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sabato 6 novembre 2010

TASTIERA VELENOSA: I NOSTALGICI DI LINGUALUNGA

L'anno scorso fu squalificato e rimase in trincea dopo una partita molto contestata e contestuale squalifica. Questa settimana è tornato in Italia il nostro amico "lingualunga", il picconatore del ventunesimo secolo.

Chissà se avrà evitato l'agguato sportivo dei suoi nemici. Sicuramente a leggere gli articoli in giro sono in tanti quelli che lo rimpiangono. Alcuni addirittura sostengono come il calcio italiano senza di lui abbia perso molto. Forse e' cosi' anche se a noi certe sue sparate come la "prostituzione intellettuale" o il "giorno del grande scandalo" non mancano. Vi immaginate quante giornate avrebbero dato a Krasic con un sua parolina....? Gli stessi che affermano di un calcio italiano un declino e rimpiangono Mourinho sono quelli che hanno lasciato partire senza lamenti gente come Ancelotti, Capello... ma anche lo stesso Mancini. Il calcio italiano manca di personaggi ma anche campioni e tutto nasce da un evento facile da capire: Calciopoli. Molti non se ne vogliono rendere conto, proprio come nel 2006 erano pronti ad affassare la Juventus. Purtroppo sminuendo la Juventus, denigrandola, uccidendola si e' ucciso quello che era il fiore all'occhiello del calcio italiano, "piaccia o non piaccia". Oggi come oggi forse i nostalgici la pensano diversamente ma piuttosto che invocare il Santone sarebbe meglio ricordare un calcio anni novanta o duemila dove le italiane dominavano in Europa e dove c'erano sette sorelle a lottare per il campionato. Ora grazie alla rivoluzione francese di distruzione della Juventus e del calcio italiano in Italia vince sempre solo una squadra e all'estero salvo casi isolati si prendono sonanti bastonate.

Qualcuno ci dovrebbe spiegae quel'è stato l'obiettivo del 2006e a chi ha giovato distruggere l'immagine dle calcio italiano all'estero, visto che casi simili sono stati gestiti all'estero in modo diverso (vedi Spagna e Portogallo). Perchè si è voluto affossare il calcio italiano e perchè non si fanno norme che possano valorizzarlo, invece che limitar eil numero di extracomunitari permettendo poi ad alcune squadre di schierarne undici.

La partenza di Mourinho, non dipende dalle potenzialità di un campionato ma da semplici ragioni economiche e di convenienza. Se il prodotto italiano viene sminuito e svalutato ci saranno motivi.

Purtroppo l'Italia è il paese dei "bunga bunga" dove siamo sempre pronti a invocare il Santone per spiegare alcune cose, quando poi le motivazioni sono ben altre e molto più facili da capire...

LEGGI LE AVVENTURE DI LINGUALUNGA

1 commento:

  1. guarda che lo sanno tutti che voi patteggiatori vi svegliate ancora nel cuore della notte in preda a crisi di panico gridando ad alta voce il nome di Felix Mourinho...

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