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Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 30 settembre 2013

Da ZERO A DIECI: LO ZERO AL LINCIAGGIO, DIECI ALL'ATTEGGIAMENTO

Non c'è mai pace per chi tifa Juve. Difficile trovare un opinionista, un giornalista, capace di analizzare serenamente la gara di ieri, di dire che i bianconeri meritavano i tre punti per la mole ed il gioco espresso e che hanno goduto di un episodio fortunato, ma al limite visto che il difensore granata e Tevez si strattonavano a vicenda. Situazione veramente difficile da valutare a velocità normale e che solo un replay al fotogramma può chiarire evidenziando però al tempo stesso una trattenuta iniziata precedentemente che con il regolamento attuale si potrebbe anche punire con il rigore. Voto zero: al linciaggio post derby. Parole fuori luogo dei "soliti commentatori di parte". Si sta creando anche quest'anno un clima brutto, sospettoso, fatto di mezze parole dette e non dette e di accuse infamanti. Voto uno: come i gol segnati ieri, potevano essere molti di più. Si manca di precisione e cinismo, un gol di Giovinco o il raddoppio di Vucinic, probabilmente avrebbero chiuso la bocca a molti. Voto due: come espulsioni possibili ieri. Immobile era da arancione tendente al rosso fuoco, Meggiorini da rosso diretto. Voto tre: al secondo tempo del Torino. Non tirano mai in porta, questa volta potevano giocarsi veramente la partita alla pari, con un atteggiamento diverso. Rinunciano... peccato. Voto quattro: all'intervento di Ciro Immobile. Il fallo ci sta, i tacchetti alti no. Non voleva fare male, ma quando un difensore entra così, scomposto, c'è sempre il rischio che faccia danni. Voto cinque: alle ali bianconere. Ieri poco propositive, poco lucide, Asamoah non salta mai l'uomo, Lichtsteiner si vede a tratti solo nel finale. SCHIANTATE AL SUOLO. Voto sei: a Giovinco. Ci prova a tratti ma non incide. Prova generosa con tanti calci nel primo tempo e qualche uno due nel secondo. Sufficienza di stima, ma se vuole il posto deve fare di più. PROVACI ANCORA GIO'! Voto sette: alla difesa. Non concede nulla. Dopo le critiche per le disattenzioni arriva una prova praticamente perfetta. L'istrione Cerci viene ipnotizzato, il fastidioso Immobile bloccato. FORTINO! Voto otto: a Carlitos Tevez. Ferito con la benda sulla caviglia dopo il tackle killer, non si ferma. Lotta come un guerriero d'altri tempi. E' un torello che corre nell'arena contro gli undici granata. GUERRIERO! Voto nove: a Pogba. Il migliore e non solo per il gol. E' ovunque. Ci mette fisico e mestiere. Senza Pirlo viene pressato a uomo ma questo conta poco. Vince i contrasti di forza e incide. Unico neo, non aver tirato di più. CAMPIONE IN ERBA. Voto dieci: all'atteggiamento della squadra. I bianconeri hanno lottato alla grande Si è rivisto lo spirito con pressing costante, azioni spettacolari e tantissima voglia di vincere e convincere. Non era semplice, ma i bianconeri hanno fatto bene. Siamo sicuri che nelle prossime partite, dopo le critiche e le parole di chi dice che la Juventus vince perchè aiutata ci sarà un ulteriore scatto d'orgoglio. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo @pavanmassimo

UN ABBRACCIO

Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato spesso le due cose coincidono

Oggi rubiamo le parole da una famosa frase dell'Avvocato Agnelli: "Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato spesso le due cose coincidono. (Gianni Agnelli). I tifosi della Juventus sono da un lato molto fortunati, la Juventus vince spesso e volentieri e purtroppo per gli avversari non lo fa perché è aiutata, ma semplicemente perché è più forte. Hanno da un lato questa fortuna e dall'altro la sfortuna di essere sempre e comunque al centro del mirino. Se hai un aiuto ti può andare bene una volta, ma prima o poi la paghi perché senza il gioco, senza la squadra, gli errori non bastano. I bianconeri hanno usufruito si di due sviste, innegabile, ma non hanno portato a casa i match per questi fattori. I bianconeri hanno vinto recentemente perché sono più forti degli avversari. Non sappiamo se la squadra di Conte riuscirà a meno a vincereanche quest'anno, ma ringraziamo i critici che tengono alta la tensione e la rabbia del gruppo con queste parole. I bianconeri avranno centomila motivazioni in più da mettere in campo per dimostrare ancora una volta che le parole dell'Avvocato non erano soltanto una semplice frase.. @pavanmassimo

Carlitos difende...

Rieccoli

SBAGLIANDO SI IMPARA E SI DECIDE UNA COPPA!

I giovani possono sbagliare, forse devono sbagliare e forse è giusto che sbaglino perchè dagli errori si diventa persone migliori. In occasione della finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli, Matteo Gerbaudo, diciottenne di Moncalieri, fu autore di un'esultanza che definiamo bonariamente fuori dalle righe, stigmatizzata da Gianluca Pessotto, dall'allora tecnico Baroni e pagò con critiche pesanti e dure quell'atteggiamento. Un atteggiamento ingenuo, fuori luogo perchè non consono alla grande vetrina che veniva data al giocatore, visto che giocava davanti a quasi 30,000 persone. Arrivarono, come detto, tre turni di squalifica e l'espulsione. In molti si sarebbero abbattuti e sarebbero andati in crisi, Gerbaudo no. Il talento torinese, juventino doc, si è ripreso e ieri ha segnato la finale di Supercoppa all'Olimpico con una grande girata. Gol da attaccante, anche se Gerbaudo attaccante non è, gol da un giovane che vuole imporsi e trovare la sua strada. Non sappiamo se Gerbaudo la troverà, gli auguriamo di si e di poter continuare come ieri, nel frattempo sappiamo che ha capito che nel calcio bisogna rispettare l'avversario e anche il pubblico, anche se spesso non ti rispetta, per diventare grandi campioni bisogna esserlo a 360 gradi fuori e dentro e sapersi comportare. Gerbaudo in pochi mesi è cresciuto e il gol di ieri può essere solo l'inizio di un percorso che speriamo lo porti in serie A, magari seguendo le orme di Marchisio, Giovinco, De Ceglie, Marrone, campioni dentro e fuori, capaci di passare dal sogno alla realtà. La strada è lunga, ma come diceva Fabio Grosso ieri, con il lavoro, l'impegno e dei buoni maestri... il sogno può diventare possibile. Come si dice in questi casi: good luck! @pavanmassimo sei d'accordo? diventa nostro follower per discutere con noi e avere in anteprima le nostre news, clicca qui

L'intervallo - "30 secondi di Fair play"

Anche questa settimana siamo andati a scovare gli elementi positivi che devono far riflettere e da cui ripartire. Ce ne sono sempre, anche dopo una settimana che ha visto i bianconeri al centro del mirino per un episodio di cui avrebbero fatto volentieri a meno. La Juventus di Antonio Conte non è mai stata aiutata e non ne ha mai avuto bisogno. Curioso il fatto che i bianconeri siano finiti al centro di un processo mediatico, inutile che nemmeno i protagonisti avrebbero voluto. La copertina dell'intervallo va tutta al tecnico Sannino, al presidente Campedelli e al direttore Sartori, intervenuto ai nostri microfoni per allinearsi alle indicazioni societarie. Gli errori nel calcio ci stanno e andrebbero accettati. Forse anche noi dovremmo accettarli e cercheremo di accettarli provando a imparare dal tecnico e staff del Chievo. Non sarà facile accettarli perchè l'istinto alla protesta spesso vince, ma il tentativo non è un potere ma un dovere. Sicuramente non è facile accettare le parole che si sentono e che hanno come sottofondo il solito disco, un disco che non dovrebbe più comparire perchè serve solo ad accendere animi che gli stessi protagonisti hanno dimostrato poter rimanere tranquilli, impariamo da loro, del resto se non si lamentano le persone danneggiate, perchè dovrebbero farlo gli altri? Questa la domanda che vale la pena farsi...riflettete!" L'Intervallo è la nuova rubrica che tuttojuve.com vi propone per fare una pausa dai vari avvenimenti della giornata. Prendetevi un minuto, alzatevi, andate alla macchinetta o al bar, o in cucina con il il vostro ipad, iphone, galaxy, nokia o anche con il pc sottobraccio e leggetela mentre sorseggiate un caffè. Dedicate cinque minuti del vostro tempo a qualcosa di positivo, a un avvenimento che colpisce e non fa male e che in teoria dovrebbe far riflettere. ti piace il nuovo intervallo di tuttojuve? Clicca qui e parlane con Massimo

NONOSTANTE TUTTO, MERITATA

Il derby e' sempre il derby, partita che va oltre ogni pronostico, Conte sceglie una formazione rivoluzionata con la coppia velocità Giovinco-Tevez, in difesa i tre totem e a centrocampo Marchisio sostituisce Pirlo. Ventura gioca a specchio rispetto a Conte con la sorpresa Rodriguez in difesa. PARTENZA AGGRESSIVA- i bianconeri iniziano come si deve, subito tiro di Chiellini e corner. La gara ha un ottimo ritmo, le compagini non si risparmiano. I granata sono molto aggressivi ma anche carini dal punto di vista nervoso. Il Toro infatti fa sentire gli zoccoli sulle spalle della zebra. La gara la fa la Juve, il Toro gioca di ripartenza, bisogna fare attenzione alle azioni di rimessa, Immobile infatti provoca il primo giallo per Marchisio che ferma l'ex zebrato. La gara e' molto aperta, gli uomini di Conte non trovano spazio e quelli di Ventura sono bravi a ripartire. Dopo un primo quarto d'ora la precisione cala e sono troppe quelle perse dai campioni d'Italia. Una buona occasione l'avrebbe Tevez, ma il suo passaggio per Giovinco e' troppo alto. Bruttissimo il fallo di Immobile su Tevez, era da arancione/rosso. Mazzoleni tutela il gioco duro del Torino, ci starebbero almeno due gialli per Rodriguez.. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, buon mole di gioco, pochi tiri. Le squadre ritornano con Masiello in campo. Appena rientrato in campo ci prova subito a Tevez, palla alta. Il copione non cambia, gioco Juve e ripartenze granata. I bianconeri non devono sbagliare nulla per ne ogni pallone perso può essere letale. Doppia occasione dopo cinque minuti: bellissima azione Giovinco, Marchisio, Tevez, Giovinco però tira su Padelli. Era un grande occasione. POLPONE! Dopo otto minuti la Juve passa. Nel corner di Giovinco, Bonucci di testa. Tevez corregge sulla traversa e Pogba e' lesto a ribadire in gol. Sul flipper Tevez era in leggera posizione di fuorigioco, era da annullare. I bianconeri sono stati fortunati. Il pallino del gioco resta sempre agli uomini di Conte con i granata che continuano a giocare solo di ripartenza. La Juve merita il vantaggio e va vicina al gol ancora con Tevez e Chiellini. Conte toglie Asamoah e mette Padoin. I granata alzano il baricentro nel finale. Conte toglie Giovinco e mette Vucinic, la partita la fa sempre la squadra a strisce con Cerci che cerca il rigore in modo plateale. Bellissime trame della Juventus e Padelli fa il paratone su Vucinic, i bianconeri meriterebbero il raddoppio. Ventura le prova tutte. Assalto finale dei granata. Entra anche Quagliarella al posto di un esausto Tevez, giocatore universale, autore di un'altra buona gara. La squadra di Conte porta a casa un buon derby giocato bene nel secondo tempo con tante occasioni. Vittoria meritata, nella ripresa ha giocato solo la Juve, il Torino non ha fatto nulla nella ripresa. Ci saranno polemiche, ma quando non ci sono ? @pavanmassimo cosa ne pensi, clicca sul link e parlane con Massimo su twitter

martedì 24 settembre 2013

ANALISI TJ- PICCOLO SALDO NEGATIVO, ECCO DOVE MIGLIORARE!

