Seguimi su Twitter

tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

lunedì 26 aprile 2010

DAMATO INADEGUATO O ALTRO?

Lo avevamo gia’ notato venerdi’ scorso… quando avevamo parlato male dell’arbitraggio, lo avevamo notato in passato, Damato sara’ pure un arbitro emergente, pure internazionale ora, tuttavia non ancora pronto per dirigere i grandi match. Se questa e’ la nuova classe arbitrale che avanza, meglio tenersi la vecchia allora. Il rigore non dato alla Roma ieri per il fallo di mano di Zauri su lancio di Vucinic, ricorda molto quello di Felipe Melo in Inter-Juventus di Coppa Italia. In quella occasione ricordiamo tutti le grandi proteste interiste e l’assalto di Oriali tra primo e secondo tempo. Assodato che questo tipo di rigori Damato non li da, e’ parso invece chiaro l’errore di non assegnare un penalty per fallo su De Rossi. Detto questo, la Sampdoria non ha rubato nulla, ha fatto la sua partita e ha sfruttato le sue occasioni e le ripartenze. Oltretutto alla Samp era stata negato una chiara occasione da gol con Cassano lanciato a rete nel primo tempo. Per Rossella Sensi Damato e’ stato inadeguato, per noi pure e non e’ la prima volta. Pero’ dando a Cesare quel che e’ di Cesare e’ parsa inadeguata anche la conduzione di gara della Roma nel secondo tempo. Anche questa volta potrebbe riproporsi il leiv motiv della carriera di Ranieri. Arrivare vicino alla vittoria e perdere per poco. A mio modesto parere l’allenatore del testaccio ieri ha commesso dei gravi errori, pari a quelli sottoporta degli attaccanti nel primo tempo. Gli stessi errori che commetteva alla Juventus l’anno passato, incapace di vincere la partita interna con il Cagliari e poi persa 3-2..solo per citarne una Per chi ricorda quella partita, la Juventus allora vinceva 2-1, poi poca capacita’ di gestire il matche e disattenzioni defensive hanno portato la squadra alla sconfitta. Ieri Ranieri, ha deciso quasi lui di perdere…non potendo vincere, togliere un centrocampista inserendo un esterno e poi una punta ha praticamente tolto linfa al centrocampo e dato spazi immensi alle ripartenze. La Roma dopo i cambi e’ stata poco pericolosa e la Samp ha approfittato per colpire e vincere. Ranieri dice che era il caso di rischiare, verissimo, ma forse era il caso di cambiare Totti che era stanchissimo e non stava dando piu’ un contributo immenso. In ogni caso non mi e’ sembrato molto amareggiato Raneri a fine partita, anzi scherzava quasi alla Domenica Sportiva e alla “solita” domanda di Mina’ sulla rivalsa con la societa’ bianconera per averlo mandato via, lui ha sorriso, dicendo che parlano i risultati. Ha ragione Ranieri, parlano i risultati, tuttavia io penso che se ci fosse stato Capello in panchina, la Roma ieri avrebbe vinto giocando un secondo tempo con il coltello tra i denti, cercando di portare a casa l’uno a zero in modo arcigno. Ranieri invece ha giocato un secondo tempo aperto e ha preso gol quasi in contropiede, poi ha inserito quattro attaccanti come non aveva fatto con il Chelsea l’anno passato nel finale di partita e ne ha preso un altro. Rimaniamo convinti che Ranieri e' un ottimo tecnico, da secondo posto, ci piacerebbe essere smentiti, ma a meno di miracoli sara' difficile... Misteri….

a proposito... qui un articolo su... Damato interista... fonte Repubblica
Repubblica — 05 gennaio 2002 pagina 18 sezione: BARIIl tifo tra gli arbitri non conta. E agli scettici da Bar sport del lunedì mattina basta chiedere conferma alla giacchetta nera barlettana Antonio Damato, 29 anni, interista da sempre. Cinque anni fa, durante la finale scudetto del campionato aAlievi tra la "sua" Inter e la Lazio, non ci ha pensato due volte a fischiare un rigore a favore della squadra romana. Il fato (benevolo) volle poi che dal dischetto il pallone non arrivò mai in rete e che i nerazzurri vincessero il tricolore. Nel presente, per fortuna di Antonio, il piede di Vieri e Ronaldo fa spesso rima con il goal. E la sua carriera arbitrale sembra esplosa ormai definitivamente. Tant' è che domani pomeriggio scenderà sul terreno di gioco di Lecco per la gara contro il Lumezzane, sua prima partita di C1 in una carriera che si prospetta foriera di mille soddisfazioni. Tutto era cominciato una dozzina di anni fa in una partita tra ragazzini al vecchio stadio di Barletta. Per gioco, tra l' altro, visto che l' oggetto del desiderio non erano tanto i cartellini e il fischietto quanto la tessera per entrare gratuitamente allo stadio (un classico per gli arbitri alle prime armi). Con il tempo, invece, è nata ed esplosa la passione. Nel mezzo ci sono state belle esperienze vissute, tanti nuovi posti conosciuti e fortunatamente nessun' aggressione (un altro classico, purtroppo, sui campi cosiddetti minori). Antonio ne ha visti davvero tanti di calciatori. La maggior parte, racconta, ha appeso «le scarpe a qualche tipo di muro e adesso vive dentro un bar». Qualcun altro non ha avuto paura di tirare un calcio di rigore, invece, e adesso gira in serie A. Nomi? Pinzi dell' Udinese, Marazzina (la sorpresa del Chievo), Daniele Conti (il figlio del grande Bruno). E naturalmente Antonio Cassano. Com' era? Praticamente com' è oggi. Dribblomane, sfrontato con i compagni, ma educato e disciplinato con il direttore di gara. «Un signore», per Antonio. Che ricorda anche con piacere le giocate di Mitri del Martina Franca e di Stroppa, ai tempi del Foggia di Zeman, incontrato in un' amichevole contro il San Severo. La vita di un arbitro, a questi livelli, è a quella di un atleta a tutti gli effetti. Damato si allena tre volte a settimana. E in serata fa sempre un salto nella sua sezione, a Barletta, dove rappresenta un importante punto di riferimento per tutti i colleghi più giovani di lui. La carriera, inevitabilmente, lo ha portato a trascurare altri aspetti della sua vita. Primo di tutti gli affetti. «Non è facile trovare una ragazza che sia pronta ad accettare questi ritmi. Il sabato e la domenica, in pratica, non ci sono mai». Adesso è single, ma non ha perso la speranza. D' altronde il suo cartellino vincente potrà sempre essere il fascino della divisa. - GIULIANO FOSCHINI

2 commenti:

  1. no per me il risultato era gia sritto, siamo alla frutta

    RispondiElimina
  2. perche non si parla anche del guardalinee di fiorentina inter, milanista, che a fine match esulta con un pugno al cielo? il milan poteva portarsi a -1

    RispondiElimina