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tuttojuve

Tutte le notizie del sito di cui Massimo Pavan è Vicedirettore

martedì 31 agosto 2010

Prestiti... Senza contanti

Prestito, il contante non ce l'ho, cosi cambieremmo uno slogan pubblicitario. Finito il mercato, quali sono le impressioni della piazza bianconera? Facile pensare a una grande delusione, parole che arrivano direttamente dalle lettere ricevute e dalle letture dei principali blog e siti. Delusione data dal mancato arrivo di una punta di peso e efficace. Pensavamo in cuor nostro che Marotta ceduto Diego avesse un asso nella manica. I vari Pazzini, Benzema, Borriello e compagnia hanno rinunciato o meglio non sono state fatte offerte all'altezza. Non capiamo chi potrà segnare gol ora. Ci siamo bagnati la bocca in questi mesi di mercato con nomi di esterni come Clichy e compagnia e nomi di attaccanti come Dzeko e oggi, nonostante le cessioni ci troviamo con questi nomi. Essere pessimisti a priori sarebbe sbagliato, ma dispiace vedere come tutti gli acquisti siano in prestito o a condizioni con pagamenti rateali. Se si voleva operare una riduzione dei costi, si e' riusciti. Sono partiti Comoranesi, Poulsen, Zebina, Trezeguet, Diego, Tiago. Tutti giocatori da ingaggi pesanti che fanno risparmiare alla Juventus qualcosa come 38 milioni di euro circa. Che fine hanno fatto quei soldi? E soprattutto chi presenteranno in copertina per lo stadio nuovo? Facile rimanere senza risposta......o meglio mettere un bel logo di una finanziaria pensiamo possa essere una risposta adeguata.
Non vogliamo essere pessimisti a priori e non smetteremo mai di avere fiducia e di essere obiettivi, ma vedendo la griglia di partenza di questo mercato la Juventus non parte sicuramente nelle prime file... anzi.

Allegria per alcuni illusione per altri

Come detto ieri a Milano si respira una duplice aria. Sponda rossonera del Naviglio si respira l'aria di festa brasiliana tra sambe e caroselli. Sponda nerazzurra si respira l'aria dei forti che non hanno bisogno di nessuno perche' bontà loro si sentono fortissimi. Aria ancora diversa a Torino, dove le parole di Chiellini riassumono lo spirito da una parte e dall'altra ammainano bandiera ancora prima di cominciare “Mi piace ciò che la Juve sta facendo per riportarci competitivamente a livello di Inter, Roma e Milan ma con l’arrivo di Ibrahimovic” – sostiene il difensore bianconero – “siamo indietro almeno tanto quanto é… lungo lo svedese. Riguardo alla rivalità con l’Inter, divenuta fortissima dopo le vicende di ‘calciopoli’, i nerazzurri sono ancora la squadra da battere.”

E conclude: “Ai tifosi devi parlar chiaro, altrimenti si alimentano quelle illusioni che favoriscono le batoste come quella dell’anno scorso: lotteremo per accedere in zona Champions e ci sarà comunque da soffrire, almeno in certi momenti. Quello di far tornare la Juve competitiva per lo scudetto é un progetto a lungo termine.”
Sicuramente saremmo stupidi a pensare che questa Juventus lotterà per lo scudetto. Questa squadra rinnovata in tutto e per tutto ha secondo noi profonde lacune. Se arrivasse al quarto posto sarebbe gia' un obiettivo da leccarsi i baffi

Chiellini riporta i tifosi sulla terra

all'ultimo respiro.....

Abbiamo aspettato fino alla fine e che abbiamo ottenuto?

La giornata di oggi ha portato a Torino Armand Traore, come prospettato in prestito oneroso per 500,000 euro. Da capire se c'è un riscatto o no prefissato (il sito bianconero non ne parla). A lui aggiungiamo il buon Rinaudo, giocatore scartato dal Napoli per far spazio a Cribari. Per lui riscatto onerosissimo a 6 milioni di euro, visto le qualità del giocatore. E' arrivato anche Sorensen Frederik Hillesborg dal Lingby, si tratta di un difensore danese che la Juventus seguiva da parecchio tempo.

Detto questo la punta: prima Borriello, poi Pazzini, poi. chicchesia... praticamente nessuno. Il mistero è quello di aver visto Borriello alla Roma in prestito quando sembrava che lui in prestito non volesse venire. Sembrerebbe l'ennesimo rifiuto alla Juventus dopo Di Natale. Il reparto sembra orfano e monco. Che dire, aspettare e ridursi fino all'ultimo è stato rischioso e mentre altri fanno già caroselli per Robinho e compagnia cantante, ai tifosi bianconeri spetta sentire le parole di Chiellini a capo chino, chiaro che si è inferiori a Milan e Inter, lo sapevano già...E' tutto il mercato che chiedevamo una punta da 20 gol a stagione l'aver ceduto Diego e aver preso solo Quagliarella è una grave pecca...

Verranno tempi migliori, almeno si spera....

FINO ALLE 19,00 TUTTO PUO' ACCADERE

Ne vedremo delle belle? Ne vedremo delle brutte? Qualcosa sicuramente entro le 19 accadrà. Occhi e fari puntati quindi, sulle trattative in entrata e in uscita che potrebbero modificare ulteriormente la fisionomia della squadra bianconera. Operazioni in entrata e uscita previste in tutti i reparti ad eccezione del portiere. Partiamo con ordine.

DIFESA: tanti sono i nomi caldi in entrata per la squadra bianconera. Per la fascia oggi dovrebbe essere ufficializzato Traorè proveniente dall'Arsenal ,che arriverà oggi a Torino e sosterrà le visite mediche prima della firma, preso con un prestito da 500.000 e riscatto fissato a 5/6 mil circa.
Il giocatore 1,85 classe 1989 vanta alcune presenze nelle nazionali giovanili francesi, è un terzino di spinta che però ha qualche lacuna in fase difensiva. Ottima invece la sua corsa e la capacità di andare al cross. Per lui si sarebbe battuta la concorrenza del Birmingham City.
Per il ruolo di centrale rimane sembra tramontato il francese Benalouane del Saint Etienne, per lui costo 2 milioni dovrebbe essere finito al Cesena. Al posto suo potrebbe arrivare anche Tasci dello Stoccarda. Tuttavia la sua quotazione di 12 mil,trattabili fino a 10 ha spaventato la Juventus che ha provato la strada del prestito con riscatto, soluzione che però non piace ai tedeschi, oggi ultimo tentativo.

Infine l'operazione choc: oggi si potrebbe chiudere:lo scambio Kalazde-Grosso, operazione che ci lascia perplessi, visto che Kalahdze viene da un periodo non felicissimo.

In uscita oggi è previsto anche Zebina, sponda Rondinelle, da valutare l'entità della buonuscita.

CENTROCAMPO: previste solo operazioni in uscita, Camoranesi allo Stoccarda a titolo gratuito. In questo caso non dovrebbe esserci buonuscita bianconera.

ATTACCO: Qui si concentrano le speranze dei tifosi e i sogni. Tutta l'estate è passata a inseguire l'utopia Dzeko, mentre per il momento la realtà si chiama Quagliarella. Oggi entro le 19,00 sapremo se arriverà il famoso "bomber" con la B maiuscola.I nomi rimasti, a meno di soprese dell'ultimo momento (tipo l'improbabile Benzema), sono due: Borriello e Pazzini. Il primo ha sofferto come non mai l'arrivo di Ibra al Milan, l'accordo sembrava raggiunto, ma le pretese di Borriello sembrano aver bloccato tutto. Il secondo, Pazzini è il preferito dai tifosi, costa molto (20milioni minimo), ma le resistenze di Garrone sono forti. Marotta, ha già detto di preferire Pazzini a Benzema, figuriamoci a Borriello....

Infine, da registrare oggi in uscita Paolucci che dovrebbe andare al Chievo.

Molte operazioni, dunque e un mercato che ci vedrà con le orecchie ben dritte fino alle 19,00 e magari oltre qualora qualche contratto fosse consegnato in extremis, un mercato che vede e ha visto la Juventus protagonista numericamente e il Milan qualitativamente. Dalla prima giornata sembra aver ragione il Milan, chissà che in futuro le cose possano capovolgersi, basta vedere cos'è successo l'anno passato.



lunedì 30 agosto 2010

VENDUTI L'ANIMA AL "DIAVOLO"

La Juventus ormai sembra essersi assicurata le prestazioni di Marco Borriello attaccante rossonero di 28 anni. Un arrivo che lo diciamo subito non ci soddisfa per nulla. Non e' mai bello per una società prendere gli scarti altrui, poi se quell'altra società prende Robinho e Ibrahimovic e la Juventus Borriello e Quagliarella qualcosa di strano dovrebbe esserci. Sembra sempre piu' probabile che la Juventus si sia "venduta l'anima al diavolo" o meglio che stia finanziando il mercato rossonero. Prima Storari e poi Borriello. Facciamo notare, inoltre che ogni cifra superiore ai 10 milioni complessivi ci sembrerebbe eccessiva al limite della follia. Si sente parlare di 2 milioni per il prestito e poi acquisto a 13. Bhe una situazione al limite del normale. Se il Milan ha pagato o meglio pagherà Ibrahimovic 24, Borriello non va pagato piu' di 10 milioni. In ogni caso questo acquisto non fa altro che deludere il popolo juventino che si aspettava ben altro da questo mercato, non acquisti del calibro di Borriello e Quagliarella, soprattutto davanti per compensare le partenze di Diego e Trezeguet. La fiducia che c'era prima comincia a diminuire. A Del Neri e al suo staff il compito di riconquistare i tifosi a partire dalla sfida con la Sampdoria.  

Che confusione tra partenze e arrivi

Ore 14,00 circa, manca poco più di un giorno alla chiusura del mercato e a Torino si stanno ancora chiudendo molte operazioni. L'Inter cerca solo un tassello, il Milan completerà forse il suo mercato che prima sembrava povero e ora ricchissimo con Robinho. Il Napoli ha preso Sosa (non Ruben) e la Fiorentina cerca una punta. E la Juventus? La Juventus è alle prese con cessioni faticose Camoranesi (Stoccarda), Zebina (Brescia), Salihamidzic e Grosso (nowhere...). Mentre c'è confusione e forse affollamento in uscita, si registrano gli ultimi tentativi in entrata. Borriello ni, anche se sembra vicino allo scambio con il City. Pazzini no, dopo le parole di Gasparin e Benzema, probabilmente no, dopo l'infortunio di Cristiano Ronaldo. Rimarrebbe Adebayor, soprattutto se Borriello andasse al City. Chissà...

In ogni caso una grossa confusione perchè manca, sempre l'esterno basso di sinistra e il centrale. Anche qui nulla di certo Benahouane sembra una scommessa, Camilleri, con tutto il rispetto è un 1992 e Ziegler e Traorè (interessanti), sono da valutare con l'impatto dell'eventuale maglia bianconera. I tifosi speravano di trovarsi al 30 agosto ad aspettare la ciliegina sulla torta, invece qui manca proprio la torta... le ciliegine la lasciamo agli altri.

