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venerdì 2 settembre 2011

NELL'ITALIA A DUE VELOCITA' LA JUVE DOVE STA?

A leggere con attenzione quanto viene fuori dall'incontro degli allenatori Europei di Champions, a Nyon per il forum Uefa, c'è poco da stare allegri. Tra chi spara bordate come De Boer, parlando di stadi vuoti a chi si sofferma sul gioco, fino a chi generalizza con la crisi internazionale. In ogni caso due fattori ci sembrano particolarmente interessanti. Anche se la Juventus si ritrova sportivamente molto indietro (due settimi posti), i tifosi non si sono persi d'animo e hanno fatto registrare un incremento importante degli abbonati. L'impianto dovrebbe dare un certo colpo d'occhio con i 3/4 quasi sempre pieni e con pienoni garantiti per le grandi sfide.

Questo, come detto, senza contare che la Juventus non ha preso la grande stella e ha fatto una campagna acquisti puntale, buona ma non pirotecnica. Lo stadio rappresenta il fiore all'occhiello della società primo stadio in Italia, realizzato senza l'aiuto di nessuno, anzi, a dire il vero con l'ostracismo di chi ha mandato la squadra all'inferno. Non vogliamo pensare a cosa e chi sarebbe potuto arrivare con una squadra forte come quella di un tempo o quanto meno una squadra in Champions.

In ogni caso la Juventus ci sembra molto più avanti di tutti gli altri, almeno dal punti di vista organizzativo e pronta, eventualmente per altri palcoscenici. L'avvento di Conte, poi, rende il gioco anche più vicino a quelli che sono i concetti Europei. Possesso palla, velocità, manovre e tecnica come prima base di tutto. Sarebbe interessante vedere cosa farebbe la Juventus se le fossero riconosciute le risorse che le spettano a livello televisivo. I tifosi bianconeri valgono almeno il 30% in più delle dirette concorrenti e 100 volte tanto alcune piccole squadre. Una contrattazione individuale potrebbe garantire a ciascuno il giusto valore ed evitare le penose e triste scenate andate in onda in Lega Calcio.

Pensiamo che per esempio Zamparini con una contrattazione individuale sarebbe più restio alla svendita totale del parco giocatori, perchè a quel punto le tv sarebbero meno disposte a garantirgli una quota alta. Stesso dicasi per chi pensa che il calcio possa essere solo business. E' ridicolo che ci siano società che investono 100 e devono spartire il proprio ritorno dei diritti tv con chi investe 5 e incassa 50 dalla torta, una torta che viene riconosciuta solo e soltanto perchè si fa parte del circo.

Ci auspichiamo che nel breve periodo le cose possano cambiare, in Europa dell'Italia non interessa nulla a nessuno, anzi. Chissà se alla Federazione interessa dell'Italia, a ben vedere da come hanno trattato la vicenda farsopoli, sembrerebbe di no. Non si svilisce così un prodotto se hai un minimo di interesse, in nome di una giustizia che vediamo tutti come giustizia non era.

In quest'Italia a due velocità la Juventus era la locomotiva fino al 2006, regina sportiva e regina economica. Ora è diventata un vagonicino, perchè qualcuno in stile Gomes della Famiglia Addams ha fatto saltare per suo interesse il trenino. Quel vagoncino, a sentire gli allenatori europei è però locomotiva per stadio e forse idee di gioco. Se in Italia non lo capiscono e non vorranno tutelare e garantire le risorse che la Jvuentus merita, forse è il caso che Andrea Agnelli incominci a guardare altrove.

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