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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

giovedì 30 dicembre 2010

I fratelli Hoeness, lo sceicco cattivo e l'incantevole Signora

C'è un film nella storia del cinema che pone due fratelli contro una strega cattiva: "I fratelli Grimm e l'incantevole strega". Nella realtà c'è una vicenda che appassiona i tifosi bianconeri ora: I fratelli Hoeness, lo sceicco cattivo e l'incantevole Signora.

Il film girato nei dintorni di Praga, ha per protagonisti i fratelli Grimm, nella finzione due imbroglioni che viaggiano da un villaggio all'altro fingendo di proteggere i paesani da creature incantate e mettendo in scena falsi esorcismi. Un giorno i due fratelli si troveranno di fronte la regina di una foresta maledetta che è riuscita ad ottenere la vita eterna ma non la bellezza eterna.

Nella realtà la strega non è una strega ma un'incantevole Signora dal blasone immutato che cerca di irretire il bosniaco e portarlo all'ombra della Mole. Contro di lei ci sono uno Sceicco, padre padrone del Manchester City che con i suoi soldi (tanti soldi) mette in scena falsi esorcismi per portare nella grigia Manchester giocatori famosi. Con le sue alchimie ha già irretito Balotelli, David Silva, Kolarov e tanti altri...Infine ci sono i fratelli Hoeness che imbroglioni non sono, ma abili dirigenti che potrebbero fingere di difendere le loro società e intavolare una trattativa segreta.

Difficile capire chi la spunterà in questa favola post moderna. Noi, ovviamente, puntiamo sull'incantevole Signora, anche se in questi giorni il fratello della sponda del Bayern Monaco si è svegliato dal letargo ed è tornato alla carica sbandierando puntando sul rapporto di parentela. I fratelli Hoeness, uno general manager dei biancoverdi e l'altro direttore sportivo dei campioni di Germania in carica: la spunteranno loro? Chissà, l'importante è che l'incantevole Signora non si presti a giochi di potere e non si faccia irretire dai trucchi dei tanti protagonisti: Mario Gomez e Miroslav Klose sono alternative non all'altezza di una Signora, lasciamo ai fratelli questi giocatori. Riuscirà Dzeko a resistere al fascino bianconero o cederà alle alchimie altrui? Gennaio è il mese che ci darà risposte decisive.

mercoledì 29 dicembre 2010

POTEVA SUCCEDERE ANCHE A NOI....

Cosa pensereste se una vostra bandiera che avete sventolato per anni, passasse alla squadra che considerate la vostra peggiore nemica? Come lo definireste? Lo chiamereste traditore o manterreste un aplomb britannico.

Le domande che si fanno i tifosi rossoneri, sono tante e una risposta è sempre difficile darla quando c'è di mezzo il cuore e i sentimenti. Sicuramente chi ti mette in questa situazione e vale a dire l'Inter non viene vista in modo positivo. Alcuni hanno paragonato Ibrahimovic a Leonardo. Secondo noi il paragone non regge. Lo svedese è stato un giramondo che mai si è legato a una causa. Il brasiliano ha giocato in Europa solo con Valencia, Paris St. Germain e Milan e ha sempre definito il Milan la sua casa.

Un bambino di 12 anni, intervistato da Sky nei giorni scorsi ha usato un'espressione colorita per definire il brasiliano, chissà quanti la pensano così. I tifosi bianconeri, fuori dalla bagarre, se la ridono, ma fanno un sospiro di sollievo perchè avrebbero potuto vivere una situazione simile due anni fa,

In un'intervista apparsa tempo fa, infatti Nedved ammise la vicinanza al club nerazzurro: "Quando sentii la voce di Mourinho rimasi molto sorpreso. Prima mi fece i complimenti e poi mi disse ho bisogno di te per vincere la Champions. Ma io ho rifiutato subito, il cuore non mi ha permesso di giocare con la maglia nerazzurra". Sarebbe stato un vero e proprio tradimento, almeno così l'avrebbero visto i tifosi bianconeri".

Quando un campione, come Nedved rinuncia a un trofeo mai vinto in nome dei valori legati a una squadra c'è da alzarsi e applaudire. Quando una persona rinuncia ai soldi per non far male ai tifosi vuol dire che c'è qualcosa di grande.

Quel qualcosa di grande Pavel Nedved l'ha provato e ce lo trasmette, per questo c'è da ringraziarlo per sempre. Purtorppo per i tifosi rossoneri, Leonardo ha fatto un'altra scelta legata a motivazioni diverse. Sapranno perdonarlo? Forse si, anche se ci sarà sempre qualcuno che la penserà come quel bambino....

martedì 28 dicembre 2010

Con un Balotelli cosi che se ne fanno di Dzeko?

Vedendo la vittoria di ieri del Manchester City con l'Aston Villa la domanda viene spontanea: che ve ne fate di Dzeko? I Citizens ieri hanno schierato in difesa Zabaleta, Richards, Kompany e Lescott. A centrocampo Yaya Touré, Vieira e De Jong e poi Adam Johnson, Silva e Balotelli. La rosa comprende giocatori come Adebayor, Tevez, Barry, Kolo Touré, Kolarov, Job, insomma ottimi giocatori. Se fossimo in Mancini però appare chiaro come a questa squadra manchi qualcosa in difesa e a centrocampo più che in avanti.

E' nella parte arretrata che forse servono rinforzi e non in avanti. Ieri ad esempio tre gol di Balotelli due su rigore e uno sottomisura, un Mario Balotelli protagonista assoluto con una tripletta (la prima in Inghilterra) che permette al club di Roberto Mancini di salire temporaneamente in testa alla classifica della Premier League con 38 punti a pari merito del Manchester United (con due match da recuperare però).

Nei giorni scorsi Balotelli aveva detto: "Un giorno sarò del Milan, Ibra continui pure a chiamarmi. Il premio è la via per il Pallone d'Oro. Continui a chiamarmi così un giorno il suo desiderio si esaudirà e io potrò vestire la maglia rossonera"

Chissà se Mancini deciderà di puntare sull'attacco o seguirà il nostro "disinteressato consiglio" di lasciare libero Dzeko.

Ieri su Dzeko, Mancini ha detto: "Dzeko è un giocatore che piace a tutti. Ma quelli bravi sono tanti, qui per esempio c'è Carroll. Dzeko è esperto, segna e vince da tempo anche se ha 24 anni, Carroll è un ventenne di grandi doti e potenzialità. Tutti vogliono i migliori. La Juve è un pò come noi, una squadra che lavora per tornare grande, è in costruzione. Vive momenti buoni, ottimi, e poi qualche giornata un pò così. Però le idee sono ottime, i giovani anche e farà grandi cose".

Ieri siamo saliti sul roller coaster Dzeko, la montagna russa del momento, speriamo che Balotelli e Tevez continuino a segnare con costanza e che magari Adebayor si svegli dal letargo, in questo modo passerebbe gennaio e Dzeko sarebbe più vicino a Torino che a Manchester.





TASTIERA VELENOSA: PICCOLA STELLA SENZA CIELO...

A volte le canzoni ci dicono molto di più di quello che un fiume di parole può trasmettere. Anche questa volta, una canzone di Ligabue ci può dare una chiave per una vicenda spinosa, quella della stella a Boniek.

Piccola stella senza cielo, una canzone fantastica che mette i brividi un pò come Boniek metteva i brividi a vederlo giocare, con la sua classe. Zibì era fortissimo, giocò tre stagioni di altissimo profilo alla Juventus e tre alla Roma. Il suo acquisto fu un intrigo degno dei film di 007, con i dirigenti di Juventus e Roma a Varsavia per concludere l’acquisto di Boniek, alloggiati nello stesso hotel e pronti a contendersi il polacco. Poi proprio al mattino del 30 aprile dell’82, ultimo giorno utile per il trasferimento dei giocatori stranieri la Roma si ritirò e la Juventus acquistò Boniek. Agnelli era solito pungere “Il bello di notte", nel presentarlo a Kissinger, aveva detto: "Quello che gioca bene di notte". Poi dopo tre anni Boniek passò alla Roma e si è innamorato della città e della gente, forse dimenticando quanto di buono c'è stato a Torino. Boniek paga, forse, la sua posizione che negli ultimi anni lo vede spesso poco tenere nei confronti della Juventus. Volendo essere obiettivi Boniek la stella la meriterebbe per quanto fatto in campo. Però, perchè c'è sempre un però, nell'immaginario dei tifosi conta anche la leggenda, vale a dire quanto un giocatore ti sa trasmettere, quanto ti emoziona e quanto sa trasmettere la juventinità nel mondo. Volendo fare un esempio esempio Davids è stato un giocatore meno forte forse di Boniek, ma a parlare di lui agli occhi dei tifosi brillano gli occhi. Boniek è stato capace con il suo comportamento e le sue dichiarazioni dal 1985 in avanti di rovinare le meravigliose imprese bianconere fatte in campo e di offuscare quei ricordi.

Una piccola stella senza cielo, ci chiederemmo se la stella fosse affidata a Boniek: "Cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente?
Sei tu che vuoi o in fin dei conti non ti frega niente? Tanti ti cercano spiazzati da una luce senza futuro altri si allungano vorrebbero tenerti nel loro buio.

Crediamo che la stella di Boniek si sia bruciata.... perchè...la teneva su soltanto...un filo.

A luglio le altre stelle saranno disposte...probabilmente quella di Boniek no e sicuramente a Boniek un pò di malinconia e rimpianto per quelle dichiarazioni "tanto velenose" pensiamo che ci sarà.

Intanto continua anche su Tuttojuve il sondaggio di gradimento per chi attribuire la stella "contesa". Per il momento le preferenze vanno tutte a Edgar Davids, seguito a distanza siderale da Thuram, Laudrup, Jugovic e Cannavaro. Il "pitbull" è rimasto nel cuore, a differenza del "bello di notte".





Roller coaster Dzeko

La vicenda Dzeko, ormai è paragonabile a un lungo giro sulle montagne russe con le speranze dei tifosi che un giorno sono in alto e il giorno dopo in basso. Ieri avevamo parlato di vicinanza tra le parti e di un affare molto vicino alla conclusione per giugno. Oggi rimaniamo sulle stessa linea con un'unico dubbio, quello legato al Wolfsburg. Il Wolfsburg resisterà alle lusinghe del City a gennaio? Fosse per Dzeko, la risposta è si. Avendo a che fare con Hoeness qualche dubbio in più in testa ci viene.

Marotta nei giorni scorsi ha detto: "A giugno faremo un grande mercato". Tuttavia, il grande mercato è portare a casa anche un grande nome invocato dalla piazza. Pazzini andrebbe bene, ma Dzeko (permetteteci di dirlo) è un gradino sopra. Viste le leggi vigenti, vale la pena rinunciare a Dzeko per Branislav Ivanovic, 26enne difensore serbo? Secondo noi no, bisogna puntare in modo deciso sul bosniaco e fare di tutto come si è fatto per Krasic. Dzeko e Krasic garantirebbero, secondo noi almeno 4 anni di divertirmento. Ieri Mancini ha detto su Dzeko: " E' difficile, ma non impossibile. E' un ottimo attaccante e piace a molte squadre. Vedremo cosa succederà a gennaio". Dzeko ha detto che a gennaio non parte, chi avrà ragione? Tra un mese avremo le risposte che cerchiamo.

tastiera velenosa: chi di scheda ferisce

Ieri in un'intervista apparsa sulla Gazzetta dello Sport sono state fate delle domande su Calciopoli a Fabio Cannavaro, che riportiamo:

La politica societaria Juve è cambiata: da John Elkann che ha accettato le responsabilità di Calciopoli, ad Andrea Agnelli che non nasconde di rimpiangere quei tempi, difendendo anche Moggi.
«E fa bene. Perché quella squadra era la più forte sul campo».