GIOVINCO E DIEGO SE LA RIDONO,...I TIFOSI MENO

Se i tifosi Juventini metaforicamente “piangono”, dopo questa prima giornata c’è qualcuno che ride “alias Sebastian Giovinco” e qualcuno che sogghigna anche se non vince”Diego”. Il primo, non sarà contento della sconfitta della Juventus, ma sarà invece entusiasta dell’accoglienza di Parma e della sua prestazione. Da rivedere il cucchiaio sul primo gol di Bojinov e alcune sue giocate che hanno fatto divertire il pubblico del Tardini. A proposito, Giovinco sta facendo vedere che da Del Piero ha studiato le punizioni (ieri traversa..). Una prestazione in stile “Catania” del passato per intenderci. Sono proprio curioso di vedere come finirà il riscatto se Giovinco continuerà con queste prestazioni. Intanto a Parma hanno cominciato divertirsi. A Wolfsburg Diego è partito bene, non come squadra (sconfitta 3-4), ma come singolo. Favorito da un errore del difensore ha segnato con un bel doppio passo. Non ha rimpianto la società ma ha ringraziato i tifosi. I tifosi, vedendo la squadra ieri rimpiangono invece qualcuno come lui, o meglio qualcuno che possa saltare l’uomo. Rimpiangono anche Giovinco, soprattutto vedendo le condizioni di Martinez e quanto ci ha messo per infortunarsi. Si chiedono se quei 12 milioni potevano essere spesi magari per un esterno sinistro, senza finire in bolletta come ora, costrettetti a elemosinare Traorè… e sperando che il rinforzo in avanti non sia Borriello. Si chiedono se Giovinco avrebbe potuto fare l’esterno come Martinez oppure no. Insomma qualche dubbio sulla qualità di alcuni comincia a comparire. Calcio d’agosto non ti conosco diceva un proverbio, i tifosi sperano sia così, se no sarà difficile ridere nei prossimi mesi.



domenica 29 agosto 2010

Rimmel sbavato per la signora

Il campionato e' ripartito,sfortunatamente male per i colori bianconeri. Una squadra ancora indietro in tutti i sensi. Mentre il Milan fa vedere le stelle i tifosi della Juventus ritornano alle stalle dove erano rimasti l'anno passato. Vedendo la Juventus ieri mi e' sembrato di vedere una signora più giovane rispetto al passato ma sempre con il rimmel sbavato. Tante allusioni che potrebbero essere descritte dalla canzone Rimmel di De Gregori. Purtroppo "qualcosa rimane, fra le pagine chiare, fra le pagine scure" le pagine chiare di un precampionato con piu' luci che ombre e quelle scure di ieri e di un mercato che a due giorni dalla conclusione vede una squadra con assenze sull'esterno sinistro e in attacco. I tifosi sono smarriti e confondono "alibi e le tue ragioni". Alibi di una dirigenza che non e' riuscita a portare alla prima giornata una squadra minimamente rodata. Alibi per una squadra nuova e le ragioni di tifosi che hanno dovuto Incassare la sconfitta alla prima di campionato cosa che non accadeva dal 1982.
Qualcuno ha fatto le carte, ma per ora non si sa se sara' un trucco o no, mentre lo "zingaro" e' finito altrove. La canzone poi diceva di distruggere con la fantasia, cosa impossibile visto che Diego e' volato in Germania e Giovinco ieri a Parma ha fatto vedere come si libera un giocatore davanti alla porta.
Ora a questa squadra servirebbe un po' di ottimismo, noi non facciamo giudizi affrettati. Quelli preferiamo lasciarlo fare ai media che stanno gia' distruggendo tutto quanti fatto dai dirigenti. Difficile trovare come dice Rimmel 4 assi. A questa squadra servirebbero 3 acquisti che indichiamo da tempo per vivacizzare l'ambiente. La dirigenza potrebbe nasconderlu o giocarli come vuole, tutto questi per tenere i tifosi vicini dopo una partita che potrebbe allontanare qualcuno.



CANTIERE JUVENTUS

L'emblema di questa Juventus è il minuto 43, Krasic prende palla e non si capisce con Quagliarella e la palla viene persa, oppure a circa venti minuti dalla fine De Ceglie si scontra con Chiellini. Un Bari che nel primo tempo ha giocato in modo ordinato, con rapide ripartenze è bastato per portare due volte un giocatore biancorosso davanti a Storari e poi per segnare con un'invenzione di Donati. Una Juventus compassata, poco efficace in avanti e sbadata dietro, negli uno due dei galletti pugliesi.
Sicuramente questa Juventus è ancora in rodaggio e c'è molto da fare. Nel secondo tempo Bari padrone del campo o quasi e Juventus incapace di creare molto a parte un tiro di Quagliarella e un'occasionissima di Chiellini a tempo scaduto.
C'è molto da fare, non c'era da esaltarsi l'anno passato dopo il 3-1 di Roma, come non c'è da demolirsi moralmente oggi, sicuramente bisogna pensare e se possibile rimediare da qui a martedì.
Sicuramente c'è da pensare e se è da più di due mesi che chiediamo un esterno basso di sinistra e un bomber vorrà dire qualcosa....come vorrà dire qualcosa quando si vede che manca una luce in campo, luce che non era espressa da Diego in se, ma da un giocatore come Diego, cosa che Quagliarella (buon giocatore) non è.
Aspettiamo fino a martedì sera, poi il cantiere e i suoi operai saranno definiti.
Molto lavoro da fare ancora...una prima sconfitta che non avveniva dalla stagione 1982-83, intanto è andata in archivio.

Se Ibra vale 24 milioni Borriello quanto vale?

Nella giornata di oggi sono comparse le prime lamentele di Borriello che ovviamente non ci sta a fare la quarta punta. Naturale, per molti giornali, quindi accostarlo alla Juventus, nonostante Marotta abbia confermato che non arriveranno altri attaccanti. Difficile dire che succederà da qui a martedì. A nostro avviso una punta prolifica alla Juventus serve. Che sia Borriello e' tutto da vedere. Pensiamo che l'attaccante rossonero sia un buon giocatore, ma sicuramente non superiore agli attuali presenti in rosa. Prezzo e aspettative potrebbero, poi cambiare le cose. La domanda nasce spontanea, se Ibrahimovic vale 24 milioni quanto vale Borriello? Fatte le proporzioni varrebbe la meta', quindi 12 milioni, magari pagabili in 3 anni. Praticamente varrebbe come Martinez. In ogni caso il sogno dei tifosi bianconeri e' diverso, consapevoli che serve una punta vorrebbero Pazzini o addirittura Benzema, sempre che Mourinho sia disposto a disfarsene. Già oggi uno di loro servirebbe dove a Bari si presenterà una Juventus spuntata con solo due attaccanti effettivi disponibili.

sabato 28 agosto 2010

COPERTINA CORTA

Si ricomincia, oggi riparte la stagione bianconera in campionato. Riparte con rosa e staff rinnovato e da Bari dove l'anno scorso la Juventus colleziono' una delle tante disfatte. Riparte con Quagliarella in campo e senza Diego (a proposito per chi avesse voluto vedere la coppola Diego/Dzeko) basta guardarsi la sintesi della partita (3 gol in 2, prima del crollo del Wolfsburg). Prima partita quindi, squadra rivoluzionata. Vedremo subito se come dice Mister Del Neri la squadra ha una sua identità già definita. Sicuramente domani la squadra evidenzierà una coperta troppo corta davanti. Solo due attaccanti disponibili e secondo me questo non è positivo. Si spera che Iaquinta e Amauri possano dare maggiore affidabilità, tuttavia noi auspicheremmo per ragioni gia' espresse in passato l'acquisto di un'altra punta. Chiare sono state le parole di Del Neri: "Attualmente Quagliarella è l'unico giocatore indispensabile, perché con l'infortunio di Amauri non abbiamo punte. Un giocatore forte, un nazionale, che si integra molto bene nel nostro attacco. Un arrivo importante per la Juve". Ci preoccupa che la Juventus si presenti ai nastri di partenza gia' in emergenza. Avremmo preferito vedere un Del Neri con problemi di abbondanza. Sicuramente sara' interessante vedere quale sara' l'utilizzo di Krasic e Aquilani domani. Per il momento in attacco la coperta ci sembra corta cosi' come per la fascia sinistra e la difesa. Un infortunio potrebbbe far saltare il banco, come gia' visto per l'attacco...
Ovvio essere d'accordo con il mister quando dice che i nerazzurri " rimangono i più forti", e che: "Non è una partita che dimostra che una squadra è sotto. L'Inter è una squadra quadrata.....e che L'Inter è ancora la squadra da battere ma tante squadre si stanno attrezzando". Personalmente penso che come dice Del Neri la Juventus deve pensare a riscattarsi e poi si vedrà. L'unica squadra che potrebbe aver spostato gli equilibri e' il Milan soprattutto se Ibra sarà quello di due anni fa. Per il momento vedo uno staff e una dirigenza convinta a far tornare la Juventus dove deve stare (ottima cosa...ribadisco), anche se la coperta, come detto mi sembra corta, basta vedere chi scenderà in campo nel tardo pomeriggio di oggi (panchina senza punte).
Rimane viva la speranza di un "bluff" di Marotta, magari per non agevolare la concorrenza. Sarebbe un bel regalo per i tifosi e un'iniezione di fiducia, in ogni caso la parola scudetto meglio non pronunciarla. Parole come onore, riscatto e orgoglio bianconero ci sembrano più adeguate.



A BIENTOT, ROI DAVID

Caro David, siamo arrivati ai titoli di coda. Dopo dieci anni trascorsi vedendoti indossare la casacca bianconera non ti vedremo piu'. Inutile e superfluo ricordare i tupo record. Ti salutiamo con un po' di tristezza nel cuore ma anche con la consapevolezza che le cose si evolvono e cambiano. Con Del Piero sei e rimarrai nella nostra storia come il grande bomber secondo Re bianconero dopo il grande Michel Platini. I ricordi sono tanti da quel gol all'Italia in finale dell'Europeo, fino ai primi in bianconero quello della notte magica con il Real, quelli dei tanti campionati vinti e quelli delle ultime amichevoli.. Razon y piel dificil mezclan...diceva una canzone e purtroppo non ti abbiamo salutato come meritavi sul campo con una giornata solo per te, ma non importa. Sei entrato nel cuore di tutto i tifosi, non solo per i tuoi gol ma anche per il tuo essere schietto e deciso. Quella maglia numero 17 rimarrà per sempre nella mente di tutti noi e anche se il tempo passera' non potremo mai smettere di ricordare i tuoi gol e le tue prodezze che hanno portato alla Juventus vittorie e trofei. Quindi ciao, o meglio a bientot, perche' anche se sarai lontano a noi basterà guardare un video dei tuoi gol per sentirti vicino e portarti con noi nel cuore dei ricordi piu' belli.







