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venerdì 5 luglio 2013

IL BUONO, IL BRUTTO E IL CATTIVO

Impossibile non rilevare gli episodi importanti di questa settimana appena trascorsa. La settimana di Carlitos Tevez, il campione argentino arrivato dall'Inghilterra e accolto come un trionfatore in Italia. Tra scene di delirio collettivo, così in contrasto con il contesto British inglese, compaiono il meglio e il peggio della settimana. Il BUONO: Beppe Marotta. Vince il premio buonismo. Si toglie il sassolino dalla scarpa in conferenza stampa per le troppe critiche: "....Sfiducia non è riferito solo alla persona, ma anche al club. La Juventus è la Juventus, è una delle squadre, una delle società più importanti delle mondo e quando approccia una situazione lo fa sempre con grande tempismo, lo fa con grande autorevolezza, sapendo di avere anche davanti delle persone, dei professionisti come può essere il calciatore, il suo entourage e le società controparti che ci accreditano, perchè la serietà nostra, la storia di questa società, è un passepartout importante. Per cui il mio lavoro è stato facilitato da questo punto di vista, però devo anche dire che eravamo molto ottimisti perchè Carlos, attraverso i suoi professionisti, attraverso i suoi rappresentanti ci aveva dato la sicurezza di indossare la nostra maglia a una sola condizione: che si fosse raggiunto l'accordo col Manchester". Per Marotta, forse il colpo definitivo agli scettici, sperando che Tevez possa veramente stupire. Dopo Pogba, Pirlo e Vidal a centrocampo e Barzagli in difesa, ora e' arrivato il momento dell'attaccante. Il BRUTTO: la Supercoppa. Giocata in trasferta e senza incasso. Inconcepibile, ingiusto, sbagliato. Decisione a senso unico, la domanda viene spontanea: a chi giova? A nessuno e qui qualcuno ha fatto una brutta figura e sappiamo tutti chi. Il CATTIVO: EL BRIGANTE, L'APACHE. Chiamatelo come volete (vi abbiamo dato dieci soprannomi diversi), chiamatelo top player, scegliete con attenzione, ma al momento non additatelo come "bad boy", potrebbe offendersi. Arrivato con maglietta e orecchino si è ripresentato con cravatta e elegantissimo. Da "bandito" a lord. A Torino sognano perché le sue doti sono indiscutibili, se si mette in riga può essere veramente il giocatore con cui "Dreams come true". @pavanmassimo

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