Ma le sembra normale acquistare delle schede telefoniche per poter parlare privatamente con gli arbitri?
«No, non lo è. Ma più o meno tutti avevano relazioni non proprio trasparenti. Bisogna fissare regole certe e lasciare gli arbitri sereni e tranquilli».


Abbiamo notato come Cannavaro non rinneghi ora e anzi crediamo non lo farà mai gli anni in bianconero. Siamo tutti convinti che senza il passaggio alla Juventus, forse quella Coppa al cielo di Berlino non l'avrebbe alzata. Benchè da molti tifosi bianconeri non sia amato, noi rispettiamo Cannavaro, anche se è andato via a quel modo nel 2006. Lo rispettiamo perchè in quei due anni fantastici di Capello ha dato tutto e di più. Per chi ha visto quelle partite non vedere i titoli in bacheca è un'ingiustizia. Un'ingiustizia pari a chi pone una domanda su schede svizzere, limitandosi alla superficie dell'argomento non andando a fare le successive connessioni e purtroppo cercando di influenzare, secondo noi, ancora una volta l'opinione del pubblico. La domanda che ci sarebbe piaciuta è la seguente: "Non le sembra strano che la Juventus abbia pagato come e più degli altri quando per altre squadre ci sono intercettazioni ben peggiori? Secondo lei come mai con gli arbitri che appaiono nelle intercettazioni la Juventus ha una media punti più bassa che con gli altri?" Queste sono le domande che bisognerebbe farsi, non inventare favole sulle schede svizzere.... queste sono le domande che vorremmo sentire... Ci accontenteranno un giorno?

Vi riportiamo alcune considerazioni che sono fatti, non teorie: le SIM sono state solo collegate in modo presunto e sottolineiamo presunto, con gli arbitri che avrebbero partecipato alla cupola. Bertini per esempio è di Arezzo e hanno trovato una scheda svizzera che accendeva delle celle ad Arezzo, se ci fosse stato un altro utente ad Arezzo con medesima scheda Svizzera avrebbero attribuito a lui il tutto. Qualcuno ci potrebbe poi spiegare la posizione del famoso De Santis? A lui viene attribuita una scheda svizzera tra il 7 gennaio e il 28 marzo ma essendo considerato uno degli organizzatori della cupola, ci sembra strano che potesse averla solo in quel periodo, non vi sembra?

Vi facciamo notare infine questa ulteriore inasattezza fondamentale che i giornali si ostinano a non evidenziare come meriterebbe. Dal processo è uscito fuori che è impossibile stabilire quante telefonate siano state fatte, né la loro durata, tramite Sim Svizzere. Inoltre le sim erano tutte intercettabili e nessuna analisi sui contenuti è stata fatta, come mai? Tutto quanto si sostiene è presunzione, senza la presenza di prove concrete o risconti....Aggiungiamo un ulteriore tassello: il traffico presunto, è relativo a periodi di tempo in cui le partite che si sono svolte hanno visto la Juve avere una media punti inferiore a quella che aveva negli altri periodi. Il contrario di quello che si può dire per Inter e Milan.

Qualcuno un giorno ci dovrà spiegare due cose: primo perchè analisi approfondite non sono state fatte su tutte le squadre e secondo perchè la verità venga a volte travisata in modo tanto evidente.

Fortunatamente quelle che vi diciamo non sono illazioni, ma verità confortate dali atti di un processo, non teorie o ipotesi ma fatti reali.... SIAMO SICURI CHE CHI DI SCHEDA FERISCE, DI SCHEDA PERISCE E NON MANCA MOLTO... ORMAI.

lunedì 27 dicembre 2010

Cannavaro: "Del neri mi fa ridere"

Dalle pagine rosa della Gazzetta dello Sport rimbalzano le parole di Fabio Cannavaro, parole che arrivano da Dubai dove l'ex bianconero amato e da qualcuno odiato, sta vivendo un Natale diverso al caldo tra spiaggia e sole.

Un modo di vivere diverso che Fabio analizza in modo pacato parlando anche di Juventus e del passato che ritorna nel Processo infinito...e parla della Nazionale che gli manca tanto.

«Convinto della scelta. Ho scoperto un mondo nuovo, affascinante. Le tradizioni sono radicate e sentite. Penso al Ramadan, che visto da qui non è solo preghiera e privazione, ma un modo per stare insieme all'imbrunire. Per tenere unita la famiglia, da provare».
E calcisticamente?
«Questo non è un circo, come qualcuno ha detto. Stanno organizzando un campionato sempre più competitivo, ma senza perdere di vista la crescita dei vivai. Infatti ogni club non può avere più di tre stranieri. Ci vorrà tempo, ma hanno idee chiare. La mia squadra, l'Ai Alhi, va benino: O'Leary è un tecnico molto preparato. Spesso abbiamo sofferto perché diversi nostri atleti fanno parte della rappresentativa degli Emirati e tornano stanchi dagli impegni internazionali. Del resto io ne so qualcosa di Nazionale».
Della nazionale Cannavaro ha grande nostalgia, ricordando episodi belli e meno belli, che hanno scandito le sue 79 presenze.

«Sì, molto. Perché tutta la mia carriera è stata scandita dall'azzurro. Sono arrivato a 79 partite da capitano: chissà se qualcuno un giorno passerà quel limite. Dalle giovanili sino a Berlino, al Sudafrica ho vissuto emozioni grandissime. Con la grande delusione dell'Europeo perso nel 2000, ma con l'immensa gioia di aver alzato la Coppa del Mondo».
Poi in Sudafrica solo lacrime.
«Mi dispiace che qualcuno abbia goduto di più per quell'eliminazione che per la vittoria in Germania. Ma sapevamo che era impensabile rivincere il titolo. Ora è logico si paghi la fine di un ciclo. Per Prandelli non sarà facile: l'ho chiamato per augurargli "in bocca al lupo". Mi pare che i presupposti di un gruppo unito ci siano».
Ha sentito Lippi?
«Sì, più volte. Così come il direttore Valentini e Gigi Riva».
La telefonata più curiosa da Coverciano.
«Quella di Chiellini e Quagliarella, quasi intimoriti di entrare in quella camera 202 che ho occupato per 15 anni. La prima volta me l'assegnarono con l'Under 21».
A proposito di altri azzurri: Gigi Buffon fatica a rientrare. Delneri per un paio di volte è stato duro con lui.
«Mi viene da ridere a leggere certe dichiarazioni. Gigi sta bene, presto rientra: lui ha il numero 1 stampato sulla pelle e non ha bisogno di dimostrare niente. Mi piace pensare che l'allenatore l'abbia fatto per stimolare Storari».
Del Piero e Ferrara non se le sono mandate a dire sul recente passato. Era la sua Juve.
«Fare l'allenatore con un gruppo di giocatori esperti come lo eravamo noi in bianconero non è stato semplice nemmeno per Ciro. Nelle loro discussioni non voglio entrare, ma forse sarebbe stato meglio chiarirsi a quattr'occhi».
Cannavaro parla anche del passato che è sempre caro ai tifosi bianconeri, non aggiunge nulla che non sapevamo già, tutti lo sanno che la Juventus ha vinto sul campo e risponde pacatamente a una domanda molto tendenziosa che non è stata confermata, a nostro parere dalle dinamiche processuali.

La politica societaria Juve è cambiata: da John Elkann che ha accettato le responsabilità di Calciopoli, ad Andrea Agnelli che non nasconde di rimpiangere quei tempi, difendendo anche Moggi.
«E fa bene. Perché quella squadra era la più forte sul campo».
Ma le sembra normale acquistare delle schede telefoniche per poter parlare privatamente con gli arbitri?
«No, non lo è. Ma più o meno tutti avevano relazioni non proprio trasparenti. Bisogna fissare regole certe e lasciare gli arbitri sereni e tranquilli».
Che effetto le ha fatto scoprire da un'inchiesta giudiziaria che Parma e Verona erano di Tanzi e per questo il Napoli nel 2001 finì in B?
«Brutto effetto. In Italia abbiamo le regole di Pulcinella. Che nessuno rispetta. Se non ci diamo una svegliata tutti...».
Il suo pensiero sembra andare oltre.
«Penso alla tanto pubblicizzata "monnezza" di Napoli. Io che vivo a Dubai sono arrivato al limite della sopportazione. Penso, però, sia arrivato il momento di svegliarci come napoletani, fare ognuno qualcosa senza aspettare solo le scelte della politica. Sulla differenziata bisogna partire dai nuclei familiari. Non è possibile che con il Golfo più bello, Napoli non abbia un porto moderno, sia senza un palasport e con uno stadio che cade a pezzi dove vengono ristrutturati solo gli spogliatoi perché ci entrano le telecamere».
Da Napoli al Napoli?
«Gruppo eccellente. Si vede l'ottima mano di Mazzarri. Se continua così in Champions può andare. E se poi arrivasse qualcosa in più... da tifosi andremo a piedi al Santuario della Madonna di Pompei».

De Laurentiis dice che Paolo è vicino al rinnovo.
«Paolo è cresciuto tantissimo. Non è più il... fratello di Fabio. Lui ha creduto nel progetto quando si era in B. Non ha avuto i premi per i risultati delle ultime stagioni ed è rimasto in silenzio. Ora deve dimostrare di crederci anche la società. Perché non si può fare leva solo sullo smisurato amore per la maglia della nostra città».

Che succede all'Inter?
«Benitez è bravo, ma poteva aspettare qualche giorno per parlare. Come clima in casa nerazzurra sembra essere tornati 5 anni indietro. In bocca al lupo a Leonardo».
E il ciclone Mourinho al Real?
«Lui lo conosciamo. Ma anche la potenza mediatica a Madrid è una realtà incredibile che ha macinato tanti allenatori. Sono curioso di vedere cosa succederà».
Intanto arriva il Milan a Dubai.
«Con Ibra è in pole per lo scudetto. Sarò felice di rivedere amici con cui ho condiviso momenti indimenticabili, come Nesta, Pirlo e Gattuso».
Ci sarà anche Cassano.
«Gli auguro di esprimere in rossonero il suo talento con continuità. Per raggiungere quei risultati che finora gli sono mancati».
Si accenderanno di nuovo i riflettori anche su di lei.
«Ma sinceramente sto bene a fari spenti. Smaltisco lo stress di tanti anni. Qui posso uscire anche tutte le sere e andare in discoteca. Perché se non bevi e non fumi, come me, non è un problema tirar tardi la sera. Purtroppo da noi si vive un clima esasperato. Questa dimensione mi piace».
Un Cannavaro che non rinnega e crediamo non lo farà mai gli anni in bianconero. Siamo tutti convinte che senza il passaggio alla Juventus, forse quella Coppa al cielo di Berlino non l'avrebbe alzata. Benchè da molti tifosi bianconeri non sia amato, noi rispettiamo Cannavaro, anche se è andato via a quel modo nel 2006. Lo rispettiamo perchè in quei due anni fantastici di Capello ha dato tutto e di più. Per chi ha visto quello partite non vedere i titoli in bacheca è un'ingiustizia. Un'ingiustizia pari a chi pone una domanda su schede svizzere, limitandosi a quello l'argomento non andando a fare le successive connessioni e purtroppo cercando di influenzare, secondo noi, ancora una volta l'opinione del pubblico. La domanda che ci sarebbe piaciuta è la seguente: "Non le sembra strano che la Juventus abbia pagato come e più degli altri quando per altre squadre ci sono intercettazioni ben peggiori? Secondo lei come mai con gli arbitri che appaiono nelle intercettazioni la Juventus ha una media punti più bassa che con gli altri?" Queste sono le domande che bisogna farsi non inventare favole sulle schede svizzere.... queste sono le domande che vorremmo sentire... Ci accontenteranno un giorno?

CE L'ABBIAMO FATTA?

Lo stanno liberando? Potrà trasferirsi in Italia? Probabilmente qualche anticipazione ci sarà a gennaio, ma Dzeko si muoverà definitivamente a giugno.

