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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 25 giugno 2012

EMOZIONI MONDIALI E BIANCONERE


Emozioni mondiali, emozioni bianconere e azzurre, che bella sfida stasera. Che cuore con questi ragazzi. Una partita giocata benissimo con azioni e bel gioco. Una nazionale che dietro ha rischiato veramente poco con Barzagli e Bonucci veramente bravi. Ottima la prestazione del centrocampo con Marchisio e Pirlo oltre le righe. Benissimo tutti coloro che hanno giocato stasera, bene Abate capace di offrire un secondo tempo di livello. Benino Cassano e Balotelli, troppo leggero sotto porta. Immenso De Rossi e bene anche Montolivo, stanchino nel finale. Ovviamente fantastico Buffon... Ormai un pararigori. Una nazionale che cresce e che fa sognare, alla faccia dei polemici, alla faccia di chi le vuole male. Anche questa volta in questa nazionale vediamo tanta Juventus. Tante belle cartoline per Antonio Conte. Contro la Germania sfida contro pronostico, ma la Juve insegna che si può vincere anche partendo da lontano.


NE MANCANO ANCORA TRE

Nel mezzo del cammin di questo mercato, si potrebbe dire. Sono arrivati tre giocatori di prima fascia: Giovinco, Isla e Asamoah, ma siamo solo nel mezzo del cammin, da qui a fine agosto, probabilmente per avere una rosa veramente completa, serviranno almeno altri tre colpi. In particolare servono ancora un centrale, un esterno, probabilmente a sinistra per dare il cambio a Paolino De Ceglie e un attaccante. Queste operazione vanno considerate al netto, vale a dire che se verra' poi ceduto un ulteriore attaccante allora gli acquisti dovranno essere due in avanti. Insomma, la Juventus dovrà avere almeno cinque attaccanti, per affrontare al meglio le tre competizioni. L'attaccante, il famoso top e' la speranza del popolo bianconero. Arriverà? Difficile dirlo, impossibile considerare Destro l'uomo del destino. L'attaccante del Siena e' buon prospetto ma se i competitori hanno attaccanti del livello di Ibrahimovic, Pato, Robinho, Cassano ed El Shaarawy, forse alla Juve di oggi, in avanti, qualcosina manca, a meno di avere la speranza che ancora una volta il centrocampo possa coprire le carenze offensive.

FATECI UNA X

Dua anni fa, in data 23 giugno scrivevamo di una bustarella calda. Citavamo il programma televisivo "La bustarella", una trasmissione andata in onda dal 1978 al 1984 sull'emittente regionale "Antenna 3 Lombardia". Siamo partiti dalla "bustarella televisiva" per passare poi a una busta reale, quella del 1978, forse una delle più famose, che decise il destino di Paolo Rossi. Si dice che ci fu una soffiata, un anonimo che telefonò dopo cena a Giussy Farina, allora presidente del Vicenza e lo convinse a mettere più di due miliardi e mezzo. Il presidente il giorno successivo si fidò e mise 2 miliardi, 612 milioni e 510 mila lire e portò a casa Paolo Rossi, "fregando" Boniperti. Per quel prezzo l'Italia insorse, non si erano mai toccati quei valori di mercato. Oggi nessuna bustarella, perché la Juventus quest'anno non avrà comproprieta' decise al buio, l'unico buio, riguarda pero', Mattia Destro, possibile obiettivo bianconero. Oggi, come oggi i tifosi bianconeri, si chiedono se Marotta dopo le parole di Enrico Preziosi di ieri e con le esperienze passate avrà imparato qualcosa. Vale la pena fare ancora affari con chi parteggia per altre società? Difficile dare una risposta, ma le esperienze di Criscito, Palladino, Konko, ma anche lo stesso Immobile hanno visto qualcuno sorridere e qualcun altro digrignare i denti. Preziosi ha detto che Destro deciderà lui dove andrà, c'è da fidarsi? Beh, aveva detto lo stesso di Acerbi ed e' finito al Milan...


ABBONAMENTO.... MA QUANTO MI COSTI?

In questi giorni il tema del caro abbonamenti ha colpito tanti tifosi. Moltissime mail in redazione ci hanno chiesto di prendere posizione. In questo caso ognuno può farsi un'idea se sia giusto o sbagliato, noi preferiamo, come al solito darvi qualche numero e riportarvi i dati dei maggiori competitors italiani e Europei, che vi ricordiamo però, hanno uno stadio più grande.




Da un lato c'è la giusta lamentela di chi non arriva a fine mese e vuole mantenere almeno la sua passione a costi equi, dall'altra c'è una società che vuole massimizzare i propri investimenti.



Da che parte stiamo? Dalla parte di chi vi racconta le tariffe, poi ricordiamoci che siamo tutti bianconeri e che se tiri da una parte la coperta si accorcia dall'altra,



Ecco, quindi le tariffe bianconere, che come detto hanno colpito soprattutto le curve passate da 275 a 350 euro. Le altre zone hanno i seguenti prezzi. Ovest Lat. 1° Anello 575; Ovest Lat. 2° Anello 425; Est Centrale 1° Anello* 1090; Est Centrale 2° Anello* 710; Est Laterale 1° Anello 575 ; Est Laterale 2° Anello* 470; Nord/Sud Est Lat. 2° Anello 355; Family** 535; Nord 1° Anello 350; Sud 1° Anello 350; Sud 2° Anello 350; Nord 2° Anello 350.



Il Milan, che consideriamo tutti come competitors in campo ha queste tariffe che in alcuni settori (terzo anello) sono molto competitive ma negli altri non si discostano molto da quelle bianconere. Tribuna d'Onore Arancio sett. 160-162-164 1.150;

Poltroncine Arancio sett. 157-159-161-163 900; Anello Rosso A,B,H,V 1.500; 1 Anello Blu 400; 1 Anello Verde 400; 2 Anello Rosso 420; 2 Anello Arancio 420; 2 Anello Blu 200; 2 Anello Verde** 200; 1 Arancio 500; 3 Anello Rosso 160; 3 Anello Blu 160.





Per esempio un secondo anello est a Torino costa solo 50 euro in più che a Milano, mentre un primo arancio costa 75 euro in più, praticamente dai tre ai 5 euro in più a partita. La zona verde, rossa e arancio costa invece di più in casa rossonera.



In casa Inter invece si passa dai 900 euro del primo anello, ai 420 del secondo anello rosso ai 200 del secondo blu e 225 per il secondo verde. In generale costi del 10% maggiori del Milan con terzo anello a 190. Le tariffe sono comunque allineate a quelle dei cugini rossoneri.



Sia Inter e Milan, quindi presentano posti più economici (190, 220, 225 euro), ma anche visibilità molto bassa in questi posti. Se volessimo paragonare le visuali, i posti per Inter e Milan vengono venduti a 400 euro e a Torino 375.



Allargando il discorso a livello internazionale anche negli altri paesi ci sono stati aumenti: la palma d'oro dell'extra cost va Manchester City, Reading e Newcastle. Il Manchester City ha aumentato i prezzi in media del 9% con un +4.5% nella fascia più economica. Arsenal, Chelsea, Manchester United hanno mantenuto i prezzi stabili.



Ovviamente i prezzi vanno rapportati al tenore di vita che in Inghilterra è più alto grazie a stipendi maggiori.



Per esempio per il Chelsea i prezzi sono stati "congelati" per questa stagione, prezzi che variano per gli adulti da £595 a £1,250, over 65 seniors da £285 a £485, U18s da £285 a £485.



Arsenal: adulti da £985 a £1,955, over 65s da £425, U16s (Junior Gunners) fino a £370.



Liverpool: adulti da £725 a £780, over 65s da £544 a £585, U17s from £285.



Manchester United: adulti £532-£950, U21s £399-£712.50, over 65s/U18s £266-£380, U16s £190.



In Germania, il Borussia, fresco vincitore del campionato tedesco ha prezzi vari. La zona più economica, molto defilata ha un costo che varia da € 365,00 a 430,00. I prezzi maggiori però variano da € 685,00 a 840,00. La media è comunque sui 600 euro per tutte le zone dello stadio.

Il Bayern Monaco presenta tariffe ancora più competitive che partono da 180 per i più giovani fino ad arrivare a 300 e 650 euro al massimo nelle zone più costose.



Infine siamo volati in Spagne e osservato il Real Madrid che per mostrare i suoi Galacticos ha i seguenti prezzi. Da 180 euro a 202 per le zone peggiori, fino ai 360- 405 per le tribune e ai 580-630 per i posti migliori di tribuna. In questo caso i prezzi sono molto più bassi e competitivi rispetto alla Juventus.



Il Barcellona ha prezzi che variano dai 250 ai 600 euro, ovviamente con il prezzo più basso si intende l'ultimo posto nel lontano terzo anello che vista la grandezza del Nou Camp, non permette una visuale fantastica.



In generale, però la Spagna presenta prezzi comunque non aumentati, il Siviglia li ha addirittura abbassati.



Difficile dare una valutazione sulla politica di pricing effettuata dalla Juventus, il marketing ci dice che uno stadio sempre pieno richiede un aumento di prezzo, l'etica e la situazione economica che forse sarebbe meglio non abusare del cuore e soprattutto delle fasce meno abbienti. La speranza ed unica che ci rimane è che coloro che effettueranno il "corposo" investimento possano essere ripagati da squadra e società con un'altra stagione indimenticabile e soprattutto che magari arrivi quel famoso top offensivo, del resto se tutti rinnovano...

