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giovedì 20 dicembre 2012

TASTIERA VELENOSA: "Scandalo all'italiana"



In Italia funziona tutto alla rovescia, ne abbiamo avuto l'ennesima prova in questi giorni con la vicenda dello stadio del Cagliari Is Arenas. Una vicenda "agghiacciante" per utilizzare un termine caro a qualcuno.
Ci facciamo un paio di domande, anzi tre:
PRIMA DOMANDA: Com'è possibile che solo a due giorni dalla partita non si è saputo con estrema certezza dove giocare? La pantomima Parma-Cagliari di ieri un affresco tremendo della realtà italiana. Cagliari, poi Trieste, poi Bari, poi Timbuktu. Un paese come l'Italia che si crede all'avanguardia deve esserlo su tutto, l'organizzazione degli eventi in primis. Questa organizzazione e' di terza categoria, o forse meno. Dei liceali che organizzano una festa di classe, a tre giorni dall'evento sanno almeno dove si farà e conoscono la lista degli invitati, qui siamo a livelli pessimi.
SECONDA DOMANDA: Is Arenas chiuso, aperto e poi chiuso. Uno stadio o e' agile o non lo è. Non lo era con la Roma, lo era nella sfida successiva parzialmente, poi tutto, poi non agibile. A che gioco giochiamo? Chi si alza e ci spiega? Noi non capiamo...
TERZA DOMANDA:  il calcio e' bello perché ci sono i tifosi che sono l'anima di questo sport. Non dare loro la possibilità di sapere dove devono andare (in tanti avevano prenotato volo e hotel) lasciandoli nel limbo dell'incertezza e' la fine di tutto. Giocate dove volete, ma poi non lamentatevi se sugli spalti ci sono pochi tifosi o peggio, dei "cartonati". La partita di doveva giocare a Cagliari, ma questo si doveva decidere per tempo, non 48 h prima, ieri hanno perso tutti, come al solito...chi pagherà saranno i tifosi.
@pavanmassimo

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