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mercoledì 6 giugno 2012

TASTIERA VELENOSA: non e' proprio la stessa cosa

In questi due giorni, in molti, sicuramente in troppi hanno paragonato Farsopoli a Scommessopoli. Ancora una volta ci troviamo a ribadire che il paragone non va fatto, questo per almeno cinque motivi. La vicenda di oggi è molto triste e dolorosa per tutti i tifosi che hanno squadre coinvolte in prima persona e le accuse sono fatte da pentiti di cui l'attendibilità è di difficile valutazione.  Il consiglio migliore, che diamo ormai da tempo, è di non credere a nulla se non che alle proprie convinzioni, le partite sono state viste e tutti possono giudicare episodi dubbi o no. Alla fine l'occhio critico è il miglior giudice. A differenza di quanto dice Monti, fortunatamente, il calcio non si fermerà, la speranza è che a differenza del 2006 venga fatta giustizia vera e non presunta, che non esistano casi nascosti o prescritti e soprattutto che ci sia parità di trattamento per tutti. Scommessopoli ci pare molto diversa da Farsopoli. In questo caso ci sono elementi che nel 2006 non abbiamo trovato. Almeno cinque situazioni senza fare nomi e cognomi sono lapalissiane. Reo confessi: ci sono delle persone che hanno confessato o quanto meno, sembra stiano confessando. Nel processo del 2006, tutti hanno ritrattato, nessuna confessione, nessun testimone valido...qui ci sono testimoni come Carrobbio che parlano, che faranno in sede processuale ritratteranno? Ricodiamo che in Farsopoli tutti i testimoni dell'accusa sono risultati poi favorevoli alla difesa. Partite: in questo caso ci sono partite che sembrano contenere ed avere riscontri precisi. Nel 2006 c'erano partite ma gli episodi contestati non avevano riscontro sul campo. Anzi a vederci bene nel 2006 gli episodi avevano riscontri opposti rispetto a quelli del campo. Soldi: in questo caso c'è il movente economico, la possibile scommessa e il giro di soldi collegata. Nel 2006, c'era il tema delle promozioni arbitrali, ma come abbiamo visto, molti degli arbitri in oggetto che sbagliavano venivano puniti, quindi i conti non tornano per nulla. Tessere intercettabili: nel 2006 ci hanno detto che c'erano celle e le tessere svizzere non erano intercettabili. Qui scopriamo che ci sono conversazioni sulle tessere rumene e che sono intercettabili, qualcosa non torna. Obiettivo mediatico: in tutte le due situazioni c'è un obiettivo mediatico. Allora era la Juventus, oggi fortunatamente non è la Juventus, ma anche se non ci sono prove, si sta cercando di mettere in mezzo l'emblema della stagione: Antonio Conte. Casualità?  Insomma, qualcosa non quadra allora come adesso. Tutto ci sembra molto strano, la speranza è di non assistere a un altro caso di ingiustizia che a mente fredda possiamo affermare lucidamente, perchè se nel 2006 si fosse agito con lo stesso peso per tutti, difficilmente avremmo visto la Juventus retrocessa e difficilmente avremmo visto la diaspora dei campioni. Ora quanto meno dovrebbero dare indietro due scudetti, non portare via l'allenatore. SEGUI QUI TASTIERA VELENOSA

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