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tuttojuve

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lunedì 19 aprile 2010

IL TESTIMONE....


Domani al tribunale di Napoli spuntera' Carlo Ancelotti. L'ex allenatore di Milan e Juventus rispondera' alle domande di procura e difesa. Il teste viene ritenuto chiave dall'accusa.
Chissa' cosa raccontera' Mister Ancelotti, sicuramente delle sue sensazioni negative sul signor Pieri, e su quei tre arbitri che riteneva particolari (Pieri, Palanca, De Santis).
Sicuramente non parlera' di Collina che nel diluvio di Perugia, gli fece perdere un campionato.
Lo stesso Collina arbitro di quel Milan-Juventus -0-1 che determino' la vittoria in campionato della Juventus. Ci sono tante cose di cui potrebbe parlare.. sensazioni, sentito dire, etc. etc.
Potrebbe dirci di come si fa ad arrivare secondi con aiuti arbitrali quando era alla Juventus e di come invece si arriva secondi senza aiuti arbitrali al Milan... (nota incongruenza!!!)
Fossi nella difesa gli farei sentire qualche bella intercettazione di Meani che sceglie i guardalinee o di Galliani (tipo questa ) o quella in cui parla con Bergamo in un post Milan-Juventus e invita il designatore e la sua corte a Istanbul. Sarebbe bello fargliele ascoltare e poi sapere se quel campionato e' stato, a suo parere cos' falsato., o quanto meno sapere come mai quelle intercettazioni erano scomparse.
In ogni caso i tifosi bianconeri da questa deposizione non possono fare altro che aspettarsi il peggio, a meno che la difesa non riesca a spingere Ancelotti a dire che le sue sensazioni sono solo tali e come tali trovano il tempo che trovano....
Domani vedremo.... ci aspetta un altro D/Day.... D/Day parte seconda



