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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

giovedì 29 settembre 2011

Excusatio non petita, accusatio manifesta

Due giorni fa è uscita la telefonata bomba, "bomba" per coloro che vivono e vivevano nel mondo magico dell'estate 2006, dove la Juventus e Moggi erano il diavolo e i buoni si mettevano il vestitino della comunione bianco. Per anni hanno vissuto all'ombra del ciliegio del "piaccia o non piaccia" dove tutto era bello e felice. Si vinceva e si credeva che quel mondo era intoccabile. Poi una notte scura e tempestosa un perito informatico travestito da Dark Man, li svegliò di soprassalto. I tristi e scuri artigli di Nightmare cominciarono a a stridere e quelle certezze puerili all'ombra del ciliegio svanirono. Ci provò il caro (secondo i punti di vista) Palazzi a svegliarli con una missiva in stile J'accuse, che diceva che anche all'Inter si telefonava. Ci provò la Gazzetta a scrivere per poi ricredersi oggi con piccoli trafiletti quando dovrebbe scrivere almeno 3 pagine.

Gli unici che continuano a credersi innocenti sono loro, i cari amici a strisce nerazzurre. Tra di loro ci sono i sognatori, quelli che credono ancora che l'Inter non telefonava, quelli che credono che Recoba era italiano, quelli che credono che la Juventus si dopava, quelli che credono che Moggi non era pedinato, quelli che credono che nessuno seguiva De Santis e perchè mai lo pedinavano e se anche fosse facevano bene perchè era contro l'Inter e favore della Juve anche se poi i dati statistici dicono l'opposto. Quelli che credevano che era giusto seguire Vieri perchè faceva cose brutte...sono loro i nostri amici a strisce.

Ci sono però oggi i tifosi nerazzurri che sanno, sanno tutto su Farsopoli anche se non hanno mai letto una carta e loro sanno che la telefonata Bergamo-Rodomonti non era fatta per penalizzare la Juventus, bensì, badate bene era fatta per ponderare gli aiuti. questa telefonata per loro è la prova...un bel ribaltone...non credete?!!!

E' la prova di un'azione atta a riequlibrare la posizione di chi veniva sempre aiutato... Questa interpretazione ci sa tanto di fiabesco e non pensavamo che mai sarebbero arrivati a tanto. La fantasia umana a volte supera l'umana comprensione. I latini dicevano: "Excusatio non petita, accusatio manifesta", locuzione latina di origine medievale, tradotta "Scusa non richiesta, accusa manifesta", forma proverbiale in italiano insieme all'equivalente "Chi si scusa, si accusa".

La difesa di Moggi non voleva accusare l'Inter con questa telefonata e tanto meno i tifosi bianconeri, semplicemente evidenziare come non si sbagliava in modo unidirezionale.

Coloro che oggi tirano in ballo i discorsi prima elencati forse hanno veramente una coda di paglia....o meglio un codone come Stragatto (per chi conosce la fiaba di Alice...) e chissà se se ci fosse stato un investigatore capace di distinguere il colore dei baffi che sarebbe successo.

Ai tifosi del mondo di Alice non rispondiamo, del resto anche Zanetti vive in quel mondo, è ancora convinto che Recoba sia italiano. Ditegli per favore che giocava con la nazionale celeste, non azzurra.... ma del resto siamo tutti daltonici, il colore delle maglie come dei baffi può cambiare...

mercoledì 28 settembre 2011

10 punti per smontare Farsopoli.... mi dispiace ma non ormai non ce n'è per nessuno

Abbiamo fatto un tour de force ieri per offrire ai nostri lettori un prodotto all'altezza sul processo di Napoli. Oggi vogliamo decifrare in pochi passi quanto emerso così che tutti i tifosi possano sbattere in faccia ai propri detrattori la realtà delle cose. Prendete e diffondete.

Punto uno: il sorteggio truccato. Non e'mai stato truccato un sorteggio e il famoso teste Manfredi Martino è stato descritto in modo esaustivo da Prioreschi ieri. Le ammonizioni mirate e le intercettazioni. Le frodi contestate a Moggi vanno divise in tre gruppi: quelle fatte in proprio (Juventus) e quelle per conto terzi (Messina e Fiorentina). Le possiami dividere in frodi semplici, quelle con il sorteggio truccato, quelle con le ammonizioni e quelle in cui c'è sia il sorteggio che le ammonizioni. Ma la Juventus, per vincere con il Chievo, doveva organizzare tutto questo? L'unico big match è Juventus-Milan del 18 dicembre 2004, arbitrata da Bertini. Due riflessioni semplici semplici: non c'è contestazione sul sorteggio e arbitra Bertini, arbitro associato, e come finisce? 0 a 0. Ma io vado a imbrogliare per Siena-Juventus e vinco 3 a 0 e quando mi capita il Milan, e ho Bertini associato, faccio 0 a 0? Già con la logica non andiamo da nessuna parte. Scopriamo dalla deposizione di Auricchio che Milan-Juventus, quella del colpo di tosse di Manfredi Martino, sedicesima giornata, è decisiva per lo scudetto. Auricchio aveva le dichiarazioni di Martino sul colpo di tosse, quindi c'era motivo per investigare, ma non suscita interesse investigativo, e perché mai? Nella griglia non c'erano arbitri amici della Juventus. Perché per Lecce-Juventus devo truccare la griglia e i sorteggi e non lo faccio per il Milan? Perché la gara decisiva non è sotto attenzione? 'Evidentemente non c'era la necessità di mettere un arbitro favorevole', risponde Auricchio. Qui cascano le braccia!

Punto due: i baffi. Le parole di Prioreschi qui vanno scolpite sulla pietra. Nelle migliaia di intecettazioni scopriamo che i carabinieri all'inizio di tutte le intercettazioni fanno una legenda e spiegano come interpretare queste chiamate. Secondo tre gradi: importanza 1, un baffo verde, 2 due baffi gialli, 3 tre baffi rossi. E da ciò che scopriamo. Andiamo a vedere come erano state classificate quelle sparite? Che queste di Facchetti, di Moratti, di Campedelli erano tutte classificate con i baffi gialli e rossi, come e più di quelle di Moggi, quindi il carabiniere che stava alla cuffia l'ha ascoltata e segnalata, poi quando è passata al piano di sopra qualcuno ha fatto il farmacista e ha deciso di farla sparire.

Punto tre: Nucini. Perché gli hanno offerto un posto di lavoro? Mistero...chiedere a...

Punto quattro: l'Inter. Dovrebbe vergognarsi a non vincere nemmeno con Rodomonti a favore. Perché non vinceva? Vedi alla voce Pirlo-Seedorf per Coco e Brncic. Vogliamo parlare di Nucini? Quello e' il vero e unico illecito sportivo dichiarato. Piaccia o non piaccia le intercettazioni sull'Inter c'erano.

Punto cinque: la Cupola? La smentita sulla cupola si basa sulla telefonata Bergamo-Rodomonti. Domanda: come mai la Juventus fa meno punti con gli arbitri della cupola che con gli altri?

Punto sei: le partite. Non o soffermiamo su tutti gli episodi ma nulla coincide con quanto affermato dall'accusa.

Punto sette: le schede svizzere, errata la procedura di acquisizione delle prove, errate le celle e i riscontri, clamoroso poi che uno degli atti più rilevanti del processo, e' stato trasmesso a voce! Luciano Moggi è per Narducci un soggetto di capacità criminale maniacale,questo sostiene Prioreschi, ma qui arrivano le incongruenze. E allora come la mette in piedi questa rete criminale: chiede i soldi alla signora Castaldo della Juve, li fa dare al dipendente Bertolini, poi ne parla a Capobianco e magari ognuno lo dice al rispettivo capo di dipartimento. e Bertolini che fa? Dice a De Cillis (colui che vende le schede): vengo dalla Juve, voglio le schede... non basta. Moggi addirittura vuole vedere il negozio, con Fabiani e Ceravolo, a Chiasso. era una modalità segreta, questa: con tanto di invito a partite della Juventus a Milano e Torino. e alla dogana si fa fare pure le foto con i finanzieri alla dogana. Qui siamo alle comiche, se uno vuole fare le cose segrete si fa pure fotografare, ma stiamo scherzando?

Punto otto: i pedinamenti e lo spionaggio industriale. Come sostenuto da Moggi ieri, esisteva uno spionaggio industriale, ma non vi è traccia nei verbali e, dopo un anno e mezzo ecco Telecom, dove la Juventus e Moggi sono intercettati illegalmente.

Punto nove: la falsa testimonianza e la trasmissione degli atti delle testimonianze di Baldini, Nucini e Auricchio denunciati alla procura di Napoli per il reato di falsa testimonianza, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi. Questo è quanto clamorosamente chiesto ieri da Prioreschi.

Punto dieci: l'assoluzione, in formula piena perché il fatto non sussiste, in effetti il fatto non sussiste come le cause di questo processo.

martedì 27 settembre 2011

ecco quanto dovrebbe guadagnare la Juventus

Ci siamo lamentati sabato sulla ripartizione dei diritti tv. Perchè? Perchè riteniamo sia piccola, troppo piccola la fetta destinata alla Juventus. Partiamo dai dati, la Juventus oggi prende 88, con la nuova ripartizione prenderebbe 80, cifra giusta? No, per nulla. ecco perchè. Dal 2013 Sky verserà circa 560 milioni di euro per i diritti, Mediaset 270 circa. Totale: 830 milioni di euro. Considerando che le ricerche demoscopiche danno alla Juventus un'audience tra il 20% (quelle più basse), al 30% (quelle migliori), la Juventus non prende con la nuova ripartizione nemmeno il 10% della fetta totale, considerando le due principali piattaforme satellitare e digitale. Non eravamo dei folli a lamentarci settimana scorsa. Va bene la spartizione per dare qualcosa a tutti, ma qui siamo al deprezzamento del marchio e del valore di una società. Possibile che la Juventus debba rinunciare a 2/3 del proprio valore? Se alla Juventus fosse riconosciuto il giusto valore, ipotizziamo al ribasso almeno un 15%, avrebbe diritto a circa 120 milioni di euro. Un valore equo, pari a quanto percepiscono in Spagna Real Madrid e Barcellona. Se pensate che sia giusta la valorizzazione allora la prossima volta guardate sia le interviste di Meggiorini che di Del Piero e non cambiate canale per l'intervista di Andujar per seguire Buffon, l'audience secondo questa ripartizione è quasi lo stesso.

Scegliete voi, preferite un campionato più equilibrato o delle squadre in Europa più competitive? Se scegliete la prima, però poi non continuate a citarci il Barcellona, ve la siete voluta....

IL GIORNO DEL GIUDIZIO STA ARRIVANDO, PREPARATE IL MAALOX

il 27 settembre, è arrivato, qualcuno oggi passerà delle bruttissime ore, indoviniamo? E' il giorno del giudizio, mettetevi comodi e aspettate il trascorrere del tempo. Ne vedremo delle belle? Ne sentiremo delle belle? Cadrà il castello di carta e delle bugie altrui? Secondo alcuni soloni che prima avevano infangato la Juventus e la sua memoria il vento potrebbe cambiare e ne sentiremo di clamorose. Già poche ore fa, le anticipazioni sulla telefonata Rodomonti-Bergamo anticipano qualcosa che già sapevamo. Solo chi non capisce di calcio poteva credere che quella Juventus fosse aiutata dagli arbitri e purtroppo ce ne sono tanti di incompetenti in giro. La rabbia del popolo viene dal fatto che chi doveva indagare ha nascosto quella telefonata.....

Ora, qualcuno addirittura prospetta in pompa magna la restituzione degli scudetti per acclamazione popolare. Noi aspettiamo, del resto pensiamo che qualcuno proverà fino alla fine ad occultare la situazione. Sarà una giornata surreale e che provocherà , grandi mal di pancia. Noi del resto il mal di pancia ce l'abbiamo da quando nel 2006 qualcuno ha affidato un cartonato a chi non l'aveva mai vinto.

Come diceva Ligabue, abbiamo casse di Maalox per pettinarci lo stomaco, ormai è venuto il momento di passare le pasticche ad altri, di questo siamo sicuri. Siete pronti? Noi siamo pronti dal 2006, il giorno del giudizio sta arrivando e se non sarà oggi, sarà domani o dopo domani, comunque sta arrivando...

lunedì 26 settembre 2011

ufficiale, ci hanno fatti fuori!!!!

La telefonata apparsa poco fa online e riguardante un colloquio Bergamo-Rodomonti è inquietante. E' inquietante per il fatto che l'Inter non riuscisse a vincere nemmeno con gli aiuti arbitrali (e già qui ci sarebbe da ridere...o da piangere, vedete voi). E' inquietante la tempistica, proprio prima del match, cosa che non si ascolta in nessuna altra telefonata della squadra bianconera. E' una delle poche telefonate che praticamente dice di sbagliare, ma non a favore della Juventus, ma contro. Dove sta la cupola ora? Perchè questa telefonata è stata occultata? Perchè non aveva i baffi di colore esatto e soprattutto chi ha occultato questa telefonata? Come sarebbe cambiato il quadro con questa telefonata, siete sicuri che la punizione sarebbe stata così pesante? Tantissime domande si muovono nella testa dei tifosi, si preannunciano grandi proteste se nessuno risponderà in tempi brevi a questi terribili interrogativi. In pochi minuti sono già decine le mail di protesta del popolo bianconero giunte alla nostra redazione e tantissimi i post presenti anche sul forum vecchiasignora.com.

