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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

mercoledì 29 febbraio 2012

GOCCE DI MEMORIA

Sembra passato così tanto tempo da sabato e invece sono passati solo due giorni. In questi due giorni abbiamo polemizzato, abbiamo sentito e vissuto accuse, abbiamo incassato e replicato. Già da ieri, pero', tutto e' passato. Gli errori, le polemiche, restano, ma se si vuole concludere la stagione bisogna mettersi tutto alle spalle e marciare veloce verso il futuro. Il passato ci insegna che la serata di sabato ci porta dietro scorie di rabbia, di competizione accesa e anche di rivalità feroce. Ma il passato e' finito al novantaquattresimo e il futuro ci aspetta. Il futuro e' composto dalle sfide di sabato prossimo e dalla grande sfida tra Juve e Milan che continuerà fino a fine stagione. La Juventus per vincere, dovrà dare tutto, fino ad oggi la Juventus ha meritato totalmente la sua classifica e dalle statistiche avrebbe forse meritato il pari pure sabato. La Juventus ha avuto un unico episodio favorevole in questa stagione, troppo poco per fare illazioni, tanto per sperare che questa Juve possa darci delle soddisfazioni, il resto e' noia, tutto il resto sono gocce di memoria di una serata a San SIRO.

SUAREZ IN TRE MOSSE

Suarez alla Juve? Un mese fa l'avevamo lanciata come indiscrezione, quasi un'idea, una possibilità. Eravamo tra i primi e molti ci avevano presi per pazzi. Oggi, non e' più così e quella che sembrava una follia, potrebbe diventare una trattativa. La strada sara' lunga, come al solito e si potrà percorrere solo in tre mosse secondo noi. Prima mossa: andare a Liverpool e sfruttare i buoni rapporti con Reds, nati con l'affare Aquilani. Insomma, convincere i Reds che una cifra di circa 20 milioni di sterline può essere congrua. Seconda mossa: sfruttare il lavoro di Daniel Fonseca come intermediario nella trattativa per aprire un fronte con il giocatore. Luis Suarez era già stato vicino alla Juve ai tempi dell'Ajax e sappiamo che non disdegnerebbe per nulla cambiare campionato e soprattutto venire in Italia. Terza mossa: pressare il giocatore. Tramite Caceres, e' possibile aprire un fronte emotivo nel calciatore, sfruttando la sensibilità dello stesso al nuovo ed emozionante progetto bianconero, un progetto di rinascita per Suarez, dopo le difficoltà incontrate a Liverpool. La strada si deve però aprire da subito, la concorrenza è grande e il Real Madrid si è già mosso.

ECCO PERCHE' IL MILAN E' ARRABBIATO

Nella storia di un club si può mettere da parte una bandiera, la si può anche spegnere lentamente in modo da farla affievolire, come ha fatto il Milan con Pirlo. La si può offendere e cercare in tutti i modi di renderla inutile all'occhio del tifoso. Si può cercare di metterla spalle al muro o costringerla ad andare via. Andrea Pirlo ha scelto di rifarsi una vita, una seconda giovinezza altrove e grazie alle sue prestazioni ha praticamente "umiliato" dirigenza e scelte rossonere. Al Milan questo non va giù. Il Milan per prendere Aquilani ha rinunciato a Pirlo, facendo una figura "pessima", visti i guai fisici di Aquilani. Al Milan questo rode e rode tanto. Ecco spiegato l'odio verso il grande Mozart, verso la Juventus, che ha fatto un affarone ed ecco spiegate le immagini e il triste comunicato di ieri che chiede una squalifica "inesistente". Mai vorremmo vedere la nostra società che sbugiarda un tuo ex che ha dato tantissimo, elevando la tua immagine, come ha fatto il Milan ieri, una società che addirittura si inventa episodi per rovinargli la candida immagine costruita con gli anni. Noi conosciamo direttamente Pirlo solo da quest'anno, ma ci sembra un giocatore correttissimo, lo dice la sua storia. Cosa dice la storia degli altri giocatori (Muntari e Van Bommel) a livello di espulsioni? Si ricordi un giorno anche lo stesso Pirlo che forse al Milan avrà vinto ma che chiunque fa la storia della Juve viene difeso e mai vilipeso. Al Milan, da ieri, abbiamo visto che le bandiere vengono ammainate, ma quello passa, purtroppo vengono anche vilipese e questa e' una caduta di stile a dir poco imbarazzante.

lunedì 27 febbraio 2012

LA MIGLIORE RISPOSTA? IL CAMPO

Non vogliamo nulla di più di quello che ci meriteremo sul rettangolo verde, ci aspettiamo la miglior risposta sul campo, da sabato prossimo, unica risposta possibile e unica risposta valida. Non resta che quella strada, l'unica e sola strada per dimostrare di essere forti, più forti dei calci, dei pugni presi, dei gol non visti, degli errori e dei soliti cori beceri. La via e' la solita, il lavoro, la determinazione, la voglia, la classe. Da sabato prossimo bisogna correre il doppio, bisogna fare ancora meglio, bisogna cercare di trovare la forza dentro il proprio cuore, bisogna fare scudo fuori. Non ci sono altre risposte se non quelle che possiamo trovare con il gioco, con i gol, evitando le polemiche. Voi pensate a giocare, che a difendervi ci penseremo noi. Voi pensate a dare in campo tutto, come avete fatto ieri nel secondo tempo, che fuori ci penseremo noi a ribattere colpo su colpo a chi vuole denigrare la Juventus. Ieri sera l'ennesima falsità con l'invenzione di un colpo di Pirlo. Compreremo e regaleremo gli occhiali buoni a qualcuno. Nel frattempo voi pensate solo e soltanto a giocare, segnare e vincere, perché se al primo regalo questa e' la reazione, siamo sicuri che non ne avremo altri.

SIAMO SOLI... SIATE FORTI

Siamo soli diceva una canzone di Vasco Rossi. Eh si. I tifosi bianconeri si ritrovano oggi per l'ennesima volta soli. Soli contro tutti. Siate forti amici zebrati. Essere Juventini e' questo, essere sempre soli, ma non mollate mai, non adesso. Nella giornata di oggi abbiamo sentito ovunque critiche, insulti, parole di partite falsate e il giornale che si dice principale, parlare di fantasmi, quasi come se quel passato tornasse. Cari amici, siete soli, non l'avete ancora capito? Farsopoli e' stata la prova che il tutti contro uno a volte paga, ma per poco perché la verità viene a galla. Ci hanno parlato per settimane di errori e adesso qualcuno parla di disegno precostituito. Strano... La canzone di Vasco, ci diceva "Vivere insieme a me, hai ragione, hai ragione te, non e' mica semplice, non lo e' stato mai per me io che ci credevo più di te, che fosse possibile e smettila di piangere". Qualcuno dice che i tifosi bianconeri piangevano e si lamentavano prima della sfida di Milano. Forse non sanno, gli altri, ma l'unica occasione per cui abbiamo pianto sul serio e' stata alla lettura della sentenza di serie B, perché sapevamo che era una vera ingiustizia. Noi oggi siamo soli, ma soli ci stiamo bene, sempre meglio soli che male accompagnati dice il proverbio. Del resto meglio essere soli, senza smile e provare a vincere, piuttosto che essere derisi per i settimi posti, umiliati e non lottare per nulla. In ogni caso, intanto, ci grideranno ladri, a torto o a ragione, per loro non cambia nulla, del resto per loro conta più un gol valido annullato di due pugni a gioco fermo e di un altro gol valido annullato. Siamo soli e lo saremo sempre, fatevi coraggio.

IL FALSO STORICO DEL "SUL 2-0 PARTITA CHIUSA"

Da ieri abbiamo scoperto che le partite finiscono sul 2-0. Con il gol del 2-0 di Muntari la partita si sarebbe chiusa li e l'arbitro avrebbe fischiato tre volte. Eh no, non e' così. Come sarebbe finita sul 2-0 non lo possiamo dire, magari sarebbe finita 2-0, magari 4-0 o magari 2-2 con gol di Matri buono assegnato e pareggio proprio al minuto trentotto della ripresa. Magari l'arbitro avrebbe espulso Mexes per intervento a gioco fermo e non avrebbe espulso Vidal per un fallo uguale a quello di Muntari su Pirlo pochi minuti prima. Insomma, non lo possiamo sapere. Sappiamo solo una cosa, la Juventus sul 2-0 ipotetico non avrebbe mollato, anzi. A Napoli in un clima identico non mollo' e sotto di due gol riprese la gara, perché non avrebbe potuto farlo ora? Chi lo esclude e' in malafede, oppure non ha mai visto una partita della Juventus in questa stagione, ma la cosa non ci sorprende del resto lo stesso qualcuno dice che la partita e' falsata per un episodio pro Juve quando ce ne sono almeno tre pro Milan...mistero.

DALLE LUCI ALLE OMBRE DI SAN SIRO

Dopo la sfida di Coppa Italia avevamo scritto: "Luci a San SIRO", grande prestazione quella, coniugata da una vittoria meritata. La Juventus ieri sera, forse per errore proprio, forse per presunzione o forse per altri motivi ha deluso. Si e' fatta battere nel ritmo, ci aspettavamo che il Milan corresse di più, ma non pensavamo così tanto. Ha preso un gol balordo e ne ha evitato per grazia ricevuta un secondo. Dopo i gol presi la bambola e il nulla fino all'occasionissima di Quagliarella. Da quel momento il risveglio con il gol buono di Matri annullato e poi quello buono. Troppo poco per meritare il pareggio. Abbastanza per dire che dalle luci della Coppa Italia siamo passati alle ombre del campionato. Ombre logiche, accettabili, dopo un periodo giocato a mille all'ora. Ombre quasi normali, per una squadra che viene da due settimi posti. Francamente ribadiamo i complimenti per il lavoro di Conte, fantastico ed egregio. Tuttavia, il livello del Milan, come tutti sappiamo e' ancora lontano. Da domani bisognerà lavorare in modo ancora più tosto per dissipare le ombre e riportare la luce. La notizia positiva? Se non si perde nemmeno dopo una partita del genere con un arbitro che dopo l'errore ti fischia tutto contro...possiamo essere ottimisti, ma per il campionato i pareggi non bastano, bisognerà vincere, quasi sempre.

venerdì 24 febbraio 2012

MILAN-JUVE, REPARTI A CONFRONTO: IL CENTROCAMPO



Della difesa abbiamo parlato ieri, dell'attacco diremo domani. Oggi ci confrontiamo sul centrocampo, sicuramente una delle sfide più affascinanti di domani sera. Inutile sottolineare come nella gara di andata la Juventus abbia vinto totalmente tutti i duelli con Vidal, Marchisio, Pirlo e Pepe sempre sugli scudi. Un Milan in quell'occasione costretto ad alzare bandiera bianca con Boateng espulso. Domani sera non sarà così, rispetto ad allora il Milan ha si delle assenze (Seedorf), ma i giocatori sono prontissimi per alzare la baionetta e incrociare il duello con i bianconeri. Particolamente in spolvero Emanuelson a Cesena e buone anche le prestazioni di Ambrosini, Van Bommel e della sorpresa della stagione, l'ex Nocerino. Insomma tanti motivi di interesse, con l'aggiunta del mistero Boateng, che quasi sicuramente, pretattica a parte, giocherà.

Sarà una sfida comunque equilibrata come dicono anche l'alta percentuale di passaggi riusciti 84,4% la Juve e 84,6% il Milan e soprattutto di cuore e lotta, come confermano le percentuali di contrasti vinti 73,0% Juve e 72,9% Milan. La Juventus se vuole ri-vincere, dovrà rimettere in vetrina il miglior Marchisio e soprattutto il miglior Vidal. Il cileno viene da 10 giorni di riposo, causa squalifica e la sua voglia di vincere dovrà risultare determinante. Attesi anche dei progressi da Simone Pepe, in ripresa, dopo l'infortunio. La sfida, in ogni caso, sarà soprattutto a centrocampo, solo ripetendo la grande intensità vista all'andata, la Juventus potrà uscire da San Siro con un risultato positivo.

CHI HA PAURA DEL DIAVOLO SI FACCIA DA PARTE...



Siamo alla vigilia, siamo pronti, convinti e determinati. Domani sera la resa dei conti e finalmente, dopo anni ce la giocheremo alla pari, senza paura, con la voglia di batterli. Chi ha paura del "lupo cattivo", diceva una canzone, "chi ha paura del diavolo" diciamo noi adesso. I tifosi bianconeri non hanno timore, sono pronti, convintissimi della forza e solidità del gruppo creato da Antonio Conte, impermeabile a critiche, ragioni di sorta e paure varie. La squadra c'è ed è indipentemente da quello che succederà domani sera, una signora squadra che ha grandi doti umane, oltre che calcistische. L'obiettivo di inizio stagionre era tornare ad essere la Juventus, riportare il sorriso sul viso dei tifosi e grazie a Conte e ai suoi ragazzi, questo obiettivo è stato raggiunto. Il successo domani dipenderà da tanti fattori, ma la squadra ci metterà non il 100, ma il 200%.