STRATEGIA DA TOP O ADDIO?

Beppe Marotta ha di nuovo spiazzato tutti: "Non abbiamo bisogno di top player, di star, ma di giocatori importanti che abbiano connotazioni ben precise e si inseriscano in un gruppo di per sé già più che buono. Abbiamo creato un modello che si riferisce a profili di giocatori ben precisi: intanto una forte motivazione e poi una valutazione anche di carattere economico, sia in termini di acquisizione che di emolumenti. Noi non vogliamo assolutamente star vogliamo giocatori che possano far aumentare il livello di un gruppo che è già diventato vincente. Non dimentichiamoci che è lo stesso gruppo che ha vinto meritatamente lo scudetto senza aver mai perso una partita e che ha trovato in Antonio Conte un condottiero, un gestore della squadra, che ha dalla sua grandi qualità ma soprattutto una juventinità che è una caratteristica vincente per lui e per noi". Difficile interpretare queste parole. Il popolo bianconero è preoccupato da una parte perchè rischia di trovarsi anche quest'anno senza il famoso colpo avanzato a cui aveva fatto la "bocca". Tante parole ma fatti concreti in tutte le zone del campo e non per l'attacco dove a parte Giovinco ora come ora, il nome più probabile è Mattia Destro. Ovviamente il mercato è lungo e fare il de profundis ora è controproducente, è fuorviante e soprattutto destabilizzante e sbagliato. Marotta sta applicando una strategia che è quella del buon senso. Acquisti misurati secondo le potenzialità del club, nessuna pazzia per gli ingaggi e prudenza e ricerca di giocatori funzionali al progetto. Forse qualche giocatore come Giovinco è stato pagato tanto, forse troppo, ma ci sta e dipenderà dal giocatore dimostrare con i fatti. Nel frattempo i tifosi sono curiosi di vedere: strategia o addio al top? Lo sapremo solo nelle prossime puntate. Del resto al mercato chiuso a fine giugno chi ci crede?.

AVANTI IL PRIMO

I tifosi bianconeri si fanno una domanda: dopo Asamoah, dopo Isla, dopo Giovinco, dopo Verratti (anche se probabilmente rimarrà a Pescara), chi sarà il primo? Ovviamente non parliamo degli acquisti, ma delle cessioni. Impossibile pensare  a una Juventus con un portafoglio infinito. Più realistico pensare a una società che si muoverà in modo oculato massimizzando le cessioni. I nomi sono i soliti: Felipe Melo, Krasic, Elia, Pazienza, Motta, Iaquinta, Martinez, solo per farne alcuni. Impossibile sapere chi dei tre più appetiti (Krasic, Elia e Felipe Melo), partirà per primo. La sensazione generale è che Eljero Elia sia quello con minori pretese e più voglia di mercato e di aria nuova, mentre Krasic quello che porrà le maggiori difficoltà, legate alla destinazione. Insomma, anche quest'anno prepariamoci a una lunga estate di tormentoni in uscita, ma attenzione, dal cilindro potrebbe uscire qualche nome inaspettato, soprattutto se la lista appena presentata dovesse incontrare delle difficoltà.

IL GIOCHINO CHE NON FUNZIONA

Stramercato, stra-juve, stra-favoriti, stra-tutto. Il calciomercato e le opinioni di giugno (chissà poi che peso potranno avere), vedono già una stra-juve e una stra-cotta concorrenza. Attenzione e calma, come al solito nei giudizi. Il campo poi è il solo e unico decisore. Ci ricordiamo tutti delle valutazioni dell'anno passato con Juventus in seconda fila a detta di molti (noi compresi) con un giudizio del campo poi decisamente migliore, per fortuna. Ora, ci si ritrova con la Juventus proiettata dopo un solo mese di mercato in testa ai sondaggi, complice una buona partenza e la staticità della concorrenza. Attenzione, però, perchè gli stessi critici sono quelli che l'anno scorso parlavano di Juventus favorita perchè giocava una sola competizione e quest'anno non vedono, invece, le altre in buona posizione sulla griglia. In ogni caso i tifosi bianconeri sono soddisfatti. Se il buongiorno del mercato si vede dal mattino, la Juventus ha già fatto molto, ora viene il bello, si spera di abbracciare entro un mese quel giocatore che tutti si aspettano possa essere il bomber che quest'anno è mancato, ma prima bisognerà vendere e la lista è lunga.

APRI-ROMPISCATOLE

Tremiladuecentocinquantaquattro Tanto ha giocato Sebastian Giovinco a Parma, con trentasei presenze in campionato. Circa undici milioni di euro, tanto pagherà (non di piu, si spera) la Juventus per lui, quindi tremilatrecentoottanta euro a minuto. Una cifra importante per un giocatore che a Parma ha segnato 22 gol in due stagioni, con sessantasei presenze. Quindici gol e sedici assist l'anno passato, sicuramente uno dei giocatori maggiormente decisivi della serie A. Analizzando la sua ultima stagione siamo andati a vedere con che squadre è stato decisivo Giovinco per gol e assist. Dal punto di vista dei gol il talento di Beinasco ha segnato a Juventus, Chievo, Genoa, Milan, Udinese, Siena, Fiorentina, Cagliari, Lecce, Inter. Gli assist sono stati decisivi con Catania, Genoa, Napoli, Udinese, Siena, Fiorentina, Chievo, Lazio, Cesena, Palermo, Inter, Bologna. Praticamente con sedici squadre su venti ha saputo segnare o fornire un assist. Particolarmente interessante è il dato sulle squadre che hanno bloccato la Juventus a Torino quest'anno. Chievo, Genoa, Siena, Cagliari, Lecce, hanno tutte strappato un punto allo Juventus Stadium. Se Conte riuscisse a far replicare a Giovinco la stagione della scorsa stagione (in zona gol con una neopromossa al posto del Lecce), la Juventus potrebbe contare su otto /dieci punti in più casalinghi. Insomma, un Giovinco in versione apri-difese avversarie e rompiscatole per i difensori. Sebastian ora ha la sua grande occasione, sta a lui non deludere i tifosi a partire dalle sfide della nazionale, ci sono Diamanti e Cassano da sorpassare.


mercoledì 20 giugno 2012

L'URLO "MEDIATICO" DI MUNCH ....

Il mondo è globalizzato ormai e capita di imbatterci in amici e colleghi di oltre confine. Difficile far loro capire che quello che leggono, quello che sentono difficilmente corrisponde al vero. All'estero sono convinti che la Juventus sia implicata nello scandalo scommesse, possibile? Purtroppo si...Leggendo quotidiani, vedendo video online, telegiornali nazionali, alcuni paladini del giornalismo si sono distinti per il racconto di un quadro colpevolista, confusionario e totalmente irreale. Juventus protagonista sempre del peggio, giocatori bianconeri colpevoli delle peggior cose, Antonio Conte da matita rossa o se preferite da allarme rosso. Un quadro allucinante degno del grido o meglio dire "Urlo" di Munch. L'urlo di Munch viene così descritto dall'autore in suo diario: "Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una 'palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura... e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura".




L'urlo mediatico anti bianconero pervade gran parte dei media, con lingue di fuoco pronte a parlare e a diventare biforcute. Dal 2006 ad oggi nulla è cambiato e quanto leggiamo, spesso e volentieri è contro la Juventus. Impossibile negarlo, possibile combatterlo, unico modo con il passaparola, con il web, con la forza delle proprie idee e la voglia di portare alla luce la verità. Ognuno nel suo piccolo dovrebbe essere pronto a esprimere il proprio urlo, dovrebbe studiare le risposte e diffonderle, perchè nessuno alla Juventus regalerà mai nulla, soprattutto dal punto di vista mediatico. Fortunatamente oggi a differenza del 2006 i tifosi bianconeri sono pronti, la Juventus rispetto ad allora ha un nucleo agguerrito di piccoli amici che sicuramente non hanno potere mediatico ma che hanno idee e volontà per portare alla luce la verità.

martedì 19 giugno 2012

SEBA DAY...

Ci stiamo avvicinando, oggi, "dovrebbe", essere il giorno del ricongiungimento tra la Juventus e Sebastian Giovinco. Il talentino di Beinasco dovrebbe (ribadiamo il condizionale) tornare alla casa madre e ricongiungersi con i vecchi amici Paolo De Ceglie e Claudio Marchisio. Una vecchia dorsale bianconera che si crea di nuovo. A detta di tutti, oggi sarà il Seba-Day. Per circa nove milioni più una contropartita il giocatore diverrà bianconero al 100%. La Juventus dopo due anni, lo riacquista con un esborso  di circa 5 milioni (al netto del prestito e di quanto incassato per la prima metà del cartellino). Un esborso importante, ma non eccessivo. Un esborso che però deve far riflettere il diretto interessato. Sebastian deve arrivare a Torino consapevole di valere come un top player, deve togliersi i panni della promessa per mettere quelli del campione. Il talento torinese ha tutto: colpi da campione, abilità sotto porta, tecnica, velocità. Deve dimostrare di essere un numero uno e non può permettersi di rimanere in seconda fila. La domanda che si fanno in tanti è: perchè in nazionale sta dietro a Cassano e Diamanti? La risposta non c'è, la risposta la deve dare già dai prossimi allenamenti Giovinco, i tifosi bianconeri lo amano, ma da lui vogliono il grande salto, del resto la sua quotazione non ammette scuse.

CI SPIAZZA ANCORA?