Noi siamo convinti che il quadro sarebbe stato essenzialmente molto diverso nel 2006 con questa telefonata e chissà quante altre "senza baffi".

Noi non ci stiamo più, pretendiamo, la restituzione immediata degli scudetti tolti e addirittura il risarcimento economico e morale per i danni subiti e gli sbeffeggiamenti avuti. Ormai è ufficiale la Juventus nel 2006 è stata fatta fuori: da chi e perchè scopritelo voi...

NON LASCIATE SOLO IL GENIO



La Juventus è partita bene, bene nel gioco, bene nei risultati anche se in verità tra Bologna e Catania mancano due punti. Il carattere c'è, la voglia pure. L'unica cosa che manca a questa squadra sembra essere un pochino di fantasia. L'unico genio con lampada annessa è Andrea Pirlo che sta incantando sul serio tutti. Giocate, cuore, voglia, lucidità e pure corsa. I tifosi hanno già acceso più di un cero affinche la sua condizione rimanga tale. Nel frattempo Conte deve assolutamente studiare delle alternative affinche l'interruttore non sia solo uno. Gli avversari ci hanno messo due partite a capire che Pirlo va pressato e raddoppiato. Ramirez con il Bologna e Del Vecchio a Catania hanno imbrigliato il talento bresciano per un tempo, per poi capitolare. Attualmente se si accende Pirlo si accende la Juve, diciamolo. Per non soffrire di corrente alternata si devono accendere gli altri. Krasic deve essere più intraprendente, lo stesso Marchisio che nel secondo tempo di Catania è cresciuto, mentre nel primo è apparso timido. Per le punte vale la stessa cosa. Matri ci ha messo cuore e anima, lo stesso vogliamo vedere da Vucinic che con il Bologna e Siena ci è apparso molto, ma molto sottotono. Vucinic, come il grande Savicevic è gennio e sregolatezza. Ci aspettiamo per le prossime partite un "passaggio virtuale" di questa lampada magica, del resto una persona sola non può portarla per sempre.

a sportmediaset preparano juve-milan

Si comincia bene, siamo solo a lunedì ma leggendo sul web, vediamo con gaudio che a Mediaset, almeno a sportmediaset si comincia a lavorare per Juventus-Milan di domenica. L'editoriale di Matteo Dotto, infatti, non lascia spazio ad alcun dubbio. Molte critiche a Conte (dal modulo all'acconciatura... sul secondo tema poi ci chiediamo perchè)... fino ai soldi spesi in estate e alle ambizioni di scudetto, di cui a Torino non ha mai parlato nessuno. Tante critiche senza alcuna menzione che il pareggio di Bologna e Catania sono nati con situazioni particolari (l'anno scorso in 10 con il Parma la Juventus aveva perso 4-1, con il bologna ha dominato). Nessuna menzione all'espulsione di Vucinic trattata con leggerezza visto che il metro per Roma e Milan è stata la grazia (casi Kjeaer e Taiwo). Insomma, si comincia a spargere un camion di concime sulla Juventus. Del resto che partita c'è domenica sera....? La risposta la trovare nel calendario.



Ecco l'articolo di Dotto fonte http://colpiditesta.sportmediaset.it/2011/09/25/la-frenata-di-conte-il-grande-demagogo/#more-28

LA FRENATA DI CONTE, IL GRANDE DEMAGOGO
25 settembre 2011
Sono bastati due pareggi contro due squadre non esattamente di prima fascia per fare abbassare la cresta ai capelli trapiantati di Antonio Conte e ai suoi tanti adulatori: giornalisti di Torino e dintorni e tifosi della curva su tutti. Coloro che pensavano di veder risolti i problemi bianconeri solo grazie agli stereotipi sulla “gloriosa maglia” e sulla “spinta del meraviglioso pubblico” usati a mani basse dal Grande Demagogo di Lecce.
Certo, la sua Juventus è attrezzata per fare comunque un campionato da protagonista. Lo impongono i tanti soldi spesi dalla dirigenza per accontentare tecnico e piazza: i bianconeri sono obbligati ad arrivare almeno al terzo posto. Ma gli 8 punti che valgono comunque l’odierna vetta della classifica in coabitazione con l’Udinese non sono il bilancio auspicato alla vigilia. Vogliamo dirla tutta? Parma e Bologna in casa, Siena e Catania fuori: se non proprio l’enplein da 12 punti, almeno 10 la Juve doveva portarli a casa. Quei 10 punti che Colantuono ha per esempio regalato all’Atalanta con la partenza-sprint che, senza la penalizzazione, varrebbe alla Dea il primato solitario.
E domenica per la Juve di Conte arriva contro il Milan il primo esame di maturità, la prima partita con una squadra sulla carta non inferiore ai bianconeri.
Nel per nulla clamoroso pareggio al Cibali il calcio insegna ancora una volta come Davide possa sempre abbattere Golia. Con il piccolo “Papu” Gomez che, dal basso del suo metro e 66, scherza sulla fascia il campione del mondo Grosso e con Bergessio che brucia un imbolsito Chiellini (il Golia della situazione) e infila l’altro campione del mondo Buffon. Azione molto più lineare di quella che nella ripresa porta al pareggio di Krasic, figlio di una sesquipedale cappella di Andujar.
Finora il 4-2-4 tanto decantato (con la variante catanese del 4-2-3-1 di domenica pomeriggio) non ha premiato la Juve di Conte nè con il miglior attacco (il Genoa con 8 reti ha fatto meglio) nè con la miglior difesa (nessuno meglio dell’Udinese, con un solo gol al passivo). La strada per lo Scudetto è lunga ancora 34 giornate, con meno proclami e più umiltà ci si può sempre provare.

DA ZERO A DIECI: 10 litri d'acqua sommergono i facili entusiasmi

Dopo la parentesi del mercoledi ritorna da Zero a Dieci, in cui diamo tutti i voti alla giornata bianconera di Catania, allargandoci a qualcosa che non ci è andato proprio giù.

Voto Zero: a Giannoccaro o a Gava e Orsato fate voi. Vucinic espulso, Taiwo e Kjaer graziati. Uno dei tre sbaglia, chi non espelle il nigeriano e il danese o chi ha espulso il montenegrino? Gli episodi ci sembrano analoghi, a qualcuno tocca lo zero, voi a chi lo dareste?

Voto Uno: ai gol segnati, troppe occasioni buttate vie, clamorosa quella di Vidal, che fa il paio con il gol sbagliato a Siena, se si vuole puntare a traguardi importanti bisogna aumentare il cinismo.

Voto due: al numero di pareggi, troppi con squadre che non pensiamo lotteranno per le prime posizioni. L'anno passato proprio li è stata la differenza, si può e si deve migliorare.

Voto tre: agli errori difensivi sul marcatore. Matita rossa con Portanova, matita rossa con Bergessio. Insomma, ci vuole maggiore attenzione, perchè ieri abbiamo visto degli errori gravi.

Voto quattro: al primo tempo di ieri, molle, poche idee, tanta corsa sbagliata e alcuni lanci lunghi. Non s può cedere un tempo all'avversario. Anche a Siena il primo tempo non era stato eccelso e anche con il Bologna.
Voto cinque: a Elia, come per Giaccherini alla prima partita è un cinque di stima. Il voto reale è molto meno alto. Un cinque di incoraggiamento per un giocatore appena arrivato che deve imparare a mordere l'avversario a mettere la gamba a tentare la giocata. Di signorine danzanti e molli non ne servono. L'olandese volante, ma soprattutto volente o nolente se vuole giocare dovrà crescere anche in personalità.

Voto sei: a Krasic, 4 per il primo tempo, 8 per il secondo. Nella ripresa si rivede il vero Milos anche se bisogna spiegargli che la palla si dovrebbe passare dopo 50 metri di corsa perchè la lucidità sotto porta non è cosa di Krasic.

Voto sette: a Lichsteiner, Pepe, Marchisio, Vidal, Matri, Vucinic e Krasic, sette marcatori diversi, per ora segnano tutti, ma bisogna trovare un bomber.

Voto otto: alla classifica, (come punti e posizione) essere primi fa piacere, ma non conta nulla ora. Domenica ci sarà la prova del nove, dove veramente sapremo chi siamo

Voto nove: a Pepe e Buffon, il primo entra e cambia la partita, in questo momento si sacrifica e fa la differenza. Simone è la lieta novità o meglio conferma di inizio stagione. Buffon, invece si sta ritrovando, ieri alcune uscite alla Buffon, purtroppo sul gol non può far nulla.

Voto dieci: ai litri d'acqua di Catania. Era meglio vincere sicuramente, ma questo pareggio serve e servirà moltissimo. Questa Juventus oggi non può aspirare a nulla altro che lottare. Se non lotta va sotto contro chiunque. Bisogna lottare come nel secondo tempo per vincere, solo lottando al 100% e con il lavoro si potranno forse raggiungere obiettivi lusinghieri. Speriamo che l'acqua di Catania spenga facili entusiasmi di qualcuno che parlava di scudetto (addetti ai lavori) e faccia tenere i piedi ben saldi. Senza gli occhi della tigre non si va da nessuna parte e anche se si dovesse vincere domenica prossima, non cambierà nulla.... perchè questa squadra per vincere deve dare sempre dal primo al novantacinquesimo il 110%.

domenica 25 settembre 2011

Non ha senso

La trasferta di Catania ci riporta a Torino con un punticino, troppo poco per essere soddisfatti al 100%. Purtroppo un pareggio che sicuramente non può far venire il sorriso a Conte e ai suoi ragazzi. Una Juventus che rispetto al Bologna è andata in svantaggio, ha reagito nel secondo tempo, ma ha lasciato anche alcune palle gol all'avversario. Non si può lasciare un tempo agli avversari, non si possono aspettare gli schiaffi per vincere una partita. L'atteggiamento del secondo tempo è quello giusto. La squadra torna a Torino con la consapevolezza di giocarsela sempre, ma anche che la classifica che vediamo oggi e che vede la Juventus prima non ha senso. Non ha senso perchè non sappiamo se il Catania in casa sarà un avversario ostico per tutti, se il Bologna avrà anche contro le altre pretendenti la sorte favorevole di Torino o quella avversa di ieri. Ci vuole lavoro, ma soprattutto un atteggiamento umile che non crea illusioni. La Juventus arriva da due settimi posti, come dice giustamente Conte, per scalare la montagna bisognerà fare ancora molta strada. Per la Juventus del primo tempo un viaggio lunghissimo, per quella del secondo un viaggio lungo ma un pochino meno di quella del primo tempo.

Si può dare di più

L'obiettivo era vincere, giocare, lottare per recuperare i punti persi mercoledì nella sfortunata parentesi di Bologna. Una squadra apparsa determinata ma molto, troppo imprecisa con passaggi sbagliati, mancate coperture. Un grande passo indietro con un gol preso ancora una volta su un grave errore difensivo. Un Catania apparso molto deciso, cinico e bravo a sfruttare le sue qualità. L'impressione buona sul lavoro di Conte non viene sicuramente messa in discussione ma sicuramente il primo tempo e' stato utile per un bagno di umiltà indirizzato all'equilibrio. Non eravamo geni prima non siamo degli asini ora. Elia apparso fuori rotta, troppo molle per essere vero, Krasic irritante e mai pericoloso nella prima frazione. Fortunatamente Krasic trova Andujar che regala il pareggio e Bergessio si trasforma in Babbo Natale. Una difesa che non ci e' piaciuta per niente quella bianconera, marcature troppo larghe ma il cuore anche oggi c'era. Krasic che ha mostrato le sue doti al 65' senza poi passareb la palla sul più bello. Conte ha deciso si giocarsela fino alla fine per vincere con Quagliarella per Marchisio. Una squadra che poteva vincere ma poteva anche perdere. Un pareggio sostanzialmente giusto. Buona la Juve della ripresa, deludente la Juve del primo tempo. Per il Milan ci vorranno due tempi come il secondo.

venerdì 23 settembre 2011

DIAMOCI NOI UNA REGOLATA, MA ANCHE VOI...

