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martedì 9 ottobre 2012

SETTE PARTITE: SETTE COSE CHE FUNZIONANO

Sette per sette. Dopo sette sfide di campionato e due di Champions un primo bilancio, cosa va, cosa funziona in una squadra che ha ottenuto sei vittorie e un solo pareggio. La classifica sorride e anche la differenza rispetto alla scorsa stagione (sei punti), vale la pena quindi evidenziare sette cose che per noi hanno funzionato ad oggi.


Asamoah: il Ghanese ad oggi ha brillato più di tutti gi altri nuovi acquisti. Stabile padrone della fascia sinistra ha impressionato per capacità di inserimento e doti atletiche. Giovane, forte e di belle speranze, al momento va a lui la palma d'oro di inizio stagione, il 20 c'è Juve-Napoli e una postilla: remember Pechino?
Tante soluzioni in zona gol: la Juventus ha confermato la sua duttilità in zona gol: Pirlo, Lichtsteiner, Asamoah, Giovinco, Vucinic, Vidal, Marchisio, Giaccherini, Matri, Quagliarella, Bonucci. Undici marcatori diversi di cui dieci in campionato, molteplicità di soluzioni per una squadra che con il gioco corale fa sue le partite.
Punizioni e calci piazzati: l'anno passato non c'erano stati rigori per buona parte della stagione. Quest'anno abbondanza, almeno nelle prime sette partite. Una Juventus che sfrutta gli episodi e le doti dei suoi attaccanti, bravi a sgusciare e procurarsi punizioni e rigori. Pirlo, poi, vive un momento di grazia e il suo piedino e' caldo caldo.

Cinismo/Possesso palla: l'anno passato partite come quella di Siena e Genova sarebbero finite in pareggio, la Juventus avrebbe magari creato di più, ma non avrebbe vinto o per sfortuna o per mancanza di cinismo. Al momento la squadra magari crea di meno o gioca meno bene ma vince, ottima dote. Rimane però immutato il dato del possesso palla. In campionato solo a Firenze la percentuale e' rimasta in equilibrio.

Voglia di vincere e fame: la Juventus ha fame, tanta fame, lo si è visto a Siena, i giocatori mangiavano l'erba, non si vuol lasciare nulla di intentato e punti per strada. La dote rimane, anche senza Conte l'aggressività e il carattere restano invariati.
Assenza Conte: al momento l'assenza di Conte e' pesata ma non ha portato via punti, fortuna? Bravura dello staff tecnico? Telepatia? La speranza e' che la squadra possa continuare così, non osiamo pensare le prestazioni con Conte in panchina, unico miglioramento possibile vincerle tutte, per quello ci sarà tempo, nel frattempo nel prossimo mini ciclo sarà importante continuare come adesso.
Prime nove partite (7 campionato, 2 Champions( scrivimi per dirmi cosa ti ha convinto di più, cliccando qui
@pavanmassimo

2 commenti:

  1. Caro Pavan, stavo facendo una riflessione su quello che trapela sul nuovo filone calcioscommesse proveniente da Bari ed in base agli articoli dei giornali di oggi: Io mi domando: ma Palazzi è mai stato nello spogliatoio di una squadra di calcio? Secondo me no. Palazzi crede che se i giocatori si accordano nello spogliatoio o si spartiscono la pagnotta nello spogliatoio, bè, allora l'allenatore "non può non sapere". Chiunque ha fatto l'allenatore o ha giocato a calcio, sa bene che l'allenatore non passa nello spogliatoio il tempo che passano i calciatori. Non si cambia con loro, non si "doccia" con loro.. insomma, non è la badante dei calciatori! Ben potrebbero questi aver combinato una partita per dirla alla Caressa "sotto la doccia"! E sotto la doccia Conte non ci va coi giocatori, come non va nessun allenatore normale dalla terza categoria alla serie A. Ma cosa ne parliamo a fare? Basta vedere che i giocatori che avrebbero combinato Albinoleffe-Siena erano regolarmente in campo nell'ultima giornata, mentre Conte era con la Sig.na Mezzaroma in gattabuia, per capire in che mondo viviamo e cosa ci aspetta!!

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    1. ma Palazzi è mai stato nello spogliatoio di una squadra di calcio?

      e ti sembrano domande da fare? Piero? Certo che c'è stato. Con Moratti nello spogliatoglio dell'inter!!!

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