Al diciotto giugno, anzi diciannove impossibile avere un'idea definitiva di chi sarà il prossimo attaccante della Juventus. Numerose idee si muovono nella testa dei tifosi bianconeri. Idee da top player o se preferite giocatore capace di imprimere la svolta alle partite. Dopo il doppio colpo Asamoah-Isla, per alcuni inatteso, per altri meno, Beppe Marotta potrebbe ancora spiazzare tutti. Difficile arrivare al grande nome (Robin Van Persie), impossibile non sognarlo, però, visto che la Juventus ha i mezzi e le risorse per prendere un grande giocatore. I sogni, però si infrangono con la realtà e nessuno chiede pazzie, perchè Van Persie a 30 milioni di sterline lo è. Beppe Marotta, Fabio Paratici e per primo Antonio Conte prenderanno risorse solo che rientrino nei parametri logici del buonsenso. Nessun Thiago Silva  a quaranta milioni, nessuna illusione o teatrini, del resto quella non è la politica bianconera. La crescita deve essere sostenibile, attendiamoci un ottimo giocatore, impossibile avere la certezza del nome, qualche convinzione in più, però c'è sul budget: 25 milioni di euro.

MURO BIANCONERO, ATTACCO AZZURRO

Ci voleva il muro bianconero di Barzagli che unito a Chiellini fino a quando e' stato in campo e con Bonucci ha tenuto chiusa la porta italiana con Super Gigi. Brava la squadra azzurra a reggere la pressione irlandese. Bravo il centrocampo bianconero un po' stanco con Pirlo, comunque sempre positivo e lottatore. Bravo Marchisio inesauribile. Ottimo Balzaretti, capace di dare forza e velocità. Positivo soprattutto l'attacco con Cassano e Balotelli. Il SuperMario e' sempre nell'occhio del ciclone, se sapesse limitare colpi e Il possibile nervosismo sarebbe un gran giocatore. L'Italia bianconera passa il turno, grazie a una prova di grande intensità e cuore. Forse un po' di stanchezza, ma con così pochi giorni e dopo un campionato così lungo ci può stare. I tifosi italiani continuano a sperare, i tifosi bianconeri continuano a vedere i propri beniamini in campo. Oggi solo in cinque, comunque la maggior presenza. Chissà che per la prossima sfida non si riveda Giaccherini, in attesa di capire se Giovinco sarà Juventino o no.


L'UOMO DEI SOGNI INFRANTI

Robin Van Persie ieri non ha vissuto una buona giornata. La sua nazionale ha lasciato mestamente l'Europeo e lui è stato protagonista solo nel match con la Germania con un gran gol. Per il resto poco o nulla che possa giustificare la quotazione di 30 milioni di sterline che l'Arsenal, come ieri vi abbiamo anticipato ha fatto del giocatore. Una quotazione troppo alta per essere vera per un giocatore che va in scadenza tra un anno. Una quotazione che rischia di far rimanere l'olandese uno dei sogni di mercato estivi. La Juventus per il top player spenderà al massimo 25 milioni di euro, contropartite eventuali escluse. Impossibile, quindi, arrivare all'olandese a meno che l'Arsenal non decida di fare uno sconto. Impossibile pensare a un olandese così deludente prima della competizione europea. Van Persie ha sicuramente deluso, fortunatamente tutti gli addetti ai lavori sanno che il suo valore è ben diverso. Forse non è il giocatore che può segnare sempre tanto come quest'anno, ma sicuramente non è il giocatore un pò "molle" visto in Polonia e Ucraina.

ATTENTI AI QUEI DUE?

Il mercato bianconero si sta delineando. Centrocampo ricchissimo grazie al doppio colpo Isla/Asamoah, difesa ermetica che attende un ritocchino per essere completa e attacco in cerca dei colpi da novanta. Partito Del Piero, sulla via della non riconferma Borriello, Beppe Marotta potrebbe decidere ulteriori ritocchi per un reparto che l'anno scorso ha fatto bene ma ha segnato forse meno di quanto avrebbe potuto. In attesa di quel famoso top e consapevoli che Giovinco sara' utilissimo (se riscattato), rimangono in piedi ancora una o due caselle. Una dovrebbe essere occupata da un giovane attaccante, capace di scalare le posizioni ed avere voglia di imparare. L'altra dovrebbe essere di Fabio Quagliarella e Alessandro Matri. I due attaccanti sono l'incognita dell'estate. Amati dai tifosi, riconfermati dalla società chissà perché compaiono nelle trattative. Al momento il loro futuro e' incerto. Sicuramente non partiranno entrambi. E' impossibile ipotizzare un attacco mutato nei quattro/quinti. Pero' ipotizzare che uno dei due parta non e' follia. Attenti a quei due, quindi, ci potrebbero essere sorprese.

RODGERS SPENDACCIONE?

In questi giorni in Inghilterra, non solo Manchester City e Chelsea sono attive sul mercato, anche il Liverpool di Brandan Rodgers sembra particolarmente attivo. Diverse mosse sul mercato alla ricerca dei giocatori giusti per accontentare le idee dell'allenatore proveniente dallo Swansea. Il nuovo tecnico ama il gioco offensivo, di fantasia e cerca giocatori adatti a questa fisionomia tattica. In quest'ottica sarebbe perfetto Gylfi Sigurdsson, giocatore che Rodgers conosce bene avendolo avuto allo Swansea. Il giocatore ha una quotazione sugli otto-dieci milioni. L'islandese non e' l'unico obiettivo, piace Johnson del Manchester City e Tello del Barcellona. Qualora riuscisse a centrare tutti gli obiettivi, il tecnico del Liverpool dovrebbe pero' cedere una pedina e quella con maggior mercato e' Luis Suarez. Sembra, infatti, difficile la cessione dell'attaccante Caroll, che, dopo un periodo di ombre verra' rilanciato. La Juventus e' pronta ad approfittarne, Suarez ha un ingaggio in linea con i parametri bianconeri, potrebbe essere il top player per la nuova stagione.


I MOTIVI DEL MAROTTA FURIOSO

Beppe Marotta può sembrare un "tipo tranquillo", ma e' meglio non farlo arrabbiare. Alcuni si ricordano della scorsa stagione e dal grande colpo Arturo Vidal. Dopo quel colpo Rumenigge punzecchio' i bianconeri e Marotta rispose alla grandissima: "Nella vicenda Vidal la Juventus ha operato secondo i regolari canali di mercato che prevedono l'accordo sia con la società, in questo caso il Bayer Leverkusen, sia con il calciatore. A quanto pare di intendere, Rummenigge si era affidato a canali meno ortodossi, me ne rammarico con lui e con il Bayern. Hanno perso una bella occasione sia sul mercato sia di comunicazione: il silenzio sarebbe stato infatti preferibile. Evidentemente il passato nerazzurro di un grande campione e dirigente come Rummenigge pesa e, come noto, al cuor non si comanda".






Una risposta ironica, ma molto diretta, senza fronzoli, proprio come le parole di ieri: "abbiamo letto di sondaggi da parte dell'Inter, del direttore sportivo Ausilio e siamo rimasti un po' sbigottiti, perchè il giocatore è in compartecipazione tra il Parma e la Juventus, pertanto anche da un punto di vista regolamentare non è consentito l'inserimento di un'altra società".



Marotta va per la sua strada con il suo progetto, che come detto ieri ci piace perché serio, professionale e di prospettiva. Altrove, forse improvvisano e a volte operano come dice Marotta in modo "particolare". Ma il motivo della risposta piccata del dirigente risiede nel fatto che questo atteggiamento "particolare" obbliga la Juventus a pagare il giocatore di più. Una scorrettezza, in teoria, per togliere risorse ai bianconeri. Marotta questo l'ha capito e l'ha sottolineato, oltre a ribadire l'apprezzamento per Sebastian Giovinco. Insomma, in casa Juve ci si vuole fare rispettare, ma attenzione, tenete i telefoni spenti, non si sa mai...

CONTE IL SAGGIO

Nei giorni scorsi lo avevamo anticipato: attenzione alla tournée americana. Sovrapposizione di partite, amichevoli, trasferte possono seriamente minare le certezze della preparazione estiva condizionando tutta la stagione. Gli esempi di Milan e Inter hanno fatto storia o meglio incutono timore, quelle partenze a rilento mettono dubbi nella testa dello staff tecnico bianconero. Vale la pena rischiare di rovinare la stagione per un paio di milioni di euro? Evidentemente no, Antonio Conte ci sta pensando e si sta convincendo nella cancellazione. Evitare la trasferta in America, razionalizzare il calendario, spingere forte a luglio per essere pronti ad agosto e fare una sola trasferta in Cina. Purtroppo, la decisione inappellabile della Lega di giocare in Oriente ha alterato i piani bianconeri. Per il futuro l'esperienza dovrà essere utile, meglio chiedere a De Laurentiis, la prossima volta prima di organizzare una trasferta, se no Conte, il saggio cambierà, giustamente tutti i programmi.

A TORINO UN PROGETTO, ALTROVE...