Quelle parole ben spese

Efficienza, rinnovamento, amore e passione
Dall'intervista di Andrea Agnelli rilasciata a Sky compaiono quelli che sono quattro importanti fattori nel pensiero di molti tifosi.
Ritengo l'intervista molto emozionante, nel senso che trasmette sicuramente qualcosa che ti arriva diritto al cuore.
Trasmette la voglia di ricominciare dopo una stagione nefasta, trasmette attaccamento ai colori e soprattutto trasmette il legame con il passato e anche con la gestione più vincente della storia bianconera 1994-2006.
Il fatto che non si voglia rinnegare il passato lo considero l'elemento principale.
Le parole su Giraudo, poi, sono una reale consapevolezza che questa nuova gestione cercherà di riprendere quella strada che era vincente e che secondo noi, non come dicono altri, è stata ottenuta con vittorie oneste e sul campo.
Nel cuore dei tifosi, rivedere certe immagini porta un pò di malinconia.
Per tutti i tifosi sarebbe bello, rivivere quello che è stata la Juventus dal 1994 in poi, solo per citare la storia recente, però allora (nel 1994) anche se ci fu una rivoluzione si tennero in rosa alcuni campioni come Vialli, Ravanelli, Baggio, poi ceduti ma quando erano già sulla soglia della trentina. Oggi come oggi alcune cessioni ci sono state, c'è stato il ringiovanimento generale e la riduzione dei costi, ma forse mancano i campioni che c’erano allora (la Juventus aveva vinto una Coppa Uefa con Trapattoni). I tifosi sono preoccupati, alcuni parlano di ridimensionamento, altri invece dicono che la storia della Juventus è quella dei Di Livio, Torricelli, io sto nel mezzo, nel senso che mi piace la Juventus italiana e umile ma mi anche almeno un campione, dopo Marotta, che ritengo anche io un campione, se volete il nostro Gianluca Vialli fuori dal campo per rievocare il passato...
Personalmente ritengo che la Juventus debba essere un mix di giocatori di classe e di grandi uomini. Come dice giustamente Agnelli il gruppo è fondamentale.
In tifosi sperano, sentendo queste parole che gli obiettivi prefissati possano essere raggiunti. Ovviamente sperano di vincere, magari non subito ma entro i prossimi due/tre anni. Per quest'anno gli piacerebbe tornare in campo a testa alta e soprattutto rivedere la storia del passato recente non calpestata.
Parole come quelle di Moratti dei giorni scorsi non possono essere accettate. Le istituzioni devono capire che la storia del recente passato è stata una storia pulita che va chiarita e anche rapidamente. L'obiettivo, quindi, se sul campo è lottare per i vertici almeno fino alla fine, fuori dal campo deve essere la restituzione o comunque la revoca di quegli scudetti assegnati senza motivo ad altri e far rivivere negli occhi e nel cuore dei tifosi la passione.
Vedere a fine agosto delle trascrizioni che ancora non sono arrivate dovrebbe far pensare, a livello istituzionale e di peso politico attuale della Juventus.
In ogni caso, da questa Juventus i tifosi si aspettano i fatti dopo le parole.
A partite proprio da domani...ore 18,00, prima tappa per ritornare a essere la JUVENTUS.


venerdì 27 agosto 2010

Comunicazione di servizio

Ringrazio tutti coloro che hanno scritto commenti e critiche ai miei pezzi negli ultimi giorni. Mi trovavo all'estero e per ovvii motivi di connessione non ho potuto rispondere alle innumerevoli domande varie.
Un caro saluto a tutti gli utenti.
Massimo

ALLA RIVOLUZIONE SU UNA DUE CAVALLI

Alla Rivoluzione su una due cavalli è un film del 2001 che racconta di due amici che
partono per Lisbona per partecipare a una rivoluzione, ma siccome non hanno grandi mezzi (solo una Citroen 2 Cavalli), alla fine arrivano in ritardo e quando sono a Lisbona alla fine tutto è già finito.... ma alla fine va bene lo stesso.
Per questa Juventus versione 2010/2011 avevamo sentito parlare di evoluzione e non di rivoluzione. Purtroppo o per fortuna, visti i risultati dell'anno passato è andata diversamente. Sono arrivati un portiere come Storari, 4 esterni (Pepe, Lanzafame, Martinez, Krasic), un centrale (Aquilani), due difensori (Motta, Bonucci), un attaccante (Quagliarella). Per conto sono partiti Molinaro, Caceres, Cannavaro, Ekdal, Poulsen, Tiago, Diego, Giovinco, Ekdal, Candreva, Paolucci, Trezeguet. 9 arrivi e 12 partenze, quindi chiamiamola con il suo nome rivoluzione.
A volte, però, per fare le rivoluzioni ci vogliono i mezzi corretti e la Juventus si è trovata, probabilmente nella situazione di fare una rivoluzione con una "due cavalli", cioè senza i mezzi necessari, con risorse limitate e senza Champions. Oggi ci troviamo, quindi al 27 di agosto a sentire le seguenti parole di Marotta: "Ancora un difensore, «possibilmente eclettico» e poi la campagna acquisti della Juventus sarà chiusa". .
Dall'arrivo di Marotta, sono sempre stato ottimista sul mercato e anche se a volte criticando, ho cercato di sottolineare cosa mancasse, ma erano forse più stimoli.
A due giorni dall'inizio del campionato, la Juvetus si trova a preparare la partita di Bari con solo due attaccanti, giocatori mai provati e una probabile formazione mai sperimentata.
Ricevo molte lettere di tifosi che dicono di essere troppo pessimista e critico sugli acquisti. Francamente non penso di esserlo stato troppo, solo che ritengo la rosa attuale incompleta, soprattutto in difesa e assolutamente in attacco.
Non volevo partisse Diego, non per altro ma perchè la priorità doveva essere il bomber da 20 gol a stagione, cosa che Quagliarella non è visto che al massimo ne ha segnati 14. Solo lui non basta, visto che Lanzafame e Martinez di gol sembrano non farne. Inoltre manca un esterno basso di sinistra, perchè il rilancio di Grosso lo vedo difficile (non credo nei miracoli). Marotta ha parlato di un eclettico, che potrebbe essere Santacroce, personalmente penso che se il mercato si concludesse così, questa squadra sarebbe da terzo posto massimo e raggiungerlo sarebbe già miracoloso, perchè Inter e Milan sono troppo avanti.
In ogni caso, le rivoluzioni portano generalmente qualcosa di buono, si spera che si possa arrivare ai risultati che i tifosi si aspettano tra due anni, perchè per il campionato che sta per iniziare la vedo dura, a meno che Marotta non completi la sua rivoluzione sulla sua "due cavalli".

Sulle spalle di un mito tra presente e passato

Sulle spalle del passato, con futuro incerto. La partita di ieri sera ha mostrato un uomo, la storia, il mito, il campione dalle spalle larghe che come al solito da galante cavaliere l'ha presa per mano e portata oltre l'ostacolo. Del Piero e' storia della Juventus, emblema ma anche giocatore di 35 anni, quasi 36. Tutti i tifosi sanno cosa rappresenti Del Piero ma sono anche preoccupati che l'elisir miracoloso di cui si nutre il capitano possa finire. Una volta si sostituivano i Zidane con i Nedved e gli Inzaghi con i Trezeguet. Vedere oggi sostituire Nedved con Diego e poi Diego con Quagliarella appare impietoso. Un detto diceva campione con campione...e mentre alcune squadre sembrano voler ancora seguire quel detto (vedi Milan) altre sembrano averlo abbandonato. Non sappiamo come possa andare a finire tutto, se arriveranno solo Quagliarella, Benahouane e Ziegler la parola sarà una sola che inizia con r e finisce con o...alias ridimensionamento, operazione peraltro già riuscita a livello di risultati nella passata stagione. Marotta ha tempo fino all'ultimo secondo prima della chiusura del mercato per cambiare quella parola e non tradire le aspettative poste su di lui.  

giovedì 26 agosto 2010

Speranza ultima a morire

La speranza e' l'ultima a morire. Diego e' partito se ne facciano una ragione i più. Ieri le voci parlavano di Di Natale, oggi si e' passati a Quagliarella. La mia speranza e' che non arrivi, almeno che non arrivi solo lui. Se vendi Diego e allo stesso prezzo prendi Quagliarella che hai guadagnato? Scusatemi ma non capisco! Qual'e l'obiettivo di questa dirigenza? Forse deludere i tifosi..con questa operazione ci stanno riuscendo. Quagliarella non piace a molti. A questo punto era meglio svegliarsi prima e prendere Cavani più giovane e più adatto. Invece no... si parla di Quagliarella... la speranza e' che non arrivi lui o solo lui. Chi legge i miei pezzi da un po' avrà notato la mia fiducia in Marotta fin dal suo insediamento. La speranza di molti e' che questa fiducia non possa mutare perche' se si sostituisse Diego con Quagliarella sarebbe una vera tristezza. Io non ho la sfera magica e non vedo l'intero progetto, spero, come ho letto che ci sia un piano. Come già detto oltre al sostituto di Diego servono un'altra punta un esterno di sinistra e un centrale. Rimaniamo con la speranza  ...di non rimanere solo con quella.

mercoledì 25 agosto 2010

Si chiama Juventus?

A inizio mercato dopo l'arrivo di Pepe e Motta avevamo ribadito la fiducia in Marotta, aspettandoci pero' dei colpi adatti. Oggi a meno di 4 giorni dall'inizio del campionato la Juventus sembra un cantiere aperto e non sappiamo dare un giudizi sull'operato della società. Non sappiamo chi saranno gli attaccanti della Juventus, mancavano tre tasselli e ora senza Diego, se partirà ne mancheranno quattro. Con Aquilani e Krasic era tornato l'ottimismo. Con la partenza di Diego si leva l'unico elemento in grado di dare qualità a questa squadra. Un mistero....Per chi ha visto giocare quest'anno la Juventus non sara' passato inosservato l'apporto di Diego e che differenza ci sia con in campo lui o con un giocatore simile e senza. Una squadra senza campioni o presunti tali come Diego diventa una squadra normale senza fantasia senza idee. All'interno di un meccanismo perfetto, oleato in cui tutti si muovono in modo armonico l'assenza di fantasia si potrebbe capire. In una squadra in costruzione senza certezze, privarsi della luce ci sembra rischioso. Ho letto che Di Natale e' piu' gestibile ed utile. Di Natale e' il capocannoniere del campionato ma non ha 25 anni o meno come Inzaghi quando lo prese Moggi. Di Natale ci ricorda piu' un Igor Protti o un Dario Hubner...per chi ha memoria. Di Natale sarebbe perfetto come terza/quarta punta, qualcuno ci spieghi, quindi, quali sono le altre due titolari. La Juventus rischia di trasformarsi in una squadra qualsiasi, ci sembra piu' una Ju-Doria o Ju-dinese che altro. Ricevo tantissime mail e lettere di tifosi preoccupati, ai quali dico di aspettare almeno fino alla fine del mercato per capire se la squadra manterrà il suo nome o ne avrà uno nuovo. Tuttavia e' sempre piu' difficile pensare e vedere una squadra che pianifica questi acquisti mentre altri forse riusciranno a prendere Ibrahimovic quasi a titolo gratuito. Per essere la Ju-ventus serve il colpo a effetto, soprattutto se partirà Diego... noi volevamo Dzeko.....ma ormai e' andato.. ci vorrebbe una "magia" stile vecchi tempi.

Botto o colpo di spugna?

Mancano pochi giorni alla fine del mercato e alla Juventus mancano sempre i famosi tre tasselli. Mentre il Milan si muove per il botto Ibrahimovic, la Juventus sembra orientata a sostituire il partente Trezeguet con Di Natale. Diciamolo chiaramente, ci aspettavamo ben altro. La vena realizzativa di Di Natale non si discute ma l'età non gioca dalla sua parte. Un giocatore come Pazzini o Benzema sarebbe sicuramente piu' adatto. Sicuramente, poi perdere Diego e non sostituirlo adeguatamente sarebbe un altro errore imperdonabile. Da capire, poi come si muoverà la Juventus per il quarto centrale. Burdisso e' tornato di moda, ma 7 milioni ci sembrano sempre troppi. Definirlo un colpo , sarebbe quindi eccessivo. Ricordiamo infine che manca sempre un esterno di sinistra e che si devono ancora piazzare Grosso,Camoranesi e Zebina che forse potrebbero essere reintegrati addirittura in rosa, qualora non si trovasse nessuno disposto a prenderli. Forse piazzare qualcuno di questi sarebbe il vero colpo di mercato, nel frattempo aspettiamo o il botto o il colpo di spugna finale sparando che non ci butti a terra.

martedì 24 agosto 2010

Non roviniamo tutto


Siamo arrivati agli ultimi giorni di mercato e le società si stanno preparando agli ultimi colpi. I tifosi della Juventus stanno aspettando un centrale difensivo, un esterno di sinistra e una punta. Tante sono le opzioni. Quella dell'ultim'ora parla di Di Natale. Niente da dire sul giocatore dell'Udinese, un buon giocatore, ma forse troppo caro per i sei milioni e inadatto per eta' a un progetto a lungo termine. Di tutte le voci che si ascoltano l'elemento che darebbe piu' noia ai tifosi e' che il Milan possa trattare Ibrahimovic e la Juventus Di Natale. E' indubbio che se le di trattative andassero in porto ci sarebbe qualche perplessità in quanto il Milan e' tutto il mercato che opera in austerity. Di Natale va bene come completamento non come colpo dopo aver trattato Dzeko...! Ci sembra chiaro poi che se tra i partenti finisse Diego, ci sarebbero ancora piu' dubbi e la situazione sarebbe ancora piu' ingarbugliata. Che fare quindi? Sperare che Marotta non voglia intraprendere un'operazione del genere e invece che possa muoversi sulla linea intrapresa, quei tre ritocchi devono essere di qualità e non possono essere dei riempitivi.