Uno stadio senza barriere impone delle regole, delle limitazioni e civiltà. Il pubblico bianconero deve essere pronto a questo. Deve saper superare questa prova difficile. Ci vuole grande voglia e spirito da parte di tutti. Nella partita con il Bologna abbiamo visto cose belle come l'incitamente senza risparmio e tanto amore, ma anche una cosa brutta, quel tentativo di "toccare" gli avversari nel finale. Queste cose non devono e dovranno mai più succedere. Ci vuole rispetto per l'avversario e per il "nemico sportivo", chiunque esso sia. Ricordiamocelo. Ricordiamoci sempre che un gesto sbagliato può portare a squalifiche e punizioni anche peggiori. Ricordiamoci che è pur sempre uno sport. Ricordiamoci che siamo li per tifare a favore o contro ma sempre tifare non per altri scopi meno nobili. E' importante chiarirlo perchè i media sono in agguato aspettano il primo errore di un tifoso per catalogare tutti. Quindi vediamo di essere consapevoli del ruolo di responsabilità che abbiamo.


Detto questo anche gli avversari devono darsi una regolata e anche gli arbitri. Chi si finge infortunato, chi aizza il pubblico dovrebbe essere allontanato dal campo di gioco. Il pubblico paga il biglietto per vedere lo spettacolo, non per essere preso in giro. I comportamenti di Gimenez e Portanova non sono accettabili. Invitiamo i prossimi avversari che vengono a Torino a rispettare il pubblico, noi li rispetteremo e sicuramente isoleremo i pochi che non vi rispettano

I DIECI PUNTI DOVE SI PUO' MIGLIORARE

Tre giornate, ne mancano 12 alla sosta invernale con il mercato di riparazione e 35 alla chiusura delle ostilità. Tanto cammino da percorrere, tanto da fare. Tanto da migliorare. Abbiamo visto cose belle in queste Juventus, elencarle tutte non sarebbe possibile. Preferiamo quindi, nell'ottica della critica costruttiva evidenziare cosa si può migliorare e si deve migliorare, perchè come Conte siamo perfezionisti.

Primo: fascia sinistra di difesa. De Ceglie deve acquisire maggior sicurezza e puntualità E' apparso molto bloccato e poco sicuro. Paolo deve assolutamente accendersi. Per ora tanta corsa, gli staremo vicini.

Secondo: l'irruenza. La forza di questa Juve è la volontà, il pressing, la voglia. Abbiamo visto, però, molti, troppi interventi irruenti. L'espulsione di Vucinic nasce da li, qualche ammonizione di troppo (Pepe), pure. Bisogna cercare di migliorare su questo perchè sono già due partite in casa in cui si rimane in 10.

Terzo: palle ferme con difensori bravi di testa. Al trofeo Tim Ranocchia, con il Bologna Portanova. Bisogna cercare di essere più tosti sui corner con difensori di questo tipo. Ricordiamoci che tra due domeniche c'è Ibra.

Quarto: organizzazione gioco dalla difesa. Per ora la squadra riparte molto ma molto bene. Unica pecca qualche passaggio di troppo errato di Barzagli e Chiellini nell'organizzazione di gioco. Ci vorrebbero piedi brasiliani (Rhodolfo?), ma anche i nostri due mastini possono migliorare.

Quinto: corsia destra. Krasic va a sprazzi, Giaccherini cresce, ed Elia? Insomma bisogna integrarli e trovare ancora la miscela giusta.

Sesto: corsia sinistra offensiva. Bene, molto bene Pepe. Da affinare l'intesa con il cursore di difesa. A volte l'esterno offensivo non ha l'appoggio del difensivo, la fascia di destra con Lichtsteiner funziona molto meglio.

Settimo: Pirlo. Non è Pirlo il problema e crediamo che lui meglio di così non possa fare (da nove sempre). Più che altro qualcuno diverso da lui deve prendersi qualche responsabilità maggiore, il rischio è la Pirlo-dipendenza.

Ottavo: Vidal. qual è la sua posizione? Per ora lo abbiamo visto a centrocampo, dietro le punte e pure terzino. La duttilità va benissimo e forse è anche la ragione per cui è stato preso, ma bisognerà trovargli una collocazione stabile, per esempio con il Bologna in quella posizione non ci ha convinto al 100%, molto meglio a Siena e con il Parma.

Nono: Fantasia. Manca un pochino. Dopo Pirlo il vuoto. Krasic stenta, Del Piero a sprazzi, Vucinic ombreggiato, Giaccherini in rodaggio. Ci vorrà forse una sviolinata del Chelo o qualche lampo di Quagliarella?

Decimo: cattiveria sotto porta. Vidal a Siena ha mangiato il 2-0, lo stesso Krasic prima del gol di Portanova. Per ora hanno segnato in sei (ottimo), ma ci vuole un pochino di cattiveria in più in zona gol, per chiudere le gare.

Ribadiamo che stiamo proprio cercando il pelo nell'uovo, ma come dice sempre Conte "si può e si deve migliorare", del resto, non abbiamo fatto nulla.

giovedì 22 settembre 2011

MONDO ALLA ROVESCIA


Se sedici mesi fa fossimo partiti in direzione Marte e oggi ritornassimo sulla terra non crederemmo ai nostri occhi. L'Inter in 16 mesi ha depauperato un vantaggio tecnico tattico e societario rispetto ai rivali incredibile. Una società, che per come dicono i tifosi era ai livelli del Barcellona ora è ridotta ai minimi termini. 4 allenatori, con media di uno ogni 4 mesi, fughe tecniche, scenate, incompresioni, confusione sotto tutti i punti di vista. I tifosi sono passati da Mourinho (antipatico ma vincente) a Benitez (vincente ma avviso alla squadra), a Leonardo (poco vincente ma gradito al gruppo) a Gasperini (bravo ma antipatico al presidente e alla piazza) per concludere con Ranieri (serio ma almeno ad ora non vincente). Su quest'ultimo poi c'è da aprire una parentesi. Quando la Juventus scelse Ranieri tutti a Milano si fecero delle grandi risate. Grandi risate le fece pure Mourinho che disse: "la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un’altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità".

Secondo noi Ranieri è un buon allenatore, alla Juventus avesse avuto più fortuna e forse altro avrebbe potuto anche vincere, ma quel che rese scettici i tifosi è stato quel arrivare li vicino senza saper fare il salto, soprattutto perdendo punti con le piccole. All'Inter sarà dura, soprattutto se i tifosi ricorderanno quelle parole di Mourinho....ma non si sa mai, del resto dal 2006 il mondo è alla rovescia, ma forse tornerà alla normalità, del resto la normalità per l'Inter è cambiare due allenatori l'anno.

Chi di palla in movimento ferisce


Abbiamo letto con attenzione oggi i giornali e visto i media che già fanno baccano sul gol di Vucinic con presunta o poco presunta palla in movimento. Il presidente del Bologna conferma questo. In effetti il gol e' discutibile e probabilmente da annullare, ma visto il Gava di ieri, non sappiamo cosa dire... Ci chiediamo dove sta la coerenza dei media, però: 28 settembre 2009, Juventus-Bologna: 1-1. Il pareggio dei felsinei siglato da Adailton nasce da situazione analoga. Allora pero' grande silenzio media e tutto ok. Ecco cosa riportavano invece alcuni esperti moviolisti. Gol del Bologna 2009: il pallone è in movimento quando viene battuto dal centrocampista del Bologna, potenzialmente fatto di poco conto ma ufficialmente è un errore arbitrale perchè il pallone deve essere fermo a tutti gli effetti.

Se vogliamo oggi sottolineare qualcosa che non ci è andata giù, allora soffermiamoci sul costante permanere a terra di alcuni giocatori del Bologna, la rissa finale e' causa di Gimenez che era tutto eccetto che infortunato. Ci vogliono arbitri con personalità...non persone pronte a cambiare decisione a comando. Accettiamo, pero' le decisioni, non scandalizziamoci e più che altro prendiamola con filosofia, chi di palla in movimento ferisce...

DA ZERO A DIECI: cuore da dieci, ma si può migliorare

Turno infrasettimanale e rubrica che arriva quindi il mercoledì notte. Anche oggi da zero a dieci allargandoci anche agli altri o meglio da Torino a Novara, ma poco poco. Voto Zero: a Moratti, il quarto allenatore in un anno non gli rende merito. Scappa scappa....Voto zero anche al tifoso bianconero che voleva toccare diciamo così i giocatori del Bologna. Questa cosa non la vogliamo vedere mai più, a rischiare sarebbero poi gli altri tifosi e la Juventus stessa. Voto uno: a Gimenez la farsa a fine partita per perdere tempo e' triste. Fortunatamente non e' venuto a Torino. Voto due: ai punti persi stasera. Due punti che se ne vanno e si spera che non si debba rimpiangerli. Voto tre: Gava. Non e' da serie A un arbitro che cambia idea, nel bene e bel male e la chiudiamo qui. Voto quattro: a Vucinic, ma Mirko che combini? Fai gol e poi fai quel fallo, sei pazzo!? Voto cinque: a Krasic, vale quanto scritto in passato per Giaccherini, la sensazione e' che debba imparare a incidere di più o giocherà proprio poco Voto sei: alla difesa, bene a coprire e puntuale, un meno meno alla marcatura su Portanova sul gol. Non lo si deve far passare, in futuro ci vorrà più attenzione Voto sette: a Bisoli per come ha messo in campo la squadra. Ora pero' fermi anche l'Inter Voto otto: a Conte. Sentire quel che resta senza voce ci fa capire quanto ci metta in campo, un grande, semplicemente un grande. Voto nove: A Pirlo, sopra la media, suontuoso: clonatelo please. Voto dieci: al cuore. Potevano essere dieci, nove o otto ma il cuore e' da dieci. Quando esci tra gli applausi dopo un pareggio poche storie, sei da dieci.

Prendete nota in modo sereno

Prendete nota, perchè arriveranno i giorni in cui ci rinfacceranno gli aiuti arbitrali. Prendete nota della sfida con il Parma,prendete nota della fiscalità di Gava con Vucinic, prima ammonito per proteste che si vedono in tutti i campi e poi espulso al primo fallo (giusto), ma sempre il primo. Prendete nota di un arbitro che non ha coraggio delle sue azioni, dove prima non ammonisce e poi ammonisce a richiesta. Ci vuole personalità per non dare una punizione a due in area, con Conte imbufalito. Prendete nota, infine, dell'atteggiamento antisportivo di Gimenez che crea una rissa pechè giustamente la Juventus non vuol buttar fuori il pallone. Insomma non alziamo la cresta delle proteste, perchè è stupido e inutile ma prendiamo nota e siamo pronti a controbattere quando arriveranno le critiche... e siamo sicuri che arriveranno. Compratevi un taccuino e prendete nota. Conte ha detto di non recriminare, non recriminiamo, quindi.

BRAVI RAGAZZI

Conte l'aveva detto, non sarebbe stata facile e infatti e' stato così. Un Bologna tenace, duro, ben messo in campo, tonico e forte. Una squadra che ha messo la gabbia attorno a Pirlo per bloccare il fosforo bianconero. Il fosforo, pero' si puo' bloccare sempre ma non a palla ferma quando Pirlo batte una punizione veloce e inventa per Vucinic che non sbaglia e fa 1-0. Un Krasic un po' timido e imballato ma che mostra a campo aperto che ce ne vogliono tre per fermarlo. Una Juventus nel primo tempo buona a sprazzi ma comunque convincente. Poi nel finale la stupida entrata di Vucinic e contemporaneamente la "pantomima" di Gava che prima grazia e poi su richiesta espelle Vucinic. Meglio così meglio arbitraggi contro che a favore. Bastava la faccia di Conte ad inizio del secondo tempo per capire la situazione con Bisoli che ha tolto i due ammoniti per evitare la "vendetta" di Gava. Un vergognoso Gava che non da una punizione a due in area con Conte imbufalito. Una Juve vicina al secondo gol su magia di Pirlo e palo di Krasic. Gol sbagliato e gol subito con Portanova che vince il duello con Chiellini. Una Juventus che dopo il gol preso e' una belva ferita che crea almeno quattro palle gol con Gillet protagonista. Una squadra che ha cuore e voglia con un Pirlo entusiasmante. Nel calcio ci sta di vincere, perdere o paraggiare, oggi è stato un pareggio ma è come se fosse una vittoria....la mentalità è diversa, il cuore anche, siamo curiosi di sentire cosa ne pensa Conte di Gava.

mercoledì 21 settembre 2011

occhi su hazard


Bordeaux 1-1 Lille di GoalplaceTV

La domanda che tutti vorrebbero fare a Moratti

Vogliamo fare un ringraziamento pubblico, un ringraziamento pubblico a quel tifoso che ieri nel garage del Piola di Novara ha per la prima volta fatto una domanda seria a Massimo Moratti. "Quel che fai scappi? o scappa scappa...." è la domanda che tutti i tifosi bianconeri vorrebbero fare al presidente nerazzurro.

L'Inter scappa.... o meglio è scappata. E' scappata dietro la prescrizione del 2006, è scappata dal ruolo di protagonista del mercato vendendo Eto'o, farà scappare Gasperini, come ha fatto scappare Benitez e Leonardo. Uno scappa scappa, un fuggi fuggi generale, che aspetta solo il nuovo protagonista Snejider.


