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martedì 6 dicembre 2011

LA GRANDE BUGIA: IL TAVOLO DELLA PACE

C'è una grande bugia che aleggia ormai da settimane in tv, sui giornali, sul web. La bugia è la parola "tavolo della pace". Nessuno ha mai accostato la parola tavolo a pace. Le parole di Andrea Agnelli nella famosa conferenza stampa parlavano di tavolo "politico", finalizzato a trovare una soluzione "politica" e "diplomatica" alle tante tensioni del calcio italiano. Non sappiamo chi abbia accostato la parola pace al tavolo, ma qui nessuno vuole fare la pace, perchè nessuno ha mai fatto la guerra. I tifosi bianconeri vogliono che venga riconosciuta la squadra vincitrice, con pieno merito, dei due titoli 2004-2005, vogliono che venga restituito l'onore per l'onta delle retrocessione e soprattutto vogliono che venga tolto lo scudetto dalla bacheca di chi non l'ha mai vinto. Difficile se non impossibile trovare una soluzione senza scontentare qualcuno. Una cosa è certa, nessuno qui si vuole scordare di quelle vittorie, perchè quei tre punti (91 alla fine) valgono tanto come quelli che oggi sono conquistati dalla squadra di Antonio Conte. A chi dice che bisogna scordarsi il passato e guardare al futuro rispondiamo che "bisogna conoscere il passato per capire il futuro". Il passato ci dice di una Juventus che ha sempre vinto sul campo, lealmente, se così non è, indicateci le partite condizionate e gli episodi, perchè noi non li abbiamo trovati. Abbiamo sentito invenzioni su ammonizioni pilotate, sorteggi truccati persone chiuse negli spogliatoi che si sono rivelati in fase di dibattimento tutte frottole. E per favore, concedetecelo, non ci parlate più delle ammonizioni a comando, perchè allora noi potremmo dire che Damato ha espulso a comando tre romanisti in vista di Roma e soprattutto che il fallo di mano con un giocatore che fa il portiere non è da rosso, ma saremmo smentiti dai fatti, così come i fatti smentiscono le supposizioni dei campionati 2005 e 2006.

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