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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 27 maggio 2013

IBRA E TEVEZ: LE COSTOSE ALTERNATIVE A HIGUAIN

La Juventus vuole fermamente Gonzalo Higuain. Il viaggio di Marotta a Madrid non è stato un viaggio di piacere o una vacanza premio per il dirigente bianconero. Le basi per il trasferimento ci sono tutte: Higuain accetterebbe Torino e soprattutto il Real vuole cedere l'attaccante. Due sono al momento gli intoppi alla trattativa. Il primo elemento è dato dal fatto che Higuain vuole conoscere il nome del nuovo allenatore prima di lasciare definitivamente Madrid. Il Real non si lascia con il sorriso e Higuain vorrebbe sapere direttamente dalla nuova guida tecnica di essere fuori dai giochi. Il secondo elemento è costituito dalla richiesta del Real . I madrileni chiedono ben trenta milioni, la Juventus ne offre 22 con pagamento dilazionato. Parti distanti non distantissime che però rallentano l'accordo. Nell'attesa, la Juventus osserva e registra l'evoluzione di due campioni che potrebbero interessare la vecchia signora in caso di stop alla trattativa Higuain. Ibrahimovic: lo svedese di Francia ha fatto capire in questi giorni che se parte Ancelotti può partire pure lui. Costa dieci milioni di cartellino circa e 7 milioni di euro per 3 anni di contratto. Operazione tra i 50 e i 60 milioni di euro. Tevez: più giovane, meno affidabile ma ugualmente costoso, Carlitos Tevez. Anche per lui richieste da 7 milioni di euro di ingaggio per 3 anni e cartellino sui dieci milioni di euro. Parliamo, quindi di un'operazione analoga a quella di Ibrahimovic. I bianconeri osservano, consapevoli che Higuain costa di più di cartellino, meno di ingaggio ma è più giovane. @pavanmassimo

QUESTIONE DI CONTROPARTITE!

La Juventus vuole Jovetic, Jovetic vuole la Juve. L'esito sembrerebbe scontato, ma non è così. La dirigenza viola vuole trenta milioni cifra che la Juventus non può e vuole garantire. L'offerta bianconera e' chiara. Un giocatore a titolo definitivo (Matri o Quagliarella), uno in comproprietà e conguaglio. Il conguaglio si dovrebbe aggirare sui dieci, dodici milioni di euro. La variabile che manca e' decidere quale giocatore in comproprietà. I bianconeri hanno una lista abbastanza ampia che comprende Giovinco, Marrone, Gabbiadini ed Isla. Tutti questi quatto potrebbero finire a Firenze. Gabbiadini e' il nome nuovo. Montella lo stima molto e lo vedrebbe bene come rinforzo ideale per creare una coppia giovane con Ljajic. Marrone e' invece il sogno di centrocampo, giocatore duttile che darebbe a Montella un'ampia gamma di soluzioni. Giovinco piace meno perché troppo simile a Ljajic appunto, infine Isla sarebbe il giusto rinforzo in corsia. Tra domani e mercoledì gli incontri tra Fiorentina e Juventus: obiettivo, chiudere tutto nelle prime settimane di giugno, ma elemento essenziale e' trovare i nomi giusti da mettere nella casella contropartite. @pavanmassimo

ROBBEN DA TOP: ECCO IL CONTE DREAM!

Arjen Robben con un bellissimo gol ha deciso la finale di Champions. L'olandese grazie alla sua prodezza si e' candidato per il pallone d'oro 2013. Un gol capolavoro che lo ripaga dell'errore dal dischetto della passata stagione. Anche ieri un errore a tu per tu con il portiere nel primo tempo, ma anche doti fuori dal comune per velocità, dribbling, determinazione. Il Bayern, probabilmente lo terra ben stretto e soprattutto non lo venderà. Difficile che arrivi a Torino. Tantissime, qualora il Bayern lo mettesse sul mercato, le pretendenti, dal City al Paris Saint Germain per non parlare delle offerte turche. Antonio Conte, lo ha osservato e se c'è un giocatore che prenderebbe ad occhi chiusi, questo e' proprio l'olandese, il giocatore perfetto capace, quando sta bene, di cambiare le sorti di una partita. Lo sa bene, Conte che ha maledetto l'infortunio di Kroos in Bayern-Juventus. Chissà se non si fosse fatto male il tedesco che sarebbe successo... senza Robben in campo. Una passione per l'olandese nata dai tempi del Chelsea e del Real. Pensare che Conte lo aveva proposto a Secco: " avevo incontrato il d.s. Secco cercando di spiegare come intendevo rilanciare la Juve. Puntando sul gioco offensivo, ma con un possesso palla a partire dalla linea difensiva. E poi avendo due esterni d’attacco per sorprendere gli avversari. Avevo anche indicato dei giocatori come modello: Robben, Lennon e Walcott...Mi chiesero un parere su Diego, dissi con franchezza: "E’ un buon giocatore, ma abbiamo in rosa Trezeguet, Del Piero, Amauri e Iaquinta. Io spenderei i 25 milioni in altro modo". Sapete tutti come è finita". Non sappiamo come finirà quest'anno. Sappiamo chi prenderebbe Conte se avesse la bacchetta magica. @pavanmassimo

L'UNICO DUBBIO RIGUARDANTE JOVETIC

Jovetic alla Juventus? Sarà una Juvetic? In attesa di capire se il montenegrino arriverà a Torino, i tifosi si interrogano guardando il passato del giocatore della Fiorentina e in tanti si chiedono: sarà affidabile dal punto di vista fisico? I dati delle passate stagione ci dicono: Giocate 29 partite nella stagione 2008-2009 Giocate 29 partite nella stagione 2009-2010 Infortunato nella stagione 2010-2011 Giocate 27 partite nella stagione 2011-2012 Giocate 31 partite nella stagione 2012-2013 L'ultima stagione e' stata la sua migliore a livello di presenze in campionato con 13 gol,il suo record e' la passata stagione con 14. Nonostante il suo record di presenze in campionato, anche quest'anno su Jovetic e' comparsa la nuvoletta "fantozziana" che porta infortuni. Cesare Prandelli in un certo senso accuso' il talento numero 8 viola di avere "una soglia del dolore troppo bassa''. Tanti gli infortuni che hanno caratterizzato la sua vita in "viola", da quello che gli tolse tutta una stagione a quella in cui lo staff tecnico viola, non effettuando bene la diagnosi dell'infortunio all'alluce, durante la sua seconda stagione lo mise fuori uso per quasi due mesi. Questa situazione non ha mai teso sereno il montenegrino, spingendolo verso diversi consulti, tra cui il professore Ulrich Boenish, che nell'estate del 2010 lo operò ad Ausburg in seguito alla rottura del menisco anteriore del ginocchio destro. Tanta sfortuna negli anni precedenti a Firenze, anche se a dire il vero le cose sono migliorate con Vincenzo Montella, che grazie al nuovo staff medico e a gestioni oculate ha introdotto scelte importanti che hanno limitato al massimo gli infortuni consentendo a Jovetic di giocare ben 31 gare sulle 38 disponibili di campionato. Qualora Jovetic arrivasse a Torino, a Conte e al suo staff il compito di gestire al meglio la situazione. @pavanmassimo

CHI CI DICE PERCHÉ?

Abbiamo rilevato in questi giorni che Paolo Bergamo, Mariano Fabiani, Salavatore Racalbuto e Nestore Reuca hanno vinto il primo grado di giudizio della causa civile contro Inter, Pirelli e Telecom. Una vittoria parziale che vedremo in futuro se potrà portare a un terremoto oppure no. Il processo Telecom si incrocia, quindi con Calciopoli o se preferite Farsopoli. Molti imputati, clamorosamente per la giustizia italiana, hanno detto che rinunceranno alla prescrizione: Massimo De Santis, Paolo Bertini, Salvatore Racalbuto, Antonio Dattilo, i designatori Bergamo e Pairetto, vogliono dimostrare la loro innocenza e lo faranno senza utilizzare scappatoie. Gli avvocati degli accusati produrranno nuovi elementi che potranno rendere più chiaro il quadro della vicenda, quadro che ormai e' chiaro a tutti. La cupola e' stata smontata e addirittura le nuove telefonate sarebbero determinanti. L'avvocato Morescanti ha parlato a Tuttosport del processo Telecom e sono parole importanti che ci pongono interrogativi: "Il giudice Minniti del tribunale civile di Firenze ha emesso una sentenza non definitiva, ovvero si è pronunciato sulle eccezioni prodotte dalle parti convenute e le ha respinte. Ha insomma riconosciuto la responsabilità dell'Inter, della Pirelli, della Telecom e della Polis d'Istinto. E ha dimostrato di aver letto attentamente le carte e di essersi documentato anche sulle vicende analoghe come quella di Christian Vieri, che non a caso ha citato nell'ordinanza. " Le motivazioni della sentenza poi ci dicono che c'e' stata parzialità investigativa di chi ha costruito l'inchiesta: "le vicende del campionato 2004/05 sono state vagliate dall'accusa con parzialità per correre dietro soltanto ai misfatti di Moggi...". A questo punto su questi due procedimenti che sembrano intersecarsi ci vengono spontanee due domande. Perché chi viene ritenuto colpevole non chiede la prescrizione e va avanti e chi invece viene ritenuto innocente vorrebbe la prescrizione? Domande facili, difficili risposte. Noi abbiamo la nostra teoria... @pavanmassimo

MAZZARRI PREPARA LA SFIDA TOTALE (ANCHE ALLA JUVE) E I MEDIA SI ATTREZZANO

L'avvento di Mazzarri a Milano apre scenari nuovi, l'Inter ritrova un allenatore che simpatico o antipatIco a Napoli ha fatto bene vincendo una Coppa Italia e ottenendo un secondo posto. Il nuovo allenatore dell'Inter ha esperienza a differenza di Stramaccioni e ha saputo fre bene ovunque. Ora all'Inter lo aspetta la sfida più difficile ma del resto fare peggio di quest'anno sarà veramente impossibile. Inter-Napoli con la sfida tra Benitex e Mazzarri si prospetta già una sfida da motivazioni incrociate caldissime. LE ACCUSE PARTONOPEE: a Napoli ci sono rimasti male, molto male. Vedere un allenatore che rinuncia alla Champions per una squadra finita a metà classifica non fa piacere, Mazzarri a Napoli era un idolo, trattato come un re, tradimento? Forse si,,,, infatti qualcuno ora lo accusa di non aver vinto nulla quest'anno e di aver fallito con tanti giocatori. LE ODI MILANESI: se a Napoli accusano a Milano esaltano. Mazzarri nuovo fenomeno del calcio che dovrà riportare l'Inter in alto.All'ombra della Madonnina ci credono, pensano sia arrivato il momento giusto. LE SFIDE DI MERCATO AI BIANCONERI: Mazzarri si è sempre definito l'inventore del 3-5-2. Sovrapposizioni con le idee di Conte e soprattutto con le intenzioni di mercato dei bianconeri. Zuniga, Isla, Ranocchia, ma anche Nainggolan sono solo,alcuni dei nomi che potrebbero entrare nelle agende comuni dei due tecnici. Mazzarri e Conte, poi si stimano ma si sono spesso punzecchiati. Sarà interessante questa nuova sfida perché i nerazzurri senza Coppe saranno sicuramente la prima pretendente al titolo per la Juventus nella prossima stagione. @pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO: TRA IL SASSUOLO E IL GUASTAFESTE FRANCESE!