Moratti ieri ha risposto, "Io non scappo, sono qui di fronte a te". Ecco questa risposta, questa prova di coraggio vorremmo vederla anche di fronte alla rinuncia della prescrizione per i fatti del 2006, vorremmo vederla anche nella restituzione dello scudetto (mai vinto del 2006), vorremmo vederla al tavolo della pace di Della Valle, per spiegare come mai sono successe quelle cose.

"Scappa scappa, o perchè scappi...." questo è il nuovo leif motiv. Intanto i tifosi interisti cominciano a scappare. Oggi a Milano per strada non parlano già più e si nascondono dietro un, non mi interessa, non seguo il calcio, non ho visto la partita, sono 5 anni che vinciamo, etc. etc. Altre tifoserie, anche in serie B, hanno sempre seguito la propria squadra e non è mai scappato nessuno anche quando tutto sembrava perso. Ora la ruota gira e nessuno ha voglia di scappare e soprattutto di far scappare la verità, appuntamento 27 settembre e 8 novembre, non prendete impegni....

PRONTO CHI E'? C'E' MILOS?




Una pubblicità di qualche anno fa, che forse non tutti ricordano vedeva un signora impegnata nell'accogliere gli amici di un certo Gigi. Suonavano tutti al citofono e chiedevano di Gigi. Gigi non c'era ma c'era la cremeria e tutti salivano. Non sappiamo quanti abbiamo suonato a casa di Antonio Conte in questi giorni. Se qualcuno avrà suonato, sicuramente non l'avrà fatto per chiedere di Gigi (Buffon), lui c'è. Non avranno suonato per la cremeria sicuramente. Stanno suonando tutti per chiedere di Milos, Milos Krasic. La domanda che si fanno oggi e si faranno prima di leggere la formazione stasera i tifosi è: Scusa c'è Milos? A Conte la risposta. I tifosi si aspettano l'esordio dal primo minuto del serbo. Ovviamente non contestano le scelte dell'allenatore, che deve essere liberissimo di mettere tutti sullo stesso piano e di far giocare chi ritiene più adatto, ma l'attesa per Milos è grande, dopo la stagione con grandi luci e poche ombre dell'anno passato.

Inevitabile, quindi aspettarsi qualche minuto in più per la freccia serba. Un paio di frasi hanno sicuramente incuriosito in conferenza stampa: "Giaccherini è un giocatore italiano, che parla la mia lingua e questo ne ha facilitato il compito".

La seconda: " Io devo fare delle scelte e. tra virgolette, sono contento di dover fare queste scelte e di non essere obbligato a schierare determinati uomini. (...)Ma come, c'è Vidal e gioca Vidal'. Ma c'è anche Marchisio, c'è Pirlo, senza dimenticare Pazienza. Di Pazienza che diciamo? Che sono due partite che è convocato e va in tribuna. Giocatore che sta zitto, si allena, un giocatore importante. Perchè non parliamo di Pazienza e parliamo di Vidal? Perchè non parliamo di Marrone?. Io ho a disposizione una rosa che devo gestire nel migliore dei modi? Cercare di ottenere un risultato qua è la vittoria".

Frasi inequivocabili di Conte, che giustamente mette tutti sullo stesso piano. Consigliamo, quindi, a Krasic di imparare in fretta l'italiano, per evitare espressioni "buffe" come quella di Siena e contemporaneamente, se vuole conquistare Mister Conte di dimostrare alla prima occasione il suo valore, che secondo noi è grande. Del resto Giaccherini è stato utile all'obiettivo (vittoria) ma non ha ancora dimostrato di essere una stella, a Milos, invece, basterebbe ripetere le prestazioni della prima parte dell'anno passato per ritornare, secondo noi, ad essere una pedina quasi inamovibile. C'è Krasic? Lo sapremo presto e lo vogliamo vedere protagonista in campo. Attenzione però che la prossima domanda di quelli che suonano alla porta di Conte potrebbe essere ".... E Quagliarella"?

Piedi per terra? Tranquilli ce li abbiamo

Il presidente chiede i piedi per terra ("Sappiamo quello che ci aspetta: abbiamo giocato due partite. Il percorso è molto lungo. Due risultati utili, due risultati positivi ma mancano 36 partite, quindi da questo punto di vista non abbiamo fatto assolutamente niente"); l'allenatore chiede di avere i piedi per terra: ("siamo solo alla seconda giornata e penso che le graduatorie dopo due giornate non possono essere tutto ad un tratto ribaltate. Noi restiamo con i piedi per terra, sapendo che questo è un cammino lungo e difficile per noi"). E i tifosi, ovviamente, si adeguano, piedi per terra pure per loro. Giusto e corretto, la strategia è quella di non fare il passo più lungo della gamba. Il passo di questa Juventus e l'obiettivo di questa Juventus deve essere il terzo posto e il ritorno in quella competizione che ti garantisce i ricavi utili per comprare chi non è arrivato quest'estate. Insomma "calma e sangue freddo", poi se sarà il caso di alzare l'asticella la alzeremo, consapevoli che comunque non sarà una sconfitta arrivare terzi, partendo dalla base del settimo posto dell'anno passato. Attualmente la Juventus è prima a pari del Napoli e dell'Udinese, squadre arrivate terze e quarte l'anno passato. Ha 5 punti di vantaggio sulla prima e seconda dello scorso campionato e sulla quinta e sesta, giusto per chiudere il quadro della corsa al terzo posto. La strada intrapresa è quella giusta, ma sapremo presto (Bologna, Catania e poi Milan), se bisognerà gestire il vantaggio sulle inseguitrici o spingere ancora più forte per ridurre un gap. Rispetto all'anno scorso si è partiti peggio, ma rispetto a due anni fa no (la Juventus di Ferrara fece 4/4 all'inizio Roma, Lazio, Chievo e Livorno).

Partiamo, quindi, da una certezza inequivocabile, Conte sta lavorando bene e lo diciamo da settembre e lo ripeteremo, Conte è una garanzia. Ci vuole realismo nelle cose e nei progetti. Il progetto Conte è partito bene, ma siamo ancora alla tappa due di un percorso lungo 38 e tutto va visto con il giusto equilibrio. Tra tre tappe sapremo essere più chiari.

Davide batte Golia


Accade a volte l'imponderabile, l'incredibile. Il calcio è così, le teorie a volte vengono superate da ipotesi che all'inizio sembravano irrealizzabili. La serata di stasera è questo, un gruppo magico che sale dalla C alla B e alla ribalta della A e infine riesce a superare l'armata degli invincibili. Una fiaba, una leggenda da raccontare. Li abbiamo guardati, un po' gufato, non tanto per il passato di chi ha un tuo scudetto, quanto per il presente di chi merita. Le favole esistono ancora, basta il lavoro e la determinazione, cosa che qualcuno sembra ormai aver perso, qualcuno e' tornato ai livelli del 2006 e come allora e' ora di cambiare allenatore. Qualcun altro che gioca domani la sua favola se la deve costruire con il famoso lavoro, la famosa determinazione, la Juve di Conte deve essere un Davide che batte i Golia. Le favole esistono, Davide puo' battere Golia... Stasera lo sappiamo.

martedì 20 settembre 2011

quando non c'è il gatto i topi ballano

Ballano e come ballano, in qualche discoteca e non solo. Ballano tutti in questi giorni. Ballano le certezze degli opinionisti che vedevano una Juventus in fondo al carro fino a qualche giorno fa e ora la vedono addirittura in corsa per lo scudetto, con panchine lunghe, complimentoni, euforia che sappiamo diventerà depressione e critica al primo errore: "opinioni ballerine?". Ma gufano e come gufano. Ballano le certezze dei giornalisti colpevolisti che quando parlano di calciopoli aggiungono un se e un ma la dove la certezza della colpe era definita, ora qualcuno che prima diceva cose "brutte, ma brutte brutte sulla Juventus", dice invece che ci sarà da ridere..."bizzarro, no?".

Ora che non c'è più il gatto i topi ballano. Il gatto era chi ha nascosto le telefonate, un gatto che ora non c'è più e quindi la verità è svelata. Un gatto inteso, invece, a Milano come un grande allenatore che manca all'Inter da quando c'era Mourinho. Da quando manca lui, i topi ballano, ballano in discoteca (come evidenziato e documentato in esclusiva ieri dalla redazione di tuttojuve) e in campo, come ballavano nel 2006 e prima. Finita l'era del coprifuoco e della serietà? Forse... Un passo indietro quando all'Inter si era famosi per...i vari casi Recoba, Adriano, di cui uno famoso del 2001 con Tardelli allenatore...Qui la situazione è diversa, andare in discoteca a ballare è lecito e non c'è nulla di male, ma forse in certi casi...bisognerebbe evitare, così come certe opinioni che cambiano come il vento.

lA CARTINA AL TORNASOLE DELLA JUVENTINITA'

Vedendo la partita di Siena ci e' venuta in mente una cosa: la Juventus puo' veramente tornare a essere protagonista. La Juventus questa volta ha un'identita' vera e sincera, soprattutto grazie al suo allenatore. Conte ci sta mettendo anima e corpo e si vede. Domenica i giocatori non si sono risparmiati e hanno dato tutto come lo stesso tecnico in panchina. A vedere la partita a bordo campo, in tv, allo stadio non si può rimanere impassibili e viene voglia di incitare i propri beniamini soffrendo con loro. E' questa la via che vogliono percorrere i tifosi bianconeri. La via del sudore, della fatica, del lavoro, della passione, della juventinita'. A differenza di quello che dice qualcuno alla Juventus non hanno mai regalato nulla in passato. La Juventus deve conquistarsi sempre tutto con il lavoro. Giudizio positivo anche per la Juve di Conte da parte del grande Marcello Lippi: "Ho visto la juventinità, la voglia di lottare su tutte le palle che erano le caratteristiche di Conte da giocatore e le ha trasmesse alla squadra".

Conte ha saputo essere flessibile fino ad ora e plasmare le sue convinzioni tattiche a avversario e situazioni. Siamo sulla strada giusta, ovvio che non si è ancora fatto nulla, ma meglio iniziare un nuovo progetto con entusiasmo e vittorie piuttosto che con altri risultati. Conte è la cartina al tornasole della Juventinità, una cartina che deve diventare la mappa verso un successo che manca da tempo, da troppo tempo.

GIMME FIVE



Non vi parleremo della canzone di Jovanotti, anche se in effetti un bel cinque a Conte sarebbe da battere nel senso di approvazione ovviamente dopo i 6 punti fatti nelle prime due partite della stagione. Una Juventus che sa quello che vuole e cerca di ottenerlo a tutti i costi. Siamo passati in questi pochi giorni dal tre (punti in più, differenza reti e confronto scontro diretto) al cinque, intesa non come punti o posizione in classifica, ma come numero esplicativo di una stagione che fortunatamente è iniziata bene. 5 come i gol fatti fino ad ora. 5 come i punti in più rispetto alle prime due giornate della stagione scorsa. 5 come i punti di vantaggio su Inter, Roma e Milan e Lazio, grandi concorrenti della stagione scorsa e tutte squadre che erano arrivate davanti alla Juventus. A braccetto rimangono Napoli e Udinese, oltre al Cagliari. Non ce ne vorranno gli isolani, ma i tifosi bianconeri temono o meglio stimano più le prime due per la corsa Champions. Un Napoli, pronto e maturo a lottare per lo scudetto, dopo la scorsa stagione di alti e pochi bassi. Con Napoli e una tra Inter, Milan e Udinese a meno di sorprese romane, la Juventus si giocherà l'accesso in Champions (obiettivo dichiarato). I sogni pindarici di obiettivi più prestigiosi li lasciamo ad altri, per il momento, meglio la concretezza, in futuro vedremo...nel frattempo Gimme five!

domenica 18 settembre 2011

La bacchetta magica tocca Grosso

Bibidi bobidi bù, oggi avevamo chiamato Antonio Conte il nuovo Harry Potter, per la sua capacità di modificare, plasmare creare una squadra da un insieme di giocatori che l'anno passato non erano riusciti ad andare oltre un settimo posto. La squadra di Conte è riuscita a prendere il dominio del centrocampo, fa gran possesso palla e crea gioco e lascia poco spazio agli avversari. E' una squadra concentrata, molto attenta sulle situazioni dove c'è grande voglia di essere squadra e gruppo. La difesa che sembrava di burro sta dando certezze e se non fosse arrivato quell'errore nella partita del Parma avrebbe preso zero gol in due partite. Non montiamoci la testa, bisogna lavorare sodo e lottare, ma vedere la squadra a 6 punti dopo due giornate fa molto bene. Fa molto bene perchè l'anno passato la Juventus aveva un punticino dopo due giornate. Ribadiamo che l'obiettivo è ritornare in Champions e avere 5 punti di vantaggio su Roma,Lazio e Inter è importante per gestire le partite quando ci saranno i momenti duri, che come sempre arriveranno.

Per il momento la bacchetta magica di Conte passa e tocca Grosso,è lui il miracolato che ha offerto una buona prestazione.Bravo Conte, lui si ha già conquistato tutti.

