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martedì 6 novembre 2012

CRITICHE OK, FLAGELLAZIONI NO...


In queste ultime due partite abbiamo assistito a due prestazioni sotto tono di due giocatori indiscutibilmente con il cuore bianconero: Sebastian Giovinco e Paolo De Ceglie. Li abbiamo spesso sostenuti, a volte criticati (per spronarli). Purtroppo le ultime prestazioni hanno portato a una critica feroce, dura, forse giusta ma che se troppo forte rischia seriamente di creare ulteriori problemi a due giocatori che andrebbero sostenuti, comunque, fino a quando fanno parte della rosa. De Ceglie paga l'errore con il Bologna e qualche prestazione al di sotto delle sue possibilità. L'esterno ha cuore bianconero ma vive delle sue contraddizioni e di qualche leggerezza. Deve compiere assolutamente il salto di qualità, ha tutti i mezzi fisici per farlo, il pubblico un minimo deve aiutarlo, poi starà alla società prendere la decisione definitiva. Discorso diverso per Giovinco. Lui a Parma il salto di qualità l'ha fatto. Sabato sera ha deluso enormemente non riuscendo a vincere un duello e perdendo in velocità anche con Zanetti quasi quarantenne. Appare chiaro che Giovinco non possa giocare come prima punta, ma sia perfetto nello spaccare le partite partendo dalla panchina. Se Conte lo utilizzasse come numero dodici, favorendogli un recupero positivo della critica e dell'autostima, potrebbe forse essere la scelta giusta, con il Bologna, con la Roma, ma anche con il Catania abbiamo visto che dalla panchina il suo apporto può essere determinante. Critiche si, se giuste, ma flagellazioni mediatiche no...
@pavanmassimo 

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