Seguimi su Twitter

tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

mercoledì 27 marzo 2013

SOGNO IM-POSSIBILE: IBRA

Il balletto delle punte finisce oggi. Ultimo nome, il quarto, forse il più suggestivo, forse il più difficile, forse quello che creerebbe la maggiore attenzione e discussione tra quelli indicati nel sogno im-possibile bianconero. PERCHE' SI "JE DETESTE LA FRANCE": Ibrahimovic vuole assolutamente fuggire dalla Francia. A Parigi non ha trovato il feeling giusto con l'ambiente. La città gli piace, il campionato meno, poca tensione, poco interesse forse e una situazione che non decolla. Fosse dipeso da lui non avrebbe mai lasciato l'Italia. VENDETTA, TREMENDA VENDETTA: tanta voglia di tornare in Italia e dimostrare a chi l'ha allontanato per ragioni di budget che si è sbagliato. Ibrahimovic è orgoglioso e per battere il Milan farebbe di tutto, allo Juventus lo sanno e seguono con attenzione. L'AFFARISTA RAIOLA: Raiola sta piano piano rientrando in sintonia con la Juventus. Dopo i grandi affari Nedved-Ibrahimovic il grande gelo. Ora il freddo polare sta scomparendo. Lo stesso Pavel Nedved ha detto: "Chi non vorrebbe un giocatore come Ibrahimovic? Non nascondo che mi piacerebbe farlo tornare alla Juve". Parole che non sono una conferma, ma sicuramente un'apertura. Ovvio che Ibrahimovic dovrà metterci del suo spalmando i 12 milioni per due anni in tre stagioni e rinunciare a qualcosa, ma chissà a volte se sei "molto ricco" e Ibrahimovic lo è, la felicità conta di più. Va detto che anche a Conte piace Ibra, le parole su Gulliver dell'anno scorso sono un'ammissione. PERCHE' NO INGAGGIO MOSTRUOSO: 12 milioni all'anno sono 24 circa lordi per 3 anni sono 72, forse nemmeno se arrivasse gratis la Juventus si potrebbe permettere il giocatore. SACRIFICIO: un giocatore che si dimezza o quasi l'ingaggio? Difficile da pensare. ADATTABILITA': Ibrahimovic viene descritto da tutti come un accentratore di gioco, una punta abile ad attrarre su di se la difesa. Un campionissimo che però, in un certo senso, suona più per lui che per la squadra. Come si concorda questo con il gioco di Conte? La domanda resta aperta. @pavanmassimo

SOGNO IM-POSSIBILE: JOVETIC


Il balletto delle punte continua, come il nostro viaggio. Dopo Suarez, analizzato ieri, si sposta di città e campionato. Meta italiana, direzione Firenze, un nome e un cognome: Stevan Jovetic.

PERCHE' SI
PROSPETTIVE DI CRESCITA: A Torino Jovetic piace, da tanto anche. Serietà, affidabilità, un ingaggio nei parametri lo rendono appetibile. Classe nell'uno contro uno, velocità, abilità realizzativa. Unico difetto la propensione agli infortuni e quel sua prendersi, a volte, dei periodi di pausa. Conte lo stima molto, perchè è ancora giovane ed affamato. Lo potrebbe plasmare e rendere funzionale al progetto bianconero. Dopo Vucinic vorrebbe un altro "dolce" del Montenegro.
VOGLIA DI RESTARE IN ITALIA: Jovetic non ha mai negato che vorrebbe rimanere in Italia, paese che ama, vicino a casa sua e che ormai è diventata una seconda casa. Le sue parole di dicembre erano un chiaro messaggio: "Adesso penso solo al presente. A Firenze sto bene, voglio vincere qualcosa con questa maglia. A giugno poi ne parleremo, ma se dovessi cambiare squadra mi piacerebbe rimanere in Italia. Chi emerge qui può giocare in tutto il mondo."
MANAGER: gli agenti di Jovetic sono molto bravi. Vogliono, giustamente, massimizzare l'ingaggio del loro assistito e sanno benissimo quelli che sono i parametri del mondo viola, troppo bassi per le potenzialità dello Jo-Jo che hanno tra le mani. Ramadani pochi giorni fa ha rilasciato alcune dichiarazioni a 'La Gazzetta dello Sport': "Non voglio più passare come il manager cattivo, che non risponde alle telefonate dei dirigenti della Fiorentina. Semplicemente non ho ancora ricevuto chiamate, altrimenti avrei risposto ben volentieri. Sono disponibile a parlare. Come ha sempre detto la società, ci siederemo e decideremo il futuro di Stevan, anche secondo quelli che sono i suoi desideri. Basta parlare di nuovi incontri e nuove clausole, per noi e per i nostri legali vale quella che c'è già. La Juventus? E' una possibilità, come tutte le altre". Discorso chiaro ed aperto,  tra Torino e Firenze ci sono 318 km. 
PERCHE' NO
MAI A TORINO: L'ostacolo principale che separa Jovetic dalla Juventus sono le parole del presidente viola. Della Valle ha detto che si deciderà a fine maggio/giugno ma il suo desiderio sarebbe quello di vederlo ovunque ma non a Torino. Postumi dell'affare Berbatov e non solo, oltre che a quella frase: "Lasciate ogni speranza voi che entrate...", considerata offensiva in un servizio bianconero.
CLAUSOLA CRESCENTE: la Fiorentina vorrebbe inserire la famosa clausola che oggi non c'è che aumenta man mano che passano i giorni. Da 30 fino ad almeno 40 milioni di euro. Una cifra che già da sola sembra sufficiente a indirizzare Jovetic verso l’estero con il City in pole. 
PERICOLO CHAMPIONS: ultimo potenziale problema e' la qualificazione Champions della Fiorentina. Se avvenisse Jovetic non partirebbe perché resterebbe come alfiere delle speranze europee e francamente come dargli torto?
Ad oggi, quindi, la pista Jovetic è percorreribile, ma l'idea è che sia una pista estremamente costosa. Della Valle lo cederà alla Juventus solo in cambio di tanti soldi o contropartite adeguate, proprio per questo al momento è più no che si, a meno che i bianconeri non decidano di aprire i cordoni della borsa, cosa al momento poco probabile.

SOGNO IM-POSSIBILE: SANCHEZ


Il balletto delle punte continua, passando dopo l'Inghilterra e l'Italia in Spagna, casa Barcellona, dove Messi, Villa, Pedro spingono Sanchez lontano... è proprio il Nino Maravilla, il terzo sogno im-possibile bianconero. 