lunedì 23 agosto 2010

C'è chi dice no ...a Moratti

C'è chi dice no diceva una canzone di Vasco Rossi e oggi come oggi sono in tantissimi i tifosi bianconeri che vorrebbero gridare questo no a Massimo Moratti dopo le sue parole al TG1, parole che considero sconcertanti e che testimoniano un non voler voltare pagina che spinge anche i tifosi bianconeri a fare altrettanto e che dovrebbe far capire una volta per tutte alla società Juventus con chi hanno a che fare. Durante un'intervista al Tg1il presidente dell'Inter alla domanda dell'intervistatore sul tema dei pochi italiani in squadra ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Si è vero che abbiamo pochi italiani, ma preferisco vincere con una formazione di tutti stranieri che rubando come succedeva prima". Un No secco a queste parole di Moratti, un no primo perche' si confondono cose certe con teorie. Fino a prova contraria l'Inter ha vinto quasi senza italiani mentre la Juventus ha vinto in passato senza comprare alcuna partita, invitiamo in caso contrario a indicare date e partite con precisione. Tutti i lettori conoscono, forse, il mio pensiero su Calciopoli vale a dire un Processo sommario troppo veloce per essere credibile. Ecco a quattro anni di distanza ci tocca ancora sentire delle lezioni di onesta'. Chissà dove stava quell'onesta', quando a Recoba serviva il passaporto. E' troppo facile ricordare sempre e solo quello che si vuole. Noi diciamo no a quei "pecoroni" che pontificano queste dichiarazioni e che ormai da quattro anni seguono pedissequamente le parole di una sola parte come quelle del Messia. Noi diciamo No ai Media Italiani che "distruggono" la Juventus e SI ai media spagnoli che non fanno lo stesso con l'Hercules di Alicante. Qualcuno impari che prima di gettare il mostro in prima pagina bisogna avere prove certe e non teorie. Purtroppo siamo sempre in pochi a dire le cose come stanno mentre alcuni credono ancora alla favola delle partite comprate (nessuna) e delle Cupole, ci piacerebbe che un giorno ci dicessero quali sono e portassero le prove, per ora l'unica prova ci porta a dire che grazie a una certa cosa chi non  vinceva mai ora vince sempre e sempre solo lui... Ma probabilmente gli unici fessi siamo noi...anche se diciamo No.

Benzema ascolta la sveglia e rompe i sogni dei tifosi bianconeri

Benzema ascolta la campana e rompe i sogni bianconeri.  Karim Benzema rischia di rimanere solo un sogno del mercato bianconero. Nella partita di ieri contro l'Hercules di Alicante (la squadra delle intercettazioni spagnole, che a differenza dell'Italia sono trattate con criterio) Benzema ha dimostrato a Mourinho di essere un bomber e ai tifosi bianconeri davanti al teleschermo che erede più erede di Trezeguet non ne esiste. Il primo gol con scatto sul filo del fuorigioco e conclusione secca dopo un controllo di petto, ricorda il David dei bei tempi. Sicuramente Mourinho se ne sarà accorto e difficilmente se ne priverà. Benzema ha dimostrato carattere dopo le critiche di Mourinho dei giorni scorsi, la sveglia deve essere suonata, una campana che rompe o meglio interrompe qualche sogno bianconero. Difficile capire se lo Specialone deciderà di privarsi di un giocatore così. Sulla lista dei suoi partenti ci sono già i due Diarra, Van der Vaart e Drenthe. Sarebbe meglio per il Real puntare su un esterno di difesa che cercare una punta per sostituire il francese, anche se i tifosi bianconeri sperano il contrario. Due parole su Drenthe, anche ieri il giocatore ha dimostrato gamba, fiato e propulsione, tuttavia, a mio parere più lo vedo più mi sembra indisciplinato e di difficile collocazione in quanto molto impreciso in fase difensiva oltre che poco disciplinato tatticamente. In una squadra già formata sarebbe perfetto, in una in costruzione, come questa Juventus, forse sarebbe un azzardo. Meglio quindi puntare su Benzema, sempre che la sua sveglia e la campana di Mourinho non sia suonata...difficile dopo ieri sera. 

domenica 22 agosto 2010

Ali con licenza di segnare

Quelle ali con licenza di segnare. Oggi come oggi l'unico reparto che appare completato nella Juventus e' sicuramente il centrocampo. L'arrivo di Aquilani completa il reparto. Krasic lo aveva preceduto di poche ore. Oggi come oggi i tifosi si chiedono chi compenserà la mancanza di una prima punta da oltre venti gol a campionato. Riteniamo che Diego al massimo potrà spingersi alla soglia della doppia cifra mentre Amauri forse potrà superarla ma non riteniamo possa avvicinarsi ai 20 gol. Per sopperire a questa mancanza oltre ai gol dei centrocampisti rimangono solo i gol delle ali. Sicuramente Pepe, Lanzafame, Martinez e Krasic hanno nelle loro corde queste caratteristiche. Lanzafame viene da un finale dello scorso campionato molto prolifico. Lo stesso possiamo dire di Martinez che a a Catania gol ne ha fatti. Infine Pepe che ha anche giocato come punta in passato per concludere con Krasic. Su di lui ci sono le maggiori aspettative. In molti hanno negli occhi i vari video su youtube ma anche il suo gol all'old trafford della passata stagione. Penso che se le quatto ali sapranno segnare almeno 5 gol a testa il problema delle punte potrebbe essere risolto. Rimane, secondo noi fondamentale, l'acquisto della prima punta per ovviare a questo problema. Se Benzema fosse disponibile sarebbe sicuramente un'opzione interessante e di prospettiva. Poi se fosse Pazzini non ci strapperemmo i capelli dalla rabbia, soprattutto vista la sua prestazione con il Werder Brema con un palo e un gol d'autore. Da Marotta i tifosi si aspettano gli ultimi regali per un mercato che possa portare realtà e non solo sogni, dopo i botti degli ultimi giorni.

Qualcuno lo rimpiange?

Chi lo rimpiange? Ogni tanto qua e la trovo sempre qualcuno nostalgico che rimpiange Claudio Ranieri e dice che con lui la Juventus avrebbe potuto aprire un ciclo, ci sono sempre giornalisti che pontificano il suo operato alla Juventus e criticano aspramente chi lo ha allontanato ormai quasi due anni fa. Personalmente non penso di aver nulla contro il tecnico del Testaccio, anzi, lo ritengo un ottimo tecnico, tuttavia sembra sempre ogni giorno più evidente che Ranieri sia un tecnico molto adatto ai piazzamenti e poco alle vittorie. Non so quanto piaccia ai tifosi bianconeri arrivare secondi e quanto piaccia ai tifosi della Roma perdere con l'Inter, ma con Ranieri perdere le partite decisive sta diventando una pericolosa costante. Tutti a Torino ricordano la sconfitta con la Lazio in Coppa Italia, solo per citare un obiettivo che era alla portata dei bianconeri, quella sconfitta fu un viatico a un finale di campionato drammatico. A Roma ricordano il finale di campionato trionfale dell'anno passato, ma anche la sconfitta interna con la Sampdoria, la finale di Coppa Italia persa e quest'anno la Supercoppa volata via. Cosa rimpiangere di Ranieri, quindi? Forse il suo stile e apprezzarlo per la sua professionalità, un ottimo tecnico, forse sfortunato, tuttavia rimane evidente come la gestione delle partite e dei momenti chiave non sia stata positiva, questo, soprattutto alla luce dei risultati raccolti, forse quel soprannome "thinkerman" che arrivava dall'Inghilterra non era poi cosi' sbagliato.

sabato 21 agosto 2010

Un giorno ce lo spiegheranno?

Un giorno ce lo spiegheranno? Negli ultimi anni sono successe in Italia cose inspiegabili. Dalla gestione di Calciopoli (vi faccio notare come in Spagna si stanno comportando in modo molto diverso, con prove molto piu' clamorose), alla legge dei sui diritti tv (non ho mai capito la legge Melandri e il "deus ex machina" alle sue spalle), fino ad arrivare alla legge sugli extracomunitari. Vorrei soffermarmi su questa. Il principio base e' stato corretto ma la modalità attuativa no. Come si possono mettere sullo stesso piano tutte le società. In questo mercato la Juventus ha preso tre nazionali italiani e riportato in Italia uno dei migliori centrocampisti nostrani fuggiti all'estero e che succede? Stessi vincoli delle squadre che giocano con zero italiani e che magari cedono all'estero l'unico nazionale. La domanda viene spontanea: la legge e' uguale per tutti o uguale per tutti solo quando ci fa comodo? Perche' chi decide lo fa in un modo che ci lascia sempre grandi dubbi di fondo? Vale la pena sottolineare che il vincolo dell'acquisto di un solo extracomunitario ha vincolato chi doveva ricostruire, quindi la Juventus e non chi aveva già tutto pronto in casa... A noi sarebbe piaciuta una legge o una norma che limiti a uno gli extracomunitari ma che allora individui anche un numero minimo di italiani in campo o nel referto. Oppure una norma che ponesse limiti diversi in base ai giocatori italiani utilizzati. Purtroppo la domanda rimane la stessa, meglio giocare con 6/7 italiani e 2/3 extracomunitari o giocare con 0/1 italiani e 10 tra comunitari, naturalizzati, etc? A voi la risposta, a me rimangono certi dubbi che spero qualcuno prima o poi ci possa spiegare.

Marchisio e il gioco delle coppie

In principio c'erano Trezeguet e Del Piero che con i loro gol hanno fatto la storia...e che storia. A inizio mercato, poi e' arrivato Bonucci che con Chiellini firma la coppia difensiva per il 2010/2011 e forse anche della nazionale. A centrocampo c'era già Marchisio e con ogni probabilità fara' coppia con Aquilani. Che coppie... Juventus e Nazionale. Ora pero' non bisogna far partire Marchisio e dargli il giusto riconoscimento per quanto fatto fino ad ora.Quindi le voci da Milano rimangano tali e Burdisso faccia pure la spola tra panchina e tribuna sotto la Madonnina se queste sono le condizioni. Felipe Melo, Sissoko e appunto Aquilani e Marchisio rappresentano un quartetto di tutto rispetto. Per il momento il gioco delle coppie peggiore sembra patirlo l'attacco dove a parte le due stelle del passato non sembra ci sia ancora una coppia collaudata e infallibile. Rimaniamo con la convinzione che si debba trovare ancora qualcosa per poter dire che questa Juventus e' da primi posti. Al momento porrei la Juventus quasi al livello del Milan (sempre se non comprerà Ibrahimovic). Per essere al livello della Roma mancano almeno quei due tasselli, il bomber da venti gol a stagione e l'esterno di sinistra. Con quel tipo di acquisti si potrebbe essere piu' ottimisti, ma il percorso e' ancora lungo e tortuoso, per ora ci godiamo queste coppie fiduciosi del lavoro svolto fino ad ora. 