Sicuramente le notizie di ieri, che parlano di una possibile apertura del Wolfsburg verso la cessione del bosniaco, sembrano dare qualche speranza in più a quanti ormai da mesi cavalcano l'onda del suo acquisto.

In Germania ieri non avevano più dubbi: Dzeko via dal Wolfsburg a gennaio o giugno e probabilmente in Italia. Con un'offerta da 30 milioni di euro Dzeko può andarsene. Considerando che 15 possono essere scalati per Diego ne mancherebbero "solo" 15. Ci sarebbe un sconto: 10 milioni in meno, rispetto ai 40 della clausola rescissoria sui quali Dieter Hoeness si era mostrato irremovibile. Ci sarà da battere la concorrenza del Manchester City, del Liverpool e del Real Madrid. Ci sarà da lottare, ma la Juventus, forte della volontà di Dzeko parte in pole.

Ce l'abbiamo fatta? Sicuramente non per gennaio, a causa di quella legge sugli extracomunitari, ritenendo inoltre, difficile che il Wolfsburg relegato al 14° posto nel proprio campionato, decida di privarsi a metà stagione del suo elemento migliore.

Per giugno, comunque le chances sono alte, speriamo nei prossimi mesi di poter scrivere un pezzo senza il punto interrogativo alla fine e riteniamo che a pensarla così sia anche lo stesso Dzeko.

sabato 25 dicembre 2010

Tastiera velenosa: e se fosse stato juventino?





E se non fosse stato tifoso della Juve ? Alla trasmissione "la tribù del calcio" Zeman ha ammesso di essere stato tifoso della Juventus: "Sono stato tifoso della Juve, avevo le maglie dei bianconeri...". A mente fredda una domanda ci viene spontanea... Ma se non fosse stato tifoso della Juve, cosa avrebbe detto sulla squadra bianconera. Sono celebri le sue picconate sul doping e poi su Calciopoli. Le sue prime affermazioni sul doping misero la pulce nell'orecchio a Guariniello e cercarono di offuscare la gloria delle vittorie bianconere. Purtroppo per Zeman i processi hanno portato alla luce la realtà delle cose. Su Calciopoli tutti aspettiamo maggio, ma le ultime intercettazioni hanno aperto gli occhi a molti. Su Zeman Giovanni Agnelli disse: "E' il nipote di Vycpalek. E noi suo zio l' abbiamo salvato dalla Cecoslovacchia comunista. Quindi anche lui ci deve un pò di rispetto... non lo prenderemo mai come allenatore perchè non mi piace il suo modo di allenare la squadra..."

L'ironia dell'avvocato era unica, inimitabile e siamo sicuri che se lui o il dottore ci fossero ancora la Juventus non avrebbe subito quello che ha subito...

Tornando a noi, ci dispiace che Zeman abbia preferito evidenziare sempre un presunto potere piuttosto che analizzare effettivamente numeri alla mano quello che accadeva.... fortunatamente la verità viene sempre a galla. A maggio probabilmente ci faremo delle belle risate...

Tastiera Velenosa: dai tituli ai ridiculi

Li avevamo lasciati a maggio, felici e trionfanti a Madrid. Li abbiamo ritrovati vincenti questa volta nel trofeo scapoli ammogliati del villaggio vacanze di Abu Dhabi. Li ritroveremo il sei gennaio senza l'allenatore campione del mondo e con la sindrome del cambio di allenatore che li aveva caratterizzati nel periodo delle spese folli in cui gli altri vincevano e l'Inter ci faceva divertire. Insomma siamo passati dai "tituli" di maggio ai "riduculi" di questi giorni. Non sappiamo ancora se a sedere su quella panchina sarà Zenga o Leonardo. Qualunque sarà la scelta siamo sicuri che farà meglio di Benitez. Non perché Benitez fosse scarso ma perché verranno investiti almeno 40 milioni in questo mercato. Del resto il Fair play finanziario esiste solo in alcuni casi e quando ci fa comodo. In questo caso ci diranno che hanno aumentato i ricavi, ma noi che non siamo "pirla" non ci crediamo e constatiamo un passaggio dai "tituli" a scuse per cambiare allenatore piene di motivi "ridiculi".

venerdì 24 dicembre 2010

meglio 45 milioni oggi o la Juventus domani?

Edin Dzeko ieri ha mandato dei chiari segnali d'amore all'Italia e in particolar modo alla squadra che è maggiormente interessata al suo acquisto. "Non ho mai pensato di lasciare il Wolfsburg a gennaio. Tutto ciò che è stato scritto o detto su un mio possibile accordo con Real Madrid o Manchester City è falso, sono solo speculazioni. Voglio restare con il Wolfsburg sino al termine del campionato. A parte la mia volontà, in molti dimenticano che solo il club può decidere di cedermi prima della scadenza del mio contratto. Quindi anche dopo la pausa invernale giocherò con il Wolfsburg. Ho parlato con Hoeness, a Giugno parto. Voglio giocare nel campionato dove hanno militato Shevchenko e Ronaldo".

Nel pomeriggio, sempre di ieri, poi la notizia che secondo il sito ‘Guardian.co.uk’, il Manchester City sarebbe pronto a sferrare l'assalto decisivo a Dzeko. Un'offerta irrinunciabile per convincere il Wolfsburg a mollare la sua punta di diamante. 38 milioni di sterline per portare in Premier Dzeko. Il City recupererebbe parte dell'investimento grazie alla cessione di Adebayor e Santa Cruz.

A questo punto il dubbio amletico di Dzeko: rinunciare alle sterline inglesi e accettare a giugno il fascino di diventare una stella bianconera? Sicuramente la Juventus per blasone e ambizioni ha maggior appeal del Manchester Ciry. La Juventus spera di tornare nell'Olimpo in un paio d'anni. Il Manchester City che fine farà quando lo sceicco dirà basta. Fossimo in Dzeko non ci porremmo il dubbio, basterebbe seguire la strada di Krasic.... del resto lui dubbi e rimpianti non ne ha avuti e non ne ha adesso.

mercoledì 22 dicembre 2010

MA DOV'E' IL FAIR PLAY FINANZIARIO?

Vi comunichiamo una notizia, che notizia non è: il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato a maggio, il regolamento per un rigore finanziario che intende porre un freno a quei trasferimenti, a quegli ingaggi e a tutte le altre spese eccessive che hanno messo in pericolo la stabilità dei club europei nel recente passato. Perchè ve ne parliamo? Perchè qui qualcuno, quest'estate ci ha parlato di fair play...di grandi regole da rispettare, di rigore e poi alla prima occasione, sembra sia cambiato tutto e se qualcosa non funziona al 100%, se non si è sempre primi con 15 punti di vantaggio, ecco che del fair play finanziario non importa più a nessuno. Chissà come mai quel qualcuno prima dice che "è campione del Mondo" e poi vuole esonerare "'l'allenatore campione del Mondo". Mistero... come quelli che dicono che l'Inter ha ottenuto una grande vittoria ma anche che con quegli avversari avrebbe vinto anche senza nessuno in panchina, curioso no?

A quanto ci risulta Benitez prende una cifra variabile tra i 4 e i 4.5 milioni euro, pari a circa 9 lordi. Questa cifra è da valutarsi su due anni, quindi un totale di 18 che arriva a 20 con i collaboratori. A questa cifra andrebbe aggiunto il valore di un nuovo allenatore, o forse Leonardo o Zenga o chi altro, arriveranno gratis?

Quale società che guarda al fair play finanziario può permettersi di buttare nel cestino 20 milioni di euro. Secondo noi, il fair play finanziario è solo uno specchietto per le allodole. Noi non ci sentiamo allodole e non ci caschiamo. Tirare fuori questo argomento quando fa comodo non va bene. Lo dicano i lor signori che le loro finanze sono infinite, almeno uno si adegua...

Fortunatamente le regole sono chiare e in futuro non dovrebbe essere più facile trasgredire, in ogni caso qui ci sembra di rivedere uno schema già visto, del resto qualcuno in 10 anni ha speso 990.485.000 MILIONI DI EURO! e questi calcoli non ce li siamo inventati in redazione.

TASTIERA VELENOSA: "SENTI CHI PARLA ADESSO..."

Senti chi parla adesso è un film statunitense del 1993 con John Travolta e Kirstie Alley. In questo film tra i protagonisti ci sono degli animali che parlano. Vi chiederete come mai parliamo di questo film. Bhe, il titolo di questo film è perfetto per sintetizzare come al "telefono" con Bergamo, ci parlassero tutti. Ieri Bergamo, ha ribadito un concetto fondamentale che ai più potrà sembrare banale ma banale non è per niente. "Il processo di Calciopoli del 2006 non è stato lacunoso, è stato una farsa. Ribadirò che parlavo con tutti (club e dirigenti di Serie A, ndr) perchè la Federcalcio ci aveva detto di tenere contatti con tutti e noi lo facevamo con il massimo della disponibilità. Sono qui spinto dallo spirito di collaborazione per fare luce vera su quanto è successo. «Sono a disposizione della Federazione, ho chiarito che qui o si considerano tutti colpevoli o tutti innocenti. Non c'è stato nessun illecito, no esiste una telefonata dove io davo istruzioni all'arbitro per favorire una squadra. Parlavo con tutte le squadre. La Federazione ci diceva che era giusto fare così e io sono d'accordo".

Quanto dice Bergamo è solo la punta di un tema molto spinoso, una pandora che molti non vogliono aprire perchè sarebbe difficile, se non impossibile dare spiegazioni. Senti chi parla adesso, ci verrebbe da dire, riascoltando tutte le telefonate sfuggite nella Calciopoli originale. Chissà quale sarebbe stata la sentenza e quante sarebbero state le squadre penalizzate se il quadro fosse stato questo e non l'altro.

Ci siamo fatti due domande e ve ne facciamo solo due, per non farvi andare in confusione.

Se fossero venute fuori tutte le telefonate, come sono comparse ora, secondo voi Juventus e Milan avrebbero ricevuto punizioni diverse o la stessa? La Juventus sarebbe retrocessa in compagnia dei rossoneri?

Se le telefonate di Facchetti fossero uscite allora, l'Inter avrebbe ricevuto una penalizzazione o meno?

Rispondete a questi interrogativi e capirete come veramente il quadro dipinto nel 2006 non era un quadro ma uno sgorbio incomprensibile, in quanto fotografia di una realtà dipinta da un pittore che ha voluto farci vedere solo quello che voleva lui.

Le motivazioni sono difficili da decifrare, ma forse si voleva far cambiare il vento. Non è difficile capire da che parte lo si voleva far girare, basta vedere l'almanacco dal 2006 in avanti. Chi non concepisce perchè la Juventus ora chieda giustizia forse dovrebbe leggersi le carte del processo a cominciare dall'A,B,C.... Noi diciamo che la restituzione di due scudetti è il minimo sindacale perchè a essere fiscali ci vorrebbero anche 250 milioni di euro di risarcimento....

lunedì 20 dicembre 2010

MI RITORNI IN MENTE



La rovesciata di domenica in quel di Verona ci ha portato indietro nel tempo. Il movimento di Quagliarella ci fa pensare sempre più spesso a un "giocatore" che rimane nel cuore di molti tifosi bianconeri, soprattutto per una coppa alzata al cielo di Roma. Il 23 ottobre 1994, la prima Juventus di Marcello Lippi iniziò la sua strepitosa cavalcata verso lo Scudetto numero 23 e lo fece con una vittoria in casa della Cremonese. La Juventus di Delneri ieri con un pò di fortuna avrebbe potuto iniziare la rincorsa al Milan. Purtroppo per un pò di sfortuna e un pò per altri fattori è andata diversamente. Proprio come allora il protagonista è stato un uomo in rovesciata. Nel 1994 il “cremonese doc” Gianluca Vialli, ieri il "napoletano" doc Fabio Quagliarella. C'è chi dice che in passato, Quagliarella avesse un soprannome "nuovo Vialli", per i suoi gol fantastici e imprevedibili.