PERCHE' SI
AMORE PER L'ITALIA: Sanchez ha giocato ad Udine dal 2008 al 2011 e ama moltissimo l'Italia. Il suo desiderio è quello di ripartire da dove era iniziata la sua ascesa, conosceil campionato non avrebbe problemi di adattamento. Al momento non c'è alcuno accordo con nessuno, sia per rimanere in Spagna, che per emigrare. 
OCCASIONE: Due estati fa il Barcellona pagò Sanchez all'Udinese 37 milioni di euro. Le contendenti italiane non offiranno mai quella cifra e nemmeno la metà cash. Si pensa ad una soluzione simile a quella che ottenne il Milan con Zlatan Ibrahimovic. Vale a dire ottenere il cileno in prestito con un pagamento dilazionato in più stagioni,  20 milioni di euro in 4 anni l'obiettivo.
PROCURATORE AMICO: Fernando Felicevich è un cognome amico. Il motivo? Semplice, Arturo Vidal, il grande affare dal Leverkusen ottenuto senza spendere troppo.  La coppia Marotta-Paratici si trova molto bene con il procuratore e ha un rapporto di estrema fiducia che potrebbe, quindi favorire l'arrivo di Alexis Sanchez. Già l'anno scorso i primi approcci, quest'anno si potrebbe assistere a un "remake".
PERCHE' NO
SOLO CONTROPIEDISTA E PERICOLO TATTICO?: Premettiamo che tecnicamente Sanchez non si discute. Bravissimo nell'uno contro uno, bravo a saltare l'uomo. I dubbi rimangono sotto due aspetti. Il primo è che sia più un giocatore adatto agli spazi larghi che a quelli stretti. Il mezzo flop a Barcellona confermerebbe questa tesi. Il Barcellona gioca più o meno come la Juventus (grande possesso palla e scambi stretti) e Sanchez non si è trovato. Ottime le doti da contropiedista; per quale gioco sarebbe adatto il cileno? Mazzarri, la risposta.Secondo aspetto è quello realizzativo. A Udine Sanchez ha segnato 20 gol in 97 partite, a Barcellona 14 in 44, non proprio un top scorer. 
CONCORRENZA ITALICA: la concorrenza per Sanchez rimane alta. L'Inter, qualora dovesse prendere come allenatore Mazzarri cercherà in tutti i modi di arrivare al cileno. Altre squadre sono sul giocatore, prime tra tutte il Napoli per sopperire alla possibile partenza di Cavani. Soprattutto i partenopei potrebbero avere la giusta liquidità.
Sbilanciandoci, possiamo dire che Sanchez tra tutti i giocatori è quello più semplice da prendere, unica condizione è quella di convincere il Barcellona al pagamento dilazionato.
@pavanmassimo

SOGNO IM - POSSIBILE: SUAREZ


Il balletto delle punte inizierà a breve, quello delle voci è già inziiato. In questa settimana di pausa faremo un rapido quadro della situazione sui nomi "caldi" per la prossima stagione.  Il primo nome della lista è quello che forse piace di più ai tifosi, quel Luis Suarez che a Liverpool è ormai stella, nell'Uruguay fa magie e all'Ajax ha preso l'eredità di Ibrahimovic e Huntelaar.


PERCHE' SI
LIVELLO TATTICO: è il giocatore perfetto. Bravo nello stretto, nel dribbling, nel tiro e gradito a mister Conte. Veloce e soprattutto capace di svariare su tutto l'arco d'attacco. La sua esperienza poi in Inghilterra ma anche in Olanda gli permette di essere un giocatore che si adatta facilmente ad ogni ambito e paese. Le sue recenti prestazioni hanno alzato il costo, visto che ha segnato 29 gol in 39 partite stagionali, di cui 22 in campionato.
FUTURO AL LIVERPOOL: il Liverpool al momento è settimo in campionato a nove punti dal Tottenham che occupa l'ultimo posto utile per la Champions. E' lecito ipotizzare che il giocatore chieda di essere ceduto o che il Liverpool lo metta sul mercato, anche se ha recentemente affermato: "Sono estremamente felice di essere al Liverpool, mi piacerebbe fare per questo club quello che hanno fatto leggende come Gerrard e Carragher".  La Juventus si inserirebbe in queste possibili crepe, Suarez può rinunciare per un altro anno alla Champions?
INGAGGIO: l'ingaggio di Suarez al momento è vicino ai cinque milioni di euro l'anno con un contratto lunghissimo rinnovato l'anno scorso (2018), la Juventus ha tutte le carte in regola per offrire un aumento legato a premi e bonus. A dire il vero il Liverpool vuole addirittura adeguare il contratto, ma vista la situazione economica non è da escludere la cessione.
PERCHE' NO
MANAGER: I manager sono uno dei principali ostacoli alla trattativa. Da una parte l'allenatore-manager del Liverpool. Brendan Rodgers lo ritiene un elemento fondamentale del progetto. Dall'altra il vero manager, alias procuratore, lo potrebbe portare alla corte del fratello. Il Bayern non ha fatto mistero di essere interessato al talento uruguaiano, l'ideale per il gioco tutto fantasia di Guardiola. Suarez sarebbe il Messi del Bayern. Tutto sarebbe facilitato dal fatto che l'agente del calciatore è Pere Guardiola, fratello di Pep prossimo tecnico del Bayern.
CONCORRENZA E COSTO CARTELLINO: non solo l'aspetto dei rapporti internazionali rende difficile l'arrivo di Suarez a Torino. Almeno altri due elementi molto forti rendono la trattativa a livello di "mission impossible". Il primo fattore è rappresentato dalla concorrenza internazionale. Sul giocatori ci sono Chelsea, Manchester City, Barcellona e appunto, come detto, Bayern Monaco. Il meglio dell'Europa, mete desiderabili che possono offrire a livello di ingaggio molto di più dei bianconeri. Il secondo punto riguarda il cartellino. Ipotizzabile ma non sicuro che il Liverpool possa preferire a parità di offerta la vendita di Suarez all'estero. La Juventus tornerebbe a quel punto in gioco, ma come detto ci sarebbero le squadre spagnole e tedesche (Bayern in testa), che possono arrivaare anche a 40 milioni per il cartellino. I bianconeri possono offrire 20-25, 30 al massimo con contropartite tecniche, troppo poco, ad oggi, per essere in vantaggio.
Tutti questi fattori ci dimostrano come la trattativa Suarez sia veramente complicata, ad oggi il futuro di Suarez non è vicino all'Italia, la missione è più impossibile che mai.
@pavanmassimo

LA CONSACRAZIONE PASSA DALL'EUROPA!


