piero, Vucinic e Quagliarella. Dovrà essere bravo Borriello a scalare posizioni e ruoli con umiltà. Infine Juventinita': la Juventinita' non si compra, si respira a Vinovo, nella sede della Juve e nell'ambiente, che comincerà a vivere da oggi. Marco ha la seconda grande occasione della carriera dopo il Milan, di giocare per un top club europeo, il top italiano a livello di titoli nazionali e di tifosi. Starà a lui dimostrare di esserne all'altezza a partire da oggi, i tifosi al primo gol e alla prima esultanza lo inciteranno, ne siamo sicuri,

IMMOBILMANIA: MAROTTA RIDE, MA PENSA...



Ciro Immobile è sicuramente uno degli attaccanti del momento. Giocate spettacolari in serie B, numeri d'alta scuola, tanto carattere e determinazione. Sicuramente Ciro, al momento, ha una valutazione che oscila tra i sei e gli otto milioni di euro e se riuscirà a confermarsi anche in serie A, la valutazione potrebbe crescere ulteriormente. Brava la Juventus a credere in lui, brava la vecchia dirigenza a prenderlo (una delle poche operazioni ben fatte), bravo il Pescara a metterlo in mostra. Antonio Conte lo conosce bene avendolo avuto a Siena e sa benissimo se gli sarà utile o meno. Beppe Marotta, a sua volta, sa di avere in mano un capitale prezioso e si sta già sfregando le mani, cercando di capire se Immobile è pronto per il grande salto in bianconero oppure no. Difficile dare una risposta. Ci sono stati in passato giocatore che non hanno patito il salto di categoria come Casiraghi, Schillaci, Ravanelli. Mentre ci sono altri che hanno dovuto passare la mano. Marotta pensa e tra le varie idee, vista la corte serrata della Fiorentina ci sarebbe anche quella di girare il talentino ai Viola, per avere un certo Jo-Jo Jovetic, per creare in bianconero il duo del Montenegro. Pazza idea, ma chissà, Marotta ci sta abituando alle sorprese. I tifosi questa volta con chi starebbero?

OCCASIONISSIMA DA LIVERPOOL



Il mercato, si sa, offre tantissime occasioni e bisogna essere bravi ad inserirsi nelle crepe tra società e giocatori, come ha fatto recentemente il Milan con Tevez. A Liverpool c'è un giocatore che con il suo comportamento ha creato non una crepa ma un solco con la propria società e che sarebbe desideroso a giugno di cambiare aria. Parliamo del talento uruguaiano Luis Suarez, al centro di una polemica vertiginosa in Inghilterra che ha portato all'attribuzione al giocatore, di otto giornate di squalifica per insulti di stampo razziale. Il giocatore ha sicuramente sbagliato, ma contemporaneamente non sta sentendo l'appoggio della società e si sente isolato anche dai media che hanno cavalcato, come al solito, la vicenda. Il Liverpool d'altra parte sa che Suarez è un grande investimento (26,5 milioni) ma sa anche che certi episodi segnano i giocatori ed quindi è consapevole che il giocatore in Inghilterra potrebbe avere la porta sbarrata da avversari e arbitri. Ecco, quindi, che la Juventus potrebbe, per giugno, pensare all'uruguaiano che come caratteristiche da seconda punta, si sposerebbe perfettamente come un post Alessandro Del Piero. La valutazione potrebbe essere quella di circa venti milioni di euro, cifra ampiamente alla portata della Juventus, senza considerare che al Liverpool potrebbe interessare Eljero Elia come dopo Kuyt. Insomma l'occasione potrebbe essere ghiottissima, forse irripetibile, l'unica controndicazione l'immagine del giocatore, che ovviamente attualmente non è al top, andrebbe rivalorizzata e rilanciata, ma del resto di casi difficili come quello di Mutu, la Juventus è maestra. Inoltre l'inno bianconero dice: "bianco che abbraccia il nero, meglio di così..." per rilanciare l'immagine del giocatore. Staremo a vedere, del resto la Juventus in questa sessione non farà investimenti, ma con la Champions un vero top offensivo arriverà.

PROFETA IN PATRIA...



Ormai e' un idolo, ovunque. Antonio Conte e' riuscito a sfatare il tabù Lecce che aveva visto l'anno scorso la Juventus sconfitta e subissata. La sfida dopo la pausa era stata una grossa incognita negli anni passati. Quest'anno Conte ha vinto due volte nel Salento: una per la classifica e l'altra contro chi lo ha contestato anche ieri. Una Juventus che non ha offerto una prestazione di livello eccelso, ma ha portato a casa concretamente i tre punti, mantenendo la vetta della classifica. Conte da buon profeta ha difeso tutti, il gruppo, la squadra e anche Marco Borriello: "Lui è un giocatore della Juve a tutti gli effetti e ha già spiegato i motivi di quello che non è stato un rifiuto. I tifosi credo possono capire anche perchè solo un pazzo può rifiutare questa maglia...". I tifosi non sono pazzi, non sono pazzi e incoraggeranno la squadra. Le divisioni in stile Pato, in stile Zarate, lasciamole altrove. In vista di Juventus-Cagliari ci vuole coesione totale e gruppo granitico, seguendo il "profeta in patria". Conte si dimostra sempre di più il vero Ibrahimovic della Juventus.