L'anno passato, esorcizzavamo i brutti momenti con queste parole dopo la sconfitta con il Milan a Torino: "Con il cuore che batte più forte, la vita che va e non va, al diavolo non si vende... si regala.... Parole e musica di Vasco Rossi. Parole e musica di un campionato scontato, dove le milanesi ormai fanno da padrone. Una volta c'era la Juventus, quella vera a contrastare il potere forte mediatico e non solo del "diavolo". Un "diavolo" non solo di nome ma di fatto. Un "diavolo" che ha pagato solo la tassa dell'immondizia su Calciopoli, sempre più Farsopoli, mentre altri hanno dovuto pagare pure le imposte comunali, il canone Rai e ogni altra forma di gabella. Insomma, a vedere, come procede questo campionato ci facciamo delle domande, non tanto perchè non sta vincendo la squadra migliore, quanto sul perchè esistano in Italia persone capaci di variare così rapidamente le proprie opinioni e di essere così volubili da considerare un caso episodi per il "diavolo", mentre una macchinazione episodi simili per altri".

In un anno, notiamo che le cose non sono cambiate molto.... e le parole delle canzoni di Vasco Rossi, sono quanto di più attuale. I tifosi bianconeri la pensano in modo, quelli rossoneri in un altro. Differenti, opposti, ma comunque rispettosi di due mondi e modi diversi di confrontarsi.

Fortunatamente domani, non ci saranno altre parole che quelle del campo e le polemiche, gli scritti, le provocazioni diventeranno solo un ricordo lontano. Domani gli avversari leali, si guarderanno occhi negli occhi e chi avrà più coraggio, più voglia, più determinazione uscirà vincitore. Siamo sicuri che i ragazzi bianconeri porteranno con loro tutta la carica, tutta la voglia, tutta la grinta dei loro 14 milioni di tifosi. Anche su un campo difficilissimo, daranno tutto, perchè serate come quelle di domani, non tornano più. Domani chi ha paura del Diavolo si faccia sa parte... I tifosi bianconeri ci saranno, perché hanno dimostrato che anche soli contro tutti (i media) ci sanno stare e non hanno paura di nessuno.

MILAN-JUVE, REPARTI A CONFRONTO: LA DIFESA




Ci siamo quasi, mancano tre giorni alla grandissima sfida di sabato e abbiamo deciso di analizzarla reparto per reparto, uomo per uomo, per sapere veramente chi sarà il favorito, anche se la riposta la sappiamo già visto che il Presidente Berlusconi ha già detto che il Milan è più forte della Juventus e Andrea Agnelli che il Milan è favorito.

Partiamo dalla difesa, o meglio dal portiere. Buffon contro Abbiati. Sicuramente parliamo di due grandi portieri. Buffon è tornato, secondo noi ad essere il miglior portiere al mondo. I grandi portieri sono quelli che rispondono presenti nell'unica chiamata che ti viene fatta. Quest'anno Buffon ha subito solo 14 gol e ha fatto miracoli, vedi le grandi parate con il Novara, il rigore parato a Totti e per esempio la parata su Almiron sabato. Abbiati, sta facendo bene (vedi paratissima con l'Arsenal), ma in stagione ha fatto qualche errorino, vedi sfide con l'Udinese e con la Juve all'andata. Insomma, Buffon ci sembra superiore.

Difesa: premettiamo che Thiago Silva, per noi è fortissimo, uno dei difensori più completi per impostazione e chiusura. Però se ci limitassimo alla sola chiusura il migliore del campionato è sicuramente Andrea Barzagli. Perfetto, duttile, bravo nell'anticipo e pulitissimo negli interventi. Il pacchetto bianconero ci sembra più compatto, non solo per i numeri ma anche per l'affiatamento. Barzagli-Bonucci-Chiellini hanno saputo cospargersi il capo di cenere dopo l'anno scorso e riconquistare la fiducia con un lavoro eccezionale. Il Milan, come detto, ha Thiago Silva, ma Nesta e Mexes per problemi fisici o condizione sono sembrati un gradino sotto. La vera sfida si giocherà sulle fasce. Abate e Antonini o Mesbah, sembrano un gradino sotto i vari Lichtsteiner e Caceres. Anche il De Ceglie delle ultime settimane ci appare in maggior spolvero.

Concludendo, relativamente al reparto difensivo, la sfida vede avvantaggiata la Juventus, dato confermato anche dai numeri. Esclusa la Champions, infatti, il Milan nelle ultime sfide ha incassato un gol a Cesena, un gol a Udine e due a Roma con la Lazio. La Juventus un gol con il Catania, zero con il Parma e zero con Siena.

Per sabato se la difesa bianconera reggerà, la possibilità di portare via un risultato positivo da San Siro, si alzerebbero vertiginosamente.

GAP MILAN-JUVE: ECCO COME COLMARLO!!!



C'è un gap tra Milan e Juventus? Si, forse si. Nonostante la classifica dica che la Juventus è solo un punto dietro anche se con una partita da recuperare, probabilmente tra le due squadre c'è ancora un gap. Lo si evince dai dati che mostrano come la Juventus abbia faticato in molte partite, mentre il Milan in queste partite abbia passeggiato. Badate bene, non parliamo di un gap sulla gara secca, sulla partita, perchè la Juventus ha evidenziato una capacità straordinaria di coesione, attenzione e abilità nell'affrontare Milan, Inter, Udinese, Napoli, Roma, Lazio. Il gap riguarda le avversarie di seconda fascia (se vogliamo chiamarle così), le cosiddette "piccole", che a volte sono travolte dal peso dei rossoneri. Pensavamo tutti che l'ago della bilancia fosse Ibrahimovic, ma forse, vista la prestazione di Cesena, non è solo così. La Juventus necessiterebbe di uomini capaci di inventare e aprire le squadre che si chiudono. L'uomo che crea superiorità, salta l'uomo e rompe gli schemi. In squadra, oltre a Pirlo, hanno queste caratteristiche solo Vucinic e Giaccherini. Chi potrebbe aiutare a colmare questo Gap? Facile: la classe, la fantasia, l'imprevedibilità. Quindi parliamo di un Giovinco, un Suarez, un Ramirez, uno Jovetic. Tutti giocatori capaci di "fare" la giocata, il numero, di creare superiorità, guadagnare una punizione. Solo con la classe e la maggior qualità e tasso tecnico, la Juventus riuscirà a battere agevolmente le piccole e avvicinarsi al "cinismo rossonero". Ovvio, la Juventus di oggi è grandissima, superasse anche lo "scoglio" piccole diventerebbe un "Barcellona"...I tifosi bianconeri si augurano che da qui a fine stagione succeda il miracolo, Conte riuscirà a sopperire al GAP con il suo immenso lavoro a base di Juventinita'? Ce lo auguriamo, con l'anno prossimo, incrociando le dita e con la Champions, servirà forse qualcosina...

mercoledì 22 febbraio 2012

FARSOPOLI: SPUNTANO I DIECI "TAROCCHI"


Siete mai stati a un mercatino e trovato le magliette che non vi sembrano proprio uguali all'originale del brand firmato? Oppure siete mai stati, "per caso" a Bangkok e vi hanno offerto un Rolex per 30 dollari? Tutto può essere, da ieri abbiamo scoperto che tutto può essere e sempre peggio può diventare e che Calciopoli ormai è sempre più Farsopoli.



Perchè? chiaro  no, perchè la storia che ci hanno raccontato e che alcuni "male informati" ci raccontano è un vero e proprio "tarocco".



Ve ne riportiamo dieci, dal più grande al più piccoli, ma tutti falsi.



Il più grande è sicuramente lo scudetto all'Inter. Lo scudetto assegnato all'Inter in virtù di quanto emerso al Processo di Napoli, costituisce il più grande scandalo nella storia del calcio. Passino le cessioni di Ibra e Vieira per farli vincere dopo, ma dar loro uno scudetto alla luce di quanto emerso oggi è qualcosa che farebbe rabbrividire tutti i piccoli produttori di falsi al mondo.



Il secondo tarocco è costituito da chi raccontava di aiuti per la Juventus in quei campionati. Dalle motivazioni (che non sono un tarocco) non è emersa alcuna partita truccata, nessun giroconto strano, nessun aiuto per la Juventus. chi sostiene il contrario o è in malafede o si incontrava di notte con qualcuno in un certo ristorante...



Il terzo tarocco è la "chiusura di Paparesta" nello spogliatoio o nello sgabuzzino, o se preferite nel bagno. Insomma, mai avvenuto e smentito. Alcuni ci hanno scritto pagine e pagine, poverini, tutto falso.



Quarto tarocco è il sorteggio. Al tema che il sorteggio fosse pilotato, francamente ci credevano in pochi, solo gli antijuventini. Notizia di ieri, riportata solo, purtroppo da "il Giornale" e da "Tuttosport" è che non si conosce la fine di un video del filmato del sorteggio arbitrale del 13 maggio 2005. Video che sarebbe una prova importante ma che non compare. Misterioso no? Misterioso e scandaloso che delle prove possano sparire e non essere mai mostrare alla difesa? Perchè? Esistono o non esistono? Noi non vogliamo fare illazioni, ma lasciamo agli attenti lettori le loro valutazioni, pronti a sentire repliche ed opinioni diverse...



Quinto tarocco la media punti della Juventus. Ci hanno raccontato per mesi e mesi e anni e anni, che la Juventus era favorita da alcuni arbitri e sfavorita da altri. Come mai la media punti degli arbitri "amici" è peggiore della media punti con gli arbitri "non amici". Questa cosa non l'abbiamo mai capita. O qualcuno ci ha raccontato un tarocco o la matematica è un'opinione. Forse per i "taroccatori" la matematica è un'opinione...v



Sesto tarocco, le sim svizzere. Le sim svizzere meriterebbero un capitolo di 100 pagine. Con le sim svizzere si possono fare tantissime cose e abbiamo scoperto che sono intercettabili ma che non sono state intercettate per mancanza di autorizzazioni. La colpevolezza è basata su supposizioni. Probabilmente se una persona qualunque avesse avuto una sim svizzera sarebbe finita nel mirino degli investigatori.



Settimo tarocco, il potere. Dicesi o meglio si diceva che la Juventus e Moggi avesse il potere. Secondo voi ha più potere un direttore generale o un Capo di Stato? Rispondetevi da soli...



Ottavo tarocco, l'influenza mediatica. Uno dei tarocchi migliori è che la Juventus cercasse di influenzare i media. Sicuramente, visti i risultati, o erano incapaci o questo è un altro tarocco, di dimensioni epocali. Probabilmente per qualcuno il tg5 fa meno ascolti del Processo di Biscardi.



Nono tarocco: "i baffi nascosti" e "le telefonate sparite". Questo "tarocco" non lo abbiamo mai capito. C'erano i fogli in bianco e nero, i fogli colorati, i baffi e le telefonate sparite. A volte scompaiono le telefonate a volte i video. Tutto molto, ma molto strano...quasi come se ci fosse un "........."...ma no che dite? Scherziamo...



Decimo tarocco: l'attualità.  L'ultimo tarocco e forse il peggiore ce lo stanno proponendo i media. A costo di non voler rivedere la loro posizione "sbagliata" del 2006 continuano a ignorare l'argomento, a sostenere tesi impossibili e a essere totalmente assenti sulle notizie. La coda di paglia un giorno o l'altro prenderà fuoco e con loro bruceranno anche quelle parole che rimangono marchiate nella memoria dei tifosi bianconeri. Ci piacerebbe leggere un "ci siamo sbagliati", "avevate ragione voi, le cose sono andate come dite voi da cinque anni", piuttosto che non leggere nulla o vedere certe persone negare la realtà. I fatti dicono che la Juventus è innocente, il campionato e i campionati erano regolari e c'erano come adesso solo errori. Se neghiamo questo allora... cambia tutto e quelli di oggi non sono solo errori.



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TASTIERA VELENOSA: "E DON CHISCIOTTE DISSE A SANCIO PANCIA..."


Leggendo qua e la in questi giorni ci siamo imbattuti nelle parole di Don Chisciotte (stiamo cercando di acquisire cultura, stile e bon ton come richiesto da QUALCUNO). Ricordiamo Don Chisciotte essere la più importante opera letteraria dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes e racconta le avventure del cavaliere e del contadino del posto, Sancio Panza. Il cavaliere prometteva allo scudiero un governo di un'isola a patto che il contadino gli facesse da scudiero. A noi Antonio Conte non ha promesso nulla, ma noi da scudiero glielo facciamo lo stesso, volentieri e gratuitamente. Don Chisciotte diceva: "La fortuna va guidando le cose nostre meglio che noi non oseremmo desiderare. Vedi là, amico Sancio, come si vengono manifestando trenta, o poco più smisurati giganti? Io penso di azzuffarmi con essi, e levandoli di vita cominciare ad arricchirmi colle loro spoglie; perciocché questa è guerra onorata, ed è un servire Iddio il togliere dalla faccia della terra sì trista semente. - Dove, sono i giganti? disse Sancio Pancia. - Quelli che vedi laggiù, rispose il padrone, con quelle braccia sì lunghe, che taluno d'essi le ha come di due leghe. - Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino. - Ben si conosce, disse don Chisciotte, che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone".



Perchè citiamo queste parole? Beh, forse perchè siamo come Don Chisciotte un pò "folli" e inseguiamo l'isola del tricolore, o forse e sicuramente, perchè come il cavaliere ci troviamo con Antonio Conte a lottare contro i mulini a vento. I mulini che sono rappresentati come i giganti (Gulliver), dal potere forte altrui che non scopriamo certo oggi. Quella pressione mediatica che già un tempo fu causa del male "oscuro" che tutti conosciamo. Quella pressione, quell'accanirsi, quell'antijuventinità che portò ai "peggiori anni" della nostra vita calcistica. Ma non demordiamo, se volete farvi da parte, fatelo pure....