Un giorno quando ci chiederanno di Antonio Conte giocatore, apriremo un libro o forse un ipad o altro e mostreremo la sua esultanza con l'Olympiakos per descrivere le emozioni che era capace di trasmettere e di provare con la maglia bianconera. 
Se ci chiederanno le emozioni del Conte allenatore, al momento potremmo aprire pagine di esempi, dal primo allenamento a Bardonecchia, alla prima in serie A con il Parma o a quella tribuna alla prima di Champions a Stamford Bridge, passando per la notte di Trieste e la festa con l'Atalanta. Pagine di un libro aperto con tanti foglio bianchi, come quelli da scrivere, perchè la storia di Antonio Conte allenatore, a Torino, è solo al secondo capitolo, il capitolo della conferma dopo il primo, quella della rinascita. Il progetto è nato, sta crescendo. In tanti si ricordano i gradini da salire, questa Juventus li sta salendo velocemente.
Ieri Gigi Buffon, uno che ha conosciuto tutti i mostri sacri come Lippi e Capello alla Juve e Trapattoni in nazionale, ha dato il suo giudizio sul mister: "Per quel che riguarda il mister, non temo nulla, nel senso che è una persona talmente decisa in tutte le cose che fa, in tutte le cose che dici, e come le fa soprattutto, mettendoci corpo, anima e tutto il sentimento possibile e immaginabile, credo che alla fine, finchè lui non riterrà concluso il progetto sportivo con la Juve, non penso che possa prendere in considerazione altri tipi di alternative. Per quanto riguarda la sfida con il Bayern, sì, un pochino di Italia-Germania lo ricorda, in quanto a protagonisti. Però insomma, ci sono anche tanti altri che in quella semifinale non erano presenti. Per quel che riguarda i meriti, le fortune o le sfortune, partendo con la base con cui è partito nella Juve, posso dire che le sue conoscenze, il suo linguaggio calcistico, lo ritengo universale, per cui qualsiasi tipo di giocatore possa avere, riuscirà sempre a far dar loro il massimo, perchè poi tra le qualità che ha, quella motivazionale non è tra le ultime. Se uno come il nostro allenatore non è stato considerato tra i dieci allenatori più bravi, ciò mi sorprende molto perchè alla fine dopo 18 anni di calcio posso dire di aver avuto sempre il top degli allenatori e lui sicuramente se non è il primo, è il secondo, ma più probabilmente il primo di quelli che ho avuto come bravo. Sicuramente tra gli allenatori che vedo in Europa, che sono molto preparati, io sono sicuramente di averne uno a Torino che non è sicuramente inferiore a loro. E di questo ne sono certo".
Se non teme nulla Buffon, sicuramente non temono nulla i tifosi. Del resto Conte sa benissimo che il suo progetto è all'inizio e che lui nella storia della Juventus vuole rimanerci da grandissimo protagonista. Ora è al top, ma per entrare nella galleria degli immortali sa anche lui che dovrà cercare di vincere quella coppa dalle grandi orecchie, vinta ad oggi solo da Trapattoni e Lippi.
La graduatoria dei titoli parla chiaro, al vertice ci sono Trapattoni e Lippi, vicinissimi in classifica, Conte a fine anno potrebbe già staccare due leggende come Capello e Zoff, fermi a quota due e cercare di avvinarsi a Carcano a quota quattro e poi chissà, se ci fosse il miracolo Champions... ma quella è un'altra storia, quella di oggi, si chiama progetto Conte, un progetto vivo più che mai.
Titoli vinti dagli allenatori bianconeri
Giovanni Trapattoni 14
Marcello Lippi  13
Carlo Carcano 4
Renato Cesarini   3
Fabio Capello 2
Antonio Conte 2
Dino Zoff  2
Heriberto Herrera  2
Čestmír Vycpálek 2
Jenő Károly 1
Carlo Bigatto e Benedetto Gola1        
Virginio Rosetta  1
Giovanni Ferrari e Luis Monti 1
Jesse Carver 1        
György Sárosi 1        
Ljubiša Broćić 1        
Teobaldo Depetrini  1        
Carlo Parola 1        
Carlo Ancelotti    1
Didier Deschamps e Giancarlo Corradini 1 

ECCO CHI STENDE IL TAPPETO ROSSO QUANDO ARRIVA LA JUVE!


La Juventus viene accolta da pietre e sassi dal pubblico avversario? Noi problem, c'è chi invece le stende un tappeto rosso con fiori annessi. Chi sono? I cassieri delle formazioni che accolgono la Juventus in trasferta. Abbiamo analizzato le presenze negli stadi in cui gioca la Juventus e dati alla mano possiamo dire che in dodici trasferte su quindici finora giocate la Juventus è stata la squadra che ha portato allo stadio il maggior numero di pubblico. Solo tre i casi la Juventus viene superata, anche se di poco da altre formazioni. La Juventus risulta battuta solo tre volte: una dall'Inter a Verona con il Chievo (2,000 spettatori) e a Pescara (prima partita degli abruzzesi in A, differenziale di meno di mille spettatori), la terza dall'Atalanta a Palermo sfida importante per la salvezza con la società che per l'occasione ha abbassato i prezzi (ricordiamo i prezzi altissimi delle curve per la trasferta bianconera  in Sicilia).
Da sottolineare che nei grandi stadi la Juventus supera le altre formazioni con un differenziale notevole.
BIG: Napoli-Juventus 58,000 spettatori, Napoli-Milan 52,000 spettatori, Napoli-Roma 42,000 spettatori, tanto per citare tre formaizoni top. Fa specie la differenza con il Milan 6,000 spettori, Juventus (+12%). Ma ancora: Roma-Juve 54,981, Roma-Milan 50,206, Roma-Inter 42,052. In questo caso, la differenza con l'Inter è notevole (+22%), mentre con il Milan rimane ma è meno evidente (+7%). A Firenze stesso discorso: Fiorentina-Juve 38,440. Fiorentina-Napoli 28,632, Fiorentina-Inter 20,485. In percentuale a Firenze la Juventus ha portato il 26% di spettatori in più del Napoli e addirittura il 47% in più dell'Inter!
MEDIE e PICCOLE: anche nei campi di altri capoluoghi di provincia stesso discorso. Partiamo da Parma. Parma-Juve 19,073, Parma-Napoli 15,883, Parma-Inter 15,966, Parma-Milan 14,239. Il differenziale in percentuale in questo caso varia dal 21 al 32% in più. Passimo alla calda Bologna. Bologna-Juve 35,206, Bologna-Inter 24,512, Bologna-Milan 22,202.  Anche in questo caso i dati sono notevoli, la Juventus ha portato ben il 37% in più di spettatori del Milan e il 31% dell'Inter. Cambiamo latitudine e passiamo infine a Catania. Catania-Juve 20,381, Catania -Inter 19,452, Catania-Milan 16,500, Catania-Napoli 13,808. In questo caso il differenziale con l'Inter è bassino, mentre notevole con il Napoli (circa 40%) e Milan (20% circa).
Impossibile, non evidenziare, come la Juventus sia un business notevole per tutti. Le società ospiti dovrebbero, quindi avere più rispetto, o quanto meno fare una politica di sensibilizzazione verso i tifosi di casa, evitando che avvengano scene come quelle a cui abbiamo assistito a Napoli o a Bologna, dove il pullman bianconero è stato accolto da bastoni e pietre.
Perdere la Juventus è un danno, qualcuno se ne renderà conto? 
Ecco i dati puntuali per tutte le trasferte:
dom 02/09/2012 18:00 Campionato di Serie A Udinese-Juventus 1-4 27543 spettatori (media presenze al Friuli 13,900)
dom 16/09/2012 15:00 Campionato di Serie A Genoa-Juventus 1-3 24.854 spettatori (media presenze al Ferraris 19,100)
mar 25/09/2012 20:45 Campionato di Serie A Fiorentina-Juventus 0-0. 38.440 spettatori (media presenze al Franchi 22,100)

dom 07/10/2012 15:00 Campionato di Serie A Siena-Juventus 1-2  15.373 spettatori (media presenze al Franchi 8,600)
dom 28/10/2012 12:30 Campionato di Serie A Catania-Juventus 0-1. 20.381spettatori (media presenze al Massimino 13,600)

sab 10/11/2012 20:45 Campionato di Serie A Pescara-Juventus 1-6  20.355 spettatori (media presenze all'Adriatico 12,600)
dom 25/11/2012 20:45 Campionato di Serie A Milan-Juventus 1-0   77.023 spettatori (media presenze a San Siro 38,800)

dom 09/12/2012 15:00 Campionato di Serie A Palermo-Juventus 0-1  22.738 spettatori (media presenze al Barbera 16.900)

ven 21/12/2012 20:45 Campionato di Serie A Cagliari-Juventus 1-3 8,500 spettatori  (media 6,900 Cagliari) la partita è stata giocata a Parma, il dato non va considerato attendibile a fini statistici in quanto altre partite sono state giocate a Is Arenas.