Cuore Juve

Che a Siena non sarebbe stata una passeggiata come in nessun campo di serie A lo sapevamo. Gran ritmo, voglia di giocare, di correre e incidere sulla partita molto maschia. Un Siena per nulla disposto a fare concessioni a Conte. Una squadra messa bene in campo da Sannino. Dall'altra parte una Juventus entrata in campo con piglio volenteroso ma anche un po' di imprecisione soprattutto in fase di ripartenza. Sannino ha caricato bene la squadra e ha messo grande pressione su Pirlo, che pero' ha impiegato solo 10 minuti a entrare in partita. Una squadra nel primo tempo troppo imprecisa rispetto alla partita di Parma con Vucinic e Matri molto molto sottotono. Un secondo tempo iniziato con ancora un gran possesso bianconero ma poca pericolosità fino al risveglio di Vucinic che sfrutta un buon movimento di Giaccherini e fa segnare Matri. Grande cuore della Juventus con il mistero Chiellini e sempre qualche piccola sbavatura di Barzagli che porta alla traversa del Siena poi annullata per fuorigioco. Dopo il gol la squadra e' sembrata a tratti leziosa, cosa che non sarà piaciuta troppo a Conte con qualche palla buttata via e soprattutto il gol del raddoppio da parte di King Arthur Vidal. Una Juventus che ha mostrato il cuore e la voglia di vincere, rispetto all'anno scorso una vittoria su una campo di una neopromossa, l'anno scorso non successe mai.

venerdì 16 settembre 2011

ALLONTANIAMO LA SINDROME DI ROBIN HOOD

L'anno scorso la Juventus con le piccole si era messa la calza a maglia e aveva usato l'arco e le frecce per trafiggere il cuore dei tifosi. Ora è il momento di abbandonare la versione Juventus "Robin Hood" che prende alle grandi per dare alle piccole. Dopo il successo con il Parma, che negli ultimi anni a Torino aveva sempre vinto, ora tocca verificare il cambiamento a Siena. La squadra di Sannino è una "matricola terribile", che gioca bene e ha anche alcune individualità importanti. Siamo sicuri che Conte non si farà prendere dall'amarcord e cercherà di fare il bottino pieno. L'anno scorso con le matricole la Juventus passò in vantaggio due volte su tre, a Brescia e Cesena e in quest'ultima partita addirittura di due gol. Sfortunatamente in entrambe le occasioni, poi, la squadra venne recuperata. Insomma bisogna invertire la tendenza. Quest'anno si è partiti meglio (alla prima in casa la Juventus fece 3-3 con la Sampdoria), ora c'è da migliorare ancora , perchè alla prima trasferta l'anno scorso la Juventus perse a Bari. Siamo solo alla seconda giornata ma se questa squadra riuscisse a trovare la continuità giusta con le piccole, mantenendo la solidità vista l'anno passato con le grandi (Inter, Milan, Roma, Lazio, un pò meno il Napoli), Conte avrebbe sul serio la possibilità di lottare per i primi tre posti. Ci vorrà voglia e determinazione, la stessa che ha Arturo Vidal: "Per la sua tradizione la Juve deve puntare a vincere, siamo una squadra di "guerrieri" e in campo diamo tutto".

La prima vera conferma inizia domenica, c'è da scacciare la sindrome di Robin Hood.

giovedì 15 settembre 2011

pensateci bene, forse è meglio se vi fate escludere

Cominciamo con una premessa. In generale non esultiamo mai quando perde una squadra italiana. Ci piacerebbe che il calcio italiano riuscisse a tornare ai livelli di un tempo (pre 2006 per intenderci). Tuttavia, quando una federazione decide di farsi autogol (come nel 2006), o non crea un calendario apposito per chi gioca in Europa League, considerando la manifestazione zero (quando invece come ranking vale molto), quando un paese preferisce mettere alla berlina una squadra e quello che rappresenta e tutti guardano all'orticello piuttosto che oltre il proprio naso, allora ti viene voglia di fare la stesso. Saremmo ipocriti se affermassimo un tifo verso in nerazzurri incondizionato senza essere influenzati da ciò che è successo pre e post 2006. Dopo la tristissima e penosissima prestazione di ieri ad alcuni tifosi bianconeri e' venuto quindi un dubbio. Non potrebbe essere che i giocatori dell'Inter indirettamente hanno deciso di perdere tutte le partite per autoescludersi proprio come dice l'esposto della Juve!? Del resto la sfida di ieri era tra chi e' sotto inchiesta in Turchia e puo' tranquillamente giocare le coppe e l'unica formazione a cui sono state scontate le telefonate del 2006. Insomma un derby dei miracolati andato alla squadra turca. Il destino ha premiato il calcio turco che va avanti con equità e punito quello italiano che invece ha preferito far reggere (nel 2006) la situazione a un presidente di federazione con un passato nerazzurro e a un vicepresidente (Tavecchio) dichiaramente tifoso....stranezze chiamiamole noi.

Forse i giocatori dell'Inter hanno deciso di farsi giustizia da soli e raccogliere la richiesta dell'esposto bianconero? Magari a qualche interista ora passerà in testa questa frase o una ancora migliore "era meglio farsi escludere, così il ruolo sarebbe stato di vittima e non di carnefici e si sarebbero evitate figure imbarazzanti come quella di ieri".

POVERO GASP....

Poverino, ormai sta rimanendo solo. La prestazione allucinante di stasera sta facendo finire in un angolo sempre più stretto il povero Gasperini. A volte ti ritrovi come al bar con amici dove tutti consumano e alla fine l'ultimo arrivato paga per tutti. Mancini ha goduto del conto non pagato e regali di un certo Guido. Mourinho ha goduto dell'effetto compro tutto. Benitez, poverino dell'effetto compro niente e Gasperini si e' trovato a pagare con la cessione di Eto'o e con il modello compro ma non adatto a te, sai c'e' il fair play. Chissà come mai Gasperini si e' prestato a questo gioco al massacro con un presidente che gli detta la formazione e poi le conseguenze si vedono. Consigliamo al Gasp di andare avanti per la sua strada, del resto lo si conosce il suo attuale presidente, e' sempre lui, quello degli Hodgson, degli Orrico, dei Bianchi dei Tardelli... Dei Castellini. Finito effetto Calciopoli lor signori ... Si scende sulla terra. Se ne renda conto anche qualcuno che ci accusa di essere "bugiardi" e qualcun altro che stasera facendo la telecronaca su un'emittente satellitare ha mostrato che proprio così imparziale non e'.

E' TUTTA COLPA DEL SIGNOR T...

Una pubblicità diceva che la stampa a colori è immagini e emozioni...Non lo diceva ieri, lo diceva anni, fa. In questi mesi abbiamo scoperto che esiste un magico mondo baffuto in cui le telefonate possono essere di colori diversi in base all'importanza. Un mondo fantastico in cui dei professionisti usano i colori per definire l'importanza dei file e poi stampano in bianco e nero. Questa ultima teoria dove eventuali errori ed emissioni vengono giustificate con la mancanza della stampante a colori è l'ultima invenzione fantasiosa di qualcuno che non sa accettare e vuol giustificare le anomalie di un processo sportivo e di un'indagine che è stata tutto eccetto che equa.

Rimaniamo basiti da come alcuni quotidiani possano sostenere che tutti dicono la verità. Questo è impossibile. Fino a poco tempo fa, c'erano i buoni (antijuventini) e i cattivi (gli juventini che sostenevano che la Juventus e la sua dirigenza non sono colpevoli). Ora ci sono persone che dicono che tutti hanno ragione e che gli errori sono causati dalle povere e vecchie stampanti in bianco e nero o dalla mancanza di toner. Com'è possibile pensare che il signor Toner (DA ORA SIGNOR T.) possa aver tolto due scudetti alla Juventus, portato all'eliminazione dal mondo del calcio delle figure di Moggi e Giraudo e contribuito ai primi trofei dell'Inter targata Moratti. Non possiamo e vogliamo credere che basti questa banalizzazione per spiegare le cose.

Bisogna andare a fondo e ci aspettiamo che qualcuno lo faccia, dando spiegazioni chiare e esaustive di cosa e successo. La favola del signor T, raccontatela a qualcun altro, del resto non vi crederemmo siamo anche noi dei "bugiardi".

MAROTTA SCEGLI: SINISTRA O CENTRO?

C'è una Juventus che lavora in campo per regalare ai suoi tifosi altri successi dopo quello con il Parma e una dirigenza che lavora alacremente fuori dal campo per dare a Conte i difensori che per una ragione o per l'altra non sono arrivati a Torino entro fine agosto. Marotta e Paratici non si fermano mai e dopo aver saltato le vacanze estive sembra che non riusciranno a godersi un attimo di riposo nemmeno a settembre, perchè ormai si lavora per gennaio. Marotta dovrà scegliere a breve l'obiettivo: centrale, esterno di difesa o entrambi. Da una parte uno tra Rhodolfo e Bruno Alves (ieri, voto 4) o addirittura entrambi e dall'altra tutte le strade portano a Kolarov (quotazione alta), il cui passaggio al Manchester City arrivò per ben di 19 milioni. Da qui alle prossime quindici partite Conte, Marotta, Paratici dovranno individuare le priorità e capire se investire e come investire. Se scegliere un extracomunitario al centro o in fascia oppure se ci sono altre soluzioni. Che la rosa sia corta dietro appare chiaro. Domenica mancherà De Ceglie e chi prenderà il suo posto? Chiellini o Grosso? Sara' interessante vedere le soluzioni di Conte. In caso contrario sara' compito di Marotta e Paratici rimediare, il mercato non si ferma mai.

UN AMICO DAL QATAR

Non è passata inosservata la presenza dello sceicco Saud Bin Mohammed A. Al-Thani, figlio dell’emiro del Qatar, che ha fatto visita ad Andrea Agnelli per Juve-Parma. Lo sceicco si è divertito e i ben informati dicono che sia rimasto molto impressionato dallo stadio e dall'organizzazione della società bianconera. Lo sceicco non è infatti un personaggio estraneo al calcio ma forse il membro più importante del comitato organizzatore del Mondiale 2022, che si svolgerà in Qatar. Non è lecito sapere quali possano essere le potenziali conseguenze di questa visita, ma le prospettive sono diverse, da un tour della Juventus in Qatar, alla possibile sponsorizzazione delle aziende del Qatar nelle Juventus, fino a una collaborazione che va oltre il marketing con una partecipazione degli sceicchi pronti a rilevare la quota della Lafico. Inoltre ricordiamo che la Juventus ha una grandissima carta da giocare, che potrebbe mettere in campo anche il nuovo responsabile marketing Fraancesco Calvo che ha grande esperienza nel mondo sportivo ma anche dei motori dove è stato Manager Marlboro Event Marketing e dove ha avuto modo di occuparsi dei rapporti con i team Ferrari e Ducati e con i detentori dei diritti commerciali F1 e MotoGP. E' possibile che Andrea Agnelli possa proporre un nuovo progetto che vede la vicinanza del marchio rosso Ferrari e bianconero con quello della Juventus. Un connubio sportivo unico che nessuno nel mondo può avere. Un modo di proporsi innovativo nel mercato asiatico e soprattutto in paesi dove si corre un Gran Premio di Formula Uno (Qatar e Abu Dhabi dove la Ferrari ha un parco a tema). La Juventus per ritornare ad essere la società numero uno deve muoversi anche in questo, Ferrari e Juventus due eccellenze per tornare a essere i numeri uno,che lo sceicco l'abbia intuito?

martedì 13 settembre 2011

Tre è il numero perfetto

Chissà quanti se ne saranno accorti, ma la domenica di Antonio Conte è all'insegna del tre e non del quattro come il risultato.. Tre, come i gol che segnano la differenza reti bianconera. Tre come i punti in più rispetto all'anno scorso, quando la Juventus perse uno a zero a Bari per il gol di Donati e 3 come i punti in più rispetto alla gara casalinga con il Parma della stagione scorsa quando la Juventus perse 1-4. A ben vedere ci sarebbero anche i tre punti in più rispetto a Inter e Roma, concorrenti insieme a Milan, Napoli, Udinese e Lazio per le posizioni Champions. Una squadra, quella di Conte, che dopo l'ottima prova di domenica dovrà cercare di confermarsi a Siena, dove la tradizione è favorevole, ad eccezione di una sconfitta subita per il gol di Kharja. E anche in questo caso il 3 ritorna, la Juventus a Siena ha vinto 3 volte 3-0 e per ben sei volte ha segnato 3 gol al Siena. Conte giocherà poi contro il suo recente passato e si spera che l'accoglienza, almeno da parte del pubblico possa essere amichevole. La partita non si presenta affatto facile, Sannino è un ottimo tecnico che a Varese ha mostrato grandi doti. Punto di vantaggio per Conte il conoscere molto bene pregi e difetti del Siena, ma lo stesso potrebbe dirsi dei giocatori del Siena per il gioco di Conte.

