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martedì 22 giugno 2010

"AGGIRIAMO LE REGOLE PROPRIO NOI CHE SIAMO DESIGNATORI ?"


Forse basterebbe questa frase, inserita nel titolo, per far capire ai lettori che "parlare" di griglie era qualcosa di comune, tra le persone nel 2005, era qualcosa che facevano i dirigenti, facevano i designatori, facevano anche i giornalisti.
Riportiamo alcune riflessioni su questa telefonata tra Bergamo e Ruggiero Palombo, vice direttore della Gazzetta dello Sport.
Una telefonata normale, dove non c'è nulla di sospetto, che però evidenzia un clima di grande cordialità, rispetto e stima reciproca.
Si discute animatamente sui sorteggi, sugli arbitri, su un clima di campionato rovente e su un'interruzione di una rubrica che allora Bergamo scriveva ogni settimana sulla Gazzetta dello Sport una rubrica dove analizzava tutte le partite e dava i voti agli arbitri.
Nella telefonata Bergamo e Palombo parlano anche di Pairetto, e Abete.
Bergamo dice di "voler garantire il gruppo e la regolarità del campionato".
E Palombo "...la prossima volta se non metti Racalbuto nella griglia di Roma-Juventus è meglio".

Chiaro che il tono fosse, colloquiale e amichevole e che, come detto, non ci sia nulla di male, a parlare di questo, però non capisco come mai alcuni possano parlarne e altri no.

Altro passo interessante è come Bergamo cercasse di giustificare le proprie scelte, di fronte ad alcune osservazioni di Palombo: "le regole, allora cosa facciamo, le aggiriamo proprio noi che siamo designatori, come facciamo, almeno su questo dateci atto, diciamo che è sbagliato il sorteggio..."
e Palombo "probabilmente...sicuramente è defunto con questa stagione..."

Voi direte, o meglio alcuni di voi diranno, le telefonate sulle griglie di Moggi erano diverse. Ognuno giustamente rimanga sulle proprie linee, comunque certe telefonate rimangono inequivocabili e testimoniano come parlassero tutti.

Vorrei porre due domande a chi legge, come mai alcuni media e giornali ci hanno fatto credere che parlasse solo qualcuno e non tutti?
Secondo voi avrebbe fatto bene Bergamo a mandare Collina al posto di Racalbuto per Roma-Juventus? Si sarebbero evitati gli errori del guardalinee in quella partita?
E ancora...pensate che oggi ci siano meno errori di allora o pensate che gli errori siano evidenziati di meno perchè non vince la Juventus?

Termino con questa deposizione di Stagnoli al processo di Calciopoli: "L'ANALISI DEGLI ERRORI OGGI UGUALE AD ALLORA".
Stagnoli, ex assistente arbitrale e ora vice di Collina "Il clima nell'attuale Can è simile a quello del 2004-2005, gli errori sono studiati ora come lo erano allora, quando c'erano Bergamo e Pairetto. Io una grande differenza non la vedo". L'analisi degli errori è ora come era allora".
L'unica differenza che vedo è che vince un'altra squadra, c'è un nuovo designatore, che come si evince anche dalla telefonata godeva di protezione e stima.

Giorno dopo giorno, telefonata dopo telefonata, emerge un quadro sempre più fosco, un quadro in cui c'erano tantissimi interlocutori a parlare e alcuni di questi hanno raccontato una realtà nel 2006 che a mio modesto parere non corrisponde minimamente a quella di oggi.
Palombo, dice nella telefonata che il "sorteggio è defunto", è stato un buon profeta.
Penso che oltre al sorteggio con il 2006 ci siano stati anche altre vittime, prima tra tutte la "credibilità del calcio italiano".



2 commenti:

  1. e anche il Palombino con le mani nella marmellata..... avanti così Palazzi ci sei???? o aspetti gli ordini da Moratti

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  2. caro Massimo, mi incazzo a sentire Abete parlare di scadimento del calcio italiano, cioe' proprio uno dei suoi massimi artefici a partire da quel colpo di stato che fu Calciopoli: altro che morto il sorteggio e' morto il nostro calcio! (ma l'Inter sta benisssimoo!!)...

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