I passi indietro si pagano.  Siamo convinti che la vox populi dei tifosi sia importante se non decisiva, almeno poi dal punto di vista di abbonamenti che siano tv o allo stadio, ma non e' tutto, non può essere tutto.. Una società deve essere capace di seguire una strategia e portarla avanti fino in fondo. Così fece la Juventus con Zidane, Baggio, Ravanelli, Vialli, ceduti tra le perplessità e poi sostituiti mantenendo la rosa vincente. Lo stesso non possiamo dire della Juventus post calciopoli e pre Andrea Agnelli, dove lo Stankovic di turno veniva osteggiato e bocciato portando poi a Poulsen. Insomma, strategie farraginose che oggi fortunatamente sono state sostituite da un piano serio, credibile e quanto meno strutturato, condivisibile o meno secondo i punti di vista, ma ad oggi chiaro e inequivocabilmente serio. Se un tempo Milan e Juventus erano il modello, oggi la Juventus sembra aver preso il sopravvento. Quanto successo in questi giorni in casa rossonera evidenzia confusione. Se vuoi vendere Thiago Silva, vai e lo vendi con i sostituti in mano. Ovvio che se non c'e' un progetto sui sostituti tutto salta. La pantomima dei tifosi e della richiesta al presidente offre un quadro da tristezza metropolitana, semplicemente perché e' il classico specchio per le allodole a cui purtroppo molti credono. Andate a vedere cosa dicevano un anno fa dopo il Lodo Mondadori...Insomma, il Milan ci sembra a un punto di non ritorno, sara' ancora la squadra da battere l'anno prossimo perché non sappiamo come la Juve reggerà il doppio impegno, ma ad oggi i piani bianconeri ci sembrano chiari, Marotta e Paratici hanno un progetto, forse al Milan l'avevano con la cessione di Thiago Silva...ma qualcuno,  forse lo stesso protagonista di gennaio, ha sparigliato le carte nel mazzo rossonero.

PUZZLE PERFETTO?

Il mercato è partito da poco, ma Marotta e Paratici stanno prendendo in questi giorni le varie tessere e piano piano le stanno posizionando per formare un grande progetto a medio e lungo termine. Campioni per il presente e giovani di prospettiva per il futuro. Alla voce campioni per il presente hanno risposto all'appello Mauricio Isla e Kwadwo Asamoah. Due giocatori giovani, ma già di prospettiva, titolari con le loro nazionali, con buona esperienza e rodatissimi per il campionato italiano. Antonio Conte saprà utilizzarli al meglio e la giovane età, insieme alla voglia di dimostrare, li renderà funzionali al progetto tecnico del mister salentino.




Le tessere di Marotta e Paratici, però, non riguardano solo i campioni, sempre in attesa del famoso attaccante. I due manager stanno inserendo e prendendo tutta una serie di prospetti di primo livello. Leali è stato il primo, El Kaddouri fose il secondo a cui faranno seguito probabilmente Verratti e quasi sicuramente Pogba. La Juventus di domani sembra già in grado di essere competitiva e le varie tessere si muovono in modo perfetto. Marotta e Paratici studiano il top player, ma nel frattempo il loro puzzle sembra già un quadro magnifico di realismo bianconero.

SE NE APPROFITTANO?

Nei giorni scorsi e in particolare nella giornata di ieri abbiamo approfondito il tema Sebastian Giovinco. Prospetto interessante per il futuro, nel pieno della maturazione e con dna bianconero. Giocatore nato all'ombra della grande Juve di Capello e autore di una stagione strepitosa a Parma. La domanda che fanno in molti è: quanto vale il talento di Beinasco? Se dovessimo prendere una calcolatrice e vedere effettivamente la valutazione, probabilmente le opinioni sarebbero discordanti. Prendiamo un metro di valutazione, quindi. L'anno scorso Mirko Vucinic, fu pagato alla Roma, 15 milioni di euro, un giocatore di esperienza e di livello internazionale, quattro anni più vecchio di Giovinco. Considerando l'età ma anche l'ottima stagione del talento della cantera bianconera, la valutazione deve essere forse maggiore, ma considerando anche la poca esperienza internazionale, non discostarsi di molto da quelle cifre, considerando anche che la Juventus ha lasciato al Parma il giocatore per due anni a condizioni a dir poco vantaggiose. La valutazione corretta, sembra essere, quindi, quella che va dai 18 ai 22 milioni di euro complessivi, dieci milioni circa per la metà. Le cifre che sentiamo circolare di trenta milioni, probabilmente sono troppo alte. Con tutto il rispetto, quella cifra, con la crisi economica attuale la possono presentare pochissime società, anzi nessuna. Del resto tocca a Giovinco dimostrare il proprio valore e fino a quando rimarrà all'ombra di Cassano (cosa successa in due occasioni in Nazionale), per il talento bianconero rimarrà difficile dimostrare di valere una cifra con il due davanti, con buona pace del Parma che si dovrà accontentare di dieci milioni di euro al massimo.

JOLLY A SORPRESA

Non ne sentiamo parlare da mesi. El Malaka, arrivato ormai due anni fa dal Catania con l'etichetta di mezzo fenomeno ha incontrato prima un anno difficile (causa infortunio) con Delneri e poi un anno di assoluta mediocrità a Cesena. Con un ingaggio oltre il milione di euro i tifosi pensavano di rivederlo al ritiro di Chatillon, come uno dei prossimi separati in casa, invece ieri la buona notizia: l'uruguaiano potrebbe essere una delle chiavi dell'affare Verratti. Come anticipato ieri, arrivano le conferme, il Pescara vorrebbe rilanciarlo, inserendolo (in prestito ovviamente con ingaggio pagato in parte dalla Juventus), nell'affare per il giovane fenomeno del calcio italiano. Insomma, un modo per il Pescara di inserire un giocatore di esperienza in un organico che perderà in avanti quasi sicuramente Immobile e forse anche Insigne.




Martinez diventa un jolly prezioso, con la speranza dei dirigenti bianconeri che possa avere miglior sorte rispetto a Cesena e che anche lui abbia voglia di rilanciarsi. Pescara, però, potrebbe anche non essere la sola società interessata. L'avvento di Lo Monaco a Genova potrebbe rilanciare vecchi pensieri, infatti l'anno scorso l'Ad quando era a Catania disse: “Martinez non è un bidone, chi lo dice si vada a rivedere gli anni di Catania. Quest’anno ha giocato poco e si è infortunato tanto, probabilmente poi ha sentito il peso della maglia bianconera. Se lo ripoterei a Catania? Mettiamola cosi’: io lo riprenderei ma guadagna cifre che non possiamo permetterci". Chissà che ora che al Genoa, (con un tetto ingaggi diverso) Lo Monaco non decida di riprenderlo e rilanciarlo.

SAREBBE DA PALLONE D'ORO

Anche ieri, ancora una volta in stagione, Pirlo decisivo, anche senza la vittoria italiana. Purtroppo per l'Italia, purtroppo per la Juventus, di Pirlo ce n'e' uno, inarrivabile, visti i dati statistici irraggiungibile.




Dopo la stagione fantastica, Andrea anche in nazionale sta ripetendo le magie bianconere. Assist al bacio nella prima partita, punizione magica nella seconda.



Nella scorsa stagione momenti difficili, vissuti quasi da separato in casa, ecco però questa da protagonista assoluto a Torino, un'annata dove Pirlo ha preso per mano la squadra e i compagni e li ha accompagnati anche grazie alla sapiente regia di Mister Conte, allo scudetto. Una sorpresa per tanti, non per la società Juventus che ha saputo cogliere l'attimo, a differenza del Milan. A luglio Pirlo è entrato da campione, in punta di piedi, quasi senza valori acquisiti e anche un grande come Pirlo al pari degli altri di centrocampo si e' messo in gioco per conquistarsi giorno dopo giorno la stima e l'affetto di tutti, come se fosse bianconero da sempre. In bianconero ha indossato la numero 21 che fu di un certo Zidane e ora chissà potrebbe seguirne le orme in tutto e per tutto.

Quella 21 portò a Zidane il pallone d'oro, se Andrea riuscisse a fare un ottimo europeo, nulla gli potrebbe essere vietato, nemmeno il sogno di vincere quel pallone prestigioso che in tanti a Torino hanno vinto. Il suo sogno pero' e' legato alla nazionale, se non supererà il turno il sogno rimarrà tale.

IL DOPPIO TRENO DI SEBASTIAN

Il treno passa una volta, per Sebastian Giovinco potrebbe passare due. Il suo ritorno in bianconero, possibile e probabile dovrebbe concretizzarsi nella giornata di oggi. Juventus e Parma discuteranno tra poco e decideranno se il talento rimarrà a Parma ancora un anno (opzione da non escludere al 100%) o se ritornerà a Torino per giocare nello scacchiere di Conte che gli sta costruendo una posizione nuova (seconda punta) rispetto, al passato bianconero (esterno con Ranieri). Il treno bianconero potrebbe quindi riproporsi e questa volta per Giovinco non esisteranno scuse di continuità o di considerazione, qualora arrivasse a Torino dovrà dimostrare tutto il suo valore. Valore che gli tocca già dimostrare in nazionale. Un discreto spezzone con la Spagna, però non gli ha consentito di superare Antonio Cassano. L'ideale sarebbe il sorpasso sul rossonero per dimostrare che è lui il migliore nel ruolo in Italia. Superare la concorrenza di Cassano in nazionale vorrebbe dire essere pronti anche per la Juventus, dove la concorrenza sarà molta. Il treno di Sebastian passa oggi, un gol alla Croazia per diventare titolare e non scendere più, sperando che possa essere di buon auspicio per il suo futuro, del resto in molti tifosi bianconeri c'è la speranza che possa essere il vero erede di una certa leggenda bianconera.