Il numero perfetto di domenica è stato il 3, i tifosi bianconeri sperano di trovarne un altro positivo alla stessa maniera, 3 punti che visto Napoli-Milan e Inter-Roma sarebbero molto importanti per morale e convinzione del gruppo.

ha ragione La Russa siamo tutti bugiardi

Questa volta mi dispiace, ha ragione il ministro La Russa, con le sue parole: "Il presidente Agnelli mi sembra veramente un bugiardo: mi sembra evidente che abbia l'ossessione dell'Inter, glielo si legge negli occhi. Agnelli ha passato tutta l'estate a parlare dell'Inter e credo che abbia perso l'occasione per festeggiare la bella partita che ha fatto la Juventus e il nuovo stadio. Invece si attarda in queste cose: a chi ha fatto l'esposto, alla Uefa di Platini? E' un vecchio vizio di amicizie".

Andrea Agnelli è un bugiardo, ma pure i tifosi juventini lo sono e pure il sottoscritto lo è. Come dice Fabri Fabri (bugiardo pure lui, del resto ha scritto una canzone con questo titolo), "abbiamo tutti una faccia da bugiardo e questa storia di calciopoli è tutta uno scherzo, anche le nostre ragazze e fidanzate hanno capito che siamo tutti bugiardi e l'hanno capito per come parliamo, per come commentiamo....".

Ora, siccome siamo dei bugiardi, vi raccontiamo la verità (mettendo le parole di Fabri Fibra nel cassetto), questa è la verità facile facile in 10 punti:

1. la Juventus nel periodo della gestione Moggi in Europa non ha vinto una Champions League. Non ha giocato finali con il Borussia Dortmund, Real Madrid e Milan. La verità è che l'Inter è sempre arrivata in finale e che la Juventus anche se non arrivava in finale era aiutata.

2- Nella Juventus non ha mai giocato Zidane, mai acquistato da Moggi per 7 miliardi e rivenduto per 150 e che ha vinto il pallone d'oro. Zidane ha giocato nell'Inter la squadra migliore del mondo, grazie alle grande intuizioni del suo presidente.

3- Nella stagione 1996-1997 la Juventus (così aiutata) non vinse 6-1 in casa del Milan, quella formazione della Juventus era molto più scarsa di quella dell'Inter

4- Non è vero che l'Inter per cercare di emulare la Juventus prese Lippi e alcuni ex bianconeri come Peruzzi, Paulo Sousa, Baggio, Vieri

5- L'Inter in quegli anni non ha mai perso un derby con il Milan 6-0, la formazione dell'Inter: Inter (3-5-2) ce la stiamo inventando perchè abbiamo fantasia e ci stiamo inventando anche le pagelle. Tutti questi giocatori erano fortissimi e sono diventanti poi campioni del mondo. Frey 5.5, Ferrari 4, Blanc 4.5, Simic 4.5, Zanetti 5, Farinos 4.5 (35' pt Cauet 5), Di Biagio 5 (1' st Seedorf 5), Dalmat 6, Gresko 5, Vieri 6.5, Recoba 4.5 (22 Ballotta, 3 Macellari, 7 Pacheco, 11 Ferrante, 54 Sukur). Allenatore: Tardelli 5.

6- Una grande bugia, che stiamo inventando ora è la favola secondo cui il Gip del Tribunale di Udine, Giuseppe Lombardi, ha accolto la richiesta di patteggiamento dell'attaccante uruguayano dell'Inter, Alvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell'area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione. Ci stiamo inventando anche che l'Inter avrebbe dovuto ricevere un punto di penalizzazione per ogni partita con Recoba in campo, tutto perchè siamo dei bugiardi.

7- Nel 2006, l'Italia non è stata campione del Mondo. Nessun giocatore della Juventus ha giocato la finale con la Francia.

8- Guido Rossi,presidente della Federazione nel periodo di Calciopoli non è mai stato nel consiglio di amministrazione dell'Inter e non è amico di facebook di nessun dirigente nerazzurro. Su twitter ci asteniamo, non lo sa usare...

9- Le prove di Farsopoli erano evidentissime , è stata trovata una "pistola fumante" e prove e confessioni di arbitri della Cupola che sono stati tutti condannati e nessun arbitro ha più arbitrato dopo il 2006 (compresi Rocchi, Dondarini etc....). Facchetti non ha mai telefonato a nessuno proprio come diceva "piaccia o non piaccia" Narducci.

10- Al Processo su Calciopoli i testimoni hanno tutti confessato, Nucini si è dimostrato un testimone serio e affidabile e ha detto di non aver mai incontrato nessuno dell'Inter e tanto meno parlato di incontri per posti di lavoro. Oltretutto la media punti della Juventus con gli arbitri della presunta Cupola è il doppio di quella degli arbitri avversi.

Ovviamente siamo dei bugiardi e come tali ci comportiamo....tutti bugiardi come Andrea Agnelli, del resto ad essere sinceri in questo paese si fa una brutta fine.

lunedì 12 settembre 2011

Anche i tifosi juventini pagano il canone. Non accettiamo l'umorismo di Gene Gnocchi

Si sveglino a Torino, e mandino qualcuno alla Domenica Sportiva. Non accettiamo questo pesante umorismo anti juventino di Gene Gnocchi.

Esistono trasmissioni e trasmissioni, la domenica sera. Ieri abbiamo fatto zapping tra "Che DomenicA" e la Domenica Sportiva. Abbiamo scoperto che chi dovrebbe fare servizio pubblico fa disservizio pubblico. Inaccettabili alcune affermazioni di Gene Gnocchi, senza replica di nessuno in studio, del resto c'erano solo Civoli (Inter) Ranieri (romanista) e Zazzaroni. Due in particolare le espressioni "infelici: " Nel nuovo stadio ci sono molteplici negozi. Intimo per uomo, intimo per donna, intimo per Lapo Elkann. E una farmacia, gestita da Zeman"...o quando dice che nel museo della Juventus ci sono anche "le schede taroccate di Moggi". Una grave caduta di stile dalla trasmissione che dovrebbe essere quella principe per chi paga il canone. Una grave caduta di stile per la Rai dopo non aver trasmesso la cerimonia di apetura del nuovo stadio. Del resto già sabato si era lasciato spazio alle dichiarazioni allucinanti di Mazzola...Non basta fare un'intervista ad Agnelli, se poi i commenti in studio sono tutti negativi e quasi una presa in giro. Dov'è il diritto di replica?

Noi replichiamo e in ogni caso prendiamo un prezioso indizio, da domenica prossima, non ci sarà più zapping, meglio evitare di ascoltare altre "pesanti affermazioni" di Gnocchi e farsi dei magoni inutili, meglio concentrarsi su chi da una versione imparziale delle cose.

DA ZERO A DIECI: IL CAMPIONATO INIZIA CON UN BIG BANG



Avevamo iniziato con l'inaugurazione del nuovo stadio. Dieci gradini dal più basso al più alto, dieci passi per raccontare le emozioni di Juventus-Parma prima sfida della nuova Juve di Conte.

Voto zero: a tutti quei giornalisti per cui lo stadio di proprietà sara' un problema per la Juventus e non un'opportunita' perché i tifosi se le cose vanno male contesteranno da vicino e gufano, quanto gufano.

Voto uno: a chi insinua che Krasic e Vucinic in panchina sono un caso

Voto due: a chi critica Conte a prescindere, due sarebbe anche il voto a chi ha annullato il gol a Matri ma non scendiamo in proteste.

Voto tre: al terreno di gioco, li si può migliorare, anzi si deve

Voto quattro: alla difesa del Parma e al parrucchiere di Paletta, anche li si può migliorare

Voto cinque: per Giaccherini. Ci aggiungiamo un più e siamo di manica larga. L'ex Cesena e' ancora un corpo estraneo. A quel più vogliamo quanto prima aggiungere un due o un tre per una pagella positiva.

Voto sei: alla difesa bianconera, brava. Perché sei? Primo perché non ha senso fare quel fallo al novantesimo e secondo perché a Siena bisognerà confermarsi.

Voto sette: a Pepe, moto perpetuo e juventinita', volevamo la bava alla bocca? Si l'abbiamo vista e anche bene.

Voto otto: a Pirlo. Meriterebbe il primo posto, Pirlo un mago e l'alchimista dov'e'?

Voto nove: a Conte, alchimista bianconero che trasforma la squadra almeno sotto l'aspetto caratteriale

Voto dieci: ai tifosi. Il più grande spettacolo dopo il Big Bang siete voi, i tifosi. Emozioni vere, grandi e sincere. Per ora il pubblico e' il dodicesimo uomo in campo.

domenica 11 settembre 2011

L'ALCHIMISTA CONTE INVERTE GLI INGRADIENTI E LA FEDERCALCIO?

Cambiando la mentalità il prodotto cambia. A nove mesi da quel quattro a uno casalingo la Juventus e soprattutto Antonio Conte ha saputo invertire la rotta del passato e rifilare un 4-1 a chi ultimamente le scoppole te le suonava. Bravo Conte che ha già saputo trasmettere la juventinita'. Pepe ha corso come un matto, Vidal entra e da l'anima. E' solo la prima partita, quindi memori delle vittorie di Ferrara e della vittoria di Udine dell'anno scorso stiamo tranquilli, sereni e con i piedi per terra e saldissimi, ma questa squadra ha mostrato almeno una cosa: una bella partita con divertimento per il pubblico, cosa che non succedeva da tempo, molto tempo, questo concedetelo. Un Conte alchimista che trova la pozione giusta, per una Juventus italo-svizzera, 10 italiani su 11 all'inizio. Un Juventus italiana come il suo stadio, sarà felice Prandelli e la Federazione? Loro no, loro preferiscono associarsi con le squadre come l'Inter che invertono gli ingradienti, 10 stranieri e un italiano, così è bello. Strano il calcio, strani i suoi poteri.

questa la juve, questa la festa

Abbiamo aspettato tanto questo inizio di campionato ed eccolo qui. Abbiamo aspettanto tanto lo stadio ed eccolo. Forse giovedì era l'antipasto, potevate dircelo, l'inaugurazione è stata oggi, un vero spettacolo, dopo il Big Bang. Una Juventus che nel primo tempo ha giocato bene e seminato e nel secondo ha raccolto. Pirlo sopra le righe, uomo ovunque e con due piedini "fatati". Ritmi alti, tanta corsa con Pepe uomo ovunque, che ci ricordava il Di Livio bianconero. Emozioni forti in quei cori e quel pubblico spettacolare. Ci pensa Lichtsteiner a sbloccare la partita, grazie alla magia del solito Pirlo. Una squadra apparsa attenta, nel primo tempo con un risultato che poteva essere anhe più ampio. Elemento che salta all'occhio il possesso palla, vicino al 62%, percentuale molto alta che non vedevamo da tempo. Se hai il pallone prima o poi qualcosa crei. Possibile, probabile, ecco quindi almeno cinque palle gol e tante belle giocate, con il solo Giaccherini un pò fuori dal gioco. Un Parma, nel secondo tempo apparso poi più vivace, più vivo con un Giovinco voglioso di fare male, ma poi scomparso dopo 10 minuti. Forse Ghirardi poteva pagarlo quell'ingaggio ad Amauri.
Una Juventus che con Matri è sfrotunata, dopo un gran contropiede e prima del raddoppio di un Pepe che ha giocato da juventino vero, con cuore corsa e impegno di grande livello. Poi il tris magia di King Arthur, già idolo per voglia, corsa e forza. Infine la magia della coppia Pirlo- Marchisio. E sul traguardo un grave errore di De Ceglie che non doveva commettere quell'errore. Adesso Conte dovrà inventare qualcosa per la prossima sfida di Siena. Chiudiamo con un grazie a Conte, lui la juventinità l'ha già trasmessa e lo spirito è bene diverso.

sabato 10 settembre 2011

Tastiera velenosa: la rivoluzione Copernicana contesta la teoria Intercentrica

Col termine rivoluzione copernicana si intende la nuova visione dell'universo elaborata da Niccolò Copernico, fautore della teoria eliocentrica, che pone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti, opposta a quella geocentrica, che prevedeva invece la Terra al centro del sistema solare. Secondo la teoria della Federazione Italiana Giuoco Calcio esiste il Mondo Intercentrico dove l'Inter è al centro dell'universo e tutti devono girare attorno o meglio alla larga. Alla teoria Intercentrica aderisce anche l'Inter Fc e secondo loro i loro tesserati sono intoccabili anche di fronte a prove chiare e inevocabili che pongono esponenti del mondo arbitrale in "chiacchera" con dirigenti o addirittura testimonianze di ex arbitri in tribunale che descrivono situazioni ben più compromettenti.

Da ieri forse la teoria intercentrica dell'impunibilità, del doppio pesismo, è in discussione. Il tribunale del Tnas ha deciso quanto meno di mettere in discussione questa teoria. Agnelli e la Juventus nuovi Copernico dopo anni di teorie e proclami errati.