La Juventus con la vittoria con il Verona ha raggiunto quota dieci punti. L'anno passato a questo punto del campionato erano dodici. PICCOL SALDO NEGATIVO- rispetto alla scorsa stagione, quindi c'è un piccolo saldo negativo, dovuto al pareggio esterno con l'Inter. Nessun dramma, ovviamente. Altro dato curioso è il fatto che nelle prime quattro gare, mister Conte ha schierato 19 giocatori, l'anno scorso erano 23. I bianconeri hanno segnato 8 gol e ne hanno subiti 3. L'anno passato i gol segnati erano 11 e quelli subiti 2. Un piccolo passo indietro, quindi. I bianconeri hanno segnato meno di tutte le prime cinque squadre del campionato, questo si va considerato, anche se il calendario era duro. L'Inter ha fatto 13 gol subendone 1 solo, il Napoli 11 subendone 3, la Roma 10 subendone solo 1 e la Fiorentina 10 subendone 4. Curiosi i gol incassati in campionato dalla Juventus: il gol della Lazio su corta respinta di Buffon, il gol a Milano su errore con palla persa e ripartenza e il gol di ieri, simile a quello di Copenaghen su corner. L'anno passato la squadra di Conte aveva incassato un gol a Udine, paragonabile a quello della Lazio, a match chiuso e il gol di Immobile a Genova. Se da un lato la Juventus ha fatto peggio, almeno numericamente parlando dell'anno scorso, ha fatto meglio di due anni fa, quando aveva totalizzato 8 punti, utilizzato 18 giocatori, segnato 7 gol subendone 3. Differenze? Si allora non c'era nessuna squadra a punteggio pieno, oggi sono ben due squadre. In casa bianconera si lavora per migliorare i dati, consapevoli che quest'anno il campionato è livellato verso l'alto con due gruppi spaccati. Se si vuole rimanere con le prime bisognerà tenere il passo della passata stagione, quello di due anni fa, bechè molto positivo, potrebbe anche non bastare. Bisognerà, soprattutto concretizzare le occasioni da gol, ed avvicinarsi ai numeri della altre quattro squadre di prima fascia. cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con Massimo

COME TI CREO UN CASO...MANUALE PRATICO IN TRE PASSI!

C'era una volta Fernando Llorente che in Spagna era bravo e segnava spesso e volentieri. Lo spagnolo non rinnova il contratto e finisce ai margini. Campione? Si, forse, sicuramente buon giocatore. Lo prende la Juve e allora diventa un mezzo giocatore, uno scarto da parametro zero, nonostante lo volesse mezza Europa. Alla critica il fatto che possa arrivare a Torino da fastidio, sai, lo prende la Juventus... e allora il giocatore diventa inadatto e chi se ne frega se c'è bisogno di un periodo di adattamento, del resto, nessuno si rammenta dei campioni del passato che hanno bisogno di un periodo di rodaggio. Ed ecco che la colpa finisce su Conte, sulle spaccature con la società e sul fatto che lo spagnolo sia arrivato senza consenso tecnico. Domenica il giocatore gioca, segna e tutto si sgonfia con sorrisi e baci dei criticoni, che a questo punto alzano anche la pagella, forse in modo fin troppo generoso. Ora che Llorente è diventato bello e buono, il lupo cattivo è diventato Andrea Pirlo. Il fatto che il regista sia uscito senza salutare (fatto gravissimo che però succede a tutti settimanalmente...), richiederà un'interrogazione parlamentare. Non abbiamo visto labiali, ma solo la frustrazione di un giocatore che non ha quasi toccato palla e non si è divertito, non per colpa sua, ma perchè ha giocato con lo zainetto Jorginho sulle spalle... Riassumendo, ecco il manuale pratico per creare un caso. IL FATTO: trovare un fatto equivoco o che comunque può far discutere, per esempio un giocatore non ancora utilizzato... Llorente (anche se nessuno si chiede perchè all'Inter non giochino Belfodil o Icardi)...o uno che esce dopo aver giocato sempre (Pirlo..). LA SMORFIA: mettere un pò di benzina sul fuoco, trovando il modo di creare una spaccatura più ampia. Llorente e Conte, spaccano la società, Pirlo è musone, etc.... L'ECO: cercare di pompare nel modo maggior possibile la cosa, parlarne e farlo diventare un caso. Più se ne parla meglio è, anzi, se possibile se dal caso si crea un casino... ancora meglio, del resto l'obiettivo è uno: destabilizzare. Se vi va ora che avete il manuale, potete provare anche voi, volete uno spunto? Vucinic che tira il pallone in tribuna... sbizzarritevi...avanti con il prossimo caso! cosa ne pensi? Parlane con Massimo su twitter

DA ZERO A DIECI: DA BALLANDO CON LE STELLE, A COLUI CHE HA GIA' IL MONDO JUVE SULLE SPALLE

La Juventus riprende la marcia dopo due pareggi. Una marcia ottenuta con una vittoria convincente e qualche piccolo patema dovuto al gran numero di occasioni mancate e al pizzico di sfortuna che si caratterizza nei pali, nelle traverse e nei salvataggi sulla linea. Voto zero: al ballo di Cacciatore. Il difensore del Verona si rende protagonista di un ballo dopo il gol degno della peggior performance da "Ballando con le stelle". Vieri e Del Vecchio lo aspettano quando smetterà... Voto uno: a Vucinic: la sua reazione per un fallo a lui attribuito è fuori da ogni logica. Butta via il pallone e si becca il giallo. Reazione eccessiva, forse nervoso per qualche giocata non venuta. Voto due: alla sfortuna sul doppio palo di Tevez. Non è la prima volta che Tevez colpisce i legni, l'argentino al momento è sfortunato, anche sul primo bellissimo gol, la palla ha colpito il palo interno. Voto tre: come i tre minuti di recupero del primo tempo che ricorderà Llorente nel suo primo gol italiano. Tre come i mesi di cui ha avuto bisogno per integrarsi. Voto quattro: al difensivismo del Verona. Jorginho segue Pirlo ovunque e al momento della sostituzione vuole uscire pure lui. Gli scaligeri non demeritano ma il calcio è anche altro... Voto cinque alla stampa che creerà in questa settimana il nuovo caso: Andrea Pirlo. La sua reazione comprensibilissima dopo una partita in cui non ha toccato molti palloni diventerà per qualcuno un espediente: scommettiamo? Voto sei: a Pogba. Il francese centra la traversa ma nel primo tempo ha le polveri bagnate. Ci aveva abituato a ben altro. Voto sette a Llorente: Rey Leon, ruggito numero uno. Il gol al secondo cross che gli arriva, dopo essere andato vicino al gol nel corner precedente evidenziano la sua potenza. Non è Bendtner, non è Anelka, come qualcuno aveva scritto, giocatore vero che darà una mano offrendo soluzioni offensive agli schemi di mister Conte. Nello stretto però deve ancora migliorare. Voto otto alla capacità della Juventus di creare occasioni da gol. Ieri sedici tiri in porta e 26 totali. Il Verona ha tirato una volta in porta e ha segnato. Voto nove a come la squadra reagisce dopo un gol. La fame c'è e si vede, va indirizzata sulla preda dall'inizio. Tre partite in svantaggio e tre reazioni rabbiose. Voto dieci: a Tevez. Ancora per lui la cover story. Incredibile la sua voglia di prendersi in mano la squadra. A volte esagera, ma nella maggior parte delle occasioni fa cose pregevoli. Il gol è un insieme di potenza e classe, alla Vialli, con un diagonale incrociato di rara bellezza.Vero trascinatore si sta prendendo tutto lo Stadium e se lo porta in giro. Impatto devastante sul mondo Juve. cosa ne pensi? sei d'accordo? Parlane con Massimo

SE QUELLA SPIA DELLA RABBIA....

Abbiamo guardato con attenzione le ultime tre gare della Juventus. Ci sbagliavamo, la fame c'è ancora, non è svanita. C'è un solo piccolissimo problema, che la fame arriva ed è grande solo dopo il gol preso. La Juventus con l'Hellas ha fatto un'ottima partita con dati statistici imbarazzanti, 26 tiri, 95% di pericolosità e 64% di possesso palla. Gara molto ben giocata, quindi. Conte può essere soddisfatto anche, se come detto rimane un interrogativo: perché la rabbia e la spia rossa di accende solo e soltanto dopo il gol subito? Il ritmo impresso dopo il gol del Verona e' stato notevole. Occasioni a raffica, pali e avversari all'angolo come un pugile suonato. Con l'Inter stesso copione: gol di Icardi e reazione bianconera con occasioni, pareggio di Vidal e finale in crescendo con Pogba e Isla per il gol vittoria. A Copenaghen lo stesso, la svegli arriva con il gol danese e il secondo tempo diventa assedio. Conte può essere soddisfatto, tre volte in svantaggio e tre reazioni rabbiose, ma la domanda e' lecita: non sarebbe meglio accendere prima la spia rossa? Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

CIUDAD OCULTA CONTRO LE DUE AVVERSARIE!

Carlitos Tevez dopo la perla della sfida con la Lazio e la maglietta "Fuerte Apache" si è ripetuto questa volta con "Ciudad Oculta". I tifosi aspettano la prossima e sono sempre più innamorati dell'Apache che incanta e trascina alla vittoria la squadra. Tevez ha dedicato il gol che ha segnato oggi contro il Verona ad un altro dei quartieri che hanno segnato la sua vita e che è tra i più poveri di Buenos Aires. il quartiere e' chiamato "città nascosta" a causa di un muro costruito dal governo argentino nel 1978 con la finalità di nascondere ai turisti la povertà di quella zona della capitale argentina. Tevez li vuole ricordare tutti e ha l'intenzione di guidare la Juventus come un capo contro le avversarie che la precedono in classifica. Non sarà semplice perché la Roma e il Napoli hanno battuto due squadre forti come Lazio e Milan e superato l'ostacolo maggiore di giornata. Delle sette partenti ora ce ne sono cinque. Le due citate oggi avanti di due punti, l'Inter che come la Roma non avrà le coppe e che ha giocato quasi alla pari con i bianconeri sabato scorso e la Fiorentina che però al momento gravità nell'emergenza. La sfida e' apertissima con le partite del mercoledì che vedranno il Napoli alle prese con il Sassuolo, la Roma a Genova con la Samp e Inter-Fiorentina, vero scontro diretto, oltre ai bianconeri in trasferta a Verona. Attenzione, quindi, il Napoli prepara la fuga, all'Apache il compiti di fermarlo con nuovi quartieri tutti da scoprire. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

TRA UNA CERTEZZA E UNA SPERANZA

Antonio Conte ha deciso per i cambi e alla fin fine ha avuto ragione. Llorente ha portato la Juventus in vantaggio dopo un primo tempo difficile. Lo spagnolo ha segnato alla prima occasione con il suo marchio di fabbrica: il colpo di testa. I bianconeri hanno mostrato le stesse caratteristiche delle altre gare, pressione, occasioni sbagliate, qualche sofferenza sulle ripartenze. Questa Juventus va, da l'impressione di dominare l'avversario e di spaventarlo anche in vantaggio perché il Verona non si è sbilanciato nemmeno quando stava perdendo. La sfida con il Verona ha comunque permesso di avere una certezza e una speranza. La certezza e' che Tevez può essere indicato come un vero trascinatore. La speranza e' che sulla seconda maglia da titolare ci sarà grande alternanza e che tutti potranno ambire ad in un posto al sole. Il campionato rimane una corsa a tappe difficilissima, rispetto agli anni scorsi ci sarà più battaglia, per informazioni chiedere alla Roma, ma anche al Napoli che stasera vedremo impegnato a Milano. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

Top Vittoria!

Per la sfida interna con il Verona la Juventus si schiera con alcune novità: Isla, Ogbonna, Storari ma soprattutto Llorente. Antonio Conte sceglie lo spagnolo ed è questa una delle novità di giornata. TIRO DA FUORI- i bianconeri cominciano a buon ritmo. Il tiro da fuori sembra la prerogativa iniziale, ci provano un po' tutti: Bonucci, Asamoah, Barzagli e Pogba, Tevez con poca fortuna. Una buona sponda di Llorente crea una buona occasione per Bonucci, dall'altra parte Cacia viene stoppato da Barzagli. I bianconeri giocano bene ma si infrangono sul muro scaligero del limite dell'area. La Juventus gioca bene ma i contropiede del Verona sono pericolosi. Gli uomini di Conte creano ma sprecano Tevez conclude prima alto e poi sul portiere due buone occasioni. DOCCIA FREDDA- dopo le tante occasioni mancate, i bianconeri incassano con Cacciatore il gol. Ancora un gol preso su calcio d'angolo. La Juventus tenta la reazione rabbiosa e c'è subito un salvataggio sulla linea su cabezon di Pogba. TEVEZ REACTION- l'Apache non ci sta e su assist di Bonucci segna subito il pareggio con un diagonale rabbioso e bellissimo. I bianconeri riprendono il comando delle operazioni. Tevez poi fa lo show e prende un doppio palo da urlo. REY-LEON- all'ultimo assalto cross al bacio di Vidal e incornata di Llorente che si dimostra fortissimo di testa. Per lo spagnolo ruggito numero uno. Bianconeri meritatamente in vantaggio dopo la prima frazione. Qualcosina da aggiustare in difesa però rimane. La ripresa ricomincia con la pressione costante di Barzagli e compagni. I gialloblù però sono vivi e Jorginho spaventa la difesa e Barzagli, ancora lui chiude miracolosamente. Nella ripresa ci prova con costanza Pogba, tre tiri centrali però per il francese. Mandorlini alza il baricentro inserendo Juanito Gomez per Donati. Il possesso palla e' sempre degli uomini di Conte, ma le occasioni non vengono concretizzate, un po' per imprecisione un po' per la bravura del portiere dell'Hellas. La sfortuna al ventesimo su concretizza nella traversa di Pogba, continua il momento dei pali. Sempre più offensivo il Verona con il talento Iturbe che sostituisce Agostini. Conte cambia con Vucinic, Marchisio e Giovinco con fuori Pirlo, Llorente e Tevez. I bianconeri si conquistano un mezzo rigore, Rafael stende Giovinco ma Bergonzi dice di no. La partite nel finale diventa nervosa con le ammonizioni per Vucinic per ingenue proteste e Donadel e a Marchisio. Finale un po' sottoritmo con Verona molto arrembante e bianconeri che cercano il terzo gol ma manca l'acuto. I bianconeri vincono e vanno a dieci punti. Una vittoria meritata, ci sarà da lavorare ancora sulla tenuta difensiva e sulla concretezza offensiva. Ribadiamo il fatto che sarà un campionato difficile ed equilibrato e chi davanti nessuno rallenta. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