L'ultima settimana calcistica della stagione ci ha portato nuovi temi di discussione. IL BUONO: sono le nuove realtà che avanzano. Sassuolo e Verona sono per ragioni diverse due belle realtà. Il Verona è stata nel 1985 l'ultima società di provincia non capoluogo di regione ad aggiudicarsi il campionato. Dopo di lei, Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli hanno marcato il territorio delle grandi città. Il Sassuolo, invece, è un esempio di ottima gestione. Scelte oculate, un allenatore bravo e giovane e talenti come Berardi, Boakye, Missiroli e Pavoletti. L'obiettivo e' non essere meteora ma realtà. Il compito lo dovranno svolgere il patron Squinzi e l'ottimo dg Bonato. IL BRUTTO : ancora una volta decisioni arbitrali discutibili hanno rovinato la partita di Siena e la successiva corsa Champions. Chi meritava? Chi arriva prima ha sempre ragione, anche se bisogna dirlo, ci vorrebbe equilibrio soprattutto quando una scelta può cambiare la stagione. IL CATTIVO: sembra essere Arsene Wenger il cattivo di turno. Pronta un'offerta principesca per Jovetic, pronto l'inserimento per Higuain. Il tecnico francese dell'Arsenal ha obiettivi chiari che coincidono e cozzano con quelli bianconeri. Un gustafeste per la Juve? Toccate ferro! @pavanmassimo

QUATTRO GIOVANI E UNA POLTRONA ESTIVA

Saranno pedine di scambio? Resteranno a Torino? Saranno portati a Chatillon? La dirigenza bianconera sta valutando le diverse opzioni che riguardano il futuro di quattro pezzI pregiati bianconeri, non proprio quattro, tre di proprietà Juve e uno seguito con grande attenzione. Un futuro che inizia oggi perchè la dirigenza bianconera deve fare delle scelte. IMMOBILE: è uno dei pezzi pregiati del mercato bianconero. A Pescara ha fatto il fenomeno, a Genova, ha dato segnali da campione a inizio stagione per poi incontrare qualche difficoltà. Marco Sommella, il suo agente ieri ai nostri microfoni ha spento le voci, spostando l'attenzione a dopo l'Europeo: "Bologna e altre squadre interessate? Per ora è presto. Decideranno le Juve e Genoa se e come risolverla o rinnovarla. Ne parleremo dopo l'Europeo Under 21, in cui è impegnato Ciro e sul quale è concentrato adesso". C'è da crederci. Il tema è uno: la Juve crede in Immobile? E soprattutto, il Genoa ci crede? La risposta nelle prossime settimane. In ogni caso Conte lo conosce bene, quindi saprà dare le migliori indicazioni alla dirigenza. GABBIADINI: se dovessimo puntare su un giocatore presente a Chatillon, punteremmo su di lui. Antonio Conte ha voglia di scoprirlo, di torchiarlo in allenamento di sapere se è forte come dicono anche dal vivo e soprattutto capire margini di miglioramento ed eventuali limiti. Il suo procuratore Silvio Pagliari ne ha parlato ieri: "Ha giocato una ventina di partite da titolare segnando sei gol e migliorando molto in tante situazioni. La diatriba tra Juventus e Bologna nasce a gennaio quando il club felsineo non ha dato il via libero al suo ritorno in bianconero. Dobbiamo solo ringraziare il Bologna e la città perchè Gabbiadini si è trovato bene". ZAZA: la Juve pensa di lasciare Poli al Milan pur di arrivare al talento offensivo che in serie B è stato la grande sorpresa. Fisico e tecnica che gli hanno regalato le prime pagine dei giornali. Marotta e Paratici lo hanno scoperto e vogliono portarlo anche a Torino. Il suo procuratore la settimana scorsa era vago: "Incontreremo ancora la Samp anche se le nostre idee sono chiare. Diverse squadre di serie A sono interessate quindi valutiamo tutto, però siamo alla vigilia di un match delicato quindi il ragazzo pensa solo al campionato". BOAKYE: il talento del Sassuolo ha fatto un ottimo campionato. Velocità, tecnica, fantasia e prestazioni di livello. Il Direttore Generale del Sassuolo, Bonato, ai nostri microfoni nei giorni scorsi aveva spiegato bene la situazione: "Da noi hanno fatto molto bene, ma prima bisognerà che ne parlino fra loro Juventus e Parma per Chisbah e bianconeri e Genoa per Boakye. I giocatori, infatti, sono in comproprietà fra queste società. Da noi sono solo in prestito".Tutto dipenderà dal Genoa, dalla loro volontà di tenerlo oppure di lasciarlo a maturare in Emilia. Fosse per la Juventus, valutando anche l'affare Berardi, probabilmente sarebbe disposta a lasciargli fare un anno di serie A. @pavanmassimo quale dei quattro vorresti vedere in ritiro a Chatillon? Parlane con Massimo

ALTRO CHE CIOCCOLATO LINDT! TUTTI VOGLIONO LICHT!

In Europa e nel mondo sono famosi i cioccolatini Lindt, la cui produzione viene realizzata in Svizzera presso la casa madre di Kilchberg (Zurigo). In Europa al momento lo svizzero più richiesto è Licht, in arte Stephan Lichtsteiner, nato a Adligenswil, 16 gennaio 1984 che non dista molto da Zurigo Il terzino è richiestissimo, la Juventus vorrebbe blindarlo ma le offerte per il miglior terzino destro del campionato italiano non mancano e arrivano da tutta Europa. INGHILTERRA: gli ultimi arrivati sono i Gunners dell'Arsenal. Ieri la proposta degli uomini di Arsene Wenger di circa 12 milioni di sterline. Poco più bassa, circa due mesi quella del Chelsea che aveva offerto a gennaio circa dieci milioni di sterline, rilanciando poi pochi mesi dopo. Vigili sul giocatore anche il City e lo United. SPAGNA: la squadra che lo cerca con maggiore insistenza è il Real di Carletto Ancelotti. L'allenatore italiano lo aveva messo come priorità numero uno già quando era al Psg e lo porterebbe volentieri in terra iberica. FRANCIA: sull'esterno svizzero, come detto, da tempo c'è il Psg. Gli approcci sono iniziati l'anno scorso, continuati a gennaio e ci saranno anche questa estate. Non dimentichiamoci, poi, del Monaco che cerca rinforzi in ogni ruolo. E la Juventus? Come detto, i bianconeri non lo vogliono lasciar partire, Conte lo ha inserito nella lista degli intoccabili e il rendimento del giocatore elvetico anche quest'anno è stato di livello altissimo. Al momento è probabile un rinnovo con aumento, ma molto dipenderà anche dalle offerte che arriveranno al giocatore e alla Juventus. Va considerato, però, che al momento non c'è un'alternativa all'esterno e tutti quelli che hanno giocato al suo posto non hanno offerto lo stesso rendimento. @pavanmassimo Lichsteiner verrà confermato? E' il miglior esterno destro del campionato? Parlane con Massimo

JUVE: UN DOMINIO TOTALE E PER UN 1 SECONDO HAI BATTUTO ANCHE IL MILAN!

La Juventus ha vinto il campionato ma non solo. Ha dominato. I dati Lega Calcio vedono i bianconeri primi in tutte le classifiche stagionali. POSSESSO PALLA: la Juventus vince per un secondo sul Milan la sfida del possesso palla. I bianconeri sono primi con la media di 29'03'' seguiti dal Milan con la media di 29'02", praticamente soli 38" circa di differenza tra le due squadre. Terza la Fiorentina con 28'43'', quarta l'Inter con 27'38'', segue la Roma con 26'37'' e chiude la serie il Napoli con 26'08''. TIRI MEDI IN PORTA A PARTITA: Più evidente il gap tra le altre società di serie A e la Juventus nella media dei tiri a partita. I bianconeri hanno tirato in media 7,3 volte in porta, secondo ancora il Milan con 6,6, seguono il Napoli con la Roma a 6,4 e infine Fiorentina a 6,1 e Inter con 5,3. PALLE GIOCATE: anche nella media delle palle giocate a partita la Juventus è prima con 639, seguita dal Milan a 634, dalla Fiorentina a 618, Roma 594. Chiudono la serie Inter 593 e Napoli, 574. % PASSAGGI RIUSCITI: i bianconeri sono risultati anche la squadra più precisa nei passaggi. Alto tasso tecnico, quindi e pochi errori di impostazione. 71,7% la percentuale dei bianconeri. Fiorentina e Milan superano di poco il 70%, seguono Inter con il 68%, la Roma e il sorprendente Torino a 67%. SUPREMAZIA TERRITORIALE: anche in questo caso, la Juventus dopo 38 giornate è risultata la migliore con 13'39", seguita dal Milan con 12'50'', Fiorentina 12'34", Inter 11'54'', Roma 11'47''e Parma con 10'52". PERICOLOSITA': la squadra di Antonio Conte è anche quella che può vantare l'indice di pericolosità più alto. Nelle 38 partite disputate Pirlo e compagni hanno avuto il 68% staccando di ben sette punti % la Roma, di otto la Fiorentina e di nove il Napoli e il Milan, di quattordici l'Inter. Dati importanti quelli del campionato appena concluso. I numeri ci dicono che anche a livello di gioco la Juventus è stata nettamente superiore a tutte le avversarie. @pavanmassimo chi sarà l'avversario della Juventus l'anno prossimo?