Vialli ottenne le sue fortune alla Sampdoria e poi alzò la Coppa con la C maiuscola a Torino. Quagliarella ha girato tra Genova, Udine e Napoli prima di arrivare alla vecchia signora. Alla Juve Quagliarella sta confermando delle grandi doti di corsa e sacrificio, oltre alla capacità di segnare gol incredibili. Spero che nessuno si offenderà se azzardiamo quel paragone mitico. Nella bicicletta di ieri abbiamo rivisto quella bicicletta del 1994 del grande Gianluca.

Vialli oltre a essere un fenomeno era anche un eccezionale motivatore e uomo squadra. In molti ci ricordiamo come prese quel pallone dopo il pareggio nella partita simbolo della Juventus di Lippi (il 3-2 alla Fiorentina), per portarlo a centrocampo. Ci piacerebbe vedere Quagliarella in futuro con lo stesso piglio, la stessa determinazione e lo stesso carisma. Per il momento ci godiamo un giocatore che per classe, giocate e fantasia assomiglia tantissimo a quel "mito" e ci piacerebbe un giorno, poter paragonare i palmares...per vedere chi ha vinto di più in bianconero.





http://www.youtube.com/watch?v=a_ESgaa5-xU

domenica 19 dicembre 2010

ancora tu....

Ancora tu, recitava una canzone di Lucio Battisti. Ancora tu, non mi sorprende lo sai, ancora tu ma non dovevamo vederci piu'?
Ancora tu... ma non dovevi arbitrarci più, reciterebbe oggi la maggioranza dei tifosi bianconeri. Quando ieri abbiamo visto che Bergonzi aveva concesso il rigore abbiamo avuto un cattivo presagio. Vedendo poi che Moscardelli partiva leggermente avanti il presagio e' diventato più funesto. Nella ripresa quando abbiamo visto quel rosso il presagio e' diventato fastidio. Secondo episodio dubbio e seconda decisione contro i bianconeri. Al novantunesimo poi il top. Mantovani gia' ammonito poco prima ferma con un fallo da giallo Salihamidzic. Ecco che l'arbitro da il fallo ma non il giallo. Purtroppo ci siamo rimasti male. Prima della partita non abbiamo fatto i piangina come altre tifoserie e non avevamo messo le mani avanti come prima della partita con l'Udinese. Abbiamo fatto male. Bergonzi non e' sereno quando arbitra la Juventus, si e' visto chiaramente. Primo indizio tre anni fa, secondo indizio ieri. Ieri mattina avevamo chiesto gli occhi di tigre. Li abbiamo visti e la squadra c'e'. L'Inter in piena emergenza con il Chievo aveva perso. La Juventus in emergenza ha pareggiato, meritando di vincere. Questa squadra può lottare con tutti ci vuole solo un pizzico di fortuna e non avere un rigore contro e un'espulsione a partita.

CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI....

Ci sarebbe piaciuto vedere una partita su un campo da calcio e non di patate, ci sarebbe piaciuto vedere un arbitraggio in cui si decide nelle situazioni dubbie una volta a testa. Invece abbiamo assistito a un match in cui ci voleva l'aratro e non i tacchetti e decisioni dubbie tutte a favore dei clivensi. Una Juventus partita tenendo bene il campo anche se ha corso qualche rischio nelle ripartenze. Dall'altra parte il classico Chievo chiuso, ben coperto e pronto a colpire di rimessa. In una partita normale poi arriva la mano di Bergonzi gia' nota ai tifosi bianconeri dopo Napoli-Juventus. Un rigore che forse si poteva dare se Moscardelli non fosse stato già in volo prima del tocco di Chiellini e non avesse preso il pallone di mano. Questa volta non avevamo parlato di arbitri come prima di Udinese-Juventus, altra partita arbitrata da Bergonzi che non arbitrava la Juventus da due anni, abbiamo fatto male, dovevamo essere più velenosi. Lo avessero dato alla Juventus quel rigore avremmo assistito a una settimana di polemiche. Una Juventus che aveva creato poco fino alla grande azione conclusa con il palo di Sorensen e al successivo corner con il gol di Quagliarella in rovesciata. Un primo tempo in cui si e' visto un po' poco Krasic, sempre raddoppiato dai giocatori del Chievo. Nel secondo tempo tutto scorre liscio fino a quando Bergonzi decide che Giandonato era ultimo uomo anche se forse con un compagno di fianco. Dopo l'espulsione è assedio Chievo che crea occasioni in pressione. Ma la Juventus non molla e si mangia due gol clamorosi con Iaquinta e Krasic, dopo una cavalcata degna di fuga per la vittoria. Poi al novantatreesimo il pareggio di Pellissier. Che dire, rimane l'amaro e la rabbia per questo pareggio. La Juventus avrebbe meritato di vincere. Si ritorna quarti, a due punti da Napoli e Lazio e a cinque dal Milan. In piena corsa Champions.... sempre che ci vogliano far partecipare e non ci mandino più quella disgrazia....chiamata.... Poteva essere un Natale pià felice, ma ai giocatori bianconeri non c'è nulla da recriminare, bisogna prendersela con altri fattori oggi.

delneri prepartita

sabato 18 dicembre 2010

E' IL MOMENTO DI EYES OF THE TIGER

L'anno scorso Ciro Ferrara per la trasferta sfortunata con il Chievo, nel prepartita aveva citato Rocky Balboa come esempio di uno che non mollava mai. Oggi pomeriggio la Juventus avrà la sua occasione. E' arrivato il momento di abbassare la maschera e mostrare gli occhi della tigre. Bisogna superare le difficoltà di un campo bruttino e cercare di fare i tre punti. Il Milan visto ieri ha mostrato il suo limite, la croce e la delizia, cioè l' lbradipendenza. I sogni si costruiscono poco alla volta con piccoli passi e grandi imprese. Vincere a Verona e' la base per cominciare a sognare e dimostrare che la Juventus e' pronta a sfruttare le occasioni e può lottare fino alla fine per provare a vincere da subito. Oggi bisogna fare un piccolo step in avanti, quello che separa l'ottima squadra da l'aspirante grande. Bisogna farlo senza paura e senza la responsabilità o l'ansia. L'essere a 6,5,3 punti dai primi non sarà fondamentale stasera, quanto lo sarà aver mostrato quegli "Eyes of The tiger". Quegli occhi in passato li aveva un certo leone Pavel Nedved, che si sbranava le "pecorelle fighette" delle altre squadre. Quegli occhi li abbiamo visti in Krasic, in Chiellini, in Bonucci, in Iaquinta....e vanno tramandati fino a Giandonato e Giannetti. La storia passata con Ranieri ci vide non pronti e molti ricordano un Lazio - Juventus da occasione persa. La storia ci insegna a che un Juventus -Fiorentina e un gol di Del Piero segno' l'inizio dell'era Lippi. Quella squadra aveva gli occhi della tigre, noi li vorremmo rivedere oggi pomeriggio e il gol di Krasic domenica scorsa deve essere il nostro segnale. Eyes of the tiger...quindi...



PAZZINI GILARDINO O ----

Chissà cosa avrà avuto in mente Marotta quando ieri ha detto: "Buffon e Del Piero non rappresentano dei casi. Loro due e Amauri, che sta recuperando dall’infortunio, saranno protagonisti. Per il mercato, puntiamo a sfruttare eventuali opportunità che si presentano, ma solo per ingaggiare giocatori più forti di quelli che abbiamo, quindi non sarà facile. Magari puntando su qualcuno che è deluso dalla sua attuale sistemazione. Abbiamo fatto grandi investimenti a giugno, non ce ne saranno ulteriori.

Una Juventus che cerca giocatori più forti dei propri giocatori attuali, ma ce ne sono in giro e quanto costano? Per gennaio ci risulta difficile trovare qualcuno migliore degli attuali giocatori a costo ridotto. Per prendere i vari Di Vaio o Maccarone, vale la pena tenersi i giocatori in rosa. Forse un investimento per un bomber della serie cadetta, alla Gonzalez, per intenderci sarebbe un'opzione interessante e ci riporterebbe indietro ai tempi di Ravanelli....quando i giocatori venivano presi anche dalla serie B. Altra opzione interessante potrebbe essere l'arrivo di Schelotto dal Cesena in cambio di Lanzafame. Uno scambio di prestiti andando poi a ragionare con l'Atalanta a fine stagione.

Sono molti quelli che ritengono Marotta il numero uno degli acquisti. Krasic a parte, Sorensen, Camilleri e Giannetti sono tre assi nel mazzo del direttore generale: "Mi lusingano molto i complimenti di Andrea Agnelli. Non credo di essere stato il miglior acquisto, diciamo che sono stato il primo! Le parole del Presidente sono un ulteriore stimolo a cercare di fare sempre meglio e ripagare la fiducia. Io sono solo il terminale di un gruppo molto affiatato, che lavora sodo, e al quale vanno tutti i miei apprezzamenti e i miei ringraziamenti".

Per continuare a fare i complimenti a giugno Marotta dovrà individuare la punta giusta per l'attacco. Gli indizi portano a Pazzini. A noi piace da sempre Dzeko, ma purtroppo rischiamo di svegliarci in modo brusco continuando a sognarlo. Per questo la realtà è Pazzini, Gilardino o al massimo Benzema. In ogni caso sarebbe un bel cadere. Tutto questo a meno che Amauri, ritorni ad essere quello dell'inizio dell'avventura bianconera. In quel caso, qualsiasi scelta diventerebbe possibile.

NON CI PUO' ESSERE DUE SENZA TRE SE SI VUOLE PUNTARE IN ALTO

L'anno scorso a questo punto della stagione la Juventus era già nel periodo di calo, veniva dalla sconfitta di Bari in trasferta e poi la domenica successiva finendo a meno nove dall'Inter, venendo sconfitta in casa dal Catania. Quest'anno la Juventus ha vissuto un percorso inverso caratterizzato da un inizio lento e da accelerazioni rapide in alcune fasi della stagione. Le vittorie consecutive, però sono sempre state al massimo due. Domani a Verona, la Juventus deve assolutamente sfatare questo tabù e cercare di agguantare la terza vittoria consecutiva dopo la vittoria di Catania e quella in casa con la Lazio all'ultimo respiro. Per fare questo bisognerà fare una gran partita. Gli uomini di Pioli sono fortissimi in casa, avvezzi a un terreno di gioco molto brutto e abili nelle ripartenze e agli scherzi alle grandi. Ne sa qualcosa l'Inter, ha saggiato qualcosa la Roma e la Fiorentina è stata punita. In casa il Chievo ha fatto 12 punti contro gli 8 in trasferta e nelle file venete c'è quel Pellissier che è stato in passato indigesto alla Juventus in più di una occasione. Solo con la Lazio e il Brescia il Chievo in casa ha steccato. Nella altre partite ha pareggiato in tre occasioni e vincendo sempre in tre. Siccome il 3 è numero perfetto il Chievo dovrebbe allinearsi con la terza sconfitta in casa. Sarà fondamentale non concedere contropiede e ripartenze controllando anche Moscardelli, giocatore dal passato cadetto, ma autore di 3 gol quest'anno.

L'anno passato la Juventus a Verona non ottenne nessun punto, a decidere una gara bruttissima fu la rete di Sardo al 33' con un rasoterra da lontano. Sardo viene dal gol domenica scorsa e speriamo sia sazio... Si prospetta anche questa volta un campo in condizioni terribili, purtroppo.