AFFARI DI FASCIA: OGGI E DOMANI

La Juventus ad oggi ha mostrato delle buone cose ma a livello di totalità della rosa a disposizione di Antonio Conte rimangono delle perplessità sui giocatori che occupano le corsie esterne e che fino a questo momento si sono alternati ai due giocatori indicati da tutti come titolari. I TITOLARI- Asamoah e Lichtsteiner. Sono intoccabili e hanno offerto quando impiegati un rendimento convincente. Lichtsteiner ha fatto molto bene con Lazio e Sampdoria, meno a Milano e Copenaghen. In ogni caso non si discute. Asamoah, invece, sta ritrovando la brillantezza dopo il finale oscuro della scorsa stagione. GLI OUTSIDER - Peluso e Isla sono gli outsider. Isla sta ritrovando dopo un anno il passo. Il giocatore e' una risorsa molto importante che se esplodesse potrebbe rendere la vita di Conte molto più semplice. Peluso ha mostrato la sua duttilità contro il Copenaghen, rimane un giocatore utile perché può giocare in più ruoli. LA SPERANZA- la speranza si chiama Simone Pepe, definita ieri dalle parole di Conte: "Simone, ha avuto questo problema; bisogna avere grande pazienza, bisogna avere grande pazienza con Simone. Dispiace, perchè è un calciatore perchè comunque ci darebbe la possibilità anche durante le partite di avere un'opzione in più, però non mi illudo. Ma non mi illudo perchè ha avuto un brutto infortunio, ha avuto un serio infortunio, è stato fermo un anno, adesso sta recuperando, però da lì a dire che Simone sia pronto a breve, sinceramente non me la sento di dirlo. Lavora con un'equipe di medici molto qualificata come la nostra per cercare di tornare quello che era prima". IL MERCATO- Zuniga sta svanendo sotto i colpi di un Barcellona pronto a costruire ponti d'oro da Napoli a Barcellona. Le alternative non mancano alla Juventus, da Ansaldi a Kolarov. I bianconeri hanno capito che sulla sinistra serve ancora qualcosa e che Asamoah ogni tanto deve tirare il fiato. I tentativi estivi sono andati a vuoto ed ecco che per l'inverno si riproverà il colpo grosso. Le alternative al ghanese ad oggi non convincono e De Ceglie appare ormai inadatto anche al ruolo di subentrante. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

VE L'AVEVAMO DETTO!

Nessun caso Llorente? Si, l'avevamo detto, strillato che non c'era alcun caso, ma solo qualcuno che vuole fare "casino" , mettere il fuoco sulla paglia e scatenare un incendio. Llorente non è stato bocciato, ma solo rimandato a data da destinarsi in attesa del momento propizio, che prima o poi arriverà: "Sai... (ride, ndr). Il fatto che io mi debba prendere delle critiche perchè non utilizzo Llorente, cioè, sinceramente, lo trovo ingiusto. Io posso prendermi delle critiche se la squadra non ottiene dei risultati, se non gioca bene, ma non perchè utilizzi o non utilizzi un giocatore, perchè a questo punto potrei anche prendermi delle critiche perchè non sto utilizzando tanto Giovinco, perchè non sto utilizzando tanto Padoin, perchè non sto utilizzando....chi è che non ha giocato tantissimo?". Queste alcune sue parole per descrivere la sua democrazia Contiana, a cui si aggiungono altre valutazioni specifiche sullo spagnolo: ""Fernando sapete benissimo che è stato fermo un anno per le vicissitudini dell'anno scorso, quindi sicuramente ha avuto bisogno di più tempo per ritrovare le misure, per ritrovare l'intensità e per ritrovare anche la cattiveria agonistica, sia sua, che quella degli avversari in campo, perchè quando non giochi da un anno, tutte queste cose le perdi, è inutile che ci giriamo intorno. Lui adesso si sta allenando da tre mesi, è inevitabile che bisogna dare la chance a Fernando, anche perchè se la sia e se la stia guadagnando in questi tre mesi, lavorando duramente. Ed essendo molto sereni quando gioca. Può essere che giochi domani, può essere che giochi mercoledì, può essere che giochi domenica prossima. Se domani gioca Llorente non ve lo dico (ride,ndr)". Nessuna scelta fatta sulla base della simpatia, ma sulle base delle indicazioni tecniche. Sei pronto? Giochi! Non lo sei? Aspetti il tuo turno. I detrattori possono tornare da dove sono venuti, nessun caso, solo valutazioni tecniche e un allentatore che fa del suo meglio per vincere. Sei d'accordo? Parlane con Massimo, cliccando qui

TASTIERA VELENOSA: "LA FAVOLA E LA STORIA: ECCO COME TI SPENDO UN MILIARDO!"

Esiste chi ti racconta le favole e chi ti racconta la storia. Nelle favole, c'è sempre il lieto fine e il cattivo viene sconfitto quasi sempre. Nella storia questo non succede. Le favole ci raccontano di un'Inter derubata, di bianconeri che "magheggiavano", di arbitri chiusi negli spogliatoi, di cene, di sorteggi con palline calde e fredde. La storia ci dice che nessuno è mai stato chiuso da nessuno, che i sorteggi erano regolari, che gli arbitri della Cupola facevano fare meno punti alla Juventus degli altri arbitri e soprattutto che altri facevano ben peggio e non sono neanche mai stati inquisiti. Insomma, la favola e la storia non coincidono. La storia soprattutto, ci dice che un certo presidente ha vinto si, ma quanto ha speso? Ha speso tantissimo. Un articolo ieri ha osannato il presidente dell'Inter, eleggendolo a Paladino del calcio pulito. Noi abbiamo una visione diversa, testimoniata dai fatti, ma di questo abbiamo già detto. Piuttosto vogliamo rispondere a una sua frase post Champions: " Vorrei chiarire che in quegli anni ero in contemporanea con un gruppo che in questo momento gli stanno facendo un processo a Napoli, quindi tutti questi errori, tutte queste cose sono anche figlie di un muro che avevo di fronte e che spero che prima o poi si capisca esattamente qual'era la gravità delle loro azioni". Il muro venuto fuori a Napoli si è poi afflosciato e anzi ha evidenziato come le accuse erano ingiustificate e il campionato regolare e come la Juventus sia stata punita senza alcuna motivazione plausibile. Detto questo, passiamo dalle favole che ci hanno raccontato, che ancora ci raccontano, favole a cui alcuni ancora, purtroppo, credono, ma c'è una storia. La storia ci dice che dal 1995 al 2009, Massimo Moratti ha speso quasi 1 miliardo di euro e dal 2001 al 2010 quasi 600 milioni di euro. Insomma, se in Spagna ci sono le spese folli, in Italia possiamo dire che siamo molto, ma molto vicini, leggendo i nomi degli acquisti, noi non siamo d'accordo che la colpa dei fallimenti dell'Inter pre 2006 era tutta da imputare alla Juventus, ma alla semplice mancanza di coerenza nelle scelte. Nel dettaglio tutte le operazioni anno per anno della gestione di Massimo Moratti, pubblicate da sussidiario.net. Stagione 1995-1996, spesi 29.760.000 € Acquisti: Benny Carbone, Felice Centofanti, Fabio Cinetti, Salvatore Fresi, Maurizio Ganz, Paul Ince, Marco Landucci, Alessandro Pedroni, Pascalito Rambert, Xavier Zanetti, Roberto Carlos, Marco Branca, Ribeiro Caio, Alessandro Pistone. Stagione 1996-997, spesi 20.525.000 € Acquisti: Andrea Mazzantini, Armando Pantanelli, Alessandro Pistone, Fabio Galante, Jocelyn Angloma, Massimo Tarantino, Youri Djorkaeff, Aaron Winter, Ciriaco Sforza, Ivan Zamorano, Nwankwo Kanu, Arturo Di Napoli Stagione 1997-1998, spesi 81.700.000 € Acquisti: Raffaele Nuzzo, Taribo West, Luca Mezzano, Luigi Sartor, Francesco Colonnese, Martin Rivas, Mauro Milanese, Zé Elias, Diego Simeone, Benoît Cauet, Paulo Sousa, Francesco Moriero, Ronaldo, Álvaro Recoba Stagione 1998-1999, spesi 70.500.000 € Acquisti: Sebastien Frey, Dario Simic, Mikael Silvestre, Zoumana Camara, Gilberto da Silva Melo, Andrea Pirlo, Cristiano Zanetti, Ousmane Dabo, Roberto Baggio, Nicola Ventola Stagione 1999-2000, spesi 125.200.000 € Acquisti: Angelo Peruzzi, Giorgio Frezzolini, Fabrizio Ferron, Christian Panucci, Laurent Blanc, Michele Serena, Cyril Domoraud, Iván Ramiro Córdoba, Grigorios Georgatos, Vladimir Jugovic, Clarence Seedorf, Luigi Di Biagio, Adrian Mutu, Christian Vieri Stagione 2000-2001, spesi 97.700.000 € Acquisti: Marco Ballotta, Fabio Macellari, Riccardo Fissore, Vratislav Gresko, Bruno Cirillo, Stefano Lombardi, Stephane Dalmat, Cristian Brocchi, Marcos Vampeta, Francisco Javier Farinós, Robbie Keane, Antonio Pacheco, Marco Ferrante, Anselmo Robbiati, Sixto Peralta, Corrado Colombo, Hakan Sukur Stagione 2001-2002, spesi 107.000.000 € Acquisti: Francesco Toldo, Alberto Fontana, Pasquale Padalino, Gonzalo Sorondo, Marco Materazzi, Nelson Vivas, Sérgio Conceição, Andrés Guglielminpietro, Emre Belözoglu, Okan Buruk, Mohammed Kallon, Adriano, Stagione 2002-2003, spesi 112.700.000 € Acquisti: Mathieu Moreau, Fabio Cannavaro, Daniele Adani, Carlos Alberto Gamarra, Francesco Coco, Ümit Davala, Domenico Morfeo, Matias Almeyda, Hernán Crespo, Gabriel Omar Batistuta, Stagione 2003-2004, spesi 67.800.000 € Acquisti: Alex Cordaz, Thomas Helveg, Jérémie Bréchet, Andy van der Meyde, Sabri Lamouchi, Luciano, Dejan Stankovic, Kily Gonzalez, Giorgios Karagounis, Mario Rebecchi, Fabrizio Biava, Julio Ricardo Cruz Stagione 2004-2005, spesi 6.100.000 € Acquisti: Fabián Héctor Carini, Nicolás Burdisso, Siniša Mihajlovic, Zé Maria Ferreira, Giuseppe Favalli, Edgar Davids, Juan Sebastián Verón, Esteban Matias Cambiasso, Lampros Choutos Stagione 2005-2006, spesi 32.000.000 € Acquisti: Júlio César, Walter Adrián Samuel, Pierre Wome, Luis Figo, David Pizarro, Santiago Solari, César Stagione 2006-2007, spesi 49.300.000 € Acquisti: Fabio Grosso, Maicon, Maxwell, Patrick Vieira, Olivier Dacourt, Mariano Gonzalez, Sebastian Ribas, Zlatan Ibrahimovic, Hernán Crespo Stagione 2007-2008, spesi 40.800.000 € Acquisti: Enrico Alfonso, Christian Chivu, Luis Jimenez, Pelé, Nelson Rivas, David Suazo, Maniche Stagione 2008-2009, spesi 58.900.000 € Acquisti: Sulley Muntari, Mancini, Ricardo Quaresma, Victor Obinna Stagione 2009-2010 (ancora in corso), spesi 90.500.000 €, pareggiato dalle cessioni Acquisti: Lúcio, Thiago Motta, Samuel Eto'o, Wesley Sneijder, Diego Milito, Marko Arnautovic COSA NE PENSI? PARLANE CON MASSIMO

VOGLIA DI VINCERE TRA FATTORI POSITIVI E NEGATIVI

In casa bianconera la voglia di vincere non manca mai. La pancia è sempre vuota, nonostante quattro titoli in due anni e due scudetti consecutivi. La pancia è vuota per i tifosi che dopo due partite pareggiate si sentono come se fossero nel deserto e il Verona l'unica borraccia disponibile. Insomma, c'è voglia di riprendere il cammino dopo due gare da considerare valide sotto certi aspetti e quanto meno lacunose su altri. APPROCCIO ALLA GARA- l'approccio sia contro l'Inter che contro il Verona non ha convinto al 100%. Contro i nerazzurri i bianconeri non hanno giocato male ma hanno dato a fine gara l'impressione di aver giocato un pò con il freno a mano tirato. Contro il Copenaghen, poi, il secondo tempo ha dimostrato che si poteva fare di più nel primo. REAZIONE- ottima la capacità di reagire dopo uno schiaffo. Sia contro l'Inter che contro i danesi reazioni rabbiose e possibilità non solo di pareggiare ma anche di vincere la gara. ERRORI- purtroppo in entrambe i match ci sono state delle imperfezioni difensive letali. Su questo aspetto si può migliorare. GIOCO, OCCASIONI- infine il gioco, apparso fluido e incisivo in più di un tratto delle due sfide. I bianconeri hanno collezionato, infatti un gran numero di palle gol, sinonimo di buona forma, peccato non averle sfruttate. Fattori positivi e negativi, correggere gli errori e ripartire da quanto di buono fatto vedere. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con @pavanmassimo

FERNANDO, PERCHE' SEI TU, FERNANDO...

"Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome, oppure, se non vuoi, giura che sei mio e smetterò io d'essere una Capuleti". Questo diceva Giulietta nella scena numero II dell'opera di Shakespeare. Non sappiamo con precisione se anche Antonio Conte abbia stimolato in questi giorni Llorente con una dichiarazione "Fernando, perchè sei tu Fernando..." forse ideale visto che nel giro di meno di una settimana i bianconeri giocheranno prima con l'Hellas e poi con il Chievo Verona, completando la loro full immersion con la città degli innamorati. Innamorati di Juve, sono tanti e lo è anche Fernando Llorente che aspetta la sua occasione. Possibile, ma non certo, che Antonio Conte gli conceda minuti nella sfida con le due sponde dell'Adige. Partite difficili perchè il pronostico è favorevole e quando il pronostico è a senso unico, le critiche sono dietro l'angolo. Il Copenaghen ne è la prova, al minimo errore la critica è pronta con il fucile puntato. Antonio Conte nel frattempo aspetta dal suo balcone che il bomber Llorente sia pronto, a lui Capuleti e Montecchi non interessano, basta vincere e dopo due pareggi bisogna tornare a sorridere a fine gara. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo @pavanmassimo

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO: ADDIRITTURA "TALEBANO"!

Il buono, il brutto e il cattivo si concentra, questa settimana, sui tanti avvenimenti che hanno riguardato la squadra bianconera. Da San Siro a Copenaghen, due pareggi diversi, sempre in rimonta, contro avversari che hanno sfruttato qualche incertezza zebrata. Il buono: la musichetta di Fabio. E' Fabio Quagliarella la nota lieta del martedì Europeo. Per chi aveva qualche dubbio possiamo dissiparlo subito. Fabio è ancora utilissimo, è pronto ad aspettare il suo momento e darà il suo contributo. Da quinta scelta a terza, da indesiderato a protagonista. Nessun rancore, va bene così. Il brutto: le botte di Milano. La rissa di Milano sugli spalti rimane l'episodio peggiore della settimana. Non andiamo a dire chi ha fatto cosa, ma ci vorrebbe da parte di tutti il rispetto di evitare gesti e insulti e soprattutto di non alzare mai le mani. Le persone intelligenti discutono anche animatamente ma non scendono nella violenza verbale e fisica, chi lo fa perde sempre e non solo economicamente... Il cattivo: Antonio Conte, il talebano. Qualcuno vorrebbe farlo passare come il cattivo, colui che è fossilizzato su un modulo come un talebano, colui che non legge la partita, colui che ha perso la fame. Idiozie. Eh si sono idiozie, perche mister Conte ha dato prova in passato con Pogba e con Vidal di non vivere sul mondo dei numeri, semplicemente fa giocare chi è più in forma. Ci possono stare delle opinioni diverse, ma tutti devono ricordarsi che se la Juventus è tornata in alto il merito è di Conte e della società. Non stiamo a ricordare tutti gli elementi positivi del lavoro del mister. Cattivo il mister? Talebano? No per nulla, forse i bocciati sono quei tifosi che per un pareggio in terra danese cancellano quanto di buono fatto in due anni... memoria corta. Cosa ne pensi? clicca e parlane con Massimo

SENZA FAME, NIENTE "FAME"

Fame (gloria) in inglese, come una canzone di Irene Cara, Fame. I'm gonna live forever. Baby remember my name. Gloria, Desidero vivere per sempre, Ricordati il mio nome. Sembra un paradosso o forse solo un gioco di parole, ma per i ragazzi di Antonio Conte, senza fame, sarà difficile ottenere la gloria (fame). Sarà difficile fare una buona Champions League e sarà difficile se non impossibile entrare nella storia con il terzo scudetto consecutivo. La formazione bianconera non è assolutamente in crisi, perchè chi tira in porta 22 volte in una partita e crea dieci occasioni da gol non lo è. La partita di Copenaghen è una parentesi negativa, proprio come quella dell'anno scorso arrivata dopo la grande vittoria per 2-0 con il Napoli. Insomma, la squadra di Antonio Conte deve solo ritrovare una cosa: la fame per tutti i 90 minuti. Siamo sicuri che se i bianconeri avessero giocato il primo tempo come il secondo non avrebbero pareggiato e lo stesso sarebbe successo se con l'Inter avessero giocato gli altri settantacinque minuti come gli ultimi quindici. Insomma, sembra più un fattore di testa che di gambe o altro. https://twitter.com/pavanmassimocosa ne pensi? clicca qui e parlane con @pavanmassimo

LASCIAMOGLI IL PALCOSCENICO... PER UN PO'

Mentre a Napoli si festeggia il primato in classifica, a Torino si lavora e si pensa a come tornare presto in cima. Oggi sfida a Copenaghen, ma domenica si penserà al Verona e alla possibilità di tornare in vetta, sperando che i "cerotti del diavolo" inguaino "i ciucci in salute". Ovviamente è tutto molto teorico, siamo solo all'inizio, ma sicuramente, rispetto alla passata stagione gli avversari sembrano ancora più combattivi. Sempre a livello ipotetico, c'è un elemento che andrà valutato al di la di ogni fatto, la condizione atletica e la preparazione. La squadra di Conte ha una metodologia che dovrebbe essere consolidata. Si conosce dei bianconeri pregi e difetti e "modus operandi", visto che Conte da due anni ha la stessa squadra. L'incertezza, invece, regna sovrana sulle avversarie. Non si sa, quindi come si sono organizzate e come opereranno e se terranno a livello fisico per tutta la stagione. Una dato però e' certo: quest'anno confermarsi sarà difficilissimo, ci vorrà la fame dei tempi d'oro ma nessuno ha voglia di abdicare. cosa ne pensi? Parlane con Massimo

PARAGONE INTER-JUVE? CI SONO DUE DIFFERENZE FONDAMENTALI...

Qualcuno in queste settimane ha paragonato l'Inter di quest'anno di Mazzarri e la prima Juventus di Antonio Conte. Da una parte il confronto ci sta perchè Juventus e Inter con Delneri prima e Stramaccioni poi non avevano fatto bene come non avevano fatto bene l'anno precedente cambiando l'allenatore in corsa. Tuttavia, se il confronto sotto quell'aspetto regge, sotto altri punti di vista non regge per nulla. DISTRUZIONE- abbiamo sempre definito il confronto ingeneroso. La Juventus si è ridotta a due settimi posti dopo la distuzione di Farsopoli, fatti esterni alla società, cessioni obbligate, fatti gravissimi che abbiamo visto essere frutto più di decisioni affrettate e francamente inconcepibili che di altro. L'Inter, invece, è arrivata alla stagione scorsa dopo un lento invecchiamento della rosa, un depauperamento tecnico e decisioni societarie simili a quelle pre Farsopoli. Insomma le conseguenze dal punto di vista dei risultati sono simili, le cause profondamente diverse. ROSA- passiamo alla rosa e analizzando le due rose notiamo una forte differenza nei singoli, almeno gli undici che scesero in campo nel 2011-2012 e gli undici che scendono in campo con l'Inter oggi. L'allenatore: Conte Antonio vs Mazzarri. Due allenatori sanguigni e passionali.Il paragone ci può stare anche se Conte da giocatore aveva già vinto più di uno scudetto. La rosa della Juventus di allora,però rispetto a quella dell'Inter di oggi appare forse con maggior esperienza. Uno come Pirlo di due anni fa l'Inter non lo ha, una difesa con tre elementi così rocciosi come la Juventus di allora l'Inter non li ha. Nel complesso poi i bianconeri apparivano più completi anche in attacco perchè Quagliarella, Matri, Del Piero, Vucinic e Borriello sono superiori nel complesso a Palacio, Milito, Icardi, Belfodil di adesso. Non sappiamo se l'Inter vincerà lo scudetto, ma possiamo già oggi dire che il confronto appare ad oggi un pò forzato, l'Inter per vincere avrà bisogno di una serie di fattori favorevoli che al momento appaiono una combinazione molto difficile, non impossibile, certo, ma difficile. La Juventus 2011-2012 seppe sfruttare il grande lavoro di Conte. Non un miracolo, ma un capolavoro sportivo. Buffon Gianluigi vs Handanovic. Difensori Barzagli Andrea vs Campagnaro. Bonucci Leonardo vs Ranocchia. Chiellini Giorgio vs Juan Jesus De Ceglie vs Jonathan Lichtsteiner Stephan vs Nagatomo Centrocampisti Marchisio Claudio vs Cambiasso Pirlo Andrea vs Taider Vidal Arturo vs Guarin Attaccanti Matri (Del Piero) vs Icardi (Milito) Vucinic vs Palacio cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con @pavanmassimo

INTER-JUVE, DOPO I TRE NO ESTIVI E' SFIDA TOTALE ANCHE SUL MERCATO CON DUE NOMI CALDI

Inter e Juventus non battaglieranno solo domani alle 18.00. Non lotteranno su tutti i palloni fino al novantesimo ed oltre. Le due società continueranno a belligerare sul mercato con obiettivi comuni e piccole ripicche. Quest'anno i bianconeri hanno detto no per almeno tre giocatori: Isla, cercato in tutti i modi, Marrone, sogno mai celato ed infine Matri con tentativi velati ma chiari. I nerazzurri non avevano le risorse sufficienti e dall'altra la dirigenza bianconera non ha voluto rinforzare i rivali. In ogni caso le due società sono pronte a contendersi obiettivi chiari che sono già seguiti e noti da tempo. Nainggolan- Il belga è stato seguito per mesi dall'Inter prima della virata, per ragioni di costo su Taider. Il giocatore però piace tantissimo. Thohir lo vorrebbe prendere come simbolo del suo arrivo. Un indonesiano a San Siro non solo in tribuna ma anche in campo. Un bel colpo d'immagine. Quest'idea cozza con le promesse di Massimo Cellino alla Juventus. Il presidente del Cagliari avrebbe messo la Juventus in prima fila in caso di futura cessione del giocatore. Alla fine, però potrebbero contare i soldi e Thohir forse ne ha di più, ma non è detto... Zuniga- il secondo giocatore conteso è Juan Camilo Zuniga. Sul forte esterno, la Juventus c'è da tempo. Accordo raggiunto, ma ora sia il Napoli che il Barcellona tentano il colpo gobbo mettendo sulla bilancia cifre ingenti. Non dimentichiamo, però che anche l'Inter ha due carte. Una è mister Mazzarri che aveva già provato a contattare Zuniga tempo fa... La seconda carta è Fredy Guarin che in nazionale sta facendo da sponsor del compagno colombiano. Sfida in campo domani, quindi, sfida Mazzarri-Conte, sfida tra due società che sono pronte a contendersi obiettivi comuni. Cosa ne pensi? Clicca qui e parlane con Massimo

martedì 10 settembre 2013

CREDI DAVVERO?

