Fino alla partita di Parma i tifosi li avevano acclamati, poi (alcuni a partire già dal Chievo), hanno incominciato una lenta involuzione che si spera possa terminare questa settimana: di chi stiamo parlando? Ovviamente di alcuni nuovi come Krasic, Aquilani e Sorensen che nelle ultime partite hanno mostrato una lenta ma inesorabile involuzione che li ha portati a essere dei giocatori a cavallo tra il 5 e il 6, mentre prima rasentavano il 7. Calo fisiologico o altro?
Difficile dirlo. Sorensen è in calo, ma è giovane. Contro il Chievo, palo a parte, sul gol di Pellissier ha sbagliato lui. E' giovane e non bisogna stargli troppo addosso. Forse per questo Delneri l'ha risparmiato a Napoli.
Aquilani è partito come il faro del centrocampo. Contro il Parma non è stato eccezionale e contro il Napoli pure. A inizio stagione ci sembrava più propositivo.
Infine Krasic: su di lui gli interrogativi più grandi. Con il Chievo è stato determinante ma ha sbagliato il gol per chiudere il match. Con il Parma e con il Napoli a tratti è stato indisponente. Palla troppo attaccata ai piedi. Troppi passaggi sbagliati e diciamolo, qualche volo plateale che rischia ormai di "bollarlo" come simulatore cronico.
Insomma, eravamo abituati troppo bene, forse e queste critiche le facciamo perchè da un giocatore che vorremmo vedere come il "nuovo Nedved" ci aspettiamo qualcosa di più. Bisogna anche dire che i giocatori avversari ormai lo conoscono, lo raddoppiano e gli chiudono l'esterno. A Delneri il compito di trovare qualche giocata o magari qualche sovrapposizione che possa aiutare il serbo. Krasic non può giocare da solo, a volte ci sembra che predichi nel deserto. Come sono lontani i tempi della sua tripletta al Cagliari: « E’ una serata speciale, una data che ricorderò per tutta la vita. Quanto desideravo segnare con la maglia della Juve... E’ addirittura arrivata la tripletta, la prima nella mia carriera » .
Per far ritornare quei momenti bisogna inventarsi qualcosa e soprattutto ci vuole una squadra che aiuti di più il serbo.
Semplicemente... un calo fisiologico e mentale. Fisiologico perché non potevano correre per 38 partite in quel modo. Mentale perché alla lunga la pressione delle assenze si fa sentire.
RispondiEliminaLa differenza rispetto al passato è la voglia di provare a reagire. Certo, con gente come Grygera e Traoré e Amauri si fa dura. Dura per tutti.
Non dò colpe a Marotta, anzi tutto il contrario. Ora tocca a Del Neri inventarsi qualcosa tatticamente per sopperire alle pesantissime assenze di Quagliarella e Felipe Melo. Se il mercato gli regalerà solo Toni e lo costringerà a usare Amauri... Del Neri non potrà fare miracoli.
Finora ha spremuto Marchisio e Aquilani, Krasic e Del Piero. Bisogna ripartire tirando il fiato. C'è poco tempo. Io ho fiducia!
DOMANDA:
RispondiEliminaVi siete mai chiesti perchè Marotta è costretto a prendere solo italiani?
RISPOSTA.
Chiedete a Melo e Krasic se capiscono quello che dice Delneri ah ah ah ah
Scusate ma a volte crepo dalle risate quando sento le interviste di Delneri, meglio sdrammatizzare va....
Mauro