venerdì 20 agosto 2010

Le verita' nascoste

Purtroppo o per fortuna in questi giorni non sono in Italia, ma non ho perso la vena di notare alcune cose, una di queste va menzionata perche' a volte, ma ultimamente, troppo spesso, le verità ci vengono nascoste, proprio come nel titoli di un famoso film americano. Navigando, mi sono imbattuto in questo  articolo:"Inter, un altro primato, piu' punti di tutti dal 1994". Secondo l'autore i nerazzurri hanno incamerato 1078 punti in 568 partite. Fino a qui nulla da dire, i numeri parlano da soli. Ma definire impressionante la marcia e non considerare la Juventus e soprattutto quanto successo con Calciopoli appare veramente strano, perche' fare punti nel campionato meno competitivo del mondo (quello post calciopoli) penso sia di magra consolazione. Dire che il club nerazzurro ha fatto meglio di tutti e parlare di tricolore virtuale da Bianchi fino a Mourinho ci sembra una verita' che pero' forse nasconde altro. I numeri ci spiegano molto, ma non tutto. La media punti della squadra di Moratti è poco inferiore ai due punti per match (1.897). Si parla di marcia impressionante, si sorvola sugli anni bui e si esaltano gli ultimi anni paragonando l'Inter al Manchester United (personalmente avrei scelto il Lione). Capitolo Juventus: avrei preferito sorvolare, la squadra viene citata senza contare i punti reali ma parziali, si parla di un rendimento costante verso l'alto solo con Lippi senza citare ne Ancelotti ne Capello. Si parla di rendimento che si avvicina a quelli interista, o che bravi!!! Diversi sarebbero i commenti da fare, ma preferisco lasciare ognuno libero di pensare da solo, perche' sarei poco tenero. 
Personalmente non capisco perche' si continui questa celebrazione, unica nel suo stile, facendo credere a tutti che addirittura dal 1994 l'Inter e' stata la squadra migliore,dal 1994 quando si batteva il record di allenatori in una stagione. L'Inter e' stata la migliore dal 2006 e le ragioni le conosciamo tutti. Le verità nascoste in questo tipo di articoli le conosciamo fin troppo bene e ripeterle e' forse pedissequo. Preferisco far notare una media punti, quella pre e post una telefonata, purtroppo di questo non ne parla nessuno, le motivazioni potete trovarle voi, io sto cercando il Santo Graal della conoscenza in Spagna. Qui il link sulla media punti http://sussurrisportivi.blogspot.com/2010/04/un-regalino-che-cambia-la-vita.html
Ecco il link alla notizia : http://www.gazzetta....824864726.shtml

Attenti alla cristalleria

Viste le difficoltà per Ledesma, la Juventus sembra aver optato su Aquilani. Il giocatore ci convince dal punto di vista tecnico e tattico. Si tratta di un giocatore duttile, giovane, italiano. I dubbi sono soli legati alla sua tenuta fisica perche' purtroppo in passato lo abbiamo visto troppo spesso in infermeria. L'anno passato la Juventus ha battuto tutti i record di infortuni, quindi un giocatore di cristallo sarebbe alquanto rischioso. Sicuramente un'operazione di prestito oneroso con riscatto prefissato potrebbe essere la chiave per non effettuare un investimento sbagliato. Di quest'operazione piace la celerità e per la prima volta il muoversi in sordina, che ricorda i bei tempi delle mosse in stile Moggi. Se Aquilani dovesse ripetere quanto di buono fatto vedere a Roma, formerebbe con Marchisio una coppia incredibile un po' come Bonucci e Chiellini. Con Aquilani il puzzle bianconero sembra quasi fatto mancano tre tasselli (due a essere generosi). Noi vorremmo esterno difensivo, centrale e bomber. Chissà se Marotta la pensa come noi, in ogni caso se Aquilani ripeterà il passato sara' un gran colpo, del resto Marotta e' il nostro colpo dell'estate...

giovedì 19 agosto 2010

Si all'antipasto, no al caffè

Quasi ufficiale, ufficioso l'arrivo di Krasic a Torino. Fine della telenovelas numero uno, quindi. Alzi la mano chi non voleva Krasic a inizio estate. Era uno degli acquisti sognati, quindi ottimo acquisto. Ora le fasce offensive sono coperte. Tocca all'esterno difensivo e al centrale di centrocampo almeno. Basta? Non si sa cosa ne pensi Marotta, ma sappiamo bene cosa pensiamo noi e sappiamo benissimo cosa serve a questa Juventus per essere almeno da secondo posto. Se prima eravamo da quarto/settimo posto ora siamo da quarto/quinto posto, non di piu'.Per sorpassare il Milan servono almeno un esterno difensivo e un centrale. Per essere ai livelli della Roma serve anche la punta da venti gol a stagione. Se non ci saranno questi acquisti bando ai sogni di gloria, tanto a meno di miracoli ci sara' un altra stagione formato campionato "ti piace vincere facile" e l'Inter vincerà in scioltezza. Non facciamoci impressionare dalla partita con lo Sturm Graz perche' questa squadra vale meno del Bari. Quindi bene Bonucci e viva Bonucci e soprattutto viva Diego e coloro che hanno invocato la sua permanenza in nome della fantasia al potere. Manca ancora qualcosa dietro, perche' non si possono lasciare certe occasioni allo Sturm Graz. La Juventus una volta era quella che andava in Austria e abbatteva il Rapid Vienna in Champions. I tifosi rivogliono quella squadra. Sarò rompiscatole ma Amauri non segnerà piu' di dieci gol quest'anno, nonostante il terzo gol in quattro partite e il solito incoraggiante inizio di stagione, quindi preparate una colletta e portiamo a Marotta i soldini per il caffè in modo che possa comprare il bomber che tutti aspettano e magari qualcun altro.

mercoledì 18 agosto 2010

Evoluzione, oppure rivoluzione?

Forse doveva essere evoluzione, ma quella attuata fino ad ora sembra proprio una rivoluzione bella e buona. Tanti o meglio, alcuni acquisti, cessioni e tentativi di cessioni, nuovo staff tecnico e giovanile. Forse Copernico non si rivolterà nella tomba ma poco ci manca, insomma. Tanti cambiamenti all'orizzonte, quindi per la nuova Juventus targata Andrea Agnelli. Chissà se tutti approvano questo approccio evolutivo, a noi all'inizio aveva convinto e avevamo molta fiducia in Marotta e nel suo staff. Ora come ora qualche nuvola all'orizzonte comincia ad addensarsi, non tanto per i risultati delle amichevoli che importano poco quanto per la strategia degli acquisti e le manovre fatte. Non si capisce come mai non si siano cercate alternative credibili a Dzeko se si capiva che non lo si poteva acquistare. Non si capisce come mai non si sia inseguito un regista se si capiva che era utile se non indispensabile a centrocampo. Non si capisce come mai i dubbi su Diego e sul suo utilizzo siano arrivati a inizio agosto e ci chiediamo se l'alternativa possa essere una prima punta o una seconda veloce (unica soluzione possibile secondo noi l'uruguagio Suarez).  In questo mare magnum estivo mancano sempre l'esterno difensivo, l'esterno offensivo e ovviamente la prima punta da venti gol a stagione. Non ci siamo dimenticati, infine del quarto centrale che se fosse Khaladze ci metterebbe dei dubbi tali quasi da definirli atroci, perche' se ti vuoi liberare di un ingaggio pesante non avrebbe senso accollarsi un  altro ingaggio pesante, di un giocatore che negli ultimi anni ha fatto prestazioni veramente poco convincenti. Per provare a vincere qualcosa ci vorrebbe una propria rivoluzione perche'  gli acquisti "evolutivi" visti fino ad ora non bastano per i sogni di gloria. 

martedì 17 agosto 2010

CHE CONFUSIONE...? OPPURE NO?

Purtroppo il dilemma e´sempre lo stesso: Diego e Dzeko, Dzeko e Diego, chi resta, chi arriva chi parte e chi va. Purtroppo le trattative non si schiodano, i giorni passano e i tifosi si preoccupano. Una Juventus che non convince ancora e che naviga a vista tra le offerte del Wolfsburg e i no per Diego. Notizia di ieri e´il no di Magath dello Shalke 04 a possibili aste per Diego: "No, Diego non arriverà. Manca ancora qualcuno ma la campagna acquisti è già più che positiva. Il nostro obiettivo primario è focalizzato nell'andare a comprare giocatori che incrementino la qualità della rosa che ho a disposizione al momento". Alle parole di Magath fanno eco quelle provenienti da Wolfsburg che negano ogni trattativa per la cessione di Diego. Ecco quindi spuntare i nomi piu´disparati, Lukaku per esempio, buon giovane in prospettiva e anche quello di una possibile cessione di Iaquinta, confusione totale quindi.

All'interno di questa confusione non appare chiaro nessun piano, a meno che sia tutto un disegno preordinato per far spuntare i nomi giusti negli ultimi giorni di mercato e quindi, non agevolare la concorrenza. A queste "magie", ci aveva una volta abituato Luciano Moggi capace di far saltare fuori dal cilindro gli acquisti piu´disparati e ottenere poi i consensi non solo sulla carta ma anche con i risultati. Ci piacerebbe che le nubi che addensano la squadra e le aspettative siano spazzate via in un solo colpo, magari anche nelle ultime ore di mercato con quei 4/5 nomi che mancano. Purtroppo, una volta ne mancavano solo 1/2 e i colpi di Cannavaro e Ibrahimovic erano solo gli ultimi tasselli di un mosaico perfetto. Ora si dovrebbe lavorare anche sulla base che per il momento, come dicono in tanti ci sembra, al massimo da quarto posto. Chi lo sa che con la magia finale si possa aspirare a qualcosa di piu´...ma per ora non vogliamo essere utopisti ma realisti

domenica 15 agosto 2010

LEDESMA CHIAVE O LUCCHETTO?

Juventus su Ledesma, ormai da qualche giorno, non parliamo di un fenomeno ma meglio di niente, o meglio, buon giocatore, ma questo almeno sarebbe un acquisto capace di far girare la palla e dettare i tempi, giocatore che serve moltissimo a questa Juventus, come evidenziato anche nelle ultime partite, soprattutto al trofeo Tim. La Juventus sembra disposta a offrire una cifra tra i 6 e gli 8 milioni, cifra ragguardevole visto che per esempio Pandev ha lasciato la Lazio gratis e Ledesma, potrebbe eventualmente fare in futuro lo stesso. Lotito ne chiede 10, presidente che quasi valuta Ledesma come Hernanes.... Ci chiediamo, ma non valeva la pena prendere lui? 
Ci chiediamo se Ledesma possa essere la chiave di questa Juventus, per il suo gioco o invece finisce per essere un lucchetto alle aspettative di gioco vincolando gli ultimi giorni di mercato e quindi le entrate. Difficile da dire...e' una decisione non banale ma che potrebbe vincolare le ultime operazioni di mercato, visto che il budget non e' illimitato. Ledesma potrebbe diventare una soluzione ideale, dal punto di vista degli equilibri tecnici e finanziari anche se non sufficiente. Mancano anche due esterni e una punta e se parte Diego due. Quelli che vogliono una Juventus competitiva non possono dimenticarlo e noi non lo dimentichiamo. 

sabato 14 agosto 2010

QUANDO VENDERE TALENTI PORTA SOLO COMPLIMENTI

Strano il calcio, strani i quotidiani... prima e per mesi ci hanno riempito di lodi Balotelli... Balotelli ai mondiali, Balotelli campionissimo Balotelli salvatore, Balotelli su e giu'. Poi capita che la societa',una societa´lo venda e invece di parlare di macroscopico errore....e di vendita dei migliori talenti all'estero e di squadre con tutti stranieri...parlano di grande operazione etc.etc.... mistero dei misteri...
Un po´ un mistero come questa federazione che decide inaspettatamente di lasciare spazio ai giocatori extracomunitari per vincolare quelli comunitari. Un vincolo che fa drizzare i capelli perche´non si capisce se si parla di nazionale italiana o nazionale comunitaria...
Le parole di Balotelli testimoniano poi che il calcio, ormai da qualche anno, sta altrove, come la competitivita´del campionato che da quando e´successo qualche scandalo e´fragorosamente venuta meno.
"Sono molto contento di essere qui molti club mi hanno cercato in questo periodo ma io ho voluto solo il City". "Lui è stato molto importante. È stato lui a lanciarmi nel calcio e devo ammettere che al 60% il merito della mia decisione è suo". Strane le parole del TG1....
"Mi fa rabbia sentir dire adesso che è un peccato per il calcio italiano perdermi, nessuno ha fatto niente per trattenermi finchè non ho firmato con il Manchester". E aggiunge: "Sicuramente non mi mancheranno i giornali, perchè nell'ultimo mese tutti parlavano di me in modo esagerato. E non mi mancheranno neanche i cori razzisti. In Inghilterra, è solo calcio, non politica
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Francamente io penso di aver spesso parlato in toni critici di Balotelli per i suoi comportamenti a volte sopra le righe, tuttavia penso che la societa' non lo abbia mai tutelato... anzi... esposto piu' che mai ai venti e anche il comportamento di questi mesi non ha aiutato. Io mi chiedo che gratitudine dovrebbe avere lui verso l'Inter e che senso abbia la clausola che se torna in Italia dovrebbe essere avvantaggiata l'Inter...Forse la Federazione invece di andare a vedere certe cose farebbe bene a vedere chi valorizza i talenti italiani e chi no ed eventualmente premiare chi lo fa.