Contro quei mulini a vento, si alzerà sempre la nostra lancia, nel difendere chi osa gridare e dire quello che pensa per difendere i tifosi bianconeri. Non ci fermiamo, non ci facciamo spaventare dalle tv, dai media, dai giornalacci, dai "giornalai", dagli "Allegri", dai "Galliani" e dalle eventuali ritorsioni di qualcuno. Noi non molliamo e rimaniamo al fianco del cavaliere che sappiamo anche sabato lotterà in modo "coraggioso", "onesto" e sincero a San Siro, come ha sempre fatto dal suo esordio con la maglia della Juventus, fino ad oggi. 

martedì 21 febbraio 2012

SPECIALE DA ZERO A DIECI VIAREGGIO: POCO ZERO E TANTO DIECI A ...



A volte non è facile andare a trovare i voti e i numeri da Zero a Dieci, soprattutto quando vinci una Coppa come quella che ci hanno ragalato i giovani leoni bianconeri ieri.

Voto Zero: lo zero è d'obbligo per numero di sconfitte incassate.

Voto Uno: come il risultato che si è ripetuto più volte per la Juventus in questo torneo. 1-0 contro l'A.P.I. A., contro il San Marino e contro il Parma.

Voto Due: al Guarani e al loro comportamento nella sfida con la Juventus, pessimo.

Voto Tre: alla sfortuna. Carfora e Ruggiero infortunati, Appelt a mezzo servizio, Beltrame con problemini. La sfortuna ha colpito, tre a lei, fortunatamente la Juventus non ne ha patito.

Voto Quattro: ai quattro gol presi nel torneo. Pochi, quindi un numero semplice che testimonia un'ottima solidità difensiva.

Voto Cinque: ai cinque rigori segnati con il Vicenza, la precisione però è da dieci

Voto Sei: come i gol segnati ai danesi del Nordsjaelland, battuti con il punteggio tennistico di 6-1. La partita più spettacolare contro un avversario che non farà una brutta figura nella manifestazione.

Voto Sette: alla difesa bianconera e a Gabriel Appelt. La difesa bianconera ha preso solo quattro gol, ma ha retto. Ci aspettavamo Magnusson, abbiamo scoperto un gran Guano e Untersee giovanissimo, svizzero, un pò in difficoltà ieri, ma di prospettiva. Da Appelt, ci aspettavamo qualcosina di più, ma i guai fisici lo hanno bloccato, si rifarà.

Voto Otto: a Bouy e Padovan. Che sorpresa l'olandese. Il suo gol con il Guarani rimane il più bel gol del torneo. Padovan invece è la sorpresa offensiva bianconera, non del torneo ma della stagione.

Voto Nove: a Beltrame, Spinazzola, Chisbah, De Silvestro. Sono i quattro che ci hanno maggiormente convinto in questa competizione. Classe, potenza, forza al servizio del gruppo. La squadra ha tanti leader, ma De Silvestro, già ammirato in prima squadra quest'estate ha impressionato con il Guaranì. Chisbah ha mostrato sempre i muscoli e Spinazzola lampi di classe. Bravi, Ah dimenticavamo Beltrame... su di lui due parole in più.. se gioca sempre come con la Roma ha un grandissimo futuro, sulle orme di Ciro Immobile.

Voto Dieci: a Baroni, Pessotto, Paratici, Rossi e Marotta. Hanno cominciato da quest'anno il gran lavoro con i giovani e il risultato è stato subito da dieci. Abbiamo seguito e seguiamo la primavera come se fosse la prima squadra. Il nostro futuro è sereno. Grazie.

nella storia... i giovani siano d'esempio



Per noi che siamo innamorati di Juventus non c'è Juventus primavera, non c'è Juventus prima squadra, c'è solo la Juventus. La primavera la seguiamo da sempre. Abbiamo visto arrivare i vari Benjamin, Chiumiento, Palladino, Paolucci, Giovinco, Marchisio, De Ceglie, Immobile, Marrone. Alcuni hanno fatto grandi cose, altri si sono persi per strada. Abbiamo seguito con trepidazione la partita di oggi. Allo stadio, all tv, sul computer. Quattordici milioni di tifosi per seguire i giovani bianconeri. Un tifo che va oltre tutto per l'antipasto che porta a San Siro. I ragazzi e Baroni non ci hanno deluso. Ci hanno emozionato. Chi li sta seguendo in questa stagione, lo sa, questa squadra è capace di tutto. Può vincere 11-1 con il Grosseto, vincere 6-1 con il Parma e poi avere dei passaggi a vuoto. Un primo tempo da grandissima squadra, con un Beltrame in grandissimo spolvero, un De Silvestro sopra la linea e un Chisbah enorme. Una bellissima Juventus che ci ha emozionato. Un grazie a tutti, alla Juventus al Mister e ai ragazzi. La Juventus con questa vittoria raggiunge il Milan e la Fiorentina a quota otto vittorie. Si entra nella storia. I ragazzi da oggi segnano il loro punto di inizio e dovranno impegnarsi giorno dopo giorno per conquistare il loro palcoscenico come hanno fatto i loro predecessori. L'antipasto verso San Siro è gradevole. Vincere aiuta a vincere e iniziare dai giovani è un segnale. La Juventus oggi ha raggiunto il Milan, speriamo di poter dire lo stesso a fine stagione nel numero di scudetti post 2006 e la sfida di sabato sarà fondamentale.

ATTACCO CONTRO DIFESA

Parliamo di calcio, perchè di polemiche ci siamo stancati e quindi risponderemo solo agli attacchi, con parsimonia. La sfida di sabato sarà, soprattutto, attacco contro difesa perchè le statistiche ci dicono questo. Il Milan è il miglior attacco del campionato e la Juventus la miglior difesa. 14 contro 21 il confronto con i rossoneri per la difesa e un impietoso 36 contro 48 per i rossoneri il confronto per l'attacco.

I dati, però tra le due squadre sono molto equilibrati, la Juventus vanta un possesso palla maggiore di 1% (61 contro 60), una maggiore % di tiri nello specchio del solo 0,1% (46,5 contro 46,5) e soprattutto un maggior numero di tiri, ben 42 in più che stridono con il numero dei gol segnati (324 contro 282). Insomma, questa Juventus rispetto al Milan deve aumentare in precisione. Il Milan infatti prevale su due fattori importanti che sono legati a Ibrahimovic. Il primo riguarda i contrasti aerei 58,2% contro il 53,2%. Il secondo la capacità realizzativa e di procurarsi i rigori (6 quelli del Milan, uno solo quelli della Juve). Non legato a Ibra, ma importanti sono i gol da fuori area, il Milan ne ha segnati ben 8, la Juventus solo 4.

La partita di sabato, quindi sarà una sfida equilibrata come dicono anche l'alta % di passaggi riusciti (84,4% la Juve e 84,6% il Milan) e soprattutto di cuore e lotta (Contrasti vinti 73,0% Juve e 72,9% Milan).

Se la Juventus riuscirà a mantenere la solidità difensiva vista (sia Juventus che Milan hanno mantenuto inviolata la porta per dodici volte) e a fare almeno un GoL, le percentuali di vittoria si alzerebbero. Il Milan, infatti ha nell'attacco il suo fiore all'occhiello e con o senza Ibra la sfida sarà tutta li. Attacco contro difesa: la sfida è già iniziata.

lunedì 20 febbraio 2012

BON TON? CERTO, QUINDI NESSUNA RISPOSTA A...

Ci eravamo lasciati con il corso di bon ton sabato. Ieri abbiamo ricevuto una nuova lezione dal nostro insegnante numero tre. Dopo la sconfitta o il pareggio degli altri "santoni" (Zeman, Leonardi e Ranieri), Mr. Bon Ton, ci ha spiegato che il gol di Chiellini era da annullare e che avrebbe "goduto" in caso di annullamento. Non rispondiamo, perché questa settimana ce la vogliamo godere a partire da oggi senza polemiche e dimostrando sul campo che la Juventus la partita se la gioca alla grandissima e che le rimostranze erano non meritate, ma meritatissime. Non rispondiamo, ci mordiamo la lingua anche se apriamo e chiudiamo un inciso: "Il gol di Chiellini non solo era buono, anzi buonissimo. Punto". Se il gol di Chiellini fosse da annullare allora il gigante Gulliver non potrebbe più muoversi in area avversaria...

CI VUOLE UN CAMBIO: VIA LE CIABATTE E DENTRO GLI SCARPINI..

Ci prepariamo alla settimana di Milan-Juventus. Sabato metteremo il vestito di gala, metteremo il vestito buono, toglieremo la vestaglia, toglieremo il pigiamone e soprattutto toglieremo le ciabatte. Eh si le ciabatte dovremo toglierle perché ci ingombrerebbero. Sabato ci vorrà la miglior Juve, quella vista con le grandi quest'anno, quella vista con il Milan nelle due sfide con i rossoneri. Mettermo gli scarpini e soprattutto li faremo mettere ai nostri attaccanti. Ha cominciato Fabio Quagliarella e sabato scorso li ha messi alla grande, bellissimi con una traversa di grande valore e un gol di ottima fattura dopo una prestazione tutto cuore. Sabato allo stadio si mogugnava e i mogugni erano tutti per Mirko Vucinic. Croce e delizia bianconera, il Montenegrino e' il giocatore forse più tecnico con Pirlo, ma l'unico che con le doti che ha dovrebbe fare di più e da cui i tifosi vogliono e chiedono di più. Quando gioca e si sacrifica, poco da dire, ma sabato appena entrato doveva fare di più, doveva fare meglio, quei tiri devono essere bombe, non ciabattate. Sabato per l'occasione siamo pronti, gli toglieremo le ciabattine e gli metteremo gli scarpini, li spolvereremo bene e lo inciteremo. Da Mirko vogliamo il gol decisivo, basta polemiche...via le ciabatte, dentro i gol pesanti.

DA ZERO A DIECI: LO ZERO AI CHIACCHERONI...IL DIECI AL GENIO



La Juventus torna di sabato sera allo Juventus Stadium e segna una nuova vittoria, dopo due pareggi. Soddisfazione piena e convincente che si evincerà anche nella nostra consueta rubrica che nasce con colpevole ritardo stanotte dopo il viaggio in macchina notturno da Torino a Milano. Voto Zero: lo zero va alle polemiche, ovvero a chi ha enfatizzato le parole di Conte. Alla fine il campo e' giudice e da le sue sentenze. Quindi abbiamo uno Zeman che perde il primo posto, un Ranieri con tre scoppole e un Leonardi che finisce fuori a Viareggio. Insomma, meglio il silenzio la prossima volta, no? Voto Uno: alla diatriba finale Vucinic- Lichsteiner. Poca roba, certo, ma non servono polemiche, quelle lasciamole agli altri, ci vuole il gruppo come granito, quindi isterismo zero, unita' dieci. Voto Due: alle grandi occasioni mancate dal Catania. Rischi pericolosi...sventati dal palo e da un grande Buffon. Voto Tre: a Marco Motta. Nel primo tempo non demerita, nel secondo si merita due gialli con un fallo bruttissimo e poi con un ingenuo intervento su De Ceglie, gli auguriamo di riprendersi. Voto Quattro: al portiere del Catania Kosicky, sulla punizione di Pirlo ha poche colpe, ma sbaglia l'uscita su Chellini e poi consegna a Pirlo la palla che il genio consegna a Quagliarella per chiudere la gara. Voto Cinque: a Padoin. Non si deprima il friulano, la posizione non lo aiuta, ma lui non riesce a dare il meglio, corre a vuoto, non punta e sbaglia la palla del 2-1, da rivedere. Voto Sei: a Marchisio e Giaccherini. Meno bene del solito, ma comunque sufficienti. Forse siamo stati abituati troppo bene. Voto Sette: a De Ceglie, Barzagli, Bonucci. Molto bene per motivazioni diverse. Paolino continua nella sua crescita, nel primo tempo ci sembra il migliore. Barzagli e' sicurezza, Bonucci invece e' il metronomo difensivo, che tocca 100 palloni, bravo ieri. Voto Otto: a Chiellini. Sembrava a un certo punto di vederne tre. In difesa, a centrocampo e in attacco per il gol.. Re Giorgio protagonista. Voto Nove: a Quagliarella. Che uomo, che impegno, che lottatore.merita di giocare, deve giocare, ci ha messo l'anima, voleva vincere e Catania gli porta bene. Voto Dieci: a Pirlo. Lo avevamo nominato per mercoledì, ci ha "fregato", la sua giornata e' stata ieri. Lo aspettavamo, lo volevamo, chapeau.

CON LE BUONE MANIERE SI OTTIENE TUTTO


Con le buone maniere si ottiene tutto, diceva un proverbio. E' vero, ci vuole il bon ton, ma ci vuole anche forza e coraggio. La Juventus questa sera non ha avuto rigori ma ha avuto quello che le spettava e il rispetto per la prima volta dei giocatori con classe e ammonizioni giuste per chi fa brutti falli. Brava la Juventus a sfruttare questo e soprattutto concreta la squadra che reagisce allo schiaffo del Catania con un po' di nervosismo all'inizio ma dopo con ordine, occasioni e gol. Bravo Pirlo a dirigere di classe, bravo Chiellini a segnare e grande Fabio a chiudere. Il nostro l'abbiamo fatto e ci abbiamo messo il bon ton. Da domani si pensa al Milan, servirà lo stesso cuore, la stessa forza e la stessa determinazione: la Juventus c'e' e dopo due anni sfata anche il taboo Catania. Ora siamo primi, stesso numero di partite dei rossoneri e Bologna e Cesena segneranno il futuro, prossimo quello di Cesena per il Milan, lontano quello di Bologna per la Juve.