CAMBIO DI MODULO? DUE SCENARI IN ARRIVO TRA SOGNO E REALTA'

In questi giorni in molti hanno discusso di un potenziale cambio di modulo un casa bianconera. Al momento tutti i discorsi sono aleatori. Antonio Conte la scorsa stagione ha utilizzato spesso e volentieri una specie di 4-3-3. In questo schema fondamentale la presenza di Simone Pepe quest'anno incolpevole assente condizionato dalla sfortuna. Mauricio Isla, invece non è sbocciato e il suo futuro e' ancora incerto e nebuloso. La dirigenza bianconera sta dunque lavorando sui possibili nomi per offrire al mister bianconero più soluzioni e varianti che rendano la Juventus meno prevedibile. SOGNI: Conte sogna e tra i suoi esterni preferiti ci sono Arjen Robben, Angel Di Maria, Nani e Lennon. Complicato prenderli, possibile sognarli, difficile, molto difficile averli. Ma se non si sogna d'estate quando si deve sognare ? REALTA': la realtà e' diversa e vede in pole Alessandro Diamanti. L'esterno fantasista del Bologna potrebbe essere il nome nuovo. Abile nell'uno contro uno sarebbe la pedina perfetta per il 4-3-3 o per 4-3-2-1 o addirittura per il 3-5-1-1. Conte sta valutando, vuole giocatori affamati. Con il 4-3-3, poi, potrebbe essere rivalutato anche Sebastian Giovinco e non ci sorprenderebbe la sua conferma, così come quella di Mirko Vucinic. Più lontani, invece, Matri e Quagliarella. Infine sempre sul tema esterni non escludiamo un tentativo concreto per Cuadrado e Cerci. Conte li apprezza da tempo: il problema principale e' convincere la Fiorentina. Infine non dimentichiamo i giocatori di casa Borussia: difficile Jakub Blaszczykowsky, pronto al rinnovo con i gialloneri, meno complicato Piszczek, che costa anche meno (circa dieci milioni). @pavanmassimo cosa ne pensi del 4-3-3? parlane con Massimo

CHI HA PIÙ FAME? LA CLASSIFICA DEI POSSIBILI ACQUISTI PIU' "AFFAMATI"!

Antonio Conte ha chiesto fame, voglia di vincere, determinazione. Vuole i classici giocatori con "la bava alla bocca", vuole una squadra da battaglia che possa avere le stesse motivazioni, la stessa cattiveria e dargli la stessa intensità che ha visto il primo giorno a Bardonecchia due anni fa. Stiliamo, di seguito una classifica tra i possibili nomi accostati ai bianconeri dei giocatori che potrebbero avvicinarsi di più allo spirito di Antonio Conte. E' una classifica che non rispecchia le possibilità di mercato effettive, ma misura solo la percentuale di cattiveria agonistica e la voglia di vincere di ciascun giocatore. DECIMO: Nani. Tra tutti i possibili obiettivi della Juventus ci sembra quello più molle e svogliato. E' un gran giocatore, ma a volte si perde e i litigi con Ferguson dimostrano un carattere particolare. RIMANDATO NONO: Osvaldo. E' tra i migliori attaccanti del campionato italiano, ma anche quest'anno ha dimostrato comportamenti fuori dagli schemi. Se hai voglia di vincere a volte rimani anche dentro canoni di comportamento accettabili. RIMANDATO OTTAVO: Angel Di Maria. Tra i migliori esterni al mondo, ma un carattere a volte troppo soft. Sembra meno determinato di altri compagni del Real e nemmeno Mourinho l'ha scosso. PROMOSSO CON RISERVA. SETTIMO: Alexis Sanchez. Fortissimo attaccante esterno o seconda punta a Barcellona non ha ancora trovato la sua dimensione. Non è riuscito a imporsi pagando il dazio del salto. Limite caratteriale da grande squadra? RIMANDATO SESTO: Stevan Jovetic. La Juve lo segue da un paio d'anni. Si integrerebbe benissimo a Torino. Non ha mai vinto molto, quindi ha ha fame, da Firenze, però ci dicono che abbia un carattere e una determinazione che non è ancora feroce e che si fa un pò deprimere dagli infortuni. PROMOSSO CON RISERVA QUINTO: Ibrahimovic. Come carattere non è secondo a nessuno, tuttavia ha già vinto molto e le motivazioni a lungo andare possono anche scemare. Sicuramente la sua voglia di vincere non è inferiore a quella di Conte. PROMOSSO QUARTO: Gonzalo Higuain. Al Real ha vinto, ma non ha ancora trionfato nei grandi obiettivi Europei. Ha sicuramente grande voglia di vincere, la cura Conte potrebbe fargli benissimo e l'età è quella giusta. PROMOSSO TERZO: Alessandro Diamanti. Un piccolo leoncino. Ha sempre dovuto lottare ovunque. Ci sembra molto determinato e anche in campo lo ha sempre dimostrato: lottatore. PROMOSSO. SECONDO: Arjen Robben. Con tutti gli infortuni che ha avuto in molti avrebbero detto basta e alzato bandiera bianca. Lui no! Come carattere e determinazione ci sembra un top, come giocatore e classe lo è sicuramente. PROMOSSO CON LODE PRIMO: Luis Suarez. Il nostro numero uno come fame e voglia di vincere. Chi lo ha allenato e chi lo ha scoperto ha detto: "per vincere farebbe qualsiasi cosa". Ecco, vincere è l'unica cosa che conta per lui. Come fame è sicuramente il numero uno e non solo perchè a volte morde pure gli avversari...PRIMO CLASSIFICATO IN ASSOLUTO. @pavanmassimo

giovedì 9 maggio 2013

IL PARADOSSO DELL'IDIOZIA

Non facciamo nomi e cognomi ma qualcuno si sentirà chiamato in causa. Il motivo? Il paradosso dei 31 titoli. In questi giorni abbiamo sentito accuse alla Juventus per l'ostentazione del numero reale di titoli conquistati, 31, numero di titoli ottenuti in modo leale (guardatevi le gare!), senza alcuna partita falsata, perchè questo dicono le sentenze (nessuna partita modificata e campionato non alterato). Questo sarebbe il meno, ci sarà sempre una fetta di Italia che crede ancora alla favola di Paparesta chiuso negli spogliatoi, ai sorteggi truccati con le palline segnate, alle telefonate e alle schede, dimenticando le indagini a senso unico e i video scomparsi come quelle telfonate. Questo, forse è il meno, il fattore del paradosso, la "vera idiozia" è che gli stessi che parlano di 29 titoli, poi parlano anche della Juventus di Capello e della Juventus di Conte che deve battere quel record. Le due posizioni sono inconciliabili. Solo chi considera quei titoli come vinti onestamente (e quindi di 31 titoli) frutto di un lavoro corretto senza alteramenti, può confrontare le due formazioni. Chi non lo fa perde automaticamente l'autorità per effettuare un paragone perchè considererebbe una squadra che ha vinto senza macchia con una che ha vinto con macchia. Purtroppo, ci tocca segnalare l'ennesima incoerenza e l'ennesima falsificazione della realtà ed uso e consumo di fatti e situazioni. Chiunque mastica calcio può dire con estrema fermezza che la Juventus di Capello era forte e ha vinto con merito, così come questa. Viene automatico il paragone tra due squadre nel cuore dei tifosi, viene automatico dire che i titoli sono 31. @pavanmassimo

CONTE CERCA LA SCALATA, RIMANERE PER SALIRE SUL PODIO!

Antonio Conte in conferenza stampa ha detto: "Bisogna dichiarare quello che possiamo fare, dove dobbiamo andare, se ci dobbiamo scontrare, ma lo dobbiamo sapere, un concetto talmente chiaro, ma lo dico in modo sereno, ho talmente tanta stima nei confronti di Andrea il nostro presidente perché lui mi ha dato la Chance di coronare un sogno. Il mio sogno era di allenare la Juventus e di vincere, io l'ho coronato questo sogno e da parte mia ci sarà sempre affetto nei confronti del presidente e cèrchero sempre di sdebitarmi in tutte le situazioni e si cercherà di fare delle necessarie valutazioni per il bene di tutti in modo molto sereno e lavorare per centrare degli obiettivi. Io voglio vincere" QUANTA STRADA: Queste parole, prese e decontestualizzate possono sembrare un manifesto d'addio, ma chi conosce la passione di Antonio Conte e la sua voglia di primeggiare, dovrebbe prenderle come uno stimolo. Antonio Conte vuole essere protagonista sempre e comunque. Due anni fa parlò di step o gradini da salire. Impossibile contare il numero dei gradini saliti in meno di due anni dalla squadra di Conte. Da settimi a primi, da primi a primi e in Europa dalle sconfitte con il Lech Poznan ad essere trale prime otto d'Europa. Tanta strada è stata fatta, tanta ce n'è da fare, non solo per la Juventus, ma anche per Conte. SU E GIU' DAL PODIO: Domenica, la vittoria di Conte ha permesso al mister bianconero di superare a livello di titoli con la Juventus Fabio Capello, raggiungendo quota 3. Impossibile o meglio, non vogliamo pensare che Antonio Conte si voglia fermare. Già l'anno prossimo, bissando Supercoppa e Scudetto, potrebbe salire sul podio come il terzo allenatore più titolato della storia bianconera. Insomma, Antonio Conte è un vincente e sappiamo tutti quanto ci tiene a vincere e a lasciare il suo nome scolpito in modo ancora più indelebile. Ad oggi Conte non solo ha creato una macchina vincente che nei numeri può essere paragonata a quella di Fabio Capello, ma ha anche saputo creare una macchina sostenibile con un calcio gradevole. Per quanto riguarda il palmares Conte deve ancora fare della strada per salire tra i primi, ma nella graduatoria delle vittorie in % sulle gare giocate, Conte è già tra i primi tre. Meno gare di Capello 93 vs 105 ma stessa percentuale di vittorie e solo 8 vittorie per raggiungerlo. Al momento sul numero di gare giocate ha fatto meglio anche dei suoi ex mister: Trapattoni, Lippi e Ancelotti che hanno percentuali che oscillano dal 54% al 56%. Magari ad Antonio Conte non interessano questi numeri, ma al popolo zebrato interessa e molto che Conte l'anno prossimo possa salire sul podio del palmares, vorrebbe dire aver replicato questa stagione e non sarebbe affatto male e soprattutto per nulla semplice. @pavanmassimo

festa de trentuno e lode

La festa e' iniziata e continuerà a lungo. Gli invidiosi dicono 29, chi conosce il calcio e le sue leggi 31. La Juventus ha vinto uno scudetto da trenta e lode, trentuno, anzi. Uno scudetto vinto con cuore, passione, dedizione, cultura del lavoro. Questa Juventus ha dominato, ma non era partita per dominare, anche se favorita. Questa Juventus ha dato un segnale. Con i progetti, con il lavoro, con la passione, con le idee si può vincere, si può crescere, si possono fare delle imprese straordinarie. Per Antonio Conte ormai non ci sono più termini per elogiarlo. E' arrivato, ha rianimato, ha vinto. E' la sua Juventus, la Juve di Andrea Agnelli, la Juve di Pirlo. di Buffon, di Barzagli, Chiellini, Bonucci, Marchisio, Vidal, Pogba,Lichtsteiner, Asamoah, Giovinco, Vucinic, di Marotta e del calcio sostenibile. Un progetto a cui nessuno vuole rinunciare, un pregetto che deve continuare, da trenta e lode, anzi da trentuno come la festa di stasera. @pavanmassimo

SE LO SI PROVASSE ESTERNO?

