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venerdì 25 gennaio 2013

10 ANNI E SEMBRA IERI...E QUELLE FRASI...


Dieci anni fa, il 24 gennaio 2003 si spegneva l'Avvocato Gianni Agnelli. Per coloro che lo hanno conosciuto, per coloro che lo hanno visto da lontano, per coloro che hanno apprezzato il suo stile, quella giornata rimane indelebile. Ognuno di noi stava facendo qualcosa in quel 24 gennaio 2003, ma quella notizia lo colse di sorpresa e smise di fare quello che stava facendo per cercare notizie, informarsi e trattanere la commozione, soprattutto perchè quell'uomo aveva rappresentato qualcosa di più, era stato ed è stato storia d'Italia, oltre che della Juventus. Impossibile rimanere insensibili all'amore biaconero dell'avvocato, alla sua passione, al suo stile, alla sua voglia di Juventus e a quelle parole che erano sempre al posto giusto nel momento giusto.
Rileggendo le sue frasi celebri e i suoi aforismi, sono tutte attuali e adattabili ai giorni nostri. Il tributo che gli diede allora a Torino, al Piemonte, all'Italia e al  popolo bianconero è ancora vivo, come il suo ricordo.  Ci manca la sua capacità di difendere i colori bianconeri e siamo sicuri che certi potenti oggi non risponderebbero come rispondono se ci fosse ancora lui. Ci manca quel suo essere al di sopra delle polemiche, come nei celebri duetti con Peppino Prisco e Dino Viola, in un certo senso ci manca anche la sua voglia di stupire sul mercato e cercare di primeggiare e quel suom modo di vedere il calcio, tra la realtà e il sogno, tra i conti e la voglia di regalare il campione....
Fortunatamente  e di questo ringraziamo la Famiglia,  oggi lo spirito bianconero vive ancora oggi  in Andrea Agnelli capace di riprendere le redini della società e riportarla dove deve stare. Vome il papà Umberto e come l'Avvocato sta riuscendo dove erano riusciti il nonno e il papà, vale a dire regalare una Juventus vincente. Compito non semplice, stimolante ma che richiede un duro lavoro.
Il nostro augurio è che Andrea possa continuare ad avere successi come il padre e il nonno. Nel frattempo vogliamo ricordare l'Avvocato con alcune sue frasi, perchè è bello ricordare ai più piccoli cosa si sono persi e fare conoscere la storia, perchè solo conoscendo il passato e i grandi del passato si può capire meglio il presente.
L'Avvocato nelle sue celebri frasi stupiva e regalava aforismi e massime da segnare e tenere come merce preziosa. Ce ne sono per esempio due sulla voglia di vincere e su quello che la Juve deve fare sempre, perchè è nata essenzialmente per quello: «Boniperti dice la sua Juve ha vinto tanto? Sì, è vero ma perché non va a Madrid a vedere i trofei del Real? La verità è che la Juve non deve mai guardarsi indietro, ma pensare sempre al successo che verrà»
Vincere: "Vinca la Juve o vinca il migliore? Sono fortunato, spesso le due  cose coincidono".
[Il giorno dopo la finale di Coppa dei Campioni 1982-1983: Amburgo-Juventus 1-0] Non è successo niente, questi tedeschi ci hanno insegnato a leggere e a scrivere.
[Prima della finale della UEFA Champions League 1995-1996 tra la Juventus e l'Ajax] Se loro sono una squadra di pittori fiamminghi, noi saremo dei piemontesi tosti.
[...] Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Una leggenda che è sorta in un liceo di Torino e che ha finito per conquistare nove, dieci milioni di tifosi in Italia e, certo, altrettanti all'estero con un nome, una maglia e dei colori conosciuti in tutto il mondo.

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