SCACCIATI I FANTASMI

Dopo le polemiche si gioca. La Juventus parte subito come tutti vorrebbero creando subito un'occasione con Marchisio. Il Catania pero' ribatte subito colpo su colpo e segna subito con Barrientos. Dopo il gol doccia gelata ma la squadra non molla e Pirlo segna il suo primo gol in bianconero con una precisa punizione. Lo stadio si scalda e la Juve ci mette il cuore. Una partita viva con la Juve che chiama e prende la traversa con Quagliarella e il Catania che risponde subito con una grande ripartenza. Una Juventus che chiude il Catania nella sua meta' campo ma come al solito fa fatica a segnare. Il secondo tempo continua con la pressione bianconera e il Catania chiuso. La Juventus non sfonda e il Catania si chiude in modo incredibile e Motta la combina grossa con un doppio giallo. La Juventus a quel punto deve assestare il colpo e ci pensa Giorgio Chiellini di testa a scacciare i fantasmi. Dopo il gol la Juve ci prova ancora ma il Catania mostra coraggio. Quagliarella ricorda che il Catania e' la sua vittima preferita e segna grazie alla pressione di Giaccherini. Una buona Juve che ha dimostrato come si reagisce a un gol. Ora forza bianconeri, quelli di Cesena.

CARI JUVENTINI ECCO LE 10 REGOLE DEL BON TON....


Cari juventini, vi chiediamo scusa, abbiamo perso il "bon ton" e ci siamo lasciati andare, entrando nel fiume delle polemiche.

Non lo faremo più (piccola bugia), intanto vi promettiamo che seguiremo un "piccolo decalogo" che ci permetterà di migliorare i nostri modi "villani" e di entrare rapidamente nelle stanze di coloro che contano, come dei "piccoli lord Fauntleroy".

Prima regola: "Mai mandare fiori e dei bigliettini anonimi". Firmeremo sempre i nostri messaggi d'amore e non, soprattutto verso chi ci ha permesso di vivere le emozioni pre 2006, quelle post 2006 e di tutti coloro che si sono dimostrati gentili con la Juventus a livello mediatico (se ci sono...)

Seconda regola: "Diremo sempre "piacere" quando ci presentiamo o veniamo presentati anche a quelli che non ci stanno simpaticissimi perchè scrivono che la Juventus non è la sola ad aver avuto un solo rigore e "taroccano" le statistiche

Terza regola: Per sembrare più carini ed eleganti vi consigliamo di mettere il foulard in tasca uguale alla cravatta, ovviamente bianconero con il numero 29 bello evidente

Quarta regola: Eviteremo di parlare ancora di Farsopoli, perchè così si rivanga il passato e il passato non si rivanga (piccola bugia, ne parleremo eccome). La regola del bon ton imporrebbe quello, accettare tutto supinamente, del resto dopo Farsopoli è tutto bello e giusto no?

Quinta regola: Al ristorante: il primo a varcarne la soglia deve sempre essere l'uomo. Non vale infatti la regola "Prima le signore", che vale invece per l' uscita. Questo comportamento ha radici antiche. In passato infatti "il Cavaliere" aveva l'obbligo di esplorare l'ambiente prima di farci entrare una signora. Ovviamente questa regola non vale per gli incontri notturni in ristoranti che non si trovano nella guida Michelin.

Sesta regola; Quando si viene invitati a cena e trascorriamo con gli invitati anche il dopocena, è bene ricordarsi che il sonno è sacro. Quindi mai costringere gli altri invitati a fare le ore piccole. Attenzione, anche in questo caso le regole non valgono se si invitano a cena Bergamo e Pairetto...perchè quelle cene le faceva solo qualcuno... vero?

Settima regola: Se si passeggia con la compagna/amica sotto la pioggia, deve essere sempre l'uomo a tenere l'ombrello. Sotto tutti i tipi di pioggia, lo ricordiamo anche quella di Napoli, ma attenti poi arriva il sole, quindi portatevi una borsetta per l'ombrello.

Ottava regola: Mai dire "salute" quando una persona nei nostri pressi starnutisce perchè potrebbe essere un segnale che favorisce la Juventus. E chi da un rigore alla Juventus fa una brutta fine (vedi Doveri, viene punito con 4 turni di stop... oibò..)

Nona regola: In nessun caso, mai prima il cognome del nome, sia a voce che scritto. Per esempio si dice Guido Rossi non Rossi Guido, abbiamo fatto un nome a caso, ovviamente.

Decima regola: Stretta di mano. Mai la mano morta, ma neppure un stretta che stritola. Una buona via di mezzo, un saluto deciso e rassicurante. Peppino Prisco diceva: "Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita".

Oggi probabilmente alla luce dei fatti odierni, non potrebbe più dirlo, del resto per contare i rigori dati alla juventus basta il pollice, ma non ditelo, se no si viola una delle altre regole del bon ton. Speriamo presto che si dica che la Juve ruba (cosa che dicono già..), vorrebbe dire che fa di nuovo paura...

ALMENO UN DUBBIO E' TOLTO: MILAN FAVORITO ECCO PERCHE'

Da ieri e fino a fine stagione abbiamo chiarito un dubbio. Il Milan è favorito, punto!!! Basta parlare quindi di questo argomento tirando fuori chi è favorito e non è favorito. Il Milan lo è, l'ha sancito il leader maximus, onorevole Presidentissimo Berlusconi dicendo che il Milan è più forte della Juventus e di fatto confermando quanto ha sempre detto Antonio Conte e in pratica smentendo Massimiliano Allegri. Va bene così, quindi. Del resto il Milan viene dalla vittoria del campionato, la Juventus da due settimi posti, il Milan viene dalla vittoria sull'Arsenal e la Juve dal chiaccherato pareggio di Parma. Va bene così, del resto il Milan dopo il "casus belli" Mazzoleni ha ottenuto cinque rigori conscutivi, la Juventus non si sa, ma per ora uno in 22 partite. Va bene così loro favoriti e Juventus fin qui miracolosa, ma non fateci più la domanda, ormai la risposta è scritta sulle tavole della legge.

venerdì 17 febbraio 2012

CONTE "MAESTRO YODA", TRASFORMA LA RABBIA IN...



La partita di mercoledì lascia strascichi polemici, tanta rabbia, tanta carica. La medicina sembra chiara a tutti: sabato sera ci vuole la bolgia, ci vuole il pubblico con il megafono, ci vuole il cuore. Sabato sera alle 23 la Juventus deve essere prima con due punti di vantaggio sul Milan e domenica sera alle 18, speriamo che il Cesena ci faccia un regalo e soprattutto gli arbitri tengano lo stesso metro con tutti, evitando il post Mazzoleni (5 rigori consecutivi ai rossoneri), per intenderci.

Detto questo, sabato vogliamo vedere la stessa rabbia agonistica vista a fine partita contro gli episodi, ma trasformata in voglia di vincere, voglia di dimostrare che questa Juventus non si ferma e non la ferma il Peruzzo, non la ferma il Mazzoleni, perchè questa squadra è diversa da quella che negli anni scorsi che veniva fermata dai Bergonzi, dai Dondarini, dai Morganti. Questa squadra ha una rabbia dentro che parte dal mister Conte che è maestro di juventinità, è mastro Yoda come in guerre stellari, capace di infondere la forza ai suoi ragazzi. Il mister si metterà il cappuccio e già da ieri ha incominciato a mettere in riga tutti. Maggiore concretezza, maggiore carica e sopratuttto zero proteste sul terreno di gioco, solo forza e determinazione. Protesta solo il capitano per evitare cartellini pericolosi in vista della sfida al Milan. Bisogna essere meno nervosi, non troviamo alibi, del resto da fuori vogliono questo e provocano tutti e invocano la "mancanza di stile". La Juventus deve fare blocco e dimostrare che può superare le avversità, grazie al gioco, grazie alla voglia e grazie alla rabbia, non le manca nulla per vincere, allora da sabato dimostriamolo, "che la forza sia con voi...".

ORA SIAMO TRANQUILLI ARRIVANO 5 RIGORI

Siamo agitati, ma l'effetto camomilla ha aiutato. Ora siamo più tranquilli perchè le statistiche e i precedenti di questa stagione ci dicono una cosa che proviamo a enfatizzare con un pò di ironia, supportata da numeri e fatti concreti.

Partiamo dall'antefatto e dal famoso stile Milan. Fiorentina-Milan: risultato finale 0-0. Allegri si arrabbia, come Conte ieri, purtroppo per lui non ha una Farsopoli da citare, del resto il Milan ha subito solo i danni colleterali, ma riportiamo le sue lamentele di allora: "c'erano due rigori per noi. Ci hanno annullato un gol regolare, il rigore su Pato è netto, e ancora più clamoroso è il mani di Behrami. Sono errori abbastanza evidenti, meglio non rivedere questi episodi, altrimenti mi arrabbio di nuovo. Spiace perché al termine di una partita del genere credo meritassimo la vittoria". Insomma, parole dure sui primi errori della stagione, anche il Milan allora si lamentò. Volete sapere il nome dell'arbitro: eccolo Mazzoleni.

Dopo Mazzoleni il Milan ha affrontato in successione: Chievo, Genoa, Bologna, Siena, Atalanta. Cosa hanno in comune queste cinque partite? Beh partendo dalla prima. Match con il Chievo: rigore di Ibrahimovic (gol del 2-0 che chiude il match); Genoa: rigore di Ibrahimovic (sblocca la partita bloccata con il Genoa 11′ st dove il Milan faceva la stessa fatica della Juventus ieri); A Bologna: rigore di Ibrahimovic (anche in questo caso decisivo, porterebbe in vantaggio il Milan e il rigore è francamente imbarazzante con simulazione dello svedese). Proseguiamo, match con il Siena: Ibrahimovic su rigore al 19' raddoppia, anche in questo caso rigore definito generoso con alcuni che hanno parlato di simulazione di Boateng. Ma passiamo a Bergamo, dove il rigore di Ibrahimovic (quinto consecutivo, quasi un record), è decisivo nello sbloccare la gara, intervento di Manfredini su Pato, giudicato da molti non da rigore. Riassumendo: 3 rigori decisivissimi e 2 che consolidano il risultato.

Quindi cari tifosi bianconeri c'è il precedente, dopo due rigori non dati da Mazzoleni, la storia ci insegna che in teoria, arrivano cinque rigori. Quindi prendete carta e penna e segnate: 1 con il Catania, 1 con il Milan, 1, con il Chievo, 1 con il Bologna e 1 con il Genoa. Oltretutto con i rigori al Chievo e al Genoa si andrebbe a pari con il Milan, quindi si raggiunge anche una certa equità.

Conte stia tranquillo quindi e nessuno alla fine della sequenza si lamenti parlando di Juventus aiutata, del resto c'è il precedente.

4 MOSCHETTIERI UNITI DALLA VERITA'

Date a Cesare quel che e' di Cesare...si diceva una volta. Date alla Juventus quel che è della Juventus. Qui però non parliamo degli scudetti 28 e 29, qui la questione è un'altra, molto più profonda. Negli ultimi anni abbiamo assistito spesso e volentieri a decisioni arbitrali controverse ed è quanto meno paradossale che tutti gli allenatori Ranieri, Delneri, Ferrara e ora Conte si siano lamentati tutti e quattro della stessa cosa. Era partito Ranieri dopo Napoli-Juventus (ricordate Bergonzi?), aveva continuato anche Ferrara, con Damato dopo una sfida di Coppa Italia, l'anno scorso si era lamentato per Morganti in Palermo-Juve Gigi Delneri, ricordate su Marchisio? E infine ieri sera Conte. Tanti, troppi episodi negativi e vi abbiamo citato solo alcuni. La verità è che alla Juventus ormai fischiano solo episodi solari o rigori che non incidono sul risultato (vedi Cesena), gli episodi decisivi vengono valutati decisamente contro, vedi Napoli, vedi Roma... La situazione è preoccupante, qui non si vuoel fare del vittimismo, ma si vuole solo che venga dato a Cesare quel che è di Cesare, nulla più, poi se la squadra sarà brava vincerà, se vinceranno gli altri faremo loro i complimenti. Abbiamo sempre detto che gli episodi positivi e negativi all'interno di una stagione si compensano, ora siamo sotto di almeno 4 episodi, aspettiamo quelli positivi...

giovedì 16 febbraio 2012

DA ZERO A DIECI: LO ZERO SCEGLIETELO VOI IL DIECI ALLA CAMOMILLA



Sara' difficile in questa edizione da Zero a Dieci non parlare degli episodi negativi che hanno caratterizzato la sfida di ieri sera. Cercheremo di stare tranquilli e ci siamo appena presi una camomilla. Voto Zero: scegliete voi a chi darlo. Potete scegliere tra: sudditanza, inadeguatezza o mancanza di personalità. Voto Uno: ai rigori concessi alla squadra che staziona di più nella meta' campo avversaria, mistero...uno anche come i punti che distanziano la Juve dal Milan. Voto Due: agli episodi dubbi in area Ducale. Giaccherini e Pirlo ringraziano. Voto Tre: alle occasionassime avute dalla Juventus anche ieri. Chiellini, Giaccherini e Pirlo, occasionissime.... Voto Quattro: ai punti persi tra Siena e Parma. Non ci siamo, Conte ha detto che avrebbero dovuto essere sei, la causa? Voto Cinque: a Matri. Polveri bagnate, troppo bagnate, Alessandro ci ha abituato bene ma ci vuole più mordente. Cinque anche a Estigarribia. Il paraguaiano troppo molle e troppo a sprazzi. Vucinic? Altro cinque. Voto Sei: alla prestazione di ieri generale. Troppo molle in alcuni tratti, ovviamente ci sono anche gli avversari ma ieri in alcuni momenti si e' passeggiato troppo. Voto Sette: a Giovinco. Bravo e unico del Parma a provarci. Maturo per la Juve? Forse, intanto eviti certi atteggiamenti su possibili rigori, anche se a fine partita dice la verità cioè che l'intervento era dubbio e non da rigore. Sette anche a Giaccherini, molto attivo e spina nel fianco. Voto Otto: alla difesa bianconera. Ancora perfetta.Barzagli, Chiellini, Bonucci, non concedono nulla agli avversari. Voto Nove: a. Conte. Ci vuole coraggio a dire certe cose . Ci vuole coraggio a fare certi riferimenti. Ci vogliono le "spalle larghe". Conte dice quello che pensano tutti i tifosi bianconeri. Date a Cesare quel che e' di Cesare. Voto Dieci: alla nostra camomilla. Ce la siamo fatta a fine partita e ci abbiamo aggiunto un valium, per dormire meglio... Eh si senza la nostra camomilla e il nostro valium non avremmo dormito, proprio come succede da anni da quando ci siamo accorti che a pagare siamo sempre e solo noi.