Quella di ieri è una prima rivoluzione, quanto meno qualcuno avrà il coraggio di decidere e non di mettere una pietra sopra al passato non volendo discutere le teorie errate per paura delle conseguenze. Non sappiamo se la nuova teoria passerà, ci sono ancora troppi se e troppi ma. Quanto meno sappiamo che in Italia, fortunatamente c'è ancora qualcuno capace di mettere in discussione le cose sbagliate e cercare di mettere tutti sullo stesso piano.

DA ZERO A DIECI, I VOTI ALL'INAUGURAZIONE DEL NUOVO STADIO

Concludiamo la pagina dell'inaugurazione con le pagelle, permettetecelo, dopo una giornata passata a rimembrare e a metabolizzare le emozioni vissute la notte prima.

Voto Zero: a Moratti, inventarsi una conferenza stampa non è banale, bastava dire, no grazie non sono interessato, meglio trovare una scusa migliore la prossima volta.

Voto Uno: alle stelle bianconere che hanno declinato l'invito e a quelli che si sono perso l'evento. Peggio per loro non capiterà più. Voto uno anche ai presidenti che hanno mandato complimenti da lontano senza stringere una mano da vicino.

Voto Due: ai giornali e ai media che hanno snobbato l'evento, questa volta, ancora una volta hanno perso una grande occasione.

Voto Tre: ad Abete e alla sua frase infelice, ci chiadiamo (-cosa avrà voluto dire?-): "Non è una diatriba tra noi e la Juve, forse questa vicenda finirà un giorno ma ora pare troppo presto. Noi sappiamo l'iter istituzionale e anche la volontà dei tifosi juventini, la ritengo come una manifestazione gioiosa e nulla più. Oltretutto penso di aver visto più finali di Champions dal vivo della Juventus io che di tanta gente oggi qui presente, per altro all'epoca non ero nemmeno in Federazione". Pensate cosa sarebbe successo se la Juventus non fosse andata in B che stelle avrebbe avuto ieri, Ibrahimovic sicuramente. Colpa di Abete? Certo che no, colpa di Guido Rossi e di quella Federazione, ma non basta fare la conta del numero di finale viste per aver il rispetto dei tifosi bianconeri.

Voto Quattro: a chi ha fischiato Fassino. Fassino, è juventino, perchè fischiarlo? Non si fa politica negli stadi, almeno non si dovrebbe... Se poi ci sono altre motivazioni ditecele, vi ascoltiamo

Voto Cinque: all'errore che ha causato il gol del Notts County, speriamo che fosse fatto apposta, del resto un pareggio fa contenti tutti... vera festa.

Voto Sei: alla squadra che ha giocato, del resto l'obiettivo era non farsi male, almeno quello è stato raggiunto

Voto Sette: Ai tifosi inglesi, a un certo punto si sentivano più loro degli altri, c'è qualcosa di magico, da quell'inno "it's like watching Juve" in avanti...

Voto Otto: alla colonna sonora, d'impatto, bellissima e alla coreografia, le diamo 8, perchè il 9 e 10 sono occupati, ma meriterebbe di più.

Voto Nove: a chi c'era, ai tifosi, al pubblico. Si è comportato bene, ha ballato, si è divertito, ha gioito, si è emozionato. Il pubblico juventino è pronto per uno stadio del genere? Lo sapremo domenica, per oggi merita 9 se saprà essere composto anche la domenica il 10 sarà tutto suo.

Voto Dieci: alla Juventus. A tutti gli organizzatori e alla società. Ci hanno fatto sentire a casa. Dall'accoglienza al post. Dieci a chi ha pensato a uno stadio di proprietà tanti anni fa (Gianni e Umberto Agnelli, Moggi, Giraudo, Gay, Diana...etc.), fino a chi l'ha realizzato (Andrea Agnelli, Elkann, Blanc, Calvo, e tutte le persone che lavorano nell'ufficio media, stampa e comunicazione). La Juventus ha un team all'altezza sotto questo aspetto, ora tocca alla squadra e ai tifosi esserlo.

L'inaugurazione dello stadio è andata e con lei ci si ritrova come nel "sabato del villaggio", quando al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno. Ora è il momento di tornare al nostro "travaglio usato", che per i tifosi, Conte e i giocatori è il campionato, li si apre la nuova sfida, difficile ma bellissima, da oggi basta parlare di feste, si torna a parlare di campo.

venerdì 9 settembre 2011

Zeman, non sei il guastafeste...

Nel calcio è facile parlare e poi nascondere la mano. Nel calcio è facile parlare tanto per. E' molto più facile dire che portare le prove. Zeman ha provato a fare il gustafeste, peggio per lui, risultato pessimo:

"Moggi dice che dovrei stare zitto perché non ho vinti nulla? Quel qualcuno non ha spiegato che metodi ha usato per vincere. Non sono vittorie quelle. Rappresentano altro".

Noi non ci permettiamo di parlare della carriera di Zeman, del resto uno che dice di aver rifiutato Real Madrid e Barcellona è credibile? Non vogliamo dare una risposta definitiva, sappiamo giudicare Zeman un allenatore bravissimo nello schierare le squadre nella fase offensiva e pessimo nel gestire la fase difensiva. Insomma un grande incompiuto, un allenatore che avrebbe in teoria grandi idee ma non abile nel vincere e purtroppo quello conta e come se conte.

Quando Zeman offende Moggi, offende la storia della Juventus, I metodi che la Juventus e non Moggi ha usato per vincere sono quelli del lavoro, della fatica, del sudore. Se Zeman non la pensa così, ci dica cosa ne pensa di giocatori come Baggio, Vialli, Ravanelli, Conte, Del Piero, Peruzzi, Ferrara, Paulo Sousa, Deschamps... solo per citarne alcuni... sono tutti così scarsi?

E poi Zidane, Davids.... Trezeguet, Inzaghi,,,, potremmo continuare con decine di nomi....Zeman giocatori così se li sognava... la notte "incubi...terribili".

Non ci stiamo caro Zeman, se la Juventus non meritava quei titoli abbia il coraggio di dire che il titolo Mondiale 2006 è stato macchiato visto che 9/11 della finale mondiale erano bianconeri, lo dica, vada da Abete e dall'amico Guido Rossi.

Forse saremo banali, forse noiosi, ma sentire ancora Zeman, che quando ottiene due vittorie di fila è li a fare il profeta da fastidio. Non ci fossero Immobile e Pinsoglio a cui teniamo parecchio augureremmo a Zeman di perdere tutte le partite... La Legge del contrappasso funziona per tutti.. basta vedere la carriera di Zeman dopo le sue dichiarazioni... Chi semina vento ottiene...

CHE FESTA






Un'emozione unica quella vissuta in questa serata dai tifosi bianconeri. Emozioni vere, forti uniche come la Juventus. Vedere le stelle bianconere una dopo l'altra e' qualcosa di unico e indescrivibile da lacrime agli occhi. La partita di stasera aveva un solo scopo: permettere ai nuovi arrivati di conoscere la Juventus e viceversa e non raccogliere infortuni. Obiettivo raggiunto. Bene Elia, molto bene Estigarribia. Tutti ad aspettare Del Piero, sul dischetto va Quagliarella, rigore parato ma ecco spuntare Luca Toni, e' suo il primo gol nel nuovo stadio bianconero. La partita di stasera e' stata una festa, un momento speciale da ricordare. Poco importa il gol del Notts County, anche se vincere sarebbe stato meglio. Da domenica il pubblico dovrà essere il dodicesimo uomo in campo, la festa finisce oggi, da ora si pensa al Parma e non sara' facile.

giovedì 8 settembre 2011

ECCO PERCHE' POSSIAMO PERMETTERCI UN GRANDE CAMPIONE...


Abbiamo dato un'occhiata con grande attenzione agli ingaggi delle squadre di A. Milan e Inter ci sono davanti (di molto), del resto la Champions è garanzia. Il Napoli dietro di tanto (si possono fare ancora squadre con ingaggi medi), ma già dall'anno scorso ha incrementato del 30% circa.

L'idea che ci siamo fatti è che con un pò di raziocinio e arrivando in Champions, questa Juventus potrà permettersi un grande campione, diciamolo subito dei livelli di Aguero (come ingaggio). Il problema non è tanto il cartellino, quanto l'ingaggio.

Ma perchè la Juventus può permetterselo? Bhe, tenendo per buoni i dati di Gazzetta la Juventus ora paga 3,8 milioni per un Amauri che sta a guardare gli altri e conta i petali delle margherite di Vinovo, paga 3 milioni per Toni che è considerato l'alternativa a Matri e 3 milioni per Iaquinta che è ospite fisso in infemeria. Se la matematica non è un'opionione 3+3+3,8 fa 9,8, vale a dire un ingaggio top. La Juventus ha nelle sue corde la possibilità (razionalizzando la rosa) di permettersi un top ingaggio. E' vero, quindi, quanto sostenevano Marotta e Agnelli, ci sono le risorse per fare una grande Juve. L'anno prossimo vanno in scadenza Toni e Amauri, Iaquinta l'anno dopo. Dovesse partire lui la Juventus risparmierebbe in un colpo solo il 10% del monte ingaggi.

Ecco, la Juventus già da adesso può programmare il futuro con il sorriso. Un sorriso che stasera avrà l'espressione del nuovo stadio con i ricavi che porta questa struttura. Un sorriso che potrebbe diventare enorme qualora si riuscisse a ottenere la Champions (diretta), a quel punto gli orizzonti potrebbero essere migliori di quanto possiamo immaginare.

STASERA INIZIA LO SHOW



Aspettando il big bang, (la sentiremo probabilmente stasera), sperando che quello vero ci possa essere domenica contro il Parma, alle 19, 30 minuto più, minuto meno, aspettiamo lo show, inteso come diceva tempo fa Vasco Rossi. " Ci sentiamo quell'atmosfera di festa dentro allo stomaco...." state tranquilli, nessuno stasera andrà via, saremo tutti li per te, cara Juventus". Voleremo via con il pensiero, verso tempi andati di vittorie, ma non solo. Verso il futuro, si pensa e spera, un pensiero che possa essere stupendo. Vasco Rossi diceva "quando di colpo comincia lo show sta pure certo che questa è la volta che volerai su.... volerai via con me! eh!....." .

Siamo certi che quello di stasera sarà uno show, unico, fantastico, irripetibile, sicuramente magico. Del resto i tifosi lo sanno che quello che ti trasmette questa squadra, questi colori, le sensazioni uniche che da, sono irripetibili ed è anche difficile descriverle. Stasera inizia lo show e saremo li a raccontarvelo, cercando, come sempre di trasmettere emozioni. Noi i brividi li abbiamo già da adesso, forse anche un groppo in gola, pensando agli angeli volati in cielo e che non ci sono più: Alessio e Riccardo, i nostri Angeli dell'Heysel, Andrea Fortunato, Gaetano Scirea e non solo i grandi presidenti Gianni e Umberto Agnelli e il grande Vittorio Chiusano. Stasera ci sarà un pensiero per tutti, per la storia, la storia bianconera e per tutti i tifosi, una serata da vivere intensamente, contro tutto e contro tutti. Il progetto stadio è andato così contro tutto e contro tutti, perchè di favori, a differenza di quello che potrà essere domani, la Juventus non ne ha avuti. Una storia che hanno cercato di macchiare con Farsopoli ma che non macchieranno perchè possiamo anche arrivare 100 volte settimi ma la storia la sappiamo tutti e non la dimenticheremo mai.

Stasera inizia lo show e il vero spettacolo dopo il Bing Bang saremo veramente noi: i tifosi juventini allo stadio e quelli a casa.

mercoledì 7 settembre 2011

Amauri al Milan... lo si sapeva da aprile

Domenica scorsa, avevamo anticipato tra i primi che Amauri difficilmente avrebbe scelto la pista turca. Le nostre anticipazioni non arrivavano dal nulla, ma da sensazioni e informazioni che ci avevano confermato abboccamenti e discorsi. Un'anticipazione clamorosa, forse si, ma un'anticipazione molto logica, che nasce da due condizioni. Il Milan ultimamente, anche a causa del lodo Mondadori, sta spendendo poco e in modo molto oculato. Avere il vice-Ibra gratis, a condizioni di saldo è un'operazione logica. Dopo aver strappato Aquilani a condizioni ottime (almeno rispetto a quanto era richiesto all Juve) e Nocerino quasi gratis, Amauri sarebbe un ottimo rinforzo gratis con ingaggio che secondo noi non supererà i due milioni e mezzo.

Secondo elemento chiave è il pensiero di Amauri che a Torino, partito Felipe Melo, non ci sta bene. Nello scorso aprile aveva detto alla fine di un'intervista: " (...) Milano? Sì, è vero. Mi piace. Ci sta, ci può stare”. A Milano il giocatore ritroverebbe la colonia brasiliana e forse il sorriso che aveva ritrovato a Parma.

A questo punto, però la domanda viene logica, visti i buoni rapporti tra Juventus e Milan. Se le voci fossero vere come mai la Juventus accetterebbe un simile atteggiamento del Milan? Come mai si permette a un'altra società di muoversi in questo modo senza minare i rapporti di amicizia? Qualora Amauri si trasferisse già da gennaio a Milano, ci aspettiamo una restituzione del favore, del resto questa situazione alla Juventus è costata circa 10 milioni di euro.

