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tuttojuve

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venerdì 26 marzo 2010

Dal timore alla pieta'


C'era una volta la Juve di Capello, c'era una volta un centrocampo con Viera, Emerson e un attacco con Ibrahimovic. C'erano giocatori mondiali e uomini di coraggio. C'era una squadra che andava su tutti i campi e dettava legge, incuteva timore. C'era la "mascella" di Capello che faceva paura all'avversario solo a vederla. Quella squadra sapeva dove voleva arrivare e sapeva come fare per raggiungere gli obiettivi. C'era la JUVENTUS.

Ora non c'e' piu'Capello in panchina, c'e'un direttore sportivo e non c'e' un direttore generale. C'e' lo SMILE sulla maglietta e c'e' una squadra che prende sberle a destra e sinistra.
Le parole di ieri sera, di De Laurentis testimoniano il cambiamento. Le riporto per completezza: “Io sono contentissimo per il Napoli, ma mi dispiace molto per la Juve che è una grande squadra, fatta con tanti campioni. In questo momento non girano le cose, bisogna capirli e stargli vicino, perché noi abbiamo bisogno di tutte queste squadre importanti. Non si devono demoralizzare, mancano ancora parecchie partite. Mi dispiace vedere le facce tristi di Del Piero e tanti altri campioni, mi mette tristezza, capisco il momento no, però il calcio è uno sport”.

Siamo passati dal timore alla pena....
Ci fa piacere che forse a De Laurentis ora siamo simpatici, ma preferirei sentire queste stesse parole, un giorno quando la Juventus, tornera' dove le compete... parole di "stima" non di "pieta'".

Nel frattempo la dimensione e' questa " una pena e pieta' infinita"

2 commenti:

  1. quanto vorrei che tornassimo ad essere antipatici a mezza italia...ahimè...ahinoi...altri tempi.

    c'era una volta una squadra chiamata Juve...

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  2. Hai ragione, antipatia fa rima con vittoria...
    Ma penso che non ci voglia molto a ritornare vincenti, basta affidarsi a persone competenti e le risorse ci sono

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