dom 13/01/2013 15:00 Campionato di Serie A Parma-Juventus 1-1 19.073 spettatori (media presenze al Tardini 12,900)
dom 03/02/2013 12:30 Campionato di Serie A Chievo-Juventus 1-2 15.000 spettatori circa (media presenze al Bentegodi 9,600)

sab 16/02/2013 20:45 Campionato di Serie A Roma-Juventus 1-0.  54.981spettatori (media presenze all'Olimpico 37,100)
ven 01/03/2013 20:45 Campionato di Serie A Napoli-Juventus 1-1 58.143 spettatori (media presenze al San Paolo 36,500)
sab 16/03/2013 20:45 Campionato di Serie A Bologna-Juventus 0-2. 34.415 spettatori (Media presenze al Dall'Ara 21,000)
fonte dati www.stadiapostcards.com

martedì 19 marzo 2013

IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO: "OCCHI DA CLINT E CUORE TENERO"


Anche questa settimana ci concentriamo sui fatti appenar trascorsi che non ci hanno lasciato indifferenti. Tra una Juventus che vince e si conferma, dalle critiche feroci senza motivazione a una sosta delle nazionali che ci lascia sempre un po' smarritI.
IL BUONO: Cavani, Balotelli, la Juventus. Sembra un ritornello ma sono i tre temi di questo fine settimana. Balotelli e Cavani ne fanno due, la Juventus, anche e le distanze restano invariate. Uomini soli o forse meno soli visto che rossoneri e azzurri distano solo due punti. Soli al comando, invece, i bianconeri che mantengono il passo e possono gestire un punto a giornata, visto che ne mancano nove. 
IL BRUTTO: il clima di trasferta. Pietre, bastoni, cori, insulti, bestemmie. Nel mondo perfetto non esisterebbero, nel mondo che vorremmo ci accontenteremmo di evitare i gesti che comportano violenza fisica. Purtroppo per quella verbale, ormai, ci abbiamo messo, quasi una pietra sopra e a meno di rivoluzioni culturale poco cambierà. Sabato, ennesimo capitolo della saga "Juventus in trasferta", alias una mission impossible dove i bianconeri diventano oggetti di scherno, di insulto e facile bersaglio.
IL CATTIVO: lo vogliono descrivere come tale, ma cattivo non è. Il nostro cattivo e' Antonio Conte, ma solo per lo sguardo fiero alla Clint Eastwood, sguardo da "sala stampa" con cui difende il suo lavoro, la sua voglia e il suo diritto di esultare, in cui difende la sua storia, la sua società e i suoi tifosi, troppo spesso offesi. Conte e' un cattivo dal cuore tenero che non permette a nessuno di calpestare i suoi valori. In conferenza stampa e' stato "cattivo", in campo lo hanno fatto passare per "cattivo", ma alla fin fine l'unica cosa cattiva e' chi continua ad analizzare il contorno e non si sofferma sugli aspetti tecnico-tattici che la sfida del Dall'Ara ha regalato (il gol di Marchisio con 4 tocchi stile Barcellona), aspetti che meriterebbero un capitolo intero di lodi.
@pavanmassimo

CALMA APPARENTE


La Juventus si prepara a vivere una settimana di calma solo apparente.
NAZIONALI: la pausa delle nazionali e' sempre un'incognita. Sai chi parte ma non sai mai chi e come tornerà indietro. Pervade, quindi, l'alone di incertezza perché in questa fase della stagione le partite diventano realmente decisive e ogni errore conta veramente tanto. Il caso Chiellini e' emblematico: risparmiarlo per la sfida di Malta per poi magari vederlo sabato a Milano? Insomma, situazioni da gestire mai semplici da decifrare.
POLEMICHE: i fatti di Bologna sono ancora nella mente di molti. La calma della domenica e del lunedì ha sbollito un po' l'ardore delle polemiche. Originale vedere come la vittima possa diventare carnefice e per alcuni pure emblema di antisportivita'. 
MESE DECISIVO: innegabile che dalla partita con l'Inter in poi tutte le gare assumono il dilemma: dentro o fuori. I bianconeri potranno rilassarsi solamente a tre partite dalla fine con nove punti di vantaggio sul Napoli. Inter, Bayern, Pescara, Bayern, Lazio, Milan. Questo il programma post sosta, per chi ama piatti ed emozioni forti il meglio.
@pavanmassimo

"CHE CI STO A FARE QUI?" ESISTE UNA VIA D'USCITA, MA NON E' LA FUGA!


A leggere i giornali sembra che "di domani non ci sia certezza". Alcuni vedono già mister Conte in un altro paese, questa volta non più attratto dalle sterline o dagli euro di altri campionati (fantasia di un paio di settimane fa), ma questa volta a causa dei tifosi e del clima italiano troppo pesante. Purtroppo la situazione sta diventando insostenibile a livello di trasferte e certa malacomunicazione ha creato un astio molto forte. Incomprensibile come certe persone possano sfogare la loro repressione con insulti, aggressioni verbali e anche fisiche colpendo con bastoni e pietre il pullman di una squadra ospite. Questa violenza che alcuni sono arrivati addirittura a giustificare collegandola al fatto che la Juventus ostenti i due scudetti mancanti, non trova alcuna giustificazione e testimonia il degrado dello sport italiano. Cosa spinge padri di famiglia a sfogare in questo modo la propria rabbia non lo capiamo. Incomprensibile ancora di più l'opinione pubblica che giustifica tutto questo dietro la rivalità. Questa non è rivalità è cattiva educazione. Non capiamo a che punto si debba arrivare per vedere una condanna ferma e univoca. Nel frattempo Antonio Conte pensa forse quello che penserebbe ogni persona sana di mente: "Che ci sto a fare qui?". Questa domanda non se l'è fatta solo Antonio Conte, ma se la sono fatta tutti i tifosi sani di mente dal 2006 quando alla Juventus è stato impedito di difendersi ed è stata architettata Farsopoli (certificata dalla totale o quasi assoluzione di tutti gli arbitri e della mancanza di partite incriminate). La voglia di prendere e spostarsi in altro campionato è stata forte. Fortunatamante alla Juventus, ai suoi tifosi, ad Antonio Conte resta una via d'uscita: l'Europa. Eh si, giocare in Europa con la Juventus, vivere il clima europeo di sportività come quello di Glasgow o quello che ci sarà a Monaco di Baviera. Quella è la vera casa del calcio. La Juventus deve vivere il campionato in funziona dell'Europa, il vero calcio si gioca li, in Italia, fino a quando non ci saranno altri stadi, altri ambienti, altri modi di pensare, sarà solo un'esclation di violenza e maleducazione. ll nostro pensiero è assolutamente quello di "non mollare" però, c'è un sogno da inseguire, due allenatori come Lippi e Trapattoni da eguagliare e ancora tanto da vincere. Se Conte decidesse di abbandonare, sarebbe come abbandonare tutti il sogno di cambiare la concezione del calcio italiano, una sconfitta generale e per questo saremo sempre vicino al mister, perchè grazie al suo ex capitano la Juventus è tornata dove meritava in tempo record. Noi però non ci stiamo a lasciare che tutto vada a rotoli, si possono cambiare le cose, la dimostrazione viene dalle prestazioni di questa Juventus: continuiamo a replicarle in Europa ancora, a stupire e difendere il blasone italiano, anche in Italia (speriamo) si accorgeranno che invece delle pietre dovrebbero tirare i fiori.
@pavanmassimo

OLTRE I NUMERI SPUNTA IL PARAGONE!