La Juve cerca degli esterni di ruolo per continuare a volare. Giocatori abili nell'uno contro uno ed eventualmente anche in zona gol. Giocatori che possano fare la differenza e possano permettere a mister Conte nuovi varianti tattiche. Una soluzione che potrebbe essere presa in considerazione e' anche lo spostamento di Giovinco in corsia. Ruolo da seconda punta ma anche da attaccante esterno nel 4-3-3 o con un ruolo piu di copertura nel 4-2-4. Una soluzione intrigante che potrebbe permettere a Conte di sfruttare al meglio la punta bianconera, spostandolo dal centro dell'attacco dove quest'anno ha subito molto la fisicita' dei difensori avversari e dove poche volte ha mostrato le sue ottime doti nel dribbling. La stagione di Giovinco e' stata a due velocità. Buona nella prima fase, meno, anche a causa di qualche problema fisico, nella seconda. La variante tattica potrebbe rilanciarlo. Molto però, dipenderà dalla volontà del giocatore che ha sempre detto o quasi di sentirsi un attaccante. Il mister e il giocatore ragioneranno. @pavanmassimo

ECCO CHI SEGNA DI PIU' E CHI COSTA DI PIU' IN BASE AI MINUTI GIOCATI

Abbiamo analizzato dati alla mano quale può essere il giocatore più conveniente per la Juventus, sulla base dei numeri dell'ultima stagione, dei gol del club in campionato e nelle Coppe Europee. Nella nostra analisi abbiamo inserito Gonzalo Higuain, Zlatan Ibrahimovic, Luis Suarez, Alexis Sanchez e Stevan Jovetic. CHI SEGNA DI PIU': in stagione il giocatore che ha realizzato più gol tra campionato e coppe europee (esclude le coppe nazionali) è Zlatan Ibrahimovic, per lui 30 gol complessivi di cui 27 in campionato. Segue Luis Suarez con 27 e Gonzalo Higuain con 15. 12 per Jovetic e solo 6 per Alexis Sanchez. LA MEDIA GOL MIGLIORE: relativamente al campionato e generale la media gol migliore è di Zlatan Ibrahimovic con un gol ogni 96 minuti in campionato e un gol ogni 113 coppe comprese. Seguono Higuain per il campionato con un gol ogni 114 minuti mentre coppe comprese passa a un gol ogni 131. Lo supera Suarez con un gol ogni 128 minuti mentre l'uruguaino segna un gol ogni 124 minuti. Ultimi della fila Jovetic con un gol ogni 189 minuti in campionato e Alexis Sanchez. Il cileno segna ogni 300 minuti in campionato e ogni 337 coppe comprese. LA MEDIA COSTO/GOL MIGLIORE: infine abbiamo esteso le marcature al costo dell'ingaggio attuale, non futuro. Ad oggni il re dell'ingaggio è Ibrahimovic con 12 milioni, segue Suarez a circa 5 milioni, Higuain che percepisce circa 3,8 milioni, Sanchez, circa 3,5 milioni e Jovetic qualcosa più di 2. In base ai gol realizzati si ha la seguente classifica: un gol di Suarez cosa circa 185,000 euro. Leggermente più caro un gol di Jovetic, circa 200,000 euro. Dopo di loro Higuain, ogni gol costa circa 250,000 euro. Infine chiudono la fila Ibrahimovic, i cui gol costano 400,000 euro ciascuno e Sanchez, il più caro, ogni gol costa più di 500,000 euro. Dati da analizzare, anche se c'è un fattore da considerare. Ibrahimovic se arrivasse a Torino avrebbe un ingaggio inferiore ai 12 milioni annui attuali, quasi dimezzando il costo a gol. Discorso inverso per Suarez e Higuain, oltre a Jovetic che vedrebbero aumentato il loro ingaggio. Chi prendere allora? Risposta "easy", se si cerca un goleador, Ibrahimovic, Suarez e Higuain sono quelli che garantiscono il miglior rapporto costo-beneficio. Se si pensa a una seconda punta e a risparmiare allora, gli altri due nomi sono più adatti. @pavanmassimo

ALLA RICERCA DEL NUOVO "BALO"

La Juventus cerca ed osserva sperando di trovare oggi o domani il nuovo Balotelli. La speranza è partita l'anno scorso con Boakye acquistato in comproprietà con il Genoa. Il ghanese al Sassuolo sta dimostrando il suo valore dopo le buone indicazioni dello scorso torneo. Velocità, rapidità di calcio, abilità nell'uno contro uno lo rendono un prospetto interessante. Difficile che sia già pronto per la serie A, ma potrebbe essere una soluzione. Il Sassuolo lo terrà probabilmente anche in A, Genoa e Juve permettendo e solo l'anno prossimo si potrà dare un giudizio definitivo. Nel frattempo Boakye dimostra di avere le idee molto chiare, vorrebbe approdare alla Juve: "Decideranno Juve e Genoa in estate. Certo, approdare in un top club come la Juve è il sogno di tutti. Ma vorrei restare a Sassuolo un altro anno in serie A, è la squadra ideale per continuare a crescere". Storia diversa è quella di Mbaye Diagne, giovane del Bra e chiaccheratissimo in questi giorni. Non gioca nemmeno in lega pro, ma il passato ci insegna che con la voglia, la determinazione e la passione si vola. Giacomo Germanetti presidente della squadra piemontese, nei giorni scorsi ha detto : "Smentisco seccamente che Diagne abbia già firmato con loro. E´ vero che i bianconeri sono interessati e hanno chiesto informazioni ma nulla di più. Io stesso in questi giorni non mi sono mosso da Bra: non sono andato a Vinovo e non ho avuto contatti con la Juventus. Onestamente sono tante le società che ci hanno chiamato" Il giocatore è seguitissimo anche da Catania, Chievo e Siena. Il senegalese classe ‘91 ha dimostrato di avere delle doti nelle serie minori essendo capocannoniere del girone A. L’anno scorso militava in Prima Categoria piemontese con il Brandizzo, dove si mise in luce vincendo il campionato e realizzando oltre 40 reti. Lo stesso Diagne nei mesi scorsi ha svelato passioni e modelli: "Mario Balotelli, sono molto contento di rivederlo in Italia. Ammiro molto anche Didier Drogba", svelando anche la sua squadra del cuore: "L´Inter, ma non per Balotelli. Da quando vivevo in Senegal ho sempre tifato per i nerazzurri, mio padre mi spedi´ la maglietta come regalo". Insomma, la Juventus dovrà "convertire" il giovane senegalaese alla causa bianconera, magari con qualche maglietta "zebrata". Chissà che non sia proprio lui il giovane attaccante da portare in ritiro e poi da mandare in serie B a fare esperienza come Boakye e Masi l'anno scorso e Immobile l'anno prima. A Diagne non dispiacerebbe, alla Juventus si spera di trovare primo o poi il nuovo "Balo", magari a costo ridotto rispetto quanto speso dal Milan @pavanmassimo

ANALISI TJ- I NUMERI DICONO CHIARAMENTE: JUVE IL CECCHINO E' IN CASA E NON E' SOLO!

Abbiamo analizzato in modo molto lineare i numeri del campionato di serie A: tiri totali, tiro nello specchio e gol. I numeri parlano chiaro e ci dicono in campionato: Vucinic 9 gol con Arturo Vidal, Quagliarella 8, Giovinco e Matri 7, Marchisio 6, Pirlo e Pogba con 5. Tra di loro oggi la Juventus in casa ha un cecchino,il problema è che questo cecchino tira poco. Oltre al cecchino ufficiale c'è anche un prode tiratore che segna più di tutti e non fa l'attaccante di mestiere. TIRI: il giocatore che tira di più in serie A è Edinson Cavani. Per lui ben 134 tiri totali, seguito da Totti e Diamanti con 109, Di Natale a 107, El Shaarawy a 99, Jovetic 98, Miccoli 93. Per la Juventus i numeri ci dicono che chi tirà di più in assoluto è Vucinic con 84 tiri, segue Giovinco a 83, Marchisio e Pirlo a 59, Quagliarella a 58, Pogba a 53, Vidal a 52 e chiude Matri con 30. Per quanto riguarda i tiri in porta nello specchio in Italia i numeri uno sono Cavani con 61 , El Shaarawy con 47, Totti a 45, Di Natale 42 e clamorosamente due ex: Amauri con 38, Borriello 36 e tra di loro Hernanes con 37. Tra i bianconeri al pari dell'ex Borriello c'è Vucinic, il migliore dei suoi per tiri nello specchio con 36, seguono Giovinco a 32, Quagliarella a 30, Marchisio a 22, Pirlo a 20, Vidal a 19, Pogba a 17 e chiude la fila ancora Matri a 13. % TIRI NELLO SPECCHIO: tra i più precisi in serie A con la % più alta tra tiri nello specchio e gol ci sono Osvaldo e Lamela con il 48 e 47%, a seguire Denis con il 43% insieme a Di Natale, Palacio il 41%, Cavani ha il 38% e El Shaarawy il 34% con Jovetic, Hamsik con il 30%. Tra i bianconeri quello che realizza di più quando centra lo specchio della porta è Alessandro Matri con il 62% dei gol, praticamente se centra la porta, più di un tiro su due entra in gol, un vero cecchino. Seguono Arturo Vidal con il 47% che ha una media da attaccante, Pogba 29%, Quagliarella con il 27% con Marchisio, Vucinic e Pirlo 25% e chiude Sebastian Giovinco con il 22%. % SU TIRI TOTALI: per quel che riguarda i gol su tiri totali (specchio e non), la % migliore ce l'hanno Palacio con il 20% (e qui si capisce quanto perda l'Inter senza di lui) ed ancora Lamela e Osvaldo con il 18%, seguono Cavani, Denis e Di Natale con 17% ed El Shaarawy con 16%, Balotelli ha il 15%, Jovetic il 12%. E i bianconeri quanto segnano in base a quanto tirano complessivamente? Il migliore è sempre Matri con il 27% (un gol ogni tre tiri complessivi), seguono Vidal con il 17% una media pari a Cavani!, Quagliarella con il 14%, Marchisio 10%, Pogba 9%, Pirlo e Giovinco con l'8%. L'analisi è impietosa e sono crudi numeri, però dovrebbe far riflettere. La Juventus da un lato è l'unica squadra che ha così tanti centrocampisti con alto numero di tiri e di gol, ma dall'altro è quella che ha il miglior cecchino in assoluto che tira pochissimo e quando tira segna, mentre i titolari tirano e non segnano, forse gravati dai compiti tattici. Chi tira di più segna meno, strano. Misteri dei numeri che la dirigenza bianconera, forse, dovrà analizzare. La domanda che si fanno i tifosi è: un Cavani quanti gol avrebbe fatto alla Juventus? Difficile dirlo, lecito sognare però la doppia cifra abbondantemente superata. Da segnalare l'importanza confermata dai numeri di Arturo Vidal: numeri da attaccante vero e proprio, se non un cecchino, un tiratore scelto. @pavanmassimo

