Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza ....diceva una famosa frase che Ulisse rivolge ai compagni con i quali si sta per imbarcare per quello che Dante nel XXVI canto dell'inferno della Divina commedia definisce il folle volo. Queste parole sono un capolavoro d'eloquenza retorica, che cerca di diminuire il senso del pericolo agli occhi dei suoi rematori. Oggi come oggi. la figura di Ulisse e' il simbolo della ricerca del sapere, questa frase potrebbe bastare per esprimere le nostre perplessità su quanto sta accadendo a Napoli. Perplessita' che aumentano sempre piu' con il passare delle udienze. Vorremmo tanto non essere nati per vivere come bruti ma per seguire la conoscenza e in questo caso la conoscenza vorrebbe dire avere una chiara idea di tutto quello che e' Calciopoli. Ci piacerebbe sapere come mai anche ieri tutti hanno detto che i sorteggi erano regolari e in particolar modo notai e giornalisti coinvolti. Sono curioso di sapere come mai si utilizzano tempo e persone e denaro pubblico per un processo che sembra essere nato sotto una cattiva stella. Senza andare a mettere il dito nella piaga, la richiesta dell'avvocato Galinelli pone dei dubbi molto gravi pari a quelli che avevamo nel momento dell'audizione del colonnello Auricchio. I misteri aumentano e i tifosi non vogliono più viver come bruti ma godere di conoscenza per scoprire finalmente la verità. Quanto tempo ci vorrà ancora? Forse conviene chiederlo a Dante o magari Ulisse, con una bella seduta spiritica.
Non fu Giacinto Facchetti a pronunciare il nome Collina durante la conversazione telefonica del 26 novembre 2004 con l'allora designatore arbitrale Paolo Bergamo in cui si faceva riferimento a una griglia arbitrale per una partita del campionato. È quanto emerge da una integrazione della perizia fonica depositata oggi al processo di Calciopoli in corso a Napoli da Roberto Porto, il perito incaricato di esaminare e trascrivere le intercettazioni indicate dalla difesa di Luciano Moggi. Si tratta di quella che la difesa di Moggi aveva definito "la madre di tutte le intercettazioni", sostenendo che la frase "metti dentro Collina" era da attribuire all'ex presidente dell'Inter Facchetti. Il perito ha invece accertato che il nome dell'arbitro è pronunciato dall'interlocutore, ovvero dal designatore Bergamo.
RispondiEliminaOra ci chiediamo...che ne è della notizia più importante per quanto riguarda il processo di Napoli, che scagiona definitivamente Giacinto Facchetti,sulle prime pagine dei giornali?
Constatiamo, con amarezza, che si preferisce dare spazio alle dichiarazioni d'amore per Napoli di Balotelli o ad un mercato che dista la bellezza di 3 mesi...
Pavan come mai oggi non hai scritto nessun articolo al riguardo???
Secondo me hai bisogno di un trapianto di fegato...rosichi troppo e vivi male nel ricordo di quel che fù...fattene una ragione...la banda bassotti era di Torino...
Ciao,
RispondiEliminacaro lettore, di collina parlerò domani.
Un caro saluto,
Massimo
Caro Pavan... in ogni caso fattene una ragione..non puoi andare avanti se guardi sempre indietro...il 2006 è andato..per voi juventini dovrebbe essere l'anno zero cui ripartire alla grande...e invece stai sempre a pensare..e a pensare...e a rosicare...come noi ci siamo fatti una ragione per gli scudetti scippati del 98 e del 2002, anche tu (e con te tutti i tifosi di quel delinquente di Moggi) dovresti metterci una pietra sopra...fallo per la tua salute...e goditi il presente...
RispondiEliminaCon affetto e senza rancore
Un amico interista