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martedì 28 dicembre 2010

Con un Balotelli cosi che se ne fanno di Dzeko?

Vedendo la vittoria di ieri del Manchester City con l'Aston Villa la domanda viene spontanea: che ve ne fate di Dzeko? I Citizens ieri hanno schierato in difesa Zabaleta, Richards, Kompany e Lescott. A centrocampo Yaya Touré, Vieira e De Jong e poi Adam Johnson, Silva e Balotelli. La rosa comprende giocatori come Adebayor, Tevez, Barry, Kolo Touré, Kolarov, Job, insomma ottimi giocatori. Se fossimo in Mancini però appare chiaro come a questa squadra manchi qualcosa in difesa e a centrocampo più che in avanti.

E' nella parte arretrata che forse servono rinforzi e non in avanti. Ieri ad esempio tre gol di Balotelli due su rigore e uno sottomisura, un Mario Balotelli protagonista assoluto con una tripletta (la prima in Inghilterra) che permette al club di Roberto Mancini di salire temporaneamente in testa alla classifica della Premier League con 38 punti a pari merito del Manchester United (con due match da recuperare però).

Nei giorni scorsi Balotelli aveva detto: "Un giorno sarò del Milan, Ibra continui pure a chiamarmi. Il premio è la via per il Pallone d'Oro. Continui a chiamarmi così un giorno il suo desiderio si esaudirà e io potrò vestire la maglia rossonera"

Chissà se Mancini deciderà di puntare sull'attacco o seguirà il nostro "disinteressato consiglio" di lasciare libero Dzeko.

Ieri su Dzeko, Mancini ha detto: "Dzeko è un giocatore che piace a tutti. Ma quelli bravi sono tanti, qui per esempio c'è Carroll. Dzeko è esperto, segna e vince da tempo anche se ha 24 anni, Carroll è un ventenne di grandi doti e potenzialità. Tutti vogliono i migliori. La Juve è un pò come noi, una squadra che lavora per tornare grande, è in costruzione. Vive momenti buoni, ottimi, e poi qualche giornata un pò così. Però le idee sono ottime, i giovani anche e farà grandi cose".

Ieri siamo saliti sul roller coaster Dzeko, la montagna russa del momento, speriamo che Balotelli e Tevez continuino a segnare con costanza e che magari Adebayor si svegli dal letargo, in questo modo passerebbe gennaio e Dzeko sarebbe più vicino a Torino che a Manchester.





10 commenti:

  1. pavan pavan... prima mi cadi sui numeri, ora sulla lettere! n'è scritto così indica non è. nel tuo titolo dovevi scrivere cosa se NE fanno... non cosa se n'è fannno!!!! un po come nell'affare ranocchia, facile dire sono tornati scrivendo 12,5 milioni... peccato che non dici che in quella cifra ce ne sono 6,5 provenienti dalla seconda metà di Mattia Destro, che ttutto vale meno che 6,5x2 = 13 milioni... ranocchia alla fine è stato pagato 6 milioni piu la seconda metà di destro. se poi a preziosi piace gonfiarsi sparando la cifra tonda, buon per lui e per gli esattori delle tasse!

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  2. Mi sembri il mio maestro delle elementari, molto preciso....
    Purtroppo è la legge dell'iphone... che mi mette quello che vuole lui....
    Plasvalenze facili allora? il mostro che ritorna....

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  3. finchè uno esborsa effettivamente quanto indicato, il fisco ringrazia e non c'è nessun illecito! non torna alcun mostro, se no preziosi mica sbandierava la cifra ai 4 venti!

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  4. massimo ho messo il tuo blog fra preferiti

    sono il perdazzurro di ieri

    mi piaci

    rubentino fino al midollo, un pò prostituta intellettuale ( purtroppo per te il tuo target è quello..rubentino...pazienza) nei post ( molti e mi dispiace dirlo non veri...tanti esageratamente tirati per la giacchetta..veramente esagerati... ma che ci stanno..ma alcuni, ti chiedo scusa in anticipo.. proprio inventati )

    ma prostituta nel post
    onesto, corretto e con una buona dose di classe ( incredibile veramente incredibile per un rubentino.... chapeu) nelle risposte

    ti leggerò ogni giorno

    p.s.

    che ne pensi di leonardo ( sii massimo pavan in tutto esagera nelle cose negative ed annacqua in quelle positive... sarà mia cura leggertri tra le righe per sapere quello che pensi)

    perchè quello che pensi ..mi interessa

    ciao

    pp.ss.

    coem fare per non risultare anonimo nello scritto???

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  5. ciao caro lettore,
    ti ringrazio nei commenti.
    Almeno in questo blog sai cosa leggi, depura la juventinità e troverai qualche risposta...
    Leonardo secondo me è un buon dirigente, ottimo selezionatore ma non un allenatore di livello.
    Se l'Inter perdesse un derby 4-0 come l'anno scorso il Milan cosa penseresti?
    Insomma secondo me se vincerà sarà per la rosa e per gli acquisti di Mr Moratti, non per altro.
    Un caro saluto,

    Massimo

    ps per non risultate anonimo devi entrare con un profilo google o uno degli altri indicati.