DA ZERO A DIECI: ZERO ALLA SFORTUNA, DIECI AL MURO BIANCONERO



Ritorna il campionato e ritorna anche la nostra rubrica da zero a dieci, direttamente dal Via del Mare di Lecce. Voto Zero: alla sfortuna che continua a colpire Fabio Quagliarella, ha ragione Conte, l'anno prossimo alla prima partita dell'anno e' meglio non partecipare. Voto Uno: ai rigori concessi a favore della Juventus. Non si chiede altro che quanto meno dare i rigori netti come quello di ieri su Vucinic. Poi se ne verra' dato qualcuno generoso come quelli dati al Milan, ce ne faremo una ragione. Voto Due: alle contestazioni a priori verso i giocatori, aspettiamo e vediamo. E' lecito contestare, non e' lecito farlo per partito preso e a priori. Restiamo uniti... Voto Tre: all'intervento di Esposito su Quagliarella, troppo pericoloso e zigomo frutturato. Voto Quattro: alla dormita del Lecce sul gol della Juve, la colpa non e' del raccattapalle, Cosmi lo sa, se no il Lecce avrebbe dovuto cambiarli gia' dopo la sfida con il Milan. Voto Cinque: al centrocampo bianconero. Ieri poco reattivo e spesso in ritardo, un cinque che non pregiudica nulla, da stimolo anche per i centrocampisti sono sempre stati da otto, nove e dieci, un'insufficienza ci sta. Forse la preparazione calda ha influito. Con il Cagliari e a Bergamo ci vorrà qualcosa di più. Voto Sei: a Chiellini e Bonucci. Ieri bravo e preciso il primo a spendere un fallo importante, ma anche in difficoltà su Cuadrado. Il secondo bravo a tratti con un'indecisione che poteva essere letale. Voto Sette: a Matri, come i suoi gol e come la sua voglia di segnare. Qualche imprecisione c'e' stata, e' vero, ma l'attaccante bianconero ci e' parso in crescita. Voto Otto: a Vucinic. Il Montenegrino torna e incide, come incide. Azione personale nel primo gol, azione da rigore nel secondo tempo, sempre incisivo, sempre al centro del gioco e bravo anche in chiusura su Cuadrado. Voto Nove: a Conte. Ottiene il diciassettesimo sigillo consecutivo e si porta dietro il popolo bianconero che era numerosissimo al Via del Mare. Voto Dieci: a Barzagli. Immensa la sua prestazione, come al solito. Attento, preciso, puntuale in chiusura ma anche nel rilanciare l'azione. Se la difesa non prende gol da tre partite il merito e' anche suo oltre al mostro Gigi.

lunedì 9 gennaio 2012

LA FOTOCOPIA DI SIENA AVVICINA L'OBIETTIVO

Tre punti fondamentali arrivano da Lecce, sono tre punti sofferti dal punto di vista del gioco, tra punti nati con il gioco e con la convinzione. Tre punti che consentono alla Juventus di rimanere in vetta e di superare, forse definitivamente, la sindrome delle piccole squadre, che aveva caratterizzato la Juventus nella scorsa stagione. Tre punti dopo la sosta, tre punti di forza e convinzione. Tre punti che permetteranno alla Juventus di sedersi e vedere con attenzione la sfida tra Milan e Inter la prossima settimana, ovviamente con la convinzione di tornare allo Juventus Stadium e fare una grande gara. Alla Juventus di oggi non diamo un voto altissimo, ma un voto di forza e convinzione. La sfida di oggi e' la fotocopia della sfida di Siena di inizio campionato. Una bella giocata di Vucinic e il gol di Matri. Qualche patema nel finale e tanto agonismo. Proprio come allora si poteva fare meglio, ma va benissimo così, le grandi squadre si creano anche con queste prestazioni e con queste partite. La notizia migliore di giornata e' che la Juventus ha il massimo vantaggio dalla zona Champions, ben sette punti, di questo passo, l'obiettivo di tornare in Champions diverrà realtà, soprattutto se la Lazio continuerà la crisi e Inter, Napoli e Roma manterranno il passo di inizio stagione.

BUON INIZIO DOPO LA BUONA FINE

La sfida del Via del Mare e' iniziata con schieramenti ben chiari: Juventus a fare la partita e Lecce a ripartire. Il Lecce nei primi quindici minuti ha mostrato subito il copione della sfida cercando di tenere alta la linea dell'attenzione e di pressare altissimo. Una Juventus che comunque non e' partita a mille all'ora, ma un po' compassata. Cuadrado nei primi venti minuti ha mostrato da subito le sue doti saltando in un paio di occasioni Chiellini. Purtroppo la sfortuna colpisce due volte, prima su Quagliarella e poi su Matri a cui rimangono le polveri bagnate fino al minuto ventisette quando Matri ribatte in gol una corta respinta di Benassi dopo un tiro di Vucinic. Nonostante il gol preso, pero' il Lecce si dimostra vivo e vegeto e crea qualche presupposto su palla inattiva, ma non solo e nel finale di frazione si mostra più pericoloso. Una Juventus apparsa nella prima frazione concreta ma non continua nel pressing e nel gioco. Il secondo tempo comincia sotto la pioggia e con Oddo che rischia il doppio giallo che invece arriva per Vidal e Olivera. Una partita apparsa nel secondo tempo spigolosa e nervosa. Poi nel giro di un minuto succede di tutto. Prima Bergonzi non concede un rigore solare su Vucinic, poi la Juventus concede due grandi occasioni in successione al Lecce mostrando una certa lentezza e poca reattività. Troppe le occasioni del Lecce nella ripresa, molte nate anche per disattenzioni bianconere. Brutte anche alcune palle gestite nelle ripartenze anche se Matri e Vucinic nel finale vanno vicinissimi al raddoppio, prima che a sei minuti dal termine Pasquato sfiori il pareggio con un bel tiro al volo. Una partita che porta da Lecce tre punti fondamentali per rispondere a Inter e Milan. Una prestazione sufficiente, una vittoria fondamentale.