Sempre l'anno scorso nel prepartita avevamo assistito a frasi alla Rocky Ferrara, quest'anno per continuare la rincorsa al Milan che gioca un match insidioso con la Roma, ci vorrà il miglior Krasic e magari un altro gol di Chiellini... noi intanto pensiamo fin da oggi chi nominare....e visto che bisogna fare la terza vittoria, nominiamo Leonardo Bonucci (che cerca il terzo gol in A), anche se un pensierino la facciamo anche su un certo Fabio....

venerdì 17 dicembre 2010

MEGLIO UN GIORNO DA NEDVED CHE 1,000 DA FIGO

I tifosi Juventini non sono "Fighi", non lo sono forse mai stati. Un tempo la Juventus Figo lo aveva preso, poi vista l'abitudine di qualcuno a firmare due contratti con società diverse ha portato a una situazione paradossale e alla fine Figo alla Juventus non ci è andato. Forse se fosse venuto alla Juventus avrebbe capito molte cose. Avrebbe visto il lavoro e quanto impegno c'è a Torino. Avrebbe magari conosciuto quelle persone di cui lui ora parla in modo tanto leggero. Insomma, secondo noi avrebbe imparato. Imparato che chi vince è sempre il più forte, avrebbe imparato il rispetto per il lavoro altrui. E avrebbe imparato che prima di parlare è importante leggere tutte le carte e non basarsi sulle teorie. Figo farebbe bene a leggere le carte a riascoltare le intercettazioni, ma tutte non solo una parte, Farebbe bene a rivedere certe partite in cui un leone come Pavel Nedved correva mentre altri passeggiavano. Ma se lo ricorda Figo dove giocava Ibrahimovic? Come mai qui tutti ora dicono che con Ibrahimovic si vincono i campionati e la stessa cosa non vale per quelli vinti dalla Juventus?

Se l'Inter ha un ministro degli esteri nerazzurro con questo punto di vista su Calciopoli: "Non compete a me parlare di Calciopoli anche perchè non si è ancora deciso niente in relazione ad alcune persone, ma si è saputo quello che si faceva. Ora il calcio è pulito e vince il migliore", allora evidentemente quando dal 2000 al 2006 si sono alternate più squadre alla vittoria vuol dire che era tutto sbagliato. Figo, praticamente dice che l'Inter vince perchè è la migliore. Può essere...ma in passato anche le altre squadre erano migliori dell'Inter e la stessa cosa si vedeva in Europa dove Juventus e Milan ottenevano risultati migliori dell'Inter.

Ci dispiace non essere "fighi", ma potendo scegliere preferiamo 1 giorno da Nedved a 1,000 da "fighi", soprattutto quando Nedved dice: "Sento mio, totalmente, lo scudetto del 2006 revocato da Calciopoli. L’ho sudato, l’ho vinto sul campo. Ero e sono amareggiato per quello che è accaduto. Io so che mi sono comportato da professionista e sono arrabbiato con chi ha buttato fango sul mio e nostro lavoro, quel campionato lo abbiamo vinto meritatamente. L’Inter non vuole restituire il titolo? Materazzi ha indossato una maglietta burla contro gli juventini, dopo la finale di Madrid? Sono problemi loro, dovranno pur farsi un esame di coscienza. Esistono intercettazioni chiare. Non commento la maglietta di Materazzi, ognuno sa e deve comportarsi come sente, credo di essere un po’ diverso da lui. Dicevano che ero un provocatore, un furbo, uno fastidioso? Sì, è vero, davo molto fastidio, perché ero forte, avevano paura di me e parlavano".

Speriamo che presto Figo corregga il tiro, perchè se questo è il ministro degli esteri, figuriamoci gli altri mininistri cosa possono pensare.




BUONO O CATTIVO?

Buono o cattivo...prima c'e' giusto o sbagliato da sopportare. Chissà... per qualcuno e' buono, per altri meno. Per Marotta e DelNeri era buono, per Garrone cattivo. Per Galliani buono, talmente buono che ieri in una cena con il procuratore Bozzo avrebbe raggiunto un accordo fino al 2014 con la Sampdoria pronta a rescindere il contratto. La speranza dei tifosi bianconeri e'quella che lo spogliatoio con Ibrahimovic, Robinho, Pato e Cassano possa diventare una calda polveriera e ci possano essere delle esplosioni. E Ronaldinho? Ronaldinho a casa, in Brasile, probabilmente schiacciato da quel contratto oneroso. La domanda è: Cassano è migliore di Ronaldinho? Non sappiamo dare una risposta definitiva. Sicuramente Cassano avrà un grande impatto. Abbiamo già visto l'anno passato qual è stato l'apporto di un giocatore come Pandev che non aveva giocato per alcuni mesi. In pratica è stato determinante per scudetto e Champions League. Cassano si inserisce in un telaio rodato, che vede in Ibrahimovic la punta di diamante. Se saprà giocare per la squadra l'impatto sarà incredibile, se invece ci saranno gelosie, pensiamo che si possa veramente creare una polveriera di difficile gestione. La speranza dei tifosi bianconeri è quella di non doversi pentire troppo che la stima tra Cassano e Delneri e tra Cassano e Marotta sia stata in questo caso poco proficua.

giovedì 16 dicembre 2010

ANDREA AGNELLI E' ROCK... QUALCUN ALTRO LENTO...

Un po' di tempo fa Adriano Celentano era solito curare una rubrica in cui veniva suddiviso ciò che era rock da ciò che era lento. Tra alcune massime ricordiamo: il doppiopetto è lento e i bluejeans sono rock, il cannone è lento e i fiori sono rock iI 26 è lento
il 27 è rock, la fanfara è lenta il rock è rock Il silicone è lento ...quelle vere sono rock. La donna è rock il maschio è lento.Come non definire rock le parole di Andrea Agnelli di due giorni fa su Calciopoli. "È una parte della nostra identità che dovrà essere chiarita al più presto. In questi anni abbiamo abusato della pazienza dei nostri tifosi, ora dobbiamo ancora aspettare le decisioni della giustizia ordinaria. Certo, se si riuscisse ad accelerarla...In cuor mio, tutti sanno cosa penso di Calciopoli, e cioè che è stato un procedimento ridicolo. I legali mi hanno detto che non sono riusciti nemmeno a leggere tutte le carte."

Difficile trovare una definizione più vicina a quello che è il nostro pensiero. La pazienza dei tifosi bianconeri è rock, quello che sta succedendo in Federazione è lento, molto lento... estremamente lento. I giudici che hanno permesso che avenisse Calciopoli sono stati rockissimi nel 2006, perchè ora sono diventati tutti lenti?

Noi purtroppo siamo troppo lenti per trovare delle risposte o troppo poco rock per arrabbiarci. Ci piacerebbe sapere come la maggioranza delle persone definiscono queste dichiarazioni di Massimo Moratti che è stato molto rock a prendersi lo scudetto di cartone e ora è lento a restituirlo... : "Non commento le parole di Andrea Agnelli, non so quale sia l'obiettivo di Andrea quale presidente della Juve. Chiarimente abbiamo idee abbastanza diverse. Prendere una posizione ufficiale? Finora siamo a livello di dichiarazioni, a livello di fatti non so su cosa ci si possa basare. Non so esattamente cos'hanno in testa e cosa stanno facendo. Il fatto di dover essere sentito da Palazzi l'ho letto anche io ma non ho notizie. Poi se Palazzi mi chiamerà che mi chiami".

Noi un'idea su queste parole ce la siamo fatta e il ritmo non è sicuramente una canzone nè dei GunsnRoses nè di Vasco Rossi...

TRE ASSI IN MOSTRA QUANDO IL QUARTO

Una delle cause di attenzione di oggi era l' impiego dei giocatori meno utilizzati per poter vedere quanto potevano dare e se sono eventualmente pronti in caso di necessita. La risposta c'e' stata nel fine primo tempo, ma anche nel secondo. La rete di Giannetti, giocatore che conoscevamo bene avendolo visto nel precampionato e in primavera con sette gol realizzati e con una prestazione con il Sassuolo che ci aveva impressionato è una sorpresa lieta, ma sorpresa fino a un certo punto. Mister Bucaro ci aveva avvisato ... Attenti a Giannetti e mai profeta era stato migliore. Giannetti rappresenta la nota lieta di una linea verde che ha visto quest'anno in Sorensen e Camilleri due gemme. Marotta e Paratici i Bonnie & Clyde bianconeri, capaci di rubare giovani talenti. Giovanni Rossi e Bucaro gli incaricati di plasmare i talenti, sgrezzarli e renderli cristallini per Mister DelNeri. Peccato che chi fa le telecronache in certe radio creda che tra i primavera ci sia pure ...Traore...I giovani e il Made in Italy sono un elemento costante per questa Juventus e condizione sine qua non. Una canzone di De Gregori parlava di quattro assi di un colore solo. Marotta ne aveva scoperti due: Camilleri e Sorensen, oggi e' arrivato il terzo. A quando il quarto asso? Peccato che l'Europa League sia finita e che questa Juventus finisca vittima di sfortuna, eventi atmosferici e infortuni, oltre a quel gol del 3-3 con il Lech. I tifosi bianconeri sperano l'anno prossimo di vedere un'altra coppa e sicuramente una vittoria.









martedì 14 dicembre 2010

SPORTIVO SI E SPORTIVO NO...

TASTIERA VELENOSA: SABOTAGGIO IN CORSO....

Leggendo le dichiarazioni di qualcuno in questi giorni ci appaiono chiari gli scenari all'orizzonte. Scenari cupi, non tanto per la Juventus, tanto per il mondo che accompagna i media e alcune manovrine e manovrette alquanto strane

Con il termine sabotaggio si intende una deliberata azione volta all'indebolimento del nemico attraverso la sovversione, l'intralcio, il disordine e/o la distruzione. In guerra la parola è usata per descrivere l'attività di un individuo o di un gruppo non associato con i militari (ad esempio un agente segreto o un partigiano), in particolar modo quando le azioni portano alla distruzione o il danneggiamento di infrastrutture produttive o vitali come armamenti, fabbriche, dighe, servizi pubblici o magazzini. Il nome proviene dalla rivoluzione industriale, i telai a vapore venivano danneggiati dai tessitori licenziati gettando nei loro ingranaggi zoccoli di legno (sabots in francese).

E' chiaro che la Juventus è tornata e quando torna una signora e pure arrabbiata, nelle stanze dei bottoni si fanno delle domande. Come fermarla? Come sabotarla? Il rumore dei nemici si sente e si respira nell'aria.

E' in atto un chiaro atto di sabotaggio: perchè non creare a regola d'arte un bel caso Buffon, travisando le parole, riportando, spifferando. Perchè non minare un gruppo che si sta cementando? Perchè non danneggiare la forza del gruppo della Juventus basata sul tutti per uno e uno per tutti ?

Bhe troppo facile riportare delle parole di Delneri e renderle strumentali. Troppo facile andare a tirar fuori da un procuratore bravissimo parole che vanno al di la del pensiero. A chi conviene che la Juventus perda Buffon o che si crei una polemica?

Analizziamolo e capiremo benissimo chi sta stumentalizzando il tutto. Noi siamo velenosi, ma non "pirla", per trovare una parolina cara a qualcuno.

Sicuramente non conviene alla Juventus: perchè mettere in panchina il miglior portiere del mondo? Se la Juventus volesse vendere Buffon, dovrebbe farlo giocare, per aumentarne la valutazione, non svalutarlo tra panchina o tribuna. Quindi prima crocetta, alla Juventus non conviene.

Non conviene ai tifosi: perchè dovrebbero mettere da parte un giocatore sempre osannato che ha saltato con loro in curva e che è sceso anche in serie B pur di onorare la maglia? Seconda crocetta, ai tifosi non conviene.

Non conviene a Delneri: perchè dovrebbe mettere in panchina il miglior portiere del mondo, una scelta inpopolare oltre che rischiosa. Se Delneri volesse potrebbe fare la scelta più semplice, restituire da subito il posto a Buffon. Scegliere tra chi è più in forma è la scelta logica del calcio e la scelta che tutela il gruppo. Siccome Buffon è il migliore in generale e ne siamo convinti, diciamo che il problema non si pone in futuro. Terza crocetta, a Delneri non conviene.

