
Forse basterebbe questa frase, inserita nel titolo, per far capire ai lettori che "parlare" di griglie era qualcosa di comune, tra le persone nel 2005, era qualcosa che facevano i dirigenti, facevano i designatori, facevano anche i giornalisti.
Riportiamo alcune riflessioni su questa telefonata tra Bergamo e Ruggiero Palombo, vice direttore della Gazzetta dello Sport.
Una telefonata normale, dove non c'è nulla di sospetto, che però evidenzia un clima di grande cordialità, rispetto e stima reciproca.
Si discute animatamente sui sorteggi, sugli arbitri, su un clima di campionato rovente e su un'interruzione di una rubrica che allora Bergamo scriveva ogni settimana sulla Gazzetta dello Sport una rubrica dove analizzava tutte le partite e dava i voti agli arbitri.
Nella telefonata Bergamo e Palombo parlano anche di Pairetto, e Abete.
Bergamo dice di "voler garantire il gruppo e la regolarità del campionato".
E Palombo "...la prossima volta se non metti Racalbuto nella griglia di Roma-Juventus è meglio".
Chiaro che il tono fosse, colloquiale e amichevole e che, come detto, non ci sia nulla di male, a parlare di questo, però non capisco come mai alcuni possano parlarne e altri no.
Altro passo interessante è come Bergamo cercasse di giustificare le proprie scelte, di fronte ad alcune osservazioni di Palombo: "le regole, allora cosa facciamo, le aggiriamo proprio noi che siamo designatori, come facciamo, almeno su questo dateci atto, diciamo che è sbagliato il sorteggio..."
e Palombo "probabilmente...sicuramente è defunto con questa stagione..."
Voi direte, o meglio alcuni di voi diranno, le telefonate sulle griglie di Moggi erano diverse. Ognuno giustamente rimanga sulle proprie linee, comunque certe telefonate rimangono inequivocabili e testimoniano come parlassero tutti.
Vorrei porre due domande a chi legge, come mai alcuni media e giornali ci hanno fatto credere che parlasse solo qualcuno e non tutti?
Secondo voi avrebbe fatto bene Bergamo a mandare Collina al posto di Racalbuto per Roma-Juventus? Si sarebbero evitati gli errori del guardalinee in quella partita?
E ancora...pensate che oggi ci siano meno errori di allora o pensate che gli errori siano evidenziati di meno perchè non vince la Juventus?
Termino con questa deposizione di Stagnoli al processo di Calciopoli: "L'ANALISI DEGLI ERRORI OGGI UGUALE AD ALLORA".
Stagnoli, ex assistente arbitrale e ora vice di Collina "Il clima nell'attuale Can è simile a quello del 2004-2005, gli errori sono studiati ora come lo erano allora, quando c'erano Bergamo e Pairetto. Io una grande differenza non la vedo". L'analisi degli errori è ora come era allora".
L'unica differenza che vedo è che vince un'altra squadra, c'è un nuovo designatore, che come si evince anche dalla telefonata godeva di protezione e stima.
Giorno dopo giorno, telefonata dopo telefonata, emerge un quadro sempre più fosco, un quadro in cui c'erano tantissimi interlocutori a parlare e alcuni di questi hanno raccontato una realtà nel 2006 che a mio modesto parere non corrisponde minimamente a quella di oggi.
Palombo, dice nella telefonata che il "sorteggio è defunto", è stato un buon profeta.
Penso che oltre al sorteggio con il 2006 ci siano stati anche altre vittime, prima tra tutte la "credibilità del calcio italiano".
e anche il Palombino con le mani nella marmellata..... avanti così Palazzi ci sei???? o aspetti gli ordini da Moratti
RispondiEliminacaro Massimo, mi incazzo a sentire Abete parlare di scadimento del calcio italiano, cioe' proprio uno dei suoi massimi artefici a partire da quel colpo di stato che fu Calciopoli: altro che morto il sorteggio e' morto il nostro calcio! (ma l'Inter sta benisssimoo!!)...
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