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martedì 19 marzo 2013

"CHE CI STO A FARE QUI?" ESISTE UNA VIA D'USCITA, MA NON E' LA FUGA!


A leggere i giornali sembra che "di domani non ci sia certezza". Alcuni vedono già mister Conte in un altro paese, questa volta non più attratto dalle sterline o dagli euro di altri campionati (fantasia di un paio di settimane fa), ma questa volta a causa dei tifosi e del clima italiano troppo pesante. Purtroppo la situazione sta diventando insostenibile a livello di trasferte e certa malacomunicazione ha creato un astio molto forte. Incomprensibile come certe persone possano sfogare la loro repressione con insulti, aggressioni verbali e anche fisiche colpendo con bastoni e pietre il pullman di una squadra ospite. Questa violenza che alcuni sono arrivati addirittura a giustificare collegandola al fatto che la Juventus ostenti i due scudetti mancanti, non trova alcuna giustificazione e testimonia il degrado dello sport italiano. Cosa spinge padri di famiglia a sfogare in questo modo la propria rabbia non lo capiamo. Incomprensibile ancora di più l'opinione pubblica che giustifica tutto questo dietro la rivalità. Questa non è rivalità è cattiva educazione. Non capiamo a che punto si debba arrivare per vedere una condanna ferma e univoca. Nel frattempo Antonio Conte pensa forse quello che penserebbe ogni persona sana di mente: "Che ci sto a fare qui?". Questa domanda non se l'è fatta solo Antonio Conte, ma se la sono fatta tutti i tifosi sani di mente dal 2006 quando alla Juventus è stato impedito di difendersi ed è stata architettata Farsopoli (certificata dalla totale o quasi assoluzione di tutti gli arbitri e della mancanza di partite incriminate). La voglia di prendere e spostarsi in altro campionato è stata forte. Fortunatamante alla Juventus, ai suoi tifosi, ad Antonio Conte resta una via d'uscita: l'Europa. Eh si, giocare in Europa con la Juventus, vivere il clima europeo di sportività come quello di Glasgow o quello che ci sarà a Monaco di Baviera. Quella è la vera casa del calcio. La Juventus deve vivere il campionato in funziona dell'Europa, il vero calcio si gioca li, in Italia, fino a quando non ci saranno altri stadi, altri ambienti, altri modi di pensare, sarà solo un'esclation di violenza e maleducazione. ll nostro pensiero è assolutamente quello di "non mollare" però, c'è un sogno da inseguire, due allenatori come Lippi e Trapattoni da eguagliare e ancora tanto da vincere. Se Conte decidesse di abbandonare, sarebbe come abbandonare tutti il sogno di cambiare la concezione del calcio italiano, una sconfitta generale e per questo saremo sempre vicino al mister, perchè grazie al suo ex capitano la Juventus è tornata dove meritava in tempo record. Noi però non ci stiamo a lasciare che tutto vada a rotoli, si possono cambiare le cose, la dimostrazione viene dalle prestazioni di questa Juventus: continuiamo a replicarle in Europa ancora, a stupire e difendere il blasone italiano, anche in Italia (speriamo) si accorgeranno che invece delle pietre dovrebbero tirare i fiori.
@pavanmassimo

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