STRANI FATTI DI CASA NOSTRA

Accade di essere al 15 di agosto, mancano due settimane circa anzi no, proprio due settimane all'inizio della stagione e ti ritrovi ad avere una squadra in alto mare, proprio come diceva Loredana Berte'. Che confusione, anche come dicevano i Ricchi e Poveri. Eh si questa Juve dei Ricchi e Poveri, una Juventus che vorrebbe comprare sul mercato e poi non compra nessuno o quasi. Questa Juventus che sembra ricca per aver speso piu' degli altri ma che e' anche estremamente povera e costretta a regalare Tiago all-Atletico Madrid per non pagargli l-ingaggio. Questa Juventus ricca che vende Poulsen ma povera perche' si tiene sul groppone tre pesi non piuma che si chiamano Zebina, Grosso e Camoranesi. Insomma questa Juventus che non funziona o meglio che con la corazzata Inter non funziona e fa preoccupare. O meglio pensare, perche' per i tifosi che hanno vissuto il settimo posto dell-anno scorso e quelle prestazioni allucinanti queste non sono preoccupazioni ma semplici pensierini di notti di mezza estate. Mancano due settimane e le idee dovrebbero essere chiare, ma purtroppo non sembrano esserlo. Non si capisce se Diego rimarra' o pure no, non si capisce se arrivera' quella punta da venti gol che serve (perche' un Amauri che segna due gol in Europa League non fa primavera). Insomma molta strada da fare e come detto quella clessidra che continua a scorrere inesorabile. Marotta deve fare in fretta perche' ora le figurine o figuracce possono anche starci ma tra due domenica iniziare da dove si era rimasti, vale a dire il 3 a 1 di Bari dell'anno passato potrebbe essere indecoroso.

venerdì 13 agosto 2010

GAP imbarazzante, come ridurlo?

Un gap evidente, quasi imbarazzante, quello evidenziato ieri tra Inter e Juventus. Sapevamo che c'era una differenza e molta strada da fare, ma in fondo in fondo tutti speravamo che non fosse cosi' evidente. Da un lato meglio cosi'. Meglio non esaltarsi ma essere realisti su quanto lavoro tocchi ancora sul mercato e allo staff tecnico. Non bastano gli acquisti fatti fino ad ora, bisogna fare di piu' e bisogna completare il mosaico. Ad oggi, purtroppo la Juventus vale a fatica il 4/5 posto, quindi o si fa qualcosa o la realtà e' quella. Spazio, quindi agli acquisti, il blasone lo richiede e i tifosi pure. Non vale pareggiare con il Milan, tutti conoscono il valore dell'undici rossonero ma anche la distanza dello stesso dall'Inter. Ci chiediamo poi se valga la pena cedere l'unica lampadina esistente in squadra e chi possa sostituirlo. Facciamo notare per l'ennesima volta la differenza tra la Juventus con Diego o un giocatore come lui in campo e senza. Detto questo non cadiamo in facili allarmismi e paure ma solo in un sano realismo. Il trofeo Tim conta poco e ricordando il passato recente non ha portato benissimo, tuttavia le indicazioni di gioco e tattiche ci dicono qualcosa di palese: a questa Juventus serve anche fantasia e creatività e uno alla Diego,oggi come oggi e' imprescindibile, come pure una punta che la metta dentro e che secondo me deve essere piu' prolifica di Amauri. Marotta ha ancora tempo ma la clessidra scorre inesorabile. 

giovedì 12 agosto 2010

Quelle trattative che estenuano i tifosi

Ci sono trattative in cui chi vende e chi compra non si accordano per distanza di prezzo o perché una delle due parti non vuole vendere. Poi ci sono quelle trattative dove le società sono d'accordo ma poi e' il giocatore che non vuole andarsene. In questi giorni avevamo parlato di "cross fingera" perché Poulsen era vicino al Liverpool e Camoranesi al Birmingham. Probabilmente in molti le hanno incrociate quelle dita visto che da ieri Poulsen e' passato ufficialmente al Liverpool. Purtroppo, qualcuno non deve averle incrociate e infatti la trattativa con Camoranesi e' saltata. I tifosi bianconeri hanno dovuto assistere all'ennesima telenovela estiva di un giocatore che non vuole lasciare la Juventus, anche a costo di rovinare quanto di buono fatto in passato. Capisco chi non ha fatto la storia della Juventus e a cui non interessa il progetto Juventus e i suoi tifosi. Ma chi ha fatto la storia, dovrebbe aver il coraggio di dire basta e lasciare un buon ricordo di se' per non rovinare con il presente il passato. Rinunciare a qualcosa per il bene di tutti, potrebbe essere un gesto di grande onore e rispetto, ma che forse non appartiene alle corde di tutti. Quindi, dopo la telenovelas Tiago, dopo quella Poulsen finita bene e quelle in entrata di Dzeko, i tifosi si apprestano a vivere quella di Camoranesi e poi magari pure Grosso per capire che fine fara' Zabina e soprattutto Diego. Tante soap opera per i tifosi che giorno dopo giorno leggono vivono notizie con tristezza. La speranza e' che le cessioni possano concretizzarsi come per Poulsen e il mercatini entrata finalmente sbloccassi nei ruoli necessari.

mercoledì 11 agosto 2010

Lo regaliamo?

Dalle ultime indiscrezioni sembra che Diego sia molto vicino al trasferimento al Wolfsburg per una cifra veriabile tra i 16 e i 18 milioni di euro. La Juventus ha pagato Diego l'anno passato circa 25 milioni e pagherebbe una forte minusvalenza. A questo punto se l'affare andasse veramente in porto a quelle cifre per i tifosi rimangono in piedi grandissimi dubbi legati al passato ma anche al presente. Ovvviamente legati all'acquisto del brasiliano e alla sua repentina possibile cessione, ma anche legati al fatto che quando la Juventus deve comprare i prezzi lievitino, mentre quando la Juventus vuol o deve vendere si verificano dinamiche inversamente proporzionali. Un mistero dunque che non ci convince come la possibile cessione di Diego. L'unica speranza e' che si trovi un sostituto all'altezza e quel sostituto non puo' essere solo Krasic o Elia o tanto meno Bastos, servono una seconda punta mobile e una prima punta efficace, non ci stancheremo mai di ripeterlo a costo di sembrare noiosi.

"TENGO BOTTA"

"Tengo botta" è un'espressione gergale, celebre magari ai fans di Ligabue, e abbastanza nota nelle zone di Correggio. Ci permetteranno i tifosi di usarla anche se sappiamo che purtroppo la fede di Ligabue non è bianconera.

"TENGO BOTTA" significa "tanto non mollo".."ci sono ancora"..."resisto ANCORA IN PIEDI". Ieri probabilmente a casa Juve, quando il Real Madrid, a caccia di un centrale, si è presentato con un'offerta superiore ai 20 milioni, hanno vacillato ma alla fine hanno "tenuto botta" e non hanno mollato. Chissà cosa avrebbero detto i tifosi se non "avessero tenuto botta".

A nostro parere, in un momento così difficile, con tanti no e nessun partente l'aver rifiutato quella cifra è un segnale di cosa si vuole fare e dove si vuole tornare. E' un segnale quasi ai tifosi di "non mollare", di superare questo momento dopo le delusioni e di essere fiduciosi nel loro lavoro. Non vogliono smobilitare e anzi ci aspettiamo che comprino ancora. Non aver ceduto alle lusinghe Real, come poteva succedere ad altri è un segnale importante. La Juventus "tiene botta", ma questo non basterà a lungo. Ci vogliono anche le cessioni e speriamo che i "dissidenti" siano meno decisi e comincino ad aver voglia di giocare...

martedì 10 agosto 2010

FUORI IL PRIMO



Ci siamo, oggi potrebbe essere il giorno della prima cessione, Christian Poulsen è molto vicino al passaggio al Liverpool. Il passaggio dovrebbe avvenire per circa 5,7 milioni e 1 aggiuntivo di bonus. Insomma qualcosa in meno rispetto ai quasi 10 di due anni fa, ma non una minusvalenza. La Juventus risparmierà anche circa 6 milioni netti di ingaggio dei prossimi due anni. In pratica per quest'anno sono circa 12 milioni il risparmio tra ingaggio e cartellino. Praticamente con questa operazione la Juventus finanzierebbe Krasic o quasi se volesse.

Nella giornata di ieri Agger ha già dato il quasi benvenuto al connazionale al Liverpool «Christian è un acquisto perfetto per qualsiasi grande club europeo, quindi starà sicuramente bene qui. Lui è un grande giocatore e ci farà crescere. Abbiamo bisogno di questi acquisti per essere competitivi con le altre squadre. Christian migliorerà il Liverpool, ma servono altri rinforzi per arrivare ai vertici della classifica. Dovrà abituarsi ai tempi diversi dell’Inghilterra. Ha giocato bene in Italia, Spagna e Germania. Non vedo perché non dovrebbe far bene con il Liverpool».

Che con la Juventus abbia fatto bene, questo è opinabile, sicuramente ha dimostrato grandissima professionalità e impegno. Purtroppo non era il giocatore che la Juventus voleva, o meglio adatto al gioco della Juventus e ha pagato le aspettative dei tifosi.

Due anni fa la i tifosi della Juventus volevano Xabi Alonso e l'arrivo di Poulsen aveva praticamente gelato gli animi. Sicurament ei tifosi non si strapperano i capelli, anzi se partirà faranno i complimento per la professionalità dimostrata e per aver accettato la cessione. Ci piacerebbe che anche altri giocatori che ormai sono ai margini dimostrassero lo stesso atteggiamento. In quel caso e solo in quel caso meriterebbero un saluto e l'apprezzamento per la professionalità.

odi et amo... alias odio e amore



Odi et amo, diceva Catullo, il carme parlava del contrasto dei sentimenti tra l'amore e appunto l'odio. Il primo sentimento lo si ritrova anche in alcune dichiarazioni di giocatori che potrebbero venire alla Juventus, soprattutto uno (Krasic, ma anche Dzeko) mentre l'altro nelle dichiarazioni dei tifosi che non vogliono più alcuni giocatori usciti fuori dal progetto bianconero ma che non vogliono fare le valigie.

Quindi, un mercato bloccato tra le parole di miele di Krasic , dette a metà luglio"Sapevo che Del Neri è il nuovo allenatore della Juve e devo dire che sono molto felice. Il suo 4-4-2 si adatta perfettamente al mio stile di gioco.La Juventus è uno dei più grandi club d'Europa, con molti tifosi. E ' Sarebbe un passo di fondamentale importanza per la mia carriera " e quelle di ieri in cui ha confermato di avere l'accordo con la Juventus in attesa dell'accordo tra le società. Oltre a Krasic anche Dzeko ha detto che la Juventus gli piace, peccato che il Wolfsburg la pensi diversamente...a detta di Hoeness di ieri.