I bianconeri continuano la loro corsa e i dati di questa Juventus sono di volta in volta, di partita in partita, sempre migliori.  65 punti, ben 6 punti in più della Juventus della scorsa stagione. Solo le due Juventus di Capello avevano fatto meglio. Questo fa capire chiaramente la forza di questa "armata" guidata da Antonio Conte. Le venti vittorie poi sono un dato altissimo, solo la Juventus 2005-2006 aveva fatto meglio.
ATTACCO: la Juventus non ha un bomber come Cavani o Balotelli, ma l'attacco gira a mille. I dati lo confermano: 57 gol fatti, 11 in più dell'anno scorso, tanti quanti l'attacco delle Juventus di Capello che avevano in rosa: Ibrahimovic, Trezeguet, Mutu, Del Piero, tanto per citarne quattro (e che nomi...). Solo la Juventus 1997-1998 di Lippi aveva fatto meglio. In attacco allora c'erano Amoruso, Fonseca, Zalayeta, Zidane, Padovano, Inzaghi e ovviamente Alessandro Del Piero. Il gioco di questa Juventus e' l'emblema della squadra, dove centrocampisti e attaccanti si scambiano di ruolo e posizione creando un mix letale per gli avversari. La partita di Bologna è l'esempio con Marchisio e Vucinic abili nello scambio.
DIFESA: la difesa si conferma il miglior reparto del torneo. Diciotto gol subiti (uno in più dell'anno passato), ma la conferma di solidità viene ribadita anche a livello Europeo. Anche in questo caso solo la Juventus di Capello aveva fatto meglio (oltre alla prima Juventus di Conte dell'anno passato) con 16 gol subiti (coppia centrale Cannavaro-Thuram), solo 16 gol li aveva subiti anche la Juventus di Ancelotti del 1999-2000.
Settimana dopo settimana questa squadra si conferma come collettivo straordinario, degno delle grandi compagini del passato. Un lavoro quello di Conte e del suo staff, oltre ovviamente alla società, degno di nota e di lode. I numeri confermano, oltre ogni ragionevole dubbio tutto questo.
@pavanmassimo

IN DUE VOGLIONO FERMARE LA JUVE!


Tra la Juventus e il suo secondo scudetto consecutivo ci sono due super cannonieri che stanno portando in alto Milan e Napoli: Balotelli e Cavani. Il collettivo bianconero contro questi due attaccanti che stanno monopolizzando l'attenzione. I rossoneri devono dire  grazie a Balotelli, ancora più di El Shaarawy, soprattutto per la personalita' con cui sta trascinando la squadra di Allegri al secondo posto. Cavani, dopo il lungo digiuno e' tornato a segnare e il Napoli a volare. Un grande confronto. Proprio Balotelli a Milano ha oscurato El Shaarawy, che comincia ad avere sentimenti di insofferenza. Cavani, invece, ha risposto da campione ad alcune fastidiose illazioni. Mancano nove partite e i bianconeri affronteranno i rossoneri allo Stadium, ultimo big match da scudetto. Prima di allora, le partite con Inter, Pescara e Lazio. La corsa scudetto non è ancora chiusa, Balotelli e Cavani vogliono tenerla viva, proprio questo e' il tema fondamentale: collettivo Juve contro cannonieri delle altre formazioni.
@pavanmassimo

CAMBIO DI AVVERSARIO? O NO?


Arrivano da dietro, prima in silenzio, ora con maggior vigore. Ormai da settimane avevamo capito che c'era una squadra pronta a sfidare la Juventus anche se a siderale distanza. Quella squadra e' chiaramente il Milan, il vero avversario della Juventus per il campionato. Rossoneri abili a sviare l'attenzione, dire che lottano solo per il secondo posto, ma sotto sotto consapevoli di voler arrivare primi. Ci sperano, ci credono, ci pensano. Impossibile credere che si accontenteranno di superare il Napoli. Al Milan, dopo questo inizio anno ci hanno creduto, del resto impossibile se no, capire le mosse con cui hanno intavolato e apparecchiato alcune pedine mediatiche che ieri hanno chiaramente esaltato in eccesso l'esultanza di Conte. Speravano di stare a meno nove, per poi recuperare i successivi 9 punti nelle restanti nove partite. Fortunatamente i bianconeri ieri non hanno mollato e ora la distanza resta identica, complicando i piani (Conte ha capito che i rossoneri sono il pericolo numero uno). Dopo questo trend di punti in campo e non solo, sono loro il pericolo. Grazie alle fortunate scelte arbitrali (e parliamo di fortuna e non di altro), il Milan può chiaramente tutto, anche recuperare e avvicinarsi. Sono loro i principali avversari (anche se il Napoli e' più vicino), conviene osservarli con grande attenzione, visto che senza Coppe avranno un solo obiettivo.
@pavanmassimo

IL GIRONE DEGLI "INVIDIOSI"


«Fu il sangue mio d'invidia sì riarso che se veduto avesse uomo farsi lieto, visto m'avresti di livore sparso. (Dante Alighieri, Purgatorio, XIV, vv.82-84)
Il termine invidia (dal latino in - avversativo - e videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi "gettare il malocchio") si riferisce a uno stato d'animo per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova spesso astio e un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità.
Ecco, a vedere le critiche ieri sera per l'esultanza di un uomo che ha vinto una partita difficile, complicata su un campo ostico dove la Juventus di recente aveva faticato contro un avversario in forma, ci porta a pensare a questo: c'è invidia. 
Il girone del campionato italiano e' pieno di invidiosi, molti giornalisti (con finto bello imparziale), tanti tifosi avversari che vedono un progetto valido a Torino e provano odio, invidia, astio che acceca ogni obiettività e capacità di giudizio critico razionale, porta a vedere nell'esultanza di Conte una mancanza di rispetto, immemori di come altri allenatori esultano, per esempio ricordate Mourinho a Siena? Ecco, non abbiamo mai letto nulla come oggi o sentito critiche come ieri sera.
in filosofia l'invidia e' "è il desiderio frustrato di ciò che non si è potuto raggiungere per difficoltà o ostacoli non facilmente superabili, ma che altri, nello stesso ambiente o in condizioni apparentemente analoghe, ha vinto o vince con manifesto successo", frase perfetta questa per descrivere chi ha criticato ieri Conte, che ricordiamo viene da una squalifica ingiusta e che si è perso le esultanze di quasi tutto il girone di andata. Questo chi critica lo dimentica.  Cosa doveva fare questo allenatore per una partita che avvicina la Juventus al tricolore? Stare seduto e zitto, la passione e' tutto nel calcio, chi ha invidia vorrebbe chiuderla in uno scrigno, noi non ci stiamo, preferiamo chiudere nel cassetto l'invidia che impedisce la razionalità.

PERFEZIONE O QUASI. NON VOGLIONO ALZARE IL PIEDE!