Una canzone di Vasco Rossi diceva.... "Credi davvero, che sia sincero ....che mi spoglio, di ogni orgoglio davanti a te, non credi di essere un po' ingenuo non credi di essere rimasto un po' indietro, non ti fidare mai, non sono gli uomini ha tradire i loro guai..". Non vi fidatevi mai...perchè dietro a delle parole c'è sempre un fine e quello che abbiamo letto e sentito in questi giorni è chiaro: venderci o meglio farci credere che Fernando Llorente è già stato bocciato, forse per destabilizzare, del resto i giudizi dopo due partite di campionato piacciono a molti, come il quadro di Conte partente a fine stagione. A questo punto la situazione sarebbe paradossale: possibile che Antonio Conte dopo nemmeno due mesi abbia bocciato in modo irreparabile e inequivocabile un giocatore che prende uno degli stipendi più alti della rosa e per il quale è stato (praticamente) ceduto Alessandro Matri. CREDI DAVVERO? Se ci credete davvero che Conte non possa trovare un modo di inserire Llorente negli schemi o quanto meno che lo abbia già bocciato siete un pò "ingenui", proprio come dice la canzone di Vasco Rossi. Conte non ha bocciato nessuno, ha semplicemente rimandato a data da destinarsi l'ingresso dello spagnolo dall'inizio. Quando? La data giusta potrebbe essere Juventus-Verona, la data anticipata potrebbe essere Copenaghen, la sfida impossibile Inter-Juve. Insomma, le possibilità ci sono con 7 partite a strettissimo giro di posta. AFFIATAMENTO- In questi giorni abbiamo sentito parlare di affiatamento tra società e mister e di normale sfogo per delusione. In effetti è così. Llorente era stato bloccato da tempo e in caso di non gradimento non sarebbe stato preso. Ovvio che si tratta di un giocatore diverso rispetto a quelli che Conte utilizza nel modulo attuale, ma che potrebbe essere molto utile in certi tipi di partite. Sappiamo tutti che Conte è molto orgoglioso, deciso, ma non folle e che considera Llorente un patrimonio. Le sue parole di qualche settimana fa, lo confermano: "Llorente viene da un campionato, quello dell'anno scorso, non giocato. Bisogna avere pazienza, sappiamo di aver fatto un ottimo acquisto e per di più a parametro zero. E quindi sono convinto che Llorente e Tevez, insieme a Ogbonna, ci daranno sicuramente una grossa mano". Insomma, per chi paragona Llorrente ad Amauri o che infierisce, predichiamo prudenza, del resto avevamo detto subito che Llorente avrebbe avuto bisogno di almeno due mesi di adattamento. cosa ne pensi? Llorente ce la farà a trovare spazio? clicca qui e parlane con Massimo su twitter

NAZIONALI ED INTER-NAZIONALI: ECCO CHI PUNTA BUFFON!

Oggi Gigi Buffon raggiungerà Fabio Cannavaro, diventando così il calciatore con più presenze della Nazionale italiana. Ovviamente un traguardo bellissimo contro la Repubblica Ceca, la nazionale della moglie Alena Seredova, nello stadio di casa, lo Juventus Stadium. Saranno 136 le presenze in azzurro Buffon. Buffon si è già messo alle spalle delle leggende come gli altri presenti nella top ten:Paolo Maldini 126 (1988 2002), Dino Zoff 112 (1968 -1983); Andrea Pirlo (dal 2002), Gianluca Zambrotta 98 (dal 2002), Giacinto Facchetti 94 (dal 1963 al 1977), Daniele De Rossi 92 (dal 2004), Alessandro Del Piero 91 (dal 1995), Franco Baresi 81 (dal 1982 al 1994). Veri miti del calcio di cui Buffon fa pienamente parte insieme ad Andrea Pirlo. Sarà un modo di celebrare un campione ma non solo perchè Buffon ha in mente numeri ancora più grandi. Per esempio quelli del maggior numero di presenze con la propria nazionale per un giocatore Europeo. Nomi di grandissimo spessore anche qui, con qualche eccezione. Il primo in assoluto è lo sconosciuto Vitālijs Astafjevs Lettonia con 167 presenze dal 26 agosto 1992 al 17 novembre 2010. Al secondo posto un altro sconosciuto, Martin Reim estone con 157 presenze dal 3 giugno 1992 al 6 giugno 2009; al terzo posto una leggenda del calcio tedesco: Lothar Matthäus Germania 150 presenze dal 14 giugno 1980 al 20 giugno 2000; quarto l'unico in attività: Iker Casillas anche lui con 150 presenze dal 3 giugno 2000 al 6 settembre 2013. Proprio Casillas è il vero problema per Buffon con 14 presenze in più. Dopo Casillas un altro estone, Marko Kristal con 143 dal 3 giugno 1992 al 20 aprile 2005. Non troppo distante anche la coppia di svedesi a 143 Thomas Ravelli dal 15 febbraio 1981 all' 11 ottobre 1997 e Anders Svensson dal 27 novembre 1999 al 6 settembre 2013. Segue poi una vecchia conoscenza di Buffon come Lilian Thuram fermo a quota 142 dal 17 agosto 1994 al 13 giugno 2008. Chiude la lista Jari Litmanen che con la Finlandia ha 137 gettoni dal 22 ottobre 1989 17 novembre 2010. Il resto sono giocatori tutti dietro a Buffon, numeri che fanno capire la grandezza del portierone nativo di Carrara. L'estremo difensore bianconero è l'ennesimo esempio di mito e una bandiera che la Juventus è orgogliosa di mostrare. Nazionali verso Internazionali, un pò come la sfida di sabato prossimo con una squadra piena e ricca di italianità contro una che di italiano mantiene solo lo staff tecnico, tra poco perderà pure il presidente e che al massimo avrà in campo un giocatore. sei d'accordo? parlane con @pavanmassimo, cliccando qui.

ANALISI TJ- IN DUE ANNI 4 TROFEI E SOLO IL 10% CIRCA DI INGAGGI IN PIU'

La Juventus vince, ma il modello economico convince, vi spieghiamo perchè dal punto di vista degli ingaggi. AUMENTO E STABILITA' - da due anni ad oggi il monte ingaggi bianconero in questi due anni di gestione Conte si è evoluto, è stato plasmato e soprattutto non presenta più o quasi giocatori fuori dal progetto. Due anni fa (dati Gazzetta dello Sport) la Juventus aveva un totale di 100 milioni di ingaggi così suddiviso: Buffon 6; Amauri 4; Pirlo 3,50; Chiellini 3,50; Toni 3; Iaquinta 3; Vidal 3; Vucinic 3; Marchisio 2,50; Bonucci 2; Quagliarella 2; Lichtsteiner 2; Krasic 1,8; Matri 1,6; Elia 1,5; Grosso 1,5; Storari 1,5; Pazienza 1,4; Barzagli 1,2; De Ceglie 1,2; Pepe 1,2; Del Piero 1; Giaccherini 0,8; Manninger 0,8; Motta 0,8; Estigarribia 0,5; Manninger 0,3. L'anno scorso, invece, il totale del monte ingaggi era salito a 115 milioni di euro (dati Gazzetta dello Sport) , così suddiviso: Buffon 6; Pirlo 3,5; Chiellini 3; Iaquinta 3; Marchisio 3; Vidal 2,7; Vucinic 2,7; Matri 2,2; Quagliarella 2,1; Lucio 2; Barzagli 1,7; Bonucci 1,7; Caceres 1,7; Lichtsteiner 1,7; Bendtner 1,5; Storari 1,5; Asamoah 1,4; Giovinco 1,4; Isla 1,4; De Ceglie 1,3; Pepe 1,3; Padoin 0,7; Giaccherini 0,6; Pogba 0,6; Marrone 0,4; Rubinho (p) 0,2 Oggi il monte ingagg è rimasto stabile a 115 milioni. Tra i bianconeri quello che guadagna di più è Tevez con 4,5 milioni, seguono poi Buffon a 4, Pirlo a 3,5, Vidal 3,5, Llorente 3,5, Vucinic 3, Marchisio 3, Chiellini 2,5, Quagliarella 2,1 Barzagli 2, Lichtsteiner 2, Bonucci 1,8, Caceres 1,7, Storari 1,5, Giovinco 1,4, Asamoah 1,4, Isla 1,4, Pepe 1,3, De Ceglie 1,3, Pogba 1, Ogbonna 0,8, Peluso 0,8, Padoin 0,7, Motta 0,6, Bouy 0,3, Rubinho 0,2. In due anni appare chiaro un dato. I bianconeri hanno aumentato il monte ingaggi del 14% l'anno passato (2012-2013 vs. 2011-2012), mantenendolo invariato il valore in questa stagione. L'elemento di forza rimane comunque la partecipazione alla Champions League che ha garantito maggiori introiti e permesso alla società maggiori investimenti. Quest'anno, poi, i giocatori sono tutti al centro del progetto e non esistono come l'anno scorso e due anni fa, casi alla Amauri o Iaquinta. Va detto, però, che la Juventus dovrà decidere cosa fare nella prossima stagione, sono attesi rinnovi al rialzo come quelli di Vidal e Pogba, quindi per mantenere il totale emolumenti attuale ci dovranno essere delle partenze o delle spalmature. In ogni caso ad oggi con un minimo aumento del monte ingaggi i bianconeri hanno vinto quattro trofei, nessuno ha fatto meglio in Italia. Il Napoli è passato da 41,2 a 74 in due anni.(bravi a vincere la Coppa Italia con soli 41,2 milioni di totale stipendi). L'Inter senza vincere nulla è passata da 145 a 95 e lo stesso Milan da 160 a 105. La Lazio da 50,2 a 62, vincendo l'anno scorso la Coppa Italia (l'anno scorso il monte ingaggi era 66,2 milioni). PER L'EUROPA NON BASTA - appare, però, chiara una riflessione. Questi numeri vanno benissimo per il mercato italiano, tuttavia per il mercato europeo non bastano. I top player europei hanno top ingaggi. Il Psg offre 14 milioni di euro a Cavani e 12 a Thiago Silva. Il Barcellona 13 a Messi, Il Chelsea 11 ad Hazard e 10 a Torres. Lo United 11 a Rooney e 11 a Van Persie. Il Real 11 a Bale e tratta un rinnovo ancora più sostanzioso con Cristiano Ronaldo. Appare chiaro, che quindi il calcio italiano debba trovare una soluzione, in caso contrario si avranno solo stelle in discesa o rilancio come Kaka o campioni che si vogliono riproporre in altri campionati come Higuain e Gomez. La Juventus rappresenta un caso a parte con Vidal e Pogba. Per loro di prevede un aumento di ingaggio, viste le richieste di Real, City, Bayern, pronte a coprire d'oro i due giocatori. Per il resto sono arrivati Tevez e Llorente che si dovranno confermare top in campo oltre che nello stipendio. I bianconeri rimangono però lontani dai top club d'Europa, almeno a livello di spesa. cosa ne pensi? Parlane con Massimo cliccando qui

ZUNIGA: IL RINNOVO RISCHIA DI ESSERE UN BOOMERANG, ECCO PERCHE' LA DIRIGENZA JUVE VINCE COMUNQUE!

Tiene sempre banco il caso Zuniga in casa Napoli. Oggi la Gazzetta dello Sport ha presentato un quadro molto interessante, esaminando i dati di ingaggio dei partenopei. Oggi il giocatore più pagato è Higuain con 5,5 milioni, seguono poi Hamsik a 3; Callejon a 2,6; Reina 2,4; Pandev a 2,3; Albiol a 2,1; Inler e Behrami a 1,4.... Attualmente Zuniga guadagna 800 mila euro e chiaramente chiede di più. Il monte ingaggi del Napoli è di 74 milioni, quello della Juventus a 115. RAGIONAMENTI BIANCONERI - La Juventus al giocatore offre 2,5 milioni di euro comprendendo anche una valorizzazione per il cartellino che ovviamente non verrebbe pagato. Considerando che Zuniga vale almeno 7-8 milioni, un aumento di circa 1,5 milioni di euro lordi (700,000 netti) rispetto agli standard bianconeri sono condivisibili e non dovrebbero innescare problemi nella rosa. La media degli stipendi dei difensori bianconeri varia infatti dai 2, 5 milioni di Chiellini, passando ai 2 milioni di Lichtsteiner e Barzagli agli 1,8 milioni di Bonucci. Insomma, Zuniga prenderebbe il massimo in virtù della sua condizione contrattuale di possibile giocatore a zero euro. Tutto giustificabile e nessuna eccezione. NAPOLI BOOMERANG- Lo stesso non possiamo dire per Napoli. I partenopei con l'offerta a Zuniga, superiore ai 2,5 milioni, secondo fonti partenopee, che ci sembra inverosimile e rischiosa. Un aumento di quel genere a Zuniga scontenterebbe Hamsik e soci perchè si vedrebbero scavalcati o avvicinati dal colombiano che triplicherebbe il proprio stipendio.L'errore sarebbe quello del Napoli di non essere stato capace in questi anni di prolungare ed adeguare il contratto di Zuniga almeno sui livelli dei centrocampisti o di Maggio che prende ben 400,000 euro in più del colombiano. La mossa di tutti o quasi i procuratori della rosa sarebbe quella di presentarsi in sede per chiedere un adeguamento parametrato al livello del giocatore e soprattutto chiedere perchè un difensore può prendere di più di un attaccante. Situazione spinosa, quindi, da gestire al meglio... Probabilmente Zuniga resterà a Napoli, in ogni caso la dirigenza bianconera è riuscita o otterrà un obiettivo. Da un lato aumentare il monte ingaggi del Napoli con conseguente riduzione delle risorse nel mercato o eventualmente, in altro caso, ottenere un giocatore e parametro zero, costoso nell'ingaggio si, ma compatibile con i parametri della società. Cosa ne pensi? Parlane con Massimo

