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lunedì 7 marzo 2011

LE CINQUE COLPE DI DELNERI

© foto di Daniele Buffa/Image Sport Quando una squadra non funziona le colpe sono di tutti. Dalla dirigenza ai giocatori, dai tifosi ai massaggiatori. Tuttavia quando la squadra non funziona il primo a pagare è quasi sempre l'allenatore. Gigi Delneri ha goduto fino a sabato sera di un alone di intoccabilità. Eliminazione prematura e comica in Europa League, eliminazione vergognosa in Coppa Italia e infine inizio 2011 da media retrocessione. A Roma Ranieri, per molto meno si è dimesso. A Palermo Rossi ci ha lasciato le penne. A Cagliari Bisoli è stato sostituito da Donadoni. Insomma a Torino potrebbe ripetersi per il secondo anno consecutivo un cambio in panchina e sarebbe una pericolosa costante. Ma quali sono le colpe di Delneri? Ne abbiamo trovate cinque, ma forse sono anche di più.

Primo: l'aver lavorato da quest'estate con una formazione, stravolta poi nelle prime giornate e poi ancora. In molti si ricordano che a inizio stagione c'erano Diego, Amauri e in difesa Motta oltre a Bonucci e Chiellini. Insomma Diego sembrava al centro del progetto e forse era stato uno dei migliori nel precampionato. Se non serviva andava detto subito, trovate alternativa, un allenatore deve imporsi per impostare un lavoro, soprattutto in fase di ricostruzione.

Secondo: il non aver trovato la solidità difensiva. Questa Juventus prende troppi gol, soprattutto con le piccole squadre e in casa. Aver preso quattro gol dal Parma a Torino, due dal Bologna, tre dalla Sampdoria, rappresenta veramente troppo. Manca l'equilibrio quando si attacca e questo è colpa del Mister che non è capace di vincere partite facili.

Terzo: manca l'identità. In difesa prima c'era la coppia Bonucci-Chiellini. Poi Bonucci-Barzagli, ora Barzagli-Chiellini. Insomma, non c'è una chiarezza nemmeno sui centrali difensivi e se manca questa....Manca anche il gioco. Non è possibile non fare nemmeno un tiro in casa con il Milan in 90 minuti.

Quarto: i terzini. Possibile che in sei mesi non si sia capito chi sono i titolari e chi le riserve? Questa è una grave colpa.

Quinto: le motivazioni. Se un allenatore con l'esperienza di Delneri non riesce a motivare la sua squadra, allora vuol dire che non ci siamo. Manca la determinazione tipica di una provinciale. La classe puoi non averla ma la determinazione dovrebbe esserci sempre.

Purtroppo l'avventura di Delneri si è conclusa dopo la sconfitta di Lecce. Con quella sconfitta e con le due batoste successive, Delneri ha dimostrato di non essere pronto per una grande piazza. Questo noi lo sospettavamo dopo i suoi fallimenti a Roma, Palermo e Porto, l'avevamo detto quest'estate, ma speravamo di sbagliarci. Per Delneri è pronta la parole fine, a lui scegliere se porre fine ora o portare la croce fino al termine della stagione.

A noi in parte dispiace, Delneri è persona seria e schietta. Dispiace come dispiaceva per Ferrara e Zaccheroni, tutte brave persone divorate dalla Juventus attuale. A questa Juventus servono nuovi condottieri, persone pronte a guidare la nave contro i flutti. Capitani pronti a tutto, persone esperte, navigate, capaci di farsi temere e rispettare. Per l'anno prossimo ci aspettiamo un profilo del genere, in caso contrario prepariamoci a un nuovo fallimento.

6 commenti:

  1. Buongiorno Massimo,
    mi trovi assolutamente d'accordo, soprattutto sul primo punto: il fatto di privarci così a cuor leggero di Diego (e io aggiungo di Giovinco) poteva anche starci a patto di avere un'alternativa concreta. Avevo dei dubbi sull'alternativa (Martinez?!?!, nessuno?!?!?), che sembravano fugati almeno fino a dicembre. Poi tutti i nodi sono venuti al pettine e si è visto che non serve avere attaccanti se le uniche palle che arrivano sono lancioni lunghi spalle alla porta (e ultimamente pure a 40 metri dalla stessa). Del Neri non è stato capace di dare un gioco, ancorchè da provinciale, alla squadra e in campo sono tutti lì a non sapere letteralmente cosa fare del pallone. Ci toccherà una nuova rivoluzione e non si può prevedere dove porterà. Sono davvero sconsolato.
    Cartesio

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  2. io penso che la juve vincerà il campionato.

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  3. A me spiace invece aver perso Zaccheroni.

    Ferrara Ranieri e Delneri hanno avuto a disposizione tutta l'estate per scegliere i giocatori e preparare la squadra, ma Zaccheroni quali chanches ha avuto?
    Si è ritrovato una squadra morta, piena di infortunati e giocatori che non volevano giocare. Una squadra impostata secondo un modulo di gioco non suo. Ebbene cosa poteva fare di più? Secondo me lo sbaglio è stato mandare via un allenatore vincente che ha vinto nel passato e anche adesso, e prendere un perdente come Delneri. Eppure tutti i sondaggi fatti con i tifosi nella scelta dell'allenatore dicevano: Delneri NO.
    La Dirigenza ha voluto andare contro a questa decisione e ha sbagliato. Serve subito uno come Vialli per salvare almeno la faccia e poi si vedrà ma cambiare subito allenatore è di primaria importanza.
    Mauro

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  4. Ciao Mauro,
    io non prenderei nessun traghettatore.
    O qualcuno serio e pronto a guidare la squadra anche l'anno prossimo (Lippi), oppure nessun altro.
    Un Vialli non serve...se non a farci ridere dietro o ripetere l'esperienza di Ferrara.

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  5. tranquillo

    un vialli in più o uno in meno cambia poco

    vi ridono già dietro

    tranquillo

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  6. GENTILE GENTILE GENTILE
    SIN DALLA PARTITA CON IL CESENA . GENTILE E' UNO JUVENTINO TOSTO CHE HA PAGATO ANCHE LUI LE NON COLPE DI MOGGI

    PRENDIAMOLO FINO A GIUGNO CON L'OPZIONE CHE SE FA IL MIRACOLO DI PORTARCI IN CHAMPIONS LO SI CONFERMA PER UN ALTRO ANNO

    MANDIAMO VIA DEL NERI SUBITO E A GIUGNO MANDIAMO VIA MAROTTA

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