mercoledì 1 maggio 2013

IL SOLITO PROBLEMA: VENDERE

La nuova sessione di mercato e' alla porte e a Torino si presenta il solito problema: chi vendere e quanto incassare dalle cessioni? Difficle dirlo, la speranza dei dirigenti bianconeri e' non incorrere in minusvalenze. Negli anni scorsi la dirigenza in quanto a cessioni e' andata incontro ad alti e bassi. Bene le cessioni di Poulsen e Sissoko, meno bene quelle di Elia, Krasic e Martinez. Drammatiche quelle di Amauri e Tiago. Insomma, il problema e' sempre lo stesso, cercare di vendere giocatori dall'alto ingaggio e' difficile se non impossibile. Quest'anno se ne andranno anche gli ultimi due retaggi della passata gestione: Iaquinta e Felipe Melo veri pesi massimi del passato. Il primo e' un fardello da tre milioni di euro l'anno, il secondo pesa uguale nell'ingaggio e non verrà riscattato dal Galatasaray per finire nella roulette russa del "meno spendo". Si tratta dello stesso giochino al ribasso dell'Atletico Madrid con Tiago, dove la Juventus ha dovuto azzerare il cartellino a causa dell'alto stipendio del giocatore. A Torino dovranno pensarci bene per il futuro, i soldi delle cessioni sono fondamentali per finanziare nuovi acquisti, altre minus valenze saranno dannose. Sui siti si vedono già liste di giocatori cedibili o meno. L'importante questa volte, dopo due scudetti e' non svendere, ma vendere e possibilmente vendere "bene". @pavanmassimo

UOMINI IN SALDO, MA SOLO UNO IERI VISTO DA VICINO!

La Juventus valuta le opportunità di mercato e tra i nomi chiaccherati di queste settimane ne potrebbero spuntare quattro di giocatori che messi in disparte, potrebbero ritornare presto sulla cresta dell'onda. Oggi hanno sulle spalle un cartello con scritto vendesi. Dzeko: 12 gol in 24 gare di Premier in questa stagione lo rendono ancora molto ma molto appetibile nonostante gli alti e bassi. E' un attaccante atipico capace di giostrare su tutto il fronte offensivo e che potrebbe fare le fortune di chi lo acquisterà a prezzo di saldo. Attenzione, dopo Barzagli alla Juve e Mandzukic al Bayern chi farà l'affare con un ex Wolfsburg? Se la quotazione scende a venti milioni a qualcuno si drizzeranno le antenne. Tevez: di ieri la notizia che per 17 milioni stava per passare al Milan. Un anno e mezzo dopo vale la metà. Lui vorrebbe il Boca, qualcuno cercherà di rilanciarlo? Un saldo rischioso, ma intrigante, per pochi ma non le tutti. Sanchez: di lui sappiamo tutto e il contrario di tutto. Se arriva Neymar la scritta vendesi compare con la fatidica cifra (25 milioni trattabili). In Italia ci pensano almeno in tre: Napoli, Inter e Juventus. Higuain: impossibile prenderlo lo scorso anno, difficile ma non impossibile prenderlo quest'anno. Tutto dipenderà dal Real. Se arriva una punta lui sarà il primo a partire. Difficile che finisca a Parigi, più semplice l'Inghilterra o l'Italia che a lui piace molto. Il giocatore visto ieri non convince. Le sue statistiche sono da top: 104 gol in 185 gare con il Real sono numeri non da saldo, la sua quotazione sui 25 milioni di euro lo è, per un giocatore di soli 26 anni da compiere, argentino e nato a Brest, ogni riferimento e' puramente casuale. Tra i quattro giocatori, sicuramente Higuain ha maggior fascino, ricordando le parole di Bronzetti di giugno 2012: “I club spagnoli devono per la prima volta fronteggiare le crisi economica del Paese. Se la Juve insiste ancora si renderà conto che Higuain non è affatto stato tolto dal mercato. Gonzalo ha quattro anni meno di Van Persie e guadagna la metà”. @pavanmassimo

COSA TI MANCA, COSA NON HAI, COS'È CHE INSEGUÌ...

Una canzone del trio Morandi, Tozzi, Ruggeri, diceva: "Si può dare di più" e si chiedeva: "Cosa ti manca cosa non hai cos'è che insegui se non lo sai... Ma se afferri un'idea che ti apre la via e la tieni con te o ne segui la scia risalendo vedrai quanti cadono giù e per loro tu puoi fare di più". Difficile per Antonio Conte fare meglio di quanto ha fatto quest'anno con il materiale messogli a disposizione. Stagione straordinaria e campionato messo in soffitta o quasi. Ora, però, e' "quasi" il momento di riflettere, pensare al mercato e a cosa inseguire, sfruttare le idee perché soprattutto sul mercato si deve dare di più. I tifosi si aspettano i giusti rinforzi perché i nove undicesimi presenti nella formazione di domenica rispetto a quella della scorsa stagione dimostrano che il mercato dell'anno scorso non ha fatto la differenza. I soli Asamoah e Pogba si sono imposti. Isla viaggia nell'area dell'incertezza, Giovinco ha vissuto alti e bassi, Peluso è ottimo ma non titolare. Bendtner e Anelka chi li ha visti? Gli obiettivi? Facile fare una lista. Almeno un attaccante di livello internazionale e uno giovane di prospettiva, due esterni e forse un giovane difensore da far crescere. Mister Conte l'anno prossimo punterà ancora con il 3-5-2, ma attenzione anche al nuovo modulo 3-5-1-1 e al 4-3-3 in quanto Pirlo non è eterno e senza di lui la Juventus dovrà presumibilmente cambiare modulo. ATTACCANTE: si parla molto di Ibrahimovic, l'uomo perfetto per il 3-5-1-1, ma attenzione anche a Suarez, Benzema e Higuain. Tutti questi sono giocatori di altissimo profilo. Un passo indietro ci sono Jovetic, Osvaldo, Sanchez e Muriel. Gli ultimi tre li mettiamo in "seconda fascia", semplicemente perchè non hanno raggiunto ancora la consacrazione internazionale dei primi tre. ESTERNI: Si passa dai giocatori di alto profilo come Nani e Robben a quelli di seconda fascia come Cerci, Diamanti e Cuadrado. La dirigenza bianconera dovrà sicuramente operare sulle fasce. Asamoah e Lichtsteiner hanno convinto, ma il ghanese nella seconda parte della stagione si è involuto. Serve un giocatore che sappia fare meglio la fase offensiva. UN GIOVANE ATTACCANTE DA RIPORTARE ALLA BASE: la Juventus proverà a far crescere il brasiliano Mattheus, ma attenzione anche ai progressi di Boakye, Immobile e Gabbiadini. L'ultimo della lista è il primo indiziato per il ritiro estivo. Il mercato è già iniziato, Conte chiede rinforzi, l'anno prossimo sarà un anno complicato perchè in Italia tutti vorranno strappare il titolo alla Juventus e in Europa tutte le grandi si rinforzeranno. @pavanmassimo

TASTIERA VELENOSA: ZITTI ZITTI! PERÒ SE SUCCEDE ALLA JUVE...

Una volta esisteva la parola fair play, vale a dire buttare la palla fuori quando c'è un avversario a terra. Domenica, invece, abbiamo assistito al contropiede più veloce della storia con una squadra con la mano alzata a chiedere di buttare la palla fuori e un'altra veloce per concludere l'azione e segnare. A Catania l'hanno presa sportivamente: "Forse ci aspettavamo che loro gettassero via palla come avevamo fatto poco prima, se ci avessero fischiato fallo sicuramente su quell'azione non prendevamo gol". Queste la parole di Maran. Nessuna protesta, quindi, nessuna voce fuori dal coro e nemmeno pagine dei giornali. Tutto normale, quindi per gli Etnei, meno normale però quando c'è di mezzo la Juventus. Ricordiamo le parole del presidente Pulvirenti post Napoli: “L’hanno visto tutti, i particolari incriminati: il rigore netto non concesso, l’espulsione non sanzionata a Grava. E, per completare il conto, credo che il gol di Bergessio fosse regolare. Arbitrare al San Paolo, per di più con una squadra che lotta al vertice, è complicato. E’ andata come è andata, detto questo, la rabbia resta e fa parte del gioco. Ma a me piace guardare la prestazione che è stata all’altezza dell’avversario. Quel che è capitato nel match interneo con la Juve non è paragonabile a nessun altro errore. E’ stato un caso unico nella storia del calcio". Solo quando si gioca con la Juventus, si creano episodi unici nella storia del calcio. Non stiamo a fare oggi del vittimismo, ma prendiamo semplicemente atto che esiste un metro di giudizio per le altre diciannove squadre del campionato e uno per la Juventus. Il metro di giudizio per i bianconeri comprende l'enfatizzazione dell'episodio fino allo sfinimento e la mistificazione dell'episodio dubbio. Appartiene al secondo caso l'episodio Bonucci-Jonathas. Bonucci trattiene e commette fallo, ma Jonathas è in fuorigioco, rendendo l'intervento vano. Il paradosso sta nel giustificare l'errore arbitrale iniziale (il fuorigioco non ravvisato) in nome dell'episodio pro Juve (il rigore non concesso). La domanda che viene spontanea è: si spara sulla Juve per ottenere audience e letture o per altri motivi? Difficile capirlo, perchè poi molte volte gli stessi che scrivono contro sono i primi a fare il sorriso di "facciata" ai bianconeri. Mistero...

DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Nella stagione 2005-2006 la Juventus vinceva il campionato contro un Milan molto forte e con ben 91 punti. Stagione 2012-2013 la Juventus sta per bissare il tricolore dopo una stagione condotta dall'inizio alla fine e al momento viaggia sui ritmi di quella squadra.. Le squadre di Capello e Conte non sono paragonabili. Quella di Capello era una squadra di campioni in tutte le zone del calcio, quasi un "dream team" come dirà poi il mondiale. La squadra di Conte e' inferiore nei singoli ma ha un collettivo più fluido, organico, un'orchestra sinfonica dove tutti suonano all'unisono. Paragoni non ne facciamo, ma oggi sembra di essere tornati al punto di partenza, vale a dire a sette anni fa quando la Juve dominava e gli altri guardavano. Tutto sembra così familiare, ci sono voluti sette anni e sei allenatori per trovare l'uomo della rinascita, capace di riaprire un ciclo a Torino e rendere le vittorie non un episodio ma qualcosa di continuo. Conte confermando il tricolore e' riuscito in quello che non erano riusciti altri allenatori dopo la "distruzione" del 2006. Ora, nessuno ha voglia di fermarsi, il meglio deve ancora venire a patto di avere la stessa fame e voglia vista quest'anno ed individuare i giocatori adatti a far crescere il progetto. Antonio Conte gradirebbe essere il nuovo Ferguson bianconero, ma per esserlo servono i giocatori giusti perché ripetersi l'anno prossimo sarà più difficile. @pavanmassimo

TU NON TI MUOVI

La cartolina del fine settimana bianconero è sicuramente l'abbraccio tra Arturo Vidal ed Antonio Conte. Quella corsa spasmodica come due amici che non si vedono da tempo e si abbracciano felici. Un'esultanza particolare per Conte che ai suoi ragazzi ci tiene, non smetterà mai di ringraziarli (come detto recentemente) e punta sul cileno in modo decisivo per la prossima stagione. NON TI MUOVI: Quell'abbraccio ha un significato profondo, quasi un "Tu non ti muovi". Del resto il cileno ha detto in mille occasioni che a Torino si trova benissimo e che punta ancora a vincere molto con la maglia bianconera. Dopo un periodo di lieve appannamento, dalla gara di andata con il Bayern in poi, Vidal ha dimostrato di essere imprescindibile ed è sempre stato tra i migliori. Un crescendo continuo come testimoniano i quattro gol nelle ultime tre partite. Dopo essere stato inserito (dai giornali) nelle trattative di mezza Europa, il cileno è prontamente uscito ed è rientrato dalla porta principale di coloro che saranno confermati. Del resto Antonio Conte già l'anno scorso stravolse il modulo pur di farlo giocare, procedura ripetuta quest'anno con Paul Pogba. In casa Juve si parte da un presupposto: il centrocampo è forte, molto forte, i reparti da ritoccare sono altri. @pavanmassimo CLICCA QUI E SEGUI MASSIMO SU TWITTER

ANALISI TJ- SUAREZ: UN MILIONE A GIORNATA! DA VAMPIRE DIARIES A ROCKY BALBOA

Strano il destino di Luis Suarez, in teoria, più un giocatore fa bene più dovrebbe essere richiesto, in questo caso più Suarez combina "marachelle", più aumentano i corteggiatori consapevoli di poter strappare dal Liverpool un prezzo di favore. L'uruguaiano tecnicamente e calcisticamente e' un talento, fenomenale in campo e di carattere con un difetto: il carattere. Il suo temperamento l'ha portato in questi anni ad essere protagonista positivo ma anche negativo. Dall'Olanda all'Inghilterra, dai morsi ai pugni, dalle gomitate alle mani non date, dai gol di mani ai gesti di provocazione ai tifosi avversari. Un campionario che fa sembrare il bad Boy Mario Balotelli un "angioletto". Suarez in questi anni ha collezionato un campionario di giornate di squalifica degne del suo valore. Se il suo cartellino vale trenta, le giornate accumulate valgono quasi quanto lui. Riassumiamo il tutto, ribadendo che il giocatore e' fantastico, sarebbe utilissimo ma andrebbe "inquadrato", perché in Italia rischierebbe quello che gli sta succedendo in Inghilterra, vale a dire il massacro mediatico. 2010- VAMPIRE DIARIES I- per il giocatore, in quel momento all'Ajax non è una buona stagione. Il suo raptus da vampiro comincia proprio ha durante la partita di Eredivisie con il Psv quando morse sul il centrocampista Bakkal del Psv. Per lui, allora sette giornate di squalifica.Suarez, venne soprannonimato dai giornali "Il cannibale dell'Ajax". Sempre nel 2010, ai mondiali, si rese protagonista di un gol di mano contro il Ghana e prese una giornata di squalifica. 2012 - EVRA: i giornali inglesi ne hanno parlato per mesi. Il tema dibattuto era: Suarez e' razzista? Per l'uraguiano possibili insulti al giocatore del Manchester EVRA. Questi i fatti riassunti dai media: "Dopo un duro scontro di gioco il difensore francese dello United Patrice Evrà chiese spiegazioni all’attaccante uruguaiano. Suarez rispose “perché tu sei negro”. Ripetendogli “io non parlo con i negri” per continuare per ben sette con la parola “negro” in faccia all’ex giocatore del Monaco" Alla fime arrivarono 8 giornate di squalifica. 40 mila sterline di multa al giocatore per un atteggiamento giudicato indifendibile con 115 pagine di motivazioni della squalifica. 2013- ROCKY BALBOA: Suarez continua a trovare un modo di accendere i riflettori non solo per i suoi gol. Il 26 marzo, nella partita persa dalla Celeste nelle qualificazioni mondiali contro il Cile, Suarez si trasforma in Rocky e colpisce con un pugno Gonzalo Jara senza essere visto dal direttore di gara. Il giocatore del Cile non fa sceneggiate e Suarez non viene nemmeno espulso. La Fifa ha comunque deciso di aprire un'inchiesta. 2013- VAMPIRE DIARIES II: siamo ai giorni nostri. Ieri la Football Association ha usato la mano pesante nei confronti di Luis Suarez atteibuendogli 10 giornate di squalifica in seguito al morso al braccio di Branislav Ivanovic nella sfida di domenica tra Liverpool e Chelsea. Non sono servite a nulla le Scuse di Suarez. Suarez salterà dunque le ultime quattro gare di questa stagione e le prime sei della prossima. Con queste dieci giornate, Suarez ha raggiunto il ragguardevole totale di siamo a 26 giornate di squalifica dal 2010, un record, ma potevano essere di più. Aggoungendoci le possibile 3-4 giornate per il pugno a Jara si arriva a circa 30 giornate, quasi il valore del suo cartellino. Un campione unico, una "testa" particolare. Il giocatore giusto per la Juve di domani? Tecnicamente si, caratterialmente "forse", sicuramente una bella scommessa. @pavanmassimo

IL COACH DEL 2000

Antonio Conte ieri in conferenza stampa ha espresso un concetto molto chiaro e interessante che apre a discorso più ampi: "Io penso che l'allenatore, il mister, il coach, come lo vogliamo chiamare, nel 2000 non può essere un allenatore che è chiuso esclusivamente in discorsi tecnici e tattici. Un allenatore bravo, preparato, deve comunque essere totalizzante, deve comunque riuscire a toccare tutti gli aspetti, l'aspetto tecnico-tattico, l'aspetto fisico, l'aspetto motivazionale, l'aspetto proprio psicologico, di riuscire a capire come confrontarsi con un giocatore, perchè c'è un giocatore che magari ha bisogno della parola dolce per rendere al meglio e c'è quello che invece ha bisogno della partola dura per ottenere quello che si ottiene da quello a cui viene detta la parola dolce. E' molto importante per noi a livello psicologico capire, entrare nelle menti dei calciatori; non è facile perchè abbiamo 25 calciatori per essere belli stretti, non dimenticando che comunque ti devi interfacciare anche con dirigenti, con il magazziniere, con chi prepara il campo. L'allenatore bravo è quello che studia, che legge, che s'interessa, che occupa il suo tempo per cercare di migliorarsi se vuole arrivare ad essere il numero uno, altrimenti è facile fare l'allenatore gestore, quello che ha meno problemi, prendi i 3-4 più grandi, te li tieni buoni e speri in Dio che vada tutto bene e che ti tengano in panchina". MOTIVATORE: come spingere una squadra da settima a prima. Motivazione, tirare fuori tutto da chi ha ancora molto da dare e forse non lo sa, spremere i giocatori e farli rendere al meglio. Conte ha dimostrato di essere un grandissimo motivàtore, Pirlo lo ha lodato, evidenziando come Conte e' uno dei migliori che abbia mai avuto, forse il migliore. INNOVATORE: era partito con quattro ali, il famoso 4-2-4, e' passato al 3-5-2 e ora al 3-5-1-1. Innovatore? Si certo nei metodi e nella gestione del gruppo. Schemi ripetuti ancora e ancora fino allo sfinimento. Bardonecchia e Chatillon luoghi dove i giocatori hanno vissuto il loro incubo: fatica e sudore che si sono tramutate in energia. ADATTATORE: adattare gli uomini allo schema, e' successo con Arturo Vidal e' ricapitato con Paul Pogba. Conte non inventa, innova, adatta e soprattuto studia. Conte a Natale aveva detto: "Io il calcio lo studio dal punto di vista tecnico, tattico, psicologico, fisico, gestionale. Se sono a casa, scelgo un libro che mi aiuti nella mia professione. Adesso sto leggendo Open, l’autobiografia di André Agassi, mi agevola per capire come può essere la testa di un campione. Sto pure studiando inglese e devo ammettere che fatico da bestia: però mi serve con gli stranieri per comunicare in maniera corretta, per essere persuasivo sotto il profilo motivazionale. Un buon allenatore deve essere un po’ tutto e non può essere una cosa sola". Antonio Conte e' l'allenatore del 2000, i tifosi bianconeri sperano che sia l'allenatore della Juventus il più a lungo possibile. @pavanmassimo

LA MAGIA DEL NUOVO MODULO E LE SUE VARIANTI DI OGGI E DOMANI. QUALCUNO HA FANTASIE SVEDESI!

