Due giorni fa Pepe aveva detto: "Non ci sono griglie, non è la Formula 1. Partiamo tutte allo stesso livello. L’Inter? È un’ottima squadra, ma lo siamo anche noi e cercheremo di giocarcela alla pari».
Ieri Chiellini, invece, memore del passato ha predicato umiltà.
"Ci sono le premesse per tornare competitivi, ma lasciamo stare l'Inter, perchè non siamo ancora alla pari e pensiamo a noi stessi. Realisticamente, guardando lo scorso anno diventa difficile poter vincere subito. La distanza dall’Inter è ancora notevole e anche i tifosi devono capire che sarà un anno di ricostruzione. Un anno zero, per molti aspetti e dire oggi che si può vincere lo scudetto sarebbe illuderli. Dovremo ricostruire il gruppo e la squadra e questa si formerà solo partita dopo partita e allenamento dopo allenamento. Stiamo imparando quello che vuole il mister, ma ci manca ancora moltissimo è stato lui il primo a dircelo in maniera molto schietta. È finito un ciclo dirigenziale e di gruppo, e ora ne riparte un altro diverso.Ora è giusto fare esame di coscienza, capire dove abbiamo sbagliato e lavorare per migliorarci".
"L’obiettivo realistico credo sia la qualificazione alla Champions e il fatto di non parteciparvi quest’anno ci dà molto fastidio. Del Neri sta portando le sue idee, cosa che ha sempre fatto anche nelle altre squadre che ha allenato. Stiamo cercando di apprenderle e di ritrovare quella compattezza che ci è mancata lo scorso anno, mentre negli anni precedenti, era stata il nostro più grande pregio".
Credo che in queste settimane solo Buffon e Del Piero non siano entrati nei discorsi di mercato... Io ho visto da parte di tutti grande voglia di riscatto e impegno c’è stato incondizionato".
La parole di Chiellini sono le prime, dopo un anno di proclami che predicano realismo. A tutti i tifosi piacerebbe tornare subito a vincere, ma realisticamente molto dipenderà dall'Inter che è una spanna sopra tutti. Attualmente la Juventus penso sia sul livello di Milan e Roma, soprattutto per l'assenza dalla Champions da giocare.
Non resta che essere realisti e prepararci per una stagione dove impegno e abnegazione dovranno essere le principali parole. Se il mercato finisse oggi la Juventus sarebbe come organico non completa. Bastano quei quattro ritocchini per cambiare idea e chissà che magari a fine stagione si possa parlare di miracolo.
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