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sabato 12 giugno 2010

IL DUE DI PICCHE A BRISCOLA



Contare come il due di picche a briscola, significa non contare nulla. Quest'espressione deriva dal gioco della briscola, perché il due del seme non di briscola è la carta che vale meno di tutte le altre.
Visto come l'Italia è stata trattata ieri ai mondiali di calcio, direi proprio che ci troviamo nella casistica classica, standard direi del due di picche a briscola.
Altro sgarbo all'Italia e capo della federazione molto offeso.
Giovedì sera all’Orlando Stadium di Johannesburg è stato Patrick Vieira, e non un italiano a consegnare in mondovisione la Coppa al Sudafrica, strano avrebbe dovuto essere un italiano, se non uno convocato, uno decisivo nel 2006. magari Grosso...
Già quattro anni Blatter non aveva consegnato direttamente la Coppa all'Italia.
Ora un altro sgarbo e pare che Abete si sia offero, definendo la situazione una "gaffe" e chiedendo spiegazioni.
Ma ci chiediamo l'Italia conta ancora qualcosa?
Sconfitta per i prossimi Europei andati a Polonia e Ucraina, sconfitta per quelli successivi assegnati alla Francia.
Ma cosa ha portato l'Italia a questo ruolo marginale? Ricordiamo che gli ultimi europei italiani sono stati nel 1980 e i mondiali nel 1990.
Insomma un europeo ci poteva stare.
Senza voler essere troppo di parte, noi a qualche possibile spiegazione abbiamo pensato.

In ordine sparso: stadi, tifosi, regole federazioni, problemi di giustizia, problemi di unità all'interno della tifoseria nazionale.

Stadi: li avete visti gli stadi italiani? Brutti, vecchi, fatiscenti e perennemente imbrattati dai tifosi che quando le cose non vanno bene, si sentono liberi di distruggere tutto tipo gli antichi sudditi di Attila.

Tifosi: regole poco chiare, tessera del tifoso ancora da comprendere bene, scontri... e poi se dopo 15 anni non si riesce a far giocare a porte aperte Genoa-Milan dove vogliamo andare?

Regole federazione, giustizia e credibilità internazionale: le federazioni leggono i giornali italiani, gli stranieri leggono i giornali italiani e alcuni magari vanno oltre i giornali e si fanno delle domande... per esempio come mai dal 1996 al 2006 la Juventus è arrivata così tante volte in finale di Champions... senza corrompere alcun arbitro, possibile ch corrompesse solo dal 2004 al 2006? All'estero forse sono più svegli e hanno capito che c'è qualcosa che non va o nel pre o nel post.
Andate a vedere come ha gestito il Portogallo lo scandalo partite truccate con prove in Portogallo e come è stato gestito in Italia. Li il Porto non è stato affossato, qui il corrispettivo del Porto si...

Problemi di unità di visione nazionale: pensate che i tifosi dell'Inter tiferanno la nazionale, e perchè mai? Girando per Milano li sento dire...no no non c'è nemmeno un interista, noi tifiamo Argentina. Bhe e perchè dargli torto, lo spirito nazionale è andato a farsi benedire. Colpa di chi? Colpa di chi non ha dato regole chiare e ha creato un clima di sospetti e di tensione. L'Italia sembra tornata all'epoca dei comuni, tutti guardano all'orticello e non al sistema.
Del resto se il sistema perde credibilità...

Che dire, quindi, vi meravigliate se la Fifa, la Uefa, ci danno il due di picche.
Perchè dovrebbero fare altrimenti. Bisognerebbe farsi un esame di coscienza e trovare dentro di noi le risposte, alcune le abbiamo abbozzate, fate voi.. il resto...

LEGGI LE PAROLE DI ABETE

Non ci hanno mandato un invito né ci hanno comunicato che non si trattava di fare semplice presenza a un concerto. Se ci avessero detto che c’era da consegnare la Coppa, qualcuno di noi si sarebbe presentato nonostante le difficoltà create dalla distanza, dal traffico e dal fatto che sarebbe stato un fuori programma in contrasto con le esigenze della preparazione»
La Fifa in serata «Avevamo regolarmente invitato un membro della Federazione italiana e ci hanno detto che non poteva venire».

aNCORA ABETE «Pirlo era pronto ad andarci perché a causa dell’infortunio era libero dagli allenamenti. Poi ha dovuto sottoporsi alla risonanza magnetica in ospedale e ha rinunciato». «Chiediamo un chiarimento per questa gaffe e se non lo riceveremo scriveremo una lettera perché queste cose restino agli atti». Sarà importante sapere a chi affidarla perché non si perda nel viaggio e non si crei un altro disguido «sul versante comunicazionale».

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