Non conviene a Buffon: se Buffon volesse essere ceduto anche lui cercherebbe di giocare per massimizzare il valore. Oltretutto vedendolo sugli spalti domenica Buffon sembrava molto preso dalla partita e come sempre legatissimo a quanto avveniva in campo, sentendo il match e soffrendo ancor più che in campo. Anche a Buffon non conviene quindi, altra crocetta.

Siamo sicuri che non ci sia strappo e che nessuno voglia creare un caso quando un caso non esiste. L'allenatore ha il sacrosanto diritto di far giocare chi ritiene più in forma e un procuratore ha il sacrosanto diritto di difendere gli interessi del proprio assistito. Dov'è lo scandalo, dov'è il caso? Martina ha detto che Buffon vuole rimanere con la Juve e vincere con la Juventus. Delneri ha detto: "Buffon rimane un grande giocatore della Juventus. Il mio concetto è di gruppo, io terrò sempre al gruppo perché‚ la Juventus ha il gruppo nel cuore. Lui, come tutti gli altri giocatori, fa parte del gruppo. Noi aspettiamo Buffon a braccia aperte, però da noi in questo momento non siamo tendenti ad avere una squadra dove ci sono indispensabili, tutti siamo utili, nessuno è indispensabile, questo è il nostro motto. Spero di recuperarlo alla svelta, è un giocatore importante. ... lui sa il rispetto che ho verso di lui e verso tutto il gruppo. Il mio atteggiamento non cambierà su nessuno. Per me il gruppo è più importante di qualsiasi altra cosa".
Siamo sicuri che Delneri vuole vincere qualcosa alla Juventus e per vincere ci sarà bisogno di tutti, Buffon compreso e ricordiamo a tutti che Buffon vale quindici punti a campionato di valor aggiunto, mica bruscolini no?

A chi conviene che la Juventus perda questo valore aggiunto? Sicuramente a qualcuno a cui questo gruppo che vince non piace, qualcuno che vuole destabilizzare l'ambiente e spingere tutti gli uni contro gli altri.

Essendo noi velenosi, ma non "pirla", a questo gioco di sabotaggio non ci stiamo, sappiamo benissimo chi sono i sabotatori, abbiamo nomi e cognomi e sono sempre i soliti. Gli "amicici" del quartierino che nel 2006 hanno "sparato" fango verso l'immagine della Juventus. Ora che la Juventus ha un progetto serio, giovane, credibile e un'unità d'intenti fa paura. Siccome non siamo "pirla" (e lo scriviamo per la terza volta) i nomi non li facciamo ma sappiamo benissimo che il lettore attento le risposte le troverà facilmente, basta andare indietro di quattro anni....

MILAN MILANOVIC: I PERCHE' DEL NO

Nelle scorse settimane avevamo dato quasi per certo il passaggio di Milan Milanovic alla Juventus. Poi in questi giorni un brusco rallentamento e ormai siamo quasi ai titoli di coda. Il serbo quasi sicuramente giocherà nel Palermo. Un grande colpo in prospettiva, alla Kjier per capirci per ruolo, alla Pastore, forse per valore futuro. Zamparini ha detto "Ieri allo stadio era presente Milan Milanovic. Se la trattativa può essere ufficializzata? Si, ma il giocatore sarà disponibile a partire dalla prossima stagione. Sicuramente Milanovic verrà ad allenarsi con noi prima di giugno, ma non sarà utilizzabile".

Allo stadio il giocatore era accompagnato da Silvano Martina: “... c’è un interessamento forte del Palermo....(...) al ragazzo è piaciuto tutto ed è rimasto entusiasta, il Palermo lo vuole quindi…Sicuramente la nostra presenza di ieri al ‘Barbera’ non è casuale e qualcosa si sta muovendo con la società rosanero, anche se non abbiamo ancora preso nessun impegno e non c’è niente di ufficiale non abbiamo fatto ancora niente, anche perché essendo un calciatore extracomunitario la dirigenza adesso non può fare niente. Milanovic è un giocatore che se dovesse venire a Palermo può arrivare soltanto l’anno prossimo, nella nuova stagione....Era nel mirino di tutti i club importanti, lo voleva la Juve, se non fosse stato extracomunitario probabilmente sarebbe andato in uno di questi top club”.

L'ultima frase è emblematica. Perchè la Juventus ha rinunciato a un fortissimo diciannovenne, potenziale campione? Quali sono le ragioni che hanno portato a questa decisione e chi è il giocatore extracomunitario a cui sta puntando la Juventus.

Ci sembra chiaro o meglio "lapalissiano" per usare un termine a noi caro che alla Juventus come giocatore extracomunitario si punti a un top player. E qual'è il top player più top che esiste per i tifosi bianconeri. Ovviamente Edin Dzeko, "always on our mind..". diremmo. In quel caso la rinuncia a Milanovic non sarebbe così dolorosa. E se non entrasse Dzeko c'è anche un'altra opzioncina uruguaiana dal nome Suarez o uno di quei campioncini brasiliani del Santos....da Ganso a Neymar.

Oltre a queste ragioni come mai il Palermo? Probabilmente, ma in questo caso siamo nel campo delle ipotesi più o meno azzardate, ci potrebbe essere un accordo Zamparini-Marotta per una valorizzazione di Milanovic in rosanero in cambio di una prelazione per il futuro. Qui siamo nel campo delle ipotesi, ma il vantaggio della Juventus sul giocatore era fino a un mese fa molto grande.

Ribadiamo per l'ennesima volta come in questo caso la regolina sugli extracomunitari sia stata decisiva, una regola che continuiamo a considerare inconcepibile.

Con la Lazio la Juventus ha schierato: Storari, Sorensen, Chiellini, Bonucci, Grosso, Krasic, Felipe Melo, Aquilani (43’st Sissoko), Marchisio (21’st Pepe), Iaquinta, Quagliarella (25’st Del Piero). All. Del Neri. A disposizione: Manninger, Motta, Legrottaglie, Traore. In totale su 14 giocatori schierati 10 erano italiani e 4 stranieri con una percentuale del 28%, una delle più basse della serie A. Perchè la Juventus è vincolata allo stesso modo nel mercato come società che schierano un 70% di stranieri?

Questa è una domanda imbrarazzante a cui prima o poi qualcuno risponderà...speriamo.

http://www.youtube.com/watch?v=nLhwX4Q0eoc

http://www.youtube.com/watch?v=q4NvB7Krk2o

lunedì 13 dicembre 2010

L'EMOZIONE NON HA VOCE...

Una canzone di Adriano Celentano diceva: "....l'emozione non ha voce e mi manca un po' il respiro se ci sei c'è troppa luce
la mia anima si spande dove musica d'estate...". L'emozione non ha voce e stamattina molti tifosi bianconeri si sono ritrovati senza voce. Sicuramente quelli che erano all'Olimpico, indipendentemente dalla zona occupata la voce l'hanno persa. L'hanno persa nell'esultanza, perchè un gol come quello di ieri sera a 3 secondi dalla fine, con quel tipo di azione, ti toglie il respiro. E ti toglie anche la voce... perchè a forza di esultare e gridare al cielo la tua gioia la voce la perdi. Ma perdere la voce in quel modo, è una gioia. Una gioia sincera e pura come l'animo di Chiellini capitano che vuole rispettare il nostro pronostico e segna. Una vittoria che potrebbe lasciare un'impronta indelebile nella stagione.. Delneri ha detto: "Oggi si è vista la voglia che c'è tra di noi, abbiamo poi festeggiato in modo contenuto ma giusto negli spogliatoi dopo una gara ben giocata da ambo le parti. Per come si è vinto questa partita può dare impulso alla stagione ma il mio giudizio non sarebbe cambiato nemmeno se avessimo fatto 1-1..." .


In un certo senso condividiamo le parole di Delneri. Pensate che noi allo stadio stavamo scrivendo il pezzo post partita, dal titolo: "abbassiamo l'asticella..." nel senso che la Juventus se avesse pareggiato avrebbe potuto dire addio ai sogni scudetto, mentre rimaneva totalmente in corsa per l'obiettivo stagionale, vale a dire la qualificazione in Champions. La vittoria di ieri, invece, rimette tutto in discussione. Purtroppo anche due punti potevano fare la differenza alla fine (memori della scorsa stagione). Per questo, oggi, come ieri sera siamo emozionati. Krasic, ma con lui tutta la squadra ci hanno emozionato e ci hanno tolto la voce. Un'emozione che ci piacerebbe rivivere, magari con meno sofferenza a partire dalla sfida di domenica prossima, ma anche così va benissimo, però non chiamateci al telefono, avremmo difficoltà a parlare...

GOD SAVE KRASIC

Stavamo gia' scrivendo di un'occasione persa.... E poi ecco arrivare nella fredda notte Milos Krasic... Li avevamo invocati ed eccoli. Chiellini l'avevamo nominato e quando uno ti nomina devi rispondere. Giorgio Chiellini ci ha messo tre minuti a rispondere alla chiamata dei tifosi e a insaccare di testa su calcio d'angolo pennellato. Una Juventus partita con il piglio di chi non vuole far scappare il Napoli ma soprattutto il Milan che nel pomeriggio aveva fatto sfracelli. Impressionante l'inizio di Krasic sulla fascia che dopo una prima fuga ne ha concessa una seconda con tiro finale di Quagliarella fuori di poco. Dopo il gol la squadra bianconera ha subito la reazione della Lazio e il pareggio dopo un'uscita in cui Storari e' stato ostacolato al limite del lecito. Poi la reazione con la traversa di Aquilani, il colpo di testa di Bonucci fuori di poco e la magia di Krasic dopo un errato disimpegno laziale. Poi altre occasioni per la fine di un primo tempo in cui la Juventus avrebbe meritato il vantaggio. Nel secondo tempo la squadra e' ripartita con il piglio della squadra che vuole vincere contro una Lazio che pero' e' stata sempre ordinatissima e pungente nelle ripartenze. Tante occasioni potenziali nella seconda frazione non concretizzate per poco, tra rimpalli sfortunati e deviazioni dell'ultimo secondo. Un pareggio che scontentava tutti e che portava la Juventus al quarto gradino e a meno otto dal Milan. Poi a fine partita la magia di Krasic, God save Marotta che lo ha preso e God save Krasic, con lui la Juventus e' da secondo posto....e il sogno continua.

domenica 12 dicembre 2010

SEI STATO NOMINATO

Sei stato nominato....ma non siamo in un "Grande Fratello"... di chi parliamo? Di Giorgio Chiellini. Pechè lo nominiamo? Perchè quest'anno non è ancora entrato nel tabellino dei marcatori in campionato e siccome Giorgio ha sempre segnato dai 3 ai 4 gol in campionato a stagione, ora è arrivato il momento propizio per segnare. A dire il vero, Giorgio di gol ne ha già fatti due in Europa League, ma i tifosi bianconeri vogliono e si aspettano di vedere quanto prima il suo gol in campionato.

La Juventus ha il miglior attacco della serie A: 29 gol in 15 partite, quasi due gol a partita, una media veramente interessante. Questa media è stata garantita grazie ai gol di Quagliarella, ben otto, i quattro a testa di Krasic e Iaquinta, i tre di Del Piero e Pepe, i due di Marchisio e Bonucci e le reti di Aquilani e Felipe Melo oltre a un autogol. Insomma una fabbrica del gol che ha coinvolto ben 9 giocatori diversi. Giocatori che segnano di più in casa (17 gol contro 12). Manca Re Giorgio, appunto.

Scherzosamente potremmo dire che Bonucci, sta in vantaggio 2-0 con Chiellini se consideriamo il campionato e sta vincendo 3-2 se consideriamo le Coppe Europee. Va segnalato che Bonucci ha giocato sempre mentre Chiellini ha avuto un piccolo infortunio che gli ha fatto saltare alcune partite.

Ovviamente siamo a livello di paradossi, tutti sanno che Giorgio in questa Juventus ha ben altri compiti e li sta svolgendo al meglio a livello di gioco difensivo ma anche a livello umano, mostrandosi pronto a diventare una grande bandiera, degno successore dei grandi capitani juventini.

