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giovedì 25 ottobre 2012

TASTIERA VELENOSA: "SUICIDIO ALL'ITALIANA"


Il pareggio di martedì ha scatenato e sta scatenando tanti dibattiti, ma in pochi stanno sottolineando la reale e grande differenza tra la Juventus di quest'anno e quella dell'anno passato. La formazione bianconera può godere in campionato di avversari consolidati, che si conoscono bene e che permettono ad Angelo Alessio, Massimo Carrera e Antonio Conte un'analisi a tavolino completa capace di valutare tutte le dinamiche nella riunione tecnica pre partita, perchè conoscono pregi e difetti. In Europa, purtroppo non è così. La Juventus ci arriva con maggiore incertezza dopo un anno di digiuno europeo e contro avversari che presentano insidie e che richiedono un apporto maggiore di analisi durante la gara, perchè le dinamiche sono impreviste. A Londra dalla panchina i cambi giusti, con lo Shakhtar, purtroppo no. Con i danesi, lo stesso, partita "tignosa", che forse chiedeva maggiore spregiudicatezza. Probabilmente la Juventus avrebbe avuto bisogno durante la gara più che mai del proprio tecnico, non tanto perché Angelo Alessio o Massimo Carrera non possano dare il loro contributo,  ma perché chi siede in panchina e' il vero responsabile e può anche prendere decisioni rischiose o tentare cambi di modulo durante la partita stessa. Quanto è avvenuto con Antonio Conte e' il classico suicidio all'Italiana in stile 2006. Una squadra privata di una delle sue armi, della sua arma principale per favorire non si sa quale "ragion di stato". Nel 2006 si mandò in Champions il Chievo, ora una squadra senza il suo "top Mister", la situazione ci sembra il classico "suicidio all'Italiana".
@pavanmassimo

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