Mancano circa dodici giorni a Juventus-Napoli, una sosta rigeneratrice per chi ha pochi giocatori in nazionale, forse meno per chi come la Juventus avrà ben otto giocatori con Prandelli e altri otto in giro per il mondo. Conte e Carrera avranno ben poco da sorridere e lavorare con chi rimane. Obiettivo della sosta recuperare al pieno Simone Pepe e Padoin, rigenerare De Ceglie dopo la prova opaca di domenica, caricare il Mitra di Matri per la sfida al Napoli e motivare Quagliarella per il suo remake. Le sfide da ottobre a novembre saranno determinanti. Champions a parte, c'è il Napoli, poi il Catania, Bologna e poi l'Inter, Pescara, Lazio e Milan. Insomma, un tour de force molto ma molto impegnativo. Serivranno tutti e si saprà già il valore della squadra e il peso specifico della stagione. Al momento nulla da dire, sei vittorie e un pareggio con ben tre vittorie esterne su quattro gare disputate sono un buon bottino. Più sei rispetto all'anno scorso, non poco. Rimane, ovviamente, qualche dubbio sulle eccessive occasioni concesse agli avversari con Shakhtar e Siena. Con il Napoli, ovviamente, tutto questo non potrà essere concesso.
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