La partita di stasera della Juventus rasenta la perfezione. La perfezione di chi quest'anno non ha mai sbagliato o quasi con le squadre medio piccole. La perfezione di chi sa di essere forte, molto forte. In pochi hanno sottolineato la bellezza del secondo gol di ieri e delle tante azioni in velocità della Juventus nel secondo tempo. Pochi tocchi, pochi scambi, giocate di altissima scuola. Magie nel regno di Balanzone sotto le Due Torri. Insomma, calcio spettacolo. Dispiace che a fine partita si parli più di un'esultanza che di altri temi di campo: e ce n'erano perché questa Juventus ha giocato la sua miglior trasferta di campionato. Dispiace che non si rispetti il valore delle vittime di una tragedia. Dispiace che tutto venga sempre strumentalizzato. In ogni caso la Juventus va avanti per la sua strada, dodici punti di vantaggio che possono ridiventare nove, ma poco importa, la Juventus ha dato un segnale fondamentale a tutti. Non molla di un centimetro. Non molla nulla, continuate pure a "gufare" e se volete tifate Bayern, ma la Juventus non alzerà di un centimetro il piede dall'acceleratore.
@pavanmassimo

CHE JUVE! OBIETTIVO PIÙ VICINO!


I bianconeri arrivano alla sfida ore sosta con la formazione quasi tipo e due variazioni sulla fascia. Avversario di turno un forte Bologna che viene da un periodo molto positivo e ha una squadra di grande valore e senza pensieri.
PARTENZA BUONA MA GRANDE SPAVENTO: la gara inizia subito a buoni ritmi con una potenziale occasione bianconero con Vucinic che non arriva di poco su una buona palla di Peluso.  Il Bologna ha subito una grande occasione, i bianconeri sbagliano il fuorigioco, mezzo miracolo di Buffon su Gilardino e Chiellini che salva su Diamanti. Un bello spavento per i bianconeri.
REAZIONE JUVE: dopo la grande occasione del a Bologna, la Juventus entra in campo e ha due grandi occasioni. Prima Giovinco crea e distrugge una palla gol, poi Vidal spreca alto su servizio di Vucinic. Poi ancora al minuto trentotto grande numero di Padoin, ma nessuno arriva puntuale a centro area.
Il primo tempo si conclude con un'altra occasione per Vidal, una Juventus che vince ai punti la prima frazione, ma non riesce ad essere cinica.
GIOVI-NOOO! : la Juventus parte subito bene, bellissima azione e palla per Giovinco che si gira ancora bene ma il tiro a giro esce di un metro, era un'altra grossa occasione. Otto minuti dopo ancora Giovinco che si libera bene su bel passaggio di Vucinic ma il tiro e' centrale e fa fare ancora bella figura a Curci.
GRAZIATO: La partita si incattivisce e Perez prima si fa ammonire per un brutto fallo su Chiellini e poi viene graziato da Bergonzi per un brutto fallo su Peluso.
ZORRO-GOL: a confermare il grande secondo tempo bianconero Vucinic fa una magia, assist di Marchisio e "colpo di spada" per il Montenegrino che porta in vantaggio i bianconeri.  Dopo il gol la Juve non è sazia e ancora Vucinic spreca una grande palla a lui offerta da Vidal.
CAPOLAVORO JUVE: la Juventus concretizza la supremazia con un bellissimo gol. Bravo Giovinco a dare vita a un'azione con un bell'assist per Marchisio che scambia conVucinic ed e' bravo a non lasciare la palla a Peluso e segnare un gol importantissimo.  A quel punto Conte inserisce Paul Pogba togliendo Giovinco.  Dopo il gol il Bologna tenta la reazione e Moscardelli va vicino al gol. A quel punto Conte inserisce anche Matri togliendo un esausto Vucinic.  Sui piedi di Pirlo arriva un'altra palla gol, ma la bellissima giocata finisce a lato.
La vittoria di oggi e' un ulteriore messaggio importantissimo a tutti: avversari, inseguitori e tifosi. La Juve e il suo progetto e' qualcosa di grande, il Bologna viene battuto in modo netto dopo tante sfide combattute. La corsa al Bayern e' partita e la sfida con l'Inter potrà  essere vissuta con qualche cambio. Il bacio di Conte a fine gara e' qualcosa che resta dentro come la sua esultanza che sa di mezzo scudetto.
@pavanmassimo

lunedì 4 marzo 2013

PROVACI ANCORA STRA-MOU!


Le parole di Andrea Stramaccioni sono arrivate ieri pomeriggio come un "cavolo a merenda", vale a dire senza senso. In un momento in cui Juventus e Inter sono lontane anni luce per obiettivi, per idee, per modi di essere, per casi spinosi da spogliatoio, per bilanci e per competizioni,  l'allenatore dell'Inter ha pensato bene, per carità, con una battuta, di "rompere le scatole" riferendosi a una partita di un girone fa: "La Juve ha vinto? No, dai, non dire così... E' stata una gara un po' particolare, lo hanno ammesso anche i dirigenti". Ci sarebbero alcune cose da puntualizzare. Si parte dal fatto che la Juventus quella sfida l'ha vinta con merito (basta vedere le statistiche), oppure che gli episodi in quella partita erano bidirezionali per tutti eccetto per quel giornale per cui Rizzoli non può arbitrare, infine che nessun dirigente ha mai ammesso nulla. Insomma, chi si mette a parlare di altri scherzando ma poi mica tanto, dovrebbe fare un esame di coscienza....ma poi chissà, forse anche in questo caso e' colpa dei giornalisti. La domanda che ci facciamo e' : per quanto tempo si atteggerà ancora a Mourinho non avendone "ancora" il palmares? Aspettando Inter-Juve a fine mese, notiamo già che per qualcuno è già iniziata...
@pavanmassimo

BAYERN-JUVE: INTRECCI SUL BRENNERO


Tra Torino e Monaco di Baviera ci sono circa 610 km e ci vogliono circa 6 ore e 34 minuti in auto. Si può passare dalla Torino-Milano-Verona-Brennero, oppure scegliere il percorso Torino-Milano-Como- Swiss con passo del San Bernardino- Lichtenstein e infine Munchen. Per coloro che non amano la guida si può arrivare comodamente in un'ora di aereo. 
Non abbiamo intenzione di parlarvi di una gita in Baviera, ma solamente sottolineare come in questi mesi sull'asse Torino-Monaco si potrebbero aprire delle trattative e intensificare le schermaglie di mercato. Il Bayern, infatti ha ormai anticipato la Juventus in modo decisivo per il polacco Robert Lewandowski, abile torre del Dortmund e seguito dai bianconeri da un annetto. Finirà in Baviera per circa 20 milioni e aprirà una piccola diaspora. Ribery, Robben, Gomez, Mandzukic e appunto Lewandowski, troppi galli nel pollaio e la sensazione generale che uno tra Gomez e Mandzukic possa partire. A Torino hanno alzato le antenne, del resto si parla di giocatori ad alto livello di interesse. Non si parla, però, solo di prime punte ma anche di seconde e il nome caldo è Luis Suarez. L'uruguagio piace da sempre alla Juve, ma anche in questo caso il Bayern ha qualche possibilità in più, data dalla ricchezza quasi infinita, i rapporti agente-allenatore del Bayern (fratelli Guardiola) e le contropartite tedesce che al Liverpool potrebbero interessare. I bianconeri aspettano fiduciosi. Qualora arrivassero sia Suarez che Lewandowski al Bayern Monaco, in Baviera metterebbero all'esterno dell'Allianz Arena la scritta "For Sale" e qualcuno da Torino, potrebbe anche decidere di partire per fare qualche acquisto.
@pavanmassimo