TRE PUNTE IN CERCA DI UNA MAGLIA

I dubbi sulla presenza di Mirko Vucinic per sabato prossimo nella delicatissima sfida di Milano con l'Inter, rilanciano tre candidati che in questi giorni hanno potuto lavorare con calma e mettere il massimo impegno per influenzare le scelte di mister Conte: Quagliarella, Llorente e Giovinco aspettano il loro momento consapevoli che anche quest'anno ci sarà spazio per tutti. LLORENTE - arrivato con grandi aspettative, al momento sta vivendo la lenta fase post inattività. Imballato, lento, spaesato non convince. Avevamo pronosticato per lui un inizio complicato sapendo delle difficoltà dei campioni spagnoli che si spostano all'estero e soprattutto delle difficoltà di chi non ha mai cambiato tante squadre. Questo non vuol dire, però, che Llorente non si possa adattare al nostro calcio. Ci vorrà maggior impegno e lavoro, ma le doti e il coraggio sono dalla sua e chissà che San Siro non possa essere la nuova casa violata dal Re Leone GIOVINCO - sicuramente il talento di Beinasco sperava in un inizio simile a quello della scorsa stagione, quando fu protagonista insieme a Vucinic nelle prime gare dell'anno. Invece, le difficoltà del finale 2012-2013 sono ricomparse e Giovinco non è ancora sceso in campo dall'inizio in gare ufficiali. Sebastian resta fiducioso: "Concorrenza? La stagione è talmente lunga che ci sarà spazio per tutti. La concorrenza fa parte del gioco in una grande squadra, è giusto che sia così. Il mio obiettivo? Fare meglio dell'anno scorso''. QUAGLIARELLA - sembrava già con la valigia in mano. Alla fine e' rimasto e non è arrivato Gilardino. Potrebbe essere una delle grande sorprese della stagione, forse proprio grazie a questo repentino cambio di decisione. L'anno scorso fu decisivo ed incisivo. Chi si ricorda il suo gol a San Siro!? Per gli amanti della cabala, forse, dovrebbe essere schierato dall'inizio. Tre giocatori, caratteristiche diverse, storie diverse e un solo obiettivo: convincere Conte che meritano una maglia per sabato prossimo. cosa ne pensi? Parlane con Massimo

IL BOLLETTINO CHE FA PAURA

Il day after le partite delle nazionali, i tifosi, mister Conte, i compagni aspettano un bollettino: quello delle condizioni mediche dei giocatori che sono in giro per il mondo. La lista dei convocati viene controllata con attenzione e alla fine oltre al risultato conta anche altro e una fatidica domanda: si è fatto male qualcuno ? Le partite del fine settimana hanno messo ko Vucinic e Caceres. Il primo dovrebbe farcela per sabato, per il secondo si aspetta la risonanza. Pochi allenamenti, viaggi massacranti, stress, danneggiano i muscoli e rendono i giocatori più propensi all'infortunio. La domanda rimane sempre la stessa: ma non si può organizzare il calendario in modo diverso? Difficile far coincidere il calendario delle nazionali con quello dei club, ma francamente questi tour de force non fanno altro che creare problemi a giocatori e squadre. Da una parte poi la grandissima voglia ed onore di vedere i propri giocatori portare in alto il vessillo della juventinità anche in maglia azzurra e non azzurra e dall'altro la grande paura che qualcuno possa farsi male, oppure spendere preziose energie che potrebbero poi penalizzare le sfide successive della Juventus nella corsa a Campionato e Champions League. Il desiderio comune è presto le nazionali possano trovare il posto che meritano, che non siano più un intermezzo azzurro nel mare bianconero o di altro colore dei team di appartenenza e che possano avere una collocazione temporale a fine stagione o in una pausa dei campionati che permetta ai tifosi di essere focalizzati al 100% su di loro. Purtroppo, ad oggi, non è così e il bollettino medico interessa di più dei risultati. @pavanmassimo COSA NE PENSI? CHE SPAZIO DOVREBBERO AVERE LE NAZIONALI?

COPERTA LUNGA E COPERTA CORTA

Situazione complessa in casa Juventus. La prima sosta per le nazionali si sta rivelando un vero problema per la truppa di Antonio Conte. La coperta della rosa comincia a perdere qualche filo e dopo Marchisio e Barzagli (che viene centellinato come una medicina) ora la rosa si trova a dover fronteggiare gli acciacchi di Vucinic e Caceres. COPERTA LUNGA- per Vucinic non dovrebbe trattarsi di nulla di grave e il montenegrino dovrebbe esserci sabato. In ogni caso la coperta offensiva e' al momento lunga con Giovinco, Llorente e Quagliarella pronti a sostituire la punta in caso di necessità. COPERTA CORTA- più difficile la situazione al momento in difesa. Con Barzagli da centellinare, l'infortunio al menisco di Caceres (tempi di recupero da stabilire), creano un problema a mister Conte che perde una pedina affidabile e utilissima. Ogbonna vice Barzagli o Bonucci, Peluso vice Chiellini. Manca, quindi un sesto difensore di complemento. Con tutti gli impegni che ci saranno da qui a gennaio, Conte potrebbe già trovarsi in una situazione difficile, serviranno tutti i giocatori e ci vorrà un po' di fortuna per non rimpiangere qualche partenza e qualche mancato arrivo. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

PROBLEMI NAZIONALI !

Le partite della nazionale non restituiranno tutti i giocatori in piena efficienza. Antonio Conte incrocia le dita e spera che Buffon, Ogbonna, Bonucci, Chiellini e Pirlo possano tornare in perfetta forma dopo la gara tra Italia e Repubblica Ceca di martedi a Torino nella casa dello Juventus Stadium. Le preoccupazioni però, dopo gli acciacchi di Vucinic e Caceres aumentano. Da qui a mercoledì massima allerta per Lichtsteiner che giocherà martedì in Norvegia-Svizzera, Pogba in Bilorussia-Francia e Asamoah che martedì 10 settembre volera' fino in Giappone a Yokohama. Piu vicini Isla e Vidal in Spagna per l'amichevole del suo Cile. Possibile, invece che Caceres dopo la botta al ginocchio salti Uruguay-Colombia di martedì. Antonio Conte e con lui i tifosi bianconeri sono preoccupati. Due giocatori acciaccati su dodici non sono un buon biglietto da visita. Positive le indicazioni da Asamoah e Lichtsteiner che hanno segnato ma questo non basta a far sorridere nessuno. Buffon, Bonucci, Chiellini e Pirlo in campo per 90 minuti difficilmente saranno risparmiati dal CT, mercoledì con la Repubblica Ceca. Ed ecco che il problema della gestione dei match si ripropone. In futuro forse, bisognerà sul serio pensare di riservare finestre per le nazionali di altro tipo in modo da non creare problemi alle squadre di club che poi alla fine sono coloro che si accollano i costi reali di gestione dei giocatori e i loro stipendi milionari. Inter-Juve per il momento parte in svantaggio con due giocatori non in perfette condizioni a zero, senza considerare Marchisio e Barzagli. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

CON LE ALI SI VOLA!

Si stanno confermando come i giocatori più in forma e dopo le prime uscite stagionali hanno dimostrato anche in nazionale il loro buon momento a livello di condizione. Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah hanno segnato entrambi con le loro rispettive nazionali. Per Kwadwo un gol con il Ghana, per Licht doppietta con gol di testa e diagonale fulmineo contro l'Islanda. Sono una positiva notizia per mister Conte che ha bisogno assoluto delle ali per far volare la Juventus. Proprio Asa e Licht rappresentano il moto perpetuo in corsia, sono le vittime sacrificali del mister che li vede da vicino e li muove come un giocatore di risiko sposta i carrarmatini. Lichtsteiner- ha impressionato in Supercoppa, ha fatto bene con la Sampdoria e una prestazione onesta con la Lazio. Con l'Inter la prova del nove per confermare il buon momento. Avrà contro giocatori in forma: bella sfida. Asamoah- alti e bassi nelle prime sfide, sta tornando l'Asa di inizio stagione scorsa. Valore di primissimo piano per una corsia sinistra che non vede oltre al ghanese alternative valide. L'anno passato fu protagonista nella sfida dello Stadium, quest'anno ci si aspetta di vederlo ancora sugli scudi, però con una Juventus vincente. Ali che corrono, ali che sorprendono, pedine fondamentali per il gioco di mister Conte, sabato la sfida si giocherà soprattutto ed anche sulle fasce. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo

PER ORA SI GIOCA IN COPPIA

All'inizio non sembravano fatti l'uomo per l'altro, Carlos Tevez e Mirko Vucinic non erano inseriti nelle formazioni estive dei quotidiani e sembrava che la coppia titolare, sulla carta, fosse diversa. Tuttavia, alla fine, e' il campo a parlare e spesso quello che i giornalisti dividono, il campo unisce. Così a Chatillon, abbiamo visto scoccare questo amore tecnico tra Tevez e Vucinic con dialoghi stretti, passaggi finì e triangoli che solo chi da del "tu" al pallone può capire. Antonio Conte ha capito subito che la scintilla stava scoccando e dopo il periodo di praticantato ha deciso fin dalla prima gara ufficiale quale sarebbe stata la coppia di inizio stagione. Da una parte Tevez, merce rara tecnicamente e caratterialmente. Dopo il rodaggio estivo l'exploit del tre su tre nelle gare ufficiali. Alcuni definiscono questi gol banali, ma chi gioca sa che segnare non e' mai banale. Dal lato opposto Mirko Vucinic, segno dalla continuità di progetto bianconero, capace di respingere al mittente le critiche estive e di rilanciarsi con impegno multiplo rispetto al passato. Tevez-Vucinic, ad oggi e' questa la coppia bianconera, del domani non c'è certezza perché Conte garantisce a tutti le stesse possibilità. Toccherà a Giovinco, Llorente e Quagliarella sovvertire le gerarchie. @pavanmassimo cosa ne pensi, SEI D'ACCORDO? Parlane con Massimo

GAP A DOPPIA FACCIA

La sfida tra Napoli e Juventus sarà uno dei temi caldi della stagione. E' molto difficile dire adesso se il gap tra bianconeri e azzurri sia aumentato, diminuito o rimasto quello della scorsa stagione. I bianconeri hanno sicuramente acquisito tre giocatori di livello come Tevez, Ogbonna e Llorente. Allo stesso modo anche il Napoli ha ottenuto sul mercato giocatori di valore da valutare in base alle preferenze dei singoli. SeHiguain è meglio o peggio di Cavani lo dirà il campo, anche se gli esperti, ultimamente sembrano preferire l'argentino. Per il resto, per Benítez, sono arrivati giocatori di valore soprattutto in difesa e centrocampo, nomi di caratura internazionale come Callejon, Martens, Albiol. Tuttavia, il vero valore aggiunto è rappresentato dal tecnico spagnolo che grazie alla sua esperienza cercherà di far ottenere al Napoli una caratura più internazionale. Il dullo con la Juventus quindi andrà valutato settimana per settimana soprattutto andando ad osservare la solidità del reparto difensivo dei partenopei, forse il vero tallone d'Achielle della squadra. In casa Juve poi bisognerà vedere quanto peseranno le partenze delle seconde linee come Giaccherini, Matri e Marrone che hanno lasciato l'amaro in bocca a qualcuno. Non sarà tuttavia corsa a due. Attenzione alla Fiorentina, squadra che gioca molto bene. Al Milan, che con Kaka e Matri ha ritrovato entusiasmo e a Inter e Roma, che senza le coppe potranno dire la loro. cosa ne pensi? Parlane con @pavanmassimo

DA ZERO A DIECI: IL MERCATO ALLA ROVESCIA DOMINATO DA UN OMINO

Il mercato bianconero visto dal meglio al peggio. Una sessione che abbiamo valutato con sette pieno, con la speranza che questo voto (l'anno scorso era 7-) possa portare agli stessi risultati della scorsa stagione. Voto Zero: a Jorge Martinez. In tanti ci hanno chiesto di lui, "che fine ha fatto?" Compare l'ultimo giorno di mercato e va a Novara in prestito. Tra poco gli scadrà il contratto: "fantasma dell'opera" Voto Uno: alla situazione Felipe Melo. Il buon Felipe twitta come un pazzo per qualsiasi cosa: dal viaggetto, al bagnetto per il figlioletto, dal tifosotto allegrotto all'orsetto di pelouche. Alla fine il Galatasaray si decide e lo acquista con lo sconto. Alleluja. Voto Due: alle partenze dei desaparecidos Anelka e Bendtner. Finiscono altrove e francamente nessuno se ne accorge. Amici di Casper. Due anche alla Fiorentina per le parole sulla Juventus per la trattativa Jovetic. Rancorosi. Voto Tre: alla pantomima Zuniga. Salta, non salta. Decide non decide. Vuole la Juve, vuole il Napoli. Vuole 2 milioni, poi 2 e mezzo, poi 2 una panda, due e una croma (anche se fuori produzione), poi 2 una multipla, una panda, una croma (sempre fuori produzione), e una jeep. Il Napoli gli offre tre... insomma, vedremo cosa farà, ma forse non lo sa nemmeno lui.Indeciso Voto Quattro: a coloro che non sono voluti andare via nonostante offerte lusinghiere. Abbiamo in testa un paio di nomi: tengono alla Juve o al portafoglio? Forse è meglio rimanere a fare niente piuttosto che mettersi in gioco altrove: pelandroni. Voto Cinque: per il mancato arrivo dell'esterno sinistro, anche se, a discolpa di questo, va detto che su quella fascia qualcuno non è voluto uscire. Voto Sei: alle cessioni dolorose. Matri e Giak, oltre a Luke Brown (Marrone). Alcuni ritorneranno, altri no, qualcuno doveva partire, forse meglio loro del Cavani di turno. Amarcord Voto Sette: all'anticipo su tutti per Llorente e Ogbonna. Marotta di dimostra bravo a capire che il miglior difensore andava preso prima a costo forse alto, ma visto il prezzo di Astori non proprio fuori mercato. Llorente arriva anche lui per primo. Sagace Voto Otto: giovane oggi per campione domani. Gabbiadini, Zaza, Berardi, oltre al mantenimento di Boakye, Immobile, Leali, Masi, insomma, tanti nomi da mettere in lista, "cross fingers" nella speranza di trovare la stella. x factor? Voto Nove: per aver resistito alle lusinghe per Vidal, Chiellini, Pogba, Vucinic, Marchisio. Alla fine Marotta e Agnelli si mettono l'elmetto e rispondono picche alle insidie. Fort Apache Voto Dieci: alla trattativa Tevez. Misteriosa nel ristorante, a cifre giuste, con l'abilità dei bravi dirigenti. Prezzo perfetto, tempistica perfetta, presentazione perfetta, numero perfetto? Lo sapremo presto.... nel frattempo Fuerte Apache (e sono due), Carlitos, Brigante... insomma fate voi...

