Tutti malati mercoledì... tutti sani o quasi oggi. Non e' chiaro ancora se Benitez abbia portato la squadra a Lourdes o Fatima per una benedizione o se abbia convocato uno sciamano indiano, fatto sta che a Milano sono guariti tutti a tempo di record. La domanda nasce spontanea: erano malati reali o immaginari? A noi sembrano immaginari. Julio Cesar, Lucio e Milito, subito recuperati e tutti in campo.
Rimangono in infermeria, invece Samuel, Zanetti e Pandev.
Insomma, una bella iniezione di fiducia per Benitez che recupera il suo "Principe", bello e riposato e in più Lucio con solo mezza gara nelle gambe.
Una partita, che si presenta quindi ancora più difficile. Marcare Eto'o sarà difficile, pensare anche a Milito ancora peggio.
Un pò di pretattica, a dire il vero l'hanno fatta anche a Torino... Amauri convocato. Se scenderà in campo lo svelerà Del Neri stasera.
"Occorre abbassare i toni in tribuna e alzare quelli in campo". "Sicuramente c'è rivalità fra le due squadre e i bianconeri hanno fame di vincere. Sarà difficile ma senz'altro possiamo vincere. Sarà una partita difficile, ma potrebbe essere anche bella". "Vengo da una terra dove si può stare in campo senza problemi. Inter-Juve è una partita importante e abbiamo l'opportunitá per mostrare al mondo che può esserci rivalitá nel rispetto degli altri".
"Questa partita è come Liverpool-Manchester United in Inghilterra e Real Madrid-Barcellona in Spagna. C'è lo stesso tipo di rivalitá e per me anche qui deve essere lo stesso. Dobbiamo parlare di calcio, questa è la chiave". "Hanno un sistema molto buono con il loro 4-4-2, sono certo che a fine stagione la Juve sarà nelle parti alte della classifica. Hanno cambiato molto rispetto alla passata stagione e sono pericolosi perchè hanno fame di vittoria". In passato il nome di Benitez è stato accostato alla Juve: "Sui giornali si è parlato tanto di questo, io ho molto rispetto per il tecnico della Juve che sta facendo un grande lavoro. Ora il loro allenatore è Delneri e io sono orgoglioso essere l'allenatore dell'Inter".
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