OCAMPOS, ECCO L'UOMO DECISIVO

La Juventus lo segue e non da poco. Il giocatore anche se giovanissimo, in prospettiva potrebbe diventare un attaccante di livello internazionale. Per questo Marotta, che ha già messo a segno colpi di livello tra i giovani, gli ha messo gli occhi addosso e ha deciso di provare a portarlo a Torino. La quotazione e' già alta, superiore ai quindici milioni, ma le basi della trattativa ci sono. Del resto la Juventus al River Plate può contare su un giocatore determinante, David Trezeguet che starebbe da subito plasmando il baby argentino, con i canoni della Juventinita'. La Juventus aspett le mosse giuste, ma il baby fenomeno potrebbe entro un paio d'anni sbarcare a Torino.

CON LA VALIGIA PRONTA MA SENZA META

Sempre loro, le cessioni, sono il tormentone dell'estate e dell'inverno. Due anni fa abbiamo visto Camoranesi, Poulsen e Trezeguet e infine Diego. L'estate scorsa, gli stessi di adesso (Iaquinta, Amauri, Toni, Grosso, Motta..) più Almiron, Grygera, Sissoko, Felipe Melo). Anche adesso sono sempre loro in testa, perché se non partono non si fanno operazioni e poi perché stanno consumando importanti risorse bianconere. I tifosi incrociano le dita e hanno già preparato le valigie per chi ha dato tanto come Iaquinta ma non riesce più a trovare spazio, per chi hanno visto poco come Toni, per chi hanno visto giocare poco e non bene come Motta, per chi di cui avrebbero volentieri fatto a meno, come Grosso e infine per chi hanno imparato a non considerare per nulla a causa del suo comportamento come Amauri. Purtroppo anche se hanno la valigia in mano, la loro nave non passa mai. Iaquinta ha un ingaggio che spaventa, Toni ha ancora sei mesi ma anche lui, come Iaquinta non incoraggia e lo stesso vale per Amauri. Segnali importanti per giocatori oltre la trentina per cui un contratto superiore ai due milioni può essere deleterio. Se lo segnino a Torino, come condizione quando andranno a negoziare il contratto di Borriello. In difesa poi ci sono ancora sei mesi di stipendio gratuito per Grosso e Marco Motta che ha ricevuto offerte poco allettanti. Purtroppo, senza cessioni, saranno altre risorse bruciate. Quanto sono costati? Semplice: quasi dieci milioni di euro e costeranno altrettanto se non saranno venduti. In estate avevamo sperato di ottenere qualche milione, ora sarebbe gia' un successo piazzarli tutti gratis.

QUEI MALEDETTI DUE MILIONI

C'e' un numero maledetto che sembra separare la Juventus dai due possibili acquisti. Quel numero e' il due. Due come i milioni che il Siviglia chiede in più per lasciare partire Caceres subito, praticamente 3 contro l'offerta di uno, per un totale di dieci per il riscatto contro gli otto dei bianconeri. Ma non e' finita qui. Anche in Portogallo c'e' un due che incide. Due operazioni che sono legate dallo stretto filo dell'extracomunitario, infatti al Porto hanno chiesto qualcosa in più. Parliamo del bravo centrocampista colombiano Freddy Guarin, la Juventus offre nove, mentre il Porto vuole undici. Sembrano solo due milioni in tutti e due i casi, ma il significato e' molto più intrinseco e profondo e potrebbe voler dire passare la mano ad avversari e concorrenti. In questo momento acquirenti e venditori non vogliono cedere, ma presto di fronte alla concorrenza o al possibile tramontare delle trattative anche le posizioni più rigide potrebbero presto variare. Ovviamente i tifosi vorrebbero riabbracciare "El pelado" Caceres, poi chissà, magari le sorprese potrebbero mutare il corso degli eventi.

