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lunedì 5 dicembre 2011

I DIECI STEP DI CONTE

Antonio Conte ha parlato di step da salire e da fare. Il primo ovviamente è stato raggiunto con una Juventus competitiva. Per la verità in estate su Conte non abbiamo mai avuto dubbi, lui gli step del gradimento bianconero li aveva superati da subito.

Da agosto in poi ne ha superati dieci di step, incredibilmente difficili che andiamo brevemente a riportare.

Primo: Scetticismo. Il primo passo di Conte è stato quello di superare agilmente lo scetticismo di alcuni addetti ai lavori, non dei tifosi. Le parole, la tenacia, hanno convinto i primi scettici solo dopo pochi giorni.

Secondo: metodo di allenamento. Il lavoro, la determinazione, la fatica, la tattica, hanno subito colpito chi è stato a Bardonecchia prima e Vinovo poi. Impossibile non essere attratti dall'entusiasmo che l'allenatore bianconero è stato capace di dare a tutto l'ambiente.

Tre: mercato e decisionismo. Conte è stato capace di creare un connubio strettissimo con la dirigenza. Decisioni collegiali, unità di intenti hanno permesso gli arrivi di Vidal, Lichtsteiner, Vucinic, Estigarribia ed Elia.

Quattro: gestione del gruppo. Conte ha fino ad ora tenuto sempre tutti sulla corda. Ha fatto crescere il gruppo e anche se alcuni hanno avuto pù spazio, gli altri non si sono sentiti esclusi, anzi. Non ci sono state polemiche per le esclusioni ed il gruppo è unito.

Cinque: crescita dei vecchi. Tutti i giocatori utilizzati hanno compiuto uno step di crescita rispetto alla stagione passata in bianconero. Marchisio ha raggiunto livelli altissimi. Pepe pure. Barzagli è diventato leader difensivo. Con loro Matri si è confermato e Buffon è tornato a sorridere. Unica nota negativa Krasic, ma purtroppo Krasic ha mantenuto il livello negativo del finale della scorsa stagione.

Sei: inserimento dei nuovi. Fenomenale l'apporto di Vidal e Pirlo. Ottimo Lichtsteiner, buono Vucinic. Insomma Conte ha inserito bene i nuovi arrivi.

Sette: gestione delle critiche dopo i pareggi con Bologna, Catania e Chievo Verona. Non è mai facile gestire i giornalisti dopo un pareggio interno con il Bologna e dopo i pareggi di Catania e Verona. Conte c'è riuscito in modo deciso e convincente.

Otto: la vittoria sul Milan e l'Inter. Le vittorie con le milanesi hanno sempre un sapore.L'anno scorso si era vinto con Milan e pareggiato con l'Inter, ma francamentel'atteggiamento e la tipologia di vittorie erano totalmente diverse.

Nove: la pressione mediatica. Conte risponde ormai da un mese alla classica domanda: Juventus da scudetto? Per ora non è ancora andato su tutte le furie, ma ha mantenuto un controllo british. La speranza è di vederlo sempre così, immune da domande tendenziose che sembrano più che altro delle gufate, per ora la pressione mediatica è stata superata agilmente.

Dieci: la partita di Napoli. Quando sei sotto 3-1 a Napoli a 20 minuti circa dal termine, otto volte su dieci perdi. Questa volta no, la squadra di Conte ha compiuto lo step doppio del pareggio e se ci fossero stati altri 5 minuti...chissà.

Il prossimo step è alle ore 15,00 e si chiama vittoria con le piccole squadre, si chiama primo posto, siamo sicuri che Conte avrà preparato al meglio la partita e la squadra darà tutto...

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