Dopo alcuni mesi, è tornato a parlare Ciro Ferrara, con un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Dalle sue parole sembra trasparire delusione, come giusto che sia per l'avventura finita male, spirito di rivalsa e voglia di ricominciare.
Ferrara però non si limita ad analizzare cosa non ha funzionato in questa stagione, ma da anche qualche consiglio per la prossima.
Sulla stagione andata male, evidenzia che la colpa non è stata solo sua e del suo staff, ma un'annata sfortunata con motivi molteplici.
Altro elemento importante è stata la difficoltà di allenare una squadra, dove ci sono troppi amici. Su questo siamo in molti ad essere d'accordo con lui e avevamo già evidenziato in passato che questo sarebbe potuto essere un problema.
Ferrara si sofferma poi su Del Piero: "Del Piero vuole giocare sempre e può essere un problema, anche per la prossima stagione".
Su questo tema i tifosi si sono espressi già da tempo e pensiamo che Del Piero debba essere una risorsa e non un problema. Pensare che Del Piero possa fare il titolare tutta la stagione sarebbe deleterio, penso anche per lo stesso Del Piero. Alex è l'emblema della Juventus, ma se saprà gestirsi in modo oculato, come lui sa fare, sarà un'arma in più. In caso contrario,come dice anche Ferrara, potrebbe essere un problema.
Ferrara, infine, parla anche di Melo e Diego.
"La sua supponenza con cui si allenava, ha indispettito molti e l'antipatia in campo si nota".
Purtroppo, o per fortuna, ha ragione Ciro, in un gruppo ci vogliono persone anche capaci di inserirsi. Felipe Melo aveva avuto problemi a Firenze e doveva questo suonare come un campanello d'allarme. Probabilmente se ti chiami Maradona puoi essere supponente, se sei Felipe Melo... un pò meno...
E su Diego: " Diego non deve assolutamente essere venduto perché è un campione, ma gli servono 2 attaccanti che vadano in profondità".
Anche su questo elemento ha ragione Ferrara, come non confermarlo. Quest'anno attaccanti troppo statici non hanno permesso a Diego di esplodere...
Tuttavia, con il gioco di Delneri Diego non c'entra nulla....
Qui il dilemma finale: vendere Diego e poi pentirsi o tenerlo e farlo giocare fuori posizione...
In ogni caso a molti tifosi bianconeri è dispiaciuto molto per Ciro e in tanti hanno capito che non era solo colpa sua, anche se l'inesperienza ha contato. Speriamo che in società ci siano le idee chiare per il futuro, se così non fosse ci sono sempre i consigli di Ciro...
intervista quasi integrale di Gazzetta dello Sport
"La situazione della Juve aveva la precedenza sulla mia,nel timore di nuocere all'ambiente non avrei potuto parlare liberamente. Dunque era meglio tacere."
I numeri dicono che dopo l'esonero la Juve non è migliorata.
"L'ha ammesso lo stezzo Zac, che nei mie confronti è stato corretto. Non mi fisso sulle statistiche, mese per mese le situazioni sono diverse. Esiste però un dato certo: non era tutta colpa mia."
A chi spedisce questo messaggio? Alla società? Ai tifosi? Ai giocatori che dopo la sua cacciata hanno parlato un po troppo?
"Io non ho alcun malanimo nei confronti della Juve e della sua gente, perchè 16 grandi anni non si dimenticano per colpa di 6 mesi. In settimana ho rescisso il contratto perchè voglio tornare a lavorare come allenatore, non perchè mi premeva abbandonare Torino. Detto questo nei giorni seguenti l'esonero ho letto dichiarazioni che mi hanno ferito. I calciatori sono fatti così, però frasi come "adesso si che ci alleniamo bene" o "Zac ci fa finalmente lavorare sulla tattica" come se io non avessi passato ore sul campo a spiegare moduli e schemi.... Diciamo che se il mio successore era così preparato, i giocatori che cmq con lui hanno raccolto una media punti peggiore sono proprio asini"
Veniamo alla sua gestione. Quali colpe si riconosce?
" In generale non voglio alibi, mi sento responsabile del fallimento. Nello specifico, l'ottimo inizio e la consguente pioggia di elogi in qualche modo mi hanno fatto calare la tensione. Nei primi tempi ero molto esigente, e le cose filavano liscie. Poi ho un po mollato, inconsciamente devo aver pensato che il difficile fosse alle spalle. L'inesperienza della qualse sono stato spesso accusato s'è vista li."