Marotta, tra il & al supernalotto e il classico "13"

Aria di cessioni in casa Juve (finalmente). Marotta cerca le risorse necessarie per finanziare il mercato e lo fa con la giusta insistenza. Nei giorni scorsi e' stata chiusa l'operazione Sorensen-Taider. La Juventus rinnova la comproprietà del difensore danese e lascia il francese al Bologna. I bianconeri ci guadagnano due milioni di euro. Non tantissimo ma una buona plusvalenza, praticamente la valorizzazione piena del danese. Marotta, pero', non si ferma. Obiettivo la Turchia e chiudere per 4 milioni di euro per Reto Ziegler. Anche in questo caso sarebbe tutta plusvalenza, visto che lo svizzero e' arrivato a parametro zero l'estate scorsa. Un quattro più due da sei milionario...ma non basta. Prima del sei Marotta vorrebbe fare tredici... con Felipe Melo. Impossibile farlo in Turchia, visto che il Galatasaray non riscatterà il giocatore per tredici milioni. Marotta pero' al tredici ci pensa lo stesso e sono partite le trattative con la Russia per cedere il brasiliano per quasi dodici milioni di euro. E se non fosse ok la Russia attenzione al Brasile, il Corinthias offrirebbe dieci milioni di euro. Forse non sara' un tredici pieno ma con i tempi che corrono per Marotta sarebbe comunque un'operazione da dieci e lode.

Se Tavaroli dice la verità

Cominciamo con un grande se....anche se forse mantenendo la coerenza di certi media dovremmo toglierlo...




SE Tavaroli dice la verità si mette male, molto male. Si mette male perchè siamo di fronte a un gravissimo episodio di spionaggio sportivo e un gravissimo episodio che viene fuori solo dopo molti anni, ma che potrebbe portare a riscrivere la storia del 2006.



Quello che abbiamo sempre sostenuto (che ci fosse qualcosa di strano), potrebbe avere un suo pentito, un vero pentito, non testimoni silenziosi come nel processo di FARSOPOLI, concedetecelo. La situazione diventa a nostro parere imbarazzante o potrebbe diventarlo. Nessun sospetto anche grande, dovrebbe permettere a una società a pedinare e controllare l'altra. Questo, se fosse vero e ribadiamo con il se (perchè tutto andrebbe sempre appurato), dovrebbe e deve portare a riscrivere la storia.

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI

La chiara politica del "sbatti il mostro in prima pagina" continua. Anche oggi, purtroppo, poco spazio alle indiscrezioni che praticamente confermano quanto sapevamo da tempo. Il nome di Simone Pepe è stato tirato in ballo senza alcun fondamento e ai primi interrogatori il castello accusatorio creato da "quei pochi" e dai "media" cade rovinosamente.




Sulla partita incriminata, quel famoso Udinese-Bari del 2009/2010, l'avvocato Malagnini non ha confermato il contatto telefonico incriminato tra Salvatore Masiello e Simone Pepe. Tutto verrebbe quindi a cadere. A questo punto, rimarrebbero in piedi solo le posizioni di Bonucci e Conte, due situazioni legate a filoni diversi. La posizione di Bonucci è legata a Masiello (l'altro Masiello), che comincerebbe, però a perdere attendibilità.



La situazione di Conte, invece, tanto acclamata dai media, è legata a Carobbio che ci sembra tutto fuorchè affidabile. La speranza è che anche le posizioni dei due bianconeri possano essere stralciate il prima possibile. Purtroppo anche per loro ci sarà al massimo il trafiletto, un trafiletto silenzioso, in silenzio. Un silenzio per gli innocenti, ci verrebbe da dire, che si scontra con i grandi paginoni che ricevono i colpevoli... mistero.

quanto vale?

La domanda che sI fanno tanti tifosi bianconeri è: quanto vale Robin Van Persie? La risposta non è semplicissima, per questo preferiamo dotarci di dati per supportare la nostra analisi. Il giocatore dell'Arsenal e' il nome caldo, come ricordano tutti, per lui 38 presenze in campionato, 30 gol e 3334 minuti giocati,  diventano 37 i gol  stagionali, considerando anche le coppe. Praticamente un'annata fantastica per il forte attaccante olandese con un gol ogni 110 minuti. Se questa fosse la media standard di Van Persie e il giocatore avesse 25 anni, probabilmente varrebbe una pazzia. A 29 anni, però il giocatore cerca probabilmente l'ultimo importante triennale o quadriennale della carriera e diventa, quindi, fondamentale analizzare i dati di almeno tre anni. Negli ultimi tre anni Van Persie ha segnato 69 gol di cui 57 in campionato con una media relativa al campionato di 0,72 gol a partita. Questo, senza considerare che solo nell'ultima stagione non ha avuto problemi fisici, mentre nelle due precedenti ha giocato solo 16 e 25 partite. Sicuramente l'olandese rappresenta un campionissimo, ma la Juventus non si può permettere di strapagare il cartellino all'Arsenal e offrire al giocatore un quadriennale principesco. Da uno dei due lati la corda si deve accorciare. Dal punto di vista della valutazione diventa, quindi, congrua la cifra di 15-18 milioni di euro per il cartellino e 6 milioni euro all'anno più bonus al giocatore. In pratica, un'operazione da circa 50 milioni di euro lordi per tre anni. Questa operazione ci ricorda vagamente l'operazione Vieira, avrà lo stesso esito?

Antonio, puoi stare tranquillo

Una buona Italia, una buona prestazione contro una delle più forte nazionali al mondo, ma soprattutto una buona prestazione dei bianconeri presenti in rosa. Una crescita importante, quella dei giocatori bianconeri che ieri hanno espresso una prestazione di grande livello. Sontuoso, come al solito, Andrea Pirlo, bravi Chiellini e Bonucci, decisivo Buffon su Fernando Torres e molto bene Giaccherini. Una crescita importante, quella dei giocatori bianconeri. Contro i fortissimi spagnoli, alla prova del nove internazionale la meta' della squadra bianconera non ha sfigurato. Aggiungeteci Barzagli e qualche attaccante decisivo e non le comparse del primo tempo e la Juventus sembra essere pronta al grande salto europeo. Mancano alcuni tasselli, certo, ma Antonio Conte avrà passato una nottata tranquilla , i suoi bianconeri si stanno allenando bene in vista della prossima Champions.

Attenti al precedente di Supercoppa

E' uno dei temi caldi della prossima stagione: la Supercoppa Italiana. Non tanto per il trofeo, importante sicuramente, ma non tanto da condizionare l'andamento di una stagione. Purtroppo, però, se la Juventus accettasse di giocare in Cina il trofeo (anche l'undici di agosto), riceverebbe un danno dalla preparazione importantissimo. Conte ne è consapevole, come tutte le persone che considerano delicatissimo il periodo di preparazione. Una transoceanica non incide (l'anno scorso è successo così), due (Usa e Cina), potrebbero seriamente compromettere tutta la prima fase di stagione, provocando un pericoloso rischio di emulazione con quanto successo a Milan e Inter l'anno passato. Il Milan pereggiò con la Lazio ma poi perse punti importanti nelle successive sfide perdendo sonoramente a Napoli, l'Inter fece ancora peggio con Palermo, Roma e Novara. Insomma, vale la pena rischiare di compromettere l'inizio di stagione per un paio di milioni di euro? Questo senza contare che i nazionali non rientreranno subito per l'inizio della stagione e se come ci si augura la nazionale andrà avanti, ci saranno giocatori che rientrano solo a metà/ fine luglio. Troppo poco per preparare una partita per l'undici d'agosto in Cina. La soluzione più ragionevole è il 19 di agosto, in Italia e in casa di chi ha vinto il campionato, come dice la storia, come dice il regolamento.

Assist Petrucci

"La frase -trenta sul campo- è un altro discorso: le regole esistono e vanno interpretate. E gli scudetti alla Juventus non sono stati tolti sul campo. Comunque oltre non voglio andare. Ribadisco che Abete è una persona preparata e corretta: se i problemi ci sono la responsabilità non è certo sua".


In molti sono rimasti colpiti dalle parole delle presidente del Coni Gianni Petrucci. Parole importanti, quasi un'ammissione di quanto affermato dai tifosi bianconeri da sei anni a questa parte: "Trenta scudetti". Andrea Agnelli ha rispettato le regole, ora tocca alla Federazione e al Coni garantire il rispetto delle regole stesse e eventualmente risarcire chi e' stato colpito in maniera difforme rispetto ad altri. Le parole di Petrucci pero' sono fondamentali. C'e' l'ammissione, i titoli sono vinti sul campo, ora bisogna estendere la legge del campo anche fuori. Noi siamo prontissimi.

giovedì 7 giugno 2012

LA DOPPIA ISLA BONITA

"Last night i dreamt of San Pedro", così cantava Madonna nella sua Isla Bonita. Alcuni definiscono Ibiza l'Isla bonita, anche se la cantante americana sembra si riferisca a La Palma, l'isola delle Canarie. Ibiza è l'isola del divertimento e dell'eccesso, ma anche un posto bellissimo dove riposarsi e vivere le proprie ore in pieno relax tra un mojito, il sole, il mare. In questi giorni Antonio Conte è a Ibiza  e sicuramente in quella isola non starà pensando a tutte le cattiverie gratuite che gli piovono addosso senza alcun senso, del resto meglio non pensarci perché motivazioni serie non ce ne sono, accuse gratuite tante. Lui carta e penna sta già pensando tra un bagno e una lettura sotto l'ombrellone come vivere al meglio la prossima stagione. Da Isla a Isla, Marotta gli sta confezionando un bellissimo doppio regalo. Una doppia Isla bonita da vivere al meglio, proprio come diceva Madonna in quella canzone anni ottanta e poco importa se parlava di un altro posto, oggi il pensiero dei tifosi e' a quel doppio colpo in canna che potrebbe essere il nuovo motIvetto bianconero del futuro.

mercoledì 6 giugno 2012

DOPPIO GIOCO?