SE ESPLODE PURE CONTE



Cinque, quattro, tre, due, uno, zero. Conto alla rovescia e via. E' esploso anche Antonio Conte. Esploso in maniera giusta, corretta. Nel commentare la sfida abbiamo evitato di commentare perché in passato quando abbiamo dato enfasi a certi episodi siamo passati per patetici. Questa volta abbiamo preferito non infierire vista la situazione molto chiara degli episodi avvenuti. Ognuno può guardare le immagine e farsi i conti. Scusate il gioco di parole ma Conte i conti li ha fatti da tempo e comincia a pensar male. Ci dispiace ma noi a pensar male abbiamo cominciato dal primo anno dopo la B quando a Cagliari ci fischiarono due rigori contro, quando a Napoli ci fischiarono due rigori contro, quando a Reggio Calabria ci fu un arbitraggio penoso e poi ancora tanti altri episodi e la dimostrazione che fischiare contro la Juve ormai e' lecito e fischiare a favore e' sintomo di analisi e macro analisi. Poco da dire, qui nessuno vuole di più. Qui si vuole solo il giusto e la Juventus non merita i punti che ha in classifica, ne mancano almeno quattro.

CI STIAMO INNERVOSENDO...



Dopo aver visto il primo tempo della Juventus e pensare a uno zero a zero e' bizzarro. Dopo aver visto Udinese-Milan e pensare a un uno a due e' bizzarro. Dopo aver visto gli episodi abbiamo dei dubbi.. atroci. Che fare lamentarsi o parlarne? Fate vobis, parliamo del match. Nel calcio ci vuole precisione, cinismo e un pizzico di fortuna. Dire che la Juventus di Parma nel primo tempo e' stata perfetta e' poco. Difficile non giudicare bene la Juventus dopo il primo tempo della sfida con il Parma. Un palo, almeno altre tre occasioni limpide e l'impressione che la partita si poteva sbloccare da un momento all'altro. Tante belle trame, tanto buon gioco, ma purtroppo per i tifosi bianconeri zero gol. Insomma un'ottima Juve, veramente padrona del campo e capace di mostrare una forza maggiore rispetto ad altre occasioni. Nel secondo tempo la Juventus parte con la teoria del vorrei ma non posso, pressione territoriale e occasioni poche, fino all'entrata di Giaccherini che subisce un'entrata da rigore da Biabiany. Una Juventus che non riesce a sfondare e un Parma che con Giovinco crea la sua occasione migliore. La Juventus si risveglia negli ultimi dieci minuti del secondo tempo con quattro palle gol di seguito di cui una clamorosa con Giaccherini. La partita termina con un contatto sospetto su Pirlo, evidentemente non era giornata. Secondi a un punto....si poteva fare meglio, tutti, pure l'arbitro.

SEI STATO NOMINATO

Antonio Conte ieri in conferenza stampa era sicuro: "Marchisio e Vidal faranno una grande gara". Noi siamo sicuri che la Juventus stasera cercherà di ripetere le partite che abbiamo fin qui visto, fatte di lotta, abnegazione, voglia di vincere e belle giocate. Vincere? Certo, ci proverà fino alla fine, perchè per l'occhio attento tutte le partite giocate potevano essere delle vittorie. Il filo sottile sta nel pizzico di fortuna, nel giusto giudizio arbitrale e nella forma dei giocatori. Se dovessimo scegliere uno degli uomini copertina per stasera sceglieremmo Andrea Pirlo. Per quale motivo? Beh semplice, Andrea è fino ad ora stato l'uomo ordine e faro della squadra bianconera, ma non è ancora riuscito a prendersi la copertina al 100% con un gol. Memori del suo bellissimo gol dell'anno scorso con la maglia del Milan a Parma, siamo fiduciosi che prima o poi Andrea debba segnare il primo gol in bianconero e che il suo momento stia arrivando. Del resto la Juventus non ha segnato molto da lontano ultimamente e pochissimo su punizione. E' ora di invertire la rotta e Andrea Pirlo, speriamo ci possa riuscire. Nella città di Verdi, Mozart potrebbe suonare per noi.

martedì 14 febbraio 2012

i cinque "buoni" pensieri del tubetto di San Valentino




E' arrivato San Valentino e stasera qualcuno porterà a cena la propria metà nei "soliti ristoranti" pronti ad approfittarne. A San Valentino c'è sempre un pensiero per la propria signora, gradito un regalino ovviamente e per i tifosi bianconeri, dopo anni di magra, colpa di un evento nefasto, arriva un buon San Valentino. Ci viene voglia di aprire i cioccolatini e scovare cinque pensierini in formato bacio perugina, come quel tubetto che una volta si regalava all'amata e che forse, colpa degli anni non c'è più o meglio non è più pubblicizzato come una volta.

Aprendo i cioccolatini si trovano dei piccoli pensieri che sintetizzano questi primi mesi di Juventus e non solo, di un calcio che è sempre più "schiavo" di metereologi, orari e tv e che forse è causa di discussione in casa tra orari che cambiano e programmi che saltano.

Il primo pensiero appunto va alle fidanzate e alle mogli dei tifosi bianconeri, ovvio, siamo a San Valentino, non potrebbe essere altrimenti. Le avvisiamo che per i prossimi tre sabati consecutivi la Juventus giocherà alle 20,45, quindi non organizzate nulla, godetevi la serata di stasera, perchè poi da domani alle 18,30 c'è un nuovo impegno e il 7 marzo alle 18,30 un'altro, insomma, per chi amava la domenica pomeriggio calcistica, tempi duri.

Il secondo pensierino va a Conte. Alla fine i tifosi bianconeri un tubetto di cioccolatini all'allenatore lo regalerebbero volentieri. Da giugno, abbiamo letto di tutto sul mister bianconero (talebano, integralista, assolutista, mouriniano, antipatico...), ma sono in pochi quelli che credevano che sarebbe riuscito in poco tempo a ottenere questi risultati a livello di gioco e mentalità. I tifosi si stringono a lui perchè la Vecchia Signora dopo anni ha trovato un cavaliere all'altezza o se preferite un condottiero.

Il terzo pensierino che troviamo nel tubetto riguarda la squadra. Ovviamente non si può che essere soddisfatti di tutti. Ogni mese ha avuto un protagonista. Ci sono stati i mesi di Marchisio, decisivo nella prima parte di stagione, le prodezze di Buffon, la novità Giaccherini e le piacevoli conferme di Chiellini e Matri. I simboli comunque per la difesa sono Barzagli, su livelli impensabili, Lichtsteiner che ci ha stupito per essere veramente il miglior terzino destro della serie A e infine Pirlo che da direttore d'orchestra dirige tutto e tutti, andrebbero citati tutti...

Il quarto pensierino va ovviamente alla società. Andrea Agnelli ha dimostrato cuore e coraggio e tutti abbiamo un pensiero in testa che ci riporta al passato e che vorremmo presto scrivere, ma lo sveleremo se si avvererà. Nel frattempo lo ringraziamo sul fronte della battaglia di tribunali. Per chi è juventino dentro e sente il fuoco che arde, quei titoli non possono che essere bianconeri. Il pensiero non è solo per Agnelli, ma anche per Beppe Marotta. Mai teneri con lui all'inizio, solo carbone l'anno passato, ma quest'anno il dirigente bianconero si è confermato quello che speravamo potesse essere quando nel momento del suo insediamento parlammo di grande acquisto a livello dirigenziale. Le grandi aspettative portano grandi ambizioni e ci vuole tempo, il tempo sta dando, speriamo, ragione al dirigente bianconero.

Il quinto e ultimo pensierino lo troviamo a strisce rosso-nero-azzurre. E' un pensierino che non è da bacio perugina, ma più che altro da "Mon cheri", come quel liquore che trovi e che a volte non ti piace. Il pensierino ci dice che con il Milan si è aperto un duello che ci riporta indietro negli anni, gli anni che vedevano Milan-Juventus lottare e allora vinceva in Italia, spesso una squadra. Il pensiero dolce ci spinge a sognare ancora quel lieto fine. Il liquore amaro, invece lo lasciamo all' altra sponda del Naviglio e la motivazione è sempre e purtroppo la stessa. Aspettiamo con ansia, anche alla luce dei recenti fatti (motivazioni del tribunale) la restituzione dello scudetto per porre fine al nostro "astio" e vorremmo veramente mettere la parola fine a questa questione. Sarebbe un gesto carino, anche perchè ormai tutti si stanno accorgendo che si vince sempre e soltanto sul campo e che gli errori del passato possono anche tornare, soprattutto a livello dirigenziale, in cambio della restituzione vi regaleremo volentieri un tubetto di baci Perugina e che pace sia.

Buon San Valentino a tutti cari tifosi bianconeri, stasera siate gentili con le vostre metà, perchè il prossimo mese sarà pieno di impegni, bianconeri.

UN COLPO ALLA MOGGI? SI, SE...




Siamo stati tra i primi a proporre il nome di Luis Suarez per la prossima stagione come grande occasione del mercato e da ieri molti siti accostano Suarez alle squadre italiane. Perchè lo proponiamo? Semplice, perchè conosciamo il valore del calciatore avendolo visto tantissime volte all'opera nell' Ajax, nel Liverpool e nella nazionale uruguaiana e quello che state vedendo non è il vero Luis Suarez, anche se ha segnato nell'ultimo match. Il suo valore è ben maggiore e la sua serenità ora è minata dai media che lo hanno attaccato e lo stanno attaccando. Permetteci, Luis Suarez sarebbe un colpo "alla Moggi", un giocatore disprezzato in Inghilterra da rilanciare. Come? Facile, con lo stile bianconero che permette ai giocatori di venire a Torino e ridiventare subito protagonisti sul campo con le loro prodezze e non per altre ragioni. Ci ricordiamo tutti del caso Mutu, messo all'angolo al Chelsea e rilanciato come protagonista a Torino. L'uruguaiano avrebbe oltretutto un alleato prezioso in Martin Caceres che a Torino è appena arrivato. Daniel Fonseca, potrebbe fare da intermediario e il giocatore non disdegnerebbe la piazza bianconera. Il problema riguarda l'opinione pubblica e la convenienza dell'operazione. Quanto danneggia l'immagine un giocatore così? Si può recuperare? I tifosi leggendo i commenti sono divisi perchè Suarez ha sicuramento dimostrato di non essere sportivo, ma è anche un grande giocatore che in nazionale ha fatto meglio di Forlan e Cavani ultimamente. Del resto se una delle più grandi squadre al mondo, il Real, vuole Suarez un motivo ci sarà no?Sara' un Galacticos?

che trasfertine...

Quando Conte rispondeva, le scorse settimane, che il Milan era iperfavorito nella corsa al titolo a qualcuno e' sembrato un "furbacchione". A leggere i giornali ieri e oggi, invece, sembra ritornato un realista. Noi la settimana scorsa avevamo candidamente spiegato il perché il Milan restasse favorito. I rossoneri sono capaci di vincere le partite con le piccole. Da sabato poi hanno "matato" anche una grande e quindi il favore e' ancora maggiore. La Juventus se vuole impensierire fino alla fine i rossoneri non solo dovrà "matare" qualche piccola, ma soprattutto dovrà essere capace di passare indenne IN tre campi che saranno fondamentali oltre ai due asterischi della via Emilia (Parma e Bologna). Per i campi delle forche caudine intendiamo Palermo, Firenze e Genova che saranno tre trasferte tremende ad alto indice di difficoltà, perchè queste formazioni in casa danno il meglio. Al gruppo guidato da Conte il compito difficile di ottenere il massimo in queste partite, consapevoli che il pareggio, probabilmente non sara' sufficiente per provare a vincere il campionato.