Sin all'inizio lei è stato accostato a Guardiola, ma il paragone regge poco. Il catalano non allena i suoi vecchi compagni di squadra.
"Alla fine dover dirigere alcuni amici è stato un problema. Ho sempre scelto con la testa e non con il cuore, non sempre sono stato capito."
Prima di accettare l'offerta di laporta, guardiola pretese la cessione di ronaldinho e Deco perchè troppo condizionanti lo spogliatoio. Lei fu tentato di fare lo stesso con Del Piero?
" Non è pensabile che Del Piero venga ceduto. Ronaldinho ha giocato per il Barça 5 anni, Ale rappresenta la Juve molto di più. C'è un rapporto, c'è una grande storia. Però lui vuole giocare sempre e a volte questo diventa un problema. Può esserlo anche il prossimo anno."
Felipe Melo è un giocatore da Juve o no?
"Ne ha le qualità, ma deve imparare a farsi voler bene dai compagni. E' tutt'altro che un cattivo ragazzo, però la supponenza con la quale si allenava ha indispettito molti, e se qualcuno risulta antipatico agli altri in campo si nota."
Diego va tenuto o sbolognato?
"Assolutamente tenuto. E' bravo e si allena con coscienza. Ha bisogno di due punte che vadano in profondità, perchè il suo punto di forza è il lancio: purtroppo la tendenza di quelle che avevo era venirgli incontro a dialogare. Questo è il motivo per cui non è esploso."
Ma sul mercato lei non mise bocca?
"La chiamata della Juve fu improvvisa. Cannavaro e Diego erano stati già presi, ma non li rinnego. Mi andavano bene. Grosso l'ho voluto io. Dico questo perchè mi offendeva leggere che la squadra me l'avesse costruita Lippi, in attesa di venire a occupare il posto che gli tenevo in caldo."
Lippi doveva tornare da Dg?
"Ipotesi più plausibile. E non avrebbe fatto la formazione."
Si è sempre detto che allo staff dirigenziale mancasse il cosiddetto uomo di campo. Una critica giusta?
"Il periodo complessivo del dopo calciopoli non è sttao malvagio: subito in A, subito in Champions, secondo posto. E' andata male questa stagione, e in tanti ne abbiamo pagato le conseguenze. L'autorità dell'uomo di campo è mancata nei momenti di crisi, quando i dirigenti parlavano alla squadra anche in tono aspro, e ai giocatori si leggeva in viso "chi divolo sei per dirmi cosa devo fare?""
domanda semplice semplice: perchè allora non ha dato subito le dimissioni quando ha capito tutte le cose che non andavano? Avrebbe costretto la dirigenza a darsi una mossa... per il bene della sua amata Juve... I rilievi che fa ora avrebbe dovuto farli presenti alla Dirigenza o pseudo tale. Rilevo anche che lui in qualche modo dava molte colpe a Ranieri salvo poi toccare con mano come il problema, ANCHE PER LUI, fosse ambientale...
RispondiEliminaconcordo in pieno con quello scritto e detto da Luigi,troppo facile parlare dopo...mi domando come può un ragazzo che tra campo e scrivania ha passato 16 dico 16 anni alla juve non aprire bocca nel momento che conta,doveva imporsi anche con le urla se necessario e doveva far presente alla società quali erano i veri problemi in tal caso poteva dimettersi,se felipe melo è supponente e si allena male che aspetti di essere esonerato e di dirlo alla gazzetta 6 mesi dopo???caro ciro ti vorrò sempre bene per quello che hai dato a questa maglia,ma devo dire con onestà che le colpe sono tue come di una societò e una dirigenza ahimè inesistente...speriamo adesso di aver voltato veramente pagina e di non rifare mai più questi errori! forza juve sempre e comunque
RispondiEliminaCredo che il male di ferrare sia stato quello di non imporsi come persona, di aver lasciato che le sue idee fossero appese in un limbo dal quale i calciatori non avevano accesso..Un allenatore ha il dovere di far seguire i suoi schemi, di imporre le sue scelte anche a costo di mettere fuori rosa i Vip della squadra. Facendo il raffronto, a me piaceva più Ranieri anche se era stato defenestrato dallo spogliatoio, invece Zaccheroni non ha inciso in alcun modo, invisibile! Ciao, Salvo/CZ
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