Si susseguono in modo continuo le voci che riguardano uno dei migliori giocatori del campionato: Sebastian Giovinco. Su di lui rumors contrastanti che vedono sul giocatore non solo le intenzioni del Parma, ma anche altre società pronte a inserirsi come Paris Saint Germain, Barcellona e addirittura Inter. Difficile decifrare tutto questo interesse, effettivo o presunto sul talento di Beinasco. Non e' facile capire quanto queste voci siano indissolubilmente reali o quanto siano messe ad hoc con finalità diverse. Non e' sbagliato ipotizzare delle manovre di disturbo realizzate ad hoc in modo da far lievitare il valore del giocatore portando la Juventus a pericolose aste. Del resto, il gioco delle parti deve portare la Juventus a esaurire quanto prima il suo budget, almeno questa sembra essere la prerogativa delle pretendenti bianconere che consapevoli delle potenzialità juventine vogliono ridurle. La Juventus dovrà fare attenzione e portare a termine nel miglior modo possibile le diverse operazioni di comproprietà evitando pericolosi esborsi. L'obiettivo rimane quello di limitare l'esborso a dieci milioni, eventuali contropartite comprese.

CINQUE MOTIVI PER NON STARE TRANQUILLI

Hanno sicuramente rasserenato le parole di Antonio Conte giunte direttamente da Ibiza come un raggio di sole dopo la pioggia: "Sono tranquillo tutto si risolverà". Alle sue parole hanno fatto eco quelle dell'avvocato di Antonio Conte, anche le sue orientate a rassicurazione e ottimismo: ''C'e' un grande rispetto per il lavoro della Procura e una grande sintonia''. Non sappiamo fino a che punto vada la sintonia con i pm, lasciteci dubitare, visti i trascorsi del 2006, sperando però che questa volta la giustzia possa effettivamente trionfare. Nel 2006 abbiamo tutti assistito al più grande caso din ingiustizia sportiva, con sentenze fatte dai giornali, prove non portate alla luce e altre prove nascoste chissà perchè e come. Questa volta tutti sperano in un esito diverso, ma rimangono forti dubbi. Il primo motivo per non stare tranquilli risiede nella giustizia sportiva stessa, fino a che punto il presunto pentito verrà creduto? Questo fattore sicuramente inciderà su tutta la vicenda. Troppe ci sembrano le contraddizioni per non dubitare del pentito... Il secondo elemento lo troviamo nelle parole di Thomas Locatelli di qualche giorno fa: "Rimango allibito quando gli organi di stampa legano il mio nome al calcioscommesse: io ho patteggiato l´articolo 7 comma 5, che sarebbe un presunto illecito. La giustizia sportiva purtroppo non permette il confronto tra accusato e accusatore: non ci si può difendere, mentre a livello penale mi sarei difeso, per questo ho preferito il patteggiamento. Non sono indagato da alcuna procura, quindi sono estraneo alla vicenda. Se avessi delle colpe a quest´ora sarei indagato a livello penale o civile, quindi per quale motivo bisogna porre l´attenzione sul mio nome in relazione al calcioscommesse? Io da persona ignorante mi sono chiesto: perché chi ha infangato il calcio vendendo le partite deve prendere 2 anni o 20 mesi di squalifica e chi, per un presunto illecito, senza essere immischiato in alcuna telefonata e senza essere perquisito, deve essere punito allo stesso modo? C´è una frase dei vari procuratori che mi ha colpito: "Devi collaborare". E io sono rimasto allibito. Se avessi fatto 100 nomi avrei preso solo 3 mesi. Chi non è stato in grado di far nomi è stato ammazzato. Questa giustizia sportiva è diventata obsoleta". Queste parole non meritano alcun commento, "se avessi fatto 100 nomi avrei preso solo tre mesi", che alcuni nomi non abbiamo fondatezza? A noi non tocca giudicare, però.... Livello Mediatico: il terzo fattore che non ci lascia dormire risiede nell'attenzione mediatica data a certi personaggi marginali. Conte è marginale ma viene inserito a nove colonne su tutti i giornali. La sua posizione è minimale ma viene enfatizzata. A che pro? Questo trattamento mediatico non ci piace ed è lo stesso del 2006, una pagina per l'accusa, un trafiletto per la smentita. Juventus: la società bianconera ovviamente non piace. Buffon, Bonucci, ma anche Pepe, oltre ovviamente a Conte sono nell'occhio del ciclone. Risulta molto difficile capire da cosa venga questo accanimento...se non da una precisa volontà. Terza stella: la questione terza stella appare una questione spinosa. Non è paronia, ma semplice realismo ipotizzare una ritorsione per la lotta che la Juventus sta facendo per rivendicare quella che non è una concessione o un regalo (come lo scudetto vinto da qualcuno), ma un diritto. Proprio alla luce di questo non siamo tranquilli. Confidiamo tutti, come Antonio Conte, nella giustizia ma siamo attenti e consapevoli che non sarà facile superare le tante trappole che ci saranno da qui all'inizio del campionato, un campionato che dovrà vedere ancora la Juventus protagonista, visto che questo scudetto sta andando di traverso a molti, sarebbe bello aggiungerne un altro per gustarlo doppiamente. DISCUTINE CON L'AUTORE

CHE COLPO, NASCE LA JUVE CILENA

Muoversi in silenzio e operare all'ombra (o quasi visto che nella redazione qualcuno aveva anticipato qualcosa...). Sembra essere questa la strategia della dirigenza bianconera, strategia che sembrerebbe voler portare a un doppio colpo di grandissimo spessore. Mauricio Isla e Kwadwo Asamoah sono due ottimi giocatori. Il cileno rappresenterebbe sul serio un colpo di altissimo livello. Forza, dinamismo, classe e potenza lo rendono un giocatore ottimo per il gioco di Conte in quanto capace di percorrere tutta la fascia. Impossibile non notare che con lui l'Udinese era in lotta per il campionato e che dopo il suo infortunio la formazione bianconera sia calata. Le doti anche caratteriali lo renderanno amato dai tifosi che hanno apprezzato in Arturo Vidal il suo spirito indomito. Mauricio Isla non si discosta dal cileno per indole e siamo sicuri che i tifosi lo apprezzeranno sicuramente. Se la Juventus  riuscira' a chiudere l'operazione inserira' due pedine di complemento che renderebbero la rosa ricca. I tifosi bianconeri già immaginano una Juventus spettacolare, se il buon giorno si vede dal mattino..

RISCHIOSISSIMA CINA

Il dibattito è aperto: dove e quando si giocherà la Supercoppa Italiana? Ieri la Lega ha ufficializzato la data del 19 agosto, ma ci sono le date di riserva, l'11 e il 25. Il caos per il momento regna sovrano. Il regolamento parla chiaro: la squadra ospitante è quella che ha vinto lo scudetto, quindi la Juventus avrebbe tutto il diritto di decidere. Però, la situazione è più delicata di quanto possa sembrare. Andare a giocare in Cina rischia seriamente di compromettere tutta la preparazione e si sa quanto Conte punti molto su questo aspetto. L'ideale sarebbe evitare questa trasferta transoceanica anche perchè sarebbe la seconda nel giro di un solo mese con conseguenze di ritmi, fusi orari da smaltire e affaticamento in un periodo dell'anno delicatissimo. Oltretutto il passato insegna: Inter e Milan che l'anno passato hanno fatto il doppio passo hanno pagato pesantemente sia in campionato che in Champions, toppando tutte le prime partite della stagione. Diventa, quindi, fondamentale il lavoro di diplomazia, perchè giocare il 19 agosto in Cina, sarebbe deleterio. I nodi al pettine conviene quindi risolverli subito, in quanto in un secondo momento risulterebbero ingestibili e traumatici. Anche la soluzione cinese del 25 agosto non sarebbe auspicabile in quanto difficilmente gestibile con i successivi impegni. Allo stato dell'arte l'unica soluzione rimane il 19 agosto a Torino, una soluzione non solo di comodo, ma anche la giusta per tifosi e pubblico, in ogni caso l'anno prossimo le date e la sede converrà deciderli prima per evitare questi spiacevoli incovenienti.