UNICA RISPOSTA

Il fine settimana va in archivio (quasi visto che mancano molte squadre) con la Juventus, rimasta ai box. Osservare gli altri non e' stato facile e abbiamo potuto ammirare le imprese delle due sponde del Naviglio. Il Milan ride e vince una sfida fondamentale grazie ad Allegri, al coraggio e alla buona sorte che ferma l'Udinese e toglie di mezzo Isla e Di Natale. Il Milan ora e' primo e la Juventus dovrà vincere a Parma o Bologna se vorrà mantenere il primo posto, non facile ma possibile. In questo fine settimana i bianconeri hanno consolidato la posizione, pur non giocando la sfida al Milan, rimanendo ormai l'unica antagonista. La sconfitta dell'Udinese segna la quasi resa dei friulani, ora restano solo bianconeri e rossoneri al centro della scena. Una scena che vede scivolare l'Inter in fondo, complici le sue contraddizioni e problemi. La giornata ci dice quindi una cosa: il Milan chiama, l'unica risposta bianconera deve essere la vittoria.

lunedì 13 febbraio 2012

DA ZERO A DIECI: ZERO AL CALENDARIO, DIECI A CHI INDOSSA IL 29...

Difficile e mai carino spiare dal buco della serratura, ma visto che la Juventus non ha giocato, da zero a dieci arriva in versione campionato, focalizzandoci sui fatti del fine settimana e spiando in casa d'altri. VOTO ZERO: a chi ha creato il maxi spezzatino di campionato. Una partita al giovedì, due al sabato, tre la domenica, due il lunedì e due chissà. Complimenti.... VOTO UNO: ai gol dell'Udinese, come quelli sbagliati. L'Udinese merita dieci per la partita giocata, ma uno per l'atteggiamento sbagliato che ha portato a pareggio e vittoria rossonera, non ci credete? Chiedete a Guidolin. VOTO DUE: alla difesa del Genoa. Leoni o se preferite Grifoni in casa e pecore in trasferta, purtroppo la Juventus li affronterà a Marassi.. VOTO TRE: ai gol della Lazio di giovedì. I biancocelesti ci sono e sono vivi. Terza forza del torneo? se continuano così sicuramente. VOTO QUATTRO: ai tweet di Valentino Rossi, intesi non come qualità (da dieci) ma come numero. Quattro stilettate, secondo noi anche lui si e' accorto che quando si prendeva Pistone e cedeva Roberto Carlos qualcosa non funzionava, proprio come oggi che parte Eto'o e arriva Forlan, altro che Moggi. VOTO CINQUE: al Palermo da trasferta, si commenta da solo. VOTO SEI: a Iaquinta. Arriva e segna, per ora e' da sei, ma se nel prossimo settimana portasse il Cesena all vittoria, allora sarebbe da dieci. VOTO SETTE: al Catania. Bravo Montella. Attenti sabato prossimo, non sara' una passeggiata. VOTO OTTO: al Faraone rossonero. Non tanto per la prestazione, ma perché se a 19 anni ti arriva un pallone decisivo e lo tiri al volo senza pensarci due volte allora qualche dote ce l'hai. Ora vedremo se Pato lo manderà in soffitta o meno. VOTO NOVE: al Novara, che impresa, che cuore. I complimenti a un anti-bianconero come Mondonico, oggi, sono d'obbligo. VOTO DIECI: a chi indossa la numero 29 che affonda chi ha in bacheca la cosa altrui numero ventinove. Segno del destino nella settimana delle motivazioni che ridanno e dicono tutto e di più? Forse.... Secondo noi per l'Inter e' solo l'inizio come dice Ligabue "Il meglio deve ancora venire"

RISCHIO O OPPORTUNITA'?




Se dovessimo indicare la migliore opportunità di mercato per la prossima sessione indicheremmo senza alcun dubbio l'uruguiano Suarez del Liverpool. Il giocatore anche ieri si è reso protagonista di un gesto discutibile (non ha stretto la mano ad Evra nel pre partita) e sta vivendo al ritorno dalle otto giornate di squalifica, un momento difficilissimo di totale isolamento. Come già segnalato in passato il Real Madrid ha capito il potenziale crack e sta cercando di portare l'uruguaiano in Spagna. Il giocatore è un potenziale fenomeno, anche se di carattere abbastanza complicato e dagli esperti, tra cui Arrigo Sacchi nelle settimane scorse a Mediaset Premium, è stato indicato come uno dei giocatori che servirebbe alla Juventus in quanto manca un attaccante piccolo veloce e bravo nel contropiede e nel dribbling in rosa. Per il momento nessuno si è mosso, ma se si riuscisse a superare lo scoglio caratteriale, il giocatore, che ieri è andato in gol subito, potrebbe essere un grande acquisto. A facilitarne l'ambientamento ci penserebbe Martin Caceres, uno che Torino la conosce bene e che sicuramente potrebbe favorire l'inserimento del compagno. Forse a livello di immagine non sarebbe un gran colpo, ma per chi ha memoria anche Adrian Mutu non lo era all'epoca e si rivelò un investimento molto azzeccato. Il famoso binomio rischio-opportunità si ripresenta.

L'ORO DI MAROTTA




Come il famoso Re Mida, che trasformava in oro tutto ciò che toccava, Beppe Marotta sta cercando di fare un corso rapido per tramutare in oro tutti i talenti di scuola bianconera. Oro massiccio, utile per fare cassa o ottenere contropartite valide per accrescere il livello della squadra bianconera. Se nel mercato di giugno Giovinco era finito per metà a Parma e altri giovani erano stati mandati a fare esperienza, ora la Juventus si ritrova con giocatori che stanno rapidamente duplicando il loro valore. E' il caso di Immobile, di Giovinco stesso, di Taider, ottenuto nell'affare Sorensen. Meno fortunati Pasquato e Giandonato, mentre Marrone ormai è entrato nel gruppo della prima squadra. Marotta sorride, ma insieme a Paratici ha lavorato anche per creare una primavera forte dove si sono già distinti almeno sei talenti: Chisbah, Magnusson, Gabriel Appelt, Padovan, Beltrame e l'ultimo arrivato Bouy. Proprio quest'ultimo insieme a Gabriel Appel è uno dei giocatori su cui ci sono le maggiori aspettative. Qualora tutti riuscissero ad imporsi, per la Juventus sarebbe un grande affare, ma soprattutto la consapevolezza che il lavoro paga e che si sta creando una piccola miniera d'oro.

DIFETTI? NO, MENTALITA'

La Juventus di Conte impressiona. Impressiona per intensità e i passaggi a vuoto, se così li vogliamo definire sono stati dei pareggi, ma tutti e ripetiamo tutti, avrebbero potuto essere delle convincenti vittorie. La squadra e' sempre uscita dal campo provandoci fino alla fine e francamente non ricordiamo nessuna partita in cui i tifosi hanno dovuto dire qualcosa del tipo: "Ci e' andata bene" o "Abbiamo rubato un punto". I dati, dimostrano una Juventus capace di creare sempre tanto. Possesso palla quasi sempre sopra il 60%, ben 291 conclusioni verso la porta avversaria. Dati impressionanti soprattutto perché i gol nascono spesso dal gioco, dallo scambio stretto e mai sono episodio a se. Emblematico il gol a Cagliari con azione in stile Barcellona o anche l'uno due della partita casalinga con il Milan. Solo il 15% dei gol nasce da palla inattiva, pochissimo avendo in squadra uno che le punizioni le batte benissimo come Pirlo e giocatori forti in area di testa sui corner come Chiellini, Barzagli, Bonucci. Vogliamo definirli difetti? No e' la mentalità che impone gioco veloce, rapido con poca improvvisazione. Se la Juventus, pero' riuscisse a sbloccare qualche gara in questo modo (da palla inattiva) sarebbe perfetta. Accontentiamoci però di questa bellissima macchina che impone il gioco e ci fa divertire e che mette tutti al centro del progetto. Cosa ci aspettiamo per il futuro? Di continuare così e se possibile di poter vedere il primo gol di Andrea Pirlo, se lo meriterebbe.

TRE CAPOLAVORI E DUE AFFRESCHI

Se dovessimo valutare il lavoro di Conte come quello di un pittore sagace, potremmo sicuramente dire che Antonio Conte fino ad ora e' riuscito a fare tre capolavori e sta cercando di fare due affreschi. I capolavori corrispondono ai nomi di Emanuele Giaccherini, Andrea Barzagli e Stephan Lichtsteiner. I tre giocatori si stanno imponendo in modi diversi. Il primo come sorpresa positiva dopo un inserimento laborioso. Il secondo come muro invalicabile dopo un arrivo a Torino in sordina e un ambientamento difficile causa il momento difficile dell'anno scorso. Il terzo, invece, ha confermato di essere il miglior terzino destro del campionato, complimenti. Oltre ai tre capolavori ci sono gli affreschi che Conte sta preparando con i pennelli comprati a gennaio. Il quadro ha come soggetti soprattutto Caceres e Simone Padoin. Entrambi sono giocatori che Conte conosce bene e stima moltissimo. Conte e' pronto a rendere anche loro dei capolavori, del resto per un pittore e' più facile se il tuo affresco segna due gol a San SIRO.

CAPITA ANCHE QUESTO: PAZZI PER UN NERAZZURRO



Sarà che a volte ci facciamo prendere dai grandi nomi, oppure è forse la voglia di esterofilia che ci travolge o semplicemente non avevamo tutte le informazioni, ma quando Emanuele Giaccherini è arrivato alla Juventus in pochi hanno evidenziato la bontà di questo acquisto. Poco importava, del resto la fiducia di Conte, di Marotta e della società era sufficiente. L'approccio per il "Peter Pan" o se preferite Giaccherinho bianconero non è stato semplice e qualche brutto voto in pagella all'inizio è arrivato. Il giocatore nativo di Talla, però non si è demoralizzato e giocata dopo giocata ha cominciato a dimostrare che lui alla Juve ci può stare. Emblematica la sua partita con il Bologna in posizione non sua con un gol decisivo. Ottima anche la partita con la Roma sempre in coppa con un altro gol, come del resto quella di mercoledì. Giaccherini è entrato a suon di prestazioni convincenti e tanta corsa nel cuore di tutti. Alcuni scherzando dicono che sia "figlio di Conte", ma metaforicamente è "figlio del gran lavoro" che ha svolto e della grande duttilità e disponibilità dimostrata. Del resto Giaccherini è riuscito in un'impresa titanica, farsi acclamare dal popolo bianconero anche se in passato aveva manifestato fede nerazzurra. Fortunatamente le cose cambiano ed ora è più bianconero che mai.

ANTENNE DIRITTE

Data astrale 10 febbraio, la stagione bianconera procede e il comandante Antonio Conte continua a guidare la sua truppa, rinnovata con tre nuovi elementi verso quella che deve essere la storia della Juventus: la vittoria. Purtroppo il tempo scorre lento e siamo solo al dieci febbraio. La Juventus vince e convince, come al solito, contro le grandi e domenica, forse, sarà impegnata nella sfida più difficile: vincere contro una piccola. Il capitano Conte sa benissimo che la squadra sta facendo un grande lavoro, ma ora viene il difficile, lo step ultimo, cercare di vincere qualcosa. Questa squadra ha fatto il grosso del lavoro, ritornare a provarci, ritornare a rendere orgogliosi i tifosi, mostrare a tutti che con il lavoro, la dedizione e l'impegno si possono scalare grandi montagne. Il difficile ora è riuscire a fare l'ultimissimo step che vuole dire mantenere alta la concentrazione con le piccole e imporsi per tentare l'impresa che all'inizio dell'anno sembrava impossibile. Per farlo bisognerà rendere il Dall'Ara una piccola San Siro, dove abbiamo visto la luce, ci piacerebbe vederla anche domenica a fine giornata.

DA EL PIPITA A EL PELADO

Nel mercato di gennaio avevamo detto che la scelta tra Caceres e Guarin era stata di Antonio Conte. Anche questa volta, l'ennesima volta, Antonio Conte ha avuto ragione. Caceres e' stato il vero uomo ovunque di questa squadra, anche se alla prima apparizione. I due gol sono frutto delle sue sortite offensive e il secondo e' un capolavoro balistico con un tocco che ci sorprende. Bravi Marotta e Conte a scegliere lui. Alla Juventus serviva un rinforzo difensivo e prontamente dopo una lunga trattativa e' arrivato al prezzo equo. Questa squadra, questa società e' ormai un blocco unico, granitico, forte e di cuore. La felicita' di Conte a bordo campo nasce da questa consapevolezza, quella che questa Juventus sta cercando di creare qualcosa di importante. La Juventus stasera ha fatto il 3-3-3, in coppa Italia a San SIRO ora le statistiche sono in parità. Ci viene da dire che se la Juventus per giugno cerca un bomber come "El Pipita", ora ha trovato un altro goleador, "El Pelado".

giovedì 9 febbraio 2012

LUCI A SAN SIRO

La sfida di stasera si sapeva che sarebbe stata sentita e difficile. Una Juventus che pero' parte convinta e tonica e sembra voler subito scaldare il popolo bianconero che allo stadio non e' sicuramente meno numeroso di quello rossonero. Borriello e Del Piero hanno sicuramente motivi diversi per voler lasciare il segno stasera. La Juventus parte molto bene ma lascia al Milan con El Shaarawy l'occasione più ghiotta dei primi venti minuti. Una Juventus che vede molto impegno ma pochi spunti contro un Milan che chiude con ordine pronto a ripartire con il Faraone uomo più pericoloso. Alla mezz'ora El Chelo può suonare il violino ma solo davanti a Amelia angola troppo di sinistro e l'occasione sfuma. Ci prova poi Giac, ma Amelia si supera e manda sopra la traversa. La ripresa riprende con la Juventus che concretizza subito alla grande grazie a Caceres che bagna il debutto alla grande con il tap in vincente su corta respinta di Amelia su tiro di Borriello. Tocca poi a Storari dimostrarsi re di coppe su Mexes. Il Milan cresce e pareggia con il migliore dei suoi El Shaarawy, bravo a farsi trovare pronto su un bell'assist di Ibrahimovic. Il Milan cresce ed e' Chiellini con un gran intervento a evitare il vantaggio rossonero dopo il primo errore stagionale di Barzagli. La partita nel finale diventa spettacolare con Vucinic e Quagliarella che hanno la palla buona ma non riescono a segnare. Al minuto ottantadue e' Caceres con un eurogol a segnare il due a uno. Spettacolare tiro a giro, una doppietta per entrare subito nel cuore dei tifosi. Abbiamo sfidato il freddo, ma ne valeva la pena, con Caceres la partita e' stata calda calda con il finale che avremmo tutti voluto.

