Hanno fatto scalpore le parole di Zebina di oggi, non tanto per il senso delle parole dette, giudizi positivi sul nuovo presidente Andrea Agnelli, quanto per una frase sibillina sullo scandalo del 2006 che forse a qualcuno è parsa un'uscita infelice, soprattutto per chi aveva vinto quei titoli sul campo.
“Parliamoci chiaro: eravamo un vetta al mondo, avevamo una squadra veramente forte su cui puntare per vincere trofei. Poi da li è successo quel che è successo e dire che dopo Moggiopoli per forza uno sposa un progetto e...come tutti i progetti in questo caso umano ci sono dei rischi che altri obiettivi non vengano centrati. Avere dei rimpianti sarebbe sbagliato... siamo rimasti per una causa.... cioè per... siamo rimasti. Abbiamo sposato il progetto siamo andati avanti, la società ha fatto di tuttp per avere ottimi risultati, cosa che siamo riusciti ad avere a sprazzi. Auguro il meglio alla mia ex società e ai miei ex compagni.
Ci facciamo due sole domande: perchè Zebina non difende quelle vittorie, ottenute sul campo, parla e dice che è successo quel che è successo, ma non è stato come un temporale estivo è stato un avvenimento nato per certi motivi e per certe situazioni. Tutti i giocatori hanno detto di aver vinto sul campo e sentito loro quei titoli.
Secondo: Zebina senza Moggi, sarebbe restato alla Roma, deve ringraziare Capello che l'ha portato a Torino. Infine, una considerazione sull'anno in B. Chi è rimasto, è rimasto anche perchè di offerte non erano arrivate. Del Piero, Nedved, Trezeguet, Buffon probabilmente offerte ne avevano, Zebina non so quante ne avesse, o meglio se ne aveva, magari non alle medesime condizioni.
Tutti infine ricordano le buone prestazioni di Zebina con Capello ma anche gli anni successivi con più ombre che luci, forse un pochino di riconoscenza Zebina se l'è giocata con quelle prestazioni e quei suoi comportamenti a volte oltre le righe, che tuttavia non devono mai giustificare il comportamento dei tifosi.
Inseriamo le parole su Agnelli.
Ci sono stati nuovi dirigenti e nuovi progetti, Andrea Agnelli è arrivato con idee chiare e non ha mai provato a ingannarci: ha fatto le sue scelte, chiare, nette e anche se non le condividi, una stretta di mano e ognuno per la sua strada. Ha dato la parola e l’ha rispettata, il presidente Agnelli: nessun rancore, ho avuto sei anni nella Juve, potevo fare di più certo, il problema infortuni poteva essere gestito in modo diverso. Si potevano risolvere certi problemi in modo diverso, ma nessuno potrà rimproverarci niente. È stato un fallimento collettivo questo ultimo anno: è uno sport, questo, per quanto i calciatori guadagnino tanto, entri in campo e non sai come andrà a finire. È lo sport e certe cose capitano. Non posso essere soddisfatto della fine del mio periodo juventino, ma in sei anni c’è stato tanto altro. E per quel momento andava bene. Lo ripeto nessun rimpianto”.
Ecco il video delle parole di Zebina
http://www.tuttosport.com/video/calcio/serie_a/juventus/2010/09/06-16825/Zebina%3A+%C2%ABJuve%2C+nessun+rancore%C2%BB
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