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  6. che ridere certo che quando arrivano a leggere la verità non sanno proprio dove attaccarsi... cmq sia basta leggere qua e la siti non interisti e la verità si trova si trova...La verità è un'altra, è diversa da quella che tanti giornalisti riferiscono, quando non la occultano non parlandone. Visto che al grande e numeroso pubblico dei grandi media viene data un'informazione parziale, chiediamo ad ogni nostro lettore di diffondere questo articolo che fa luce su una verità nascosta. Siamo costretti a ricorrere al "passa parola" da un giornalismo che, nel video allegato, Piero Ostellino fotografa alla perfezione. Parliamo di fatti e mostriamo le prove, da quattro anni sotto gli occhi di chiunque voglia vedere e sapere.
    Buccheri su La Stampa, dopo la deposizione di Bergamo resa a Palazzi, scrive che "Bergamo, oggi, dice di provare «profonda tristezza»", noi invece proviamo una profonda rabbia.
    I media possono anche tacere e non ergersi ad "orientatori" del sentimento popolare e dichiararsene i portavoce, possono anche non fare i titoli a tutta pagina e relegare la notizia dell'interrogatorio di Bergamo in spazi dimensione francobollo su pagine "molto interne", come ha fatto la Gazzetta, ma un sentimento popolare c'è, ed è forte, in tutte le tifoserie delle squadre punite nel 2006, mentre gli sleali "furbetti del palloncino" tacevano i loro contatti e stavano zitti zitti in coperta a contare il ricavato dalle punizioni altrui. Siamo incazzati neri e non siamo disponibili a sopportare i tentativi di giustificare le mancanze della giustizia sportiva della FIGC nelle indagini. Non ci sono giustificazioni per Borrelli, per D'Andrea, per gli 007 del 2006, non ce ne sono per Palazzi. Non ce ne sono non perché siamo offuscati dalla rabbia, anzi, dal 2006 siamo più lucidi e svegli di investigatori iperlodati dalla stampa, colpevole a sua volta, come dimostreremo. Non ci sono scuse credibili perché lo dicono le carte che la FIGC ha avuto in mano nel 2006, che noi abbiamo letto attentamente mentre gli 007 federali sembra non l'abbiano fatto: perché se lo avessero fatto avrebbero dovuto dar credito alle parole di Paolo Bergamo.

    Lo scorso aprile, grazie al lavoro di Alvaro Moretti di Tuttosport, veniamo a conoscenza del contenuto del verbale di Paolo Bergamo, interrogato l'8 giugno 2006 dai vice capo D'Andrea e De Feo, unitamente ai collaboratori Quartarone e Ricciardi.
    Paolo Bergamo viene interrogato per 9 ore e fa mettere a verbale che "Non ho mai negato di parlare della probabile formazione della griglia, che comunque dovevo confrontare con Pairetto, anche con tutti gli altri dirigenti di società che me ne avessero fatto richiesta. Questa consuetudine di parlare della griglia o di quegli arbitri che potevano andare nella griglia, ribadisco, ce l’avevo anche con altri dirigenti (tra gli altri Facchetti, Meani, Capello, Sacchi). Non so dire se Pairetto si confrontava con altri su questi temi. E preciso che la conoscenza della griglia era il 'segreto di Pulcinella' in quanto gli arbitri erano certamente individuabili per gli addetti ai lavori"

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  7. Lo scorso aprile, grazie al lavoro di Alvaro Moretti di Tuttosport, veniamo a conoscenza del contenuto del verbale di Paolo Bergamo, interrogato l'8 giugno 2006 dai vice capo D'Andrea e De Feo, unitamente ai collaboratori Quartarone e Ricciardi.
    Paolo Bergamo viene interrogato per 9 ore e fa mettere a verbale che "Non ho mai negato di parlare della probabile formazione della griglia, che comunque dovevo confrontare con Pairetto, anche con tutti gli altri dirigenti di società che me ne avessero fatto richiesta. Questa consuetudine di parlare della griglia o di quegli arbitri che potevano andare nella griglia, ribadisco, ce l’avevo anche con altri dirigenti (tra gli altri Facchetti, Meani, Capello, Sacchi). Non so dire se Pairetto si confrontava con altri su questi temi. E preciso che la conoscenza della griglia era il 'segreto di Pulcinella' in quanto gli arbitri erano certamente individuabili per gli addetti ai lavori",

