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tuttojuve

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lunedì 7 giugno 2010

ECCEZIONI E REGOLE


Ieri è uscita su alcuni media una breve intervista di Adriano Galliani, che mi ha fatto letteralmente sobbalzare...
"La situazione degli stadi è essenziale non possiamo prescindere da una legge in materia; quella di Torino, con la Juventus impegnata nella costruzione di un nuovo impianto, non è una situazione ripetibile in Italia. Servono stadi nuovi: non abbiamo solo quelli più brutti, vecchi e obsoleti ma anche quelli con la peggiore visibilità. Gli sponsor vogliono anche ospitalità, ad esempio con gli sky box. Se continuiamo con questi stadi, continueremo la discesa. Noi potremmo dire che saremo nati, vissuti e seppelliti a San Siro". .
Personalmente considero Galliani uno dei migliori, all'avanguardia e che conosce bene i media. Pensate che Galliani già nel 2000 a una conferenza all'Università Bocconi, già parlava di stadi polifunzionali e modelli inglesi. Oggi ribadisce la necessità di una legge che possa dare stadi nuovi, nominando quella della Juventus come l'eccezione.
Personalmente non sono d'accordo. Se vogliamo chiamare l'eccezione la programmazione, la diversificazione degli investimenti e la sostenibilitù, allora chiamiamola eccezione. Richiedere, una legge, che possa portare a stadi nuovi, non è lecito. Abbiamo già assistito alla legge sui diritti tv, dove non si è arrivati da nessuna parte e ancora non si è capito, perchè si è passati dalla contrattazione individuale a quella collettiva.
Una legge sugli stadi porterebbe a gare d'appalti, finanziamenti a pioggi a sperpero di risorse pubbliche. Molto meglio che ognugno si prenda le proprie responsabilità, spenda di meno nella gestione sportiva, o spenda meglio e pianifichi o la costruzione di uno stadio o la ristrutturazione dell'esistente, contando sull'appoggio delle istituzioni locali e senza chiedere l'aiuto della case statali che come vediamo non sono molto pingui.
Infine sono in totale disaccordo sull'ultima frase, quella della discesa. Il calcio italiano non è in discesa solo per gli stadi, è in discesa per l'odio tra le tifoserie e subisce ancora l'effetto Calciopoli.
Riporto qui alcune frasi sempre di Galliani, che poi coincidevano con il nostro pensiero di un mese prima.
"uno degli effetti di Calciopoli è stato quello di aver inciso sul ranking Uefa dell'Italia.
Noi a questo aggiungiamo, uno degli effetti è stato cancellare la miglior squadra italiana che dalla sue ceneri si sta ponendo all'avanguardia, con il primo stadio polifunzionale italiano.
Mi chiedo, cosa sarebbe ora la Juventus e dove sarebbe potuta arrivare se si fosse fatto un processo equo di Calciopoli...chissà, nel frattempo rimaniamo convinti che spetti un risarcimento o almeno un premio per essere arrivati per primi... almeno nello stadio... piaccia o non piaccia.
Esistono eccezioni e regole, le eccezioni come dice Galliani sono lo stadio della Juventus, le regole non le abbiamo capite, o meglio abbiamo capito che valevano solo per alcuni...mentre per altri no.

2 commenti:

  1. guarda che un processo equo alla juve è stato fatto!al massimo potresti dire,e non sarei d'accordo,che non è stato fatto per altre squadre..anzi i tifosi juventini dovrebbero essere contenti di non essere retrocessi in serie C

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  2. Carissimo, il processo equo sarebbe stato tale se tutte le telefonate fossero state prese in esame nello stesso periodo, stoppando i campionati e riprendendoli solo a indagini concluse.
    Le indagini in due tempi sono sotto l'occhio di tutti.
    Anzi in tre tempi. visto che la Reggina è stata colpita in un secondo momento.

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