DOVREMMO DIMENTICARE QUESTA? No, Grazie

Le parole di Franco Carraro ieri a Gr Parlamento sono impossibili da decifrare: "Blatter non e' stato perfido nella lettera di complimenti inviata alla Juve, ha detto semplicemente quella che e' la verita', gli scudetti sono 28, punto e basta. Nel 2006 c'e' stato un patteggiamento tra societa' e federazione, questo è quello che dicono le regole del mondo a cui apparteniamo, altrimenti possiamo dire tutto, anche che le partite durano 110 minuti e non 90. Non parliamo del passato ma del futuro". E' facile per qualcuno parlare di patteggiamento, ma tutti sanno che si patteggia su un quadro se quello è reale. Il patteggiamento non fu fatto su un quadro reale, ma parziale e falso, perchè non c'erano tutto gli elementi, come dimostrato ampiamente negli anni successivi e come dimostrato nelle testimonianze del processo con grandi imbarazzi. Siccome Carraro parla di 28 scudetti, noi gli chiederemmo volentieri come inquadra questa sua imbarazzante telefonata con Bergamo, probabilmente se fosse per Carraro e se si tenesse il metro di giudizio di questa telefonata la Juventus di scudetti non ne vincerebbe più nemmeno uno. Carraro: "Pronto?". Bergamo: "Sì dottore, buona sera, sono Bergamo. Mi dica...". Carraro: "Come sta?". Bergamo: "Bene, lei?". Carraro: "Bene. Chi c'è lì a ...Juventus....". Bergamo: "Rodomonti. Inter-Juventus? Avevamo un sorteggio a cinque con cinque che potevano fare la partita: Collina, Bertini, Rodomonti, Farina e...il quinto era... comunque è stato sorteggiato Rodomonti". Carraro: "Mi raccomando, che non aiuti la Juventus per carità di Dio eh? Che è una partita delicatissima, in un momento delicatissimo, della Lega, eccetera.... Per carità di Dio, che non aiuti la Juventus. E faccia la partita onesta, per carità, ma che non faccia errori a favore della Juventus, per carità eh...". Bergamo: "No, no. Io, guardi, non ho ancora parlato con lui perchè ho finito l'aula cinque minuti fa e stavo prendendo un attimo fiato perchè ora faccio lezione con i primi e secondi anni. Però stia tranquillo che ci parlo domani ma... anzi domani mattina quando si allena, in maniera che gli rimanga fresco in testa". Carraro: "(Incomprensibile) deve fare la partita correttamente, ma che non faccia errori per carità a favore della Juventus perchè sennò sarebbe un disastro". Bergamo: "Sì". Carraro: "Va bene?" Bergamo: "Comunque la Juventus è tantissimo che non la arbitra, dottore. Lo abbiamo messo proprio perchè sono due-tre anni, quindi, non...ecco, era uno di quelli che era stato lontano...". Carraro: "Però, guardi, a me non mi interessa, nel senso che, voglio dire...." Bergamo: "Sì, sì, è domani che conta" Carraro: "Cioè, se c'era Collina, se c'era Collina, anche se sbagliava, nessuno diceva un cazzo, ma....Rodomonti se sbaglia a favore della Juventus succede l'ira di Dio. Siccome poi c'è.... tra l'altro, tenga presente che si gioca domenica sera; lunedì c'è l'elezione della Lega eccetera, per cui sarebbe una roba disastrosa, insomma. Capito?". Bergamo: "E' una mia preoccupazione domani parlarci, dottore". Carraro: "Va bene, mi raccomando, grazie. Arrivederci". Bergamo: "Bene, arrivederci". La Juventus sull'argomento terza stella non deve mollare e continuare a lottare per riavere indietro i due scudetti, cedere vorrebbe dire dare ragione a queste persone che sicuramente non hanno fatto il bene del calcio italiano. PARLA DELL'ARGOMENTO CON MASSIMO PAVAN

ARIA GIACOBINA

Purtroppo e lo registriamo per l'ennesima volta, continua a sentirsi una brutta aria in giro. Perquisizioni a tappeto, degne dei peggiori criminali, paginoni di giornali, nomi sbattuti in prima pagina e tanta, tantissima disinformazione. C'è qualcuno che vuole rovinare la festa scudetto dei tifosi bianconeri e di chi ha gioito dopo sei anni e sono sei, di difficoltà evidentemente causate dalla stessa forza giacobina che c'è adesso.  Le contraddizioni sono molte oggi: dalle indagini a orologeria, a pentiti che senza una figura certa, compaiono e scompaiono accusando quasi su mandato e poi prendendo squalifiche ridicole rispetto a quanto commesso. Il teatro dell'assurdo sembra avere degli attori che vogliono essere protagonisti dopo aver vissuto come comparse una vita. Si cerca la spettacolarizzazione di tutto e la Juventus sembra l'obiettivo di fondo. In mezzo a questa situazione ci sono i tifosi bianconeri che hanno già pagato fin troppo e senza colpa nel 2006 ed ora si trovano a sentire parole che ricordano quelle dei pentiti dimostratisi totalmente inaffidabili in sede di dibattimento. Il presentimento e' che tiri una brutta aria e l'obiettivo sia sempre lo stesso, distruggere la Juventus. Questa volta, fortunatamente, rispetto al 2006, i tifosi bianconeri sono pronti a fare blocco unico e difendere la loro passione. PARLA CON MASSIMO PAVAN SULL'ARGOMENTO

Top player Orange?....no sarà..

Abbiamo analizzato dati alla mano quale può essere il giocatore più conveniente per la Juventus, sulla base dei numeri dell'ultima stagione, dei gol del club in campionato e nelle Coppe. Abbiamo preso come riferimento i cinque nomi più chiacchierati dell'estate: Cavani, Van Persie, Suarez, Higuain e Dzeko e siamo andati a vedere gol segnati, presenze, minuti dell'ultima stagione, quello che ne e' venuto fuori e' un intrigante analisi costo-opportunità. Partiamo da Cavani: obiettivo difficile ma intrigante, forse in cima alla lista di Conte insieme a Van Persie. Per lui 23 gol in campionato, 35 presenze e 3060 minuti giocati. I gol diventano ben 33 se andiamo a considerare tutte le competizioni giocate con il Napoli. Van Persie e' il nome caldo, come ricordato giovedì notte, per lui 38 presenze in campionato, 30 gol e 3334 minuti giocati,  diventano 37 i gol considerando anche le coppe. Se questi due nomi sono in cima alla lista di Antonio Conte, in fondo, forse c'e' Luis Suarez, nome possibile, forse il più fattibile, che in campionato ha giocato 31 partite segnando 11 gol con 2557 minuti giocati. Il meglio l'uruguaiano lo ha dato nelle Coppe con 5 reti, per lui i gol stagionali sono 16. In Spagna c'è un altro nome affascinante: Higuain. Per lui quest'anno 22 gol in campionato con 35 partite giocate, ma soli 1714 minuti. Higuain e' l'obiettivo dei viaggi spagnoli di Fabio Paratici visto l'ottimo bottino con 26 gol stagionali. Infine, il jolly, quell'Edin Dzeko tormentone di due anni fa. 14 gol in soli 1498 minuti giocati. I gol Coppe comprese arrivano pero' a 20. Volendo fare la classifica in base ai gol/minuti (riferito al campionato) la palma d'oro va a Higuain con un gol ogni 77 minuti, seguito da Dzeko (gol ogni 107) Van Persie (ogni 111) Cavani (ogni 133) e infine Suarez (232). Se ci allarghiamo, pero' all'intera stagione (coppe comprese) i dati si allineano. Il migliore resta sempre il Pipita Higuain con un gol ogni 101 minuti, seguito da Van Persie un gol ogni 110, Dzeko scende terzo con un gol ogni 118, Cavani un gol ogni 127 e infine Suarez che migliora a un gol ogni 190, grazie all'ottima performance nelle coppe nazionali (il Liverpool non ha giocato Coppe Europee). Per avere, pero' la dimensione reale della convenienza di un'operazione bisogna analizzare i costi, perché i numeri devono essere confortati dalla fattibilità di un'operazione e il budget a disposizione. Per questo abbiamo considerato ipoteticii costi, prendendo in considerazione parametri come il cartellino ammortizzato in quattro anni di contratto e il costo dell'ingaggio lordo. Per esempio Cavani costerebbe 20 milioni annui per 4 anni (40 di cartellino da dividere per quattro e circa 10 lordi di contratto annuo), Van Persie 21(5+16), Suarez 14,25 (6,25+8), Higuain 20 (10+10) e Dzeko 16,5 (7,5+9).  Considerando questi costi, questo sarebbe il quadro costo/opportunità di ogni singolo giocatore, calcolando i gol della stagione appena conclusa. Il più economico (ma solo per il primo anno) sarebbe Van Persie, con 567 mila euro a Gol, dopo di lui Cavani con 606 mila euro a gol, Higuain con 769 mila euro a gol e infine Dzeko (825,000) e Suarez 838,000. Ovviamente ci sarebbe da considerare anche il possibile ricavo dato da eventuale plusvalenza da cessione. Per esempio Suarez, Higuain o Cavani possono essere rivenduti più facilmente rispetto a un giocatore come Van Persie meno giovane, essendo tutti e tre 1987 mentre Van Persie e' un 1983. Che farà Marotta? Se si vuole fare un investimento a lungo termine guardando l'aspetto economico vale la pena investire su Cavani e Higuain per rientrare sull'operazione domani. Nell'ottica del presente, ovviamente, Van Persie e' il migliore, ma la richiesta di ingaggio fa paura. In tutta franchezza, pero', l'operazione più fattibile sembra quella legata a Luis Suarez, che con l'attenuante della squalifica e l'assenza delle Coppe presenta un costo a gol non lontanissimo dai top Europei. Infine per coloro che amano i tormentoni, attenzione a Dzeko, se il City dovesse fare uno sconto potrebbe essere la sorpresa di questa sessione di mercato.

ECCO PERCHÉ PRIMA CONTE, POI BONUCCI....