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  8. Buccheri scrive che "allora, il teste non era attendibile perché quando raccontò che parlava con tutti, Inter compresa, le sue parole non potevano trovare riscontro nelle intercettazioni", ed aggiunge che "gli investigatori federali hanno più volte voluto sottolineare all'ex designatore e al suo avvocato Silvia Morescanti come non fossero stati loro a condurre materialmente le indagini nel 2006".
    Secondo Tuttosport Bergamo avrebbe detto a Palazzi: "Io queste cose già le avevo dette nel 2006", ed avrebbe ricevuto in risposta: "Non avevamo le telefonate".
    Non attacca, non ci sono scusanti! Non si vive di sole intercettazioni quando si indaga, balle spaziali che non c'era riscontro alle dichiarazioni di Bergamo, perché Borrelli ed i suoi collaboratori avevano le informative che l'ex magistrato era andato a ritirare nella sua "gita a Napoli", dove gli furono date su CD senza che ne avesse fatto regolare richiesta scritta e senza che avesse ancora firmato nulla, come ammetterà il 14 settembre 2006 davanti alla Commissione Giustizia del Senato.
    Noi abbiamo potuto verificare solo lo scorso aprile cosa aveva dichiarato Paolo Bergamo, ma quando dichiarò le stesse cose, sempre l'8 giugno 2006, a 'Matrix' ed in un'intervista concessa a Repubblica, gli abbiamo creduto, e non perché ci stesse simpatico o ci facesse comodo, gli abbiamo creduto perché avevamo letto quelle informative fatte fuggire verso le redazioni dei media.
    E cosa c'era scritto nelle informative firmate Auricchio, architrave del processo sportivo e delle condanne? Questo c'era scritto:

    Pagine delle informative


    Lo aveva scritto Auricchio, non ju29ro. Il colonnello della Guardia di Finanza Maurizio D'Andrea non aveva letto quelle due pagine delle informative?
    Non le avevano lette neppure De Feo, Quartarone e Ricciardi?
    Non le aveva lette neppure la superpoliziotta Maria José Falcicchia, vice questore aggiunto della Polizia di Stato, nominata vice di Borrelli, insieme a D'Andrea, dal commissario Guido Rossi?
    Non le aveva lette nessuno degli 007 federali che indagavano ed interrogavano in quei giorni? Nessuno aveva notato e fatto notare cosa c'era scritto in quelle due pagine?
    Non le aveva lette neppure Borrelli?

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  9. Bastava chiedere alla Procura di Napoli, che si era rivelata tanto disponibile, i files audio delle telefonate dell'Inter la cui esistenza emergeva da quelle informative.
    Si potevano e dovevano interrogare i dirigenti interisti e quanti Bergamo aveva indicato nel suo interrogatorio.
    E badate bene, l'Ufficio Indagini aveva le carte inviate dalla Procura di Torino, dove erano riportate due telefonate Facchetti-Pairetto che dimostravano come anche l'Inter telefonasse ai designatori. Due telefonate riportate a maggio 2006 da La Stampa, Corriere della Sera e Gazzetta!
    Maurizio D'Andrea e la Falcicchia (articolo di Repubblica) sono in gamba e furono scelti da Borrelli come vice. Federico Maurizio D'Andrea a febbraio 2007 ottiene una carica importantissima in Telecom, dove Guido Rossi era tornato dal settembre 2006. Come hanno fatto a non vedere quelle tracce?

    Ed i giornalisti che da quattro anni sentiamo parlare di Calciopoli sui giornali ed in tv, neppure loro hanno letto quelle informative?
    Escludendo la malafede, allora dobbiamo pensare che non abbiano letto quelle informative e informino senza prima informarsi. Tanti di loro hanno messo la mano sul fuoco sicuri che "l'Inter non telefonava".
    Di quelle due pagine, delle tracce che anche l'Inter andava a cena da Bergamo (incontri in luoghi non pubblici, nella sentenza) e che parlava con i designatori, parlarono da subito gli utenti del forum J1897.com, con una discussione rimasta in prima pagina per mesi. Molti giornalisti leggevano quel forum, ma hanno fatto finta di non vedere. La prova che consultavano quel forum la avemmo quando riportarono il topic, aperto dall'utente "Brindellonemai", che diffondeva il ricorso di Zaccone. Ma i giornalisti applicarono gli stessi criteri di selezione di Auricchio: "L'Inter non interessa".

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  10. Mi attengo al tema senza divagare su altro:
    Mancini vuole Dzeko ed io sono contento che vada al City. Per la nostra Juve con quella cifra che oscilla intorno ai 40 milioni di euro possiamo rendere la nostra squadra molto più forte che non prendendo Dzeko.
    Mi ripeterò ma non è il bomber forte che rende la squadra forte!!! A qauest'ora il Wolfsburg con Diego e Dzeko avrebbe già dovuto aver vinto il campionato e invece rischia di retrocedere!!! Quagliarella e Iaquinta ci bastano, contando su Del Piero e Amauri in panchina. A noi serve assolutamente un difensore fortissimo, tipo Vargas Bale Kolarov o almeno Srna. Prenderei Vargas e Srna spendendo circa 35 milioni, gli altri 5 sommati alla vendita di Sissoko servirebbero per un giovane centrocampista di valore (non so quanto costi Poli). A questo punto lo scudetto sarebbe nostro.
    ...............BUFFON
    SRNA BONUCCI CHIELLINI VARGAS
    KRASIC MELO AQUILANI MARCHISIO
    .....IAQUINTA QUAGLIARELLA
    Ma quando perdiamo con una squadra così???
    Mauro

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