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mercoledì 4 gennaio 2012

DOPO IL BURJ KHALIFA, QUALE SARA' IL PROSSIMO?

La Juventus di Conte sorprende, ha sorpreso e non vuole fermarsi. Il suo condottiero anche ieri in conferenza stampa ha ribadito i concetti dell'unità di intenti, di gruppo e di lavoro, difendendo le scelte societarie e ribadendo i concetti che il posto in squadra va meritato tutti i giorni con il lavoro e la dedizione.



In ogni caso, la scalata di Conte continua. Se in settimana lo abbiamo visto protagonista nel grattacielo più grande del mondo, il Burj Khalifa, a 828 metri di altezza, ora Conte guarda tutti dall'alto,non solo per la classifica, ma soprattutto per il seguito di consensi. I tifosi lo seguono in maniera maniacale e pensano veramente che grazie a Conte si possa tornare dove si era prima del "ciclone" nefasto di Farsopoli. Il condottiero non ha "scalato" solo il grattacielo, ma ha "scalato" il cuore dei tifosi che rivedono in lui non solo i canoni della juventinità. ma anche la diplomazia e la cultura del lavoro che è tipica in chi sa dove vuole arrivare. L'obiettivo di quest'anno (la Champions) è raggiungibile e Conte lo sa. Se arriverà poi lo scudetto, ci sarà da stendere un tappeto rosso. Lo stesso Conte, lo sa che l'obiettivo è raggiungibile anche prima delle tabelle preventivate che vedevano almeno un biennio di progetto prima dei sogni di gloria, ma contemporaneamente sa che il suo gruppo è a dispetto di altri, giovane e meno logoro, più di prospettiva e eventualmente con i giusti innesti si potrebbe da subito, aprire un ciclo. La Juventus di Conte è salita sul Burj Khalifa, a quota 452 metri, al 124° piano per rimanerci, perchè a quella quota si respira l'aria dei vincenti, l'aria della storia della Juventus, l'aria buona che i tifosi fino al 2006 erano soliti respirare. Dopo il Burj Khalifa, il prossimo grattacielo o "monte" da scalare è quello del Lecce e la difficoltà con le squadre di bassa classifica. Quest'anno ci sono state vittorie convincenti con Siena, Novara e Cesena, ma difficoltà a Catania, Verona e in casa con il Bologna. Il Lecce è la montagna da superare, la prossima.

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