Antonio Conte ha lavorato silenziosamente per settimane e poi con la Lazio ha giocato il jolly. Una sola punta e in campo Pogba, Vidal, Pirlo e Marchisio con quest'ultimo libero di muoversi con carte bianca. Sulla carta il 3-5-1-1, in teoria un modulo che permette alla Juventus di avere un centrocampo fortissimo. Quattro moschettieri contro attaccanti e centrocampisti avversari. OGGI: Un'idea intrigante possibile grazie a Mirko Vucinic che si muove tra le linee che avanza e smista palloni. Un modulo che a Roma con la Lazio è piaciuto. Vucinic e Marchisio si sono mossi in modo ottimo. Marchisio è piaciuto nei movimenti, meno nelle conclusioni. Vucinic ha mostrato tanta voglia di sacrificarsi e di rispondere sul campo a chi lo accusa di essere svogliato. Accuse ingenerose per un giocatore che ha mostrato di sapere cambiare il volto di una partita. Vucinic a dispensare assist e a creare azioni da gol. Con la Lazio un rigore procurato e l'uno due con carambola che ha mandato in gol Vidal, nelle gare precedenti la doppietta di Pescara e il gol al Bologna. DOMANI: il domani con questo modulo è ancora Mirko Vucinic, ma attenzione, c'è già chi pensa a un Ibrahimovic in campo a dispensare assist e fare gol. Una supersquadra con Vucinic e Ibrahimovic, oppure con i due giocatori ad alternarsi. Se Nocerino ha segnato oltre dieci gol, quanti gol farebbero Vidal, Marchisio e Pogba? @pavanmassimo

ECCO COME INCASSARE 20 MILIONI!

Le grandi manovre sono iniziate, a Torino si pensa e si ripensa. Vidal non lo cediamo e allora che si fa? Come fare? Servono 20 milioni almeno dalle cessioni ed ecco che compare una piccola lista di cedibili tra i giocatori via per fare esperienza. ma anche tra quelli presenti in rosa. Tra quelli via i bianconeri sperano di incassare almeno sei milioni di euro dal Galatasaray. Sarebbe l'anno buono per incassare qualcosa visto che i turchi stanno spendendo e spandendo con tutti eccetto che con la società bianconera con cui da due anni rinnovano il discorso del presitto. Possibili sei milioni dunque, Marotta incrocia le dita. Della rosa attuale potrebbero partire Matri, Quagliarella, Caceres, Isla e De Ceglie, mentre fuori dal progetto sono ormai Bendtner, Anelka e Iaquinta. Tra le punte almeno una partirà. Dopo le buone prestazioni in Champions sia Matri che Quagliarella hanno mercato. Il primo più in Italia, il secondo all'estero. Se qualcuno offrirà almeno 8-9 milioni e un contratto migliorativo ai calciatori tutto può succedere. Per Caceres discorso semplice, la Juventus non vuole cederlo, ma se l'Arsenal offrirà almeno 12 milioni tutto potrebbe accadere, quelle risorse verebbero dirottate su un centrale italiano (Astori) e su altri obiettivi di mercato. Infine Isla e De Ceglie. Il primo parte solo con offerte alte. Difficile che arrivino dopo la recente stagione. La Juve chiederà uno sconto all'Udinese. Per De Ceglie, invece possibile la cessione in comproprietà. Su di lui ci sono Sampdoria (affare Zaza?), Bologna (Diamanti?) e non è da escludere l'Udinese. Difficile se non impossibile che parta Marrone. Da valurare infine le tante comproprietà. Almeno una di queste (Immobile, Gabbiadini, Boakye, Pasquato) potrebbe tramutarsi in cessione definitiva. I bianconeri sperano di incassare così i fatidici 20 milioni che così riassumiamo: 6 da Felipe Melo, almeno 9 da una punta e almeno 5 dalle tante comproprietà. 20 milioni al netto di altri sacrifici, al momento difficili, ma non impossibili. @pavanmassimo

DUE STRADE DIFFERENTI, COSTI DIVERSI MA UN UNICO DESIDERIO: L'ITALIA

La Juventus lavora alacremente per la prossima stagione. La giornata di ieri e' stata importante. Il Barcellona nei giorni scorsi ha praticamente deciso di mettere sul mercato Alexis Sanchez. Il procuratore Felicevich ha iniziato il giro esplorativo e la Juventus, sicuramente e' una possibilità concreta. Sanchez ha giocato ad Udine dal 2008 al 2011 e ama moltissimo l'Italia. Due estati fa il Barcellona pagò Sanchez all'Udinese 37 milioni di euro. Difficile che i blaugrana decidano di regalarlo, possibile che si accontentino di 20-25 milioni. I bianconeri potrebbero tentare la strada del prestito con diritto di riscatto. 5 milioni ora e altri 15-20 nei successivi 3 anni. Beppe Marotta punta sul rapporto con Fernando Felicevich, procuratore di Arturo Vidal, che due anni fa permise il grande affare dal Leverkusen. La coppia Marotta-Paratici si trova molto bene con il procuratore e ha un rapporto di estrema fiducia che potrebbe, quindi favorire l'arrivo di Alexis Sanchez. Già l'anno scorso i primi approcci, quest'anno si potrebbe assistere a un "remake" e alla mossa decisiva con il benestare di Conte che apprezza il cileno. La seconda strada, profondamente diversa ed estremamente più costosa sull'ingaggio e meno sul cartellino, porta a Parigi, zona Saint Germain e si chiama cavallo di ritorno: Zlatan Ibrahimovic. Un purosangue a vedere quanto ha vinto in Italia. Il suo procuratore (Raiola), ieri non ha chiuso la porta a doppia mandata: "Io credo che sia quasi impossibile. C'è il quasi? Se fossi sicuro sul futuro e su queste cose...Sky Sport smetterebbe di fare le trasmissioni. Se il quasi è legato alla Juventus? Mah...no, se lui torna in Italia ci sono due-tre squadre che potrebbero prenderlo, non di più: Milan, Inter e Juve possono prenderlo". L'operazione richiede una serie di condizioni di base non indifferenti. Tutto si basa sul fatto che Ibrahimovic vuole assolutamente fuggire dalla Francia. A Parigi non ha trovato il feeling giusto con l'ambiente. La città gli piace, il campionato meno, poca tensione, poco interesse forse e una situazione che non decolla. Fosse dipeso da lui non avrebbe mai lasciato l'Italia. Questo però, è solo il primo tassello di un puzzle che deve comprendere altri tre fattori fondamentali. Psg: il Paris Saint Germain deve entrare nell'ottica di vendere il cartellino a non più di 5 milioni di euro. Sarebbe una minusvalenza di 9 milioni (7 sono stati ammortizzati già nel primo anno). Il risparmio di ingaggio però sarebbe di 24 milioni netti, alla fin fine il Psg ci guadagnerebbe 20 milioni di euro. Ibrahimovic: lo svedese dovrà metterci del suo spalmando i 12 milioni per due anni in tre stagioni e rinunciare a qualcosa, ma chissà a volte se sei "molto ricco" e Ibrahimovic lo è, la felicità conta di più. Sponsor: la Juventus ha un monte ingaggi di 5-5,5 milioni più bonus. Impossibile arrivare a 12, possibile arrivare a 6-7 più bonus se la Jeep o la Nike decidono di contribuire. Lo faranno? Sicuramente un campione e testimonial come Ibrahimovic ha più appeal di molti altri attaccanti. La Juventus lavora sottotraccia: due strade diverse, costi diversi di cartellino, ma un solo desiderio degli interessati: tornare in Italia. @pavanmassimo

QUI SI FA LA STORIA?

La squadra di Antonio Conte, non sta solo facendo benissimo, sta facendo "la storia". I numeri della squadra bianconera sono impressionanti e meritano un minimo di attenzione. CONFRONTO 2011-2012: rispetto all'anno scorso, nonostante la Champions, la formazione di Antonio Conte sta macinando avversari e numeri da record. Sei punti in più della scorsa stagione, 23 vittorie contro 18, soli cinque pareggi contro i 14 della scorsa stagione e quattro sconfitte contro zero. La difesa bianconera ha incassato solo due gol in più dell'anno passato ma ha segnato ben dieci gol in più. Conte ha poi utilizzato due giocatori in più dell'anno passato, ma ha avuto un contributo minore in zona gol con soli 13 giocatori a segno contro i 17 dell'anno passato. In ogni caso gli undici punti di vantaggio, contro il solo punticino dell'anno passato rendono chiari i termini del miglioramento della squadra di Antonio Conte. CONTE VS. CAPELLO: La squadra di Conte, viene ovviamente paragonata alle grandi Juventus del passato, capaci nel campionato da tre punti di macinare record. Ad oggi Antonio Conte e la sua squadra hanno realizzato il secondo miglior rendimento in termini di punti rispetto alle Juventus di tutti i Campionati da 3 punti dopo 32 partite, dalla stagione 1994-1995. Un lavoro egregio e "straordinario". 4 punti in più della prima Juve di Lippi e di Capello, 5 punti in meno della Juventus 2005-2006. Quella Juventus, che qualcuno vuole colpevolmente cancellare, era una squadra straordinaria, qualcuno se lo dovrebbe ricordare quando parla di campionati non regolari o di titoli 29 e non 31. ATTACCO? NO PROBLEM: Da notare che l'attacco con 63 gol ha eguagliato i numeri del campionato 1997-1998 e superato la stessa Juventus di Capello 2005-2006 (61 gol) e la Juventus di Lippi 2003-2004 a quota 62. DIFESA? MEGLIO CONTE 1: La difesa, invece ha subito due gol in più rispetto alla scorsa stagione, meglio la Juve di Conte 1(18) e meglio anche la Juventus di Ancelotti 1999-2000 che fino ad ora aveva incassato soli 19 gol. Numeri straordinari evidenziati anche dalla miglior differenza reti della recente storia da 3 punti bianconera, numeri da primato, numeri da superJuve, numeri da chi vuole entrare nell'almanacco bianconero dalla porta principale. @PAVANMASSIMO cosa ne pensi? Parlane con Massimo

CON LA "FORMULA MAGICA" NON SERVE IL BOMBER?

