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lunedì 8 aprile 2013

TRE SPUNTI PER CAPIRE BAYERN-JUVE

Rivedendo il match di ieri sera, analizzando le statistiche Uefa, appaiono tre fattori importanti per capire il match. PRESSING SISTEMATICO E PALLA LASCIATA A BONUCCI: il Bayern ha applicato un pressing altissimo, costante e intenso. Heynckes ha studiato attentamente la Juventus e ha capito che per fermarla doveva applicare il pressing alla radice, come avevano fatto Shakhtar Donetsk e Fiorentina a inizio stagione, le due squadre che avevano messo maggiormente in difficoltà i bianconeri quest'anno. Tattica identica, Mandzukic e Muller primi difensori e primi inseguitori dei difensori bianconeri. Pirlo marcato a vista e seguito come un'ombra da Muller. Tatticamente il Bayern è stato ineccepibile, favorito forse anche dall'uscita di Kroos, visto che Robben ha giocato bene. I tedeschi hanno scientemente voluto che a impostare l'azione fosse Bonucci, ritenendolo più "attaccabile" di Barzagli e Chiellini. STANCHI? NO: A prima vista la Juventus poteva sembrare stanca, i dati statistici dicono, invece, che ha corso di più. 115.713m del Bayern contro 117.797m della Juventus. La media di Champions è più alta 120,000 m, mentre i tedeschi hanno corso di più della propria media di 114,000 m. I Bavaresi hanno corso meglio, sono stati più lucidi di testa e hanno dosato meglio le forze. Gli uomini di Conte hanno sbagliato tanti passaggi ma non tanto sotto la loro media Champions (65% ieri contro il 70% della media di tutte la partite). La stanchezza se c'era è stata, quindi mentale, forse di idee o semplicemente gli avversari hanno fatto una grande partita. DISPOSIZIONE TATTICA- QUATTRO CONTRO DUE: Abbiamo analizzato la scheda tattica dell'Uefa di fine partita e appaiono chiari due elementi. Il primo è che nel primo tempo, come ha anche detto nel post partita Antonio Conte, il Bayern ha attaccato con quattro uomini Kroos/Robben, Ribery, Muller e Mandzukic. Quattro uomini tutti in avanti, quasi fissi a pressare la Juventus, prima larghi e poi stretti, mobili, abili nell'uno contro uno e a sfiancare la difesa della Juventus. Dall'altra parte Matri e Quagliarella prima e Giovinco e Vucinic poi, troppo poco serviti e poco incisivi. Emblematica l'analisi delle immagini: gli attaccanti erano vicinissimi tra loro ma i tanti palloni lunghi hanno favorito la fisicità di Van Buyten e Dante, facendo fare loro un partitone. Sulle fasce solo Lichtsteiner con poca costanza, Peluso non pervenuto. Insomma, il quadro tattico è stato chiarissimo, un Bayern forza quattro, una Juventus bloccata e costretta dalla forza dell'avversario a rimanere nella propria metà campo. @pavanmassimo FAI LA TUA ANALISI SEGUENDOCI QUI

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