Li stanno colpendo ad uno ad uno. Come al luna Park, chi e' alla Juventus diventa un bersaglio e se lo colpisci vinci la bambolina, il pesciolino, l'orsacchiotto o chissà cosa altro, magari la considerazione del tuo editore, magari un'ospitata in tv, oppure qualche migliaia di page views. Sparare sulla Juve o su chi ne fa parte fa bene, fa sentire in gamba e produce buone sensazioni. Ma perché li colpiscono, perché vogliono denigrarli, come mai questo atteggiamento? La risposta c'è ed e' una sola: intimidazione mediatica. Vogliono colpire chi sta al comando e convincerlo ad interrompere la battaglia per la terza stella, per gli scudetti scuciti ma vinti regolarmente, per la verità e parità di trattamento. Quello che succede oggi e'lo specchio del 2006. Calunnie che diventano per i giornali verità da scrivere nella pietra, pentiti che sono santi e carnefici e prendono 2 anni di squalifica quando dovrebbero essere radiati, giocatori dati in pasto '  come i peggiori criminali. C'è un disegno, chiaro, astuto, fine. Chi vuole giustizia per il 2006, chi chiede la terza stella deve pagare. Siccome non si può direttamente viva l'intimidazione. Siamo dei visionari? Forse, ma alle coincidenze non ci crediamo, del resto le coincidenze dal 2006 sono tante, troppe a partire da quelle telefonate e dai baffi comparsi e scomparsi... PARLA CON MASSIMO PAVAN SULL'ARGOMENTO

CHI GLI CHIEDERÀ SCUSA?

Le dichiarazioni di ieri dell'avvocato di Gigi Buffon sono molto chiare: «Se vogliamo andare ai fatti, non c’è un processo penale o un interessamento della giustizia sportiva non c’è nulla che possa dimostrare che Buffon abbia scommesso, sono transazioni economiche tra due persone che si conoscono da anni di cui uno svolge anche quella di avere una ricevitoria. Da li non ci si pone il dubbio che possano essere operazione immobiliari o altro, si pensa che necessariamente che devono essere scommesse e per giunta illegali e «Il bonifico più cospicuo, risalente al 13 settembre 2010, riguarda l’acquisto di venti Rolex, che sono nella cassaforte di Gianluigi da mesi. Un acquisto compatibile con il suo reddito e che è scritto nella casuale del bonifico: cos’altro deve fare? Siamo in grado di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive». Alle parole dell'avvocato ha fatto seguito la replica di Buffon: "Io non devo chiarire niente, è tutto chiaro: quelle che siano le mie spese, che possano essere opere d'arte, case, o aiutare un amico, sono fatti miei". Premettiamo che noi (intesi come tifosi), ma anche come giornalisti non abbiamo mai dubitato un secondo di Buffon, non abbiamo dubitato perchè ormai vedendolo sui campi, vedendolo nelle interviste, sentendolo anche se non direttamente abbiamo capito che persona è. Una persona schietta, sincera e leale. Siccome anche noi nel nostro piccolo ci riteniamo tali (leali), pensiamo che chi fa giornalismo debba prima di tutto informare, debba garantire la presunzione di innocenza e soprattutto debba evitare di entrare nel campo della sfera privata in modo invasivo. Quello che è successo in questi due giorni supera il lecito e l'immaginabile. Lo scriviamo da persone piccole o magari piccole e insignificanti, ma che comunque rispettano gli altri, rispettano un codice che ci porta a dire solo quello che è verificato. Non lo facciamo oggi, lo facciamo da sempre. Quello che vi diciamo, lo dicamo solo e soltanto se troviamo riscontri, solo e soltanto se corrispondono ai fatti. Purtroppo gli altri non fanno lo stesso e questo non è bello perchè poi la smentita invece di una pagina occupa un trafiletto. Quando dopo questa vicenda, tutto si risolverà in una bolla di sapone, ci chiediamo chi chiederà scusa a Buffon. Noi lo abbiamo difeso, lo abbracceremo virtualmente come abbiamo fatto sempre, nella buona e nella cattiva sorte, come si fa con i grandi campioni come lui. Allo stesso modo abbracceremmo Conte, la cui vicenda ci vede al suo fianco in prima linea. Anche in questo caso, chi gli chiederà scusa... purtroppo, crediamo, pochi. PARLA CON MASSIMO PAVAN SULL'ARGOMENTO

ANTICA TELENOVELA

Attenzione ai naviganti, quelli che amano le soap, quelli che amano i colpi di scena, quelli che amano vivere le emozioni del passato che a volte ritornano. Da ieri, la notizia che ci potremmo ritrovare a "parlare" di una vecchia conoscenza di mercato: Edin Dzeko. Il bosniaco, che ricordiamo è stato lungamente trattato due anni or sono, potrebbe tornare in discussione. Diversi tabloid inglesi, infatti ricordano che il giocatore non e' felicissimo al City e l'indiscrezione ci viene oggi confermata direttamente dall'Inghilterra: se Van Persie arriva al City ("Mancini non smentisce...") Dzeko parte. I numeri sono abbastanza chiari 14 gol in soli 1498 minuti giocati in campionato, qualcosina in più con le Coppe ma non abbastanza per sentirsi parte integrante del mondo Citizens. Dzeko vuole essere considerato un giocatore di maggior peso ma in una squadra che vede Aguero, Balotelli, Silva, Tevez e forse Van Persie, il minutaggio rischia di essere ancora inferiore. Ecco che, quindi, nella testa del Bosniaco "frulla" l'idea della cessione. In Germania il Bayern ci pensa, ma anche in Italia il giocatore ha estimatori sopratutto a Milano e Torino. Il giocatore, poi, non è il classico uomo d'area statico, ma attaccante molto completo, bravo anche nel fraseggio. Attenzione, quindi: giugno può essere il mese giusto per una nuova telenovela, lui non ha mai negato un debole per la Juventus e considerando i costi dell'operazione, ad oggi, il bosniaco sembra poter giocarsi il futuro con l'uruguaiano Suarez.

GIUDIZI UNIVERSALI

Giudizi universali diceva una canzone di Samuele Bersani. Giudizi universali quelli di alcuni media ieri. Giudizi cattivi, senza dignità, quelli che colpiscono Gigi Buffon, senza riconoscenza per il Mondiale 2006, senza rispetto per chi e' leale, senza equilibrio. Qualcuno ha pubblicato: "Buffon ha scommesso 1 milione e trecentomila euro". Perché queste affermazioni? Perché questo attacco mediatico e questa imboscata? Non ci stiamo, non ci possiamo stare. Chi sono costoro per fare questi giudizi, chi sono quegli altri per continuare questo attacco unidirezionale? Cosa ha fatto di male Buffon? Perché questa persecuzione? Non abbiamo risposte, ma incredulità e timore. Chi tifa la Juventus, chi vive la Juventus chi fa parte della Juventus subisce un giudizio universale. Il motivo non lo conosciamo, ma sicuramente ci fa pensare...

TASTIERA VELENOSA: non e' proprio la stessa cosa

In questi due giorni, in molti, sicuramente in troppi hanno paragonato Farsopoli a Scommessopoli. Ancora una volta ci troviamo a ribadire che il paragone non va fatto, questo per almeno cinque motivi. La vicenda di oggi è molto triste e dolorosa per tutti i tifosi che hanno squadre coinvolte in prima persona e le accuse sono fatte da pentiti di cui l'attendibilità è di difficile valutazione.  Il consiglio migliore, che diamo ormai da tempo, è di non credere a nulla se non che alle proprie convinzioni, le partite sono state viste e tutti possono giudicare episodi dubbi o no. Alla fine l'occhio critico è il miglior giudice. A differenza di quanto dice Monti, fortunatamente, il calcio non si fermerà, la speranza è che a differenza del 2006 venga fatta giustizia vera e non presunta, che non esistano casi nascosti o prescritti e soprattutto che ci sia parità di trattamento per tutti. Scommessopoli ci pare molto diversa da Farsopoli. In questo caso ci sono elementi che nel 2006 non abbiamo trovato. Almeno cinque situazioni senza fare nomi e cognomi sono lapalissiane. Reo confessi: ci sono delle persone che hanno confessato o quanto meno, sembra stiano confessando. Nel processo del 2006, tutti hanno ritrattato, nessuna confessione, nessun testimone valido...qui ci sono testimoni come Carrobbio che parlano, che faranno in sede processuale ritratteranno? Ricodiamo che in Farsopoli tutti i testimoni dell'accusa sono risultati poi favorevoli alla difesa. Partite: in questo caso ci sono partite che sembrano contenere ed avere riscontri precisi. Nel 2006 c'erano partite ma gli episodi contestati non avevano riscontro sul campo. Anzi a vederci bene nel 2006 gli episodi avevano riscontri opposti rispetto a quelli del campo. Soldi: in questo caso c'è il movente economico, la possibile scommessa e il giro di soldi collegata. Nel 2006, c'era il tema delle promozioni arbitrali, ma come abbiamo visto, molti degli arbitri in oggetto che sbagliavano venivano puniti, quindi i conti non tornano per nulla. Tessere intercettabili: nel 2006 ci hanno detto che c'erano celle e le tessere svizzere non erano intercettabili. Qui scopriamo che ci sono conversazioni sulle tessere rumene e che sono intercettabili, qualcosa non torna. Obiettivo mediatico: in tutte le due situazioni c'è un obiettivo mediatico. Allora era la Juventus, oggi fortunatamente non è la Juventus, ma anche se non ci sono prove, si sta cercando di mettere in mezzo l'emblema della stagione: Antonio Conte. Casualità?  Insomma, qualcosa non quadra allora come adesso. Tutto ci sembra molto strano, la speranza è di non assistere a un altro caso di ingiustizia che a mente fredda possiamo affermare lucidamente, perchè se nel 2006 si fosse agito con lo stesso peso per tutti, difficilmente avremmo visto la Juventus retrocessa e difficilmente avremmo visto la diaspora dei campioni. Ora quanto meno dovrebbero dare indietro due scudetti, non portare via l'allenatore. SEGUI QUI TASTIERA VELENOSA