Seguimi su Twitter

tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

mercoledì 12 settembre 2012

ANALISI TJ- PROMOSSI E BOCCIATI DA STADIO: I NUMERI CONFERMANO, LA JUVE SULLA STRADA GIUSTA, ECCO GLI ALTRI...

Il campionato è iniziato, i tifosi hanno osservato il calciomercato, preso carta e penna segnato nomi e cognomi, hanno preso il portafogli, controllato il conto in banca, guardato la lista delle spese e scoperto il calendario delle partite con possibili anticipi e posticipi. Alcuni hanno comprato a scatola chiusa, altri hanno chiesto il rimborso dopo aver scoperto che Ibra e Thiago Silva scomparivano dai cartelloni, altri ancora hanno "ancora fame" e tanta fame. Insomma, i tifosi da stadio hanno dato i primi verdetti e ci sembra giusto valutare, numeri alla mano, quale sia l'andamento del calcio italiano e come i dati non siano proprio incoraggianti. Un dato è incontrovertibile, però, vincono le società che hanno progetto, perdono quelli che disinvestono.




Come valore assoluto il calcio italiano ha perso il 6% degli abbonati generali rispetto alla scorsa stagione. A qualcuno potrebbe sembrare poco, ma visto che quest'anno la serie A ha acquisito piazze come Torino e Sampdoria, il dato non è incoraggiante. Delle grandi piazze potenziali manca solo Bari.



La Juventus si conferma all'avanguardia. L'anno scorso aveva il 92% di riempimento dello stadio, quest'anno ha visto gli abbonati crescere del 12% nonostante l'aumento dei prezzi. Questo vuol dire due cose: primo che il modello è corretto, secondo che lo stadio polifunzionale all'inglese funziona e accoglie il favore del pubblico. Impossibile non riconoscerlo anche per chi nutre avversità verso i colori bianconeri. Da segnalare che gli abbonati e le richieste potevano essere maggiori ma la Juventus ha "bloccato" il numero per riservarsi una porzione dedicata alla vendita libera. La Juventus in due anni ha ottenuto 13.110 nuovi abbonati, (circa 4 milioni di euro in più circa dal botteghino, quindi) i tifosi da stadio crescono, nonostante orari penlizzanti (vedi le tante notturne) e calendario che favorisce più le tv che gli spettatori da "campo".



CHI SALE: Rispetto allo scorso anno la squadra che ha fatto meglio come abbonati rispetto all'anno scorso è la Roma. I capitolini sono cresciuti del 32%. Il progetto Zeman ai tifosi della Roma piace, c'è entusiamo e anche se i risultati della scorsa stagione sono stati deludenti i tifosi sperano che quest'anno Zemanlandia possa divertire, i risultati poi diranno chi ha ragione. Dopo la Roma, Udinese (17%), Sampdoria (15%) e Juventus (12%). Particolare interesse merita la Sampdoria che con un progetto interessante e un ottimo allenatore ha "perfomato" bene vincendo almeno per quanto riguarda gli abbonamenti il derby della Lanterna con 3,400 tessere in più circa rispetto ai cugini. Da segnalare il 157% in più del Pescara, grazie alla promozione in A, un aumento di 5,000 tessere.



CHI SCENDE: Rispetto all'anno scorso la peggior performance tocca al Chievo. I motivi sono riscontrabili nella crescita dell'Hellas Verona, che riscuote in città i maggiori consensi e che da protagonista in serie B potrebbe orientare i consensi di tifo. Dietro al Chievo, la pecora nera della stagione è il Napoli (-33%) seguita da Milan (-28%), Palermo (-26%), Lazio (-20%) e Inter (-17%). In valore assoluto nei due anni i dati preoccupanti riguardano l'Inter che ha perso oltre 11,500 abbonati. La politica del disinvestimento non ha pagato, almeno in termini numerici.



GLI INNOVATORI: tra tutti i modelli, ci piace sottolineare quello dell'Udinese. Nonostante la partenza difficile di quest'anno i friulani hanno visto una crescita del 17% degli abbonamenti rispetto alla passata stagione e registrano la miglior performance di crescita a due anni dopo la Juventus. La passione friulana cresce con i risultati, indipendentemente dalla campagna acquisti, la possiamo definire, quindi come il miglior modello di innovazione, insieme ai bianconeri.


LA DELUSIONE: la delusione è sicuramente il Napoli. Incredibile come il San Paolo possa essere sempre pieno e come gli abbonati possano essere solo 10,000, in due anni la perdita è stata minima ma rispetto all'anno scorso consistente. Una perdita del terzo degli abbonati dovrebbe far riflettere la dirigenza che si definisce come "innovatrice e all'avanguardia". La gestione del campo e dell'impianto può influire. Deludenti anche Milan e Inter, ma la politica di "rifondazione" permette alle milanesi di avere delle attenuanti, così come per la Lazio che però in due anni segna una buona performance con una crescita di 4,000 tessere.

I dati di quest'anno, (-6%), lo ripetiamo dovrebbero far riflettere. Bisognerebbe creare e favorire strutture ad hoc, permettere ai tifosi da stadio di avere agevolazioni, dovrebbe stimolare le squadre a investire in progetti che possano vedere i tifosi al centro del sistema e non come semplici figuranti. Chi lo ha fatto o lo sta facendo comincia ad avere i risultati, chi ha preferito o preferisce spendere in giocatori a fine carriera, aspettare l'aiuto statale o "lucrare", rimarrà al di fuori. I progetti si possono iniziare anche senza leggi ad hoc, basta averne la forza, la convinzione e la voglia di investire. Purtroppo in Italia la parola "business plan" e la parola "project financing" sono ancora qualcosa di misterioso e sconosciuto.



@pavanmassimo

Nessun commento:

Posta un commento