INSIDIE DI MARZO


La domenica senza big match ha evidenziato il grande spolvero delle prossime avversarie bianconere. Il Catania ha prima polverizzato l'Inter e poi subito il brusco risveglio, il Bologna fatto una grande gara con il Cagliari. L'Inter manco a dirlo ha risvegliato il Catania mella ripresa. Campionato chiuso? No, per nulla, il calendario, infatti offrirà le sfide contro queste  avversarie. Proprio dal Catania, dopo la dura sfida con il Celtic di Glasgow, riprenderà la corsa bianconera al secondo titolo consecutivo. Insomma, gara non semplice, gli uomini di Maran sono la vera sorpresa del campionato. Gli Etnei se giocano a ritmi alti sono difficili da affrontare, se calano l'intensita sono perforabili. Proprio questa sarà la carta da considerare la prossima settimana, oltre alla voglia di rivalsa dopo l'andata per episodi che la stampa enfatizzò' a senso unico, ma che c'erano in entrambe le direzioni. Non ingannino pero' i tre gol incassati ieri, la sfida della prossima settimana sarà molto impegnativa, così come la partita di mercoledì, ci vorrà la miglior Juve.
@pavanmassimo

"DOSAGGIO ACCURATO"


Antonio Conte oggi riprenderà la preparazione in vista del Celtic. Partita da prendere con le pinze. Non una passeggiata come descrive qualcuno perché da Glasgow, già indicano un primo tempo di battaglia. "Segnare un gol e poi prendere coraggio", questo il comandamento scozzese. Nessuna resa, quindi, nessuna bandiera bianca. Conte prende appunti, studia contromosse ma anche Il modo di gestire forze e uomini in vista di Juventus-Catania, partita cruciale, contro un avversario in gran spolvero. Prevedibile qualche avvicendamento: uno in difesa, (Marrone?), uno a centrocampo con Vidal che sarà impiegato sicuramente (Pogba?) e possibile anche l'utilizzo di Isla in fascia. Infine da non escludere un Giovico-Matri o un Matri-Quagliarella in avanti. Insomma, spazio per chi ha giocato meno e chi si vuole riscattare, la partita e' da vincere, ma forse un bel pareggio non dispiacerebbe, un pareggio Mercoledi e una vittoria domenica accontenterebbe tutti, il viceversa meno. Aspettiamoci, quindi,  un dosaggio di forze accurato.
@pavanmassimo

ALTRA "QUASI" CERTEZZA VINTA...


Forse ingeneroso parlare di scommessa, chiamiamola una "quasi" certezza visto che si parla di un nazionale, ma rileggendo le opinioni comuni il primo giorno di mercato, alla presentazione e soprattutto dopo Juventus-Sampdoria, le voci su Federico Peluso erano tutto, eccetto che positive. Ora, invece, Federico e' andato verso una lieve, ma decisiva crescita. Gol alla Lazio, buone prestazioni con la Fiorentina, grande prestazione a Glasgow con il Celtic, buona partita con il Siena e ottima  a Napoli. Federico Peluso non ha deluso (scusate la rima) e si è' dimostrato un Chicco d'Oro. L'ex bergamasco anche nella posizione avanzata di esterno di centrocampo venerdì sera ha mostrato precisione, propulsione e intraprendenza. Interventi precisi, attaccanti fermati e tanta sicurezza. Insomma, scommessa vinta per Conte e la dirigenza bianconera.  Il mister  lo conosceva da tempo e sapeva le potenzialità, pardon quindi, in questo caso una "quasi" certezza vinta, un giocatore fortemente voluto e che si sta confermando utilissimo.
@pavanmassimo

JUVE: SAI COME SI FA!


La Juventus ha un vantaggio da qui al termine della stagione: sapere come si fa a portare a casa una stagione. L'anno scorso in questo periodo era a quattro punti dalla vetta, ora ha sei punti di vantaggio. Preferiamo però concentrarci sul girone di andata.
Dopo il Napoli nel girone di andata la Juventus ha collezionato nella continuazione del girone 7 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. Da qui a fine stagione la Juventus avrà: 6 partite in trasferta, Derby compreso e 5 in casa.  Le insidie maggiori sono le sfide con Inter e Lazio fuori casa e Catania e Milan in casa. I due prossimi turni ci diranno, quindi molto. Se tra due turni la Juventus avesse ancora sei punti di margine sul Napoli, allora tutto diverrebbe possibile. Già nel girone di andata la Juventus dovette convivere con la Champions e riuscì comunque a ottenere sette vittorie e 1 pareggio con 3 sconfitte, pagando il dazio europeo solo contro il Milan. Ora bisognerà tenere lo stesso passo. Se la Juventus ci riuscisse (7 vittorie), il Napoli dovrebbe praticamente vincerle tutte...per sorpassare i bianconeri.
Vincere le prossime due e avvicinarci verso il titolo numero 31, la Juventus e il suo mister sanno come si fa a vincere ancora!
@pavanmassimo

Sfide dopo JUVE-NAPOLI
mar 23/10/2012 20:45 Champions League Nordsjaelland-Juventus 1-1
dom 28/10/2012 12:30 Campionato di Serie A Catania-Juventus 0-1 V
mer 31/10/2012 20:45 Campionato di Serie A Juventus-Bologna 2-1 V
sab 03/11/2012 20:45 Campionato di Serie A Juventus-Inter 1-3 S
mer 07/11/2012 20:45 Champions League Juventus-Nordsjaelland 4-0
sab 10/11/2012 20:45 Campionato di Serie A Pescara-Juventus 1-6 V
sab 17/11/2012 18:00 Campionato di Serie A Juventus-Lazio 0-0 P
mar 20/11/2012 20:45 Champions League Juventus-Chelsea 3-0
dom 25/11/2012 20:45 Campionato di Serie A Milan-Juventus 1-0 S
sab 01/12/2012 20:45 Campionato di Serie A Juventus-Torino 3-0 V
mer 05/12/2012 20:45 Champions League Shakhtar Donetsk-Juventus 0-1
dom 09/12/2012 15:00 Campionato di Serie A Palermo-Juventus 0-1 V
dom 16/12/2012 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Atalanta 3-0 V
ven 21/12/2012 20:45 Campionato di Serie A Cagliari-Juventus 1-3 V
dom 06/01/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Sampdoria 1-2 S 
Partite da disputare: (Champions esclusa)
mer 06/03/2013 20:45 Champions League Juventus-Celtic Glasgow
dom 10/03/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Catania
sab 16/03/2013 20:45 Campionato di Serie A Bologna-Juventus
sab 30/03/2013 15:00 Campionato di Serie A Inter-Juventus
dom 07/04/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Pescara
dom 14/04/2013 15:00 Campionato di Serie A Lazio-Juventus
dom 21/04/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Milan
dom 28/04/2013 15:00 Campionato di Serie A Torino-Juventus
dom 05/05/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Palermo
mer 08/05/2013 20:45 Campionato di Serie A Atalanta-Juventus
dom 12/05/2013 15:00 Campionato di Serie A Juventus-Cagliari
dom 19/05/2013 20:45 Campionato di Serie A Sampdoria-Juventus