Entro la fine del girone di andata i tifosi si aspettano un suo gol... fosse stasera e utile per battere la Lazio e portarsi al secondo posto, sarebbe ancora meglio, del resto bisogna mantenere la media di 3,5 gol a campionato a stagione.



sabato 11 dicembre 2010

TASTIERA VELENOSA: PRESTO CHE E' TARDI

Presto che è tardi, presto che è tardi..." diceva Bianconiglio nella favola di Alice nel Paese delle Meraviglie. La stessa frase la direbbero oggi come oggi, alcuni tifosi bianconeri che aspettano il responso sull'esposto della società bianconera. A volte a vedere come stanno andando le cose a Napoli e quali sono i tempi nel 2010, rispetto a quelli del 2006, sembra veramente di essere finiti in una favola dominata da una giustizia che vede nella Regina di Cuori il simbolo della legge. Servirebbe un Cappellaio Matto, capace di far saltare il banco e dare quanto prima una risposta. Purtroppo a volte ci si sente come Alice nel Paese delle Meraviglie, che poi meraviglie non sono, sballottati a destra e a manca dagli eventi.

Fortunatamente, ci sono parole come quelle di Andrea Agnelli di ieri, che danno speranza per il futuro su tanti fronti, come quello dei due scudetti che giocatori, dirigenti e tifosi sentono propri in quanto vinti sul campo con fatica, coraggio e ardore. Noi a differenza di altri notiamo come alla Juventus non hanno mai dato i "cartonati", quando si arriva terzi....

Ieri Andrea Agnelli ha detto: "Abbiamo presentato un esposto al presi dente federale Abete. Il quale ha tenuto a precisare che i duecento giorni contati da noi sono diversi dai duecento contati da lui. Veda: tra un po’ diventeranno diversi anche per noi e cominceremo a chiedere spiegazioni... Quanto al processo di Napo li, aspettiamo la conclusione del procedi mento, nel caso in cui verrà accertata la correttezza dell’operato della società consi dereremo eventuali azioni per la riasse gnazione dei titoli...Con l'Inter è giusto punzecchiarsi, sennò che derby d’Italia sarebbe? La riva lità tra Juventus e Inter nasce tanti anni fa".

I tifosi quelle spiegazioni in un certo senso se le sono già date. Quanto è emerso fino ad ora dal Processo di Napoli è a dir poco imbarazzante e sono tanti i tifosi bianconeri che vorrebbero capire chi è questa Regina di Cuori che nel 2006 disse: "Tagliategli la testa". La situazione è comunque chiara e la Juventus non ha nulla da perdere, Se arriveranno dal Processo le risposte che i tifosi si aspettano probabilmente ci troveremo di fronte a un Paese delle Meraviglie bello e buono, in cui probabilmente delle teste cadranno sul serio.

Aspettiamo e vedremo, nel frattempo anche noi continuiamo a "punzecchiare" in nome della rivalità, ma sempre con rispetto, anche se ci piacerebbe vedere qualcuno indossare uno smocking di colore diverso dal bianco messo in passato in quanto quel bianco, bianco non era.

del neri pre juventus lazio



Cortesie per gli ospiti

Dopo il pareggio interno con la Fiorentina avevamo sottolineato come questa Juventus avesse qualche piccola difficoltà in casa, non tanto a livello di gioco quanto a livello di concretizzazione delle occasioni create. Con la Fiorentina Boruc è stato il migliore in campo e la squadra ha creato, purtroppo gli attaccanti non sono stati concreti, come ad esempio a Catania.

In casa i giocatori sembrano mostrare una certe riverenza e cortesia per gli ospiti sia a livello offensivo che difensivo. Tutto questo è corretto anche se bisogna notare a dir la verità che l'attacco è stato più prolifico in casa (17 gol contro 12).

Per puntare al secondo posto la Juventus dovrà sfatare il tabù squadre medio alte: Fiorentina, Sampdoria e Roma hanno infatti pareggiato a Torino, il Palermo ha vinto. Da notare come però i punti persi con la Sampdoria e Palermo siano diversi da quelli persi contro Roma e Fiorentina. La partita persa con i rosanero è stata frutto di errori difensivi, quelle pareggiate con Fiorentina e Roma di episodi sfortunati come la deviazione di Motta e il braccio galeotto fuori tempo massimo di Pepe.

Contro la miglior Lazio ci vorrà la miglior Juventus. Ci vorrà il miglior Krasic dopo la prestazione maiuscola di Genova e quelle a luci ed ombre delle partite con Fiorentina e Catania. Insomma, una Juventus che non può mostrare più il lato gentile. Questa signora non può essere "troppo cortese" con i suoi ospiti, perchè dopo tre giorni gli ospiti "non sono più graditi" e dopo due pareggi interni, bisogna tornare alla vittoria.

JUVENTUS-LAZIO ULTIME DAI CAMPI

giovedì 9 dicembre 2010

NEWS DA VINOVO

TRIPLETE? SI MA NON D'ORO

Come tutti sanno, nessun giocatore dell'Inter vincerà il pallone d'oro. Scelta giusta? Scelta sbagliata? Se andassimo a vedere i criteri di assegnazione degli ultimi anni, forse gli interisti che si stanno lamentando in lungo e in largo avrebbero ragione. Generalmente il pallone d'oro lo vince chi porta a casa i trofei più prestigiosi e c'è da dire che quest'anno l'Inter è riuscita a vincere la Champions. Tuttavia, da velenosetti, come siamo, dobbiamo dire, che secondo quelli che precedeno Snejider in classifica non sono proprio gli ultimi arrivati ma giocatori che sicuramente possono avere lo stesso valore del nerazzurro, se non un valore superiore. Snejider ha trascinato l'Olanda fino alla finale e l'Inter alla conquista del massimo trofeo, ma tutti hanno anche negli occhi le prodezze di Xavi e Iniesta dell'anno scorso e di ieri (5-0 al Real... che storia!!!!). Eh si fino a ieri... perchè forse a differenza di Snejider i tre blaugrana non si sono fermati al mondiale ma hanno continuato a correre e stupire e lo stanno facendo anche adesso.

Il nerazzurro e i nerazzurri sembrano, invece, essersi fermati a quella finale con il Bayern e da li raggiunto un apice o se preferite una vetta hanno deciso di scendere piano piano fino a livelli normali (in campionato) e deludenti in Champions (la sconfitta di Brema rimane una macchia....visto che poteva finire pure 5-0).

Ci sembra strano, che qualcuno invochi allo scandalo, la delusione la capiamo ma lo scandalo no. Qualcuno ha parlato di lezione di calcio in semifinale di Champions League anche al Barcellona. Io mi chiedo come si possa dire una cosa del genere. Forse la lezione di calcio ci sarà stata in finale al Bayern (privo di Ribery...ricordiamolo) o al Chelsea allo Stamford Bridge, ma parlare di lezione di calcio al Barcellona dopo quella partita sulle barricate al Camp Nou o quei 20 minuti finali a San Siro, ci sembra un pochino esagerato.

A noi la valutazione del Pallone d'Oro e del Fifa World Player ci sembra giusta. Chi non considera Messi il migliore al mondo? Chi non premierebbe Iniesta dopo il gol Mondiale? Nella vostra squadra vorreste Xavi o Snejider? Sono tre semplici domande, che però sintetizzano bene un pensiero. Almeno il nostro è che Snejieder è fantastico ma secondo noi, paga qualcosa, in termini di rendimento da settembre che lo pone un gradino sotto ai tre. Inoltre tra chi si scandalizza per un eventuale premio spagnolo magari c'è chi voleva assolutamente un premio per Fabio Cannavaro dopo il Mondiale 2006. Ci sembra anche un giusto riconoscimento per la Spagna che ha giocato un mondiale di alto profilo. Lo stesso vale per Del Bosque, del resto un mondiale per una Spagna, vale più di un Triplete, anche se pensiamo che potrebbero rimanere due imprese uniche nella storia...Mourinho permettendo.

mercoledì 8 dicembre 2010

QUESTO SCAMBIO NON S'HA DA FARE

Questo matrimonio non s'ha da fare, dicevano i Bravi a Don Abbondio nei Promessi Sposi, la stessa frase potrebbero ripetarla alcuni sostenitori della Juventus o lo stesso Amauri su un ipotetico scambio di maglie sull'asse direzione Firenze-Torino.

Anche ieri molti media hanno rilanciato questa ipotesi di scambio Gilardino-Amauri. Un'ipotesi a nostro avviso, possibile, ma forse azzardata per diverse ragioni. E' chiaro che Gilardino a Torino ci verrebbe di corsa. A Firenze si trova bene ma da piemontese di Biella e da piccolo tifoso bianconero, potrebbe essere tentato dalle sirene bianconere.
Dal lato opposto l'attaccante brasiliano, naturalizzato italiano, non dovrebbe essere troppo felice di andare a Firenze. Indipendentemente dagli obiettivi e le ambizioni che la Fiorentina possa avere ci pare difficile che Amauri voglia decurtarsi l'ingaggio e contemporaneamente ci sembra difficile che la Fiorentina possa garantirgli i 3,8 milioni che percepisce a Torino.

Per questi motivi ci sembra tutto molto difficile. La pista giusta per Amauri ci sembra più quella verso Milano, sponda rossonera o verso l'Inghilterra, a meno che non arrivino sorprendenti offerte dalla Germania.

Le preferenze dei tifosi bianconeri rimangono tuttavia altre, Gilardino piace, ma piace di più, come detto Edinz Dzeko, per ragioni puramente anagrafiche e non solo...

manca qualcosa...

Se andiamo a vedere quanto avevamo scritto a fine mercato ad agosto, avevamo indicato come a questa Juventus mancasse il bomber da venti gol a stagione, mancasse un esterno di destra e che gli arrivi di Traoré e Rinaudo non fossero, secondo noi dei giocatori che potevano far fare alla Juventus il salto di qualità.

Oggi come oggi, dopo quasi tre mesi e mezzo e in vista del mercato di gennaio possiamo fare delle valutazioni un pò più fondate e delle considerazioni su quanto serva a questa squadra per fare il "famoso" salto..

Sicuramente ci sono giocatori che hanno reso secondo le aspettative, come Aquilani e Krasic. Ci sono poi giocatori andati oltre le previsioni come Quagliarella e Pepe e infine chi ha reso un pochino di meno come Motta e soprattutto Martinez.

In vista dei prossimi rientri diventa fondamentale capire dove può andare questa Juventus e dove deve andare a parare per fare il salto di qualità.Di una cosa siamo sicuri, non servono mezzi giocatori, se si deve prendere qualcuno, meglio concentrarsi su qualcuno veramente in grado di dare qualcosa di più di chi c'è già. Secondo noi mancano esattamente quelle cose che mancavano a settembre. Sulla corsia di destra manca un giocatore che possa fare la differenza. Non chiediamo un giocatore alla Bale, ma un giocatore alla Van der Wiel, forse potrebbe andare bene. Manca poi un quarto centrale di livello, che possa subentrare qualora a Bonucci e Chiellini venisse un raffreddore. Infine manca una punta che possa supportare da qui alla fine della stagione l'attacco con almeno 5/6 gol nel girone di ritorno. Qui la domanda è una e facilissima, Amauri è in grado di fare almeno 6 gol entro la fine stagione? Se pensate che sia in grado allora non serve nessuno, in caso contrario...allora e' meglio cominciare a muoversi perché sara' fondamentale mantenere la stessa prolificità offensiva anche nel girone di ritorno.

NOMI DA JUVE?