mercoledì 4 gennaio 2012

5 REGOLE PER BORRIELLO

Ha cominciato bene Marco Borriello, con grande umiltà: "Mi sento di dire che non ho mai rifiutato la Juventus perchè la Juve è un club che non si può rifiutare. Ai tempi del fatto venne preferita la formula della cessione definitiva e quindi non trovarono un accordo con il Milan e quindi io non ho mai rifiutato la Juventus. Ai tifosi non voglio dire nient'altro perchè poi le chiacchiere le portano via il vento, preferisco farmi vedere sul campo e onorare questa maglia nel migliore dei modi".
Ovviamente, non bastano delle belle parole per entrare nel cuore e superare lo scetticismo dei tifosi. Per farlo, ci vorranno tante cose, ma proviamo semplicisticamente a elencare cinque regole ferree necessarie quanto meno per provarci.
Impegno: i tifosi chiedono a tutti impegno massimo, dedizione, corsa, fatica e voglia di lottare per la maglia sempre dal primo all'ultimo minuto. Se Borriello vuole capire cosa diciamo basta che vada a prendersi un video di Pavel Nedved, dello stesso Conte o di Alessandro Del Piero. Loro sono esempi di impegno costante e continuo.
Fame: chi arriva alla Juve deve essere affamato. Chi non lo e' viene sbranato dagli altri. Borriello vuole essere lupo o pecora? A lui la risposta, se ha fame dovrà mangiare l'erba.
Rispetto: la Juve merita rispetto e capiremo subito se le parole di ieri di Borriello, sul falso rifiuto alla Juventus, sono vere o meno. Il rispetto si riconosce dall'attegiamento, dal comportamento fuori dal campo, dal rispetto di compagni e regole. Abbiamo di fronte a noi l'esempio di Amauri, zero rispetto per tifosi e per la Juventus, solo voglia di guadagnare, speriamo che Marco Borriello sia diverso e soprattutto, lo dimostri.
Umiltà: alla Juventus Marco Borriello arriva come quinto attaccante con davanti a lui Matri, Del Piero, Vucinic e Quagliarella. Dovrà essere bravo Borriello a scalare posizioni e ruoli e con umiltà porsi a disposizione, accettando esclusioni, panchine e tribune.
Juventinita': la Juventinita' non si compra, si respira a Vinovo, nella sede della Juve e nell'ambiente. Chi e' bravo, come Andrea Pirlo, può comprenderla e entrare subito nel cuore. Borriello dovrà essere bravo a entrare presto nel "mood" bianconero e magari seguire le orme dell'ex compagno rossonero.

CHI TRA LORO CAMBIERA' LE GERARCHIE?

Siamo solo all'inizio della sessione di calciomercato invernale e dare un giudizio adesso, sarebbe errato e fuorviante, tuttavia appaiono chiari gli obiettivi delle grandi e a meno di clamorosi colpi di scena, un'idea ce la possiamo ampiamente fare. La classifica attuale vede in vetta Juventus e Milan, poi Udinese e Lazio e a seguire Inter, Roma e Napoli, tra le grandi che ambiscono ai posti Europei. Tutte faranno qualcosa, tutte vorranno migliorare la rosa per ambire ai posti importanti. Chi allo scudetto (Milan, Juventus, Udinese, forse Lazio e Inter), chi alla zona Champions (Udinese, Lazio, Inter, Napoli), chi a stupire ancora come Roma e Udinese che si conferma sempre la mina vagante del torneo e migliore realtà costo-opportunità. Volendo fare una breve analisi, ci appare chiaro che Milan e Inter per ragioni differenti stiano cercando il colpaccio, che inesorabilmente ha lo stesso nome: Carlitos Tevez. Il dilemma e' trovare le risorse necessarie e utili per questo colpo. 25 milioni più sei all'anno di ingaggio per almeno tre anni che sono in totale un'operazione da 50 milioni. L'Inter potrebbe sostenerla vendendo Snejieder, il Milan vendendo Pato. Chi dei due riuscirà a farla non cedendo nessuno probabilmente centrerà l'obiettivo. Un'Inter con Tevez potrebbe rilanciarsi anche in campionato, un Milan con Tevez sarebbe ancora più favorito. E la Juve? Osserva, medita, analizza la situazione e opera. Borriello in prestito, forse Pizarro in prestito, quasi sicuramente Caceres. Legna in cascina per mister Conte che ringrazia e chissà, magari avrà anche lui il colpo di fine mercato. E le altre? Il Napoli ha preso il secondo miglior giocatore del Sudamerica. Andrà valutato ma ci sembra un ottimo colpo, anche se forse qualcuno a giugno partirà dei top. L'Udinese se saprà trovare i sostituti giusti per gli africani di Coppa potrà mantenere la rotta Champions, Inter permettendo. La Lazio e' un mistero da scoprire. Infine la Roma che cede giocatori in esubero a cuor leggero. Errore o strategia? Come sempre dipenderà dai sostituti. Al momento le gerarchie sembrano rispettate, ma attenzione: un colpo alla Tevez, potrebbe mandare all'aria i piani di tutti, anche quelli studiati nei minimi dettagli.

DOPO IL BURJ KHALIFA, QUALE SARA' IL PROSSIMO?

La Juventus di Conte sorprende, ha sorpreso e non vuole fermarsi. Il suo condottiero anche ieri in conferenza stampa ha ribadito i concetti dell'unità di intenti, di gruppo e di lavoro, difendendo le scelte societarie e ribadendo i concetti che il posto in squadra va meritato tutti i giorni con il lavoro e la dedizione.



