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mercoledì 18 luglio 2012

dieci sogni del ritiro

Si parte, dopo il vernissage di ieri, oggi Antonio Conte farà salire tutti sul pulmino e via verso Chatillon e la Vallée. Sicuramente su quel pulmino in tanti hanno paura a salire, perchè si sa ormai che quando si sale, si scende nel regno della fatica, del sudore, del lavoro e Antonio Conte nei giorni di ritiro spremerà al massimo i suoi ragazzi per creare le basi del lavoro di una stagione lunga e sicuramente faticosa.




Le aspettative anche per questo ritiro sono tante.



Si parte dal pubblico: l'anno scorso a Bardonecchia fu un atto di amore sconfinato e incredibile. Anche quest'anno i tifosi arriveranno in massa e si prevede già il tutto esaurito. Ci sarà il summer village e i giocatori vivranno sicuramente il tifo più bello e genuino.



Secondo elemento sono i giovani da scoprire. Di Magnusson e Masi, abbiamo già detto un paio di giorni fa, ma attenti anche a Boakye, talentino con il piede caldo e Bouy, un altro che arriva con le stimmate della promessa, firmato Mino Raiola.



Ovviamente dal ritiro i tifosi si aspettano tanti gol. Allenamenti con spettacolo incluso e bomber in vetrina. Sarà Matri il goleador, oppure Quagliarella e Vucinic lo insidieranno? E se il giovane Boakye si rivelasse un gran cecchino?



Se si sale in quota lo si fa per fare fatica, evitare il caldo stressante di Torino e mettere fieno in cascina.



Altro elemento fondamentale da far imparare ai nuovi è la cultura del lavoro. Antonio Conte in questo è maestro jedi e sicuramente i nuovi sapranno subito capire perchè la Juventus l'anno passato ha vinto.



Nessuna sorpresa: ovviamente venerdi Conte si assenterà, però non possiamo e non vogliamo credere che durante questi giorni possano arrivare brutte sorprese. L'allenatore di quest'anno deve e può essere solamente Antonio Conte.



Risate: il ritiro serve a lavorare, ma anche a ridere, scherzare, conoscersi e farsi conoscere. I tifosi bianconeri hanno scoperto l'anno passato la simpatia di Simone Pepe, l'entusiasmo di Storari, la classe di Vucinic e ognuno saprà portare il suo piccolo tassello.



Gruppo: inutile non ricordare come il gruppo e rendersi parte di un gruppo sia un elemento fondamentale per diventare grandi. I giocatori bianconeri dovranno esserne parte e integrarsi alla grande fin dall'inizio. Con il gruppo si ottengono i risultati, solo con il gruppo.



Entusiasmo dei nuovi: mancheranno Giovinco (non nuovissimo), mancherà il famoso top, ma ci saranno i vari Lucio, Asamoah, Isla, sicuramente tre giocatori capaci di portare esperienza, entusiasmo e classe. Tre giocatori di livello internazionale che dovranno assimilare il fare tattico del mister. Ci incuriosisce molto il caso Lucio, lo abbiamo accolto e lo vogliamo accogliere con un sorriso, il sorriso e la speranza di rivedere un grande campione.



Prassi: la prassi e la storia dicono che le grandi Juventus si costruiscono in ritiro. I tifosi vogliono rivedere quella grande Juventus ammirata l'anno passato, sono "famelici", sono vogliosi di rivedere il mister, vogliono sognare ancora, fateci sognare ancora.



PS. avremmo sognato volentieri un top player in ritiro, ma con questo termine mancheremmo di rispetto a chi c'è e soprattutto a chi ha vinto l'anno scorso, perchè sono stati tutti top. Le vittorie si fanno anche senza i top player, quindi arrivi chi arrivi, l'importante è che sia motivato e che Antonio Conte riesca ancora una volta a tramutare in oro tutto quanto gli arriva sotto mano.

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