Sentiamo parlare in questi giorni di diversi giocatori per la fascia destra bianconera. Sicuramente è una fascia che richiedeva un rinforzo ad agosto e forse lo richiede anche oggi. Grygera, Motta e Sorensen si sono alternati. Il danese ha convinto ma forse e' troppo acerbo. Motta paga qualche indecisione di troppo e Grygera l'infortunio. Trai nomi piu' gettonati il terzino destro del Liverpool Glen Johnson. Roy Hodgson non vuole più vederlo e il laterale inglese sarebbe di fatto sul mercato per gennaio. Il giocatore e' sicuramente forte ma ha grandi guai fisici e un carattere particolare. Inoltre il prezzo del giocatore non e' di saldo e si aggira sui 6/7 milioni. Troppe incognite? Altro nome caldo è quello di Gregory Van der Wiel, ventiduenne di Amsterdam. Per il ruolo di esterno ci piace molto e lo riteniamo perfetto per le sue doti di corsa offensive, ma anche per le qualità difensive e infine per eta' (22) e margini di miglioramento. Il prezzo oscilla tra i 10 e i 12 milioni. C'e poi un nome nuovo che ritorna da Londra, quello di Emmanuel Ebouè, terzino destro di 27 anni che e' di casa all'Arsenal e in scadenza di contratto nel 2011. Potrebbe lasciare per qualche milione di euro Londra e trasferirsi a Torino. Su di lui anche Fiorentina e Roma, ma i buoni rapporti, confermati dall'affare Traoré potrebbero aver aperto un canale preferenziale. Se poi si volesse rimanere in Italia sono due i nomi da fare: il primo ci riporta indietro nel tempo, a Mattia Cassani, che sta dimostrando in Sicilia che lui oltre alle giovanili nella Juventus, a Torino ci potrebbe giocare. Oltre a lui, infine , Camillo Zuniga, del Napoli, vecchio pallino bianconero da quando stava a Siena. Un giocatore bravo ma forse troppo discontinuo che nella fase difensiva ha forse qualche lacuna di troppo.

Di tutti i giocatori accostati, ci sembra, che solo Cassani e Van der Wiel possano essere effettivamente giocatori da Juventus, anche se non sappiamo quantificare al momento il valore aggiunto che potrebbero dare alla squadra attuale. In ogni caso avendo già Motta e Grygera non infortunati, se acquisto ci deve essere, deve assolutamente essere qualcuno di valore maggiore, in caso contrario conviene rimanere così.

SOLDI NEL PORCELLINO?

Marotta ha sempre parlato in queste settimane di "invenzioni" e in un certo senso di coniglio da tirar fuori dal cilindro. Noi preferiamo parlare più che di coniglio di porcellino da riempire e poi da rompere per poter fare qualche acquisto interessante.

Di ieri la notizia che due giocatori potrebbero entrare nel porcellino direttamente a gennaio. Due giocatori protagonisti nelle ultime stagioni, che tuttavia per ragioni diverse quest'anno non sono entrati in pieno nei meccanismi di mister Delneri. Stiamo parlando di Momo Sissoko e Alexander Manninger.

Il primo è richiestissimo all'estero. Dopo le stagioni da indispensabile con Ranieri, il maliano ha passato un periodo di alti e bassi e ora sembra finito tra le seconde linee. Marchisio, Aquilani e Felipe Melo sono le prime scelte come centrali e Momo solamente il quarto. Ecco quindi che si sono fatte sotto in quattro: Aston Villa, Zenit , Schalke 04 , Fenerbahce e Genoa. Il maliano preferirebbe la pista estera. Diverse le opzioni: con lo Schalke non c'è da escludere uno scambio con Huntelaar, con le altre squadre un pagamento cash sui 12/13 milioni. Tra queste favorite la pista inglese e quella russa l'unica che può garantire ingaggi interessanti.

Passando a Manninger l'austriaco è sulla via della partenza. Con il ritorno di Buffon e senza la Europa League l'austriaco non avrebbe praticamente chance di scendere in campo. Probabile che Marotta cerchi di recuperare un paio di milioni. Le opzioni sono diverse: sempre il Genoa, alle prese con la grana Edoardo o qualche pista inglese o infine il ritorno in Austria. Le soluzioni non mancano per un giocatore molto apprezzato dal pubblico ma che è troppo bravo per essere un terzo portiere, un lusso che nemmeno la Juventus può permettersi.

lunedì 6 dicembre 2010

TASTIERA VELENOSA: CI RISIAMO CON LA DISEGUAGLIANZA


Ieri, provocatoriamente avevamo parlato dell'episodio dell'intervento di Nesta su Caracciolo, chiedendoci se i media ne avrebbero parlato. Ovviamente il velo dell'omertà è calato, ma non avevamo alcun dubbio. Alcuni tifosi si sono lamentati della cosa, sottolineando come il Milan, aveva dominato e quindi parlare di episodi arbitrali era totalmente fuori luogo e pure di cattivo gusto. Purtroppo non è stato capito il senso del nostro intervento, come spesso accade veniamo accusati di essere di parte, ma almeno chi ci legge sa cosa legge, mentre spesso accade che media nazionali si fingano super partes e poi hanno sotto casacchine di vari colori, tutte eccetto quella bianconera. Evidenziando l'episodio di Nesta, non si voleva mettere in discussione la vittoria rossonera, apparsa netta, quanto piuttosto altro. Quando la Juventus vince 4-0, come a Udine o con il Lecce, si tende sempre a evidenziare l'episodietto, il cavillo, l'aiutino. Quando invece, la cosa accade ad altri, il tutto passa in cavalleria. Lo stesso, possiamo registrarlo per ieri sera. Ieri sera la Juventus ha fatto un gol buono di trenta centimetri. E' incredibile, per non dire altro, come l'episodio sia stato paragonato all'intervento di Sorensen su Morimoto, lasciando stesso spazio alle due azioni e in alcuni media lasciando più attenzione a quest'intervento. Infine, alcuni hanno sostenuto anche che l'intervento di Quagliarella su Biagianti sul terzo gol fosse irregolare. Commovente poi come alcuni dopo aver sostenuto questo si sono permessi di sorridere e fare i complimenti allo stesso Quagliarella senza ribadire quanto detto poco prima. Insomma, il trattamento media continua a essere veramente bizzarro. A noi rimane ancora misterioso come in Juventus- Roma, una punizione contestata possa essere battuta oltre il tempo regolamentare e presa col braccio in salto e voltato da Pepe possa causare un rigore decisivo, mentre 7 giorni prima il tutto sia passato come l'acqua sotto i ponti. Alcuni ci hanno poi evidenziato come in Chievo-Roma la mano del romanista che stoppa il cross in area di un veronese venga giudicato involontario mentre l'intervento di Rossi in Sampdoria-Bari sia volontario.

Qualcuno dovrebbe sentirsi in colpa, chissà come mai sono sempre gli stessi che parlano ancora di Calciopoli e di grandi aiuti nel passato bianconero....e non si accorgono che oggi succedono errori proprio come allora.

Ecco il commento del corriere dello sport: Sull’1-0, forti sospet­ti in area del Milan per un contrasto Nesta-Carac­ciolo: il difensore rossonero colpisce il giocatore (nelle parti intime...) e, sembra, entrambi il pallo­ne; l’intervento è molto irruente, l’arbitro avrebbe potuto fischiare il calcio di rigore.

DOMINO BIANCONERO...

Ieri abbiamo letto dell'ultimatum del Real al Wolfsburg per l'acquisto di Dzeko: il famoso, "o arrivi a gennaio o mai più", con gli spagnoli più che mai convinti a trovare un sostituto di Higuain dopo l'infortunio per ernia del disco della punta argentina. 25 milioni di euro per convincere i tedeschi. Oggi, sembra che i tedeschi non siano per nulla attratti da tale proposta e anche abbastanza seccati. Dzeko non sta brillando e negli ultimi mesi appare sempre più distratto e ha anche sbagliato un rigore contro il Werder Brema. Tuttavia i gol in quindici presenze sono 8 e se un giocatore nel suo momento peggiore segna 8 gol, bhe allora è un giocatore da prendere al volo.

Quale sarebbe, quindi la strategia corretta? Primo risparmiare soldi per giugno (quando si dovrà fare l'offensiva), secondo: cedere qualcuno a gennaio e risparmiare qualcosa.

Per entrambi i passi ci sembra sensato non investire grandi cifre per gennaio per attaccanti, ma lavorare di ingegno. Per fare questo la strategia potrebbe essere quella di agevolare il trasferimento di qualche giocatore apprezzato dal Real Madrid per calmare le loro pretese su Dzeko.

Di chi stiamo parlando? Di Amauri. Ieri Quagliarella e Del Piero hanno parlato di Amauri come il grande acquisto di gennaio. Siamo in tanti a pensare che Amauri possa e debba essere un valore aggiunto, ma rimane, una grande incertezza per un giocatore che ormai da due anni a questa parte stenta parecchio. Per questo motivo, considerando che l'apporto in questo campionato è stato nullo, non ci sembrerebbe un azzardo se la Juventus a gennaio lo cedesse e acquistasse qualcuno più giovane e meno caro. Praticamente 10/12 milioni dal Real, un grande risparmio di ingaggio e tutto fieno in cascina per prendere qualche attaccante giovane per gennaio e poi sferrare l'offensiva a Dzeko a giugno.

Per gennaio con i 3 milioni di ingaggio risparmiati di potrebbe puntare a qualche punta giovane di valore. I nomi sono tanti, da Matri a Maxi Lopez fino a Pazzini. Tutti questi hanno valutazioni a crescere dai 10 milioni di Matri ai 12 di Maxi Lopez fino ai 18/20 di Pazzini. Noi pensiamo che questa Juventus dovrebbe economizzare magari puntando come sta facendo il Napoli a Gonzalez del Novara (un pallino di molti che ci scrivono in redazione) e sfruttare le risorse a giugno. Un investimento che potrebbe aggirarsi sui 5/6 milioni e qualche giovane, potrebbe bastare.

Un domino del tipo Amauri al Real e Dzeko alla Juventus a giugno probabilmente non dispiacerebbe alla maggioranza dei tifosi, per gennaio a questa squadra non serve molto in avanti, basta qualcuno che segni e noi ricordando i giocatori alla Ravanelli e Schillaci la nostra preferenza l'abbiamo già espressa.

IL RIGORE SBAGLIATO DA DZEKO
http://www.youtube.com/watch?v=rn-pXSHprKI

domenica 5 dicembre 2010

CATANIA-JUVENTUS



I 3X2 VALGONO SOLO AL SUPERMERCATO

Stavamo per scrivere una frase politica del tipo : "più occhiali per tutti", perchè non si capisce come mai un guardalinee non riesca a vedere un pallone dentro di quel tipo (30 centimetri). O meglio, lo capiamo, perchè in passato la Juventus beneficiò di errori simili a favore, tipo il gol di Bianconi con l'Empoli. Ecco come allora, anche in questo caso un grave errore. Poi dopo il gol di Quagliarella abbiamo capito che a Catania era in atto una promozione 3x2 dedicata a Quagliarella, dove devi farne tre per averne buoni due, quindi tutto ci è apparso più chiaro. Sono cose che ti lasciano basito, soprattutto quando si vede che altre squadre sono trattate con i guanti di velluto.

Una Juventus che ha iniziato timidamente contro un Catania ben messo in campo, forte, insidioso che ha creato buone occasioni sulla corsia di destra bianconera dove Sorensen ha giocato benino ma aveva chiaramente un passo diverso rispetto a Martinho. Una Juventus apparsa un pò troppo leziosa in alcune giocate e che ha chiaramente un problema terzino a sinistra perchè Grosso in occasione del gol di Catania ha mostrato una carenza eccessiva, con un intervento troppo goffo. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta Grosso ha chiuso bene, Sorensen ha bloccato Martinho e Quagliarella ha calato l'asso dalla manica.

Insomma, una Juventus pronta ad affrontare, sciopero permettendo la gara vera da tre per due, perchè con i prossimi tre punti si può arrivare al secondo posto. Quelli sono i tre per due che piacciono ai tifosi bianconeri, non la promozione a cui è stato sottoposto oggi Quagliarella.