In ogni caso, la scalata di Conte continua. Se in settimana lo abbiamo visto protagonista nel grattacielo più grande del mondo, il Burj Khalifa, a 828 metri di altezza, ora Conte guarda tutti dall'alto,non solo per la classifica, ma soprattutto per il seguito di consensi. I tifosi lo seguono in maniera maniacale e pensano veramente che grazie a Conte si possa tornare dove si era prima del "ciclone" nefasto di Farsopoli. Il condottiero non ha "scalato" solo il grattacielo, ma ha "scalato" il cuore dei tifosi che rivedono in lui non solo i canoni della juventinità. ma anche la diplomazia e la cultura del lavoro che è tipica in chi sa dove vuole arrivare. L'obiettivo di quest'anno (la Champions) è raggiungibile e Conte lo sa. Se arriverà poi lo scudetto, ci sarà da stendere un tappeto rosso. Lo stesso Conte, lo sa che l'obiettivo è raggiungibile anche prima delle tabelle preventivate che vedevano almeno un biennio di progetto prima dei sogni di gloria, ma contemporaneamente sa che il suo gruppo è a dispetto di altri, giovane e meno logoro, più di prospettiva e eventualmente con i giusti innesti si potrebbe da subito, aprire un ciclo. La Juventus di Conte è salita sul Burj Khalifa, a quota 452 metri, al 124° piano per rimanerci, perchè a quella quota si respira l'aria dei vincenti, l'aria della storia della Juventus, l'aria buona che i tifosi fino al 2006 erano soliti respirare. Dopo il Burj Khalifa, il prossimo grattacielo o "monte" da scalare è quello del Lecce e la difficoltà con le squadre di bassa classifica. Quest'anno ci sono state vittorie convincenti con Siena, Novara e Cesena, ma difficoltà a Catania, Verona e in casa con il Bologna. Il Lecce è la montagna da superare, la prossima.

martedì 3 gennaio 2012

KRASIC: tra le pazze idee e....

E' l'uomo del momento. Nella giornata di ieri lo abbiamo visto associato ad almeno cinque formazioni diverse: Chelsea, Manchester United, Bayern Monaco, Fenerbahce e Inter. Dove finirà Milos Krasic? Se lo chiedono in tanti, non abbiamo la sfera magica, ma ci sbilanciamo. La sensazione e' che la Juventus lo lascerà partire solamente di fronte a un'offerta veramente importante dai 15 milioni in su. Con quei soldi la Juventus potrebbe provare l'assalto negli ultimi giorni di mercato ad un altro esterno o a un centrocampista bravo nel centrocampo a tre. In ogni caso la partenza non vogliamo darla per scontato, Conte potrebbe anche decidere di tentare di rilanciare il giocatore, anche se le possibilità non sono tante. Il problema e' sempre la collocazione tattica del serbo, bravo nell'offenderene ma poco nel difendere, troppo propenso al gioco offensivo e poco nel possesso palla e nel recupero del pallone. Se partisse il serbo per i tifosi che rivedevano in lui il nuovo Nedved, sarebbe una sconfitta. Sarebbe una sconfitta per coloro che avevano elevato Krasic al ruolo di nuova stella bianconera. Sicuramente con una partenza per l'Inghilterra o la Germania l'amarezza sarebbe minore, un eventuale passaggio all'Inter, invece, sarebbe motivo di critica e risentimento. Toccherà a Marotta decidere al meglio, la sensazione e' che il serbo partirà, ma solo alle condizioni indicate. Si riuscirà a trovare l'acquirente giusto?

I CINQUE CHE DEVONO FARE IL SALTO DI QUALITÀ

Se vi dicessimo che la Juventus puo' ancora migliorare forse ci prendereste per matti, ma numeri alla mano e prestazioni alla mano, non tutti in rosa hanno espresso il massimo del loro potenziale. Antonio Conte, per la fine del girone di andata e per tutto quello di ritorno ha ancora delle cartucce "inedite" da sparare. Ne vogliamo scegliere cinque, di cui una con un grosso asterisco legato alla sua permanenza finale alla Juventus. Il primo giocatore che sicuramente può alzare l'asticella delle proprie prestazioni e' Mirko Vucinic. Il Montenegrino ha giocato a sprazzi offendo lampi di pura genialità, ma anche prendendosi nel corso della partita lunghi momenti di pausa. Nel girone di ritorno bisognerebbe limitare al massimo le amnesie e tenere il livello della partita con il Milan, dove Vucinic risulto' tra i migliori. Il girone di ritorno deve essere suo a partire da Lecce. Altro giocatore che dovrà mostrarsi a tutti i costi e' Ejero Elia. L'apprendistato e' finito e l'olandese dovrà riuscire a convincere Conte con allenamenti di grande agonismo e con sprazzi di partita degni di nota. In caso contrario l'olandese diverrà il vero flop del mercato estivo, con un esborso di dieci milioni di euro. Siamo convinti che Elia possa dare molto di più, del resto alcuni lampi li abbiamo visti, ma devono diventare una costante e non l'eccezione. Il terzo giocatore che deve fare il definitivo salto di qualità e' Leonardo Bonucci. Le sue ultime prestazioni, ad eccezione di quella di Napoli, sono state buone. Nella seconda parte della stagione ci sara' per lui l'esame definitivo. Se riuscirà a mantenere alta la concentrazione e a impostare bene l'azione il futuro potrà essere tutto suo, in caso contrario aspettiamoci di tutto. Fortunatamente il destino e' nelle mani di Leonardo e sicuramente i margini di crescita ci sono tutti. Il quarto giocatore che dovrà stupirci nel 2012 e' Emanuele Giaccherini. Il suo rendimento nella seconda parte del primo semestre bianconero e' cresciuto. A fine anno la Juventus dovrà decidere se tenerlo in toto oppure no. Diventa fondamentale, quindi, offrire un livello di rendimento sulla scia di quello visto con Novara e Bologna, in quel caso la Juventus avrebbe trovato il perfetto uomo ovunque, bravo a entrare e supplire alle necessita, l'ideale nei desideri di un allenatore. L'ultimo giocatore, come detto lo inseriamo con l'asterisco, si tratta di Milos Krasic. Con l'asterisco perché non sappiamo ancora definitivamente se rimarrà. Il suo futuro potrebbe essere lontano da Torino a causa delle difficoltà di adattamento al modulo di Conte. Se il 2011 e' stato il suo anno no, il 2012 potrebbe essere il suo anno si, sopratutto in certe partite dove la Juventus necessita di un giocatore da contropiede. Chissà se il serbo vorrà rimettersi in gioco o preferirà cambiare aria.