COSA C'E' DIETRO A QUEL BALZO DI AZIONI?

Non l'hanno fatto notare in molti, ma in questi giorni le azioni della Juventus hanno subito un vertiginoso rialzo. In due giorni sono cresciute da una media di 0,149 delle settimane scorse a 0,2335 (chiusura di due giorni fa) per un rialzo del 56% circa. Una crescita importante che ieri ha visto la perdita (classica mini vendita) solo dell'1,5%. Difficile capire le motivazioni che stanno dietro a questa crescita anche se negli ambienti finanziari circolano alcune voci, che riportiamo. La prima sarebbe quella che la Jvuentus è prossima ad annunciare due grandi sponsor in vista della prossima stagione. Probabilmente, quindi, siamo vicini a scoprire il nome della società che accompagnerà lo Juventus Stadium. Un accordo di 3-4 anni a circa 10 milioni di euro a stagione sarebbe un gran colpo. La seconda ipotesi è quella del main sponsor che l'anno prossimo potrebbe essere nuovo e portare un importo ben maggiore nelle casse della Juventus, soprattutto in vista della Champions che toccando ferro la Juventus dovrebbe giocare. L'ultima voce, che riportiamo, ma che attualmente non ha avuto riscontri effettivi, riguarda l'interesse ad entrare in parte del capitale della Juventus di un nuovo partner, proveniente dagli Emirati. Ripetiamo, questa voce che circola non ha avuto al momento alcun riscontro, ma per correttezza la riportiamo.

In ogni caso, l'idea è che qualcosa stia per succedere, o semplicemente potrebbe essere l'effetto Conte che oltre all'entusiasmo ha fatto schizzare anche le azioni bianconere.

STIAMO CON MAROTTA, ECCO I MOTIVI

Ci sembra inevitabile e incredibile quello che sta succedendo, le critiche che sono arrivate da tutte le parti sulle parole di Marotta, che chiedevano non aiuti, lo ricordiamo, ma solo che alla Juventus venga dato ciò che le spetta, sono incredibili. Un dirigente non può permettersi di chiedere valutazioni eque e arbitraggi di valore? La Juventus, lo ricordiamo non è una squadra facile da arbitrare da 5 anni a questa parte. E' impossibile dimenticare quanto ha subito la Juventus in questi anni, con arbitraggi al limite dell'immaginazione per la voglia dei fischietti di dimostrare che loro, alla Juventus, non concedono nulla. Impossibile dimenticare gli episodi più eclatanti (che sarebbero molti ma molti di più): il Bergonzi di Napoli, il Dondarini di Reggio Calabria, il Morganti di Palermo e domenica Peruzzo. Peruzzo in effetti è meno colpevole di altri, se non di mancata attenzione, ma come i predecessori non ha voluto prendere una decisione critica pro Juventus e ribadiamo, non a vantaggio, ma solo equa. I guai sono nati nell'opinione pubblica per cui oggi chi fischia a favore della Juventus sbaglia, perchè se fischi a favore nel dubbio sbagli e ricordiamo la reazione spropositata di Juventus-Cagliari, partita in cui la Juventus ha comunque perso due punti, oppure la reazione di Juventus-Cesena, partita dove la Juventus vinceva comunque uno a zero. Fa quindi benissimo Marotta a chiedere rispetto e chi non giustifica l'atteggiamento del dg, ha la coda di paglia, una coda lunga come la fila di coloro che parlarono su Farsopoli e oggi non osano chiedere scusa ai milioni di juventini alla luce di motivazioni di una sentenza che dice chiaramente che nessuna partita è stata truccata. Ma non vi preoccupate, noi i vostri nomi ce li abbiamo bene bene scolpiti in fronte...e prima o poi dal nostro dossier tireremo fuori i nostri articoli...e sicuramente non sarà un dossier arbitrale fatto su giornali di parte come quelli che girano on-line in questi giorni.

martedì 7 febbraio 2012

LE PRIME 20 COSE CHE POSSO FARE CON UNA SIM SVIZZERA

La teoria delle SIM SVIZZERE impazza, quindi vi elenchiamo 20 cose che possiamo fare con una SIM SVIZZERA. A fine pagina il modo che permette a ognuno di voi di suggerire le restanti 80, l'obiettivo è arrivare a 100.

1- FAR PERDERE DUE SCUDETTI BUONI ALLA JUVENTUS

2- MANDARE IN SERIE B LA JUVENTUS

3- FAR PERDERE 300 MILIONI DI EURO ALLA JUVENTUS

4- FAR VINCERE L'INTER DOPO SECOLI

5- FAR SORRIDERE MASSIMO MORATTI

6- FAR FARE IL TRIPLETE ALL'INTER

7- FAR SPENDERE MENO PER VINCERE A CERTE SOCIETA'

8- CAMBIARE LA CLASSE ARBITRALE IN TOTO

9- FAR ARRESTARE E INCRIMINARE UNA SERIE DI INNOCENTI, ROVINANDO LORO LA VITA

10- ROVINARE L'IMMAGINE NEL MONDO DELLA JUVENTUS

11- ROVINARE IL CALCIO ITALIANO E IL RANKING

12- ROVINARE IL MIGLIOR DIRIGENTE E ESPERTO DI CALCIO ITALIANO

13- DARE POSSIBILITA' AI MEDIA DI RIVERSARE TUTTO L'ODIO NASCOSTO CONTRO LA JUVENTUS

14- SCOPRIRE LA POSIZIONE ESATTA DEL SANTO GRAAL

15- FAR ARRABBIARE 15 MILIONI DI TIFOSI BIANCONERI

16-FAR FELICI 30 MILIONI DI ANTIJUVENTINI

17- SCOPRIRE L'UNICO PAESE CHE NON SARA' COLPITO DALLA PROFEZIA MAYA SULLA FINE DEL MONDO

18- RAGGIUNGERE IL RECORD MONDIALE DI LIKE SU FACEBOOK

19- FAR ARRABBIARE LA CIA AMERICANA CHE PENSAVA DI AVERE LE SCHEDE PIU' ININTERCETTABILI DEL MONDO

20- FARE UN PROCESSO, SPENDERE I SOLDI DEI CONTRIBUENTI SENZA TROVARE DOPO 5 ANNI LA VERITA'

La più bella di oggi : Con una sim Svizzera puoi far felice i venditori di bandiere del Inter almeno cosi si sono spolverate nei loro magazzini dal 1989 (Maurizio Grande)

aggiungete su facebook le COSE CHE SI POSSONO FARE CON SIM SVIZZERE... ARRIVEREMO A 100 E PUBBLICHEREMO LE ALTRE PIU' BELLE CON il nome DELL'AUTORE..controllate subito sulla nostra pagina ne stanno arrivando tantissime.

OCCASIONI PERSE? SI, MA...

La Juventus fa fatica in certe partite. La Juventus per vincere deve sempre andare a mille. Vero, verissimo. Questa Juventus pero', prima in classifica e di grande cuore e personalità sta facendo un grande campionato. Un grande campionato che la vede prima con merito, imbattuta. Qualche passo a vuoto, pero' lo concede, lo concede spesso e volentieri a Torino, nel suo stadio e non sempre per colpa sua. Ci ricordiamo dell'espulsione di Vucinic con il Bologna, ci ricordiamo dell'errore bianconero con il gol di Caracciolo con il Genoa. Ci ricordiamo delle sviste con il Cagliari e poi arriviamo a ieri con la giornata storta di molti giocatori. In totale sono otto punti persi in casa con squadre di basso tasso tecnico. Si poteva fare di più, certo, pero' siamo convinti che la stagione e' grandissima e ha ragione Conte quando ci dice che la squadra bianconera non e' la favorita. Aspettiamo il cambio di marcia a partire dalle sfide con Parma e Bologna, altre due squadre medie per invertire la rotta, speriamo definitivamente.

COSA CI INVIDIANO IN SVIZZERA? LA TEORIA DELLE...

La Juventus ama la Svizzera, i tifosi bianconeri amano Stephan Lichtsteiner, nuova icona bianconera di stagione. Gli svizzeri potevano essere molto di più, visti i chiaccherati Inler, Ziegler, arrivato e andato via e infine Behrami, possibile bianconero mancato. Ma non vi vogliamo parlare di mercato, perchè gli svizzeri leggendo le motivazioni della sentenza ci invidiano anche la teoria delle "sim svizzere", le famosissime schede che non si intercettano. Le uniche schede che anche se non sono utilizzate permettono di localizzare presunti illeciti. Le uniche schede che permettono di svelare segreti incredibili. Gli antichi raccontano che con le schede Svizzere si potesse svelare anche la localizzazione del Santo Graal. L'onnipotenza delle "schede svizzere" sta diventando motivo di orgoglio per il Paese Elvetico e da domani tutti ne chiederanno una.

Peccato che le schede non abbiano tutta questa valenza: le SIM sono state solo collegate in modo presunto e sottolineiamo presunto, con gli arbitri che avrebbero partecipato alla cupola. Bertini per esempio è di Arezzo e hanno trovato una scheda svizzera che accendeva delle celle ad Arezzo, se ci fosse stato un altro utente ad Arezzo con medesima scheda Svizzera avrebbero attribuito a lui il tutto. Qualcuno ci potrebbe poi spiegare la posizione del famoso De Santis? A lui viene attribuita una scheda svizzera tra il 7 gennaio e il 28 marzo ma essendo considerato uno degli organizzatori della cupola, ci sembra strano che potesse averla solo in quel periodo, non vi sembra?

Vi facciamo notare infine questa ulteriore inasattezza fondamentale che i giornali si ostinano a non evidenziare come meriterebbe. Dal processo è uscito fuori che è impossibile stabilire quante telefonate siano state fatte, né la loro durata, tramite Sim Svizzere. Inoltre le sim erano tutte intercettabili e nessuna analisi sui contenuti è stata fatta, come mai? Tutto quanto si sostiene è presunzione, senza la presenza di prove concrete o riscontri....Aggiungiamo un ulteriore tassello: il traffico presunto, è relativo a periodi di tempo in cui le partite che si sono svolte hanno visto la Juve avere una media punti inferiore a quella che aveva negli altri periodi. Il contrario di quello che si può dire per Inter e Milan.

Qualcuno un giorno ci dovrà spiegare due cose: primo perchè analisi approfondite non sono state fatte su tutte le squadre e secondo perchè la verità venga a volte travisata in modo tanto evidente, come pubblicano certi siti e quotidiani oggi.

Fortunatamente quelle che vi diciamo non sono illazioni, ma verità confortate dagli atti di un processo, non teorie o ipotesi ma fatti reali... In Svizzera sono attenti e siamo sicuri che stanno ridendo talmente forte che in Lombardia a Como li sentono. Grazie alla teoria delle Sim Svizzere, ora ci sarà un motivo in più per farsi prendere in giro, complimenti.

lunedì 6 febbraio 2012

DA ZERO A DIECI: ZERO ALLA POCA PERSONALITA' DEGLI ALTRI, DIECI ALLE ALI

La Juventus ieri ha lottato ma non ce l'ha fatta a vincere. Si poteva fare di più, sarebbe stato importante vincere, ma la vittoria si è infrante contro il muro senese.

VOTO ZERO: ancora una volta alla mancanza di coerenza di alcuni. La poca personalità di quelli che avevano fatto paginoni per i falli di mano della Juventus con il Cagliari (sarebbe stato il gol del pareggioun eventuale rigore), mentre per quello eventuale di ieri nessuno ha alzato la voce. Ci vorrebbe personalità e coerenza.

VOTO UNO: alle valutazioni arbitrali di ieri. Peruzzo non ha concesso un rigore, non ci lamentiamo, ma lo segnaliamo. Un solo rigore per la prima in classifica, per il momento ci sembra poco.

VOTO DUE: ai pareggi consecutivi in casa con squadre medie. Perdendo i punti così sarà difficile arrivare al primo posto.

VOTO TRE: alle giornate che dovrebbe prendere Ibrahimovic. Recidivo e colpevole di un brutto gesto. Il tre ci sembra il numero perfetto.