FORTUNATAMENTE SOLO UNA VOLTA L'ANNO


Fortunatamente accade solo e soltanto una volta all'anno. L'anno prossimo non ci sarà nemmeno la Supercoppa (impossibile che si scontrino) e così eviteremo le polemiche dei giornali per la partita con il Napoli.  Eviteremo la carta stampata che sceglie l'arbitro e conduce una crociata per vendere due copie in piu, una campagna di partito e si crea la moviola ad hoc, eviteremo di assistere a scene pietose di gente che lancia uova, sassi, caschi e quanto altro. Eviteremo scene di tifosi che incendiano auto (e qui si parla di gente non di tifosi, teppisti senza maglia e senza patria), eviteremo tifosi trattati come bestie costretti ad entrare dopo aver pagato il regolare e caro biglietto venti minuti dopo. Eviteremo insulti e minacce per aver riportato i fatti, eviteremo tante cose. Fortunatamente rinviamo tutte queste cose alla prossima stagione, consapevoli che non cambieranno mai. Per qualcuno il calcio e' guerra di religione da consumare non con la dialettica ma con gli insulti e la violenza. Noi la pensiamo diversamente, ci piace il confronto anche spinoso e la rivalità perché se non ci fosse allora decidete il risultato prima di giocare, ci piace discutere, ma con fatti veri e numeri, ci piace la durezza in campo e la correttezza fuori, ci piace parlare anche animatamente ma poi la pacca sulla spalla e la pizza in compagnia e' "un must". Fortunatamente di partite come quella di ieri ce n'è una all'anno, fosse una cosa diversa bisognerebbe chiedere a chi ha fornito il pullman un numero maggiore di bus. Speriamo che prossimamente quando ci sarà la primavera della Juventus al San Paolo si possa assistere a uno spettacolo migliore. Nel frattempo diamo appuntàmento all'anno prossimo sperando che le cose possano cambiare, ma non ne siamo convinti...la speranza e' l'ultima a morire. Ci rimangono in mente le belle immagini di fine gara: Cavani e Chiellini e Buffon-Inler, quelle si sono immagini che ci piacerebbe vedere più di una volta l'anno.
@pavanmassimo

COME VAN BASTEN E KOHLER...?


La sfida di ieri sera, almeno in un duello, ci ha riporta indietro di qualche anno. C'era, infatti, negli anni novanta una sfida che emozionava gli sportivi. Da una parte l'attaccante che veniva considerato come il bomber numero uno: Marco Van Basten. Van Basten era il cigno che scendeva in campo con gli artigli del rapace. Chi lo ha visto in campo non potrà concordare che ha trasmesso emozioni a tifosi e avversari. A marcarlo nelle sfide tra bianconeri e rossoneri c'era Jurgen Kohler. Kohler non solo era forte, ma campione del mondo 1990 con la Germania, fortissimo e l'unico che sapeva marcare Van Basten. Sfide dure, ma corrette. 
Jurgen Kohler ha rappresentato per molti tifosi, insieme a Montero, uno dei migliori difensori stranieri degli ultimi trent'anni, capace di vincere in carriera tutto quello che c'era da vincere (Europei-Mondiali-Champions-Intercontinentale). Le sfide tra Kohler e Van Basten sono entrate di diritto nelle più belle sfide di inizio anni novanta sia in campo nazionale che internazionale. Van Basten, cigno di Utrecht era il buono, il "baffetto" Kohler il cattivo. La prima sfida si ebbe durante gli Europei del 1988 in  semifinale tra Germania Ovest e Paesi Bassi. In quell'occasione Van Basten la spuntò con un gol a un minuto dalla fine, La rivincita, poi, nelle notti magiche del 1990 e quella volta la spuntò Kohler. Nel 1991 Boniperti porta Kohler a Torino e da li in poi Van Basten ebbe vita dura e la Juventus portò a casa due secondi posti, un quarto e una Coppa Uefa, avvicinandosi non poco a battere l'invincibile armata rossonera, fino a superarla nel 1994/95. Per quanti lo ricordano, non si possono dimenticare la sua sicurezza in chiusura, il colpo di testa imperioso, l'intervento sempre deciso ma pulito ma anche l'abilità nell'andare a segno (8 gol in 4 stagioni). Kohler nel 1995/1996 lascia la Juventus e si toglierà grandi soddisfazioni a Dortmund. Ai tifosi bianconeri rimane nella memoria il tedesco con sotto braccio la coppa orecchiuta e al collo la sciarpa juventina, simbolo del grande rispetto del tedesco per la maglia bianconera.
Giorgio Chiellini e' più esplosivo di Kohler, cresce anno dopo anno e ha dimostrato cuore e carattere, oltre alla forza di volontà scendendo in campo mezzo infortunato come ieri. Oggi come oggi il KING Kong livornese e' idolo ancora più di Kohler. Senza voler offendere nessuno ci ricorda il grande campione tedesco e la sfida di ieri ci ha ricordato quei duelli antichi, di cuore e orgoglio.
i tifosi sperano di vedere a fine anno un Chiellini con quella coppa, chissà....
@pavanmassimo

SEI PUNTI CHE VALGONO ORO


La Juventus si ritrova un girone dopo nella medesima posizione del girone di andata: sei punti di vantaggio sulla seconda. Mancano però molte meno partite, fortunatamente non bisogna più tornare al San Paolo e soprattutto c'è la consapevolezza di essere più forti. Sei punti che sono sette, perché a pari punti vincerebbe la Juve. I bianconeri hanno dimostrato chiaramente ieri di meritare la posizione in classifica giocando da squadra e non vivendo sui nervi e sugli episodi. È mancato ad inizio primo tempo il colpo del ko, ma conosciamo pregi e difetti della squadra di Conte e pure il mister sa che il cinismo questa squadra ce l'ha nel DNA a corrente alternata. Ora il futuro e' nelle mani della Juve, bisognerà dosare le forze e cercare di portare a casa un campionato meritato. Il traguardo non è vicino ci sono ancora gare difficili a partire da quelle con Catania e Inter, ma questa Juve può fare il bis e sarebbe un risultato straordinario, soprattutto se in Champions si riuscisse ad arrivare ancora più avanti...
@pavanmassimo 

IMPARIAMO DAI 22 IN CAMPO!


Di tutto quello che abbiamo visto per Napoli-Juventus ci è' piaciuto poco il contorno e molto il piatto principale: il campo. In campo se le sono date (per dirlo alla Chiellini), si sono tirati i capelli, si sono tirati le gomitate, ma alla fine si sono stretti la mano e scambiati la maglia. Così si fa. Competizione dura, lotta aspra, ma FAIR play. Quello che abbiamo visto, da ieri prima e dopo il match, però, non ci è piaciuto. Insulti tanti, agguati, striscioni beceri, tanta ignoranza, tanta assurda violenza. Avevamo ovviamente annunciato il tutto ieri, vedendo come era stato accolto giovedì sera il pulmann bianconero. Non siamo stati falsi profeti. Conte ha detto il giusto, a Celtic Park era una bolgia dentro e c'era FAIR play dentro e fuori, ieri non abbiamo assistito a questo, soprattutto fuori. Onore a De Laurentiis per le scuse, meno ad altri che non l'hanno fatto, onore a Conte che non parla dell'arbitro, meno al suo dirimpettaio che chiede addirittura una prova tv....stranezze del pallone, noi ripartiamo dalla malia di Chiellini sulle spalle di Cavani e Viceversa.
@pavanmassimo