DAI TRE ESTIVI AI TRE INVERNALI

L'estate e' passata serena tra i nomi dei top players impossibili e quelli reali. L'estate ha portato i tifosi bianconeri a confrontarsi con i sogni e con la realtà. Forse alla fine del mercato nessuno pensava che Vucinic, Lichtsteiner ma anche lo stesso Vidal avrebbero potuto entrare così rapidamente di diritto nella definizione di top players. Il rendimento e la voglia che hanno messo in campo sin da subito li ha elevati a protagonisti e hanno raggiunto l'obiettivo. Per la sessione invernale, in verità, non ci aspettavamo tre top players, ma forse avremo tre sorprese che si spera possano seguire le orme dei predecessori. La prima e' stata Marco Borriello, difficilmente preventivabile a inizio dicembre. A lui, probabilmente faranno seguito due altri acquisti: un centrocampista e un difensore. Sul difensore ormai, il nome sembra essere quello di Caceres, mentre sul centrocampista la decisione sembra più critica, con il cileno Pizarro in pole. Francamente solo Caceres convince pienamente il popolo bianconero, ma alla fine a sorridere potrebbe essere ancora Beppe Marotta, soprattutto se i tre saldi invernali saranno sul livello degli onerosi acquisti estivi.

lunedì 2 gennaio 2012

E Borriello dove lo metto?

Sui forum e siti bianconeri l'annuncio dell'acquisto di Marco Borriello non ha provocato caroselli o inni alla gioia. Moderata critica, scetticismo e una certa titubanza nelle valutazioni. C'e' in ogni caso grande attesa per vedere all'opera l'ariete ex romanista e capire come sara' inserito da mister Conte. Ci sara' da capire se veramente Borriello sara' l'alternativa a Alessandro Matri, come dicono alcuni o se per lui verra' ritagliato un altro ruolo. Le parole del procuratore di Borriello sono molto chiare e non lasciano spazio a fraintedimenti: " Lui sa benissimo che questi cinque mesi sono un lasso molto importante della sua carriera, dovrà dimostrare di meritare i livelli raggiunti col Milan e con la Roma. La Roma aveva fatto su di lui un progetto a lungo termine, il cambio di società ha cambiato". La Juventus su Borriello ha un progetto chiaro: il riscatto a patto che Borriello dimostri di essere sui livelli di Genoa a Milan. L'obiettivo e' quello di ritrovare un grande bomber, proprio come lo era al Genoa. Il rischio e il dovere di dimostrarlo e' tutto sulle spalle di Marco Borriello. Toccherà a lui, fin dal primo giorno ritagliarsi lo spazio per essere da Juve. Borriello dove lo metto? Per ora non lo sappiamo, speriamo a fine anno di dire che si e' meritato il posto, vorrebbe dire che Borriello ha fatto un ottimo girone di ritorno.

Quando arriva Martin?

Ricordate l'affare Lichtsteiner? Giorni e giorni in attesa dell'annuncio in quel caldo mese di giugno e poi Marotta e Lotito, grazie anche all'intermediazione di Pastorello, che trovato l'accordo. Valeva la pena di aspettare sicuramente visto il rendimento dello svizzero. Sono passati sei mesi e la Juventus si trova anche qui nella situazione di chiudere velocemente per un terzino, in questo caso abile anche come centrale, ma proprio come allora l'annuncio tarda ad arrivare. Marotta ha stupito tutti e ha chiuso prima per Borriello. Ora urge chiudere per il difensore che i tifosi bianconeri aspettano dalla fine dell'estate. Martin Caceres va benissimo, un duro, con gamba, spirito e voglia di lottare. I ben informati dicono che si chiuderà a breve la distanza e' minima e queste sono le solite schermaglie per portare a a casa il massimo con le parti consapevoli che l'affare andrà in porto. La domanda, comunque rimane: "Quando arriva Martin.". La risposta e' semplice: presto, forse prima di Lecce.

Coraggiosi...

La mossa Borriello evidenzia un elemento della Juventus rispetto al passato: il coraggio. I dirigenti bianconeri, giustamente, hanno delle idee e se le "fregano" totalmente dell'opinione dei tifosi che in questi giorni hanno intasato bacheche e forum con messaggi negativi sull'acquisto di smarco Borriello. Marco Borriello e' un acquisto in teoria utile, ma anche "coraggioso". Borriello ha un ingaggio pesante, rispetto agli altri attaccanti presenti in rosa e siamo curiosi di vedere se e quanto verra' utilizzato da Antonio Conte. Sicuramente ha il fisico che gli permetterà di essere utile in certe gare con squadre chiuse. La parte più interessante riguarda l'investimento, nullo o quasi fino a giugno, consistente dopo perché Borriello costa circa 8milioni lordi di ingaggio annuo e quei soldi forse possono essere spesi meglio per altri campioni. In ogni caso, e' arrivato Borriello e quindi viva Borriello, anche se i dubbi rimangono.