Se ci chiedessero quale Juventus aveva la rosa più forte degli ultimi anni, qualsiasi persona risponderebbe, la Juventus 2005 2006. Gianluigi Buffon, Giorgio Chiellini, Patrick Vieira, Gianluca Pessotto, Emerson, Zlatan Ibrahimović, Alessandro Del Piero, Pavel Nedvěd, Federico Balzaretti, Mauro Camoranesi, David Trezeguet, Adrian Mutu, Gianluca Zambrotta, Lilian Thuram, Giuliano Giannichedda, Marcelo Zalayeta, Fabio Cannavaro, Christian Abbiati. L'attacco era formato da Ibrahimovic, Trezeguet, Del Piero, Mutu, Zalayeta e Nedved spesso e volentieri a sostegno. Oggi l'attacco bianconero è formato da Vucinic, Matri, Quagliarella, Giovinco e uno a scelta tra Bendtner e Anelka. Il confronto appare chiaramente ingeneroso nei singoli, basta analizzare la carriera di ciascun singolo giocatore. Se però i singoli del 2005-2006 vincono, il reparto del 2012-2013 vince come gruppo. Perchè? SINGOLI NO? GRUPPO SI. La Juventus ha segnato ad oggi 63 gol contro i 61 della fortissima squadra di Fabio Capello. Le due squadre sono uscite entrambi ai quarti di Champions e la squadra di Conte si avvia, come aveva fatto la squadra di Capello a vincere il titolo, allora il 29, ora il 31. Allo stato attuale, in campionato la Juventus vanta come miglior marcatore Mirko Vucinic con 9 gol, seguito da Fabio Quagliarella a quota 8, Sebastian Giovinco, Vidal e Matri a 7, Pirlo, Marchisio e Pogba a 5, Lichtsteiner a 4, Asamoah e Giaccherini a 2 e infine a 1 Chiellini e Caceres. I 61 gol del 2005-2006 avevano questa distribuzione: Trezeguet 20 gol, Del Piero 10 gol, Ibrahimovic 6 gol, Mutu 6 gol, Nedved e Vieira 4 gol, Camoranesi e Cannavaro 3 gol, Emerson 2, Kovac e Zalayeta 1. Completava un autogol. I dati parlano chiaro, questa Juventus non ha un calciatore principe, ma un gioco con più calciatori oltre i 4 gol (9 contro 6). La squadra di Conte ha trovato un suo equilibrio che sa prescindere dal top scorer e dal top player. E' innegabile che la Juventus di Capello avesse tre campioni in avanti (Ibra, Del Piero e Trezeguet), ma è allo stesso innegabile che questa Juventus giochi meglio. FORMULA MAGICA: Conte ad oggi ha trovato la formula magica del campionato. Non un giocatore alla Cavani, ma tanti campioni al servizio del gioco. Per l'Europa ci vuole forse ben altro, ma la Juventus di Capello insegna che anche con i top scorer non sempre si vince. @PAVANMASSIMO cosa ne pensi? Parlane con Massimo

TASTIERA VELENOSA: "INACCETTABILE! GUARDATE LA TURCHIA!"

Le parole del presidente Federale Abete arrivano oggi come un fulmine a ciel sereno: "Il ranking si basa su attività di 4-5 società, nel caso dell’Italia è contato molto anche Calciopoli che ha tolto la Juventus per tanti anni. Questi sono fattori da valutare”. E' veramente paradossale, per non dire altro, che il presidente della Federazione, parli oggi di Calciopoli, come paravento del calcio italiano, quando Calciopoli o forse meglio Farsopoli e la retrocessione della Juventus conseguente è stata decisa in modo veloce, fuorviante e totalmente unidirezionale, per non dire ingiusto dalla Federazione Italiana. Chi è causa del suo mal pianga se stesso verrebbe da dire. O meglio, verrebbe da chiedersi come mai una Federazione non abbia tutelato una società che ne faceva parte e tutto il sistema paese. Colpire il 30% del movimento (la Juventus ha il 30% dei tifosi), vuol dire privare l'Italia di una grossa componente di competitività rispetto ai competitors esteri. Qui non si chiedeva impunità, ma giustizia, il tempo di valutare le carte, accertare prove e responsabilità. Nulla di tutto questo è stato fatto. L'esempio del calcio turco è lampante. Quest'anno a due anni dallo scandalo del calcioscommesse turco, con confessioni, giocatori arrestati e prove certe, il Fenerbahce è in semifinale di coppa Uefa, senza punizioni esemplari e soprattutto senza accanimenti mediatici. La Turchia ha saputo colpire i responsabili e tutelare il sistema paese turco. L'Italia ha saputo colpire i non colpevoli e flagellarsi. Inaccettabile, oggi sentire chi parla di Calciopoli come scusa della competitività, del resto se una Federazione manda il Chievo a fare la Champions League senza preavviso e senza aver dato ai dirigenti del Chievo risorse adatte è francamente impossibile poi lamentarsi. COSA NE PENSI? Parlane con Massimo.

FALLIMENTO EUROPEO? NON DELLA JUVE, MA DEL..

La Juventus arrivando ai quarti di Champions League non ha fallito, anzi, ha raggiunto un ottimo risultato. Nonostante qualche critica, come sempre a senso unico, il livello delle qualificate in semifinale evidenzia il livello della contesa. Real, Barcellona, Bayern e Borussia sono ad oggi espressione del calcio tedesco e spagnolo, ad oggi una spanna sopra rispetto all'Italia, come dice lo stesso ranking europeo per nazioni. Se il livello delle semifinaliste Champions e' alto, lo stesso non si può dire dell'Europa League. Le semifinaliste sono Basilea, Fenerbahce, Benfica e Chelsea. Calcio portoghese, turco, inglese e svizzero. La domanda viene spontanea: possibile che anche questi campionanti siano superiori al campionato italiano? Quello inglese si, ma per gli altri la risposta e' no, probabilmente qualche squadra italiana partecipante all'Europa League ha sottovalutato la Coppa. Ennesimo errore, quindi. Il calcio italiano non potrà mai tornare ai livelli di una volta fino a quando le squadre italiane non decideranno di interpretare le gare di Europa League come quelle di Champions. Che fine hanno fatto Viktoria Plzen e Tottenham? Erano squadre così forti o qualcuno ha sottovalutato e scientificamente snobbato l'Europa? La risposta sembra la seconda, sul banco degli imputati dovrebbero salire queste squadre, non sicuramente la Juventus, uscita con una delle squadre, se non la squadra più forte d'Europa. @pavanmassimo

Big GAP, come colmarlo?

Le semifinali di Champions League, quest'anno, hanno evidenziato come tre delle quattro squadre europee come valore della rosa. Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco hanno raggiunto il traguardo e la quarta squadra è la sorpresa Borussia, che non avrà i fatturati di Manchester United, Chelsea o Arsenal, ma che dall'undicesimo posto, uno dietro alla Juventus è riuscita ad arrivare fino al penultimo atto del torneo. Per avvicinarsi alle grandi europee la Juventus dovrà fare ancora della strada anche se, come abbiamo detto, c'è un 25% di possibilità di arrivare in semifinale partendo anche da una posizione inferiore di bilancio e di valore generale della rosa. Cosa deve fare, quindi, la Juventus per migliorare? Difficile da dire, perchè un ulteriore miglioramento per la Juventus vorrebbe dire arrivare vicinissima alla vittoria, cosa che non succede dalla finale con il Milan persa a Manchester. La Juventus, comunque lavora, ecco tre cose che potrebbe fare: AUMENTARE IL FATTURATO: sicuramente i ricavi aumenteranno rispetto alla scorsa stagione. La Champions porterà circa 40-50 milioni di euro di aumento minimo nel prossimo bilancio. Sicuramente questo aiuterà a livello di sponsorship e di aumento di valore del marchio: vale l'equazione, più risultati, più fatturato, più sponsor. RINFORZI: proprio dai maggiori ricavi aumenterà il budget per il mercato. Possibili almeno quaranta milioni di investimenti al netto delle cessioni. Una cifra ingente, difficile che venga spesa su un unico giocatore, possibili due colpi di livello. PROGRAMMAZIONE E GIOVANI: la Juventus ha sperimentato quest'anno la Next Gen, ha tanti giovani interessanti e ne ha preso uno fenomenale come Pogba. I bianconeri lavoreranno proprio su questo: creare campioni o prenderli giovanissimi. Mattheus potrebbe essere uno di questi, in primavera poi ci sono potenziali top e non è detto che uno tra Gabbiadini e Immobile possa tornare alla base. Chissà che il prossimo Pogba sia in casa o molto vicino all'uscio. @pavanmassimo SU COSA DEVE MIGLIORARE LA JUVENTUS? PARLANE CON MASSIMO

SARÀ UNO COME LORO?

La Juventus ha affrontato di recente Mario Mandzukic, costato soli 15 milioni di euro al Bayern Monaco e dimostratosi un vero combattente nelle due sfide di Champions contro i bianconeri. Uomo di peso capace di affrontare e lottare alla pari con Barzagli e Chiellini. Un ariete capaci di pressare, correre, far salire la squadra. Un giocatore completo, bravo anche in zona gol visto che un gol mezzo sui quattro realizzati del Bayern sono merito suo. All'andata, anche se in fuorigioco il passaggio per Muller, al ritorno il tap in dopo il miracolo di Buffon. Un giocatore come Mandzukic la Juventus oggi non ce l'ha il rosa. Non ce l'ha il Barcellona dove le seconde punte spopolano, non ce l'ha il Real Madrid dove Benzema, Cristiano Ronaldo e Higuain sono giocatori di caratteristiche diverse. Ce l'ha il Borussia Dortmund dove Lewandowski è molto simile come giocatore. Proprio il polacco è stato a lungo inseguito e ammirato dalla Juventus. Un giocatore anche lui completo, bravo nella finalizzazione ma anche nell'aiutare la squadra a creare gioco. Proprio per questo i bianconeri sono alla ricerca di un giocatore del genere, o meglio sperano che Fernando Llorente possa essere lo stesso tipo di giocatore. Non un uomo gol straordinario, un bravo cecchino, ma soprattutto un uomo squadra. Lo spagnolo all'Atletic ha fatto bene, ultimo anno a parte, è bravo in zona gol (non eccelso), ha fisico ed è un lottatore, un Rey Leon. Insomma a Torino ci sperano, l'anno prossimo, qualora ci fosse una sfida con il Bayern sarebbe una partita molto diversa, soprattutto a livello fisico. @pavanmassimo Llorente può essere l'uomo giusto per il bianconeri e dare il peso che manca all'attacco? Clicca qui e parlane con Massimo