IMPOSSIBILE CLONARLO, POSSIBILE REINVENTARLO!

Anche le pietre, quelle miliari del vecchio Delle Alpi, ora diventato Juventus Stadium, sanno che i campioni non si clonano. Baggio era Baggio tra fantasia e magia, con quel pizzico di spregiudicatezza e il carattere che andava e veniva Del Piero era Del Piero con la sua voglia di essere highlander con le sue doti innate da leader, con il suo stile che ha segnato un'epoca, Zidane era Zidane con il suo genio, la sregolatezza, quel colpo ad effetto che manda in visibilio perché può accadere in ogni zona. Nedved era Nedved con la sua corsa a perdifiato, l'essere guerriero in campo fuori e oltre, il colpo di classe e la volontà ferrea dell'ultimo dei gregari, un leader silenzioso che sapeva urlare, un uomo che ha acceso la passione in tutti, come la sua furia: ceca perché travolgente. Ora c'è Pirlo che e' Pirlo. Non esiste nella rosa un altro Pirlo, inclonabile, quindi come i grandi campioni che hanno vinto il pallone d'oro o lo meriterebbero (Pirlo appunto) o meritavano (Del Piero). Pirlo in questa Juventus non può essere clonato, ma può essere reinventato. Vidal, Pogba, ma lo stesso Marchisio si possono riproporre nel suo ruolo e ovviamente con altre caratteristiche reinventarlo perché il clone dell'unicum non esiste. Pirlo e' un unicum pazzesco, costruito con uno stampìno dal Dio del calcio che poi e' stato distrutto. Non ce ne saranno altri. Conte però potrebbe reinventarlo con gli altri giocatori della rosa. In queste due gare hanno creato Vidal e Pogba, oltre a Bonucci. Vidal ha dato il la all'azione di Marassi, Pogba al gol contro la Lazio, Bonucci ha rifinito per il cileno e per Vucinic. Insomma, se il maestro non c'è esistono i supplenti... Ma non chiamateli cloni, del resto Pogba un giorno potrebbe anche essere uomo da pallone d'oro. @pavanmassimo cosa ne pensi? Parlane con Massimo

ESCLUSIVA TJ- Fabrizio Capobianco (Tok.tv) ci svela i segreti della nuova app bianconera: "Si ritorna all'autenticità del tifo. La tv è lo strumento principe di aggregazione"

La Juventus ha da poche settimane lanciato la nuova applicazione Juventus Live (scaricabile a questo link). La redazione di tuttojuve ha contattato Fabrizio Capobianco, CEO di TOK.tv che si è occupato del progetto con la Juventus Avete lanciato con Juventus la nuova app che permette di seguire live i match bianconeri. Potresti svelarci da dove nasce questa collaborazione? TOK.tv era live negli Stati Uniti con TOK Football. Il giorno dopo il Superbowl mi è arrivata un'email con un logo Juventus nella firma. Diceva che avevano visto la nostra app e gli era piaciuta moltissimo, e che volevano parlarmi di farne una versione per la Juve. Ho pensato a uno scherzo di un amico - sono tifoso bianconero da sempre - e invece era proprio la Vecchia Signora, che chiedeva TOK.tv. E dire che l'idea stessa di TOK. tv è nata perché volevo trovare un modo per vedere le partite della Juve con amici e parenti lontani, io che vivo in California da quindici anni... Insomma, praticamente un sogno realizzato! Quali sono le novità tecniche più intriganti e come pensi che possa mutare la user experience del tifoso bianconero? E' un ritorno all'autenticità del tifo. La ricerca di quell'emozione che si prova a stare tutti sul divano con lo sguardo incollato sulla TV, trattenendo il fiato ed esplodendo in un urlo comune quando la palla passa la linea ed entra in rete. E' l'emozione di quel momento che abbiamo cercato di ritrovare e ci siamo resi conto che la voce è il mezzo per trasmettere le emozioni. E proprio la voce è al centro di Juventus Live: durante la settimana è possibile seguire le news sulla squadra, mentre durante il match sono disponibili statistiche sulle squadre in campo e sui giocatori. Ma è nella possibilità di parlare con gli amici lontani mentre si guarda la partita in TV che si gioca il vero senso della "TOK Experience". La TV nasce come momento di aggregazione social e deve tornare ad esserlo. Lo sport, in questo senso, è l'evento principe per ricreare una simile esperienza. Non a caso gli utenti possono anche scattare una Social Photo con tutti i partecipanti al salotto "virtuale" - massimo 4 - per poi condividerla su Facebook. Ci sono momenti che vanno ricordati. Lo sanno tutti i tifosi. Come hanno accolto i tifosi bianconeri questa novità? I feedback sono stati positivi dopo il debutto di sabato scorso? Decisamente sì. Abbiamo raggiunto quota 100.000 downloads di TOK.tv nel primo week-end ed i commenti sull'App Store e sui nostri canali social sono stati entusiasti. Pensate di estendere questa applicazione ad altre "piattaforme" come android e Windows phone? Sì, abbiamo in programma di aprirci anche ad Android per cominciare. Ci stiamo lavorando ;-) Avete altri progetti in cantiere con la Juventus? Mah, la cosa piu' importante sarebbe che vincessimo la Champions League quest'anno. Il resto conta poco. Avete già sperimentato questa app in altri sport? Sì, anzi, siamo partiti con TOK Baseball ad ottobre 2012, per poi lanciare TOK Football a gennaio 2013. Attualmente TOK Baseball è disponibile per iPhone ed iPad ed include più o meno le stesse features di Juventus Live. Sta avendo un grosso successo negli Stati Uniti. Avete intenzione di estenderle ad altre società in Italia/Europa? Sicuramente, anche se per quest'anno in Italia non vogliamo fare altro che Juve. Fino alla fine. Avete la vostra sede in America e siete chiaramente all'avanguardia, potresti dirci su quali aspetti il mondo italiano è indietro e se invece vedi alcuni punti di forza? In Italia Social TV è in molti casi (non tutti per fortuna) sinonimo di Twitter. Ma la verità è che non si riduce solo a questo: ci sono le app focalizzate sull'offerta di contenuti in sync, le varie esperienze Social offerte dalle smart TV, le app e le piattaforme che "aumentano" l'esperienza degli spettatori offrendo contenuti e approfondimenti su programmi e serie TV. Ma c'è ancora moltissimo da fare. Con Juventus Live, speriamo di dare il nostro contributo a partire da una passione italiana da sempre, quella del calcio. PROFILO TOK.tv TOK.tv è la Social TV company fondata da Fabrizio Capobianco che permette ai tifosi di riscoprire l’esperienza (e il divertimento) di guardare lo sport insieme in TV. Tra il 2012 e il 2013 TOK.tv ha lanciato TOK Baseball (tra le top 10 app della categoria “Sport” negli Stati Uniti), TOK Football e - unico esperimento non sportivo - TOK for Oscars. Ad agosto 2013 ha esordito in Italia con Juventus Live.

TASTIERA VELENOSA: LA DIFFERENZA TRA ME E TE!

La differenza tra me e te è un brano musicale del cantante italiano Tiziano Ferro. È il primo singolo che anticipa l'uscita dell'album: L'amore è una cosa semplice del 2011. La canzone dice: "La differenza tra me e te. Non l’ho capita fino in fondo veramente bene Me e te- Uno dei due sa farsi male, l’altro meno. Però me e te. E’ quasi una negazione". Non siamo ancora impazziti, ma analizzando il calendario della prossima serie A abbiamo notate una: "Differenza tra me e te...", tra la Juventus e il Milan e Napoli per esempio sulle partite che giocheranno di sabato e di domenica. Abbiamo preso, quindi, date e calendari e fatto una rapida analisi che poniamo alla vostra attenzione. La Juventus giocherà su sei partite Europee solo 3 gare di sabato e una di venerdì, con le altre due di domenica. Milan e Napoli, invece, giocheranno tutte e sei le gare di sabato. A prima vista il dato potrebbe risultare indifferente, invece non è così perchè ballano giorni di recupero e di scarico. Oltretutto a differenza dell'anno scorso, quando la Juventus giocò spesso martedì e sabato perchè impegnata nelle coppe, quest'anno non capita a nessuna delle tre squadre impegnate. Ovviamente questa non è una lamentela a priori ma una semplice considerazione che deve far riflettere e che pone una domanda: perchè questa disparità di trattamento? Perchè la Juventus non gioca sempre al sabato come Milan e Napoli? Non si potevano far giocare la domenica almeno una partita alle altre due formazioni? Purtroppo la risposta non l'abbiamo... ma il calendario parla chiaro e spesso "carta canta"! JUVENTUS SABATO, MILAN E NAPOLI SABATO 3ª GIORNATA ANDATA Sabato 14 settembre 2013 ore 18.00 INTER – JUVENTUS (*) Sabato 14 settembre 2013 ore 20.45 NAPOLI – ATALANTA (*) Sabato 14 settembre 2013 ore 20.45 TORINO – MILAN (*) 1/a giornata (17 settembre): Galatasaray-Real Madrid; Copenaghen-Juventus 1/a giornata (18 settembre): Marsiglia-Arsenal; Napoli-Borussia Dortmund 1/a giornata (18 settembre): Milan-Celtic; Barcellona-Ajax JUVENTUS DOMENICA, MILAN E NAPOLI SABATO 6ª GIORNATA ANDATA Sabato 28 settembre 2013 ore 18.00 GENOA – NAPOLI (*) Sabato 28 settembre 2013 ore 20.45 MILAN – SAMPDORIA (*) Domenica 29 settembre 2013 ore 12.30 TORINO – JUVENTUS 2/a giornata (2 ottobre): Juventus-Galatasaray; Real Madrid-Copenaghen 2/a giornata (1 ottobre): Borussia Dortmund-Marsiglia; Arsenal-Napoli 2/ giornata (1 ottobre): Ajax-Milan; Celtic-Barcellona JUVENTUS DOMENICA, MILAN E NAPOLI SABATO 8ª GIORNATA ANDATA Sabato 19 ottobre 2013 ore 18.00 ROMA – NAPOLI (*) Sabato 19 ottobre 2013 ore 20.45 MILAN – UDINESE (*) Domenica 20 ottobre 2013 ore 15,00 FIORENTINA-JUVENTUS 3/a giornata (23 ottobre): Real Madrid-Juventus; Galatasaray-Copenaghen 3/a giornata (22 ottobre): Marsiglia-Napoli; Arsenal-Borussia Dortmund 3/a giornata (22 ottobre): Celtic-Ajax; Milan-Barcellona JUVENTUS SABATO, MILAN E NAPOLI SABATO 11ª GIORNATA ANDATA Sabato 2 novembre 2013 ore 18.00 PARMA – JUVENTUS (*) Sabato 2 novembre 2013 ore 20.45 MILAN – FIORENTINA (*) Sabato 2 novembre 2013 ore 20.45 NAPOLI – CATANIA (*) 4/a giornata (5 novembre): Juventus-Real Madrid; Copenaghen-Galatasaray 4/a giornata (6 novembre): Napoli-Marsiglia; Borussia Dortmund-Arsenal 4/a giornata (6 novembre): Ajax-Celtic; Barcellona-Milan JUVENTUS DOMENICA, MILAN E NAPOLI SABATO 13ª GIORNATA ANDATA Sabato 23 novembre 2013 ore 20.45 MILAN – GENOA (*) Sabato 23 novembre 2013 ore 20.45 NAPOLI – PARMA (*) Domenica 24 novembre 2013 ore 15,00 LIVORNO-JUVENTUS 5/a giornata (27 novembre): Real Madrid-Galatasaray; Juventus-Copenaghen 5/a giornata (26 novembre): Arsenal-Marsiglia; Borussia Dortmund-Napoli 5/a giornata (26 novembre): Celtic-Milan; Ajax-Barcellona JUVENTUS VENERDI, MILAN E NAPOLI SABATO 15ª GIORNATA ANDATA Venerdì 6 dicembre 2013 ore 20.45 BOLOGNA – JUVENTUS (*) Sabato 7 dicembre 2013 ore 18.00 LIVORNO – MILAN (*) Sabato 7 dicembre 2013 ore 20.45 NAPOLI – UDINESE (*) 6/a giornata (10 dicembre): Galatasaray-Juventus; Copenaghen-Real Madrid 6/a giornata (11 dicembre): Marsiglia-Borussia Dortmund Napoli-Arsenal 6/a giornata (11 dicembre): Milan-Ajax; Barcellona-Celtic cosa ne pensi? parlane con @pavanmassimo

IL TIFOSO NON HA PATRIA!