Cartoline bianconere 2011: parte seconda

Se nella prima parte dell'anno i sorrisi sono stati quasi zero, nella seconda i tifosi bianconeri hanno cominciato a riassaporare le grandi emozioni di una volta. Tutti i tifosi sperano che l'anno possa iniziare esattamente come e' finito.

Agosto: il mercato impazza, ma il difensore non arriva. Ad agosto la Juventus gioca e comincia a convincere, anche se qualche amnesia difensiva lascia a desiderare. Il mercato alla fine porta solo Elia come botto dell'ultimo secondo e non arriva più nessuno. La campagna acquisti si chiude con 10 milioni per Lichtsteiner, 10,5 per Vidal, 15 per Vucinic, 3 per Giaccherini e 0,5 per Estigarribia e 10 circa per Elia a cui aggiungere i vari riscatti. Conte, in ogni caso sta plasmando i suoi a sua immagine e somiglianza

Settembre: è il mese delle emozioni dello stadio e non solo, grazie alle prime prestazioni della Juve di Conte. Un'emozione unica quella vissuta in questa serata dai tifosi bianconeri. Emozioni vere, forti uniche come la Juventus. Vedere le stelle bianconere una dopo l'altra e' qualcosa di unico e indescrivibile da lacrime agli occhi. La partita di stasera aveva un solo scopo: permettere ai nuovi arrivati di conoscere la Juventus e viceversa e non raccogliere infortuni. Quella sera fu una festa, un momento speciale da ricordare. Poco importa il gol del Notts County, una festa continuata poi nella prima vera sfida con il Parma.

Ottobre: la vittoria sul Milan ci fa sognare e poi quella sull'Inter. E' il mese delle conferme, sia in casa che in trasferta. E' il mesa della schiacciante prova di forza con il Milan che fa vivere ai tifosi una serata da ricordare. Se il Milan arriva a inizio mese, l'Inter chiude l'ottobre d'oro bianconero. E il mese di ottobre è anche quello che eleva a super star Claudio Marchisio, protagonista vero di tutte e due le sfide. Il Principino si eleva al rango di re.

Novembre: E' il mese della sentenza di Napoli. Una sentenza che nessuno si aspettava, soprattutto alla base del dibattimento. Una sentenza che lascia allibiti ma che rende il quadro, alla luce dei fatti odierni ancora più oscuro. In ogni caso la sentenza dice Moggi colpevole e Juventus innocente, difficile capire questo tipo di analisi. Il calcio giocato, invece ci propone la bellissima sfida Napoli-Juventus e quel 3-3 da spot del calcio. Emozioni vere al San Paolo nel recupero post sole. Chiamatele se volete... emozioni, la squadra ci ha regalato dopo la trasferta di Roma con la Lazio, altre emozioni. Eh si, perchè ci avete emozionato e tanto. Abbiamo sofferto, abbiamo avuto paura, ma anche sotto 3-1 non eravamo amareggiati e sapete perchè, perchè se anche il risultato non sorrideva, la Juventus se l'è giocata alla grande strappando un punto dopo anni di sconfitte. La Juventus ha cercato di imporre il proprio gioco nella partita più difficile. La squadra ha commesso errori, ma ha anche lottato, ha segnato, ha fatto paura e soprattutto ha ammutolito il San Paolo che ad un certo punto sembrava un piccolo Juventus Stadium, con i tifosi bianconeri che i sentivano di più dei partenopei. Questa è la soddisfazione più grande, aver sentito con il cuore le nostre emozioni. I ragazzi hanno dato tutto e hanno dimostrato che la Juventus ha un grandissimo spirito in questa stagione, questa è la cartolina più bella di novembre.

Dicembre: dal primo posto di Natale fino a Borriello a Capodanno. La Juventus anche a dicembre conferma le cose buone viste da luglio in poi. A Roma è pareggio con partita sofferta. Arrivano poi la vittoria con il Novara, Bologna e Cesena. Insomma un mese pieno di emozioni da primato che si conclude emotivamente con il pareggio di Udine. La Juventus di Conte c'è. Oggi, nel finale il botto con l'acquisto di Borriello. I giudizi come sempre li lasciamo al campo, sperando di brindare a un 2012, ricco di soddisfazioni.

cartoline 2011... parte prima

Abbiamo raccolto in due puntate i momenti d'oro dell'anno bianconero. Pochi momenti d'oro nella prima parte parte dell'anno, più facile trovarne nella seconda. Ne abbiamo mandata una per mese, sperando di aver fatto la scelta giusta.

