Difficile dire che le parole di Andrea Agnelli di ieri e quelle di Pavel Nedved non siano vere. Sono la pura e semplice verità. Quanto visto da gennaio in avanti ha poco di Juventus. Tante partite senza carattere, poco gioco, poca corsa, tanta confusione. Poca voglia di aiutarsi e molta di giocare solo per se stessi. Insomma, un gruppo unito, ma un gruppo e non una squadra. Se la Juventus si chiamasse Borgorosso Fc potremmo accettarlo serenamente, esistono i cicli e questi sono gli anni no. Purtroppo per i giocatori questa è la Juventus e essere alla Juventus comporta oneri (come le critiche perenni e tante piccole lenti di ingradimento sempre addosso) e onori (popolarità e generalmente vittorie). Come dicevamo, questa è la Juventus e essere a Torino richiede quel qualcosa in più, quel carattere in più, quegli stimoli in più, quell'attenzione dall'inizio alla fine. Con un pò più di attenzione le partite con Cesena, Chievo e Catania si potevano vincere. E non parlateci di sfortuna, perchè la vittoria con la Lazio non è stata frutto solo di bravura... Serve la juventinità, il battere tutto e i poteri forti che reggono un mondo dal 2006 in avanti.
La juventinità ce l'ha sicuramente Capitan Conte...come dice Nedved, un altro che di carattere ne aveva eccome: «Conte? E’ un vero allenatore, era un allenatore in campo anche quando giocava. Farà una grande carriera da tecnico, Antonio. Le freccette da tirare ce ne sono, dopo una stagione così: le tirerei ai giocatori. A questa squadra è mancato completamente il carattere, non un po’ di carattere. Del Neri? E’ ancora l’allenatore. Per il tecnico della Juventus fino a domenica, poi vedremo. L'arrabbiatura è massimale perché i risultati sono molto deludenti, ora bisogna lavorare per il futuro. Ci siamo fatti sentire più sui giornali invece di fare vedere sul campo che siamo una squadra come la Juve». Nedved evidenzia nel carattere l'aspetto più deficitario. «Ci sono tanti giocatori, magari i nuovi ma anche quelli vecchi, che hanno perso quello che è della Juve. I nuovi non hanno capito cosa vuol dire giocare con questa maglia, i vecchi l'hanno perso».
Staremo a vedere, la Juventus, quella che vogliamo tutti non è questa. Per ricrearla servo uomini giusti e sicuramente un appoggio al nuovo allenatore diverso da quello visto fino ad ora.
scusi ma prendere Pirlo dandogli 4 mil. a stagione non una pirlata...un giocatore lasciato libero dal Milan...mi sembra che Marotta assomigli a Secco...
RispondiEliminaGianni Z.
in effetti quel prezzo è esoso...:(
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