Purtroppo oggi abbiamo dovuto registrare l'ennesimo articolo, francamente non molto originale e neanche molto sensato, che parla dei tifosi bianconeri che vivono al Sud. Continua a essere un pensiero arcaico inconcepibile, da medioevo e anacronistico quello per cui se si nasce in una terra si debba obbligatoriamente fare il tifo per la squadra della zona. Accetteremmo in linea di massima, il concetto se ci trovassimo di fronte a squadre, come ad esempio il Bilbao composte esclusivamente o quasi da giocatori della propria terra, perchè quasi espressione locale, ma anche in questo caso ci sarebbe da comprendere chi preferisce tifare per chi vuole. In un mondo globalizzato, dove le squadre sono multinazionali ed espressione di un calcio globale, l'equazione sei di una zona e devi tifare obbligatoriamente quella squadra non esiste più. In queste settimane, in questi mesi abbiamo viaggiato (cosa che forse chi scrive e indica la legge territoriale non fa) e francamente abbiamo visto come all'estero questo concetto sia ben lontano dall'essere vero, questa mentalità campanilistica è tipicamente italiana e molto ma molto antica. Il calcio è ormai globale, multinazionale, cosmopolita e internet permette a chiunque di essere il primo tifoso della squadra che vuole. Del Piero ha fatto accrescere i tifosi del Sidney, Vidal i cileni che amano la Juve, Chiellini, numero uno in Indonesia, gli indonesiani bianconeri. In Asia francamente che la Juventus sia di Torino non interessa nulla a nessuno, interessa che sia italiana e la vedono come espressione del made Italy ed espressione di un concetto sportivo forte con valori zebrati definiti. Il concetto e i valori bianconeri sono qualcosa che travalicano i confini di uno Stato, di una città, di un comune e di una regione. La Juventus è mito e leggenda è bellezza è fantasia, sono 31 scudetti vissuti da protagonisti, sono palloni d'oro, è progettualità. Pensare che solo chi vive in Piemonte possa tifare Juventus è francamente stupido come pensare che chi viva in campania debba tifare la squadra del capoluogo della regione. Ognuno deve essere libero di seguire la propria passione ed ispirazione. Del resto a nessun tifoso Indonesiano è mai venuto in mente di criticare il proprio compatriota per l'amore verso i colori della vecchia signora. Forse chi scrive dell'obbligatorietà del "tifo" dovrebbe fare un viaggio all'estero e capire il vero concetto di sportività e di come la passione vera e sincera non conosca ostacoli di luogo, regione, città e stato. @pavanmassimo

MAZZARRI NON SI PUO' LAMENTARE: LA SUA INTER SPENDE DI PIU'

Tempo fa, Walter Mazzarri disse: "Non voglio fare paragoni con altre squadre: mi interessa solo parlare di noi. Quella Juve e questa Inter hanno in comune solo i piazzamenti in due annate deludenti perché loro fecero un certo tipo di mercato". In quel famoso mercato la Juventus ebbe un saldo di mercato di circa 32 milioni di passivo, esclusi riscatti obbligatori delle precedenti gestioni, quest'anno, invece il passivo dell'Inter è stato di circa 23 milioni di euro nella sessione estiva. Proprio questo dato evidenzia come Mazzarri non si possa lamentare, la sua società è quella che nel saldo entrate-uscite ha speso di più in Italia. Ovvio, non sarà quella che ha speso di più (come valore assoluto), ma è sicuramente tra quelle che ha venduto meno. Sicuramente non ha venduto poco, la Juventus di Antonio Conte, che ha visto partire tre giocatori importanti con un incasso di 36 milioni a fronte di una spesa di 51. Una considerazioe aggiuntiva va fatta. Le operazioni della Juventus sono indirizzate anche al futuro. Gabbiadini, Zaza, Berardi saranno tre giocatori che risulteranno molto utili. Interessante sarà sapere cosa ne penserà il mister nerazzurro di questi numeri e se si lamenterà ancora per investimenti non ingenti. cosa ne pensi? clicca qui e parlane con Massimo Pavan @pavanmassimo ECCO IL QUADRO RIASSUNTIVO: fonte analisi tuttojuve.com ACQUISTI Carlos Tévez Man City 9, 000,000 Kwadwo Asamoah Udinese 9, 000,000 Fernando Llorente SVINCOLATO Domenico Berardi Sassuolo 4,500,000 (comproprietà) Federico Peluso Atalanta 4,800,000 Simone Zaza Sampdoria 3,500,000 Angelo Ogbonna Torino 13,000,000 Elvis Kabashi Empoli 1,800,000 Manolo Gabbiadini Atalanta 5,500,000 totale acquisti 51,100,000 altri acquisti Marcel Büchel [AC Siena] Siena, Alberto Gallinetta, Nazzareno Belfasti, Elio De Silvestro Luca Castiglia [Vicenza Calcio] Mbaye Diagne [ASD Bra] , Fausto Rossi * [Brescia Calcio] Timothy Nocchi * [SS Juve Stabia] Carlos García *[Perugia Calcio] Francesco Margiotta [Carrarese Calcio] Marco Motta * [Bologna FC 1909] Niko Bianconi[US Poggibonsi] Matteo Liviero * [Perugia Calcio] Raffaele Bianco * [Carpi FC 1909] Gabriel * [FC Pro Vercelli 1892] Nicola Leali * [SS Virtus Lanciano] Marco Costantino * [Valle d'Aosta Calcio] Carlo Ilari * [AC FeralpiSalò] Ouasim Bouy * [Brescia Calcio] Richmond Boakye * [US Sassuolo] Manuel Giandonato * [AC Cesena] Alberto Masi * [Ternana Calcio] Leonardo Spinazzola * [SS Virtus Lanciano] Prince-Désir Gouano * [Vicenza Calcio] Reto Ziegler * [Fenerbahce Istanbul] Raffaele Alcibiade * [Budapest Honvéd FC] CESSIONI Vincenzo Iaquinta (svincolato- da segnalare non per il calcolo finale risparmio ingaggio 3,5 milioni di euro) Nicolas Anelka [West Bromwich Albion] West Brom svincolato (da segnalare non per il calcolo finalerisparmio 1,2 milioni di euro di ingaggio) Manolo Gabbiadini Sampdoria 5, 500, 000 Simone Zaza Sassuolo 2, 500, 000 comproprietà Alberto Masi Ternana 2, 000, 000 comproprietà Emanuele Giaccherini Sunderland 7,500, 000 Felipe Melo Galatasaray 3,750, 000 Alessandro Matri Milan 11,000,000 Luca Marrone Sassuolo 4,500,000 Bendtner Arsenal - fine prestito, (da segnalare non per il calcolo finale risparmio 1,5 milioni di ingaggio) Reto Ziegler * Sassuolo- prestito Richmond Boakye Elche CF - prestito Altre cessioni Marco Costantino [Modena FC] ,Laurentiu Branescu * [SS Juve Stabia] Raffaele Alcibiade [Budapest Honvéd FC] Stefano Padovan * [Delfino Pescara 1936] Nazzareno Belfasti [FC Pro Vercelli 1892] Matteo Liviero * [Carpi FC 1909] Francesco Margiotta * [FBC Unione Venezia] Timothy Nocchi * [Carpi FC 1909] Leonardo Spinazzola [AC Siena] Nicola Leali * [Spezia Calcio] Elvis Kabashi * [Delfino Pescara 1936] Gabriel * [Spezia Calcio] Alberto Gallinetta * [SSD Chieti] Niko Bianconi * [US Gavorrano] Fausto Rossi * [Real Valladolid CF] Carlo Ilari * [SS Barletta Calcio] Mbaye Diagne * [AC Ajaccio] Carlos García [Parma FC], Lanini Prato, Volpe Barletta totale cessioni 36,750,000 precisazione-l'analisi non considera i pagamenti pluriennali ma solo la sessione di mercato di riferimento perchè considerare i pagamenti pluriennali avrebbe richiesto l'insieme di più sessioni di mercato in entrata ed uscita. I dati presentati non sono un'analisi di bilancio ma una fotografia statica del mercato. di seguito l'analisi inter Fonte Fc internews: ACQUISTI: Andreolli (d, Chievo, 0), Icardi (a, comproprietà Sampdoria, 6), Campagnaro (d, Napoli, 0), Belfodil (a, comproprietà Parma, 7,5), Wallace (d, Chelsea, p. 1,5), Taider (c, comproprietà Bologna, 5,5), Carrizo (p, Lazio, 0), Rolando (d, Porto, p. 0,5), Capello (a, comproprietà Bologna, 2,5), Laxalt (c, Defensor, 2,3). ALTRE OPERAZIONI IN ENTRATA: Silvestre, riscatto dal Palermo, 6; Mudingayi, riscatto dal Bologna, 0,75; Caldirola, riscatto dal Brescia, 0,75. TOTALE SPESE: 33,3 milioni CESSIONI: Benassi (c, Livorno, p.), Cassano (a, Parma, p.), Stankovic (c, f.c.), Silvestre (d, Milan, p. 1), Laxalt (c, Bologna, p.), Mbaye (d, Livorno, p.), Bardi (p, Livorno, p.), Longo (a, Verona, p.), Donati (d, Leverkusen, 3), Caldirola (d, Werder, 2,25), Alibec (a, Bologna, p.), Schelotto (c, Sassuolo, p.), Obi (c, Parma, p.), Romanò (d, Bologna, 1,25). ALTRE OPERAZIONI IN USCITA: Stevanovic, riscattato dal Torino, 1; Faraoni, riscattato dall’Udinese, 0,5; Bianchetti, comproprietà col Verona, 0,5; Duncan, p. al Livorno 0,5. TOTALE RICAVI: 10 milioni

QUANDO HAI LE SPALLE LARGHE

Quando sei campione dentro non c'è bisogno di dire molto, una parola sembra poco, due sono troppe, ma basta un'espressione, una smorfia, un gesto per dire più di mille concetti che forse ai tanti possono sembrare banali. Quando sei campione dentro ti bastano due mani, due guanti e due spalle, molto larghe dove a volte ti carichi la squadra, dove a volte sorreggi critiche ingiuste e senza senso, dove a volte i rifugi quando l'ipocrisia la fa da padrone. In casa bianconera tutti sanno chi è Gigi Buffon, il valore, i principi, l'esempio che da in campo, le doti, le potenzialità presenti, passate e future. Hanno visto le sue spalle da tutte le angolazioni e proprio per questo possono definirlo un campione con la C maiuscola. Martedì, a casa sua a Torino, Gigi sarà celebrato come merita, nel frattempo il portierone ha risposto ad alcune critiche di chi lo aveva inserito tra i decadenti per il gol di Klose, reazione da numero uno, come fa da anni, con le prestazioni, da campione, con le spalle larghe che dimostrano sul campo il suo valore, sempre e comunque unico.

ZUNIGA E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Non è ancora chiaro quello che sarà il futuro di Juan Camilo Zuniga. In tempi non sospetti avevano prasentato uno scenario molto chiaro. Il giocatore aveva già raggiunto un accordo con la Juventus per il 2014 sulla base di 2,5 milioni di euro, un accordo molto conveniente per il giocatore che a Napoli non guadagna nemmeno la metà e per la Juventus che aggiunge un forte giocatore a parametro zero. Tuttavia, lo scenario e' mutato in queste settimane. Da un lato il Napoli e' andato oltre i propri parametri offrendo un contratto da oltre tre milioni di euro a stagione (come la metterà De Laurentiis con il resto della rosa?). Dall'altra si sta facendo avanti il Barcellona. I blaugrana dovranno decidere che fare con Dani Alves che in caso di mancato rinnovo e cessione creerà un buco in fascia. Zuniga potrebbe essere l'acquisto perfetto a parametro zero con ingaggio superiore ai tre milioni di euro. In ogni caso conterà molto la volontà del giocatore. Andare a Barcellona a fare forse panchina? Andare a Torino e provare a vincere? Restare uno dei numeri uno a Napoli con meno chances di vincere trofei? Difficile capire che farà, del resto il colombiano salta un giorno si e l'altro no.