Detto dell'amore, passiamo all'odio, o meglio ai giocatori che non fanno più parte del progetto, ma che per un motivo o per l'altro non riescono a trovare pace e girovagano senza meta sui prati di Vinovo. Ieri è stato il giorno della fumata grigia tra Camoranesi e il Birmingham. Le controparti non hanno ancora trovato la soluzione ottimale e gli inglesi si stanno anche guardando intorno (Dembelè dell'AZ). Non è detto, quindi che l'affare vada in porto e quindi Camoranesi potrebbe essere costretto a passare l'anno in tribuna, a meno che non decida di abbassare le proprie richieste.

Oggi giornata decisiva su Poulsen, dopo le buone nuove del weekend, come in tutta Europa stanno arrivando le nubi. La trattativa sembrava avanzata, ma è tutto ancora da valutare perchè il trasferimento di Mascherano dal Liverpool ad altri lidi, non è più così certo, oggi ne sapremo di più.
Infine Tiago, da ieri a Torino,ha sostenuto le visite mediche e riprenderà ad allenarsi con i compagni in attesa della firma con l'Atletico Madrid, sempre che anche lui decida di abbassare le richieste. Questi i giocatori che ci aspettiamo in partenza in questi giorni, a loro sono da aggiungere anche Fabio Grosso, Zebina e forse Grygera, tutti e tre ai margini della rosa e quasi esclusi dal progetto.

Un bel dilemma questo, sia per i tifosi che per Marotta, purtroppo senza le cessioni, la sostenibilità economica viene meno e quindi pure gli acquisti. Un dilemma catulliano che speriamo di vedere svelato entro la fine della settimana.

lunedì 9 agosto 2010

NO ALLA CESSIONE DI DIEGO.... A MENO CHE...

In estate ci sono giornate calde e ieri lo è stata. Il vertice di Torino ha detto qualcosa. Diego non è forse incedibile per la Juventus, Dzeko, a detta di Hoeness lo è per il Wolfsburg. "Ho parlato con i dirigenti della Juventus. Non dirò quali sono stati gli argomenti della conversazione e quali sono i dettagli, La mia posizione Su Dzeko, non è cambiata", dice Hoeness all'agenzia tedesca Dpa.
Bhe se Hoeness non cambia idea su Dzeko, non lo facciamo nemmeno noi.
Diego a nostro parere non dovrebbe muoversi, a meno che non arrivi Dzeko. E anche se arrivasse Dzeko servirebbe poi sempre una seconda punta mobile per dare un pò di fantasia in avanti.
Non vogliamo considerare l'ipotesi che la Juventus voglia vendere Diego al Wolfsburg in cambio di nulla, ma se così fosse, l'unica via sarebbe un bel gruzzolo e in quel caso non arrivando Dzeko, l'unica via per far scordare la partenza di Diego, sarebbero almeno due grandi acquisti di spessore.
Uno potrebbe essere Benzema e poi eventualmente una seconda punta. Due campioni per uno, quindi, solo questa sarebbe l'unica via per rendere l'operazione conveniente anche agli occhi dei tifosi della Juventus.
In tutti gli altri casi, l'operazione, a nostro parere impoverirebbe l'organico e forse comincerebbero ad arrivare le prime perplessità sulla dirigenza dopo le prime impressioni positive.

domenica 8 agosto 2010

I PROSSIMI PASSI DI MAROTTA



Di ieri le parole di Marotta alla Domenica Sportiva,alcuni concetti chiari sulla squadra che sta nascendo e sulle prossime mosse bianconere. Krasic sempre un obiettivo, come altri, ma l'esigenze è sempre prima vendere, abbattere il monte ingaggi e coniugare le esigenze tecniche a quelle di bilancio.

Primo obiettivo, superamento del preliminare di Europa League: "E' una bella soddisfazione, siamo sempre all'inizio, comunque abbiamo potuto trarne delle conclusioni positive anche se c'è molto da lavorare e comunque è normale che lo sia e quindi la soddisfazion è quella che il gruppo abbia risposto appieno alle indicazioni dell'allenatore e nel contempo anche quella di aver superato il turno"..

Come sta nascendo questa nuova Juve, mi riferisco a Pepe, Motta, Bonucci e gli altri nuovi arrivi: "Ma, sicuramente ci sono stati dei cambiamenti, però avremo sicuramente molto da lavorare, comunque, la solidità della squadra si è vista, dobbiamo intervenire sul mercato in questi giorni che rimangono ancora come apertura, poi il lavoro dei giocatori e il lavoro dell'allenatore potranno dare un grande contributo al miglioramento della situazione".

Mercato, primo obiettivo vendere, per le sfide di Europa League non sono stati convocati Poulsen, Camoranesi, Grosso, questo è un segnale?
"Non è un segnale, sono delle scelte che in un progetto bisogna fare, quindi questo non va a discapito dell'elevata professionalità di questi giocatori, devo rispettare le linee guida che la società mi ha indicato e quindi, questo significa soprattutto cercare di abbattere il costo del lavoro".

Krasic significa qualità: "Krasic è un giocatore, sicuramente di indiscusso valore, non è nostro e quindi rientra nell'elenco su quel taccuino che noi abbiamo indicato, che abbiamo a disposizione, però ripeto prima di arriare alla conclusione di questo o quel giocatore dobbiamo fare delle ampie valutazioni che dipendono sia dalle nostre scelte che soprattutto anche dalla volontà di coloro ai quali ci rivolgiamo, cioè le società che detengono i diritti sportivi e il nostro compito è quello di coniugare le esigenze tecniche e quelle del bilancio".

LE PUNTURE DI LINGUALUNGA FARANNO MALE?

Chissà cosa ne penseranno i fans dello "Specialone", dopo la prima bordata in direzione Appiano Gentile, obiettivo il nuovo Mister dell'Inter:"Un cosa è certa, certa, certa: Benitez non farà mai meglio di me - ha dichiarato il portoghese al Sunday Times -.Non c'è possibilità. Un'altra cosa è certa, certa, certa: se vincerà la Coppa Intercontinentale, avrà vinto due sole partite rispetto alle mie 13. Quindi sarà la mia Intercontinentale, non la sua». «Non ho bisogno di fotografie per amare la gente che mi sta attorno - la risposta di Mou -. I miei affetti li porto nel cuore. Quando ero all'Inter non ho fatto togliere le foto di Herrera e Mancini. Se non gli piacciono le mie foto non è un problema. Ho avuto un grande rapporto con tutta la gente dell'Inter». «A Benitez auguro ogni successo. Non perchè lo amo ma perchè è l'allenatore della mia squadra, dei miei tifosi, del mio presidente. Voglio giocare contro l'Inter in finale a Wembley. Vorrei giocare contro l'Inter o contro il Chelsea, perchè anche il Chelsea è la mia squadra. Oppure incontrare il Manchester United perchè è la squadra di Sir Alex Fergsuon e l'ho sempre ammirato».
Una cosa è certa Mourinho ha già cominciato il suo lavoro psicologico per portare a casa un trofeo. Se vince qualcosa Benitez il merito sarà al 90% di Mourinho se no vince di chi sarà colpa. Nessuno se ne è accorto o meglio se ne erano accorti in pochi, il metodo è sempre lo stesso del passato e poi chissà chi aveva ragione quando si parlava di "prostituzione intellettuale". In ogni caso le dichiarazioni faranno piacere ai tifosi dell'Inter, magari aumentando il rimpianto per la partenza dello Specialone. Sicuramente fischieranno le orecchie a Benitez, ormai delegittimato dal togliere le foto alle pareti. Chissà che foto terrà in casa sua... Magari qualche gigantografia per giocare a freccette.

In ogni caso rimaniamo curiosi di sentire la replica di Benitez, sarebbe molto interessante vedere come si schiererà l'attuale Mister dell'Inter e poi la posizione della tifoseria. La nostra posizione rimane quella del passato, un grande mister a cui manca però il dono del rispetto dell'avversario e lo abbiamo già denunciato in passato, infatti stiamo ancora aspettando il giorno del grande scandalo, giorno mai arrivato... o che forse arriverà...

leggi delle avventure di LINGUALUNGA

BASTOS, TRA APERTURE E CHIUSURE



Tra i nomi e caldi del mercato, l'ultimo accostamento che arriva direttamente dalla Francia parla di Michel Bastos. Voci che arrivano direttamente dalla Francia, richiamate da Tuttosport parlano di un interessamento sempre più forte verso il brasiliano. Lacombe, oggi, come riportato sul quotidiano torinese, conferma l'esistenza dell'interesse:. «E' stato il nostro presidente Aulas a parlare con una persona della Juve. E anche l`agente del giocatore si sta muovendo. Certo , siamo un po' in ritardo con i tempi, perché come dicevo prima noi stiamo iniziando la stagione ufficiale. Oltretutto abbiamo già ceduto giocatori importanti come Bodmer al Psg, Piquionne al West Ham e Boumsong al Panathinaikos. Senza considerare Govou e Clero, che sono arrivati a fine contratto. Quindi ora dovremmo pensare sopratuttto a comprare». . "Dipende tutto dall`offerta. per noi è un giocatore molto importante, ma per filosofia ascoltiamo sempre chi si dichiara interessato a un nostro giocatore. Giocatori come Sissoko e Iaquinta potrebbero interessarci ? Si,ma bisogna discutere sui contratti,noi stiamo abbassando il tetto".

Insomma, un nuovo giocatore entra nell'arco dei papabili, un ritorno, un pezzo da novanta. Da capire se il giocatore può essere o no l'elemento giusto, visto che i due brasiliani che lo hanno preceduto a Torino non hanno brillato. La quotaazione bae parte da 20 milioni. Perplessità, non molte sul valore di Bastos che può fare sia l'ala che il terzino, molte sui rapporti con il Lione, visti i precedenti delle cessioni di Tiago e della vicenda Boumsong, con tira e molla interminabili. Ne sapremo di più la settimana prossima anche se potrebbe essere un abile depistaggio, per poi puntare ad altri obiettivi.

