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lunedì 4 marzo 2013

COME VAN BASTEN E KOHLER...?


La sfida di ieri sera, almeno in un duello, ci ha riporta indietro di qualche anno. C'era, infatti, negli anni novanta una sfida che emozionava gli sportivi. Da una parte l'attaccante che veniva considerato come il bomber numero uno: Marco Van Basten. Van Basten era il cigno che scendeva in campo con gli artigli del rapace. Chi lo ha visto in campo non potrà concordare che ha trasmesso emozioni a tifosi e avversari. A marcarlo nelle sfide tra bianconeri e rossoneri c'era Jurgen Kohler. Kohler non solo era forte, ma campione del mondo 1990 con la Germania, fortissimo e l'unico che sapeva marcare Van Basten. Sfide dure, ma corrette. 
Jurgen Kohler ha rappresentato per molti tifosi, insieme a Montero, uno dei migliori difensori stranieri degli ultimi trent'anni, capace di vincere in carriera tutto quello che c'era da vincere (Europei-Mondiali-Champions-Intercontinentale). Le sfide tra Kohler e Van Basten sono entrate di diritto nelle più belle sfide di inizio anni novanta sia in campo nazionale che internazionale. Van Basten, cigno di Utrecht era il buono, il "baffetto" Kohler il cattivo. La prima sfida si ebbe durante gli Europei del 1988 in  semifinale tra Germania Ovest e Paesi Bassi. In quell'occasione Van Basten la spuntò con un gol a un minuto dalla fine, La rivincita, poi, nelle notti magiche del 1990 e quella volta la spuntò Kohler. Nel 1991 Boniperti porta Kohler a Torino e da li in poi Van Basten ebbe vita dura e la Juventus portò a casa due secondi posti, un quarto e una Coppa Uefa, avvicinandosi non poco a battere l'invincibile armata rossonera, fino a superarla nel 1994/95. Per quanti lo ricordano, non si possono dimenticare la sua sicurezza in chiusura, il colpo di testa imperioso, l'intervento sempre deciso ma pulito ma anche l'abilità nell'andare a segno (8 gol in 4 stagioni). Kohler nel 1995/1996 lascia la Juventus e si toglierà grandi soddisfazioni a Dortmund. Ai tifosi bianconeri rimane nella memoria il tedesco con sotto braccio la coppa orecchiuta e al collo la sciarpa juventina, simbolo del grande rispetto del tedesco per la maglia bianconera.
Giorgio Chiellini e' più esplosivo di Kohler, cresce anno dopo anno e ha dimostrato cuore e carattere, oltre alla forza di volontà scendendo in campo mezzo infortunato come ieri. Oggi come oggi il KING Kong livornese e' idolo ancora più di Kohler. Senza voler offendere nessuno ci ricorda il grande campione tedesco e la sfida di ieri ci ha ricordato quei duelli antichi, di cuore e orgoglio.
i tifosi sperano di vedere a fine anno un Chiellini con quella coppa, chissà....
@pavanmassimo

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