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lunedì 20 febbraio 2012

CARI JUVENTINI ECCO LE 10 REGOLE DEL BON TON....


Cari juventini, vi chiediamo scusa, abbiamo perso il "bon ton" e ci siamo lasciati andare, entrando nel fiume delle polemiche.

Non lo faremo più (piccola bugia), intanto vi promettiamo che seguiremo un "piccolo decalogo" che ci permetterà di migliorare i nostri modi "villani" e di entrare rapidamente nelle stanze di coloro che contano, come dei "piccoli lord Fauntleroy".

Prima regola: "Mai mandare fiori e dei bigliettini anonimi". Firmeremo sempre i nostri messaggi d'amore e non, soprattutto verso chi ci ha permesso di vivere le emozioni pre 2006, quelle post 2006 e di tutti coloro che si sono dimostrati gentili con la Juventus a livello mediatico (se ci sono...)

Seconda regola: "Diremo sempre "piacere" quando ci presentiamo o veniamo presentati anche a quelli che non ci stanno simpaticissimi perchè scrivono che la Juventus non è la sola ad aver avuto un solo rigore e "taroccano" le statistiche

Terza regola: Per sembrare più carini ed eleganti vi consigliamo di mettere il foulard in tasca uguale alla cravatta, ovviamente bianconero con il numero 29 bello evidente

Quarta regola: Eviteremo di parlare ancora di Farsopoli, perchè così si rivanga il passato e il passato non si rivanga (piccola bugia, ne parleremo eccome). La regola del bon ton imporrebbe quello, accettare tutto supinamente, del resto dopo Farsopoli è tutto bello e giusto no?

Quinta regola: Al ristorante: il primo a varcarne la soglia deve sempre essere l'uomo. Non vale infatti la regola "Prima le signore", che vale invece per l' uscita. Questo comportamento ha radici antiche. In passato infatti "il Cavaliere" aveva l'obbligo di esplorare l'ambiente prima di farci entrare una signora. Ovviamente questa regola non vale per gli incontri notturni in ristoranti che non si trovano nella guida Michelin.

Sesta regola; Quando si viene invitati a cena e trascorriamo con gli invitati anche il dopocena, è bene ricordarsi che il sonno è sacro. Quindi mai costringere gli altri invitati a fare le ore piccole. Attenzione, anche in questo caso le regole non valgono se si invitano a cena Bergamo e Pairetto...perchè quelle cene le faceva solo qualcuno... vero?

Settima regola: Se si passeggia con la compagna/amica sotto la pioggia, deve essere sempre l'uomo a tenere l'ombrello. Sotto tutti i tipi di pioggia, lo ricordiamo anche quella di Napoli, ma attenti poi arriva il sole, quindi portatevi una borsetta per l'ombrello.

Ottava regola: Mai dire "salute" quando una persona nei nostri pressi starnutisce perchè potrebbe essere un segnale che favorisce la Juventus. E chi da un rigore alla Juventus fa una brutta fine (vedi Doveri, viene punito con 4 turni di stop... oibò..)

Nona regola: In nessun caso, mai prima il cognome del nome, sia a voce che scritto. Per esempio si dice Guido Rossi non Rossi Guido, abbiamo fatto un nome a caso, ovviamente.

Decima regola: Stretta di mano. Mai la mano morta, ma neppure un stretta che stritola. Una buona via di mezzo, un saluto deciso e rassicurante. Peppino Prisco diceva: "Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita".

Oggi probabilmente alla luce dei fatti odierni, non potrebbe più dirlo, del resto per contare i rigori dati alla juventus basta il pollice, ma non ditelo, se no si viola una delle altre regole del bon ton. Speriamo presto che si dica che la Juve ruba (cosa che dicono già..), vorrebbe dire che fa di nuovo paura...

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