scopri tutto su Michel Bastos

UN CAMPIONE PER UN CAMPIONE, MEGLIO SE DUE

Di ieri la notizia di un ritorno di fiamma di Diego per la Bundesliga. Le buone prestazioni di Diego nella fase di preparzione sembrano aver riacceso la passione della Germania per Diego e in un certo senso, di conseguenza, stanno insinuando in Diego il dubbio se sia meglio rimanere in Italia o ripartire dalla Germania. Wolfsburg, Shalke 04, Amburgo sembrano essere le squadre più interessate. Il Wolfsburg nell'affare Dzeko, lo Shalke 04 con pagamento cash e l'Amburgo in parte cash e in parte in giocatori.
Difficile capire se l'affare potrà andare in porto oppure no. La Juventus da una parte ha bisogno di cash per concludere alcune operazioni di mercato, ma d'altro lato Diego rappresenta l'unico attaccante under 25 e l'unico elemento oltre a Del Piero capace di offrire fantasia e invenzioni. E' uno dei pochi capace di saltare l'uomo e creare la superiorità, inoltre secondo noi, in partite chiuse è l'unico che può offrire spunti innovativi e di invenzione.
A nostro parere, una cessione del genere potrebbe essere metabolizzata solo con la sostituzione di un campione, Dzeko in primis. Tuttavia, forse, il solo Dzeko non basterebbe perchè ci vorrebbe sempre qualcuno in grado di offrire un pizzico di fantasia e di idee contro un certo tipo di avversari. In passato la Juventus ha perso spesso punti contro le piccole squadre, queste spesso si superano con le giocate dei campioni, oltre che col gioco. Per questo se parte Diego ne serve uno se non due, proprio in avanti, attenzione, quindi a non commettere errori di cui ci si potrebbe pentire, il passato insegna...G

guarda i nomi dei possibili campioni

sabato 7 agosto 2010

Cross fingers dall'Inghilterra

"Cross fingers", incrociare le dita, così dicono in Inghilterra quando si spera che un evento si concluda positivamente. Bhe ecco i tifosi bianconeri per l'inizio della prossima settimana cominceranno a incrociare le dita e non solo, nella speranza che almeno due affari in uscita possano concretizzarsi. Stiamo parlando di Mauro German Camoranesi al Birmingham e Cristian Poulsen al Liverpool. Se i due affari si concludessero positivamente la Juventus risparmierebbe solo di ingaggi circa 9 milioni di euro in due anni a cui aggiungere i ricavi dai cartellini. Praticamente una quindicina di milioni che ripianerebbero il prossimo rosso di bilancio. Manna dal cielo per la causa bianconera. Se poi it tifosi bianconeri vorranno incrociare ulteriormente le loro dita, potrebbe anche accadere che pure Fabio Grosso si accasi al Birmingham. Insomma un probabile terno al lotto. Borozan, mediatore dell'affare ha detto" Per Camoranesi, diciamo che lunedì andremo in Inghilterra a sistemare gli ultimi dettagli, e che siamo già sulla buona strada, il Birmingham vuole fortemente anche Fabio Grosso". A queste parole fanno eco quelle dell'agente di Cristian Poulsen: "Non ci vorrà più di una settimana per chiudere l’affare. Potremmo addirittura farcela per l’inizio della prossima settimana. Christian è l’uomo di Roy. Giocherà come centrocampista di contenimento". Tuttavia, le parole rimangono tali e fin quando non ci sono i fatti contano poco, quindi "cross fingers", il destino dei prossimi acquisti si decide sull'asse Birmingham-Liverpool e una distanza di circa 160 km. Troppi o forse troppo pochi, lo sapremo nei primi giorni della prossima settimana, ma mi raccomando "cross fingers".

venerdì 6 agosto 2010

DEL PIERO E I DUALISMI INFINITI



In principio c'era Roberto Baggio, alias "Coniglio bagnato", poi rinominato "Raffaello". Del Piero prese lo scettro del "Divin Codino" e si trasformò in Pinturicchio e Godot entrando nella storia della Juventus più del mito Boniperti. Tuttavia in questi anni di Juventus ha sempre dovuto subire il trattamento del dualismo, sia in casa bianconera che in nazionale. Tanti, forse troppi i giocatori che hanno provato a spodestarlo, almeno agli occhi della stampa e che per un motivo o per l'altro hanno dovuto alla fine issare bandiera bianca, vale a dire essere ceduti.
Oltre a Baggio, passato al Milan, la stessa strada fece anceh Pippo Inzaghi, sempre in direzione Milano. Come non citare poi altri due giocatori come Di Vaio, esploso al Parma e poi spedito al Valencia e infine Miccoli, passato alla Fiorentina e poi al Benfica, dopo un anno come concorrente del "mito bianconero".
Negli ultimi anni ricordiamo, il potenziale dualismo con Mutu, finito poi a Firenze e un "finto" dualismo con Giovinco, che avrebbe dovuto prendere lo scettro del capitano e infine ai giorni nostri con Diego.
Detto questo bisogna dire che Alessandro Del Piero si è sempre comportato nel miglior modo possibile e forse sono stati gli altri a non sopportare la pressione creata ad hoc forse dai media.
Lo stesso dicasi in nazionale. Prima Baggio/Del Piero, sia dal 1998, al 2002, poi nel 2006 con Totti, senza parlare degli Europei e di quello potenziale con Cassano.
Insomma, un gioco della Torre a volte fastidioso, ma che ha quasi sempre visto Del Piero rimanere in piedi e gli altri cadere ad uno ad uno.
Oggi come oggi, per il bene della Juventus vogliamo seguire le parole di Del Neri.
Dobbiamo chiudere con il passato, stiamo crescendo come squadra unita. C'è sana competitizione tra i giocatori in molti ruoli, a partire da Diego e Del Piero. Questo è positivo per il gruppo, poichè garantisce il massimo impegno da parte di tutti.
Anche noi vogliamo considerarla una sana competizione. Del Piero è storia ed è la Juventus, ma non potrà essere sempre in campo per 36 partite per 90 minuti ai livelli del Del Piero "monstre", Per chi gli vuole bene e penso che anche lui se ne renda conto ci vuole un centellinamento costante per essere sempre decisivo come lo è stato giovedì. Per questo servono un Del Piero e un giocatore più giovane che possa diventare non il "Del Piero", ma il giocatore campione del futuro per guidare la squadra verso nuove vittorie. Ci vogliono campioni e sana competizione, solo così si potrà tornare a vedere una Juventus vincente.

NASCE L'ITALJUVE NUMERO DUE

Ieri è nata la nazionale di Prandelli, se con Lippi, si parlava di Italjuve, ora non possiamo esimerci dal chiamare questa l'Italjuve numero due. Sei convocati Bonucci, Chiellini, Motta, Marchisio, Pepe e Amauri, praticamente 4 se non cinque possibili titolari a cui aggiungere Buffon che sarà sicuramente convocato prossimamente e Molinaro, ceduto quest'anno allo Stoccarda per far posto a De Ceglie.
Dalle prime convocazioni luccicano i nomi di Balotelli e Cassano, vedremo subito se i due sono maturi oppure no e se i soloni che li volevano al mondiale avevano ragione.
Una cosa appare chiara da queste convocazioni, cambiano i cittì, cambiano i giocatori, passano gli anni ma il blocco nazionale rimane il blocco Juventus. Un blocco importante, determinante.
Ci piacerebbe che le istituzioni cominciassero a considerare questo, sia quando fanno le norme che quando prendono azioni nei confronti di tutti. Considerare la Juventus solo quando da i giocatori alla nazionale italiana e non quando ci sono i processi è qualcosa di irrispettoso. E' triste e deludente come sapere che le intercettazioni di Calciopoli due non sono ancora arrivate.
Ci piacerebbe sapere cosa penserebbe gli esponenti della Federazione se i giocatori arrivassero con un ritardo equiparabile.
In ogni caso siamo sicuri che anche questa nazionale, se non otterrà risultati decorosi avrà la scusa del blocco Juventus, mentre se andrà bene allora il merito darà del nuovo corso e dell'allenatore e della crescita del calcio italiano.
Chissà, aspettiamo con curiosità la prima partita...

Ecco i convocati:
PORTIERI: Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo), Viviano (Bologna);
DIFENSORI: Antonini (Milan), Astori (Cagliari), Bonucci (Juventus), Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Lucchini (Sampdoria), Molinaro (Stoccarda), Motta (Juventus);
CENTROCAMPISTI: De Rossi (Roma), Lazzari (Cagliari), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Sampdoria), Pepe (Juventus);
ATTACCANTI: Amauri (Juventus), Balotelli (Inter), Borriello (Milan), Cassano (Sampdoria), Quagliarella (Napoli), Rossi (Villarreal).

UNA CESSIONE AL GIORNO PORTA IL CAMPIONE

Ieri è partito Giovinco in direzione Parma, dopo 16 anni di Juventus (compreso un anno in prestito ad Empoli), oggi sembra il giorno di Camoranesi che dopo 8 anni di onorata carriera, sembrerebbe deciso a lasciare, fortunatamente senza polemiche l’ambiente. Meta del suo viaggio i campi inglesi di Birmingham. Dopo queste due partenze, di due pezzi di Juve, toccherà forse a chi la Juventus l’ha vissuta meno e non sicuramente fino in fondo. Toccherà a giocatori che non rappresentano per i tifosi un emblema ma solo un “peso” da sganciare in fretta. Tiago in direzione Madrid o forse Stoccarda e Poulsen in direzione Liverpool. Il primo vuole Madrid ma la società non vuole garantirgli quell'ingaggio, il secondo starebbe bene a Torino, ma la Juventus vuole cederlo, tuttavia il Liverpool gli offre meno e lui non vuole perderci. Insomma, gli ingaggi alti bloccano tutto, colpa, forse di una gestione precedente troppo legata a non perdere giocatori a parametro zero. Conti alla mano, la Juventus, con queste cessioni, se ce ne fosse una al giorno, racimolerebbe un gruzzolo di primaria importanza. Alla lista non abbiamo aggiunto Grosso e Salihamidzic, Grygera, Zebina, tutti giocatori che potrebbero partire e sono fuori dal progetto. Se Marotta riuscisse nel miracolo di venderne uno al giorno farebbe Bingo o Tombola...
1 milione da Giovinco per il prestito, 5,5 per Tiago, 6 circa per Poulsen, 0 per Camoranesi, 0 per Zebina, 3,5 per Grygera, 0,5 per Grosso e 0 per Salihamidzic, queste le ipotetiche valutazioni per un totale di 16,5 milioni di euro a cui aggiungere almeno una cifra identica se non maggiore di ingaggi. Insomma, praticamente si possono prendere due giocatori di medio livello o un campionissimo.
Marotta ha giustamente detto che prima di ri-comprare bisogna vendere, possiamo condividere al 100% le sue parole. Ci permettiamo di aggiungere che serve ancora comprare, soprattutto in difesa (un esterno) a centrocampo (un esterno) e secondo noi manca sempre il grande bomber.
Se sarà vera o meno una cessione al giorno, lo sapremo da oggi, capendo subito le intenzioni di Camoranesi. Un suo passaggio al Birmingham potrebbe essere il trampolino o un bellissimo domino verso altre cessioni, sperando che i giocatori non vogliano vivere un anno in tribuna, del resto non è mai piacevole veder giocare gli altri.

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giovedì 5 agosto 2010

Manca ancora qualcosa



Dopo la prima buona prova in Irlanda, buona anche la seconda a Modena, anche se di calcio, viste le condizioni atmosferiche se ne è visto veramente poco. In ogni caso buone le manovre, buono l’impegno e le sovrapposizioni degli esterni, ma soprattutto buona le vena di Alessandro Del Piero su punizione, una punizione stile Zenit di due anni fa circa. Magari il capitano avesse dieci anni di meno, avremmo risolto il problema della seconda punta. Purtroppo di Del Piero ce ne è uno solo e ha quasi 36 anni, quindi per sperare in una stagione ad alti livelli ci sarà ancora da lavorare su tutti i fronti. Questa Juventus è già sulla buona strada ma manca ancora qualcosa per poter dire che questa squadra può lottare per i primi posti. Manca sicuramente un esterno di sinistra, De Ceglie offre garanzie ma non so se possa reggere una stagione da titolare, gli serve sicuramente un cambio, meglio se di primo piano. Oltre a questo manca un esterno di centrocampo, ieri Pepe e Lanzafame bravi e volitivi, ma serve sicuramente un esterno tecnico e di spessore. In attesa di capire e svelare il mistero Martinez, un giocatore alla “Krasic”, penso farebbe molto comodo. Manca, inoltre un centrale difensivo per dare il cambio ai titolari e infine manca una punta da 20 gol a stagione . Amauri anche ieri è stato un gladiatore e ha sfiorato il gol, tuttavia rimaniamo convinti che più di 15 gol a campionato sarà difficile realizzarli, quindi, dimenticato, Dzeko, almeno ad ascoltare le parole di Marotta, ma a mio parere serve sicuramente un altro attaccante.
Per il momento, godiamoci Alessandro Del Piero, consapevoli però che una stagione è lunga e non sempre le magie come quelle di ieri sera avvengono. Per questo, meglio essere previdenti e dotarsi delle risorse adeguate per non doversi pentire in futuro.