VOTO QUATTRO: come i punti potenziali di vantaggio vincendo a Parma, purtropp sono punti virtuali, per ottenerli bisognerà ricominciare a vincere con le piccole.

VOTO CINQUE: a Vucinic.Troppo fumoso, fuori forma anche se al ritorno dopo l'infortunio. Deve crescere, deve incidere, lui deve accenderela lampadina.

VOTO SEI: a Matri e Marchisio. Impreciso il primo,poco incisivo il secondo. Matri si prende un turno di riposo, mentre Marchisio deve recuperare la forma di inizio stagione.

VOTO SETTE: a Pirlo.I palloni passano tutti da lui. E' l'unico che può accendere la lampadina. Anche ieri ha lottato ed è andato vicino al gol.

VOTO OTTO: a Barzagli. Sempre the wall, anche ieri perfetto.

VOTO NOVE: al Siena, preciso, forte, che ha corso per tutta la partita e non ha rubato nulla. Bravissimo Sannino, veramente un grande tecnico.Unico neo il comportamento di Pegolo, che ha perso troppo tempo facendo innervosire i tifosi.

VOTO DIECI: alla continuità dell'ala destra e alla novità di quella sinistra. Lichtsteiner impressiona, De Ceglie incide e si comporta da vero terzino sinistro. Stupisce la crescita di Paolo De Ceglie anche se il terzino deve crescere in intraprendenza.

Sempre primi, grazie agli altri

Una sfida tra bianconeri, anche se il Siena ha indossato il "pigiamino" azzurro. La partita si sapeva come difficile per la capacita' di Sannino di "bloccare" le partite. L'inizio di partita vede infatti una sfida totalmente bloccata con il Siena bravo nel pressing e nell'occupazione del campo. Un primo tempo in attesa della luce che non si accende. Una squadra un po' troppo lenta con qualche sbavatura nei controlli e nelle conclusioni. Dall'altra parte un Siena attentissimo, bravo nel chiudere gli spazi senza far passare nemmeno uno spillo. L'inizio del secondo tempo vede una Juventus più convinta che nei primi quindici minuti crea almeno quattro palle gol. La ripresa poi si spegne con tante occasioni potenziali e una grande occasione senese nel finale. Buona notizia di giornata? Beh il Milan che non vince e le inseguitrici che fanno peggio e soprattutto il Milan che perde Ibrahimovic. Futuro roseo? Si forse, ma bisogna tornare a battere le "piccole".

QUALCOSA DA MIGLIORARE

Quando stanno tutti dietro si sa e' difficile. Quando si mettono tutti dietro la linea della palla e ripartono bisogna trovare il modo di sfondare, di trovare il pertugio giusto per buttarla dentro. Con il Siena e' stato così, abilissimo Sannino a trovare il modo di bloccare gli spazi. Bravissimo il Siena a fare un pressing incredibile, fatto di corsa, attenzione, sagacia tattica. La Juventus oggi e' mancata nello spunto decisivo: pochi tiri da fuori, pochi spunti individuali, tanta mole di gioco ma anche possesso sterile, asfissiati dal pressing del Siena. La partita di oggi e' nata sulla falsa riga del secondo tempo con il Cagliari, pressione e contropiede degli avversari. La Juventus per vincere deve sempre andare a 1,000, oggi e' andata a velocità normale e i tre punti non sono arrivati. Peccato, perché chi ne approfitta e' il Milan che aveva una partita più complicata. Per il resto della stagione ci sara' da sudare, tutte le avversarie venderanno cara la pelle. Bisognerà cercar di migliorare ancora, anche se a Conte e alla squadra va solo un grazie e un incoraggiamento a non mollare, consapevoli tutti che la Juventus non ha giocatori come Ibrahimovic, nel bene e nel male. da migliorare da parte di tutti, perché se c'erano due rigori per il Cagliari, allora oggi c'era un rigore netto per la Juve.

IL DOSSIER SI APRIVA IL 18 MAGGIO

18 maggio...Conte non era ufficiale ma la fiducia nell'ex capitano c'era. Conte ieri nella sua conferenza stampa ha parlato chiaramente di dossier: "mia metodologia di lavoro, prevede che io abbia un archivio tecnico, tattico, fisico, di comunicazione, quindi articoli, interviste, da parte di tutti quanti gli addetti ai lavori. Allora io, dico, tenendo questo archivio, ogni tanto me lo vado a rivedere: vedere che in sei mesi noi siamo partiti dal sesto-settimo posto ad essere favoriti per lo scudetto, dico: 'E' successo un miracolo". Il nostro Dossier del Conte allenatore si apriva così', quel diciotto maggio: "Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio. Sembra ormai di essere in campagna elettorale e visti i tempi lo siamo sul serio e non solo per le amministrative. Noi prendiamo spunto dal celebre pezzo di Totò che riesce a firmare uno dei migliori pezzi comici della storia italiana nel film di Sergio Corbucci "Gli Onorevoli". Totò prendeva un po' in giro il Duce e un po' la politica democristiana del tempo. Oggi i tifosi bianconeri sembrano immersi nella medesima scena un po' per prendersi in giro e un pò per vivere una scena paradossale causata dall'ennesimo fallimento. Votano Antonio, perchè Antonio Conte è sinonimo di juventinità, successo e di cuore. Una scelta dettata dal cuore. Un allenatore che come Ferrara era un simbolo, ma che a differenza di Ferrara ha esperienza come secondo in serie A e esperienza come guida a Bari e Siena con ottimi risultati e una brutta parte stagione a Bergamo che non ci demoralizza. Vedremo come andrà nel caso venisse eletto. Noi votiamo per lui, a una condizione: che sia sorretto dall'inizio alla fine e che gli siano presi i giocatori giusti. Non gli chiediamo molto, se non di mettere in campo la stessa anima che mettevada giocatore. Lo ricordiamo per quei gol impossibili, quelle mezze rovesciate volanti e quel gol con l'Olympiakos e quella sua corsa. Ci aspettiamo altre sue corse... vincenti come un tempo, volerlo così tanto è una scommessa ma che siamo disposti a giocarci sostenendolo a patto che anche in società lo sostengano con le parole ma soprattutto con i fatti". Da quell'articolo in questi mesi su Antonio Conte ne abbiamo contati almeno altri 1,000, tutti che manifestavano crescente ottimismo. Ci vorrebbero due hardware disk, per contenerli tutti... Noi se allora lo sostenevamo a prescindere prendiamo atto e siamo contenti di non essere saliti su un carro in corsa, siamo saliti sul carro della Juventinita, della passione e per noi Conte e' come Apollo, guida quel carro e anche il 18 maggio per noi era l'uomo giusto per far tornare il sole.

DENTRO IL CONTRATTO DEI PILOTI C'è ILFUTURO, ECCO PERCHE'

Le parole dell'intervista di Andrea Agnelli anticipata ieri sui principali siti e su tuttojuve.com e che sentiremo stasera a XXL di Sportmediaset ha lanciato spunti quanto mai interessanti. Ovviamente siamo d'accordo su tutta la linea del Presidente. Non possiamo fare altro che ringraziarlo per la sua voglia di lottare per i titoli persi, per la sua juventinità che è grande e anche per le parole sul Direttore Moggi, che ci vedono totalmente d'accordo. Ci soffermeremo però su un campo nuovo, la relazione formula 1 calcio, argomento che avevamo cavalcato tempo fa chiedendo un'unione di forze di Juventus e Ferrari per attività di co-marketing. Esperti economisti, però vedono difficile questa soluzione perchè il marchio Ferrari, difficilmente si affianca ad altri, però non è da escludere un rapporto di altro tipo, come indicato da Andrea Agnelli nella sua intervista:"Ho chiesto alla Ferrari i contratti dei piloti di Formula 1 per applicarli al calcio".

Questa richiesta ci ha incuriosito e siamo andati a cercare in esclusiva delle informazioni più dettagliate del rapporto contrattuale e delle diverse forme che possono esistere in Formula uno, aiutati da una ricerca della rivista americana Sports Illustrated.

La crisi finanziaria che ha colpito tutti, compresa la Formula Uno ha spinto i Team ad adottare sempre più spesso forme contrattuali diversificate che permettano una diminuzione dei costi, una condivisione del rischio e la diminuzione del costo del lavoro che costituisce anche nel calcio la principale voce di bilancio.

Ne abbiamo trovate almeno 3 di forme, in base alle squadre, che potrebbero risultare molto, ma molto interessanti.

Primo modello: contratto a rendimento. Contratto basato su una quota fissa e una variabile che cambia in base a vittorie, podi e posizioni in campionato. Per alcuni piloti (Hamilton), abbiamo un 70% di fisso e 30% di variabile. Per altri, come Vettel e Webber, addirittura 40% fisso e 60% variabile. Si può capire facilmente perchè la competizione sia accesa anche tra i piloti, grazie alle sue vittorie Vettel ha guadagnato un bonus altissimo, ma se non avesse vinto avrebbe perso oltre il 50% dell'emolumento condividendo il rischio con la squadra e la proprietà.

Secondo modello: contratto co-sponsor. Ci prendiamo la licenza di coniare il termine di co-sponsorship, ma questa tipologia di contratto riguarda, per esempio proprio la Ferrari e Fernando Alonso. La sua parte di stipendio viene coperta dalla Ferrari e in parte dal main sponsor Santander che è anche sponsor della Ferrari stessa, Questa tipologia di sponsorship sarebbe veramente interessante per la Juventus, per instaurare un rapporto molto stretto con uno sponsor attuale (es.- Nike) che finanzierebbe l'acquisto o pagherebbe parte dello stipendio di un grande campione, ovviamente ricevendo in cambio gestione di immagine e quant'altro.

Terzo modello: contratto a valigetta. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una terminologia ibrida, ma viene coniata per inserire nel progetto driver con sponsor. Si tratta per esempio di piloti che hanno una propria borsa di sponsor legata a contratti pubblicitari e a interessi economici di un mercato di riferimento, per esempio i mercati emergenti. Per esempio ritornando alla Juventus, ci potrebbe essere interesse della Fiat a prendere un campione brasiliano, per sfruttare la sua immagine per la vendita di veicoli in Brasile o in un altro mercato emergente. L'acquisto o parte dello stipendio verrebbe pagato dalla stessa società, ricevendo in cambio un vantaggio di immagine. La differenza rispetto al precedente contratto è che la società in questione può anche non essere sponsor della società stessa, ma entra in azione solo per il tal giocatore o nel caso della formula 1 pilota.

La Formula 1 ha saputo dimostrare una grande flessibilità e voglia di innovare anche sotto questo punto di vista. Il calcio ce la farà? La risposta è difficile da dare, anche se appare chiaro che se non ci sarà una diminuzione del monte ingaggi più vicino alla condivisione del rischio i problemi saranno sempre più seri. La Juventus solo per il caso Amauri ha perso qualcosa come 10 milioni di euro, con una condivisione del rischio con il calciatore sarebbe stato così? Certamente no....

venerdì 3 febbraio 2012

CROSS DI SKY, GOL DELLA JUVENTUS?

Ieri abbiamo letto con piacere le parole di del vicepresidente di Sky Sport Jacques Reynaud: "Parma-Juve è stata annullata per motivi di ordine pubblico. Purtroppo l’Italia è indietro con gli stadi di proprietà. Sul nostro miliardo e 600 milioni ricevuto in questi due anni soltanto la Juve ha destinato soldi per un nuovo stadio. In ogni caso il calendario lo fa la Lega, non la pay tv. Meno partite in diretta? Ok, meno soldi...".

Ci viene da sorridere di gusto leggendo queste parole, perchè praticamente costituiscono l'ammissione di quello che diciamo da mesi. La Juventus sta offrendo non solo uno spettacolo di alto profilo in campo, ma ha abbinato al blasone, alla maggior tifoseria, all'audience uno stadio 5 stelle. Purtroppo per la concorrenza, l'ammissione del vicepresidente di Sky costituisce una pericolosa forma di valutazione di quanto la Juventus sta facendo e di quanto meritererebbe dal punto di vista economico. La Juventus è prima nell'audience, ma anche allo stadio. I tifosi si stanno comportando proporzionalmente ai giocatori in campo, vale a dire alla grande. L'anno scorso nel piccolo e centrale Olimpico si viaggiava con la media di 21.966 tifosi a partita, attualmente si è ampiamente superata quota 36 mila con oltre 24 mila abbonati. Se si mantenesse questa media la Juventus supererrebbe ampiamente la media spettatori della Juventus ultra vincente di Fabio Capello. I dati auditel confermano che la Juventus attrae sempre di più. I giornali, anche quelli meno amici, riportano sempre di più articoli e commenti sulla Juventus e sulla nuova guida tecnica. Per una squadra senza Champions i dati sono impressionanti. Insomma, il valore del brand sta tornando dove era nel 2006 e se ne è accorta anche Canal Plus con un servizio celebrativo della Juventus e del suo stadio.

Partendo proprio dalle dichiarazioni di Jacques Reynaud è ora di rendere sorridenti anche Andrea Agnelli e Beppe Marotta. E' ora di rinegoziare i diritti secondo il loro reale valore, se la Juventus è l'unica che può garantire sempre e comunque lo spettacolo dentro e fuori a livello di eccellenza, le va riconosciuto, se la Juventus è l'unica capace di valorizzare i ricavi con uno stadio di proprietà, le va riconosciuto. Speriamo... presto, del resto con un assist del genere, (di Sky), è quasi impossibile fare gol.