Dal sito del Corriere della Sera: autore Monti , articolo del 2006
Non essendoci più il sorteggio, Tiziano Pieri non andava designato per dirigere Atalanta-Milan. Stefano Tedeschi, l' uomo chiamato a sostituire la coppia Bergamo-Pairetto, travolta da Calciopoli, ha voluto sfidare la regola numero 18 del gioco del calcio, quella del buonsenso, appena ricordata da Blatter. E ha perso la partita. Le ragioni per le quali Pieri andava tenuto lontano dal Milan e da Ancelotti sono infatti racchiuse nei verbali della deposizione di sei mesi fa del tecnico rossonero davanti ai Carabinieri di Roma e al vice-capo dell' Ufficio indagini della Figc, Gianluca Leonelli. Ma non solo in quelli. Non si manda un arbitro a dirigere la partita di un allenatore che, in piena coscienza, dopo avere spiegato che Meani non era un semplice ristoratore di passaggio al Milan senza alcuna responsabilità nei rapporti con fischietti e assistenti, ha avuto il coraggio di sostenere: «Non posso affermare nulla sull' esistenza di gruppi arbitrali, ma certamente ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili. Tra questi De Santis, Palanca e Pieri». Oppure: «Individuo tre partite in cui ritengo che l' arbitro si sia adoperato per danneggiare volontariamente il Milan e favorire, direttamente o indirettamente, la Juventus. Mi riferisco in particolare alla gara Lecce-Milan in cui l' arbitro Pieri in modo veramente singolare comminò un' ammonizione a centrocampo a Maldini che era già diffidato e ciò alla vigilia del derby milanese». Il riferimento è al 15 febbraio 2004, Lecce-Milan 1-1, quando Pieri venne definito da Galliani «arbitro tecnicamente inadeguato». Pur essendo diventato internazionale secondo criteri non del tutto comprensibili, Pieri non è migliorato: anzi, le sue direzioni sono state accompagnate dal sospetto di un legame particolarmente stretto con Moggi. Era lui l' arbitro di Bologna-Juve 0-1 del 12 dicembre 2004 (il caso-Cipriani, la punizione di Nedved) e di questo aveva parlato Pagliuca nell' audizione davanti ai Carabinieri di Roma del 5 giugno, in cui riferiva di essere stato testimone di «un arbitraggio che costantemente, nel corso di tutta la partita, ci è sembrato assolutamente ingiusto nei confronti della nostra squadra». E da una serie di intercettazioni è emersa con chiarezza la vicinanza dello stesso Pieri all' ex d.g. della Juve. A sostegno di questa tesi, negli atti della Procura di Torino erano venute alla luce le telefonate nelle quali Moggi chiedeva a Pairetto di designare per il «Trofeo Berlusconi» proprio Pieri e raccomandava l' arbitro di Lucca al moviolista Baldas, perché lo sostenesse. E che cosa dire della telefonata nella quale Maria Grazia Fazi, che non considerava Pieri come uno del gruppo legato a Bergamo, si dimostrava particolarmente soddisfatta per un errore clamoroso capitatogli a Reggio Calabria, perché non essendo stato commesso a favore della Juve sarebbe stato a lungo sospeso? Da questo squallido intreccio di episodi, emergono tre tipi di problemi per i quali era del tutto sconsigliabile la designazione di Pieri in Atalanta-Milan, partita di per sé delicata. Il primo: la testimonianza di Ancelotti è venuta a conoscenza di Pieri; tutti i tesserati oggetto di indagine da parte della Procura di Napoli e della Procura federale hanno infatti ottenuto gli atti. Così come i dirigenti arbitrali, direttamente dai vertici della Figc. Secondo problema: l' arbitro, che risulta indagato dalla Procura di Napoli per frode sportiva, non può essere tranquillo in questo momento, visto che si avvicina l' ora in cui i magistrati partenopei firmeranno i rinvii a giudizio e la sua posizione non pare si sia alleggerita in questi mesi di intenso lavoro da parte dei pm Narducci e Beatrice. Terzo problema: Pieri, prosciolto nell' ambito del processo alla Reggina, non è mai stato sospeso da parte degli organi di giustizia della Federcalcio o dell' Aia per i rapporti con Moggi e la Juve, quelli denunciati da Ancelotti. E dunque il contenzioso con il tecnico resta aperto. Siccome sarebbe stato troppo chiedere a Pieri di ricusare la designazione di domenica per l' evidente incapacità di essere sereno, sarebbe dovuto intervenire preventivamente Tedeschi. Il designatore però era troppo impegnato in altre questioni per scegliere una soluzione di questo tipo. Salvo svegliarsi ieri con una telefonata al fischietto di Lucca, che si è rivisto in tv. Per gli arbitri è un momento di sbandamento tecnico e di allarmante fragilità morale. Le indicazioni regolamentari che emergono dai raduni sono confuse e in vorticoso mutamento ad ogni occasione. Il fatto che la quasi totalità degli arbitri sia riuscita a dribblare le sanzioni disciplinari, ha soltanto danneggiato la categoria, che ha interpretato il lassismo federale (a torto) come un' assoluzione da tutti i peccati, anche quelli mortali. La loro catarsi è ancora lontana. Mi riferisco alla gara Lecce-Milan in cui l' arbitro Pieri in modo veramente singolare comminò un' ammonizione a centrocampo a Maldini che era già diffidato e ciò alla vigilia del derby milanese *** Nel periodo passato alla Juve ho visto che il rapporto tra Moggi e De Santis era molto confidenziale. Ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili *** Carlo Ancelotti ai Carabinieri di Roma 16 maggio 2006 *** Individuo tre partite in cui ritengo che l' arbitro si sia adoperato per danneggiare volontariamente il Milan e favorire, direttamente o indirettamente, la Juventus *** Ho avuto la netta sensazione che alcuni arbitri erano meno affidabili. Tra questi De Santis, Palanca e Pieri Questi gli stralci dei verbali delle deposizioni di Carlo Ancelotti davanti ai Carabinieri del comando provinciale di Roma (il 16 maggio 2006) e al vicecapo dell' Ufficio indagini della Federcalcio (l' 8 giugno 2006). In entrambe, Ancelotti espone i propri sospetti su Tiziano Pieri, l' arbitro di Atalanta-Milan di domenica scorsaggi a fondo articolo il resoconto sulla sua deposizione)

3 commenti:

  1. SOSPETTI,SOLITI SOSPETTI MAI PROVATI.IO POTREI SOSPETTARE CHE ANCELLOTTI PRENDA LA PALLA AL BALZO PER VENDICARSI DELLA NON RICONFERMA.COME MAI UN ALLENATORE COME LUI ALLA JUVE ARRIVA DUE VOLTE SECONDO NONOSTANTE ARBITRI A FAVORE?
    IL REGOLAMENTO NON DICE CHE CHI E' A CONOSCENZA DI FATTI ANTISPORTIVI HA IL DOVERE DI DENUNCIARLI? A ESSERE MALIGNO DOVREI SOSPETTARE CHE SIA CORREO.COME MAI RICORDA SOLO QUELLI A SFAVORE DEL MILAN E NON QUELLI A SFAVORE DELLA JUVE ?
    PIETRO

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  2. DOMANI vedremo che ricordera'...sono molto curioso...

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  3. l'anonimo pietro non ha argomenti......
    la sua inter è una squadretta, non vince una champions dagli anni '60, per di più gli hanno regalato anche gli scudetti dal 2006 in poi..
    Gli interisti sono meritevoli solo di compassione e niente altro.
    Saluti Pietro

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