GRANDE ATTESA

C'è grande attesa, per quello che succederà domani. C'è grande attesa per vedere quello che sarà, c'è attesa per la nuova casa e per vedere cosa dirà il popolo bianconero. Domani sarà una festa di calcio ma non solo. Una festa che va oltre tutto: la Juventus, per prima si pone in modo innovativo nella concezione del calcio. Una posizione da pioniere che deve essere vincente, che deve essere unico e che dovrà portare la Juventus la dove merita. Ci sarà ovviamente da lavorare per il progetto tecnico, quello commerciale di marketing, di brand parte domani. Per domani è attesa l'aria della festa e delle emozioni. Ci sarà da emozionarsi, basta pensare a cos'è la Juventus, cos'è la storia della Juventus, non solo per i tifosi bianconeri ma per tutto il calcio italiano. Ci sarà da emozionarsi pensando a chi c'è, chi ci sarà ma anche chi non c'è: gli angeli di Bruxelles, i giocatori volati via come Andrea Fortunato, le grandi stelle come Gaetano Scirea, Alessio e Riccardo e ovviamente i grandi presidenti come Gianni e Umberto Agnelli. Sarà una serata da vivere intensamente, unica. A pensarci viene già il groppo in gola e un pochino, permettetecelo le lacrime agli occhi, pensando a cos'è la Juventus. Quelle lacrime che avevamo lasciato nel 2006 quando qualcuno leggeva quella sentenza disgraziata. Ora si spera di iniziare una nuova pagina e che le emozioni possano tornare a essere quelle vincenti di un tempo con lacrime di gioia.

martedì 6 settembre 2011

CIAK SI GIOCA...

Ciak si gira...anzi, ciak si gioca. Eh si un vero ciak, perchè si è trovato un accordo e quindi la serie A partitrà. Accordo vero o fasullo? L'impressione è che si sia cercato di partire anche se le posizioni sembrano molto ma molto lontane. Troppo diverse le esigenze di calciatori e delle società. E' stato trovato un compromesso per il momento, la classica toppa e perchè? Semplicemente perchè senza accordo la macchina si sarebbe fermata definitivamente con conseguente reazione delle tv e di chi i soldi li mette sul erio. Una situazione che sarebbe diventata ingestibile.

Nonostante l'accordo, però tutto appare tutt'altro che risolto. Il calcio italiano è chiaramente malato. E' malato il movimento che non trova pace, è malata la federazione che sembra incapace di trovare una risposta ai tanti quesiti, a partire da Farsopoli. E' malata la Lega che non presenta soluzione sui diritti tv e dove presenta 20 voci che non sono mai un coro unico. Perchè qui (in Lega) si giocherà una partita che vede le grandi da una parte e le piccole dall'altra. La soluzione non sembra affatto facile, noi vorremmo tornare alla contrattazione individuale dove il valore è espresso dalla singola contrattazione, perchè riteniamo che la Legge Melandri così com'è sia una vera e propria "castroneria". E infine sono malate le istituzioni che non riescono a trovare un modo per cui le società investano senza aiuti negli stadi, invece che gettare soldi su calciatori che poi si comportano come Amauri, provocando perdite nette per milioni di euro.

Ciak si gioca, ma se da oggi non si prendono le giuste misure questo ciak non sarà un ciak per un film, ma solo per una singola puntata.

PIU' IMMOBILI E MENO...

La Juventus inaugura giovedì il nuovo stadio. Non è il caso di esprimere nuovamente l'attesa che è già grande, eccezionale per un avvenimento che non ha pari in Italia. Un patrimonio immobiliare che quindi diventa una risorsa della società per aumentare ricavi. Uno stadio che speriamo possa essere la casa di nuovi ed esaltanti successi.



Ma se da un lato c'è un patrimonio immobiliare che cresce a Pescara (permetteci il gioco di parole), c'è un Immobile che di nome fa Ciro che sta aumentando le sue quotazioni in modo straordinario. Opportunismo, velocità, potenza, lo stanno imponendo, proprio come aveva fatto nella primavera bianconera. Già seguito con attenzione da Ciro Ferrara, ora lo aspettiamo in Under 21, perchè secondo noi Immmobile ha tutte le doti per imporsi. Un bel capitale nelle mani di Beppe Marotta, da far fruttare, ma non solo, magari in futuro. Attualmente la rosa conta di 7 attaccanti, ma un domani, si spera che ci possano essere sempre meno giocatori come Amauri che rifiutano la destinazione e creano problemi alla società e sempre più come Immobile che rendono e valgono e in campo ci mettono l'anima.

Uno spot per il futuro bianconero e siamo certi che presto Immobile, se continuerà così potrà essere protagonista, del resto Quagliarella la sua previsione l'ha fatta: "Devi fare 20 gol..."

lunedì 5 settembre 2011

rhodolfo osservato speciale...

VIDAL NON PREOCCUPARTI TI RISARCIAMO NOI SE...

Triste weekend dedicato alle "tristi" nazionali. Una nazionale italiana che quasi quasi pareggiava con i dilettanti delle Far Oer. Fortunatamente venerdì abbiamo anche visto altro concentrandoci sulla Svizzera ma non per Reto Ziegler. Obiettivo dei tifosi l'amichevole Spagna-Cile e Arturo Vidal in quella strana posizione di difensore centrale. Che dire, il giovane bianconero ha dimostrato ancora una volta una duttilità eccezionale. Il giocatore ci ricorda per abilita' nel ricoprire più ruoli Cambiasso e Stankovic, se vogliamo vedere in casa "poco amica", mentre se andiamo indietro nella storia bianconera il paragone con Emerson non ci sembra totalmente fuori luogo. Dinamismo, classe, personalità sono queste le caratteristiche del giocatore che nel battibecco con Iniesta ha fatto vedere di che pasta e' fatto. Indicazioni utili per Mister Conte che si ritrova in rosa un jolly tuttofare abile a centrocampo ma se ce ne fosse bisogno anche in difesa. Per Vidal solo una preoccupazione, ritrovare il cellulare e i contatti rubati, ma siamo sicuri che se Vidal farà bene, un bell' i-phone glielo regalerà Conte. In quel caso la scheda e la ricarica possiamo anche offrirla noi...

CHI C'è DIETRO AMAURI? E SE FOSSERO I MERAVIGLIOSI?

Ci sembra molto strano che Amauri abbia deciso di rinunciare alla vetrina della Champions League e a 2/3 milioni di euro sicuri per la prossima stagione in nome del giocarsi le sue carte a Torino. Ci sembra strano che abbia considerato Torino cos' lontana da Marsiglia. Ci sembra paradossale che tutto questo possa accadere nel nome della Juventus partendo dal ruolo di settimo attaccante in rosa. Insomma, la vicenda ci "puzza" alquanto" e quando una vicenda ci sembra strana ecco che all'orizzonte ci vengono i mente loro. I "meravigliosi" affaristi di Milano. Non i "prescrittoni" di sponda nerazzurra, loro in effetti gli affari li fanno solo con i soldi di Ibra. Parliamo della sponda rossonera. Loro si che hanno il naso lungo. Ibra a gran prezzo. Aquilani che per la Juve era offerto a 12, portato a casa al 50% e ora anche Nocerino a prezzo di saldo. L'idea che ci viene in testa è... ma se il Milan si volesse assicurare l'ariete vice Ibra a costo zero? In effetti il Milan un vice Ibra, alla Crouch lo ha cercato, ma non l'ha portato a casa. Non ci meraviglierebbe infatti che qualche procurature abbai già stretto qualche patto con il Diavolo. Cosa ne penserebbe in quel caso Marotta? Non lo sappiamo, probabilmente i tifosi penserebbero le stesse cose che pensano vedendo Aquilani che a 6 milioni va al Milan.

tastiera velenosa: l'avesse fatto Marotta...

Con Marotta non siamo mai stati teneri è vero. Siamo stati velenosi spesso e volentieri, ma non l'abbiamo mai fatto per partito preso, ma solo perchè Marotta, lo consideriamo un dirigente tra i numeri uno (insieme ai vari Marino, LoMonaco, Galliani...tanto per citarne tre secondo noi di livello) e alla Juventus noi vorremmo sempre il numero uno, proprio come era Moggi un tempo. Nella speranza che Marotta possa aver mosso le giuste operazioni e possa se così non fosse, eventualmente rimediare a Gennaio, abbiamo colto con stupore quello che succede da Milano. Mentre il Milan si muove con saggezza spendendo poco e facendo affari a Milano, sponda Inter, sembrano essere in confusione. Fanno partire il numero uno e lo rimpiazzano con una scommessa riserva nella Lazio e con un 32enne che in Europa fino a gennaio non giocherà. Ottime mosse per dare coraggio alla concorrenza. L'avesse fatto Marotta, probabilmente lo avrebbero sbeffeggiato su tutte le tv e gionali. Invece abbiamo letto qualcosa ma non quanto meriterebbe. La speranza è che sia tornata l'Inter confusionaria del pre 2006, dove gli errori e le operazioni "ridicole" erano la costante e non l'eccezione. Se lo ricordino lor signori quando parlano dei campionati pre 2006 come "stravolti" da forze occulte, le stesse forze occulte sono quelle che adesso spingono a prendere Forlan senza nemmeno verificare il suo status...

Aspettiamo e incrociamo le dita, nel frattempo vediamo che certi media sono sempre teneri con i nerazzurri e molto meno con i bianconeri. questo si che è un mistero, molto più di chi ha sbagliato per Forlan.

venerdì 2 settembre 2011

NELL'ITALIA A DUE VELOCITA' LA JUVE DOVE STA?

A leggere con attenzione quanto viene fuori dall'incontro degli allenatori Europei di Champions, a Nyon per il forum Uefa, c'è poco da stare allegri. Tra chi spara bordate come De Boer, parlando di stadi vuoti a chi si sofferma sul gioco, fino a chi generalizza con la crisi internazionale. In ogni caso due fattori ci sembrano particolarmente interessanti. Anche se la Juventus si ritrova sportivamente molto indietro (due settimi posti), i tifosi non si sono persi d'animo e hanno fatto registrare un incremento importante degli abbonati. L'impianto dovrebbe dare un certo colpo d'occhio con i 3/4 quasi sempre pieni e con pienoni garantiti per le grandi sfide.

Questo, come detto, senza contare che la Juventus non ha preso la grande stella e ha fatto una campagna acquisti puntale, buona ma non pirotecnica. Lo stadio rappresenta il fiore all'occhiello della società primo stadio in Italia, realizzato senza l'aiuto di nessuno, anzi, a dire il vero con l'ostracismo di chi ha mandato la squadra all'inferno. Non vogliamo pensare a cosa e chi sarebbe potuto arrivare con una squadra forte come quella di un tempo o quanto meno una squadra in Champions.

In ogni caso la Juventus ci sembra molto più avanti di tutti gli altri, almeno dal punti di vista organizzativo e pronta, eventualmente per altri palcoscenici. L'avvento di Conte, poi, rende il gioco anche più vicino a quelli che sono i concetti Europei. Possesso palla, velocità, manovre e tecnica come prima base di tutto. Sarebbe interessante vedere cosa farebbe la Juventus se le fossero riconosciute le risorse che le spettano a livello televisivo. I tifosi bianconeri valgono almeno il 30% in più delle dirette concorrenti e 100 volte tanto alcune piccole squadre. Una contrattazione individuale potrebbe garantire a ciascuno il giusto valore ed evitare le penose e triste scenate andate in onda in Lega Calcio.

Pensiamo che per esempio Zamparini con una contrattazione individuale sarebbe più restio alla svendita totale del parco giocatori, perchè a quel punto le tv sarebbero meno disposte a garantirgli una quota alta. Stesso dicasi per chi pensa che il calcio possa essere solo business. E' ridicolo che ci siano società che investono 100 e devono spartire il proprio ritorno dei diritti tv con chi investe 5 e incassa 50 dalla torta, una torta che viene riconosciuta solo e soltanto perchè si fa parte del circo.

Ci auspichiamo che nel breve periodo le cose possano cambiare, in Europa dell'Italia non interessa nulla a nessuno, anzi. Chissà se alla Federazione interessa dell'Italia, a ben vedere da come hanno trattato la vicenda farsopoli, sembrerebbe di no. Non si svilisce così un prodotto se hai un minimo di interesse, in nome di una giustizia che vediamo tutti come giustizia non era.

In quest'Italia a due velocità la Juventus era la locomotiva fino al 2006, regina sportiva e regina economica. Ora è diventata un vagonicino, perchè qualcuno in stile Gomes della Famiglia Addams ha fatto saltare per suo interesse il trenino. Quel vagoncino, a sentire gli allenatori europei è però locomotiva per stadio e forse idee di gioco. Se in Italia non lo capiscono e non vorranno tutelare e garantire le risorse che la Jvuentus merita, forse è il caso che Andrea Agnelli incominci a guardare altrove.