Gennaio: il mese di gennaio 2011 non è ricco di momenti d'oro, ma tristi. L'infortunio di Quagliarella gela già tutti e le partite successive sono una lenta agonia con la disfatta di Napoli e la sconfitta finale con l'Udinese. A fine mese, però arriva la buona notizia: Alessandro Matri. Juventus che lo ha preso per circa 14 milioni più la seconda metà di Ariaudo. La Juventus porta a casa l'unico giocatore che si poteva muovere nella sessione e di valore. Nonostante qualche scettico, Matri si rivela utilissimo e il miglior acquisto offensivo del 2011. Soldi spesi non bene ma benissimo,

Febbraio: E' il mese della vittoria sull'Inter, l'unica gioia e l'unica illusione. Una vittoria che si colloca nel bel mezzo di tante altre prestazioni non da Juventus come la sconfitta di Lecce, avvenuta con un approccio totalmente sbagliato e con un Lecce con tante assenze. La gioia arriva appunto dalla vittoria sull'Inter. La vittoria che fa sempre piacere, la vittoria di chi ha ventinove scudetti contro chi ne ha uno non suo in bacheca.

Marzo: E' il mese delle voci di mercato, e delle illusioni di mercato, ma anche di Pirlo e delle prime voci di rottura con il Milan. Marotta probabilmente in quel marzo ha messo le basi per il grande colpo. Ha superato lo scetticismo dei tifosi e il nostro scetticismo e ha avuto ragione. Il mese di marzo ha quindi come fattore positivo proprio quella trattatativa.

Aprile: Il mese del processo di Calciopoli, di tanta sofferenza, ma anche il mese dello Schalke 07.Cominciamo con un ringraziamento per lo Schalke007 che ha saputo rifilare sette retti all'Inter. Dispiace per la squadra italiana ma siamo contenti per chi crede che Farsopoli avesse messo tutto a posto. Purtroppo non era così e quando in campo si sbaglia si paga.<>Moratti fece i complimenti e se lui è orgoglioso dei suoi successi interisti, i tifosi juventini sono orgogliosi di quelli passati bianconeri. Nessun sorriso, quindi a marzo, se non quelli per le disfatte altrui. La Juventus colleziona momenti bui il pareggio con il Catania che elimina le residue speranza di quarto posto. Unica nota lieta di quel mese, come sempre, Alessandro Del Piero, leader unico e massimo, storia e cuore.

Maggio: Il mese di Farsopoli e della fine dell'agonia. Il campionato finisce e la Juventus non riesce a incidere e finisce ancora settimana. Nel frattempo il dibattito su Farsopoli va avanti. A fine mese si vira su Antonio Conte. Si riparte, con l'anno zero, un anno importante, fondamentale da vivere come sempre al massimo.Cosa chiedere al nuovo mister: forza, juventinità, impegno, ardore e soprattutto di mettere in panchina gli stessi valori mostrati in campo da allenatore. C'è un'immagine di Conte che rimarrà indelebile come giocatore. A parte le vittorie rimane in testa quel gol ad Atene all'85esimo e quel suo esultare in modo unico con una forza straordinaria.in quel maggio Conte ha ringraziato Siena "Questa squadra ha fatto qualcosa di straordinario, un grazie a tutti", non ha parlato della Juventus e ha spiegato brevemente il suo credo tattic: "Non è questione di moduli, è questione di equilibri e di principi di gioco che vanno appilcati al di là dei numeri".In quei giorni, la benedizione è arrivata da molte parti, allenatori e tecnici, ultima quella di Bronzetti, agente fifa molto esperto: "Conte? Vedrete che colpo che ha fatto la Juve, è il rinforzo migliore della stagione. Conte sarà il nuovo Capello, il nuovo Mourinho, vedrete di cosa è capace. Stavolta la Juve ha scelto bene l'allenatore». Come dargli torto.

Giugno: Dal Top Player ai gran incompetenti. E' il mese dei primi acquisti importanti e delle prime parole di Conte che non fa proclami, i tifosi èerò si scaldano e inizia il tormentone dei top players. Giugno però e' anche il mese di Farsopoli. Era attesa, invocata, da tutto il popolo bianconero ed ecco che è arrivata la difesa dell'avvocato Vitiello, avvocato bianconero, al processo di Napoli. Una difesa che da non esperti di legge, ci è parsa puntuale, precisa, ma soprattutto chiara e diretta. I punti discussi e le motivazioni indicate ci sembrano totalmente convincenti, ma soprattutto reali e concordano con quanto abbiamo visto, letto e discusso in questi anni al processo. L'avvocato della Juventus ha difeso giustamente la Juventus e indirettamente anche Luciano Moggi e quella squadra che era da lui diretta come Direttore Generale. I sorteggi, gli arbitraggi, i presunti favori, i media, questi i punti trattati dall'avvocato durante l'arringa difensiva. I fatti e non parole portate ci sono parsi chiari e francamenti degni di nota. La difesa e l'arringa saranno decisive, la sentenza dirà che la Juventus e' innocente.

Luglio: Inizia l'era Conte. Se dovessimo fare una classifica di quei primi giorni di ritiro in cima alla top ten non può che esserci lui: Antonio Conte. Uomo copertina, emblema di juventinità, ancora di salvezza, forse, speranza di rinascita. Entusiasmo alle stelle, cori, incitamento a non finire. Un'accoglienza straordinaria per il capitano, neanche Capello aveva suscitato tutto questo entusiasmo al suo arrivo, nonostante il suo palmares stratosferico. Conte, l'unico allenatore con Lippi quasi più osannato dei calciatori stessi. In ogni caso Conte è stato fin da subito una sicurezza dal punto di vista del carattere, della juventinità e della cultura del lavoro. Ma luglio e' anche il mese di Beppe Marotta che dopo Pirlo e Lichtsteiner porta a Torino Vucinic e Arturo Vidal.