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martedì 26 febbraio 2013

UN PANDA DA SALVARE


L'intervento di Francesco Totti di sabato ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Attimi di paura e preoccupazione. Secondi che sembravano mesi, minuti che sembravano anni. L'intervento dell'attaccante giallorosso ha provocato una ferita al centrocampista e alla luce del modo di giocare di Pirlo anche un problema nel gioco bianconero con il talento bresciano che ne ha risentito. Impossibile non evidenziare il ginocchio grande come "un melone" a fine partita, così come Pirlo, da combattente abbia voluto rimanere in campo stringendo i denti, dimostrando personalità e soffrendo come un leone. Rimane però un dato inconfutabile che abbiamo visto anche il martedì precedente in Coppa e che vediamo ogni qualvolta Pirlo entra in campo: le squadra avversarie tartassano di fallì Andrea Pirlo. Gioco rude, interventi a ripetizione, falli cattivi, tattici, caviglie azzannate, polpacci colpiti e qualsiasi arma diventa lecita per fermare il fulcro del gioco bianconero. Lo spettacolo ne risente, chi ama le giocate di classe ne risente e soprattutto, quando gli arbitri non intervengono, gli avversari si sentono autorizzati a "utilizzare questo trattamento personalizzato" per il numero 21 bianconero. Basterebbe poco per evitare l'estinzione di questo "Panda" che tutta l'Europa invidia ai bianconeri. Basterebbe applicare il regolamente e ammonire quando il fallo è cattivo e intenzionale e espellere se si entra per far male o intimidire. Sicuramente Totti non l'ha fatto apposta, ma poteva finire male. Quegli attimi di paura sono attimi che fanno male al calcio, chi ama questo sport deve tutelare i campioni, questo non vuol dire nessun trattamente di favore, ma solo applicazione del regolamento alla lettera. In serie A di campioni ce ne sono ormai pochi, evitiamone l'estinzione.
@pavanmassimo

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